ALFA Agenzia Regionale per il lavoro, la formazione e l accreditamento

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2 ALFA Agenzia Regionale per il lavoro, la formazione e l accreditamento O.M.L. Osservatorio Mercato del Lavoro I Quaderni dell OML Popolazione Scuola Lavoro Imprese A cura di Lia Orzati con la collaborazione di Monica Fiorentino, Valeria Pastore e Matilde Pittaluga Responsabile OML Elisabetta Garbarino Idea grafica a cura di Federico Corsi

3 ALFA OSSERVATORIO MERCATO LAVORO Il rapporto è stato chiuso redazionalmente nel mese di Ottobre 2018 Finito di stampare nel mese di Novembre 2018

4 Indice Presentazione Prefazione DEMOGRAFIA pag. V VII 1 1. La popolazione residente 1 SCOLARITÀ La scuola dell obbligo e la secondaria di secondo grado Gli studenti stranieri in Liguria L Università 24 MERCATO DEL LAVORO Il mercato del lavoro regionale (media ) Il mercato del lavoro provinciale (media ) La dinamica tendenziale (2 trimestre trimestre 2018) Le Comunicazioni Obbligatorie ( ) Le dinamiche più recenti (2 trimestre trimestre 2018) 83 CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI Il trend ( ) 87

5 IMPRESE Le Imprese ( ) Le dinamiche più recenti (2 trimestre t rimestre 2018) Le Imprese femminili ( ) Le imprese giovanili ( ) 145 NOTE CONCLUSIVE 157

6 Presentazione Il diciannovesimo numero dei Quaderni dell Osservatorio regionale del mercato del lavoro restituisce l immagine di una Regione che nel II trimestre 2018 ha mostrato qualche miglioramento dal punto di vista dei livelli occupazionali, pur non essendo ancora pienamente uscita dalla crisi. La ripresa dell occupazione ha creato un clima di maggior fiducia che ha portato ad un aumento della disoccupazione poiché anche i soggetti ai margini del mercato del lavoro hanno iniziato ad intraprendere azioni di ricerca attiva di un impiego andando così ad ingrossare le fila dei disoccupati. Questo fenomeno, unito ai cambiamenti strutturali del mercato del lavoro, che negli ultimi anni hanno portato ad una crescita di contratti a termine e quindi a periodi di transito da un occupazione ad un altra, rende necessaria una profonda riorganizzazione dei servizi per l occupazione e la progettazione di azioni formative mirate. Per far fronte ai nuovi bisogni espressi dal territorio, la Regione Liguria sta avviando un Piano di Rafforzamento dei Centri per l Impiego che prevede iniziative formative rivolte al rafforzamento delle competenze degli operatori e nuove assunzioni di personale in possesso di competenze specifiche in grado di supportare i lavoratori nella ricerca di un nuovo impiego e nell accesso a servizi formativi e/o di riqualificazione professionale. Inoltre, per facilitare l incontro tra domanda e offerta di lavoro e garantire una rete di Servizi per il Lavoro più ampia e qualificata, Regione Liguria intende inaugurare il proprio sistema di accreditamento dei servizi per il lavoro attraverso la promozione di un primo Avviso a sportello per l erogazione di servizi di politica attiva da parte dei soggetti pubblici e privati abilitati. Sul fronte delle azioni specifiche per combattere la disoccupazione, nel corso del 2018 Regione Liguria ha avviato la seconda annualità del Piano Over 40, destinato alle persone con più di 40 anni in condizioni occupazionali e reddituali critiche, e sta provvedendo ad elaborare il Piano esecutivo regionale della Nuova Garanzia Giovani, rivolto al contrasto della disoccupazione giovanile e alla riduzione dei Neet. Continuano anche le azioni formative volte al rafforzamento delle competenze professionali dei lavoratori, soprattutto nell ambito turistico, un settore che sta diventando sempre più importante per l economia locale. Sono stati progettati percorsi formativi per giovani e per adulti legati alle tradizionali attività del turismo e della cultura e alle figure recentemente inserite nel Repertorio delle professioni (accompagnatore cicloturistico, accompagnatorie dei turisti con esigenze speciali, chef, governante ai piani, manutentore delle strutture ricettive). Allo stesso tempo proseguono le attività di formazione continua per l aggiornamento delle competenze professionali degli occupati, in modo da adeguare le professionalità alle nuove esigenze espresse dal mercato del lavoro. Tenendo conto della varietà delle azioni di politiche attive messe in atto e del grande mutamento organizzativo che subiranno i Centri per l Impiego liguri, è quanto mai necessario captare le esigenze espresse dal territorio e, proprio per questo, sono importanti le analisi sull evoluzione del contesto economico sociale dell Osservatorio del mercato del lavoro che forniscono informazioni utili per la più efficace e tempestiva programmazione di politiche e strumenti mirati allo sviluppo dell occupazione sul territorio ligure. Assessore alla Comunicazione, Formazione, Politiche giovanili e Culturali Ilaria Cavo Assessore alle Politiche dell Occupazione, Trasporti, Turismo e Personale Giovanni Berrino V

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8 Prefazione Secondo le analisi contenute nel nuovo numero de I Quaderni dell Osservatorio prodotto dall Osservatorio Mercato del Lavoro di ALFA, il 2017 si caratterizza per una ripresa dell occupazione rispetto al 2014, l anno peggiore per la Liguria, quando gli occupati toccavano il minimo storico e contemporaneamente i disoccupati raggiungevano il picco massimo. La ripresa occupazionale però non si è ancora consolidata e infatti dalle analisi di più breve periodo vengono alla luce scenari meno definiti. Se tra il 2016 e il 2017 si è verificata una diminuzione del numero degli occupati, i più recenti dati del II trimestre 2018 ne evidenziano invece un importante incremento. Dall analisi delle comunicazioni obbligatorie riferite ai lavoratori che hanno firmato un nuovo contratto di lavoro, il 2017 sembra essere un anno vivace per il mercato del lavoro locale con il numero degli avviati che, dopo il 2008, ha raggiunto il valore più elevato della serie storica. Si tratta in prevalenza di contratti a tempo determinato e flessibili che però esprimono i mutamenti del mercato del lavoro che non riguardano esclusivamente la Liguria ma tutto il Paese. In questo contesto la riforma dei Centri per l Impiego diventa fondamentale, sia per agevolare l ingresso dei giovani nel mercato del lavoro, sia per accompagnare le fasi di transizione in cui i lavoratori si verranno a trovare nel corso della loro carriera; infatti, l evoluzione degli scenari economici rende indispensabile che i fuoriusciti dal ciclo produttivo ricevano la formazione e i servizi necessari per acquisire una nuova spendibilità sul mercato del lavoro. L Osservatorio del Mercato Lavoro che, nel corso degli anni ha continuato il suo prezioso lavoro di analisi e interpretazione dello stato di salute del contesto regionale e della sua evoluzione, a seguito della scelta di Regione Liguria di assegnare la gestione dei Centri per l Impiego ad ALFA, ha davanti a sé nuove e stimolanti sfide per poter garantire strumenti sempre più efficaci che possano validamente supportare l attività programmatoria delle istituzioni liguri. Un ringraziamento all Osservatorio Mercato Lavoro di ALFA e in particolare a Elisabetta Garbarino che ha coordinato il lavoro portato avanti da Lia Orzati con la collaborazione di Monica Fiorentino, Valeria Pastore e Matilde Pittaluga. Il Direttore Generale ALFA Dott. Fabio Liberati VII

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10 1. La popolazione residente 1 Le analisi contenute nel Bilancio Demografico Nazionale 2 pubblicato dall ISTAT per l anno 2017 evidenziano un numero di residenti in Italia pari a unità, di cui (pari all 8,5% del complesso dei residenti) sono cittadini di nazionalità straniera. In Liguria la popolazione residente al 31/12/2017 è di unità, con la maggiore concentrazione demografica nella provincia di Genova (54,3% pari a unità). Tab. 1 POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2017 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/17 REGIONE v.a v% Imperia ,8% Savona ,8% Genova ,3% La Spezia ,1% Liguria ,0% Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT 1 Le operazioni di revisione delle anagrafi svolte dai comuni a seguito del Censimento della popolazione residente del 2011 hanno determinato, nel bilancio dell anno 2013, un saldo positivo molto elevato a causa degli aggiustamenti intervenuti. I valori riportati per il 2013 possono, in alcuni casi, interferire su una lettura coerente dell andamento del fenomeno demografico. 2 Cfr: Istat, Bilancio demografico, Anno 2017, Comunicato Stampa del 13 giugno osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 1

11 In Italia tra il 2016 e il 2017 si è verificata una flessione della popolazione residente dello 0,2%, pari a unità. Anche in Liguria e nelle 4 province si sono verificate delle diminuzioni della popolazione, percentualmente superiori al dato medio nazionale. I residenti liguri sono passati infatti da nel 2016 a nel 2017, con una flessione di unità (pari a -0,5%). A livello provinciale il calo percentuale più elevato si registra nelle provincie di Genova e Savona (-0,6% in entrambi i casi e rispettivamente pari a unità e unità), seguono le province di Imperia e La Spezia con una flessione dello 0,4% (rispettivamente pari a -825 unità e -789 unità). Il calo demografico di Imperia e La Spezia è maggiore rispetto a quello del periodo 2015/2016 quando si registrava una flessione percentuale dello 0,1%. Continua così il trend discendente della popolazione residente che dal 2013 ha riguardato non solo la Liguria ma tutto il territorio nazionale. Tab. 2 - POPOLAZIONE RESIDENTE (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/16 Popolazione al 31/12/17 Variazioni 2016/2017 REGIONE v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Imperia ,7% ,8% ,4% Savona ,8% ,8% ,6% Genova ,5% ,3% ,6% La Spezia ,0% ,1% ,4% LIGURIA ,0% ,0% ,5% ITALIA ,2% Fonte: ALFA - O.M.L.. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

12 In Italia il tasso di crescita naturale è negativo (-3,2 ), per effetto del tasso di natalità che scende sempre di più anno dopo anno, fino a toccare il 7,6 nel 2017 e il tasso di mortalità sempre più elevato, che nel 2017 è pari al 10,7. In continuità con gli anni precedenti, il tasso di crescita naturale ligure nel 2017 tocca il -8 evidenziando una significativa difficoltà nel processo di ricambio generazionale, il valore più elevato delle regioni prese in esame che, comunque, sono tutte caratterizzate da un tasso di crescita naturale negativo. Sempre rispetto all Italia e alle altre aree territoriali considerate, nel 2017 la Liguria detiene il record del più basso tasso di natalità (6,1 ) e quello del più elevato tasso di mortalità (14,2 ). Tab. 3 - TASSI DI NATALITA'/MORTALITA'/CRESCITA NATURALE PER REGIONE Anni (valori percentuali e crescita naturale calcolata su 1000 residenti) Natalità Mortalità Crescita Crescita Crescita Crescita Crescita Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Naturale Naturale Naturale Naturale Naturale Piemonte 9,0 11,2-2,2 8,8 11,2-2,4 8,6 11,0-2,3 8,5 10,9-2,4 8,5 11,6-3,1 Lombardia 10,2 9,3 0,9 10,1 9,2 0,9 9,9 9,1 0,8 9,7 9,0 0,7 9,4 9,6-0,2 Emilia-Romagna 9,7 11,1-1,3 9,7 11,0-1,3 9,5 10,7-1,3 9,4 10,7-1,3 9,0 11,3-2,3 Toscana 9,1 11,4-2,3 8,7 11,3-2,6 8,7 11,1-2,4 8,5 11,0-2,5 8,5 11,8-3,4 Liguria 7,7 13,4-5,7 7,6 13,5-5,9 7,4 13,3-5,9 7,3 13,3-6,0 7,4 13,9-6,5 ITALIA 9,6 9,8-0,1 9,5 9,8-0,3 9,3 9,7-0,4 9,1 9,7-0,6 9,0 10,3-1, Natalità Mortalità Crescita Crescita Crescita Crescita Crescita Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Naturale Naturale Naturale Naturale Naturale Piemonte 8,1 11,4-3,3 7,8 11,2-3,4 7,5 12,3-4,8 7,2 11,6-4,4 7,0 12,2-5,2 Lombardia 8,9 9,2-0,3 8,6 9,1-0,5 8,4 9,9-1,5 8,1 9,4-1,3 7,9 9,9-2,0 Emilia-Romagna 8,6 10,8-2,2 8,2 10,7-2,5 8,0 11,6-3,5 7,8 11,1-3,3 7,4 11,5-4,1 Toscana 7,9 11,3-3,4 7,8 11,1-3,3 7,3 12,1-4,8 7,2 11,3-4,1 7,0 11,9-4,9 Liguria 7,0 13,7-6,8 6,8 13,0-6,2 6,4 14,2-7,8 6,3 13,3-7,0 6,1 14,2-8,0 ITALIA 8,5 10,0-1,4 8,3 9,8-1,5 8,0 10,7-2,7 7,8 10,1-2,3 7,6 10,7-3,2 Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 3

13 Per quanto riguarda i dati relativi alle quattro province liguri, per il 2017, si segnalano valori in linea con la tendenza regionale con lievi scostamenti. Mentre le province di Genova e Savona mostrano valori relativi al tasso di crescita naturale al di sotto del dato medio regionale (rispettivamente del -8,2 e del -8,8 ), Imperia e La Spezia mostrano valori lievemente migliori (rispettivamente -7,6 e -7,1 ). Il tasso di natalità più basso risulta essere quello di Savona (5,7 ) che si caratterizza anche per l indicatore di mortalità più elevato (14,5 ). Tab. 3a - TASSI DI NATALITA'/MORTALITA'/CRESCITA NATURALE PER PROVINCIA Anni (valori percentuali e crescita naturale calcolata su 1000 residenti) Natalità Mortalità Crescita Crescita Crescita Crescita Crescita Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Naturale Naturale Naturale Naturale Naturale Imperia 7,8 13,4-5,6 7,6 12,8-5,3 7,2 12,5-5,3 7,0 12,5-5,5 7,1 12,6-5,5 Savona 7,6 13,2-5,6 7,4 13,2-5,8 7,1 12,5-5,4 7,0 13,1-6,1 7,3 14,0-6,7 Genova 7,8 13,6-5,8 7,7 13,7-6,0 7,4 13,8-6,4 7,5 13,6-6,1 7,5 14,2-6,7 La Spezia 7,5 13,1-5,6 7,6 13,8-6,2 7,2 13,6-6,4 7,1 13,2-6,1 7,4 13,6-6,2 Liguria 7,7 13,4-5,7 7,6 13,5-5,9 7,4 13,3-5,9 7,3 13,3-6,0 7,4 13,9-6,5 ITALIA 9,6 9,8-0,2 9,5 9,8-0,3 9,3 9,7-0,4 9,1 9,7-0,6 9,0 10,3-1, Natalità Mortalità Crescita Crescita Crescita Crescita Crescita Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Natalità Mortalità Naturale Naturale Naturale Naturale Naturale Imperia 6,9 12,9-6,0 6,6 12,9-6,3 6,6 13,6-7,0 6,4 12,9-6,5 6,3 13,8-7,6 Savona 6,7 14,2-7,4 6,8 13,0-6,2 6,4 14,5-8,1 6,0 13,5-7,5 5,7 14,5-8,8 Genova 7,0 13,8-6,8 6,8 13,0-6,2 6,4 14,4-8,0 6,3 13,5-7,2 6,1 14,3-8,2 La Spezia 7,1 13,6-6,5 6,7 13,0-6,3 6,4 13,9-7,5 6,8 12,8-6,0 6,5 13,6-7,1 Liguria 7,0 13,7-6,8 6,8 13,0-6,2 6,4 14,2-7,8 6,3 13,3-7,0 6,1 14,2-8,0 ITALIA 8,5 10,0-1,4 8,3 9,8-1,5 8,0 10,7-2,7 7,8 10,1-2,3 7,6 10,7-3,2 Fonte: ALFA - O.M.L.. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

14 Tasso di natalità in Liguria e in Italia - Anni (valori in ) 10,0 9,5 9,7 9,5 9,5 9,5 9,6 9,5 9,3 9,5 9,1 9,0 9,0 8,5 8,5 8,3 8,0 7,6 7,4 7,5 7,5 7,6 7,7 7,8 8,0 7,6 7,6 7,4 7,3 7,4 7,5 7,0 6,8 7,0 6,5 6,4 6,3 6,1 6, Liguria Italia Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 5

15 Tasso di mortalità in Liguria e in Italia - Anni (valori in ) 15,0 14,2 14,2 13,8 13,9 13,3 13,4 13,5 13,7 14,0 12,9 13,1 13,1 13,3 13,3 13,3 13,0 13,0 12,0 10,7 10,7 11,0 10,3 10,0 9,7 9,4 9,5 9,6 9,8 9,8 10,0 10,1 9,7 9,7 9,8 10,0 9,0 8,0 7,0 6, Liguria Italia Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

