DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 122 DEL
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1 DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N. 122 DEL OGGETTO: Piano di recupero di iniziativa privata di immobili siti in località Pontoncello. Presa d atto che non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni. Approvazione IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO che il Comune di Zevio è dotato di Piano Regolatore Generale approvato con provvedimento della Giunta Regionale Veneto n del 9 novembre 1987 e successiva variante generale con annessi Regolamento Edilizio e Norme Tecniche di Attuazione, approvata con provvedimenti della Giunta Regionale Veneto n del 28 luglio 1998 e n del 17 novembre 1998 e successive modifiche e integrazioni, adeguato ai sensi della Legge Regionale n. 27/93; VISTA l istanza presentata in data , Prot. n. 5040, successivamente integrata in data , Prot. n , e in data , Prot. n , con cui i Signori Anselmi Vittorio, Anselmi Elena e Corà Santina, in qualità di proprietari degli immobili siti in Località Pontoncello, catastalmente identificati al N.C.T. del Comune di Zevio, Foglio 2, mappali n , chiedono l approvazione di un Piano di Recupero, secondo gli elaborati presentati; VISTI gli elaborati prodotti, a firma dell Ing. Claudio Da Vià che risultano costituiti da: - Tav. n. 0: Planimetria catastale Stralcio P.R.G. Planimetria con indicazioni del grado di protezione degli edifici Planimetria con indicazioni delle destinazioni d uso del suolo e dei fabbricati Planimetria con indicazione dell area degradata; - Tav. n. 1 Planimetria catastale Stralcio P.R.G. Planimetria con indicazioni del grado di protezione degli edifici Planimetria con indicazioni delle destinazioni d uso del suolo e dei fabbricati Planimetria con indicazioni degli interventi progettuali Dimostrazione grafico / Analitica dei volumi; - Tav. n. 2: Stato di progetto Piante prospetti sezione; - Tav. n. 3: Stato di progetto Legge 13/89 Legge 122/89 Schema fognature; - Tav. n. 4: Stato di progetto Sistemazione esterna; - Tav. A: Relazione tecnica illustrativa e documentazione fotografica; - Tav. B: Schema di convenzione; - Tav. C: Preventivo di spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria; - Documentazione fotografica ed estratti catastali; DATO ATTO che il Piano di Recupero di cui trattasi è stato adottato con deliberazione di Giunta Comunale n. 242 in data , ai sensi dell art. 20, comma 1, della Legge Regionale n. 11/04; CONISDERATO che gli obiettivi del Piano di Recupero risultano essere: a) riordinare, nell ambito del Piano di Recupero, la Corte Pontoncello, che nel corso del tempo ha subìto continue modifiche, dando il giusto risalto alla villa dei Conti Bevilacqua Lazise, costruita agli inizi del 600; b) liberare, attraverso le demolizioni, il prospetto della Villa verso i campi da quei corpi edilizi ritenuti estranei al contesto e addossati al fabbricato principale, al fine di coglierne l interezza dello sviluppo planivolumetrico e del rapporto con gli spazi aperti circostanti; c) ristrutturazione di alcuni fabbricati che si intendono conservare e valorizzare;
2 d) sostituzione volumetrica dei corpi edilizi previsti in demolizione, nell ambito della corte rurale Pontoncello, mediante nuova edificazione su area adiacente di un fabbricato destinato a residenza con caratteristiche consone alla tipologia edilizia del luogo; e) realizzazione di un area a parcheggio e di un area a verde attrezzato da vincolare ad uso pubblico; f) sistemazione delle aree esterne pertinenziali con caratteristiche e materiali compatibili con la zona di intervento; PRESO ATTO del parere espresso dalla Commissione Comunale Edilizia nella seduta del con verbale n. 1, con le seguenti prescrizioni: 1) Il parcheggio e il verde pubblico siano gravati da vincolo di uso pubblico a