LE ATTESTAZIONI DELL ESPERTO NELL UTILIZZO DEGLI STRUMENTI
|
|
- Adriano Cipriani
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LE ATTESTAZIONI DELL ESPERTO NELL UTILIZZO DEGLI STRUMENTI LEGALI PER IL SUPERAMENTO DELLO STATO DI CRISI i. La relazione di attestazione ex art. 186 bis, 2 c., lett. b), L.F. ii. Le attestazioni di cui all art. 186 bis, 3 c. e 4 c., lett. a), L.F. di Rosita Fidanza Commissione Diritto dell Impresa 1
2 RIFERIMENTI: Linee guida per il finanziamento alle imprese in crisi Bozza per la discussione della seconda edizione 2014 a cura di Università degli Studi di Firenze DSG, CNDCEC, Assonime (non rivista da CNDCEC) Principi di attestazione dei piani di risanamento a cura di Accademia Italiana di Economia Aziendale, IRDCEC, ANDAF, APRI, Università degli Studi di Bergamo, ELAB Documento approvato dal CNDCEC con delibera 03 settembre
3 Requisiti soggettivi e professionali dell attestatore Il D.L , n. 83 (c.d. decreto sviluppo), convertito con modifiche nella Legge , n. 134, ha introdotto una nuova specifica regolamentazione dei requisiti e dei compiti dell attestatore [novellato art. 67, comma 3, lett. d), L.F. a cui rimandano, direttamente o indirettamente gli artt. 161, 182 quinquies e 186 bis L.F.]. Nomina di competenza esclusiva del debitore; Iscrizione del professionista attestatore nel Registro dei Revisori Legali; Possesso dei requisiti di cui all art. 28, lett. a) e b), L.F.; Possesso dei requisiti di indipendenza e di terzietà. 3
4 Oggetto delle attestazioni Piani attestati (Art. 67, co. 3, lett. d), L.F.) Veridicità dei dati aziendali e fattibilità del piano Concordato Preventivo (Art. 161, co. 3, L.F.) Veridicità dei dati aziendali e fattibilità del piano Accordi di ristrutturazione (Art. 182 bis, L.F.) Veridicità dei dati aziendali e attuabilità dell accordo con particolare riferimento alla sua idoneità ad assicurare l integrale pagamento dei creditori estranei Finanziamenti prededucibili (Art. 182 quinquies, L.F.) Funzionalità alla migliore soddisfazione dei creditori Concordato con continuità aziendale (Art. 186 bis, co. 2, lett. b); co. 3; co. 4, lett. a), L.F.) Prosecuzione dell attività d impresa funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori 4
5 Relazione del professionista attestatore 1. PREMESSA: indicazione dei requisiti professionali e dichiarazione di sussistenza dei requisiti di indipendenza di terzietà. 2. PARTE ILLUSTRATIVA: informazioni relative: 1. all incarico assunto; 2. alla documentazione ricevuta; 3. alla situazione aziendale e societaria riscontrata al momento della redazione del piano (analisi della struttura societaria e sue variazioni, della situazione competitiva e delle cause della crisi); 4. alla verifiche strumentali alla formulazione del proprio giudizio sulla veridicità dei dati aziendali. 3. ANALISI DEL PIANO: riepilogo delle ipotesi su cui si fonda il piano, delle proiezioni temporali e della strategia di liquidazione/risanamento proposta. 4. GIUDIZIO FINALE DELL ATTESTATORE: è fondamentale che siano formulati due distinti giudizi: 1. sulla veridicità dei dati aziendali 2. sulla fattibilità del piano 5
6 Veridicità dei dati aziendali Richiamo al concetto di veridicità di cui all art C.C. Capacità dei dati contenuti nella documentazione di fornire un quadro fedele della situazione economica, finanziaria e patrimoniale dell impresa. Il professionista attestatore deve tener conto di tre aspetti critici: 1. perimetro, oggetto ed ampiezza delle verifiche al fine di individuare e valutare il rischio di errori significativi nella base dati contabile; 2. verifica dei saldi patrimoniali ed economici significativi della base dati contabile a) Esistenza: un'attività o una passività esistono ad una certa data. b) Diritti ed obblighi: un'attività o una passività sono di pertinenza dell azienda ad una certa data. c) Manifestazione: un'operazione (o un evento) di pertinenza dell'azienda ha avuto luogo nel periodo di riferimento. d) Completezza: non vi sono operazioni non contabilizzate o per le quali manchi un adeguata informazione. 6
7 Veridicità dei dati aziendali e) Valutazione: le attività o le passività sono contabilizzate a valori appropriati. f) Misurazione: le operazioni sono correttamente contabilizzate ed i costi ed i ricavi sono imputati per competenza. g) Presentazione e Informativa: una voce o un operazione sono evidenziate, classificate e corredate da adeguata informativa nella circostanza. 3. Utilizzo del lavoro di altri revisori N.B. L utilizzo del lavoro di terzi non esime il professionista attestatore da responsabilità alcuna, permette in linea di principio di comprimere i tempi dei controlli della base dati contabili. Qualora emergano elementi di anomalia, l attestatore deve indagare al fine di pervenire ad un giudizio di veridicità dei dati. 7
8 Fattibilità del piano L asseverazione sulla veridicità dei dati aziendali è condizione prodronica e strumentale alla formulazione di un giudizio di fattibilità. Laddove il giudizio sulla veridicità dei dati sia negativo non si crede possibile giungere ad esprimere un giudizio finale sulla fattibilità del piano. L attestatore deve verificare che le principali ipotesi che il management pone a fondamento della strategia di risanamento siano evidenziate nel piano e riguardino: Per la continuazione della gestione aziendale, l evoluzione prevista del mercato di riferimento in cui l impresa opera e l evoluzione dei rapporti con il contesto competitivo (clienti, fornitori, concorrenti); Per la dismissione di significativi elementi di patrimonio, l interesse di potenziali acquirenti se individuati o, in loro assenza, la valutazione degli stessi con criteri di liquidazione. 8
9 Fattibilità del piano Il giudizio sulla fattibilità del piano va reso in senso positivo. Il professionista attestatore deve motivare le ragioni che lo inducono a rilasciare un giudizio positivo in merito alla probabile riuscita del piano. Egli deve valutare comparativamente le possibili ipotesi di risanamento e deve verificare che «la situazione (necessariamente futura) prospettata nel piano deve apparire il naturale sviluppo, secondo logiche di esperienza ed in base ai dettami delle discipline economiche finanziarie, delle premesse del piano e delle condotte attuative finalizzate alla sua esecuzione. Anche in questo caso l attestatore dovrà attenersi a criteri di prudenza, tenendo conto del fatto che ai creditori non interessa la possibilità astratta, ma la concreta praticabilità della soluzione proposta» (Tribunale di Firenze, e ) 9