16 Il saldo migratorio relativo al 2017 evidenzia un trend complessivamente positivo, con le iscrizioni che superando le cancellazioni incrementano la popolazione residente, sia a livello nazionale ( unità), sia per le aree territoriali prese in esame (Nord Ovest: unità; Nord Est: unità; Liguria: unità). In Italia nel 2017 il saldo tra iscrizioni e cancellazioni è negativo per i movimenti da altri comuni ( unità) e per altri motivi ( unità) che testimoniano l incremento dei movimenti in uscita a livello territoriale. Il saldo complessivamente positivo è condizionato dai movimenti con l estero per i cui il numero degli iscritti ( unità) supera il numero dei cancellati ( unità), confermando una maggiore movimentazione con l estero. Dall analisi delle voci che compongono iscrizioni e cancellazioni si evidenziano i segnali del fenomeno emigratorio che coinvolge sia gli stranieri che abbandonano l Italia per far ritorno nel Paese d origine o per nuovi progetti migratori sia i giovani italiani che migrano alla ricerca di opportunità occupazionali 3. Il complesso delle cancellazioni cresce complessivamente dell 1,2%. Dei flussi in uscita si segnalano i dati relativi ai cancellati per l estero, che mostrano un lieve decremento tra il 2016 e il 2017 (passando da unità a unità con un calo dell 1,2%). Tab. 4 - ISCRIZIONI PER AREA TERRITORIALE E REGIONE (valori assoluti) Iscritti da altro comune Iscritti dall'estero Iscritti per altri motivi Totale iscritti Iscritti da altro comune Iscritti dall'estero Iscritti per altri motivi Totale iscritti Nord-Ovest Nord-Est Liguria ITALIA Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT 3 Cfr: Istat, Bilancio demografico, Anno 2017, Comunicato Stampa del 13 giugno osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 7

17 Tab. 4a - CANCELLAZIONI PER AREA TERRITORIALE E REGIONE (valori assoluti) Cancellati per altro comune Cancellati per l'estero Cancellati Cancellati Totale Cancellati per altri per altro cancellati per l'estero motivi comune Cancellati per altri motivi Totale cancellati Nord-Ovest Nord-Est Liguria ITALIA Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT Tab. 4b - SALDO MIGRATORIO PER AREA TERRITORIALE E REGIONE (valori assoluti) Saldo migratorio da altro comune Saldo migratorio dall'estero Saldo migratorio per altri motivi Totale saldo migratorio Saldo migratorio da altro comune Saldo migratorio dall'estero Saldo migratorio per altri motivi Totale saldo migratorio Nord-Ovest Nord-Est Liguria ITALIA Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

18 Tab. 4c - TASSO MIGRATORIO PER AREA TERRITORIALE E REGIONE (valori percentuali) Tasso migratorio interno Tasso migratorio esterno Tasso Tasso Tasso Tasso migratorio migratorio migratorio migratorio per altri totale interno esterno motivi Tasso migratorio per altri motivi Tasso migratorio totale Nord-Ovest 1,0 2,6-1,3 2,3 1,0 3,5-1,6 2,9 Nord-Est 1,2 2,4-1,6 2,0 1,8 3,5-1,8 3,5 Liguria 1,1 3,7-1,5 3,3 0,9 3,8-1,9 2,8 ITALIA -0,3 2,4-1,0 1,1-0,3 3,1-1,4 1,4 Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 9

19 In Liguria nel 2017 il saldo migratorio complessivo (iscrizioni-cancellazioni) è positivo ( unità), così come lo è il saldo migratorio da altro comune ( unità) in particolare per le province di Genova e di Savona. Anche il saldo migratorio dall estero è positivo ( unità) con il picco di Genova ( unità). Il saldo migratorio per altri motivi invece è negativo a livello regionale ( unità) e in tutte le province. Tab. 5 - ISCRIZIONI PER AREA TERRITORIALE E PROVINCIA (valori assoluti) Iscritti da Iscritti Iscritti per Iscritti da Iscritti Iscritti per Totale iscritti altro comune dall'estero altri motivi altro comune dall'estero altri motivi Totale iscritti Imperia Savona Genova La Spezia Liguria ITALIA Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT Tab. 5a - CANCELLATI PER AREA TERRITORIALE E PROVINCIA (valori assoluti) Cancellati per altro comune Cancellati per l'estero / Cancellati Cancellati Totale Cancellati per altri per altro cancellati per l'estero motivi comune Cancellati per altri motivi Totale cancellati Imperia Savona Genova La Spezia Liguria ITALIA Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

20 Tab. 5b - SALDO MIGRATORIO PER AREA TERRITORIALE E PROVINCIA (valori assoluti) Saldo migratorio da altro comune Saldo migratorio dall'estero Saldo Saldo Saldo migratorio Totale saldo migratorio da migratorio per altri migratorio altro comune dall'estero motivi Saldo migratorio per altri motivi Totale saldo migratorio Imperia Savona Genova La Spezia Liguria ITALIA Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT Tab. 5c - TASSO MIGRATORIO PER AREA TERRITORIALE E PROVINCIA (valori assoluti) Tasso migratorio interno Tasso migratorio esterno Tasso Tasso Tasso migratorio Totale saldo migratorio migratorio per altri migratorio interno esterno motivi Tasso migratorio per altri motivi Totale saldo migratorio Imperia 2,0 4,9-0,9 6,0 0,4 4,1-0,7 3,8 Savona 1,5 3,0-1,7 2,9 1,8 3,5-2,3 3 Genova 0,4 3,7-1,6 2,5 0,6 3,6-2,1 2,1 La Spezia 2,3 3,5-1,2 4,6 1 4,4-1,9 3,5 Liguria 1,1 3,7-1,5 3,3 0,9 3,8-1,9 2,8 ITALIA -0,3 2,4-1,0 1,1-0,3 3,1-1,4 1,4 Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 11

21 Per quanto riguarda la composizione per età, si confermano le tendenze già emerse nel corso degli anni precedenti, sia a livello nazionale che regionale, con il progressivo invecchiamento della popolazione. In particolare la Liguria, si conferma come una regione dallo scarso ricambio generazionale: - gli over 65 in Liguria, nel 2017, sono il 28,4% del complesso della popolazione a fronte del dato medio nazionale che si attesta sul 22,3%; tra le regioni contermini, il dato ligure appare il più elevato. Segue la Toscana che raggiunge il 25,1%; - gli under 14, rappresentano l 11,4% del complesso della popolazione residente (il dato nazionale raggiunge invece il 13,5%); appare il valore più contenuto tra le regioni contermini che oscillano tra il 12,7% (registrato in Toscana e Piemonte) ed il 13,9% (registrato in Lombardia); - anche il dato relativo all età media conferma la Liguria come una regione tendenzialmente matura. In Liguria l età media risulta, infatti, di 48,7 anni, contro i 44,9 del dato medio nazionale; le regioni contermini alla Liguria registrano valori compresi tra i 46,7 anni (età media in Toscana) e i 44,8 (età media in Lombardia); - l indice di vecchia, inteso come il rapporto tra vecchie e nuove generazioni, per la Liguria appare decisamente più elevato del dato nazionale (165,3%) attestandosi sul 249,8%. Si tratta di un indice notevolmente superiore non solo al dato nazionale, ma anche a quello di tutte le regioni circostanti. Si segnala la crescita dell incidenza percentuale degli anziani sulla popolazione complessiva che, a livello nazionale, aumenta di 4 punti percentuali dal 161,4% nel 2016 a 165,3% nel 2017; - l indice di dipendenza strutturale (ovvero il rapporto tra generazioni in età non attiva minori fino a 14 anni e over 65 e generazioni in età attiva anni) in Liguria si attesta al 65,8%, stabile dallo scorso anno, con uno stacco di oltre 10 punti percentuali in più rispetto al dato medio nazionale (55,8%); questo dato significa che la popolazione in età non attiva rappresenta ben oltre la metà della popolazione residente in Liguria; - l indice di dipendenza anziani (inteso come il rapporto tra la popolazione di 65 anni e la popolazione in età attiva anni) rispecchia la realtà già descritta dagli altri indicatori, esso infatti risulta pari al 47% a fronte del 34,8% registrato sul piano nazionale osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

22 Tab. 6 - INDICATORI DEMOGRAFICI A LIVELLO NAZIONALE E REGIONALE Anni valori percentuali 2017 Over 65 anni Under 14 anni Età media Indice vecchiaia Indice dipendenza strutturale Indice dipendenza anziani Piemonte 25,0 12,7 46,6 197,6 60,6 40,2 Lombardia 22,2 13,9 44,8 159,1 56,6 34,7 Emilia-Romagna 23,8 13,4 45,9 177,8 59,0 37,8 Toscana 25,1 12,7 46,7 198,6 60,7 40,3 Liguria 28,4 11,4 48,7 249,8 65,8 47,0 ITALIA 22,3 13,5 44,9 165,3 55,8 34, Over 65 anni Under 14 anni Età media Indice vecchiaia Indice Indice dipendenza dipendenza strutturale anziani Piemonte 24,8 12,8 46,4 193,7 60,2 39,7 Lombardia 21,9 14,1 44,6 155,7 56,2 34,2 Emilia-Romagna 23,6 13,4 45,7 175,6 58,8 37,5 Toscana 24,9 12,8 46,5 195,4 60,4 40,0 Liguria 28,2 11,5 48,5 246,5 65,8 46,8 ITALIA 22,0 13,7 44,7 161,4 55,5 34,3 Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 13

23 Tab. 7 - INIDICATORI DEMOGRAFICI A LIVELLO PROVINCIALE Anni valori percentuali 2017 Over 65 anni Under 14 anni Età media Indice vecchiaia Indice dipendenza strutturale Indice dipendenza anziani Imperia 27,8 11,2 48,4 248,3 64,1 45,7 Savona 28,9 11,3 49,0 255,2 67,3 48,4 Genova 28,5 11,4 48,8 250,3 66,3 47,4 La Spezia 27,6 11,4 48,4 242,8 63,8 45,2 Liguria 28,4 11,4 48,7 249,8 65,8 47,0 ITALIA 22,3 13,5 44,9 165,3 55,8 34, Over 65 anni Under 14 anni Età media Indice vecchiaia Indice dipendenza strutturale Indice dipendenza anziani Imperia 27,7 11,3 48,2 244,6 63,9 45,4 Savona 28,7 11,5 48,8 251,0 67,2 48,0 Genova 28,4 11,5 48,6 246,7 66,3 47,2 La Spezia 27,6 11,4 48,2 241,7 63,8 45,1 Liguria 28,2 11,5 48,5 246,5 65,8 46,8 ITALIA 22,0 13,7 44,7 161,4 55,5 34,3 Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

24 1. La scuola dell obbligo e la secondaria di secondo grado 1 Continuano a diminuire in Liguria gli studenti iscritti alla scuola primaria e alla secondaria di primo di secondo grado, statale e non statale 1 : nell ultimo anno, infatti, il loro numero è complessivamente calato dello 0,4% (-593 iscritti), proseguendo il trend negativo degli ultimi anni. Confrontando il dato dell anno scolastico 2017/18 con quello di dieci anni addietro, il valore rimane tuttavia ancora superiore dello 0,7% (pari a iscritti) e raffrontandolo con il 1995/96, l inizio della nostra serie storica, l incremento è del +4,4% (pari a unità): si è passati da iscritti agli attuali Dopo molti anni di tendenziale crescita, si rileva un progressivo calo della popolazione scolastica, legato al generale calo demografico che non viene neppure più compensato, almeno in parte, dalla presenza di allievi stranieri. Gli studenti iscritti nell anno scolastico 2017/18 agli ordini di scuola presi in esame risultano così distribuiti: - il 38,4% nelle scuole secondarie di secondo grado ( unità); - il 37,6% nella scuola primaria ( unità); - il restante 24% frequenta le scuole secondarie di primo grado ( unità). 1 I dati fino al 2012/13 sono stati forniti dall Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria del MIUR, tranne che per l anno scolastico 2010/11 in cui è stata utilizzata la banca dati regionale SIDDIF (Sistema Informativo Diritto Dovere Istruzione e Formazione); dal 2013/14 si è fatto invece riferimento ai dati dell Ufficio Statistica e Studi nazionale del MIUR osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 15

25 Iscritti in Liguria a scuola primaria e secondaria di I e II grado anni scolastici 1995/96 e dal 2007/08 al 2017/ / / / / / / / / / / / /18 Studenti iscritti in Liguria - a.s. 2017/18 Fonte: ALFA OML Elaborazioni su dati Uff. Scolastico Regionale Liguria - MIUR; A.S. 2010/11 su dati SIDDIF - Regione Liguria;. dal 2013/14 dati Ufficio di Statistica e Studi del MIUR Scuola secondaria di II grado 38,4% Scuola primaria 37,6% Scuola secondaria di I grado 24,0% Fonte: ALFA OML Elaborazioni su dati Ufficio di Statistica e Studi del MIUR osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

26 Osservando il dettaglio delle variazioni per ordine di scuola rispetto all anno scolastico precedente, l unico lieve aumento si registra nelle secondarie di primo grado (+0,7%, pari a +256 iscritti), restano stabili le secondarie di secondo grado (-0,002%, pari a -1 unità), mentre calano nuovamente, e non di poco, i valori delle primarie (-1,4%, pari a -848 iscritti). Raffrontando gli iscritti attuali con il 2007/08 si rileva sempre una diminuzione nella scuola primaria, che perde il 2,6% di iscritti ( iscritti), mentre aumentano sia la secondaria di primo grado (+1,3%, +494 allievi), sia la secondaria di secondo grado (+3,7%, iscritti). Se invece si guarda all anno scolastico 1995/96 si rilevano solo incrementi: la variazione complessiva maggiore è nelle scuole primarie, con un aumento del +7,7% di iscrizioni ( allievi), seguita dalle scuole secondarie di primo grado, con un +5,8% (pari a unità) e dalle secondarie di secondo grado, con un +0,5% (pari a +286 unità). Tab. 1 - STUDENTI ISCRITTI IN LIGURIA E NELLE PROVINCE PER ORDINE DI SCUOLA 1995/ / / /18 (valori assoluti) Province scuole primarie secondarie di I grado secondarie di II grado 1995/ / / / / / / / / / / /18 Genova Imperia La Spezia Savona LIGURIA Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati Ufficio Scolastico Regionale Liguria e Ufficio Statistica e Studi MIUR Tab. 1a - VARIAZIONI % STUDENTI ISCRITTI IN LIGURIA E NELLE PROVINCE PER ORDINE DI SCUOLA 1995/ /18, 2007/ /18 e 2016/ /18 (variazioni percentuali) scuole primarie secondarie di I grado secondarie di II grado Province 1995/ / / / / / / / / / / / / / / / / /18 Genova 6,0-3,3-1,9 3,4-0,4 1,0-2,2 3,5-0,1 Imperia 4,2-6,0 0,2 5,4-2,9 0,2 7,5-3,2-1,0 La Spezia 10,4 2,3-0,7 7,4 4,0 1,5 0,1 8,0 1,3 Savona 14,4-1,6-1,7 13,0 8,2-0,7 5,1 7,1 0,9 LIGURIA 7,7-2,6-1,4 5,8 1,3 0,7 0,5 3,7-0,002 Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati Ufficio Scolastico Regionale Liguria e Ufficio Statistica e Studi MIUR osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 17

27 Osserviamo la distribuzione degli iscritti per provincia. La provincia di Genova conta ovviamente la concentrazione più alta di allievi (54,4%): iscritti nelle scuole primarie, -1,9% (-626 allievi) dall anno precedente e -3,3% - ( unità) rispetto all A.S. 2007/08; alunni iscritti nelle scuole secondarie di primo grado, +1% (pari a +214 unità) dal 2016/17 e -0,4% (pari a -86 unità) dal 2007/08; alunni iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado, con una variazione delle iscrizioni del -0,1% (pari a -50 unità) dal 2016/17 e del +3,5% (pari a unità) dal 2007/08. La provincia Imperia, con il 13,4% degli studenti liguri, nel 2017/18 registra le seguenti variazioni: - nelle scuole primarie +0,2% (pari a +20 unità) dal 2016/17 e -6% (pari a -522 unità) dal 2007/08; - nelle secondarie di primo grado +0,2% (pari a +9 unità) dal 2016/17 e -2,9% (pari a -157 unità) dal 2007/08; - nelle secondarie di secondo grado -1% (pari a -79 unità) dal 2016/17 e -3,2% (pari a unità) dal 2007/08. Studenti iscritti in Liguria per provincia A.S. 2017/18 La Spezia 14,3% Imperia 13,4% Savona 17,9% Genova 54,4% Fonte: ALFA OML Elaborazioni su dati Ufficio di Statistica e Studi del MIUR In provincia della Spezia, 14,3% degli alunni liguri, queste le variazioni: - nelle scuole primarie -0,7% (pari a -59 unità) dal 2016/17 e +2,3% (pari a +193 unità) dal 2007/08; - nelle scuole secondarie di primo grado +1,5% (pari a +81 unità) dal 2016/17 e +4% (pari a +213 unità) dal 2007/08; - nelle scuole secondarie di secondo grado +1,3% (pari a +116 unità) dal 2016/17 e +8% (pari a +647 unità) dal 2007/08. La provincia di Savona, che raccoglie il 17,9% degli allievi liguri, registra un calo dall anno precedente del -1,7% nelle scuole primarie (pari a -183 unità) e dal 2007/08 del -1,6% (pari a -177 unità). Nelle secondarie di secondo grado dal 2016/17 si osserva un calo di iscritti del -0,7% (pari a -48 unità), mentre dal 2007/08 sono aumentati del +8,2% (+524 iscritti). Valori solo in crescita nelle secondarie di secondo grado: +0,9% (pari a +95 unità) dall anno scorso e +7,1% dal 2007/ osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