favore del Comune di Zevio, costituito nelle forme di legge; 2) Il parcheggio sia realizzato con pavimentazione composta da grigliati in modo da favorire l infiltrazione e l assorbimento delle acque meteoriche nel terreno; 3) Sia previsto un posto auto per disabili; 4) Sia prodotta documentazione attestante la disponibilità, anche per uso pubblico, della strada di accesso al parcheggio e al verde; DATO ATTO che l area di intervento è stata individuata quale zona di degrado con deliberazione di Consiglio Comunale n. 40 del , ai sensi dell art. 50, comma 4, lett. a della Legge Regionale n. 61/85; ATTESO che il Piano di Recupero si palesa idoneo alla disciplina urbanistico / edilizia dell area di degrado individuata con la deliberazione sopra citata; PRESO ATTO che la procedura di pubblicazione e deposito del Piano di Recupero adottato si è svolta regolarmente in conformità a quanto disposto dell articolo 20, comma 3, della Legge Regionale , n. 11 e che non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni; VISTE la Legge n. 1150, la Legge n. 457, l art. 48, comma 1 bis, della Legge Regionale n. 11/04, il D.P.R n. 380, il Decreto Legislativo n. 267; VISTO il parere di regolarità tecnica, favorevole, espresso dal Funzionario Dirigente Unità Organizzativa Sviluppo e Controllo del Territorio e delle Attività, ai sensi e per gli effetti dell articolo 49, comma 1, del Decreto Legislativo n. 267; SENTITI gli interventi dei Consiglieri, che si riportano in allegato; ESPERITA la votazione palese ed eseguito il computo dei voti si ottiene il seguente risultato: Durante il dibattito e prima della votazione entrano i Consiglieri Zamboni e Ruzza (Lista Zevio per le libertà). Consiglieri presenti: n. 21 Consiglieri votanti: n voti favorevoli: n. 14 (Lista Zevio per le libertà) - voti contrari: n. 6 (Migliorini, Bottacini, Costa, Maccachero, Ranghiero Lista Uniti cambiare si può) Consiglieri astenuti: n. 1 (Strambini Claudio Lista Partito Democratico per Zevio) Il Presidente proclama l esito della votazione.
3 D E L I B E R A 1. DI DARE ATTO che non sono pervenute osservazioni e/o opposizioni al Piano di Recupero di iniziativa privata di cui trattasi, adottato con deliberazione della Giunta Comunale n. 242 del , ai sensi dell articolo 20, comma 1, della Legge Regionale n DI APPROVARE, ai sensi dell art. 20, comma 4, della Legge Regionale n. 11, il Piano di Recupero di iniziativa privata di edifici in area di degrado sita in Loc. Pontoncello e censita al N.C.T. del Comune di Zevio al Foglio 2, mappali n , presentata dai Signori Anselmi Vittorio, Anselmi Elena e Corà Santina, con perimetrazione come individuata negli elaborati composti da: - Tav. n. 0: Planimetria catastale Stralcio P.R.G. Planimetria con indicazioni del grado di protezione degli edifici Planimetria con indicazioni delle destinazioni d uso del suolo e dei fabbricati Planimetria con indicazione dell area degradata; - Tav. n. 1 Planimetria catastale Stralcio P.R.G. Planimetria con indicazioni del grado di protezione degli edifici Planimetria con indicazioni delle destinazioni d uso del suolo e dei fabbricati Planimetria con indicazioni degli interventi progettuali Dimostrazione grafico / Analitica dei volumi; - Tav. n. 2: Stato di progetto Piante prospetti sezione; - Tav. n. 3: Stato di progetto Legge 13/89 Legge 122/89 Schema fognature; - Tav. n. 4: Stato di progetto Sistemazione esterna; - Tav. A: Relazione tecnica illustrativa e documentazione fotografica; - Tav. B: Schema di convenzione; - Tav. C: Preventivo di spesa per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria; - Documentazione fotografica ed estratti catastali; e con le seguenti prescrizioni: 1) Il parcheggio e il verde pubblico siano gravati da vincolo di uso pubblico a favore del Comune di Zevio, costituito nelle forme di legge; 2) Il parcheggio sia realizzato con pavimentazione composta da grigliati in modo da favorire l infiltrazione e l assorbimento delle acque meteoriche nel terreno; 3) Sia previsto un posto auto per disabili; 4) Sia prodotta documentazione attestante la disponibilità, anche per uso pubblico, della strada di accesso al parcheggio e al verde. 