10 Fattibilità del piano Il professionista deve motivare le proprie attestazioni ed analizzare e valutare criticamente il contenuto del piano formulando, ove ne ricorrano i presupposti, i dovuti rilievi ed indicando, eventualmente, possibili strategie alternative nelle ipotesi in cui dovessero realizzarsi degli scostamenti rispetto alle originarie ipotesi assunte nel piano. Cassazione SS.UU. N del Fattibilità del piano Fattibilità del piano Fattibilità giuridica Fattibilità economica La valutazione compete al Tribunale La valutazione compete ai creditori 10
11 Corte di Cassazione, Sezioni Unite, Sentenza 23 gennaio 2013, n «La procedura di concordato preventivo ha una natura mista, essendo da una parte basata su una previsione di accordo fra le parti, raggiungibile attraverso la prospettazione di una proposta, ma trovando attuazione il detto accordo nell ambito di una procedura che valga ad assicurare la puntuale indicazione dei dati da parte del debitore, la corretta manifestazione di volontà da parte dei creditori, l assenza di atti di frode o comunque illecitamente posti in essere dall imprenditore. In questo quadro è evidentemente rimessa ai creditori la valutazione in ordine alla convenienza economica della proposta, mentre spetta al tribunale il compito di controllare la corretta proposizione ed il regolare andamento della procedura, presupposto indispensabile al fine della garanzia della corretta formazione del consenso. [ ] Il giudice ha il dovere di esercitare il controllo di legittimità sul giudizio di fattibilità della proposta di concordato, non restando questo escluso dalla attestazione del professionista, mentre resta riservata ai creditori la valutazione in ordine al merito di detto giudizio, che ha ad oggetto la probabilità di successo economico del piano ed i rischi inerenti; il controllo di legittimità del giudice si realizza facendo applicazione di un unico e medesimo parametro nelle diverse fasi di ammissibilità, revoca ed omologazione in cui si articola la procedura di concordato preventivo; il controllo di legittimità si attua verificando l effettiva realizzabilità della causa concreta della procedura di concordato; quest ultima, da intendere come obiettivo specifico perseguito dal procedimento, non ha contenuto fisso e predeterminabile essendo dipendente dal tipo di proposta formulata, pur se inserita nel generale quadro di riferimento, finalizzato al superamento della situazione di crisi dell imprenditore, da un lato, e dell assicurazione di un soddisfacimento, sia pur ipoteticamente modesto e parziale, dei creditori, dall altro». 11
12 Fattibilità del piano Le previsioni si basano su dati oggettivi e scenari in continuità con quelli esistenti. Le previsioni ipotetiche ammettono scenari futuri che non necessariamente si verificheranno e che, comunque, creano una discontinuità con la situazione corrente. Il giudizio di fattibilità richiede l attestazione di dati previsionali: controllo di coerenza tra ipotesi e conseguenze; controllo qualitativo sulla ragionevolezza delle ipotesi e dei flussi attesi. 12
13 Un piano deve essere: Fattibilità del piano 1. Attendibile: deve basarsi su dati storici veritieri e su ipotesi prospettiche ragionevoli. 2. Coerente: le varie ipotesi a fondamento del piano sono tra loro logicamente correlate. 3. Finanziariamente sostenibile: i flussi di cassa attesi sono coerenti con l attuazione del piano e consentono di raggiungere l equilibrio finanziario. 4. Deve coprire un orizzonte temporale limitato: per poter assumere la forma di una previsione e non di una proiezione sull informativa prospettiva finanziaria (3 5 anni). 13
14 Concordato liquidatorio/concordato in continuità aziendale La differenza sostanziale tra le due tipologie di concordato preventivo risiede nella circostanza che mentre nel concordato liquidatorio si assiste ad un mutamento strutturale dello scopo dell impresa che da lucrativo diviene liquidatorio, nel concordato in continuità aziendale il mutamento di scopo non si realizza, continuando il debitore proponente a perseguire finalità lucrative. Ne consegue che mentre nel primo caso la prosecuzione dell attività nel periodo interinale è volta alla mera conservazione del patrimonio, nella seconda ipotesi lo stesso debitore può porre in essere nuove operazioni con conseguente assunzione di nuovi rischi. Nel concordato con continuità aziendale si assiste pertanto alla traslazione del rischio d impresa in capo agli stessi creditori, circostanza quest ultima che giustifica un ampliamento dell attestazione del professionista non soltanto in termini quantitativi ma anche qualitativi, dovendo dalla stessa risultare se il piano è «funzionale al miglior soddisfacimento dei creditori». 14
15 Attestazione in caso di concordato in continuità aziendale Il piano concordatario deve contenere, oltre alle modalità ed ai tempi di esecuzione della proposta, l analitica indicazione dei costi e dei ricavi attesi dalla prosecuzione dell attività, delle risorse finanziarie necessarie e delle relative modalità di copertura (business plan a corredo del piano). Il professionista attestatore, verificata l idoneità del piano a consentire il riequilibrio economico e finanziario dell impresa in crisi, dovrà altresì verificare che, raggiunto l equilibrio, i creditori ottengano il miglior soddisfacimento delle proprie ragioni rispetto a quello consentito attraverso l impiego di soluzioni negoziali alternative. 15
16 Attestazione in caso di concordato in continuità aziendale GIUDIZIO: sulla funzionalità della prosecuzione dell attività al miglior soddisfacimento dei creditori; sulla convenienza della proposta del debitore. Il giudizio di miglior soddisfazione dei creditori è rivolto ai soli creditori concorsuali (anteriori alla iscrizione del ricorso per concordato preventivo nel Registro delle Imprese). Per quelli successivi (sorti nella fase ex art. 161, co. 6, L.F. o dopo il decreto di ammissione ex art. 163 L.F.) opera ex lege il regime della prededuzione. Il giudizio inerisce il «soddisfacimento dei creditori» e non la «soddisfazione dei crediti», con implicita conseguenza che il creditore potrebbe trovare una minore soddisfazione del proprio credito compensata dall attribuzione di una qualche diversa «utilità esterna». 16
17 Attestazione in caso di concordato in continuità aziendale Relativamente al termine di confronto rispetto al quale formulare il giudizio di comparazione quantitativa, il professionista attestatore deve tener conto delle sole ipotesi di discontinuità concretamente praticabili: 1. Liquidazione del patrimonio; 2. Fallimento, nell ipotesi in cui non sia possibile una liquidazione in bonis. Nel caso di presentazione di domanda di concordato con riserva l attestatore deve verificare che, in presenza di perdite nel periodo interinale che comportano una ulteriore sottrazione di risorse alla garanzia patrimoniale, le stesse trovino compensazione nel recupero di valore che si attua con la presentazione della proposta definitiva. 17
