PODERE BRIZIO S.R.L. SOCIETA AGRICOLA
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1 PODERE BRIZIO S.R.L. SOCIETA AGRICOLA NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Il Tecnico incaricato Dott. Ing. Sarah Scaletti Viale Colombo, Marina di Carrara (MS) Tel./Fax C.F. e P.I.V.A SETTEMBRE 2014
2 INDICE DELLE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Parte 1 Caratteri generali Articolo 1 Caratteri generali pag. 2 Articolo 2 Rapporto tra edifici rurali ed estensione colturale pag. 2 Parte 2 Disciplina urbanistica ed edilizia Articolo 3 Interventi previsti nel P.A.P.M.A.A. P.A. pag. 4 Articolo 4 Localizzazione degli interventi di nuova costruzione previsti nel P.A.P.M.A.A. P.A. pag. 4 Articolo 5 Norme e parametri urbanistici di riferimento pag. 5 Articolo 6 Metodologia di calcolo pag. 5 Articolo 7 Tipologie edilizie pag. 7 Articolo 8 Materiali e particolari costruttivi pag. 7 Articolo 9 Attuazione dell intervento pag. 9 Articolo 10 Varianti pag. 10 Parte 3 Disciplina ambientale Articolo 11 Preservazione dei caratteri ambientali pag. 11 Articolo 12 Sistema acqua pag. 11 Articolo 13 Sistema Suolo pag. 12 Articolo 14 Sistema Rifiuti pag. 12 Articolo 15 Sistema Energia pag. 13 Pag. 1
3 PARTE 1 CARATTERI GENERALI Articolo 1 Oggetto e finalità delle Norme 1. Le presenti Norme Tecniche regolano l attuazione del Programma Aziendale Pluriennale di Miglioramento Agricolo Ambientale di cui all art. 42 della L.R. 1/2005, con valore di Piano Attuativo, dell azienda Podere Brizio S.r.l. Società Agricola ubicata nel Comune di Montalcino, loc. Podere Brizio, e disciplinano gli interventi di nuova edificazione finalizzati alla realizzazione degli annessi necessari alla conduzione dell attività agricola, nonché gli interventi ammissibili sul patrimonio edilizio esistente. 2. Costituisce presupposto alle presenti N.T.A., la relazione del P.A.P.M.A.A. inerente le modalità di conduzione del fondo e l assetto colturale, la gestione e l organizzazione aziendale. 3. Per quanto non contemplato nella presente disciplina, valgono le dello Strumento Urbanistico Generale, il Regolamento Edilizio e la vigente normativa statale e regionale in materia edilizia, urbanistica e di tutela dell ambiente e del territorio. Articolo 2 Rapporto tra edifici rurali ed estensione colturale 1. Costituisce elemento prescrittivo del P.A.P.M.A.A. il rapporto di reciprocità tra le superfici degli edifici ad uso agricolo di nuova costruzione e le estensioni colturali che ne sono il presupposto. 2. La riduzione di tali estensioni, il mutamento di coltura ed ogni altra modifica suscettibile di generare incremento di tale rapporto, sono ammissibili solo previa variante al P.A.P.M.A.A. 3. Non necessitano di variante al P.A.- P.A.P.M.A.A. gli aggiustamenti di confine di cui all art. 46, comma 5, della L.R. 1/2005, nonché le eventuali rettifiche apportate in sede di progettazione definitiva ed esecutiva (tracciato delle strade, perimetro degli areali, ecc.) che non comportino Pag. 2
4 variazioni della superficie agricola utilizzata oltre i limiti prescritti dal richiamato art.46. Pag. 3
5 PARTE 2 DISCIPLINA URBANISTICA ED EDILIZIA Articolo 3 Interventi previsti nel P.A.P.M.A.A. P.A. 1. Gli interventi espressamente previsti nel P.A.P.M.A.A. sono i seguenti: a. Ampliamento della cantina esistente, con relative aree di manovra e percorsi di accesso. b. Demolizione della rimessa macchine e magazzino con spostamento della volumetria in altri siti all interno del perimetro aziendale per la realizzazione di: b.1. nuova rimessa macchine e attrezzature agricole nonché locali per il personale, con relative piazzole di sosta e manovra; b.2. nuovo magazzino e locali di servizio, con addossata pergola. 2. Sul patrimonio edilizio esistente, oltre agli interventi di attività edilizia libera definiti dalla normativa vigente e attuabili anche sulle aree pertinenziali esterne, sono ammessi gli interventi di restauro e risanamento conservativo. 3. Sul patrimonio edilizio esistente sono altresì ammessi interventi di ristrutturazione edilizia, che potranno essere attuati nei limiti in cui le leggi regionali e gli strumenti della pianificazione territoriale consentono di operare sul patrimonio edilizio esistente anche in assenza di P.A.P.M.A.A. 4. Nelle sistemazioni pertinenziali dei fabbricati è ammessa la realizzazione di pergolati o gazebo, anche con strutture verticali rivestite in laterizio o pietra, aventi ciascuno superficie massima inferiore a mq. 30. Articolo 4 Localizzazione degli interventi di nuova costruzione previsti nel P.A.P.M.A.A. P.A. 1. Gli interventi di nuova costruzione previsti nel P.A.P.M.A.A. dovranno essere localizzati all interno delle aree perimetrate nella Tavola Progetto 8 Unità minime di Intervento U.M.I. Pag. 4