3. DI DARE ATTO che il Piano di Recupero entra in vigore 15 (quindici) giorni dopo la pubblicazione all Albo Pretorio del Comune del provvedimento di approvazione. 4. DI DARE ATTO che il Piano di Recupero approvato ha efficacia per 10 (dieci) anni, rimanendo fermo a tempo indeterminato soltanto l obbligo di osservare nella costruzione di nuovi edifici e nella modificazione di quelli esistenti gli allineamenti e le prescrizioni stabiliti nell intervento stesso. La costruzione di nuovi edifici è ammessa a condizione che gli edifici siano serviti dalle opere di urbanizzazione. 5. DI DARE ATTO, altresì, che, decorso il termine stabilito per l esecuzione del Piano di Recupero, lo stesso diventa inefficace per le parti non attuate. 6. DI DARE ATTO, inoltre, che l approvazione del Piano di Recupero comporta la dichiarazione di pubblica utilità per le opere in esso previste per la durata di 10 (dieci) anni,
4 salvo diverse disposizioni di legge per la singola fattispecie, prorogabile dal Comune per un periodo non superiore a 5 (cinque) anni. 7. DI PRENDERE ATTO che ai sensi della Legge n. 241/90 il responsabile del procedimento è individuato nella persona del Funzionario Dirigente dell Unità Organizzativa Sviluppo e Controllo del Territorio e delle Attività. 8. DI DARE MANDATO al responsabile del procedimento di curare gli adempimenti inerenti e conseguenti al presente atto. 9. DI DARE ATTO, infine, che non è stato acquisito il parere in ordine alla regolarità contabile non ravvisando aspetti specificatamente contabili nella presente deliberazione.
5 INTERVENTI DEI CONSIGLIERI Il Sindaco passa alla discussione del punto n. 11 posto all Ordine del Giorno ad oggetto: Piano di recupero di iniziativa privata di immobili siti in località Pontoncello. Presa d atto che non sono pervenute osservazioni e opposizioni. Approvazione. Evidenzia che in questa seduta si conclude l iter del piano di recupero con l approvazione definitiva dello stesso. Lascia, quindi, la parola all Assessore Falsirollo. Durante la discussione, e a supporto, vengono proiettate immagini del piano sullo schermo dell aula consiliare. L Assessore Falsirollo evidenzia che il punto in questione è già stato discusso in Consiglio Comunale nel mese di febbraio del corrente anno quando è stata perimetrata l area oggetto del piano di recupero. La zona è ubicata in località Pontoncello, zona parzialmente rurale a ridosso del fiume Adige e del futuro parco dell Adige. L individuazione del perimetro dell area di degrado ha consentito alla proprietà di presentare un piano di recupero per rimodulare la zona e procedere alla demolizione dei fabbricati esistenti e degradati nonchè alla loro ricostruzione. Riferisce alcuni dati: la volumetria è di 2304 mc. per 16 abitanti teorici insediabili. Si tratta, quindi, di un intervento limitato. Per quanto riguarda l area e il comparto di intervento esiste la corte padronale che è una villa già di proprietà dei Bevilacqua-Lazise; l intento è quello di valorizzare il corpo di fabbrica seicentesco e liberarlo dai corpi estranei e pericolanti che vengono demoliti e ricostruiti, senza utilizzo di nuova cubatura, in un lotto posto a Sud in una nuova palazzina. A valorizzare questo intervento ci saranno dei posti auto che secondo le prescrizioni della Commissione Ediliza uno di questi sarà riservato ai disabili e con la previsione di un vincolo ad uso pubblico della strada di accesso. L intervento è destinato ad aumentare il prestigio della zona e pertanto chiede il voto favorevole. ---Rientrano i consiglieri Ruzza e Zambini e i Consiglieri presenti