18 Attestazione in caso di concordato in continuità aziendale L attestatore deve quindi chiedere che il piano sia accompagnato da una situazione contabile più aggiornata e, ove presenti, da proposte concrete quali compravendita dell azienda o di ramo d azienda o di singoli beni non essenziali alla prosecuzione dell attività ovvero da atti che attestino la disponibilità dei soci a concedere nuova finanza attraverso versamenti a titolo di aumento di capitale sociale o di finanziamento postergato. In presenza di assunzione di finanziamenti prededucibili la verifica deve essere estesa non solo alla capacità dell impresa di provvedere al rimborso ma alla circostanza che tale rimborso, unitamente al pagamento dei relativi interessi maturati, non generi pregiudizio alle ragioni dei creditori concorsuali. 18
19 Attestazione in caso di concordato in continuità aziendale Continuità diretta in capo al debitore: verifica dell idoneità del piano a garantire il miglior soddisfacimento dei creditori e a consentire il riequilibrio economico e finanziario dell impresa. Continuità attuate mediante il conferimento dell azienda: verifica della sostenibilità economica e finanziaria della conferitaria sulla base di un piano distinto e autonomo poiché il valore della partecipazione e la possibilità di realizzo dipendono dall andamento di quest ultima. Continuità attuata mediante affitto d azienda e successione cessione ad una società terza: verifica del miglior soddisfacimento dei creditori concorsuali attraverso il realizzo del prezzo di cessione. 19
20 I contratti pubblici nel concordato preventivo in continuità aziendale I contratti con la pubblica amministrazione non si risolvono automaticamente per effetto dell apertura della procedura di concordato preventivo con continuità aziendale. In presenza di una domanda di concordato con riserva, nel periodo interinale l impresa mantiene la titolarità del contratto e può continuare ad adempiere alle obbligazioni con lo stesso assunte. All apertura della procedura la prosecuzione del contratto è subordinata al rilascio da parte del professionista dell attestazione con la quale viene garantita la conformità al piano del contratto medesimo e la ragionevole capacità dell impresa di adempierlo. Della continuazione può beneficiare, in presenza dei requisiti di legge, la società cessionaria o conferitaria cui il contratto sia trasferito. 20
21 I contratti pubblici nel concordato preventivo in continuità aziendale Dopo l ammissione alla procedura di concordato con continuità aziendale l impresa può partecipare a gare per l assegnazione di nuovi contratti ad evidenza pubblica se presenta: 1. La relazione del professionista che attesti la conformità al piano del contratto pubblico e la ragionevole capacità dell impresa di adempierlo; 2. La dichiarazione di altro soggetto economico in possesso dei requisiti soggettivi ed oggettivi richiesti dalla legge che si impegna a mettere a disposizione, per la durata del contratto, le risorse necessarie all esecuzione dell appalto all impresa ausiliata ovvero a subentrare alla stessa nell ipotesi in cui questa fallisca o non sia più in grado di dare regolare esecuzione all appalto. 21
22 I contratti pubblici nel concordato preventivo in continuità aziendale Precisazioni: 1. La conformità del contratto al piano può aversi quando nel piano è contemplata espressamente l esecuzione del contratto pubblico oppure quando, pur non essendo prevista esplicitamente l esecuzione dello stesso, l assunzione dell appalto sia compatibile con l attività d impresa programmata. 2. La capacità del soggetto economico che rende la dichiarazione di cui all art. 186 bis, co. 4, lett. b), non viene in rilievo per l attestatore, salvo il ricorso all istituto dell «avvalimento» dei mezzi di tale operatore di cui all art. 49, D.Lgs , n. 163 (Codice dei contratti pubblici). 3. L impresa in concordato con continuità aziendale può partecipare a gare per l assegnazione di appalti pubblici in ATI, purché non rivesta la posizione di mandataria e nessuna delle altre imprese sia sottoposta a procedura concorsale. 22
23 Raccomandazione n. 13: Riserve e indicazioni cautelative Resta esclusa la possibilità di sottoporre la dichiarazione di attestazione a condizioni o precisazioni che ne svuotino o indeboliscano il significato. Delle due l una: o il professionista ritiene che il piano sia fattibile, e allora egli si assume la responsabilità della dichiarazione e gli atti che vengono compiuti in esecuzione del piano sono coperti dalla sua valutazione, o egli ritiene che il piano non lo sia, e allora non vi è, per il piano e per gli atti da compiersi in sua esecuzione, alcuna copertura. 23
Principi di redazione ed attestazione del piano di risanamento.
Principi di redazione ed attestazione del piano di risanamento. Claudio Ceradini Verona, maggio 2018 L Italia in Europa I primi cinque stati in termini di micro imprese rispetto al totale dei 28 membri
DettagliLa relazione di attestazione ex art 186 bis, co. 2, e co. 3 e 4, lett. a)
La relazione di attestazione ex art 186 bis, co. 2, e co. 3 e 4, lett. a) Commissione Diritto dell impresa Odcec Roma Roma, 11 aprile 2016 1 Quadro normativo Art. 186 - bis L.F. concordato con continuità
DettagliGESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO: CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI Il ruolo del professionista
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO: CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI Il ruolo del professionista Dott. Matteo Durola Martedì 14 Settembre 2010 ore 15,30 Assolombarda,
DettagliStudio Russo & Partners Dottori Commercialisti. a cura Dott. Salvatore Corrado Russo Consigliere Coordinatore Area Giustizia ODCEC NOLA
Studio Russo & Partners Dottori Commercialisti a cura Dott. Salvatore Corrado Russo Consigliere Coordinatore Area Giustizia ODCEC NOLA Contenuti della relazione di attestazione (1 STEP) Articolo L.F. Procedura
DettagliIL DECRETO CRESCITA E SVILUPPO N.83 DEL 22/06/2012 in vigore dal 26/06/2012
IL DECRETO CRESCITA E SVILUPPO N.83 DEL 22/06/2012 in vigore dal 26/06/2012 L E P R O C E D U R E C O N C O R S U A L I D O P O I L D E C R E T O S V I L U P P O FINALITA DEL DECRETO: EVITARE IL DEFAULT
DettagliIl concordato in continuità aziendale: continuità in gestione diretta e in conto terzi. L affitto di azienda
Il concordato in continuità aziendale: continuità in gestione diretta e in conto terzi. L affitto di azienda Commissione Diritto dell impresa Odcec Roma Dott. Ettore Giovannetti Roma, 26 febbraio 2015
DettagliIL PIANO ATTESTATO EX ART. 67 L.F.