28 2. Gli studenti stranieri in Liguria Il numero di allievi stranieri continua progressivamente e costantemente ad aumentare, mentre negli ultimi anni è diminuito quello degli studenti con cittadinanza italiana, alzando quindi maggiormente il peso dei primi sulla popolazione scolastica ligure complessiva. In Liguria, nell anno scolastico 2017/18, le scuole primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado, statali e non, contano studenti stranieri, il 12,4% della popolazione studentesca complessiva, pari a unità. Osservando la distribuzione degli studenti sul territorio ligure si evidenzia una prevalente concentrazione nella provincia del capoluogo che raccoglie nel 2017/18 il 54,4% del complesso della popolazione scolastica e il 54,7% degli alunni stranieri. Savona registra il 17,9% degli alunni totali e il 16,3% degli studenti stranieri; Imperia il 13,4% degli alunni totali e il 15,1% degli studenti stranieri; infine, La Spezia il 14,3% degli alunni totali e il 13,8% degli studenti stranieri. ALUNNI TOTALI e di cui STRANIERI NELLE SCUOLE LIGURI - a.s. 2017/18 Tab. 1 - ALUNNI TOTALI E STRANIERI ISCRITTI NELLE SCUOLE LIGURI PER PROVINCIA Anno scolastico 2017/18 (valori assoluti - valori percentuali) alunni totali di cui alunni stranieri Province Alunni totali Alunni Stranieri v.a. v.% v.a. v.% Genova ,4% ,7% Imperia ,4% ,1% La Spezia ,3% ,9% Savona ,9% ,3% LIGURIA ,0% ,0% Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati Ufficio Statistica e Studi MIUR Genova Imperia La Spezia Savona Fonte: ALFA OML Elaborazioni su dati Ufficio di Statistica e Studi del MIUR osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 19

29 Nel 2017/18 l ordine di scuola in cui si osserva la presenza più elevata di alunni stranieri è la scuola primaria con il 41,7%, seguita dalla secondaria di secondo grado con il 33,7% e dalla secondaria di primo grado con il 24,6%. Diversamente, gli alunni complessivi sono distribuiti per il 38,4% nella secondaria di secondo grado, per il 37,6% nella primaria e per il 24% nella secondaria di primo grado. Tab. 2 - ALUNNI TOTALI E STRANIERI ISCRITTI IN LIGURIA PER ORDINE DI SCUOLA Anno scolastico 2017/18 (valori assoluti - valori percentuali) Scuola Alunni totali Alunni stranieri v.a v.% v.a v.% Primaria ,6% ,7% Secondaria di I grado ,0% ,6% Secondaria di II grado ,4% ,7% Totale ,0% ,0% Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati Ufficio Statistica e Studi MIUR ALUNNI TOTALI di cui STRANIERI ISCRITTI IN LIGURIA PER ORDINE DI SCUOLA - a.s. 2017/ alunni totali di cui alunni stranieri Primaria Secondaria di I grado Secondaria di II grado Fonte: Elaborazione ALFA - OML su dati Ufficio di Statistica e Studi MIUR Soffermandosi sul peso percentuale degli studenti stranieri sul totale della popolazione scolastica, il valore più alto è il 13,8% registrato nella scuola primaria, segue la scuola secondaria di primo grado dove gli stranieri sono il 12,9% degli studenti, e infine la scuola secondaria di secondo grado che ne conta il 10,9% osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

30 Passando all analisi della variazione delle iscrizioni tra gli anni scolastici 2004/05 e 2017/18, si osserva che gli studenti stranieri sono in totale aumentati del +96,9% in Liguria ( unità). Gli stranieri registrano la crescita più significativa nelle scuole secondarie di secondo grado (+163,7%, pari a unità), seguiti dalla scuola primaria (+81,8%, pari a unità) e, infine, dalla scuola secondaria di primo grado (+63,3%, pari a unità). Dall anno precedente è rilevato un aumento complessivo di allievi stranieri del +2,9% (+560 unità): salgono, difatti, del 4% nella secondaria di primo grado, del 3,9% nella scuola primaria e dello 0,9% nella secondaria di secondo grado. Gli alunni complessivi, invece, dal 2004/05 hanno avuto un aumento decisamente molto più contenuto, del 3,2%, determinato principalmente dall incremento del 9,5% di iscritti nelle scuole secondarie di secondo grado, mentre gli altri due ordini di scuola sono rimasti pressoché stabili. Dall anno scolastico 2016/17 complessivamente gli alunni sono diminuiti dello 0,4%, in particolare nella primaria con un -1,4%, stabile la secondaria di secondo grado ed è invece aumenta dello 0,7% quella di primo grado. Tab 3 - Variazioni alunni totali e stranieri iscritti in Liguria per ordine di scuola Anni scolastici 2004/ /18 e 2016/ /18 (variazioni assolute - variazioni percentuali) Variazioni 2004/ /18 Scuola Alunni totali Alunni Stranieri var.a. var.% v.a. v.% Primaria 18 0,03% ,8% Sec. I grado ,9% ,3% Sec. II grado ,5% ,7% Totale ,2% ,9% Scuola Variazioni 2016/ /18 Primaria ,4% 312 3,9% Sec. I grado 256 0,7% 187 4,0% Sec. II grado -1-0,002% 61 0,9% Totale ,4% 560 2,9% Fonte: Elaborazione ALFA OML su dati Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria e Ufficio Statistica e Studi - MIUR Stranieri iscritti in Liguria alla scuola primaria e alla secondaria di I e II grado anni scolastici dal 2004/05 al 2017/ Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Uff. Scolastico Regionale Liguria - MIUR; A.S. 2010/11 dati SIDDIF - Regione Liguria; dal 2013/14 dati Ufficio di Statistica e Studi MIUR osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 21

31 Tab 3a - ALUNNI TOTALI E STRANIERI ISCRITTI IN LIGURIA PER ORDINE DI SCUOLA Anni scolastici dal 2004/05 al 2017/18 (valori assoluti - valori percentuali - peso percentuale) 2004/ / / /08 Scuola Alunni stranieri Alunni Alunni stranieri Alunni Alunni stranieri Alunni totali stranieri su tot.% totali stranieri su tot.% totali stranieri su tot.% Alunni totali Alunni stranieri stranieri su tot.% Primaria ,6% ,7% ,5% ,6% Second. di I grado ,7% ,3% ,6% ,6% Second. di II grado ,5% ,6% ,5% ,6% Totale ,5% ,1% ,1% ,1% 2008/ / / /12 Scuola Alunni stranieri Alunni Alunni stranieri Alunni Alunni stranieri Alunni totali stranieri su tot.% totali stranieri su tot.% totali stranieri su tot.% Alunni totali Alunni stranieri stranieri su tot.% Primaria ,5% ,3% ,2% ,2% Second. di I grado ,3% ,5% ,0% ,2% Second. di II grado ,0% ,0% ,7% ,6% Totale ,8% ,1% ,5% ,9% 2012/ / / /16 Scuola Alunni stranieri Alunni Alunni stranieri Alunni Alunni stranieri Alunni totali stranieri su tot.% totali stranieri su tot.% totali stranieri su tot.% Alunni totali Alunni stranieri stranieri su tot.% Primaria ,0% ,8% ,1% ,5% Second. di I grado ,4% ,5% ,1% ,1% Second. di II grado ,6% ,7% ,8% ,6% Totale ,2% ,5% ,6% ,7% 2016/ /18 Scuola Alunni stranieri Alunni Alunni stranieri Alunni totali stranieri su tot.% totali stranieri su tot.% Primaria ,1% ,8% Second. di I grado ,3% ,7% Second. di II grado ,8% ,9% Totale ,0% ,4% Fonte: Elaboraz. ALFA - OML su dati Uff. Scolastico Regionale per la Liguria MIUR; 2010/11 su dati SIDDIF Regione Liguria; dal 2013/14 su dati Ufficio Statistica e Studi MIUR osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

32 Alunni totali iscritti in Liguria per ordine di scuola aa.ss. dal 2004/05 al 2017/18 Primaria Secondaria di I grado Secondaria di II grado Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Uff. Scolastico Regionale Liguria - MIUR; A.S. 2010/11 dati SIDDIF - Regione Liguria; dal 2013/14 dati Ufficio di Statistica e Studi MIUR Alunni stranieri iscritti in Liguria per ordine di scuola aa.ss. dal 2004/05 al 2017/18 Primaria Secondaria di I grado Secondaria di II grado Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Uff. Scolastico Regionale Liguria - MIUR; A.S. 2010/11 dati SIDDIF - Regione Liguria; dal 2013/14 dati Ufficio di Statistica e Studi MIUR osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 23

33 3. L Università Nell anno accademico 2017/18 gli iscritti all Università degli Studi di Genova 1 sono , 564 studenti in più rispetto all anno precedente (+1,8%). Prosegue pertanto la ripresa, dopo il forte calo di iscrizioni che dal 2010/2011 al 2015/16 ha fatto registrare un calo del 16,4%, pari a unità, periodo nel quale, probabilmente, gli effetti della crisi hanno iniziato a manifestarsi in modo più evidente e ad avere risonanza anche su settori come l istruzione. L andamento positivo non è una tendenza solo ligure ma nazionale: la maggior parte delle università italiane ha, infatti, registrato incrementi, in particolare del numero di immatricolati, dovuti probabilmente nei casi più positivi a una maggiore attenzione all orientamento nelle scuole superiori, nonché a una maggiore attenzione a tasse universitarie e borse di studio. Iscritti all'università degli Studi di Genova Anni accademici dal 2001/02 al 2017/18 (v.a.) / / / / / / / / / / / / / / / / /18 Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Ufficio Statistica dell Università di Genova 1 I dati sono stati forniti dall Ufficio di Statistica dell Università di Genova osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

34 Nell Università di Genova l Area con il maggior numero di iscritti è Ingegneria (5.366, 17,1%), che ha superato per il secondo anno consecutivo Medicina e Chirurgia (5.256 iscritti, 16,3%). Seguono: Economia (4.013 iscritti, 12,4%), Giurisprudenza (3.070 iscritti, 9,5%), Scienze della Formazione (2.991 iscritti, 9,3%), Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (2.822 iscritti, 8,7%), Lingue e Letterature Straniere (2.375 iscritti, 7,4%), Lettere e Filosofia (2.124 iscritti, 6,6%), Architettura (1.900 iscritti, 5,9%), per concludere con Scienze Politiche (1.446 iscritti, 4,5%) e Farmacia (745 iscritti, 2,3%). Tab. 1 - ISCRITTI ALL'UNIVERSITA' DI GENOVA PER AREA A.A. 2011/ / /18 (valori assoluti e variazioni assolute) Area/Facoltà Totale studenti iscritti A.A. Variazioni assolute A.A. responsabile 2011/ / /18 11/12-17/18 16/17-17/18 Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e Filosofia Lingue e Lett. Stran Medicina Chirurgia Sc. Formazione Sc. Mat. Fis. Nat Scienze Politiche Totale Fonte: ALFA - O.M.L.- Elaborazioni su dati Ufficio Statistico Ateneo di Genova al 31/07/18 ISCRITTI ALL'UNIVERSITA' DI GENOVA PER AREA - A.A. 2017/18 (v.a. e.%) FARMACIA SCIENZE POLITICHE ARCHITETTURA LETTERE E FILOSOFIA LINGUE E LETT.STRAN. SCIENZE MAT.FIS.NAT. SCIENZE DELLA FORMAZIONE GIURISPRUDENZA ECONOMIA MEDICINA E CHIRURGIA INGEGNERIA 2,3% 4,5% 5,9% 6,6% 7,4% 8,7% 9,3% 9,5% 12,4% 16,3% 17,1% Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Ufficio Statistica dell Università di Genova osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 25

35 Dal confronto con l anno accademico precedente, nel 2017/2018 si osserva un incremento generale del +1,8%, doppio rispetto a quello dell anno precedente (+0,9%). Le Aree che registrano gli aumenti maggiori in termini percentuali sono: Scienze Matematiche Fisiche e Naturali +10,3% (+263 iscritti), Lettere e Filosofia +7,9% (+156 iscritti) e Scienze della Formazione +6,2% (+174 iscritti). Perdono invece iscritti l Area di Architettura - 6,4% (-130 iscritti), di Farmacia -5,3% (-40 iscritti), di Medicina e Chirurgia -2,6% (-140 iscritti) e di Giurisprudenza -0,6% (-18 iscritti). Rispetto all Anno Accademico 2011/2012, quasi tutte le Aree presentano una flessione delle iscrizioni, con un complessivo -11,3% ( unità). Valori positivi rispetto a sei anni fa solo per le Aree di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali +9,1% (+236 iscritti) e di Ingegneria +2,8% (+151 iscritti), mentre le variazioni percentuali negative maggiori le registrano l Area di Architettura -32,1% (-899 iscritti), seguita da Giurisprudenza -22,2% (-856 iscritti), Farmacia -21,8% (-208 iscritti) e Lettere e Filosofia -21,7% (-587 iscritti). Variazione % iscritti Università di Genova per Area Anni Accademici 2011/ /18 Variazione % iscritti Università di Genova per Area Anni Accademici 2016/ /2018 9,1% Sc. Mat. Fis. Nat. 10,3% Sc. Mat. Fis. Nat. 2,8% Ingegneria 7,9% Lettere e Filosofia -6,1% Economia 6,2% Sc. Formazione -9,8% Lingue e Lett. Stran. 3,3% Scienze Politiche -11,1% Sc. Formazione 2,5% Economia -12,1% Medicina Chirurgia 2,2% Ingegneria -17,8% Scienze Politiche 1,6% Lingue e Lett. Stran. -21,7% Lettere e Filosofia -0,6% Giurisprudenza -21,8% Farmacia -2,6% Medicina Chirurgia -22,2% Giurisprudenza -5,1% Farmacia -32,1% Architettura -6,4% Architettura -40,0% -20,0% 0,0% 20,0% -10,0% 0,0% 10,0% 20,0% Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Ufficio Statistica dell Università di Genova osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

36 I laureati presso l Università degli Studi di Genova, nell anno accademico 2016/17, sono stati 5.790, 71 in più rispetto all anno precedente (+1,2%) e 500 in meno rispetto al 2011/12 (-7,9%). La ricostruzione della serie storica dei laureati ne evidenzia una tendenziale crescita: dal 2000/01 al 2016/17 sono infatti aumentati del 23% (1.326 in più). Dopo il deciso incremento dal 2000/01 al 2004/05, attribuibile all introduzione del cosiddetto 3+2, che ha permesso di ottenere già il titolo di dottore dopo tre anni, i valori dei laureati hanno oscillato sempre in un range che va da un minimo di del 2005/06 ad un massimo di nel 2012/13. Negli ultimi dieci anni si nota un periodo di incremento, dal 2009 al 2012 sul quale secondo alcuni studi, può aver inciso positivamente l aumento delle tasse universitarie poiché il maggiore costo avrebbe incentivato gli studenti, in particolare quelli fuori corso, a portare a termine l università, perdendo poi negli anni il suo effetto iniziale. Negli ultimi cinque anni si rileva, invece, un rallentamento nel numero di laureati sul quale può iniziare a incidere il decremento dal 2010 al 2015 del numero di iscritti all università di Genova. Laureati all'università degli Studi di Genova Anni accademici dal 2000/01 al 2016/17 (v.a.) Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Ufficio Statistica dell Università di Genova osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 27