passano a n. 21. Il Consigliere Bottacini (Lista Uniti cambiare si può) chiede alcune delucidazioni: innanzitutto se la strada di accesso all intervento è comunale o privata. L Assessore Falsirollo specifica che la strada di accesso è fuori comparto e quindi esclusa dal deliberato. In ogni caso la Commissione Edilizia ha prescritto sia il vincolo ad uso pubblico sia la produzione di documentazione che attesti questo vincolo pubblico per poter accogliere favorevolmente questo intervento. Il Consigliere Migliorini chiede di quale documentazione si tratta visto che al punto n. 2) del dispositivo punto sub. 4 prevede Sia prodotta documentazione attestante la disponibilità, anche ad uso pubblico, della strada di accesso al parcheggio e al verde. Evidenzia che mentre il parcheggio e il verde sono gravati da vincolo a favore del Comune per la strada si chiede che ci sia questa documentazione attestante la disponibilità anche ad uso pubblico. Risponde il Tecnico comunale Geom. Colombari evidenziando che ora esiste una servitù di passo per coloro che stanno utilizzando la strada e che la documentazione che si richiede alla proprietà è la costituzione di un diritto di servitù di passo per uso pubblico. Il Consigliere Migliorini chiede se deve essere costituita con atto notarile. Il Geom. Colombari risponde affermativamente.
6 Il Consigliere Migliorini evidenzia per quale motivo nella convenzione all art. 4 standard primari e secondari con monetizzazione - è previsto che La ditta si impegna a realizzare le seguenti opere di urbanizzazione da vincolare ad uso pubblico a propria cura e spese nelle forme di legge: parcheggio della superficie di mq. 475,50, area verde attrezzata della superficie di mq. 168,80 mentre nessun cenno è presente relativamente alla documentazione della strada. Chiede i motivi. Il Tecnico Colombari risponde che le prescrizioni citate dal consigliere e lo schema di convenzione vengono proposte dalla ditta che richiede l intervento, nella valutazione dello schema di convenzione l Amministrazione può porre delle ulteriori prescrizioni che saranno riprese nell atto di convenzione e comunque sarà prodotto il documento prima del rilascio del permesso di costruire. L Assessore Falsirollo evidenzia che, a scanso di equivoci, si può proporre l integrazione con l inserimento delle due parole, non vede il problema. Il Consigliere Bottacini personalmente vorrebbe vedere la prescrizione scritta nella convenzione perché gli viene il dubbio o il sospetto che una volta approvata la stessa convenzione i proprietari possano chiudere la strada il cui uso sarebbe destinato solo per i privati che hanno accesso ai fondi. Per cui l utilità pubblica va a farsi friggere. Personalmente vorrebbe vederlo scritto sulla convenzione che prima di avere l autorizzazione a costruire quella strada deve essere destinata ad uso pubblico. L Assessore Falsirollo ripete quanto già detto cioè che si può proporre l integrazione con atto notarile. Ricorda ai Consiglieri che la destinazione privata per uso pubblico della strada solleva il Comune dagli oneri della manutenzione. Il Consigliere Migliorini chiede che nello schema di delibera in cui si approvano le tavole e nello schema di convenzione ci sia l indicazione di atto notarile di vincolo ad uso pubblico per quanto riguarda la strada di accesso al parcheggio e al verde. Proseguendo il Consigliere riferisce di non aver capito il contenuto del punto 6) del deliberato che recita Di dare atto, inoltre, che l approvazione del Piano di Recupero comporta la dichiarazione di pubblica utilità per le opere in esso previste per la durata di 10 (dieci) anno, salvo diverse disposizioni di legge per la singola fattispecie, prorogabile dal Comune per un periodo non superiore a 5 (cinque) anni, domanda quali sono queste aree di pubblica utilità nel caso specifico e cosa significa quanto