6 Localizzazione e miglioramenti ambientali. Articolo 5 Norme e parametri urbanistici di riferimento 1. L area interessata dagli interventi edilizi previsti nel P.A.P.M.A.A. P.A. è classificata, ai sensi del vigente P.R.G. del Comune di Montalcino come Zona E 7 Terreni collinari con prevalenza di vigneto industrializzato. 2. In tale zona è ammessa la realizzazione di fabbricati funzionali alla conduzione del fondo solo per le aziende la cui estensione supera le superfici fondiarie minime. 3. Sono definiti i seguenti parametri urbanistici: - Altezza massima degli edifici H: m. 7,50. - Distanza minima dai confini di proprietà: m Distanza minima dal ciglio di strade vicinali: m Distanza minima da strade comunali, provinciali e statali secondo il Codice della Strada. Articolo 6 Metodologia di calcolo, superfici e volumi massimi consentiti 1. La determinazione della superficie coperta, delle altezze massime e minime, del volume e delle distanze viene effettuata secondo quanto indicato nel P.R.G. vigente con le ulteriori specifiche: a. Sono esclusi dal computo della superficie coperta, della superficie lorda, dell altezza e, conseguentemente, del volume, tutti i maggiori spessori, volumi e superfici finalizzati all incremento delle prestazioni energetiche degli edifici nei limiti entro i quali, nell ambito dei procedimenti ordinati alla formazione dei titoli abilitativi edilizi, le norme in materia consentono di derogare a quanto previsto dalle normative nazionali, regionali o dai regolamenti edilizi comunali, in merito alle distanze minime tra edifici, alle distanze minime di protezione del nastro stradale, nonché alle altezze massime degli edifici. In ogni caso sono esclusi: Pag. 5
7 lo spessore delle murature esterne per la parte eccedente i 30 centimetri; i sistemi bioclimatici, quali pareti ventilate, rivestimenti a cappotto e simili, capaci di migliorare le condizioni ambientali e ridurre i consumi energetici, nel rispetto dei requisiti tecnico-costruttivi, tipologici ed impiantistici definiti dalle norme regionali in materia di edilizia sostenibile. b. Sono esclusi dal computo del volume dei fabbricati tutte le parti di edificio definibili come volumi tecnici necessari a contenere gli impianti tecnici funzionali all edificio (impianto idrico, elettrico, di riscaldamento e raffrescamento, ventilazione, elevatorio, etc.) e le relative centrali. c. Sono altresì esclusi dal computo del volume i pergolati, i gazebo, le pensiline a sbalzo e comunque le parti aggettanti delle tettoie e delle coperture in genere, fino ad un massimo di m Gli interventi in progetto previsti nel P.A.P.M.A.A. P.A. devono rispettare i limiti in termini di Superficie Utile Lorda e Volume indicati nella Tavola Progetto 7 Schema interventi di progetto Superfici e Volumi, nel seguito richiamati : a. Ampliamento cantina con tettoia di conferimento uva Ampliamento cantina Superficie utile lorda massima = mq. 440 Volume massimo = mq Tettoia di conferimento uva b. Rimessa macchine c. Magazzino attrezzi Superficie utile lorda massima = mq. 66 Volume massimo = mq. 250 Superficie utile lorda massima = mq. 275 Volume massimo = mq Pag. 6
8 Superficie utile lorda massima = mq. 35 Volume massimo = mq. 118 Articolo 7 Tipologie edilizie 1. La progettazione architettonica, soprattutto nel caso di ampliamenti, dovrà ispirarsi al concetto dell organicità dell organismo edilizio coniugando il rispetto del contesto ambientale con le esigenze produttive dell azienda agricola. 2. Dovranno essere privilegiate le soluzioni che prevedano la realizzazione dei nuovi edifici secondo le tipologie architettoniche caratteristiche dei luoghi o, nel caso in cui la morfologia del terreno lo consenta, adottando soluzioni parzialmente interrate. Qualora la conformazione del terreno e/o specifiche esigenze produttive e gestionali non consentano quanto sopra espresso, dovranno comunque essere previsti accorgimenti di mitigazione dell impatto visivo delle nuove costruzioni quali, ad esempio, piantumazioni schermanti, etc. 3. I progetti allegati al P.A.P.M.A.A. P.A. devono intendersi come preliminari e hanno valore di Elaborati di Indirizzo. 4. In fase di progettazione esecutiva potranno essere apportate variazioni e modifiche, senza che ciò costituisca variante al P.A.P.M.A.A. P.A., atte a conformare l opera alle esigenze che discenderanno dal maggior dettaglio della progettazione, comunque nel rispetto dei caratteri generali e dei principi ispiratori delle soluzioni rappresentate. Articolo 8 Materiali e particolari costruttivi 1. Le nuove costruzioni potranno essere realizzate con struttura portante in cemento armato, muratura, acciaio e in ogni altro materiale e sistema previsto e disciplinato dalle vigenti norme in materia di strutturale. Pag. 7