PROF. ALBERTO TRON INCARICATO DI ECONOMIA AZIENDALE NELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA DOTTORE COMMERCIALISTA - REVISORE LEGALE - PUBBLICISTA CONSULENTE TECNICO TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ROMA IL PIANO
DettagliIl ruolo del Dottore Commercialista e la crisi d impresa
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Scuola per la preparazione all Esame di Stato Il ruolo del Dottore Commercialista e la crisi d impresa RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (D.L. 22 GIUGNO 2012
DettagliLa relazione di attestazione di cui all'art. 161, 3 comma L.F.
DOCENTE A CONTRATTO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PALERMO DOTTORE COMMERCIALISTA REVISORE LEGALE La relazione di attestazione di cui all'art. 161, 3 comma L.F. 5 Maggio 2015 INDICE 1. Il concordato preventivo
DettagliREDAZIONE DEL PIANO E CONTENUTI DELL ATTESTAZIONE NEL CONCORDATO FINANZA INTERINALE IN CONTINUITÀ CON RICHIESTA DI
REDAZIONE DEL PIANO E CONTENUTI DELL ATTESTAZIONE NEL CONCORDATO IN CONTINUITÀ CON RICHIESTA DI FINANZA INTERINALE 1 LA RELAZIONE DEL PROFESSIONISTA IN CASO DI CONCORDATO IN CONTINUITÀ Attività da svolgere
DettagliRIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134)
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO COMMISSIONE GESTIONE CRISI D IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134) CARLO BIANCO 9 Ottobre 2012 - Sala
DettagliCONTENUTO DELLA PROPOSTA
CONTENUTO DELLA PROPOSTA PARAGRAFO I IL CONTENUTO DELLA PROPOSTA A SEGUITO DELLA RIFORMA INTRODOTTA DAL D.LGS. 12 SETTEMBRE 2007, N. 169, PUBB. IN GAZZ. UFF. N. 241 DEL 16 OTTOBRE 2007, CON EFFETTO DAL
DettagliIL CONCORDATO IN CONTINUITA LE MODIFICHE PROCEDURALI AL CONCORDATO PREVENTIVO INTRODOTTE DAL DECRETO SVILUPPO
IL CONCORDATO IN CONTINUITA LE MODIFICHE PROCEDURALI AL CONCORDATO PREVENTIVO INTRODOTTE DAL DECRETO SVILUPPO Avv. Prof. Umberto Ferrari Cremona, 15 febbraio 2013 Obiettivo: continuità aziendale Oggetto
DettagliStefano Negrini, avvocato Martedì 26 marzo 2013
SCUOLA DI FORMAZIONE ALLA PROFESSIONE DI DOTTORE COMMERCIALISTA Anno 2012-2013 Accordi di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis e relative relazioni: Le relazioni del professionista dopo il Decreto
DettagliLA GESTIONE DELLA CRISI DI IMPRESA
LA GESTIONE DELLA CRISI DI IMPRESA L ATTESTAZIONE, IL RUOLO DEL PERITO ATTESTATORE 21 Febbraio 2014 I Parte L Attestatore Le ipotesi di intervento dell attestatore La nomina I requisiti di professionalità
DettagliRegio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 e successive modifiche
Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 e successive modifiche Art. 1. Imprese soggette al fallimento e al concordato preventivo. ( 1 ) Sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo
DettagliLa relazione di attestazione ex art. 161 L.F. di Emanuele Rossi
La relazione di attestazione ex art. 161 L.F. di Emanuele Rossi Riferimenti Principi di attestazione dei Piani di Risanamento emanati dal CNDCEC: Principi di revisione ISA Italia; ISAE n. 3000 e 3400 (
DettagliCONCORDATO CON CONTINUITA AZIENDALE Art. 186-bis del R.D. 16 Marzo 1942, n.267 (Legge Fallimentare), introdotto con il decreto legge 22 giugno 2012,
CONCORDATO CON CONTINUITA AZIENDALE Art. 186-bis del R.D. 16 Marzo 1942, n.267 (Legge Fallimentare), introdotto con il decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in legge 7 Agosto 2012, n. 134 ...
DettagliPRINCIPI DI ATTESTAZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO. Prof. Alberto Quagli Quagli La gestione delle crisi di impresa
PRINCIPI DI ATTESTAZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO Prof. Alberto Quagli quaglia@economia.unige.it Quagli La gestione delle crisi di impresa 1 Il senso del lavoro Esigenza di sviluppare principi (best practices)
DettagliGli attori del concordato preventivo: l attestatore
Gli attori del concordato preventivo: l attestatore Sapienza Università di Roma Facoltà di Economia Sede di Latina 4 dicembre 2014 Prof. Flaviano Moscarini Diritto ed Economia delle Attività Produttive
DettagliI principi di attestazione dei piani di risanamento: il percorso effettuato e le nuove sfide
XIX FORUM SAF: DAI PRINCIPI DI ATTESTAZIONE DEI PIANI DI RISANAMENTO ALLE NORME DI COMPORTAMENTO I principi di attestazione dei piani di risanamento: il percorso effettuato e le nuove sfide Prof. Alberto
DettagliSOMMARIO E ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA: UN INQUADRAMENTO ECONOMICO-AZIENDALE. a cura di Angelo Paletta
SOMMARIO Prefazione... V PARTE I CONSULENZA ALL IMPRENDITORE IN CRISI E ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA: UN INQUADRAMENTO ECONOMICO-AZIENDALE a cura di Angelo Paletta Capitolo 1 - La consulenza finalizzata
DettagliPremessa...» 5 Presentazione...» 7
INDICE SOMMARIO Premessa...............................................» 5 Presentazione...» 7 Profili generali e presupposti del concordato preventivo 1. Profili generali e presupposti del concordato
DettagliGESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONE FISCALI. Docente:Avv.