indicato. Evidenzia che da ignorante può pensare che è un uso pubblico solo per dieci anni e al massimo per dieci più cinque. Il Consigliere Maccachero (Lista Uniti cambiare si può) prima che venga data risposta al Consigliere Migliorini, chiede delucidazioni sul punto 4) del deliberato che recita Di dare atto che il Piano di Recupero approvato ha efficacia per 10 (dieci) anni, rimanendo fermo a tempo indeterminato soltanto l obbligo di osservare nella costruzione di nuovi edifici e nella modificazione di quelli esistenti gli allineamenti e le prescrizioni stabiliti nell intervento stesso. La costruzione di nuovi edifici è ammessa a condizione che gli edifici siano serviti dalle opere di urbanizzazione. Ritiene che il punto sia articolato male e non ha capito che cosa si intende /. Risponde il Tecnico Colombari sottolineando che la formulazione evidenziata dai Consiglieri è quella prevista dalla Legge Regionale n. 11 del 2004 (legge urbanistica della Regione Veneto) relativamente ai piani attuativi. Il concetto di pubblico con dieci o cinque anni non si riferisce alla cessione delle aree ma all esecuzione dell intervento. Un piano attuativo, sia pubblico o privato, è un intervento di pubblica utilità e se il privato non si attiva, si attiva, in sua vece, l amministrazione anche con l esproprio dei beni oggetto del piano. Questo è il significato dei dieci anni prorogabile di altri cinque. Inoltre, se il piano fosse stato attuato parzialmente allo scadere dei dieci anni, la
7 normativa, per i lotti non edificati, è quella di mantenere l allineamento dei fabbricati in quanto non si può scombinare tutto. Conclude evidenziando che i dieci anni non sono riferiti ad un termine di utilizzo delle aree che, invece, diviene perpetuo. L Assessore Falsirollo per quanto riguarda la dichiarazione del Consigliere Maccachero di pubblica utilità questa è legata al riconoscimento preventivo di un area di degrado. Ci troviamo nella duplice situazione, anche per quanto riguarda il concetto di pubblica utilità, di intervenire per salvaguardare un valore architettonico per la valorizzazione di quella zona come per altri beni naturalistici (es. il parco Pontoncello) e va a dare certi servizi che sono stati organizzati nel comparto secondo una logica. Quindi al di là della possibilità di recuperare dei volumi e degli immobili che, tra l altro, sono pericolanti, con l intervento in questione si va a salvaguardare un bene artistico e un valore economico all interno della stessa area. Il Consigliere Bottacini vuole sottolineare la cosa più importante. Evidenzia che analizzando l area di intervento ha purtroppo constatato che la stessa si trova a poca distanza da un allevamento avicolo intensivo di tacchini ( mt.) e vista la normativa in atto ritiene che questo fatto costituisca un grave problema per l area in questione. Non comprende come mai questo fatto non sia stato rilevato prima o se l Amministrazione vuole crearsi problemi futuri in fase di realizzazione. Chiede delucidazioni. Il Geom. Colombari riferisce che in merito alla presenza dell allevamento si deve sempre fare riferimento alla legge regionale n. 11/2004 e agli atti di indirizzo emanati successivamente. Tali atti stabiliscono le distanze da osservare tra gli allevamenti e le abitazioni sia sparse che concentrate, ecc. in funzione della tipologia di allevamento. In particolare la tabella 5 dell allegato D) degli atti di indirizzo al punto 8 si dice: in occasione della realizzazione di nuovi insediamenti residenziali, ivi comprese le aree di espansione edilizia, vanno rispettate le suddette distanze reciproche qualora si sia già in presenza di un insediamento zootecnico però il successivo punto 9 ammette una deroga che prevede: In deroga a quanto previsto al precedente punto 8, sono ammessi solamente gli interventi di ampliamento sugli edifici esistenti, quelli su lotti posti