37 Le Aree che presentano il più alto numero di laureati nel 2016/17 sono: Medicina e Chirurgia (18,3%, con laureati) che riconquista il primo posto seguita nuovamente da Ingegneria (17,4%, con 993 laureati) ed Economia (13,1%, con 749 laureati). A distanza troviamo Scienze della Formazione (9,4%, con 537 laureati), Architettura (8,3%, con 476 laureati), Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali (8,1%, con 461 laureati), Giurisprudenza (8%, con 459 laureati), Lingue e Letterature straniere (7,1%, con 405 laureati) Lettere e Filosofia (6,2%, con 352 laureati). Chiudono l elenco Scienze Politiche (4,1%, con 225 laureati) e Farmacia (1,5%, con 88 laureati). Tab. 2 - LAUREATI ALL'UNIVERSITA' DI GENOVA PER AREA 2011/ / /17 (valori assoluti e variazioni assolute) Area/Facoltà Laureati Variazioni responsabile 2011/ / /17 11/12-16/17 15/16-16/17 Architettura Economia Farmacia Giurisprudenza Ingegneria Lettere e Filosofia Lingue e Lett. Stran Medicina e Chirurgia Sc. Formazione Sc. Mat. Fisic. Nat Scienze Politiche Totale Fonte: ALFA - O.M.L.- Elaborazioni su dati Ufficio Statistico Ateneo di Genova al 31/07/18 LAUREATI ALL'UNIVERSITA' DI GENOVA PER AREA - A.A. 2016/17 (v.a. e v.%) MEDICINA e CHIRURGIA INGEGNERIA ECONOMIA SCIENZE della FORMAZIONE ARCHITETTURA SCIENZE MAT.FIS.NAT. GIURISPRUDENZA LINGUE e LETT.STRAN. LETTERE e FILOSOFIA SCIENZE POLITICHE FARMACIA 1,5% 3,9% 7,1% 6,2% 9,4% 8,3% 8,1% 8,0% 13,1% 18,3% 17,4% Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Ufficio Statistica dell Università di Genova osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

38 Rispetto all anno accademico precedente, nel 2016/2017 le Aree che registrano gli aumenti maggiori di laureati sono: Architettura +26,9% (+101 laureati) ed Economia +9,7% (+66 laureati), ma crescono anche Medicina e Chirurgia +5,4%, Giurisprudenza +3,8% e Scienze della Formazione +1,1%. Calano invece i laureati in particolare nell Area di Farmacia -15,4% e di Lettere e Filosofia -10%. Rispetto all Anno Accademico 2011/2012 si rileva solo una variazione positiva per l Area di Economia +1,8% (+13 laureati), mentre le Aree con il calo maggiore di laureati sono Scienze Politiche -32% e Lettere e filosofia -30,7%. -30,7% -32,0% Variazione % laureati Università di Genova per Area Anni Accademici 2011/ /2017-9,3% -10,0% -12,0% -6,9% -7,5% -0,9% -1,4% -2,9% 1,8% -40,0% -30,0% -20,0% -10,0% 0,0% 10,0% Economia Sc. Mat. Fisic. Nat. Medicina e Chirurgia Ingegneria Lingue e Lett. Stran. Giurisprudenza Farmacia Architettura Sc. Formazione Lettere e Filosofia Scienze Politiche Variazione % laureati Università di Genova per Area Anni Accademici 2015/ / ,4% -10,0% -4,3% -4,4% -5,8% -5,9% 1,1% 5,4% 3,8% 9,7% -20,0% -10,0% 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 26,9% Architettura Economia Medicina e Chirurgia Giurisprudenza Sc. Formazione Scienze Politiche Sc. Mat. Fisic. Nat. Lingue e Lett. Stran. Ingegneria Lettere e Filosofia Farmacia Fonte: ALFA OML Elaborazione su dati Ufficio Statistica dell Università di Genova osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 29

39 sito WEB:

40 1. Il mercato del lavoro regionale (media ) 1.1 L occupazione In Italia, secondo i dati diffusi dall ISTAT, tra il 2008 e il 2017 l occupazione è scesa dello 0,3% (-67mila unità) attestandosi sui 23milioni e 23mila unità. Il Nord Ovest ha avuto una crescita dello 0,7% (+48mila unità) mentre in Liguria si è registrata una flessione del 5,2% (-33mila unità) con l occupazione che è passata dalle 636mila unità del 2008 alle 603mila del Analizzando la serie storica, in Italia, nel Nord Ovest e nel Nord Est tra il 2008 e il 2009 l occupazione ha subito contrazioni superiori all 1%, mentre in Liguria la flessione è stata più contenuta (-0,6% pari a 4mila unità). Nel periodo 2009/2010 ha continuato a diminuire; nel Nord Ovest è scesa dello 0,9% (-59mila unità) e in Liguria dell 1,3% (-8mila unità). Tra il 2010 e il 2011 l occupazione ha avuto un generalizzato aumento. In Liguria la crescita è stata dell 1% (+6mila unità), di ben 0,7 punti percentuali superiore alla media italiana e di 0,8 punti percentuali al di sopra di quella del Nord Ovest. Nel 2012 e nel 2013 l occupazione è scesa nuovamente nelle aree considerate ma, rispetto all Italia e al Nord, in Liguria la flessione è stata più pesante: dell 1,6% tra il 2011 e il 2012 (-10mila unità) e del -2,7% (-17mila unità) nel periodo successivo (2012/2013). Rispetto al 2013 nel 2014 l occupazione è cresciuta soprattutto nel Nord Est, mentre in Liguria è nuovamente diminuita (-0,7% pari a -4mila unità) anche se su valori più contenuti rispetto agli anni precedenti. Nel 2015 anche l occupazione ligure è tornata a crescere (+2,2%, pari a +13mila unità rispetto al 2014) e in maniera più marcata sia rispetto all Italia che al Nord Ovest. Nel 2016 l occupazione ligure è diminuita nuovamente dello 0,3% (-2mila unità) e la flessione si è accentuata nel 2017 (-1,1%, pari a 7mila unità), mentre l Italia e il Nord sono cresciuti su valori di poco superiori all 1% osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 31

41 Occupati in Liguria (valori in migliaia) Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT sito WEB:

42 Tab.1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE Serie storica (valori assoluti in migliaia - variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Liguria Nord Ovest Nord Est Italia Variazioni v% v% v% v% v% v% v% v% v% Liguria -0,6% -1,3% 1,0% -1,6% -2,7% -0,7% 2,2% -0,3% -1,1% Nord Ovest -1,4% -0,9% 0,2% -0,3% -0,3% 0,2% 0,8% 1,2% 1,1% Nord Est -1,9% -0,3% 1,0% -0,1% -1,7% 0,7% -0,1% 1,7% 1,3% Italia -1,7% -0,8% 0,3% -0,1% -1,7% 0,4% 0,8% 1,3% 1,2% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab.1a - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE Anni (variazioni assolute e percentuali) Variazioni 2008/2017 v.a. v.% Liguria -33-5,2% Nord Ovest 48 0,7% Nord Est 26 0,5% Italia -67-0,3% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2008/Media 2017) osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 33

43 Tassi di occupazione (valori %) Il tasso di occupazione 1 nel 2017 è tornato sui livelli del 2008 solo per il Nord Ovest, nel Nord Est è rimasto inferiore di 0,5 punti percentuali rispetto a 9 anni prima, mentre a livello nazionale ha fatto segnare -0,6 punti percentuali. In Liguria la forbice 2008/2017 è di -1,2 punti percentuali. Sottolineiamo come in serie storica il tasso di occupazione del Nord Est sia sempre il più elevato rispetto alle altre aree considerate. 70,0% 65,0% 60,0% 63,2% 62,7% 63,0% 62,7% 62,0% 62,4% 62,4% 60,6% 60,7% Liguria Nord Ovest Nord Est 55,0% Italia Tab. 2 - DINAMICA DEL TASSO DI OCCUPAZIONE ANNI - CONFRONTO RIPARTIZIONALE Serie storica (valori percentuali) 50,0% Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Liguria 63,6% 63,2% 62,7% 63,0% 62,0% 60,6% 60,7% 62,4% 62,7% 62,4% Nord Ovest 66,1% 65,0% 64,4% 64,3% 64,1% 63,7% 63,8% 64,5% 65,4% 66,2% Nord Est 67,9% 66,2% 65,8% 66,2% 66,1% 64,7% 65,0% 65,3% 66,5% 67,4% Italia 58,6% 57,4% 56,8% 56,8% 56,6% 55,5% 55,7% 56,3% 57,2% 58,0% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) 1 Il tasso di occupazione è il rapporto percentuale tra gli occupati di una determinata classe di età, in genere anni, e la popolazione residente totale nella stessa classe di età osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

44 In Liguria gli occupati sono prevalentemente uomini: nel 2008 rappresentavano il 56,8% e 9 anni dopo il 56,4%. L occupazione maschile, che era di 361mila unità nel 2008, è diminuita in tutto il periodo seguente, attestandosi sulle 340mila unità nel 2017, mentre quella femminile, di 275mila unità nel 2008, ha avuto un picco nel 2011 (278mila unità), nel 2016 è tornata ai livelli del 2008 ed è scesa nuovamente nel 2017 (263mila unità). Nel 2017 il 77,9% degli occupati ha un età compresa tra i 35 e i 64 anni. Rispetto al 2008 a diminuire sono solo gli occupati tra i 15 e i 44 anni e in particolar modo le fasce di età giovanili anni (-32,3%, corrispondente a 10mila unità) e anni (-31,3%, pari a 42mila unità). Crescono invece gli occupati tra i 55 e i 64 anni (+56%, pari a 42mila unità) e tra i anni (+15,6%, corrispondente a 27mila unità) Occupati per genere Liguria (valori in migliaia) Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT M F Tab. 3 - OCCUPATI PER GENERE IN LIGURIA Anni (*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) v.a. v.a. v.a. v.% M ,8% F ,4% Totale ,2% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2008/ Media 2017) Variazioni (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 35

45 In Liguria, tra il 2008 e il 2017, gli occupati sono diminuiti soprattutto in agricoltura (-35,7%, pari a 5mila unità), con a seguire l industria (-8,3%, pari a 11mila unità) e i servizi (-3,5%, pari a 17mila unità). L industria ha vissuto un periodo difficile tra il 2008 e il 2012 e in particolare, tra il 2011 e il 2012 la contrazione dell occupazione è stata del 7,2% (-9mila unità), mentre negli anni a seguire, ad eccezione del 2015, gli occupati sono cresciuti, anche se l incremento annuale non ha mai superato l 1,7%. I servizi hanno toccato un picco particolarmente negativo nel 2013 (-3,7%, pari a 18mila unità, rispetto al 2012); nel 2014 e nel 2015 si è verificata una risalita, ma già un anno dopo è iniziata una diminuzione che è continuata anche nel All interno dei servizi vale la pena soffermarsi sull andamento di commercio, alberghi e ristoranti che da solo incide per circa il 30% dell occupazione nel terziario. Dopo la flessione del 2009 sono cresciuti gli occupati, tanto che nel 2011, rispetto all anno prima hanno segnato un +8,6%, pari a 12mila unità. Nel triennio 2012/2013/2014 l occupazione è diminuita nuovamente per poi risalire nel 2015 e nel Il 2017 però ha fatto registrare un -4,2%, pari a 6mila unità, rispetto all anno precedente. Occupati Industria Liguria (valori in migliaia) Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

46 Occupati Servizi Liguria (valori in migliaia) Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT 200 Occupati Commercio, alberghi, ristorazione Liguria (valori in migliaia) Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Portale: 37

47 Tab. 4 - OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA IN LIGURIA Serie storica (*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. v.a. Agricoltura Industria Costruzioni Servizi Commercio, alberghi e ristoranti Totale Variazioni v% v% v% v% v% v% v% v% v% Agricoltura -7,1% 0,0% -7,7% 8,3% 0,0% 0,0% -7,7% -16,7% -10,0% Industria -2,3% -2,3% -1,6% -7,2% 1,7% 1,7% -0,8% 0,8% 1,7% Costruzioni -2,1% 6,4% -2,0% -14,3% -7,1% 10,3% 11,6% 4,2% -8,0% Servizi 0,0% -1,0% 1,9% -0,4% -3,7% 0,6% 1,1% -0,4% -1,5% Commercio, alberghi e ristoranti -3,5% 2,2% 8,6% -1,3% -6,7% -7,1% 5,4% 5,1% -4,2% Totale -0,6% -1,3% 1,0% -1,6% -2,7% -0,7% 2,2% -0,3% -1,1% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab. 4a - OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA IN LIGURIA Anni (*) (variazioni assolute e percentuali) Variazioni 2008/2017 v.a. v.% Agricoltura -5-35,7% Industria -11-8,3% Costruzioni -2-4,2% Servizi -17-3,5% Commercio, alberghi e ristoranti -4-2,8% Totale -33-5,2% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2008/Media 2017) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

48 In tutto il periodo considerato, il part time ha coinvolto prevalentemente la componente femminile, che nel 2017 rappresenta il 76,7%. Se però teniamo in considerazione solo la variazione 2008/2017, è interessante come balzi all occhio la crescita del part time maschile del 36,4% (+8mila unità). Nello stesso periodo il part time femminile cresce solo del 19,3% (+16mila unità). Occupati part time Liguria (valori in migliaia) Uomini Donne Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 39

49 Tra il 2008 e il 2017, le donne con contratto a tempo determinato sono diminuite del 12,5% (-4mila unità) e allo stesso tempo gli uomini sono aumentati in egual misura, sia in termini percentuali che assoluti. Fino al 2011 le differenza tra donne e uomini con contratto a tempo determinato ha toccato anche punte di 8mila unita (2009) e comunque non è mai stata al di sotto delle 4mila unità (2008). Già tra il 2012 e il 2014 il gap si è ridotto sensibilmente, e nel 2015 è iniziata l inversione di tendenza che ha portato gli uomini a superare le donne, dapprima di mille unità (2015), poi di 3mila (2016), finendo con un +4mila unità nel Occupati a tempo determinato Liguria (valori in migliaia) Uomini Donne Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

50 1.2 La disoccupazione Nonostante qualche timido segnale di ripresa, il numero dei disoccupati rimane lontano dai valori pre-crisi. Tra il 2008 e il 2017 in Italia le persone in cerca di occupazione sono cresciute del 74,7% in Italia, del 92,1% nel Nord Est e dell 82,5% nel Nord Ovest. In Liguria i disoccupati sono passati dalle 36mila unità del 2008 alle 63mila del 2017 (+75%, pari a 27mila unità). Nel 2009 e nel 2010 la disoccupazione è salita in tutte le aree considerate; nel 2011 in Liguria è diminuita del 2,3% (pari a mille unità, rispetto al 2010), mentre nel Nord Ovest ha fatto segnare un +1,8% (8mila unità). Nel 2011 la disoccupazione ha subito una flessione in Liguria e nel Nord Est, ma dal 2012 e fino al 2014, le persone in cerca di occupazione sono aumentate in tutte le aree considerate. Il momento peggiore per l Italia sembra essere stato tra il 2011 e il 2012, quando anche il Nord Ovest ha fatto registrare un incremento dei disoccupati del 28,8% (+129mila unità) e la Liguria un +25,6% (pari a 11mila unità). Anche nel 2013 e nel 2014 la disoccupazione ha continuato la sua ascesa in tutte le aree, mentre nel 2015 è iniziata una fase di diminuzione che ha coinvolto l Italia e tutto il Nord. In Liguria, nel 2015, i disoccupati sono diminuiti del 15,1% rispetto al 2014 (-9mila unità), nel 2016 sono cresciuti nuovamente (+6,5%, pari a 4mila unità) e nel 2017 sono calati del 4,5% (-3mila unità). Disoccupati in Liguria (valori in migliaia) Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 41

51 Tab. 5 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE Serie storica (*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Liguria Nord Ovest Nord Est Italia Variazioni v% v% v% v% v% v% v% v% v% Liguria 8,3% 12,8% -2,3% 25,6% 22,2% 10,6% -15,1% 6,5% -4,5% Nord Ovest 35,8% 7,3% 1,8% 28,8% 12,1% 5,4% -6,7% -5,2% -8,6% Nord Est 36,2% 18,7% -8,7% 34,1% 17,1% 0,5% -6,1% -5,7% -6,8% Italia 14,6% 7,8% 0,2% 30,6% 14,0% 5,4% -6,3% -0,7% -3,5% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab.5a - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE Anni (*) (valori assoluti in migliaia) Variazioni 2008/2017 v.a. v.% Liguria 27 75,0% Nord Ovest ,5% Nord Est ,1% Italia ,7% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2008/Media 2017) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

52 Anche se in linea di massima in Liguria la disoccupazione femminile è sempre stata più alta rispetto a quella maschile, negli ultimi 9 anni si sono verificate anche delle inversioni di tendenza. Nel 2010 donne e uomini si attestavano entrambi sulle 22mila unità; dopo un anno per la prima volta è diminuita di mille unità solo la disoccupazione femminile, anche se poi purtroppo è risalita l anno successivo. Nel 2013 si è verificata di nuovo una situazione di equilibrio rottasi nel 2014 con la disoccupazione maschile che è divenuta più elevata. Dal 2016 è tornata ad essere prevalente la disoccupazione femminile. 40 Disoccupati per genere Liguria (valori in migliaia) Maschi Femmine Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 43