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO CONCORDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONE FISCALI Docente:Avv. Andrea Leoni Milano, 14 Settembre 2010 Le fonti RD 16 marzo 1942 nr. 267 (Legge fallimentare)
DettagliGESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO NELLA CRISI D IMPRESA. CONCORDARDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI.
GESTIRE EFFICACEMENTE IL DEBITO NELLA CRISI D IMPRESA. CONCORDARDATI STRAGIUDIZIALI, PIANI DI RISTRUTTURAZIONE E TRANSAZIONI FISCALI. Avv. Andrea Leoni Milano, 04 Aprile 2011 1 Le fonti RD 16 marzo 1942
Dettagli1. Interruzione dell attività, esercizio provvisorio fallimentare e danno arrecato
SOMMARIO Introduzione... 3 di Pasquale Liccardo 1. Interruzione dell attività, esercizio provvisorio fallimentare e danno arrecato di Danilo Galletti 1.1. Premessa... 11 1.2. Gli amministratori di fronte
DettagliLA FUNZIONE DELLE ATTESTAZIONI DELL ESPERTO NELLE PROCEDURE DI CRISI AZIENDALE. ODCEC SEMINARIO DELLA COMMISSIONE DIRITTO DEL IMPRESA
PROF. ALBERTO TRON INCARICATO DI ECONOMIA AZIENDALE NELL UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA DOTTORE COMMERCIALISTA - REVISORE LEGALE - PUBBLICISTA CONSULENTE TECNICO TRIBUNALE CIVILE E PENALE DI ROMA LA FUNZIONE
DettagliRIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134)
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO COMMISSIONE GESTIONE CRISI D IMPRESA E PROCEDURE CONCORSUALI RIFORMA DELLA LEGGE FALLIMENTARE (L. 7 Agosto 2012 N. 134) CARLO BIANCO 24 Ottobre 2012 - Sala
DettagliIntervento di Dario Finardi. Dario Finardi - V.lo San Bernardino 3, Verona 1
DIALOGHI SU CRISI E INSOLVENZA *** «Il vaglio del tribunale. Le condizioni di legalità dell attestazione ed il perimetro dell eccezione di inammissibilità» Intervento di Dario Finardi 1 Dibattito dottrinale
DettagliCAPO IV - MISURE PER FACILITARE LA GESTIONE DELLE CRISI AZIENDALI Art. 12 (Revisione della legge fallimentare e del codice dei contratti pubblici)
CAPO IV - MISURE PER FACILITARE LA GESTIONE DELLE CRISI AZIENDALI Art. 12 (Revisione della legge fallimentare e del codice dei contratti pubblici) 1. Al regio decreto 16 marzo 1942, n. 267 sono apportate
DettagliCONCORDATO PREVENTIVO (*) (R.d. 16 marzo 1942, n. 267, artt bis)
217 FALLIMENTO 1 Artt. 160-186bis CONCORDATO PREVENTIVO (*) (R.d. 16 marzo 1942, n. 267, artt. 160-186-bis) Presupposti: - oggettivo, STATO DI CRISI (comprensivo anche dello stato d insolvenza) - soggettivo,
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER GESTORI DI CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO. L ACCORDO DEL DEBITORE Ruolo del gestore della crisi e criticità operative
1 CORSO DI FORMAZIONE PER GESTORI DI CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO Mercoledì 9 novembre L ACCORDO DEL DEBITORE Ruolo del gestore della crisi e criticità operative Dott. Davide Borla Dottore Commercialista
DettagliPROCEDURE CONCORSUALI Disposizioni generali
PROCEDURE CONCORSUALI Disposizioni generali r.d. 16.3.1942 n. 267 crisi del modello impostazione autoritaria / no diritto difesa espulsione del debitore dal ciclo produttivo non cura dell impresa e dei
DettagliPARTE I GLI STRUMENTI PER IL RISANAMENTO PARTE II SVILUPPO DEI PIANI DI RISANAMENTO NEI DIVERSI CONTESTI DI CRISI
PARTE I GLI STRUMENTI PER IL RISANAMENTO 1. NATURA E RUOLO DEI PIANI DI RISANAMENTO di Alessandro Danovi e Andrea Panizza 1.1. Premessa pag. 5 1.2. Piani di risanamento interni pag. 6 1.3. Piani sviluppati
DettagliCosa cambia. Articolo 161 Domanda di concordato
Articolo 161 Domanda di concordato La domanda per l ammissione alla procedura di concordato preventivo è proposta con ricorso, sottoscritto dal debitore, al tribunale del luogo in cui l impresa ha la propria
DettagliLE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA INCARICATO
LE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA INCARICATO LE NOVITÀ INTRODOTTE DAL DECRETO SVILUPPO IN MERITO ALLE ATTIVITÀ DELL ESPERTO ATTESTATORE Il DL 83/2012 ha introdotto una rilevante novità concernente la
DettagliINDICE SOMMARIO. Presentazione...