all interno di un centro storico o di un insediamento esistente, nonché quelli nel caso in cui tra allevamento e aree di espansione edilizia sia interposto un centro storico o un insediamento residenziale. Nel nostro caso l intervento edificatorio si realizza su un area di centro storico previsto nel nostro piano regolatore. Il Consigliere Bottacini secondo quanto è a conoscenza dello stesso la zona dovrebbe essere agricola è un recupero di una demolizione, si sfrutta un area agricola. Il Tecnico Colombari risponde che nel Piano Regolatore Generale del Comune di Zevio l edificio si trova all interno di perimetrazione del centro storico mentre la parte esterna no e, in tale area, non c è nulla che debba essere tutelato. L Assessore Falsirollo comprende la preoccupazione del Consigliere Bottacini e riferisce che l intento dell Amministrazione Comunale è anche quella di effettuare, all interno del PAT, un rilievo agronomico per gli insediamenti avicoli e zootecnici in modo da razionalizzare tali insediamenti anche da un punto di vista visivo. Si andrà ad intervenire positivamente sulla fruibilità degli strumenti urbanistici. Il Consigliere Bottacini, al di là della normativa, è dell avviso che ci voglia un pò di buon senso in questo intervento soprattutto per quelle famiglie che andranno ad abitare in quella zona che quando apriranno la finestra si troveranno un insediamento avicolo a 50 mt. Rimane perplesso sul fatto che la normativa permette di farlo tuttavia ritiene che non sia una scelta giusta in quanto si creeranno problemi per il futuro anche per l Amministrazione perché chi andrà ad abitare lì verificherà che non si trova in aperta campagna.
8 L Assessore Falsirollo evidenzia che va ad abitare a Pontoncello. Il Consigliere Migliorini preannuncia dichiarazione di voto e un osservazione. Per quanto riguarda l osservazione evidenzia che questo provvedimento è già stato visto in Consiglio Comunale un paio di volte e, in tutte e due le occasioni il Suo Gruppo ha sollevato il problema del posizionamento dei parcheggi che si ritengono lontani dalla possibile fruizione anche se sono parcheggi pubblici. Ricorda che l Assessore Falsirollo in più occasioni ci aveva detto non preoccupatevi di dove sono ora i parcheggi, purtroppo adesso ci troviamo di fronte al disegno del primo provvedimento che era stato sottoposto al Consiglio e questo fatto ci dispiace perché le prossime volte le osservazioni le faremo anche noi. Per quanto riguarda il voto contrario, prosegue il Consigliere questo non è per il recupero per il quale siamo sempre favorevoli ma per il nuovo insediamento con unità abitative a una distanza irrisoria da un allevamento intensivo che creerà problemi sia per chi ci andrà a vivere sia per chi possiede l allevamento. L Assessore Falsirollo ricorda al Consigliere Migliorini che, nonostante i passaggi in Consiglio Comunale non è pervenuta alcuna osservazione per quanto riguarda questo progetto da parte del suo Gruppo quindi Il Consigliere Migliorini, interrompendo l Assessore Falsirollo, sottolinea che le osservazioni sono state esposte direttamente in sede consiliare e, riferito all Assessore Falsirollo afferma lei si era fatto carico di tenerne conto. Dopo un breve scambio di battute tra Migliorini e Falsirollo, il Consigliere Migliorini invita l Assessore Falsirollo a verificare i verbali delle sedute. L Assessore Falsirollo evidenzia che non ha voglia di litigare in quella fase a cui si riferisce il Consigliere Migliorini, si trattava della proposta di individuazione dell area di degrado. Era solo un indicazione, non conteneva ipotesi progettuali. Mentre nella fase progettuale non sono pervenute osservazioni. Questo di fatto è quello che risulta. In ogni caso per quanto riguarda la bontà progettuale non gli pare vi siano particolari stranezze.
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