53 Dall analisi dei tassi di disoccupazione per aree, vediamo come, a partire dal 2009 e fino al 2012, l indicatore ligure si sia attestato su valori molto vicini a quelli del Nord Ovest. Successivamente la forbice è diventata più ampia ed il tasso ligure si è distanziato sempre di più da quello del Nord Ovest. Nel 2015 il tasso di disoccupazione ligure si è avvicinato nuovamente a quello del Nord Ovest per poi allontanarsene ulteriormente, tanto che nel 2017 il tasso di disoccupazione del Nord Ovest è del 7,4% e quello della Liguria del 9,5%. 12,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 5,4% 5,8% 6,6% 6,4% Tasso di disoccupazione Liguria (valori %) 8,1% 9,8% 10,8% 9,2% 9,7% 9,5% Liguria Nord Ovest Nord Est 2,0% 0,0% Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Tab. 6 - DINAMICA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE Serie storica (valori percentuali) Liguria 5,4% 5,8% 6,6% 6,4% 8,1% 9,8% 10,8% 9,2% 9,7% 9,5% Nord Ovest 4,2% 5,7% 6,2% 6,3% 8,0% 8,9% 9,3% 8,6% 8,1% 7,4% Nord Est 3,4% 4,6% 5,4% 5,0% 6,6% 7,7% 7,7% 7,3% 6,8% 6,3% Italia 6,7% 7,7% 8,4% 8,4% 10,7% 12,1% 12,7% 11,9% 11,7% 11,2% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Medie ) osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

54 Il tasso di disoccupazione ligure è in generalizzato aumento per tutte le classi di età. Gli incrementi minori si hanno per le classi di età più adulte: infatti, tra il 2008 e il 2017, per i anni l indicatore è cresciuto di 1,4 punti percentuali, per i anni di 3,1 punti percentuali, per i anni di 4,8 punti percentuali, anche se l incremento più preoccupante si è verificato per le classi giovanili. Tra i anni già nel 2008 il tasso di disoccupazione era il più elevato, pari al 21,8%, nel 2009 è sceso di 3,6 punti percentuali e dal 2010 ha iniziato un crescita inarrestabile, toccando il 45% nel Nel 2015 è diminuito di 10,5 punti percentuali per poi salire di 3,4 punti percentuali nel 2016 e calare di 3,6 punti percentuali nel 2017, attestandosi sul 34,3%. Nel 2008, per la classe anni, il tasso disoccupazione ligure era pari al 6,4%. Negli anni successivi è salito, con l eccezione del 2011, fino al 2014, quando ha toccato il tetto del 17,3%. Dal 2015 ha cominciato a ridursi, fino ad arrivare al 14,4% del % 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% Tassi di disoccupazione giovanile Liguria (valori %) 0% Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Tab. 8 - TASSO DI DISOCCUPAZIONE PER CLASSE DI ETA' IN LIGURIA Serie storica (valori percentuali) ,8% 18,2% 21,3% 25,9% 30,2% 41,2% 45,0% 34,5% 37,9% 34,3% ,4% 8,5% 10,1% 8,2% 11,0% 14,3% 17,3% 16,0% 15,5% 14,4% ,0% 3,8% 5,9% 5,1% 7,3% 8,1% 8,6% 7,1% 8,6% 8,8% ,6% 4,1% 4,1% 4,6% 4,9% 6,9% 7,6% 6,4% 6,7% 6,7% ,8% 5,7% 3,4% 3,8% 5,4% 5,5% 4,7% 5,4% 5,1% 5,2% 15 e più 5,4% 5,8% 6,6% 6,4% 8,1% 9,8% 10,8% 9,2% 9,7% 9,5% Fonte: ISTAT - Rilevazioni sulle Forze di Lavoro (Media dal 2008 al 2017) osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 45

55 2. Il mercato del lavoro provinciale (media ) 2.1 L occupazione A livello provinciale nel 2017, rispetto al 2008, l occupazione è diminuita in tutte le province, con un range compreso tra il -12,7% di Imperia (pari a 11mila unità) e il -0,7% di La Spezia ( unità). Anche nel 2017 Genova ha continuato ad essere la provincia con la maggiore incidenza di occupazione femminile (44,6%) e Imperia quella con l incidenza minore (41,7%). Considerando le variazioni annuali, le province hanno un andamento diversificato e altalenante con l eccezione di Genova dove, a partire dal 2010, con la sola esclusione del 2015, l occupazione è in continua diminuzione. Segnaliamo come tra il 2016 e il 2017, in linea con il dato medio regionale, l occupazione sia scesa in tutte le province ed in particolar modo a Imperia (-2,7%, pari a 2mila unità) e a La Spezia (-1,9%, pari a 2mila unità). Tab. 1 - OCCUPATI IN LIGURIA E NELLE QUATTRO PROVINCE Anni (valori assoluti in migliaia - variazioni assolute e percentuali) (*) Occupazione Occupazione femminile Variazioni v.a v.a v. a. v% Imperia ,7% Savona ,6% Genova ,2% La Spezia ,7% LIGURIA ,2% Imperia ,0% Savona ,9% Genova ,5% La Spezia ,5% LIGURIA ,4% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2008/Media 2017) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

56 Tab. 2 - OCCUPATI NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI Serie storica (variazioni assolute e variazioni percentuali) (*) Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Variazioni % Imperia -4,5% 0,1% 4,8% -2,8% -7,1% 3,0% 2,1% -5,4% -2,7% Savona 2,7% -4,2% 0,2% -0,9% -3,6% 1,8% -1,1% 3,6% -0,7% Genova 1,2% -2,0% -0,8% -0,9% -2,4% -1,8% 2,8% -0,8% -0,6% La Spezia -8,3% 5,0% 5,0% -3,3% 1,3% -2,7% 3,6% 1,5% -1,9% Liguria -0,6% -1,3% 1,0% -1,6% -2,7% -0,7% 2,2% -0,3% -1,1% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 47

57 Nel 2017 in Liguria il tasso di occupazione è del 62,4%, 1,2 punti percentuali in meno rispetto al Rispetto a 9 anni prima l indicatore di Savona e Genova è inferiore ma si tratta di pochi decimi di punto percentuale, mentre ad Imperia è sceso di ben 8,2 punti percentuali. A La Spezia la crescita è di solo un decimo di punto percentuale. Tab.3 - TASSI DI OCCUPAZIONE NELLE QUATTRO PROVINCE LIGURI (valori percentuali) Imperia 65,0% 61,9% 61,8% 63,7% 61,4% 57,6% 58,9% 60,9% 58,8% 56,8% Savona 63,7% 65,0% 62,6% 62,2% 61,7% 59,9% 61,6% 61,5% 63,3% 63,4% Genova 63,5% 64,3% 63,6% 63,0% 62,6% 61,3% 61,0% 63,0% 63,2% 63,3% La Spezia 62,9% 58,0% 60,4% 63,0% 60,5% 61,8% 60,4% 62,7% 63,9% 63,0% Liguria 63,6% 63,2% 62,7% 63,0% 62,0% 60,6% 60,7% 62,4% 62,7% 62,4% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

58 Segnaliamo alcune peculiarità provinciali a livello di settore di attività 2. A Genova gli occupati nei servizi hanno toccato il picco nel 2009 con 278mila unità. Da segnalare un aumento del 2,7%, dalle 260mila unità del 2014 alle 267mila del Nel 2016 si assiste ad una nuova flessione di 9mila unità (-3,4%, rispetto al 2015), con una leggera risalita nel 2017 (+0,4% pari a mille unità, rispetto al 2016). Nell industria, a partire dal 2009, si è verificata una continua perdita di posti di lavoro che ha raggiunto il culmine nel 2013, con -13,5% di occupati (-10mila unità rispetto al 2008). Gli occupati sono rimasti stabili nel 2014 per poi crescere nel 2015 e nel Nel 2017 si è verificata una nuova flessione (-2,8%, pari a 2mila unità rispetto al 2016). Occupati Genova (valori in migliaia) INDUSTRIA SERVIZI Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT 2 Non viene riportato il dato riferito all agricoltura perché, data l esiguità del campione provinciale e la bassa percentuale di occupati in questo ambito, l ISTAT non fornisce dati completi per tutte le province osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 49

59 A Imperia nel 2008 i servizi hanno impiegato 66mila lavoratori, che sono diminuiti nel 2009 e nel Nel 2011 sono ritornati ai livelli occupazionali del 2008 (66mila unità), ma negli anni successivi si è verificato un pressoché costante calo dell occupazione, con il 2014 che ha fatto segnare il minimo (60mila unità). Nel 2015 l occupazione è salita a 62mila unità, rimanendo stabile l anno dopo. Nel 2017 una nuova contrazione riporta gli occupati a 60mila unità. Tra il 2008 e il 2010 l occupazione nell industria è in crescita (+13,3%, pari a 2mila unità), ma dal 2011 ha avuto inizio una diminuzione proseguita fino al 2013, quando gli occupati si sono attestati sulle 13mila unità. Nel 2014 si è verificata un nuovo aumento (+23% pari a 3mila unità) e nel 2016 una diminuzione del 18,8% (-3mila unità) che ha portato l occupazione a 13mila unità, valore stabile anche nel Occupati Imperia (valori in migliaia) INDUSTRIA SERVIZI Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

60 A Savona nel 2008 gli occupati nei servizi erano 84mila, sono saliti nel 2009 (+4,8%, pari a 4mila unità) e nel 2010 sono rimasti stabili sulle 88mila unità. Dal 2011 sono diminuiti fino al 2013 quando si sono attestati sulle 82mila unità e così si sono mantenuti anche nel 2014 e nel Nel 2016 sono cresciuti del 7,3% (+6mila unità) ma nel 2017 sono scesi nuovamente (-2,3%, pari a 2mila unità). Nel 2008 gli occupati nell industria erano 25mila, nel 2009 sono calati di 2mila unità (-8%) e nel 2010 di altre 4mila (-17,4%). Nel 2011 sono aumentati di 3mila unità (+15,7%), attestandosi sulle 22mila unità. Fino al 2015 hanno oscillato tra le 22mila e le 21mila unità, nel 2016 sono scesi a 19mila unità (-9,5%) e nel 2017 sono cresciuti nuovamente portandosi a 22mila unità (+15,8%). Occupati Savona (valori in migliaia) Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT INDUSTRIA SERVIZI osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 51

61 A La Spezia abbiamo una tenuta dei servizi che, nonostante alcuni anni difficili, nel 2017 sono tornati ad occupare lo stesso numero di lavoratori del 2008 (68mila unità). Nel 2017 però, rispetto al 2016 si è verificata una flessione di 4mila unità (-5,6%). L industria che nel 2008 impiegava 19mila occupati, nel 2009 ha avuto una diminuzione di mille unità ma nel 2010 ha toccato il valore migliore della serie storica (21 mila unità). L anno dopo, però, l occupazione industriale spezzina è scesa e nel 2012 ha raggiunto il minimo di 14mila unità. Nel 2013 si è verificato invece un importante incremento del 35,7% (+5mila unità), seguito poi da una nuova flessione. Solo tra il 2016 e il 2017 si è verificata una ripresa (+12,5%, pari a 2mila unità). Occupati La Spezia (valori in migliaia) INDUSTRIA SERVIZI Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

62 2.2 La disoccupazione Tra il 2008 e il 2017 la disoccupazione è aumentata in tutte le province. Gli incrementi più consistenti si registrano a La Spezia, che passa da 4mila a 9mila unità, a Imperia, che sale da 6mila a 13mila unità, e di Genova, che cresce da 20mila a 33mila unità. Imperia: le persone in cerca di occupazione sono cresciute di anno in anno a partire dal 2009, con le uniche eccezioni nel 2011 (-22,2%, pari a 2mila unità rispetto al 2010) e nel 2015 (-23,1%, pari a 3mila unità rispetto al 2014). Anche tra il 2016 e il 2017, si assiste ad una crescita della disoccupazione, seppure più contenuta (+8,3%, pari a mille unità). Savona: i disoccupati sono in diminuzione fino al 2010; l anno dopo sono rimasti stabili, per poi crescere nel 2012 e nel Dal 2014 è iniziata una fase di contrazione, tanto che nel 2016 i disoccupati sono arrivati a 8mila unità e rimasti stabili l anno dopo. A Savona nel 2017 la disoccupazione è complessivamente aumentata del 14,3% rispetto al 2008 (+mille unità). Genova: la disoccupazione è salita fino al 2014 (+85%, pari a 17mila unità rispetto al 2008), per poi scendere nuovamente nel 2015 (-18,9% pari a 7mila unità rispetto al 2014). Nel 2016 è cresciuta del 20% rispetto al 2015 (+ 6mila unità) e nel 2017 è invece diminuita dell 8,3% (-3mila unità, rispetto al 2016). La Spezia: l andamento della disoccupazione è molto altalenante ma comunque lontano dal minimo delle 4mila unità del Dal 2015 al 2017 i disoccupati sono rimasti intorno alle 10mila unità, con una contrazione del 10% tra il 2016 e il 2017, pari a mille unità osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 53

63 Tab. 4 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE NELLE PROVINCE LIGURI Serie storica (*) (valori assoluti in migliaia - valori percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imperia Savona Genova La Spezia Variazioni v% v% v% v% v% v% v% v% v% Imperia 0,0% 50,0% -22,2% 14,3% 37,5% 18,2% -23,1% 20,0% 8,3% Savona -14,3% -16,7% 0,0% 60,0% 50,0% -8,3% 0,0% -27,3% 0,0% Genova 5,0% 14,3% 8,3% 7,7% 17,9% 12,1% -18,9% 20,0% -8,3% La Spezia 50,0% 0,0% -16,7% 100,0% -10,0% 33,3% -16,7% 0,0% -10,0% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) (*) Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab.4a - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE IN LIGURIA Anni (valori assoluti in migliaia) Variazioni 2008/2017 v.a. v.% Imperia 7 116,7% Savona 1 14,3% Genova 13 65,0% La Spezia 5 125,0% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media 2008/Media 2017) osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

64 Rispetto al 2008 i tassi di disoccupazione sono aumentati in tutte le province. In particolare ad Imperia l indicatore è salito di ben 8 punti percentuali, dal 6,4% al 14,4%, l incremento più contenuto invece è quello di Savona, il cui tasso va dal 5,5% del 2008 al 6,7% del 2017 (+1,2 punti percentuali). Tab.5- TASSO DI DISOCCUPAZIONE NELLE PROVINCE LIGURI Serie storica (valori percentuali) Imperia 6,4% 6,7% 10,0% 7,8% 8,3% 12,3% 13,8% 11,0% 13,0% 14,4% Savona 5,5% 4,9% 4,4% 4,5% 7,1% 10,4% 9,5% 9,4% 6,4% 6,7% Genova 5,4% 5,6% 6,5% 7,0% 7,7% 9,2% 10,1% 8,3% 9,9% 9,1% La Spezia 4,0% 6,9% 6,3% 5,1% 10,4% 9,3% 12,4% 10,6% 10,2% 9,5% Fonte: Istat - Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 55

65 Nel 2017, rispetto al 2008, il tasso di disoccupazione tra i 15-24anni è cresciuto in tutte le province, ma con alcune peculiarità: a Imperia l indicatore ha fatto segnare un picco nel 2013, nel 2014 e nel Nel 2016 è sceso considerevolmente raggiungendo il 40,3%, per risalire di 6 decimi di punto percentuale nel 2017, ben al di sopra della media regionale; a Savona, sia nel 2008 che nel 2017, il tasso provinciale è il più basso anche rispetto alla media regionale; a Genova nel 2017 il tasso di disoccupazione giovanile tra i anni è pari al 35,5%, di 1,2 punti percentuali superiore rispetto al dato medio regionale, anche se è da segnalare la diminuzione di 5,6 punti percentuali rispetto all anno precedente; a La Spezia il tasso è sceso al minimo nel 2010 (18,6%), ma è poi salito nei 2 anni successivi toccando il picco del 52,1% nel 2012, per poi calare e attestarsi intorno al 30% a partire dal Tab. 6 - TASSI DI DISOCCUPAZIONE ANNI NELLE PROVINCE LIGURI Serie storica (valori percentuali) Imperia 27,3% 8,6% 33,4% 20,7% 22,9% 40,6% 43,8% 53,9% 40,3% 40,9% Savona 16,2% 18,6% 10,2% 16,5% 27,3% 41,6% 40,6% 22,0% 27,8% 26,6% Genova 20,7% 19,8% 21,1% 30,9% 27,4% 39,5% 48,6% 36,2% 41,1% 35,5% La Spezia 27,7% 20,7% 18,6% 22,6% 52,1% 45,9% 39,5% 29,4% 30,9% 30,5% Liguria 21,8% 18,2% 21,3% 25,9% 30,2% 41,2% 45,0% 34,5% 37,9% 34,3% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (Media ) osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

