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1 Parisi e Associati studio di progettazione Giannelli, Parisi, Rondini Via S. Saloni n Montalcino (SI) Tel /Fax posta@studio-progetti.com P.I. C.F COMUNE DI MONTALCINO Provincia di Siena PROGRAMMA AZIENDALE PLURIENNALE DI MIGLIORAMENTO AGRICOLO AMBIENTALE (art. 74 della L.R. 65/14 e art. 9 del regolamento d attuazione 5/R della L.R. 1/051 05) DELL AZIENDA AGRICOLA CHIUSA GROSSA POSTA IN MONTALCINO LOC. PODERE CHIUSA GROSSA - NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE - RICHIEDENTE: Az. Agr. Chiusa Grossa di Biscotto Bruno loc. Podere Chiusa Grossa Montalcino (SI) P.iva Montalcino (SI), lì 03 febbraio 2015 Il tecnico Arch. Tommaso Giannelli

2 PREMESSA Per quanto non espressamente scritto e previsto nelle seguenti Norme Tecniche di Attuazione del Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale (P.A.P.M.A.A.) con valore di Piano Attuativo (P.A.) si dovrà fare riferimento alle N.T.A. del Piano Regolatore Generale vigente del Comune di Montalcino, approvato con deliberazione C.C. n 41 del 01/06/2000, nonché al vigente Regolamento Edilizio locale, e successive varianti. ART. 1 - INDIVIDUAZIONE DELL AREA Le proprietà (terreni ed edifici) dell'azienda agricola Chiusa Grossa sono interamente collocate all'interno del territorio comunale di Montalcino (SI) e sono composte da due distinti corpi. Il primo, coincidente con il Centro Aziendale in loc. Chiusa Grossa è accatastato al Fg. 206 p.lla. 61, mentre un secondo corpo aziendale è situato in loc. Sant'Eugenio e risulta composto da terreni censiti al Fg. 227 p.lle 33, 34, 186, 188, 190. I terreni ed i fabbricati di cui alle particelle sopra elencate sono collocati in aree che il P.R.G. classifica come: E8 Terreni altocollinari con paesaggio misto a boschi e zone coltivate di cui all' ART. 25 delle N.T.A. per quelli in loc. Chiusa Grossa e E9 - Versante collinare Orcia Sant'Antimo con paesaggio misto a boschi e zone coltivate di cui all'art. 26 delle N.T.A. per quelli loc. Sant'Eugenio. I terreni in loc. Sant'Eugenio non sono interessati da nessun intervento e pertanto non sono disciplinati dalle presenti Norme. ART. 2 - PRINCIPI ISPIRATORI DEL P.A.P.M.A.A.-P.A. E DEGLI INTERVENTI AMMESSI Nel rispetto dei contenuti della Legge Regionale 10 novembre 2014, n Norme per il governo del territorio e della relativa disciplina degli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone con prevalente funzione agricola, dovrà essere privilegiato il riuso e la riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti, adeguandole alle attuali esigenze dell attività agricola. Le nuove costruzioni devono concorrere alla prevenzione ed al recupero del degrado ambientale. Sul patrimonio edilizio esistente sono consentiti gli interventi di cui all'art. 72 comma 1 e 2 della L.R. 65/2014. La realizzazione di nuovi annessi agricoli è consentita in base all'art. 73, comma 4 della sopracitata legge. I progetti edilizi saranno valutati sotto l aspetto della sostenibilità integrata, territoriale, ambientale e socioeconomica, considerando sia il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro dell imprenditore agricolo e dei suoi addetti, sia l impiego delle risorse naturali quali aria, acqua, suolo, flora e fauna. ART. 3 - CAMBI DI DESTINAZIOEN D'USO Il presente Piano Attuativo non prevede cambi di destinazione d'uso degli immobili agricoli per un periodo di dieci anni decorrenti dalla sua efficacia e così come previsto nell'atto d'obbligo unilaterale che dovrà 2

3 essere sottoscritto ai sensi del comma 5 dell'art. 74 della L.R ART 4 - DEFINZIONE DELLE ATTIVITÀ AGRICOLE Sono da considerarsi agricole e connesse ad attività agricola tutte quelle attività previste dall'art del Codice Civile nonché: - gli agriturismo; - le attività di preparazione e di servizio allo sviluppo dell'agricoltura, della zootecnia e della forestazione; - le attività faunistico-venatorie; - tutte quelle comunque definite tali da disposizioni normative comunitarie, nazionali e regionali. ART. 5 - LOCALIZZAZIONE DEI NUOVI VOLUMI A SUPPORTO DELL ATTIVITÀ AGRICOLE I nuovi volumi a supporto dell attività agricola, in relazione agli esiti dell analisi del contesto paesaggistico circostante oltreché del ciclo produttivo e della valutazione delle trasformazioni funzionali e compatibili, saranno ubicati nelle vicinanze delle volumetrie aziendali esistenti (Tav. 3b Planimetria Catastale e Divisione Colturale). Gli edifici dovranno inoltre avere caratteristiche architettoniche compatibili con il territorio, il paesaggio e l ambiente, perseguendo la massima coerenza con le suddette risorse. ART. 6 - CARATTERI TIPOLOGICI DEI NUOVI VOLUMI E ANNESSI Le nuove realizzazioni edilizie, anche interrate, dovranno essere coerenti con il contesto territorialepaesaggistico di riferimento. Dovranno rispettare gli elementi costituenti il territorio quali la viabilità, le colture, le costruzioni presenti e le eventuali emergenze paesistico-ambientali (Tav. 6 Emergenze Ambientali). L'ubicazione dei nuovi volumi è ammessa in prossimità agli edifici e/o ai complessi di edifici esistenti. L armonizzazione dei nuovi volumi con il patrimonio immobiliare esistente e con il contesto territoriale di riferimento sarà perseguito impiegando soluzioni tipologiche e materiali anche non vernacolari che ben si integrino con il paesaggio circostante. ART. 7 MATERIALI Le costruzioni potranno essere realizzate con struttura portante in muratura, in cemento armato, in acciaio. Le superfici esterne delle facciate potranno essere rifinite in pietra, intonaci civili, in mattoni facciavista o con altri materiali che per cromia e finitura ben si integrano con il contesto di riferimento. Le coperture potranno essere anche seminterrate e dovranno comunque essere considerate elementi organici dell intero edificio e pertanto la loro realizzazione dovrà rispondere a precise soluzioni progettuali 3