9 2. I materiali di finitura e le soluzioni cromatiche esterne dovranno essere omogenei e compatibili con il contesto in cui le opere si inseriscono. 3. Le murature esterne non interrate delle nuove costruzioni dovranno essere preferibilmente realizzate o rivestite in pietra locale faccia a vista, con stuccatura a base calce con aggiunta di terre locali, oppure intonacate e tinteggiate con colori da stabilire in accordo con gli Uffici Tecnici Comunali. Eventuali parti in laterizio faccia a vista dovranno essere realizzate con elementi di recupero o anticati. 4. Le soglie e i davanzali dovranno essere in pietra o in cotto. 5. I parapetti di terrazze, sbalzi, etc. potranno essere di tipo pieno (muratura), nel qual caso si dovranno adottare le medesime finiture consentite per i paramenti esterni, o di tipo leggero (ringhiere), nel qual caso dovranno essere di disegno informato alla massima semplicità. 6. Gli infissi dovranno essere preferibilmente in legno; è tuttavia ammesso l utilizzo di materiali differenti se di cromatismi che si integrino con il contesto. 7. E consentito l utilizzo di inferriate antintrusione che dovranno avere disegno e caratteristiche analoghe a quelle già presenti nei fabbricati esistenti (tradizionale). 8. Le coperture delle nuove costruzioni dovranno essere progettate avendo cura dell inserimento formale e funzionale delle stesse nell organismo edilizio; qualora si adottino coperture a falda, la pendenza non potrà essere superiore al 35%. 9. Il manto delle coperture a falda dovrà essere in cotto tipo toscano. 10. La pavimentazione dell area di copertura dell ampliamento della cantina dovrà essere realizzata in cotto e/o pietra; è consentito, per la parte carrabile di ricevimento uva, l utilizzo di betonelle autobloccanti con finitura e cromatismi analoghi ai materiali sopra prescritti. 11. Le gronde ed i pluviali dovranno essere realizzati in rame o, in alternativa, in lamiera zincata preverniciata color testa di moro. 12. Le aree esterne circostanti gli annessi agricoli potranno avere finitura in ghiaino o pietra Pag. 8
10 naturale; per particolari esigenze legate all igiene, pulizia o sicurezza, nonché per il rispetto di specifiche normative in materia ambientale, è consentito l utilizzo di materiali quali il calcestruzzo colorato o similari, di tonalità in armonia con i cromatismi delle viabilità rurali. 13. Le aree di manovra dovranno essere realizzate in terra battuta con eventuale rifioritura in ghiaia. Articolo 9 Attuazione dell intervento 1. Il presente P.A.P.M.A.A. ha validità temporale di 10 anni. 2. Fermo restando il termine suddetto per l ultimazione delle opere previste, è ammessa la suddivisione degli interventi programmati in Unità Minime di Intervento (U.M.I.), anche non realizzabili nella sequenza indicata, per ognuna delle quali vengono indicati gli interventi edilizi e i correlati interventi di miglioramento ambientale, come schematicamente indicato nella Tavola Progetto 8 Unità minime di Intervento U.M.I. Localizzazione e miglioramenti ambientali : Unità Minima di Intervento 1: - Ampliamento cantina, con relative aree di manovra e percorsi di accesso; - Messa a dimora di essenze arboree arbustive ad interruzione delle estensioni dei vigneti in corso di realizzazione; - Inserimento di un filare di olivi in fregio alla capezzagna che divide i vigneti in corso di impianto da quelli esistenti. Unità Minima di Intervento 2: - Realizzazione di nuova rimessa macchine e locali per gli operai, con relative piazzole di sosta e manovra; - Messa a dimora di essenze arboree in fregio alla capezzagna nei pressi della nuova rimessa macchine; - Demolizione rimessa macchine esistente. Unità Minima di Intervento 3: - Realizzazione di magazzino nella zona piscina, con addossata pergola; - Riqualificazione area a verde circostante con l inserimento di siepi arbustive informali. Pag. 9