66 3. La dinamica tendenziale (2 trimestre trimestre 2018) 3.1 L occupazione Secondo i dati diffusi dall ISTAT, nel II trimestre 2018, in Italia gli occupati aumentano dell 1,7% rispetto al II trimestre 2017 (+387mila unità). Si tratta di una crescita circoscritta ai dipendenti a termine (+390mila unità) e agli indipendenti 1 (+30mila unità), mentre diminuiscono i dipendenti a tempo indeterminato (-33mila unità). Nel Nord Ovest l occupazione sale dell 1,1% (+73mila unità) e in Liguria dell 1,2%, passando da 605mila a 612mila unità. Sebbene in Liguria la componente prioritaria dell occupazione sia quella maschile, che incide per il 56,4%, a crescere è solo l occupazione femminile (+3,9%, pari a 10mila unità), mentre quella maschile diminuisce dello 0,9% (-3mila unità). Tab. 1 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE - CONFRONTO RIPARTIZIONALE 2 Trimestre Trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute in migliaia - variazioni percentuali) 2 Trimestre Trimestre 2018 Variazioni 2 Trim-17/2 Trim-18 v.a. v.% Liguria ,2% Nord Ovest ,1% Nord Est ,5% Italia ,7% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 201 7/2 Trimestre 2018) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab. 2 - ANDAMENTO DELL'OCCUPAZIONE PER GENERE IN LIGURIA 2 Trimestre Trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute in migliaia - variazioni percentuali) 2 Trimestre Trimestre 2018 Variazioni 2 Trim-17/2 Trim-18 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Maschi ,9% ,4% -3-0,9% Femmine ,0% ,6% 10 3,9% Totale ,9% ,0% 7 1,2% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 201 7/2 Trimestre 2018) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 1 Gli occupati indipendenti sono coloro che svolgono la propria attività lavorativa senza vincoli formali di subordinazione. Sono compresi: imprenditori, liberi professionisti, lavoratori autonomi, coadiuvanti nell azienda di un familiare (se prestano il lavoro nell impresa senza il corrispettivo di una retribuzione contrattuale come dipendenti), soci di cooperativa non dipendenti, collaboratori (con e senza progetto) e prestatori d opera occasionali osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 57

67 In Liguria l occupazione aumenta del 2,1% nel comparto dei servizi (+10mila unità) e del 14,3% (circa unità) in agricoltura. Nell industria abbiamo una riduzione dell occupazione del 3,1% (-4mila unità), dovuta alla contrazione delle costruzioni (-10,2%, pari a 5mila unità), mentre il manifatturiero fa registrare un incremento dell 1,2% ( unità). Da segnalare come, all interno dei servizi, cresca del 2,2% l occupazione di commercio, alberghi e ristoranti (+3mila unità). Tab. 3 - OCCUPATI PER RAMO DI ATTIVITA' ECONOMICA IN LIGURIA 2 Trimestre Trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute in migliaia - variazioni percentuali) 2 Trimestre Trimestre 2018 Variazioni 2 Trim-17/2 Trim-18 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Agricoltura 7 1,2% 8 1,3% 1 14,3% Industria ,5% ,6% -4-3,1% di cui manifatturiero 81 13,4% 82 13,4% 1 1,2% di cui costruzioni 49 8,1% 44 7,2% -5-10,2% Servizi ,4% ,1% 10 2,1% di cui commercio, alberghi e ristoranti ,8% ,0% 3 2,2% altre attività dei servizi ,5% ,1% 7 2,1% Totale ,0% ,0% 7 1,2% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 201 7/2 Trimestre 2018) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

68 Il tasso di occupazione in Italia, sale dal 58,1% del II trimestre 2017 al 59,1% del II trimestre 2018; l indicatore maschile si attesta al 68% (+0,9 punti percentuali), mentre quello femminile, pur essendo inferiore (50,2%), è in crescita di 1,1 punti percentuali. Nel Nord Ovest il tasso di occupazione nel II trimestre 2018 è pari 67,1% (+0,8 punti percentuali). Anche in questo caso l indicatore maschile è più elevato (74,8%) rispetto a quello femminile (59,4%). In Liguria il tasso di occupazione (63%) continua ad essere inferiore a quello del Nord Ovest, ma è in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto al II trimestre Il tasso maschile scende dal 72,2% al 71,1% (-1,1 punti percentuali) e quello femminile sale dal 53,3% al 55% (+1,7 punti percentuali). Tab. 4 - DINAMICA DEL TASSO DI OCCUPAZIONE ANNI CONFRONTO RIPARTIZIONALE 2 Trimestre Trimestre 2018 (valori percentuali) 2 Trim17 2 Trim18 Maschi Liguria 72,2% 71,1% Nord Ovest 73,6% 74,8% Nord Est 75,3% 76,1% Italia 67,1% 68,0% Femmine Liguria 53,3% 55,0% Nord Ovest 59,1% 59,4% Nord Est 60,0% 61,0% Italia 49,1% 50,2% Totale Liguria 62,7% 63,0% Nord Ovest 66,3% 67,1% Nord Est 67,6% 68,6% Italia 58,1% 59,1% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 2017/2 Trimestre 2018) Italia Nord Est Nord Ovest Liguria TASSI DI OCCUPAZIONE ANNI - CONFRONTO RIPARTIZIONALE 2 TRIMESTRE TRIMESTRE Trim17 58,1% 2 Trim18 59,1% 62,7% 63,0% Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT 66,3% 67,6% 67,1% 68,6% osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 59

69 3.2 La disoccupazione Nel II trimestre 2018, in Italia prosegue la diminuzione dei disoccupati (-1,2%, pari a 34mila unità) che riguarda soprattutto coloro che sono in cerca di prima occupazione. Il Nord ha un andamento diversificato: Nel Nord Est diminuiscono le persone in cerca di occupazione (-0,9%, pari a 3mila unità), mentre nel Nord Ovest sono in crescita dell 1,3% (+7mila unità). In Liguria l andamento della disoccupazione è in linea con quello del Nord Ovest ma l incremento è più consistente (+12,9%) e le persone in cerca di lavoro si attestano a 70mila unità rispetto alle 62mila del II trimestre Tale aumento è da imputarsi quasi esclusivamente alla crescita degli uomini che hanno perduto una precedente occupazione, mentre l incremento della disoccupazione femminile è molto contenuto (circa 500 unità). Tab. 5 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE IN 2 Trimestre Trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute in migliaia - variazioni 2 Trimestre 2 Trimestre Variazioni 2 Trim-17/2 Trim v.a. v.% Liguria ,9% Nord Ovest ,3% Nord Est ,9% Italia ,2% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 201 7/2 Trimestre 2018) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

70 Tab. 6 - ANDAMENTO DELLA DISOCCUPAZIONE PER GENERE IN LIGURIA 2 Trimestre Trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute in migliaia - 2 Trimestre Trimestre 2018 Variazioni 2 Trim-17/2 Trim-18 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Maschi 25 36,2% 32 46,4% 7 28,0% Femmine 37 53,6% 37 53,6% 0 0,0% Totale 62 89,9% ,0% 8 12,9% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 201 7/2 Trimestre 2018) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti Tab. 7 - PERSONE IN CERCA DI OCCUPAZIONE IN LIGURIA 2 Trimestre Trimestre 2018(*) (valori assoluti in migliaia) Con precedenti esperienze Senza precedenti esperienze v.a. v.% Maschi Totale Maschi Femmine Con precedenti esperienze Senza precedenti esperienze 7 8 Totale Femmine Totale Con precedenti esperienze Senza precedenti esperienze 2 Trim17 2 Trim Totale Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 2017/2 Trimestre 2018) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 61

71 Dai dati ricavabili dalla sezione file pronti all uso presente sul sito I.Stat, emerge come i liguri tra i anni non appartenenti alle forze lavoro siano in flessione del 4,7% (-14mila unità). Anche nel II trimestre 2018, coloro che non cercano e non sono disponibili a lavorare, continuano ad essere la componente prioritaria attestandosi sull 84,3%. Rispetto al II trimestre 2017 questa componente però subisce una contrazione del 1,1% (-3mila unità). Da segnalare come diminuiscano anche coloro che cercano ma non sono immediatamente disponibili a lavorare (-34,7%, pari a 3mila unità) 2 e chi non cerca lavoro attivamente ma sarebbe immediatamente disponibile (-27,8%, pari a 8mila unità). Tab. 8 - DETTAGLIO SUGLI "SCORAGGIATI" IN LIGURIA 2 Trimestre Trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute in migliaia - variazioni percentuali) Classificazione Istat Variazioni 2 Trimestre Trimestre Trim-17/2 Trim-18 v.a. v.% v.a. v.% v.a. v.% Cercano lavoro non attivamente 18 6,3% 18 6,5% 0 0,0% Cercano lavoro ma non disponibili a lavorare 8 2,6% 5 1,8% -3-34,7% Non cercano ma disponibili a lavorare 28 9,8% 21 7,4% -8-27,8% Non cercano e non disponibili a lavorare ,3% ,3% -3-1,1% Totale ,0% ,0% -14-4,7% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 201 7/2 Trimestre 2018) (*)Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 2 In questa categoria l Istat classifica chi non è disponibile a lavorare entro un arco temporale ben definito, ovvero entro le due settimane successive all intervista osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

72 In Italia il tasso di disoccupazione è sceso dal 10,9% al 10,7%, in diminuzione per entrambe le componenti di genere. Nel Nord Ovest il tasso rimane stabile al 7,2%, diminuendo di 2 decimi di punto percentuale per la componente femminile e aumentando del medesimo valore per quella maschile. Il tasso di disoccupazione ligure sale dal 9,3% al 10,3%. È di 0,4 punti percentuali inferiore a quello italiano ma di 3,1 punti percentuali superiore a quello del Nord Ovest. Ad aumentare è solo il tasso di disoccupazione maschile che sale dal 6,8% all 8,6%. Il tasso di disoccupazione femminile (12,3%) è in diminuzione di 2 decimi di punto percentuale ma è comunque superiore sia all indicatore del Nord Ovest che a quello italiano. Italia Nord Est Nord Ovest Liguria TASSI DI DISOCCUPAZIONE ANNI. CONFRONTO RIPARTIZIONALE 2 TRIMESTRE TRIMESTRE ,7% 5,8% 7,2% 7,2% 9,3% 10,7% 10,3% 10,9% Tab. 7 - DINAMICA DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE CONFRONTO RIPARTIZIONALE 2 Trimestre Trimestre (valori percentuali) 2 Trim17 2 Trim18 Maschi Liguria 6,8% 8,6% Nord Ovest 6,2% 6,4% Nord Est 4,9% 4,6% Italia 10,1% 9,8% Femmine Liguria 12,5% 12,3% Nord Ovest 8,4% 8,2% Nord Est 7,1% 7,1% Italia 12,1% 11,8% Totale Liguria 9,3% 10,3% Nord Ovest 7,2% 7,2% Nord Est 5,8% 5,7% Italia 10,9% 10,7% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT. Rilevazione sulle Forze di Lavoro (2 Trimestre 2017/2 Trimestre 2018) *Per effetto degli arrotondamenti sulle migliaia i totali possono risultare discordanti di un range di 1/3 punti 2 Trim18 2 Trim17 Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati ISTAT osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 63

73 sito WEB:

74 4. Le Comunicazioni Obbligatorie ( ) Gli avviati Dopo il 2008 è il 2017 l anno con il maggior numero di avviati. Nel 2017 i domiciliati in Liguria che hanno almeno una Comunicazione Obbligatoria di avviamento sono ; il 13,4% in più rispetto al 2016 ( unità) e il 2,4% in meno rispetto al 2008 ( unità). I cessati nel 2017 sono in crescita sia rispetto al 2016 (+17,1%, pari a unità) sia al 2008 (+4,1% pari a unità). Considerando il saldo tra avviati e cessati in serie storica, nel 2008 e nel 2009 il valore è positivo mentre, a partire dal 2010, i cessati hanno superato sempre gli avviati, con la punta di unità nel La situazione è migliorata nel 2016 quando si è assistito ad un sostanziale equilibrio (-99unità). Nel 2017 il saldo tra avviati e cessati è peggiorato nuovamente ( unità). 1 I dati sulle Comunicazioni Obbligatorie vengono costantemente aggiornati sulla base delle comunicazioni inviate dai datori di lavoro al Sistema Informativo del Lavoro; proprio per questo motivo, in riferimento ad uno stesso arco temporale ad esempio un anno - ci possono essere delle variazioni nel numero complessivo dei lavoratori, a seconda della settimana in cui i dati vengono estratti. Questo spiega il motivo per cui il numero degli avviati che riportiamo nelle tabelle del presente capitolo, può non essere perfettamente allineato con quanto riportato in precedenti pubblicazioni dell OML riferite al medesimo arco temporale. I dati relativi alle Comunicazioni Obbligatorie vengono estratti dall applicativo QPG osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 65

75 Lavoratori avviati e cessati Liguria Totale avviati Totale cessati Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati QPG Tab.1 - Avviati, Cessati e Saldo - domiciliati in Liguria Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) Totale avviati Totale cessati Saldo (Avviati-Cessati) Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

76 In serie storica non si sono registrate significative differenze tra uomini e donne. Nel 2017 gli uomini sono il 51% degli avviati. Anche per quanto riguarda le classi di età nel 2017 si ripropone una distribuzione simile a quella degli anni precedenti: infatti, il 60% degli avviati complessivi continua ad avere un età inferiore ai 40 anni, con le coorti anni (16,1%) e anni (15,4%) che si confermano le più numerose. E interessante segnalare come fino al 2014 gli avviati tra i anni siano diminuiti, con la contrazione più importante nel 2013 (-22,5%, pari a unità, rispetto al 2012). A partire dal 2015 si è verificata un inversione di tendenza e addirittura tra il 2016 e il 2017 si è registrato un +40,2% (pari a unità). La classe anni ha avuto un andamento più discontinuo ma anche per essa, tra il 2016 e il 2017, è stata rilevata una crescita del 20,7% ( unità). Le coorti anni e anni negli hanno avuto un andamento similare. Gli avviati sono diminuiti fino al 2014, cresciuti nel 2015, scesi nel 2016 e nuovamente risaliti nel La migliore performance negli sembra quella dei lavoratori più maturi (55 e oltre): infatti, ad eccezione del -11,1% registrato tra il 2012 e il 2013 (1.602 unità) e il -0,3% tra il 2015 e il 2016 (45 unità), sono sempre stati in crescita osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 67

77 Tab. 2 - Avviati domiciliati in Liguria per genere e fasce d'età Anno 2017 (valori assoluti) Non Femmine Maschi Fasce di età definito Totale v.a v.a v.a v.a < e oltre non definita Totale Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG Tab. 2a - Avviati domiciliati in Liguria per genere e fasce di età Anno 2017 (valori percentuali) Fasce di età Femmine Maschi Totale v% v% v% <16 0,1% 0,0% 0,0% ,8% 6,0% 5,4% ,6% 16,6% 16,1% ,4% 15,4% 15,4% ,2% 11,9% 11,6% ,5% 10,3% 10,4% ,7% 10,5% 11,1% ,1% 10,1% 10,6% ,4% 8,4% 8,9% 55 e oltre 10,3% 10,8% 10,6% non definita 0,0% 0,0% 0,0% Totale 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

78 Tab. 2b - Avviati domiciliati in Liguria per fasce d'età Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) Fasce di età v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a < e oltre Non definito Totale Variazioni 2008/ / / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% v% <16-18,3% 45,7% -26,3% -3,9% -11,4% 2,2% 57,2% 31,2% -20,8% ,6% -3,4% -3,2% -17,1% -22,5% -7,9% 7,1% 5,2% 40,2% ,1% 2,9% 3,4% -5,2% -10,3% -4,3% 6,7% 0,0% 20,7% ,9% 2,2% -0,5% -5,0% -5,1% -2,9% 10,4% -4,0% 13,1% ,0% -5,7% -2,4% -5,5% -8,5% -4,9% 12,5% -8,6% 9,3% ,5% -3,2% -1,2% -5,4% -9,4% -2,4% 5,6% -11,3% 6,4% ,2% -4,3% 1,1% -2,9% -6,7% 1,0% 7,7% -8,3% 7,3% ,9% 1,0% 4,2% -0,7% -5,1% 2,8% 10,0% -8,1% 11,2% ,6% -0,7% 4,7% 4,2% -3,3% 7,1% 14,5% -1,9% 12,0% 55 e oltre 3,5% 0,5% 5,9% 7,3% -11,1% 2,7% 10,7% -0,3% 14,7% Non definito 125,9% -100,0% ,0% 0,0% -100,0% - -94,3% 1734,7% Totale -5,6% -1,2% 1,1% -3,2% -8,4% -1,2% 9,4% -4,9% 13,4% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 69