4 che prevedano il loro inserimento nella composizione formale dell edificio. Se non interrate le coperture degli edifici potranno essere realizzate in cotto o con altro materiale di colori similcotto o con altri materiali che per cromia e finitura ben si integrano con il contesto di riferimento; per le grondaie ed i pluviali è consentito l utilizzo del rame o della lamiera zincata preverniciata color testa di moro. Particolare cura dovrà essere riservata agli interventi di recupero e ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, rispettandone il più possibile i caratteri tipologici e ove possibile riutilizzando i materiali originali. I portoni di acceso e gli infissi esterni dei nuovi volumi ad uso agricolo potranno essere con telaio in legno o in acciaio e tamponatura in legno, vetro e lamiera zincata preverniciata. ART. 8 RECINZIONI Le recinzioni devono costituire un insieme architettonico con il manufatto edilizio. Le recinzioni perimetrali dovranno essere realizzate in pali e rete a maglia sciolta anche con sottostante cordolo o staccionate in legno con traversi in legno o metallo e potranno avere altezza massima di ml. 2,00. Su tutte le suddette recinzioni è consentita l installazione di cancelli metallici con disegno semplice. ART. 9-9 AREE A VERDE Per quanto concerne la realizzazione delle aree a verde dovranno essere poste a dimora specie arboree ed arbustive di tipo autoctono e/o naturalizzato. Non è consentito l uso di specie esotiche e più in generale alloctone. E consentita la prevalenza delle spoglianti sulle sempreverdi; resta inteso che la piantagione di piccoli arbusti, erbacee e fioriture annuali gode della massima discrezionalità. ART DIMENSIONAMENTO DEI NUOVI VOLUMI AGRICOLI 1. Come desumibile dagli elaborati del P.A.P.M.A.A. (Tav. 5 Cantina Aziendale) è consentita l'edificazione di nuove volumetrie con destinazione agricola per un volume complessivo massimo pari a mc. 353,90 per una Superficie Utile Lorda (S.U.L.) massima pari a mq. 140,00. Le nuove volumetrie dovranno comunque rispettare gli altri parametri urbanistici delle N.T.A. del P.R.G. vigente, come di seguito riportati: Altezze massima degli edifici: H= 7,50 m. Distanza minima dai confini: 15,00 m. 2. Su tutti i fabbricati aziendali esistenti al momento dell'approvazione delle presenti norme sono consentiti gli interventi di cui alla Legge Regionale 65/2014 art. 72 comma 1. Una volta costruiti secondo i parametri di cui al precedente punto 1 del presente articolo, anche sui nuovi volumi saranno consentiti gli interventi di 4

5 cui alla Legge Regionale 65/2014 art. 72 comma 1. ART. 11 ATTO UNILATERALE D OBBLIGO Come prescritto della Legge Regionale n. 65/2014 il presente P.A.-P.A.P.M.A.A prevede gli impegni dell allegato schema di atto unilaterale d obbligo. ART. 12 SISTEMA TRATTAMENTO E SMALTIMENTO REFLUI Il nuovo organismo edilizio dovrà rispettare le disposizioni in materia di trattamento e smaltimento dei reflui al fine di non creare i presupposti per la contaminazione del terreno. ART AREE DESTINATE ALLA RIMESSA O SOSTA DI MEZZI MECCANICI Viene prescritta l adozione di tutti gli accorgimenti tecnici atti a prevenire percolazioni di oli e combustibili nel sottosuolo (pendenza pavimenti, sistema di raccolta, separazione ed eventuale depurazione dei reflui ecc.). Che qualora sia prevista raccolta e/o, stoccaggio di oli minerali, carburanti e altri materiali inquinanti e infiammabili, vengano adottati tutti gli accorgimenti possibili al fine di evitare contaminazione ambientale. ART NORMATIVA ANTINCENDIO Viene prescritto il rispetto della vigente normativa in materia di prevenzione antincendio come previsto dal D.P.R. n. 151/2011. ART FONTI RINNOVABILI La realizzazione dell'ampliamento della cantina è soggetto all applicazione dell allegato 3 del D.Lgs. n. 28/2011 e pertanto implica il rispetto delle prescrizioni in materia di utilizzo di fonti di energia rinnovabili da specificare negli elaborati progettuali e nella relazione tecnica prevista dall articolo 125 del D.P.R. n. 380/2001 e dal d.lgs. n. 192/2005 in materia di risparmio energetico. Montalcino (SI), lì 03 febbraio 2015 Il tecnico Arch. Tommaso Giannelli 5

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