11 Articolo 10 Varianti 1. In fase di progettazione esecutiva degli interventi edificatori, è consentito apportare modifiche alla sagoma dei nuovi edifici, comunque nel rispetto dei limiti volumetrici fissati all art. 6, comma 2, senza che ciò costituisca variante al P.A.P.M.A.A. P.A. 2. Eventuali varianti al P.A.P.M.A.A. potranno essere approvate contestualmente alla variante di P.A. Pag. 10
12 PARTE 3 DISCIPLINA IN MATERIA AMBIENTALE Articolo 11 Preservazione dei caratteri ambientali 1. Ai fini della tutela e conservazione dei valori ambientali e dell assetto idrogeologico delle zone agricole è fatto divieto di: a. eliminare qualsiasi manufatto di valore storico e/o culturale; b. diminuire il grado di efficienza idraulica della rete scolante superficiale; c. eseguire opere di sistemazione fondiaria che creino o incrementino le possibilità di ristagno ed impaludamento. 2. E prevista la conservazione della viabilità esistente, compresa quella poderale; sono ammessi interventi di adeguamento che non determinano alterazioni morfologiche incompatibili con il contesto agrario e che non compromettano la funzionalità e la sicurezza delle infrastrutture connesse o correlate alle attività agricole. 3. E fatto divieto di chiudere strade e percorsi. 4. E ammessa la costruzione di nuove viabilità e spazi di manovra per traffico meccanizzato solo per gli accessi ai nuovi annessi previsti dal P.A.P.M.A.A. Articolo 12 Sistema Acqua 1. L approvvigionamento idrico legato ai consumi dell attività vinicola, residenziale e agrituristica avverrà mediante acquedotto; dovranno essere previsti sistemi di approvvigionamenti idrico differenziato in relazione agli usi specifici prevedendo, compatibilmente con le norme igienico sanitarie, il riutilizzo delle acque meteoriche. 2. Per le acque meteoriche, dovrà essere previsto il recupero in apposite volumetrie di accumulo per il loro riutilizzo correlato agli usi consentiti dalle norme igienico sanitarie. Pag. 11
13 Articolo 13 Sistema Suolo 1. Le sistemazioni esterne dovranno essere realizzate in modo tale da limitare il fenomeno dell erosione e del dilavamento dei terreni. 2. Dovrà essere minimizzata l impermeabilizzazione del suolo, anche attraverso l utilizzo di materiali che permettano la percolazione e la ritenzione, anche temporanea, delle acque meteoriche. 3. Nella realizzazione degli interventi che comportano un rilevante aumento di superficie coperta rispetto allo stato attualmente presente all interno dell azienda, dovranno essere previsti impianti di accumulo delle acque meteoriche atti ad evitare incrementi di carico sul reticolo idrico superficiale. 4. In considerazione dell assenza di pubblica fognatura, è consentito lo smaltimento delle acque reflue domestiche o ad esse assimilate nel suolo, sottosuolo o corpi idrici superficiali, previa utilizzo degli specifici trattamenti appropriati previsti ed ammessi dalla normativa vigente in materia, nel pieno rispetto delle risorse ambientali interessate. Articolo 14 Sistema Rifiuti 1. La gestione dei rifiuti aziendali dovrà essere effettuata nello scrupoloso rispetto delle disposizioni normative in materia, facendo ricorso per lo smaltimento ai consorzi obbligatori. 2. In attesa del conferimento, i rifiuti dovranno essere raccolti e conservati al coperto e divisi per tipologia, in un luogo non accessibile agli estranei. 3. I rifiuti derivanti dall agriturismo e dall unità abitativa dovranno essere conferiti presso gli appositi punti di raccolta di RSU predisposti dall ente gestore. 4. Dovrà essere incentivata la raccolta differenziata. Pag. 12
14 Articolo 15 Sistema Energia 1. Per limitare il consumo energetico dei fabbricati di nuova costruzione o ampliamento, dovranno essere adottati sistemi di isolamento tali da consentire il raggiungimento di standard di risparmio energetico superiori a quanto previsto dalla normativa vigente in materia. 2. Deve inoltre essere previsto l inserimento di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in maniera compatibile con la natura dei luoghi. 3. Eventuali pannelli fotovoltaici dovranno essere del tipo integrato sulle coperture a falde; nel caso di inserimento in coperture piane, pensiline o tettoie, dovrà esserne minimizzata la visibilità. Il Tecnico Incaricato Dott. Ing. Sarah Scaletti Pag. 13
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