79 Nel corso dei 9 anni analizzati il terziario ha visto aumentare la sua importanza, arrivando ad impiegare l 81,2% degli avviati complessivi nell anno 2017, percentuale che tocca il 91,2% per la componente femminile. Sempre nel 2017, all interno dei servizi, il 28,5% degli avviati è nel turismo, con gli uomini al 29,5% e le donne leggermente al di sotto (27,8%). Rispetto al 2008 gli avviati complessivi nell industria sono cresciuti solo di 6 decimi di punto percentuale e nel 2017 sono arrivati al 14,6%, con una significativa differenza di genere: gli uomini al 23,5%, di cui oltre il 40% nelle costruzioni, e le donne solo al 5,3%, di cui circa il 13% nelle costruzioni. Tab.3 Avviati domiciliati in Liguria per genere e settore di attività Anno 2017 (valori assoluti) non Femmine Maschi Settore di attività definito Totale v.a v.a v.a v.a Agricoltura Industria di cui costruzioni Terziario di cui commercio di cui turismo Non definito Totale Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG Tab.3a Avviati domiciliati in Liguria per genere e settore di attività Anno 2017 (valori assoluti) non Femmine Maschi Settore di attività definito Totale v.a v.a v.a v.a Agricoltura 1,9% 4,6% 3,3% Industria 5,3% 23,5% 14,6% di cui costruzioni 12,6% 43,4% 37,9% Terziario 91,9% 71,0% 93,3% 81,2% di cui commercio 14,1% 13,8% 14,0% di cui turismo 27,8% 29,5% 28,5% Non definito 0,9% 0,9% 6,7% 0,9% Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

80 Tab.3b Avviati domiciliati in Liguria per settore di attività Anni (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Settore di attività v.a v% v.a v% Agricoltura ,8% ,3% Industria ,0% ,6% di cui costruzioni ,1% ,9% Terziario ,6% ,2% di cui commercio ,1% ,0% di cui turismo ,9% ,5% Non definito ,6% ,9% Totale ,0% ,0% Settore di attività Variazioni 2008/2017 v.a. v% Agricoltura ,8% Industria 318 1,4% di cui costruzioni ,9% Terziario ,9% di cui commercio ,4% di cui turismo ,0% Non definito ,3% Totale ,4% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 71

81 Se nel 2017 gli avviati dell industria sono solo 318 unità in più rispetto al 2008, è comunque interessanti soffermarsi sulle variazioni annuali del comparto. Gli avviati sono in crescita fino al 2011, quando hanno toccato il valore massimo di unità. Dal 2012 hanno iniziato a diminuire fino al Nel 2015 la crescita è del 15,8% ( unità, rispetto al 2014), nel 2016 una nuova contrazione (-6,2%, pari a unità) e nel 2017 una risalita del 5,6% ( unità) Avviati nell'industria Liguria Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati QPG Tab.3c - Avviati domiciliati in Liguria nell'industria (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a / / / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% v% 1,8% 2,0% 9,2% -13,2% -9,0% -1,3% 15,8% -6,2% 5,6% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

82 Tra il 2008 e il 2017 gli avviati nel terziario sono saliti del 30,9% ( unità) e quelli nel turismo del 63% ( unità). Come si osserva dalla serie storica, la crescita comunque non è stata priva di battute d arresto. Tra il 2012 e il 2013 si è verificata la flessione più importante: dell 8,6% per il terziario nel suo complesso ( unità) e del 22,2% per il turismo ( unità). Tuttavia, nonostante alcuni anni più critici, gli avviati sono stati sempre su valori più elevati rispetto al 2008, rimarcando così la crescente importanza che il comparto ha assunto per l economia regionale Avviati nei Servizi Liguria Tab.3d - Avviati domiciliati in Liguria nei Servizi (valori assoluti e variazioni percentuali) Terziario di cui Turismo Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati QPG v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Servizi di cui turismo Variazioni 2008/ / / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% v% Servizi 15,9% -1,3% 8,6% -1,5% -8,6% -1,4% 8,6% -7,9% 18,7% di cui turismo 17,5% 5,2% 6,2% 16,2% -22,2% -1,8% 4,6% -1,9% 36,3% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 73

83 Nel 2017 oltre la metà degli avviati (52,2%) ha un contratto a tempo determinato, a seguire troviamo il lavoro flessibile 2 con il 19,7% e il tempo indeterminato con il 16,9%. Il tempo determinato è la forma contrattuale più utilizzata, non solo nel 2017 ma anche negli anni precedenti. Il successo di questo contratto però non va di pari passo con una crescita costante: infatti, è in diminuzione tra il 2008 e il 2009 (-7,1%, pari a unità), e anche negli anni successivi le variazioni positive si sono alternate a quelle negative. Da segnalare due incrementi importanti: il +6,7% del 2016 rispetto al 2015 ( unità) e il +18,1% del 2017 rispetto al 2016 ( unità). Il tempo indeterminato è in diminuzione, ad eccezione del 2015 dove era cresciuto del 65,5% rispetto al 2014 ( unità) per effetto degli incentivi governativi Avviati per tipo di contratto Liguria Il lavoro flessibile ha un andamento quasi speculare rispetto al tempo indeterminato: infatti, ad eccezione del 2012 e del 2013, in cui entrambi sono diminuiti, al crescere di una tipologia contrattuale si verifica una contestuale flessione dell altra. Segnaliamo come nel 2017 il tempo indeterminato è sceso del 13,4% rispetto al 2016 ( unità) mentre il lavoro flessibile è aumentato del 31,5% ( unità); tale crescita è in parte imputabile all abolizione dei voucher che ha causato un impennata del lavoro intermittente Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati QPG 2 La dicitura lavoro flessibile comprende il lavoro in somministrazione, le collaborazioni a progetto (abolite nel Giugno 2015), le collaborazioni coordinate continuative, il lavoro occasionale e il lavoro intermittente. 3 Tra il 2016 è il 2017 il lavoro intermittente è più che raddoppiato, arrivando a coinvolgere lavoratori osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

84 Tab. 4 - Avviati domiciliati in Liguria per tipo di contratto Serie storica (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Tipologia contrattuale v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Apprendistato Lavoro flessibile Tempo indeterminato Tempo determinato Altre tipologie contrattuali Tirocinio Non definito Totale Variazioni 2008/ / / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% v% Apprendistato -17,7% 0,7% -5,9% -10,3% -3,6% -1,9% -19,6% 18,5% 18,3% Lavoro flessibile 12,5% 12,5% 13,7% -7,5% -29,5% 1,4% -11,5% -0,1% 31,5% Tempo indeterminato -13,7% -15,0% -2,9% -4,3% -8,8% -8,0% 65,5% -29,9% -13,4% Tempo determinato -7,1% -1,1% -1,3% 1,1% 1,7% -0,2% 0,9% 6,7% 18,1% Altre tipologie contrattuali 7,3% 4,6% -6,3% 1,6% 29,1% -7,3% -37,8% -42,5% 9,3% Tirocinio 19,6% 19,6% -12,4% -1,8% 12,6% 3,2% 4,9% 20,6% 18,5% Non definito -47,2% -100,0% ,0% - 0,0% Totale -5,6% -1,2% 1,1% -3,1% -8,0% -1,6% 9,4% -4,9% 13,4% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 75

85 Nel 2017, il 36,2% degli avviati è nelle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, il 21,9% nelle professioni non qualificate, a seguire, intorno al 10%, troviamo gli artigiani, operai specializzati e agricoltori, gli impiegati, professioni esecutive nel lavoro di ufficio e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione. Rispetto al 2008 sono in crescita soprattutto le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, entrambe di circa il 37%. Da segnalare come in una decina di anni si siano più che dimezzati legislatori, dirigenti e imprenditori e si siano quasi dimezzate le professioni tecniche. Tab.5 - Avviati domiciliati in Liguria per qualifica professionale Anni (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Legislatori, Dirigenti e Imprenditori Professioni Intellettuali, Scientifiche e di Elevata Specializzazione Variazioni 2008/2017 v.a v% v.a v% v.a. v% ,7% 418 0,3% ,6% ,6% ,3% ,8% Professioni Tecniche ,6% ,7% ,7% Impiegati professioni esecutive nel lavoro di ufficio ,9% ,6% ,8% Professioni Qualificate nelle Attività Commerciali e nei Servizi ,7% ,2% ,4% Artigiani, Operai Specializzati e Agricoltori ,2% ,9% ,5% Conduttori di Impianti e Operai Semiqualificati Addetti a Macchinari Fissi e Mobili, conducenti di veicoli Professioni Non Qualificate ,5% ,9% 553 6,3% ,8% ,9% ,4% Forze Armate 8 0,0% 2 0,0% -6-74,5% Non definita ,9% 85 0,1% ,4% Totale ,0% ,0% ,4% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

86 Box Top Ten delle Professioni (riferite agli avviati nel 2017) Top ten dei lavoratori avviati nel 2017 per qualifica professionale nell'industria (incluse costruzioni) Top ten dei lavoratori avviati nel 2017 per qualifica professionale nei Servizi (escluso turismo) Top ten dei lavoratori avviati nel 2017 per qualifica professionale nel Turismo Manovali e personale non qualificato dell'edilizia civile e professioni assimilate Personale non qualificato delle attività industriali e professioni assimilate Montatori di carpenteria metallica Muratori in pietra, mattoni, refrattari Addetti agli affari generali 830 Elettricisti nelle costruzioni civili e professioni assimilate 610 Installatori di linee elettriche, riparatori e cavisti 549 Idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas 541 Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati 524 Panettieri e pastai artigianali 483 Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG Commessi delle vendite al minuto Addetti all'assistenza personale Camerieri e professioni assimilate Collaboratori domestici e professioni assimilate Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati Addetti agli affari generali Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia di uffici ed esercizi commerciali Marinai di coperta Professori di scuola secondaria superiore Operai addetti ai servizi di igiene e pulizia Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG Camerieri e professioni assimilate Cuochi in alberghi e ristoranti Baristi e professioni assimilate Personale non qualificato nei servizi di ristorazione Addetti alla preparazione, alla cottura e alla distribuzione di cibi Personale non qualificato addetto alla pulizia nei servizi di alloggio e nelle navi Addetti all'accoglienza nei servizi di alloggio e ristorazione Collaboratori domestici e professioni assimilate 691 Addetti alle consegne 539 Bagnini e professioni assimilate 501 Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 77

87 Considerando solamente le modalità contrattuali che prevedono una specifica dell orario (lavoro a tempo indeterminato, tempo determinato, somministrazione e apprendistato), in tutti gli anni considerati, è prevalso il full time ma, se nel 2009 pesava per il 60% e nel 2010 per il 60,9%, dal 2011 l incidenza è scesa al di sotto del 60% senza mai risalire, e nel 2017 ha addirittura toccato il minimo del 53,3%. Tab.6 - Avviati domiciliati in Liguria per modalità oraria(*) Anni (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Full time Part time Totale (*) v% v% v% v% v% v% v% v% v% Full time 64,4% 65,3% 64,8% 60,9% 58,7% 57,8% 59,0% 59,0% 57,0% Part time 35,6% 34,7% 35,2% 39,1% 41,3% 42,2% 41,0% 41,0% 43,0% Totale (*) 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG (*)N.B. La modalità oraria viene considerata solo per i contratti che la prevedono espressamente: lavoro a tempo indeterminato, determinato, somministrazione e apprendistato osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

88 Tra i part time prevalgono sempre le donne che nel 2017 rappresentano il 61%, anche se è interessante segnalare come, nel 2017, rispetto al 2009, gli uomini che lavorano a tempo parziale sono aumentati di ben unità (+26,4%), mentre le donne sono scese di unità (-9,7%). Tab.6a - Avviati part time domiciliati in Liguria per genere (*) Anni (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a M F Totale (*) Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% M -18,0% 18,2% 15,2% -5,7% -2,8% 20,9% -10,2% 13,7% F -23,1% 26,3% 2,0% -8,4% -6,1% 14,9% -14,7% 8,1% Totale (*) -21,5% 23,7% 6,2% -7,5% -4,9% 17,0% -13,0% 10,2% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG (*)N.B. La modalità oraria viene considerata solo per i contratti che la prevedono espressamente: lavoro a tempo indeterminato, determinato, somministrazione e apprendistato osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 79

89 Tab.6b - Avviati full time domiciliati in Liguria per genere (*) Anni (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a M F Totale (*) Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% M -18,5% 19,8% -8,2% -15,4% -8,1% 23,2% -11,8% 2,1% F -21,5% 23,7% 6,2% -7,5% -4,9% 17,0% -13,0% 10,2% Totale (*) -19,7% 21,3% -2,5% -12,0% -6,6% 20,3% -12,3% 5,8% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG (*)N.B. La modalità oraria viene considerata solo per i contratti che la prevedono espressamente: lavoro a tempo indeterminato, determinato, somministrazione e apprendistato osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

90 Nel 2017 sono i lavoratori a cui è stato prorogato 4 un contratto, in crescita del 27,4% rispetto al 2016 ( unità); si tratta in prevalenza di contratti a tempo determinato (68,4%), seguiti dal lavoro flessibile (26%). Tab.7 Prorogati domiciliati in Liguria per genere e tipologia contrattuale Anno 2017 (valori assoluti e valori percentuali) Femmine Maschi non definito Totale Totale v.a v.a v.a v.a v% Apprendistato ,9% Lavoro flessibile ,0% Tempo determinato ,4% Altre tipologie contrattuali ,1% Tirocinio ,6% Totale ,0% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG 4 Per le proroghe e le trasformazioni non sono state ricostruite le serie storiche in quanto non si dispone di dati attendibili antecedenti al osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 81

91 Nel 2017 i lavoratori a cui è stato trasformato il contratto da tempo determinato a tempo indeterminato sono 6.093, in diminuzione del 27,6% rispetto al 2016 ( unità). Tab.8 Cessati domiciliati in Liguria per genere e tipologia contrattuale(*) Anno 2017 (valori assoluti e valori percentuali) Femmine Maschi non definito Totale Totale v.a v.a v.a v.a v% Apprendistato ,8% Lavoro flessibile ,2% Tempo indeterminato ,5% Tempo determinato ,2% Altre tipologie contrattuali ,6% Tirocinio ,7% Non definito ,0% Totale ,0% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

92 5. Le dinamiche più recenti (2 trimestre tr imestre 2018) Nel II trimestre 2018 i domiciliati in Liguria che hanno almeno una Comunicazione Obbligatoria di avviamento sono , pressoché stabili (+0,1%, pari a 85 unità) rispetto allo stesso trimestre del Il 52% degli avviati ha meno di 35 anni e le classi più numerose sono, come già avveniva lo scorso anno, la anni (18,5%) e la anni (16%). Gli aumenti più consistenti riguardano la classi 55 e oltre (+5,7%, pari a 334 unità) e anni (+5,6%, pari a 286 unità), mentre le coorti giovanili mostrano i maggiori segni di sofferenza; infatti, gli incrementi, laddove ci sono, sono esigui: +1,2% tra i anni (+46 unità) e +0,2% tra i anni (+23 unità). Tab.1 Avviati domiciliati in Liguria per fasce d'età (*) II trimestre II trimestre 2018 (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Fasce di età II trim 2017 II trim 2018 Variazioni 2017/2018 v.a v% v.a v% v.a. v% < ,0% 15 0,0% -2-11,7% ,9% ,9% 46 1,2% ,9% ,5% ,9% ,0% ,0% 23 0,2% ,5% ,3% ,2% ,7% ,5% ,8% ,5% ,2% ,3% ,9% ,9% 36 0,6% ,2% ,6% 286 5,6% 55 e oltre ,4% ,9% 334 5,7% Non definito 1 0,0% 2 0,0% 1 100,0% Totale ,0% ,0% 85 0,1% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG 1 Le estrazioni sono state effettua te nell ultima settimana di Luglio dei rispettivi anni, 2017 e osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 83

93 Gli avviati aumentano soprattutto in agricoltura (+17,7%, pari a 229 unità) e nell industria (+5,5%, pari a 429 unità). Il terziario ha una crescita dello 0,6% (+290 unità) nonostante la flessione dell 8,8% del turismo ( unità) e la contrazione del 2% del commercio (-131 unità). Tab.2 Avviati domiciliati in Liguria per settore di attività(*) II trimestre II trimestre 2018 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Settore di attività II trim 2017 II trim 2018 Variazioni 2017/2018 v.a v% v.a v% v.a. v% Agricoltura ,1% ,4% ,7% Industria ,5% ,2% 429 5,5% di cui costruzioni ,9% ,0% 244 8,7% Terziario ,5% ,8% 290 0,6% di cui commercio ,6% ,3% ,0% di cui turismo ,3% ,6% ,8% Non definito ,9% 336 0,5% ,0% Totale ,0% ,0% 85 0,1% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

94 Il 53,9% degli avviati ha un contratto a tempo determinato, seguito dal 23,2% del lavoro flessibile e dal 12% del tempo indeterminato. E interessante notare come il maggior aumento sia quello del lavoro a tempo indeterminato (+5,9%, pari a 418 unità), seguito dall apprendistato (+1,9%, pari a 67 unità). Da segnalare anche la crescita dei tirocini (+6,1%, pari a 163 unità). Tab.3 Avviati domiciliati in Liguria per tipo di contratto(*) II trimestre II trimestre 2018 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Tipologia contrattuale II trim 2017 II trim 2018 Variazioni 2017/2018 v.a v% v.a v% v.a. v% Apprendistato ,7% ,8% 67 1,9% Lavoro flessibile ,9% ,2% ,4% Tempo indeterminato ,3% ,0% 418 5,9% Tempo determinato ,3% ,9% ,5% Altre tipologie contrattuali 382 0,6% 363 0,6% -19-5,0% Tirocinio ,3% ,5% 163 6,1% Totale ,0% ,0% 85 0,1% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG Altre tipologie contrattuali 0,6% Lavoratori avviati per tipo di contratto II trimestre 2018 Tirocinio 4,5% Apprendistato 5,8% Lavoro flessibile 23,2% Tempo determinato 53,9% Tempo indeterminato 12,0% Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 85