INDICE SOMMARIO Presentazione... VII CAPITOLO 1 IL CONCORDATO PREVENTIVO NELLA LEGGE FALLIMENTARE DEL 1942 1. Le ragioni storiche dell istituto... 1 2. La meritevolezza... 3 3. I tipi di concordato preventivo
DettagliINDICE SOMMARIO. Parte prima NUOVI COMPITI E RESPONSABILITÀ DELL ATTESTATORE ALLA LUCE DELLA L. 132/2015
INDICE SOMMARIO XIII Premessa Parte prima NUOVI COMPITI E RESPONSABILITÀ DELL ATTESTATORE ALLA LUCE DELLA L. 132/2015 Capitolo 1 LE LINEE ESSENZIALI DELLA «MINIRIFORMA» DEL 2015 E I NUOVI COMPITI DELL
DettagliGli accordi di ristrutturazione e piani di risanamento. a.a. 2018/2019 Dott.ssa M. Bellomo
Gli accordi di ristrutturazione e piani di risanamento a.a. 2018/2019 Dott.ssa M. Bellomo Gli accordi di ristrutturazione La l. 80 del 2005 ha introdotto all interno della legge fallimentare l art. 182
DettagliConcordato con continuità aziendale
Concordato con continuità aziendale Relatore Luisella Fontanella Dottore Commercialista Revisore Legale Esperta in Consulenza del Lavoro Milano, 28 marzo2014 Possibili soluzioni concordatarie Fino ad oggi
DettagliINDICE SOMMARIO. Presentazione di S. Sanzo e M. Vitiello... CAPITOLO PRIMO I CARATTERI GENERALI E LA NATURA GIURIDICA di EDOARDO STAUNOVO-POLACCO
INDICE SOMMARIO Presentazione di S. Sanzo e M. Vitiello............................. XIII CAPITOLO PRIMO I CARATTERI GENERALI E LA NATURA GIURIDICA 1. Gli accordi di ristrutturazione nella legge fallimentare:
DettagliLE VALUTAZIONI IMMOBILIARI NELLE PROCEDURE CONCORSUALI E NELLE PROCEDURE ESECUTIVE ISTRUZIONI PER L'USO
LE VALUTAZIONI IMMOBILIARI NELLE PROCEDURE CONCORSUALI E NELLE PROCEDURE ESECUTIVE ISTRUZIONI PER L'USO GENOVA 04 Maggio 2016 Sede: Centro di Formazione, Cultura e Attività Forensi Via XII Ottobre, 3 ESPERTI
DettagliLa dimensione economica e operativa dei nuovi strumenti. delle imprese. La dimensione economica e operativa dei nuovi strumenti giuridici per il
Università Università degli Studi degli di Brescia Studi di Dipartimento di Economia Brescia e Management Dipartimento di Economia e Management Osservatorio sulla crisi e sui processi di risanamento delle
DettagliINDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI. Capitolo I GARANZIA PATRIMONIALE E DISCIPLINA DELL IMPRESA IN CRISI
Autori....................................... Avvertenze..................................... Prefazione di ANTONIO PIRAS............................ XIII XV XVII PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI Capitolo
DettagliIl concordato liquidatorio Il concordato in continuità aziendale diretta e indiretta. L affitto d azienda
Lo stato di pre crisi e di crisi dell impresa Il concordato liquidatorio Il concordato in continuità aziendale diretta e indiretta. L affitto d azienda Dott.ssa Rosita Fidanza Commissione Diritto dell
DettagliI compiti del Collegio Sindacale nelle imprese in crisi ed i rapporti con gli organi della Procedura
I compiti del Collegio Sindacale nelle imprese in crisi ed i rapporti con gli organi della Procedura Ancona 12 ottobre 2018 Marco Carbone Commercialista e Commissario Giudiziale in Roma Compiti del Collegio
DettagliINDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI. Capitolo I LE CRISI D IMPRESA
Autori....................................... Avvertenze..................................... Prefazione alla prima edizione di ANTONIO PIRAS.................. XIII XV XVII PARTE PRIMA L IMPRESA IN CRISI
DettagliINDICE. Prefazione di Renato Rordorf PARTE I PROFILI DELLE PROCEDURE CONCORDATE DELL IMPRESA IN CRISI 1
INDICE Prefazione di Renato Rordorf XV PARTE I PROFILI DELLE PROCEDURE CONCORDATE DELL IMPRESA IN CRISI 1 PREMESSA 3 CAPITOLO 1 LE PROCEDURE CONCORDATE TRA CRISI E INSOLVENZA 9 1. La nozione giuridica
DettagliIL TRIBUNALE DI ROVIGO. riunito in camera di consiglio nelle persone dei sigg. magistrati:
IL TRIBUNALE DI ROVIGO riunito in camera di consiglio nelle persone dei sigg. magistrati: Dr. Marcello D Amico, Dr.Mauro Martinelli, Dr.ssa Valentina Vecchietti, Presidente Giudice relatore ed estensore
DettagliGenova, 31 marzo 2016 Dr. Federico Diomeda. Corso Praticanti Diritto Fallimentare
Genova, 31 marzo 2016 Dr. Federico Diomeda Corso Praticanti Diritto Fallimentare Le modifiche introdotte dal DL 27.6.2015 n. 83 convertito con modificazioni dalla legge 6.8.2015 n. 132 1 Articoli della
DettagliPIANO ATTESTATO ART. 67 L.F. - L attestazione del piano, la ragionevolezza e i profili di responsabilità -
PIANO ATTESTATO ART. 67 L.F. - L attestazione del piano, la ragionevolezza e i profili di responsabilità - Montebelluna, 10 giugno 2011 dott. Marco Pezzetta Il concetto di ragionevolezza Ragionevolezza:
DettagliTRIBUNALE DI. RICORSO
TRIBUNALE DI. SEZIONE FALLIMENTARE RICORSO PER L OMOLOGAZIONE DELL ACCORDO DI RISTRUTTURAZIONE DEI DEBITI EX ART. 182 BIS L.F. per la Società Alfa s.r.l., con sede legale in.., alla Via (P.I.: ) iscritta
DettagliLa relazione di attestazione nel concordato: principali elementi di criticità. Dr. Andrea Ferri intervento del 29/11/2013
1 La relazione di attestazione nel concordato: principali elementi di criticità Dr. Andrea Ferri intervento del 29/11/2013 2 La relazione dell attestatore, pur svolta secondo rigorosi criteri di prudenza,
DettagliIL CONCORDATO PREVENTIVO NEL NUOVO CODICE DELLA CRISI E DELLA INSOLVENZA APPUNTI. Francesco Pedoja
IL CONCORDATO PREVENTIVO NEL NUOVO CODICE DELLA CRISI E DELLA INSOLVENZA APPUNTI di Francesco Pedoja Nella bozza inviata alle Camere dal Governo Conte le norme sul C.P. non differiscono di molto da quelle
DettagliIndice 7. Indice. Parte Prima. La prevenzione delle crisi aziendali. Capitolo I. La natura delle crisi aziendali. Capitolo II
7 delle Tavole 15 Prefazione 19 Premessa 31 Parte Prima La prevenzione delle crisi aziendali Capitolo I La natura delle crisi aziendali 1.1. Specificità delle crisi aziendali 47 1.2. La crisi aziendale
DettagliI Piani di Risanamento attestati ex art. 67 comma III lett. d) L.F.
I Piani di Risanamento attestati ex art. 67 comma III lett. d) L.F. a cura di Avv. Giuseppe de Filippo Avv. Elena Garda Non sono soggetti all azione revocatoria ( = strumento attraverso il quale è possibile
DettagliConcordato in bianco e obblighi informativi
Concordato in bianco e obblighi informativi di Commercialista telematico, - Luca Bianchi Pubblicato il 26 novembre 2012 La nuova formulazione dell art. 161 L.F.1 Introdotta col DL 83/2012 (conv. in L.
DettagliPIANO ATTESTATO DI RISANAMENTO ex. Art.67 comma 3 L.F.
PIANO ATTESTATO DI RISANAMENTO ex. Art.67 comma 3 L.F. Avv. Alessio Marchetti Pia Monza, 04 febbraio 2010 Che cos è? Il piano di risanamento è un atto stragiudiziale non soggetto al controllo del giudice
DettagliFALLIMENTO. Presupposti ed effetti. Studio legale Ruggeri - Avvocato Carmela Ruggeri
Presupposti ed effetti PROCEDURA CONCORSUALE LIQUIDATORIA COINVOLGE L IMPRENDITORE COMMERCIALE CON L INTERO PATRIMONIO E I SUOI CREDITORI LA PROCEDURA FALLIMENTARE E DIRETTA: ALL ACCERTAMENTO DELLO STATO
DettagliProf. Giuseppe Sancetta. Le attività dell attestatore
Prof. Giuseppe Sancetta Le attività dell attestatore Sommario Gli aspetti normativi Le valutazioni preliminari La veridicità dei dati La fattibilità del piano Strumenti di composizione delle crisi Piano
DettagliLE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA
Giampaolo Provaggi DOTTORI COMMERCIALISTI & AVVOCATI CHARTERED ACCOUNTANTS & TAX ADVISORS & LE ATTESTAZIONI DEL PROFESSIONISTA MODIFICHE ALL ART. 160 ED ALL ART. 161 L.F. ART. 160 - U.CO. INTRODUZIONE
DettagliGli strumenti del controllo di gestione nella crisi di impresa (9 dicembre 2013)
Gli strumenti del controllo di gestione nella crisi di impresa (9 dicembre 2013) Pianificazione strategica nell azienda in crisi, valutazioni di fattibilità del piano di risanamento e relazioni attestative,
DettagliOPERAZIONI STRAORDINARIE NELLA CRISI D IMPRESA Criticità, profili generali e concorsuali
OPERAZIONI STRAORDINARIE NELLA CRISI D IMPRESA Criticità, profili generali e concorsuali Seminario: Le operazioni straordinarie nella crisi d impresa Date : 07.03.2014; 14.03.2014; 21.03.2014; 28.03.2014
DettagliChiavari, 21 e 22 Ottobre 2016
* Chiavari, 21 e 22 Ottobre 2016 CONCORDATO PREVENTIVO IN CONTINUITÀ MEDIANTE CESSIONE DELL UNICA AZIENDA CAUSE DEL DISSESTO: Alfa S.r.l. - Impresa manifatturiera Crisi del mercato Contenzioso tributario
DettagliPIANO DI RISANAMENTO AZIENDALE: PRINCIPI OPERATIVI, NOVITÀ DELLA RIFORMA, CONTROLLI DEI SINDACI E FISCALITÀ
ANNO FORMATIVO 2017-2018 TORINO PERCORSI SPECIALISTICI PIANO DI RISANAMENTO AZIENDALE: PRINCIPI OPERATIVI, NOVITÀ DELLA RIFORMA, CONTROLLI DEI SINDACI E FISCALITÀ MILANO VERONA BRESCIA TREVISO BOLOGNA
DettagliLa Crisi dell Impresa Commerciale
La Crisi dell Impresa Commerciale L ESECUZIONE COLLETTIVA Inadeguatezza presunta delle azioni esecutive individuali sui beni del debitore Caratteri comuni delle procedure: generali (tutto il patrimonio)
DettagliLo stato di pre-crisi e di crisi dell impresa
COMMISSIONE DIRITTO DELL IMPRESA: L accordo di ristrutturazione dei debiti ex art. 182 bis L.F. ROMA, 14 MARZO 2018 Lo stato di pre-crisi e di crisi dell impresa Marco Pochetti Membro Commissione Diritto
DettagliSOMMARIO CAPITOLO II GLI ORGANI PREPOSTI ALLO SVOLGIMENTO DELLA PROCEDURA FALLIMENTARE 32
SOMMARIO CAPITOLO I IL FALLIMENTO 1 1. Finalità. 1 2. Il presupposto soggettivo: l imprenditore commerciale. 2 2.1. (Segue). L imprenditore agricolo. 4 2.2. (Segue). Acquisto e perdita della qualità di
DettagliINDICE GENERALE CAPITOLO I IL CONCORDATO PREVENTIVO DOPO LA RIFORMA
INDICE GENERALE PREFAZIONE PRESENTAZIONE (Guida alla lettura) CAPITOLO I IL CONCORDATO PREVENTIVO DOPO LA RIFORMA 1. L evoluzione legislativa fino alla legge fallimentare del 42 2. Il concordato preventivo
DettagliINDICE SOMMARIO. Parte Prima I PIANI ATTESTATI DI RISANAMENTO
Indice sommario INDICE SOMMARIO Presentazione dis.sanzoem.vitiello... XV Parte Prima I PIANI ATTESTATI DI RISANAMENTO CAPITOLO PRIMO FUNZIONE E NATURA GIURIDICA DEI PIANI ATTESTATI DI RISANAMENTO 1. Lacollocazione
DettagliINDICE. Prefazione... Introduzione... Ringraziamenti... PARTE PRIMA LA REVISIONE DEI PIANI : FATTISPECIE, FRAMEWORK E PRINCIPI DI RIFERIMENTO
Prefazione... Introduzione... Ringraziamenti... VII XI XXI PARTE PRIMA LA REVISIONE DEI PIANI : FATTISPECIE, FRAMEWORK E PRINCIPI DI RIFERIMENTO CAPITOLO 1 ATTESTARE I PIANI REDATTI DALLE AZIENDE IN CRISI
DettagliLA CRISI D IMPRESA VISTA DAL CREDITORE
LA CRISI D IMPRESA VISTA DAL CREDITORE strumenti per superare la crisi e approccio operativo -1- CRISI D IMPRESA CONCETTO LIQUIDO (ART. 160 III l. fall.) INDICI: sofferenza finanziaria; past due; decanalizzazione
DettagliLa continuità aziendale tra crisi di impresa e amministrazione giudiziaria. Il ruolo del revisore legale e del professionista.
La continuità aziendale tra crisi di impresa e amministrazione giudiziaria. Il ruolo del revisore legale e del professionista. Dott. Domenico Merlino Agenda Introduzione Richiamo a principi generali La
DettagliL IMPRENDITORE E LA RIFORMA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI: LE NUOVE OPPORTUNITA PER GESTIRE E RISOLVERE LA CRISI D IMPRESA
L IMPRENDITORE E LA RIFORMA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI: LE NUOVE OPPORTUNITA PER GESTIRE E RISOLVERE LA CRISI D IMPRESA Verona, 7 marzo 2006 La nuova procedura di concordato: linee guida di tipo legale
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Febbraio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: febbraio 2017 dicembre 2017
DettagliParte I Il piano attestato di risanamento
SOMMARIO Note per il lettore... Prefazione... VII IX Parte I Il piano attestato di risanamento Capitolo 1 - Definizione del piano attestato di risanamento; presupposti; suo contenuto 1. Natura del piano;
DettagliDecreto Crescita e crisi d impresa: rilevanti novità per il concordato preventivo
Focus di pratica professionale di Sandro Cerato e Michele Bana Decreto Crescita e crisi d impresa: rilevanti novità per il concordato preventivo Il D.L. n.83/12 ha apportato diverse modifiche al R.D. n.267/1942,
DettagliTribunale di Mantova - Sezione Seconda civile - Il Tribunale di Mantova, riunito in Camera di Consiglio e composto da: dott. Luciano Alfani Presidente
Tribunale di Mantova - Sezione Seconda civile - Il Tribunale di Mantova, riunito in Camera di Consiglio e composto da: dott. Luciano Alfani Presidente dott. Andrea Gibelli Giudice dott. Laura De Simone
DettagliPrefazione... Parte prima INTRODUZIONE AL DIRITTO FALLIMENTARE RIFORMATO
I-XIV (Fallimento) 17-10-2007 12:57 Pagina VII Indice Prefazione............................................ pag. XIII Parte prima INTRODUZIONE AL DIRITTO FALLIMENTARE RIFORMATO Capitolo 1 Generalità............................................
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Gennaio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: gennaio 2017 dicembre 2017 Durata:
DettagliDiritto delle imprese e delle società. Diritto delle società, imprese e contratti bancari.
D IPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Diritto delle imprese e delle società. Diritto delle società, imprese e contratti bancari. Prof. Nicola de Luca Lezione del 23-04-2018 I. Diritto dell impresa. I. Le procedure
DettagliGLI ACCORDI DI RISTRUTTURAZIONE ex art bis l.f. Avv. Cristina BAUCO
GLI ACCORDI ex art. 182 - bis l.f. Avv. Cristina BAUCO Diretta 16 novembre 2009 L ACCORDO L imprenditore in stato di crisi può domandare l omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti stipulato
DettagliLa revisione della legge fallimentare per la salvaguardia delle aziende in crisi (D.L. 15 giugno 2012 cd decreto sviluppo )
La revisione della legge fallimentare per la salvaguardia delle aziende in crisi (D.L. 15 giugno 2012 cd decreto sviluppo ) Le nuove norme previste dal legislatore sono finalmente orientate ad un aiuto
DettagliLa fattibilità del piano e la relazione del professionista ex art. 161 L.F. Forlì 11 dicembre 2009
La fattibilità del piano e la relazione del professionista ex art. 161 L.F. Università degli studi di Bologna, Facoltà di Economia di Forlì Procedure di composizione negoziale della crisi d impresa Caratteristiche
DettagliPROCEDIMENTI DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO. a.a. 2018/2019 Dott.ssa M.Bellomo
PROCEDIMENTI DI COMPOSIZIONE DELLA CRISI DA SOVRAINDEBITAMENTO a.a. 2018/2019 Dott.ssa M.Bellomo La legge n. 3 del 2012 ha introdotto nel nostro ordinamento i procedimenti di composizione della crisi da
DettagliINDICE SOMMARIO. Presentazione di S. Sanzo e M. Vitiello...
INDICE SOMMARIO Presentazione di S. Sanzo e M. Vitiello.............................. XV INTRODUZIONE LE LINEE GUIDA DELLE RIFORME E LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE RORDORF 1. Il Decreto Sviluppo......................................
DettagliConcordato con continuità aziendale
ODCEC Torino in collaborazione con Aidda - Federmanager Minerva Gammadonna Apid con il Patrocinio di Regione Piemonte Concordato con continuità aziendale (art. 161 e 186-bis l.fall.) a cura di Patrizia
DettagliLA MANCANZA DI CONTINUITA AZIENDALE
ASSOCIAZIONE GIUSLAVORISTI ITALIANI LA MANCANZA DI CONTINUITA AZIENDALE Prof. Riccardo Bauer CONTINUITA AZIENDALE Cosa è? Perché è importante? Stato dell arte Quali riferimenti sono validi per valutare
DettagliINDICE. Introduzione al volume a cura di Giacomo Maria Nonno... 11
INDICE Introduzione al volume a cura di Giacomo Maria Nonno... 11 I concordati e gli accordi di ristrutturazione nell indagine OCI 2016: il laboratorio sui dati di Toscana e Puglia e la direzione della
DettagliINDICE SOMMARIO. PARTE PRIMA di FEDERICO ROLFI CAPITOLO PRIMO CARATTERI GENERALI
INDICE SOMMARIO PARTE PRIMA di FEDERICO ROLFI CAPITOLO PRIMO CARATTERI GENERALI 1. Premesse generali....................................... 3 2. La definizione normativa...................................
DettagliCorso di Alta Formazione in Procedure concorsuali e risanamento d impresa
Corso di Alta Formazione in Procedure concorsuali e risanamento d impresa Scuola di Alta Formazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Puglia VIA DELLA REPUBBLICA, 25 C/O ODCEC
DettagliINDICE CAPITOLO I CENNI GENERALI ED EVOLUZIONE DEL SISTEMA NORMATIVO CONCORSUALE
INDICE Prefazione all ottava edizione............................. Prefazione alla nona edizione............................. V VII CAPITOLO I CENNI GENERALI ED EVOLUZIONE DEL SISTEMA NORMATIVO CONCORSUALE
DettagliCrisi Aziendale Strumenti e Soluzioni
Crisi Aziendale Strumenti e Soluzioni Andrea Pinto K&L Gates Milano Copyright 2012 by K&L Gates LLP. All rights reserved. FONTI Regio Decreto n. 267/1942 e successive modificazioni ( LF ) L. n.134/2012
DettagliProcedure Concorsuali. e Risanamento d Impresa. Napoli 200 ore. Corso di Alta formazione 2017
Procedure Concorsuali e Risanamento d Impresa Corso di Alta formazione 2017 Napoli 200 ore Febbraio - Dicembre 2017 1 Procedure concorsuali e risanamento d impresa Periodo: febbraio 2017 dicembre 2017
Dettagli