95 Nel II trimestre 2018 sono1.913 lavoratori il cui contratto è stato trasformato da tempo determinato a tempo indeterminato, con un incremento del 34% (+485 unità) rispetto al corrispondente periodo Nel II trimestre 2018 i lavoratori che hanno almeno una CO di cessazione sono , in crescita del 7,4% rispetto al II trimestre 2017, anche se è interessante sottolineare come ad aumentare siano soprattutto i cessati con contratto di apprendistato (+16,4%, pari a 355 unità) e a tempo determinato (+12,1%, pari a unità), mentre diminuiscono del 5,3% i cessati con contratto a tempo indeterminato (539 unità). Nel II trimestre 2018 il saldo tra avviati e cessati è negativo e pari a unità. Tab.4 Cessati domiciliati in Liguria per tipo di contratto(*) II trimestre II trimestre 2018 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Tipologia contrattuale II trim 2017 II trim 2018 Variazioni 2017/2018 v.a v% v.a v% v.a. v% Apprendistato ,6% ,0% ,4% Lavoro flessibile ,8% ,7% 303 2,1% Tempo indeterminato ,8% ,5% ,3% Tempo determinato ,1% ,8% ,1% Altre tipologie contrattuali 408 0,7% 346 0,6% ,2% Tirocinio ,1% ,1% ,7% non definito 2 0,0% ,0% Totale ,0% ,7% ,4% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati QPG osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

96 1. Il trend ( ) In Italia e in Liguria la contrazione delle ore di Cassa Integrazione Guadagni che si è verificata a partire dal 2014, non è imputabile esclusivamente ad una ripresa dell economia ma dipende anche dalle innovazioni legislative introdotte a partire dalla cd. Legge Fornero (L.92/2012), proseguite con il Job Act (L.183/2014) e con i decreti legislativi 22/2015 e 148/2015, che hanno stabilito regole più stringenti per l utilizzo di questo ammortizzatore sociale. In particolare, nel dlgs. 148/2015 si provvede a: confermare l impossibilità di autorizzare le integrazioni salariali in caso di cessazione definitiva dell attività aziendale o di un ramo di essa (divieto a regime dal 2017); subordinare il ricorso alla CIG alla verifica delle possibilità contrattuali di riduzione dell orario di lavoro; sottoporre la durata massima degli interventi a 24 mesi in un quinquennio mobile, con la possibilità di arrivare a 36 mesi in caso di stipula di un contratto di solidarietà; modificare il sistema di finanziamento delle integrazioni salariali da parte delle imprese con maggiore partecipazione finanziaria da parte dei datori di lavoro e rimodulazione degli oneri contributivi. Ricordiamo che gli interventi di integrazione salariale sono 3: CIG ordinaria: si applica a tutte le aziende industriali in caso di situazioni aziendali dovute ad eventi transitori non imputabili al lavoratore o ai dipendenti e alle situazioni temporanee di mercato; CIG straordinaria: si applica a tutte le aziende industriali che hanno occupato in media 15 dipendenti (computando anche apprendisti e dirigenti) nel semestre antecedente la richiesta e alle aziende con più di 50 lavoratori in caso di riorganizzazione aziendale, crisi aziendale e contratto di solidarietà difensivo; CIG in deroga: è un intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese che non possono ricorrere agli strumenti ordinari, o perché escluse ab origine da questa tutela oppure perché hanno già esaurito il periodo di fruizione delle tutele ordinarie. Viene concessa dalla Regione o Provincia Autonoma con Determina, se la richiesta d intervento proviene da Unità Produttive site in un'unica Regione o Provincia Autonoma osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 87

97 In Italia, rispetto al 2008, le ore di Cassa Integrazione Guadagni sono cresciute del 52,9% (+121milioni). Ad aumentare sono stati principalmente gli interventi straordinari, con 127milioni di ore in più (+145,7%); la deroga è salita ma in misura più contenuta (+7,1%, 2milioni di ore), mentre sono diminuite di circa 8milioni le ore ordinarie autorizzate (-7,2%). In Liguria le ore autorizzate di CIG sono salite dai 4milioni e 700mila del 2008 ai 6milioni e 900mila del 2017, con una crescita in termini percentuali del 46,7%. Rispetto al dato nazionale è interessante segnalare il robusto incremento sia degli interventi straordinari, che sono pressoché raddoppiati, sia di quelli in deroga, quasi triplicati. Sempre rispetto al 2008 invece sono diminuiti gli interventi ordinari del 29% (-600mila ore). Tab. 1 - ANDAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN LIGURIA E ITALIA Anni (valori assoluti) Tipologia di intervento LIGURIA Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Totale generale ITALIA Tipologia di intervento 2008 Interventi ordinari Interventi straordinari Interventi in deroga Totale generale Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS Tab. 1a - ANDAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI IN LIGURIA E IN ITALIA Anni (variazioni assolute e percentuali) LIGURIA Tipologia di intervento Variazioni 2008/17 V.A. V% Interventi ordinari ,0% Interventi straordinari ,0% Interventi in deroga ,3% Totale generale ,7% ITALIA Tipologia di intervento Variazioni 2008/17 V.A. V% Interventi ordinari ,2% Interventi straordinari ,7% Interventi in deroga ,1% Totale generale ,9% Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

98 Analizzando la serie storica, in Liguria fino al 2013 si è verificata una crescita delle ore totali autorizzate, mentre a partire dal 2014 è iniziata una fase discendente. La contrazione più importante è quella avvenuta nel 2017 rispetto a un anno prima (-36,4%, circa 4milioni di ore). La CIG in deroga, ha mostrato un trend simile, anche se questo intervento ha iniziato la sua fase calante un anno prima, nel 2013 (-45,6%, pari a 3milioni di ore, rispetto al 2012). Una bella inversione di tendenza, anche in considerazione del fatto che tra il 2010 e il 2012, le ore in deroga sono state quelle maggiormente utilizzate. Le ore ordinarie e straordinarie, nel corso degli anni considerati, hanno avuto un andamento più altalenante. Escludendo il 2009 e il 2010 in cui la CIG ordinaria ha superato quella straordinaria, già nel 2011 la situazione si è invertita, con le ore straordinarie sempre maggiori rispetto a quelle ordinarie. Segnaliamo come le ore ordinarie a partire dal 2014 abbiano iniziato un trend discendente, mentre quelle straordinarie sono caratterizzate da un andamento discontinuo. Andamento ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni - Liguria Ordinaria Straordinaria Deroga CIG totale Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 89

99 Di seguito un breve approfondimento sui singoli tipi di intervento nel periodo tra il 2008 e il CIG ordinaria: rispetto al 2008 crescono le ore autorizzate per l industria (+25,4%, 160mila ore) e si dimezzano quelle per l edilizia. All interno dell industria si segnala la flessione del 98,5% del metallurgico (circa -171mila ore) e della chimica dove le ore arrivano quasi a dimezzarsi. Sono raddoppiate le ore nel meccanico, l abbigliamento è salito da 620 a 8mila ore, e crescite consistenti delle ore si sono verificate nell installazione di impianti per l edilizia, nella lavorazione dei minerali non metalliferi e nella carta, stampa ed editoria; CIG straordinaria: rispetto al 2008 sono praticamente raddoppiate le ore autorizzate nell industria e decuplicate quelle nel commercio, mentre l edilizia è scesa del 72,3% (-49mila ore). All interno dell industria gli aumenti più consistenti si hanno nel meccanico, da 154mila a 3milioni di ore e nei trasporti e comunicazioni, da 22mila ore a 700mila, mentre è migliorata la situazione della chimica, che da 600mila passa a 27mila ore, e della carta, stampa ed editoria, che è scesa da 120mila a 28mila ore autorizzate; CIG in deroga: con l eccezione del comparto settori vari, sono cresciute tutte le macrovoci ed in particolar modo l artigianato che dalle 16mila ore del 2008 è passato alle 73mila del 2017, e il commercio, che dalle 54mila è arrivato alle 170mila ore. All interno dell industria segnaliamo come il meccanico e il legno che nel 2008 non avevano ore autorizzate, 9 anni dopo si attestino rispettivamente sulle 41mila e sulle 15mila ore autorizzate osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

100 Tab. 2- CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - INTERVENTI ORDINARI, STRAORDINARI E IN DEROGA IN LIGURIA PER RAMO DI ATTIVITA' 2008 E 2017 (valori assoluti - valori percentuali) Ordinaria Straordinaria In deroga v.a v.a v.a Industria di cui Attività economiche connesse con l'agricoltura Estrazione minerali metalliferi e non Legno Alimentari Metallurgiche Meccaniche Tessili Abbigliamento Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche Pelli, cuoio e calzature Lavorazione minerali non metalliferi Carta, stampa ed editoria Installazione impianti per l'edilizia Energia elettrica, gas e acqua Trasporti e comunicazioni Tabacchicoltura Servizi Varie Edilizia Artigianato Commercio Settori vari Totale Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 91

101 Tab. 2a - CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI - INTERVENTI ORDINARI, STRAORDINARI E IN DEROGA IN LIGURIA PER RAMO DI ATTIVITA' Anni (valori assoluti - valori percentuali) Ordinaria Straordinaria In deroga 2008/ / /2017 v.a v% v.a v% v.a v% Industria ,4% ,1% ,3% di cui Attività economiche connesse con l'agricoltura ,0% Estrazione minerali metalliferi e non Legno 917 4,9% Alimentari ,0% Metallurgiche ,5% ,0% 142. Meccaniche ,1% ,8% Tessili Abbigliamento ,1% Chimica, petrolchimica, gomma e materie plastiche ,8% ,5%.. Pelli, cuoio e calzature Lavorazione minerali non metalliferi ,9% Carta, stampa ed editoria ,4% ,0%.. Installazione impianti per l'edilizia ,9% ,8% ,9% Energia elettrica, gas e acqua Trasporti e comunicazioni ,1% ,0% ,0% Tabacchicoltura Servizi Varie ,2% Edilizia ,6% ,3% Artigianato ,1% Commercio ,9% ,5% Settori vari ,8% Totale ,0% ,0% ,3% Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

102 Approfondiamo la serie storica che va dal 2008 al Interventi ordinari In tutti gli anni considerati, le ore ordinarie dell industria sono prevalenti rispetto a quelle concesse per l edilizia, con l eccezione del 2008 e del Nel 2009 le ore autorizzate per l industria sono salite a 3milioni 800mila rispetto alle 600mila ore del Nel 2010 sono scese per poi risalire a partire dal 2012, ma dal 2014 ha avuto inizio una fase di contrazione. Le ore nell edilizia invece, dopo la crescita del 2009 (+39,1%, circa 600mila ore), sono scese fino al 2012, aumentando però del 51,2% l anno successivo (circa 800mila ore in più). Come per l industria, a partire dal 2014 ha inizio una trend discendente che però, per l edilizia si interrompe nel 2017 quando si verifica un incremento dell 11,4% (+70mila unità, rispetto al 2016). Andamento ore autorizzate di CIG Ordinaria - Liguria Industria Edilizia Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 93

103 Interventi Straordinari Fino al 2013 le ore straordinarie in favore dell industria hanno subito, con cadenza annuale, un alternarsi di aumenti e decrementi. Sono poi scese nel 2014 e nel 2015, per poi crescere del 28,6% nel 2016 (+1milione e 700mila ore, rispetto al 2015) e crollare del 41,6% nel 2017 (-3milioni di ore, rispetto al 2016). Le ore nel commercio sono cresciute fino al 2015, ad eccezione delle annate 2011 e 2014, mentre nel 2016 e nel 2017 hanno subito un nuovo ribasso. Più complessa la situazione dell edilizia. Fino al 2010 si assiste ad un incremento delle ore autorizzate che però, solo un anno dopo subiranno una diminuzione del 73,1% (-63mila ore) attestandosi sulle 23mila ore. Nel 2012 la crescita è consistente e arrivano a toccare le 184mila ore, ma appena un anno dopo si è verificata una nuova flessione (-18% pari a 33mila ore). Nel 2014 una nuova impennata le ha portate quasi a quadruplicare ma già dal 2015 è iniziato un trend discendente, con il periodo 2016/2017 che ha fatto registrare un importante -90,1% (-170 mila unità). Andamento ore autorizzate di CIG Straordinaria - Liguria Industria Edilizia Commercio Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

104 Interventi in Deroga Tra il 2008 e il 2012 le ore in deroga nel commercio sono balzate da 54mila a 3milioni e 700mila. Dal 2003 ha però inizio un irresistibile trend discendente che le ha portate a quota 170mila ore nell anno Le ore nell industria, dopo il picco del 2010 (3milioni e 200mila le ore autorizzate), hanno iniziato una fase calante che ha avuto 2 momenti di discontinuità, nel 2012 (+3,7%, pari a 100mila ore, rispetto al 2011) e nel 2015 (+18,9%, pari a 91mila ore, rispetto al 2014). Gli interventi in deroga nell artigianato hanno vissuto una fase espansiva fino al 2012, quando sono arrivati ad 1milione di ore, rispetto alle 16mila ore del Dal 2013 le ore hanno iniziato a diminuire. L edilizia ha cominciato ad utilizzare la CIG in deroga a partire dal 2009, con circa 5mila ore autorizzate che solo un anno dopo sono schizzate a quota 97mila. Nel 2011 hanno subito una flessione del 4,6% rispetto al 2010 (-4mila unità), per poi quintuplicare nel 2012, raggiungendo così le 480mila ore. Nel 2013 ha avuto inizio la diminuzione che si è interrotta nel 2017 quando le ore autorizzate sono salite di 89mila ore rispetto al Andamento ore autorizzate di CIG in Deroga - Liguria Industria Edilizia Artigianato Commercio Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 95

105 Tab. 3 - ANDAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI NELLE 4 PROVINCE LIGURI Anni (valori assoluti - variazioni assolute e poercentuale) Genova V.A. V.A. V.A. V% Interventi ordinari ,9% Interventi straordinari ,6% Interventi in deroga ,5% Totale generale ,8% Imperia Variazioni 2008/17 V.A. V.A. V.A. V% Interventi ordinari ,2% Interventi straordinari ,9% Interventi in deroga ,1% Totale generale ,7% La Spezia V.A. V.A. V.A. V% Interventi ordinari ,2% Interventi straordinari ,1% Interventi in deroga ,8% Totale generale ,8% Savona Variazioni 2008/17 Variazioni 2008/17 Variazioni 2008/17 Rispetto al 2008, nel 2017 le ore di CIG autorizzate sono aumentate solo nelle province di Savona e La Spezia. Si segnala che: a Genova le ore sono complessivamente diminuite del 17,8% (490mila ore in meno), per effetto della contrazione degli interventi ordinari e straordinari, mentre quelli in deroga sono schizzati dalle 94mila ore alle 255mila; a Imperia la CIG totale ha subito un decremento del 31,7% (-91mila ore), con la discesa degli interventi ordinari e in deroga nonostante quelli straordinari abbiano subito una vera propria impennata, dalle 15mila ore del 2008 alle 129mila del 2017; a La Spezia sono aumentate del 47,8% le ore autorizzate (+225mila unità), diminuite le ore ordinarie ma al contempo sono cresciute in modo vertiginoso le ore straordinarie e quelle in deroga. Le ore in deroga addirittura sono passate dalle 5mila del 2008 alle quasi 58mila del 2017; a Savona la CIG totale nel 2017 è più che triplicata, salendo da circa 1milione 200mila ore a 3milioni 700mila. L incremento è dovuto al massiccio ricorso delle ore straordinarie e in deroga, mentre quelle ordinarie sono cresciute solo dell 1,9% (+11mila ore in più). V.A. V.A. V.A. V% Interventi ordinari ,9% Interventi straordinari ,8% Interventi in deroga ,7% Totale generale ,2% Fonte: ALFA - O.M.L. - Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

106 La serie storica della CIG ordinaria, ha il medesimo andamento in tutte le province. Nel 2009 si è assistito ad una robusta crescita delle ore autorizzate, ma nei 3 anni successivi si è verificata un importante caduta, ad eccezione di Savona dove nel 2012 le ore sono ancora in crescita. Nel 2013 di nuovo un aumento significativo, l ultimo, perché a partire dal 2014, ha preso il via una nuova e più duratura diminuzione. Hanno interrotto questo trend solo Genova e Imperia che nel 2017, rispetto al 2016, hanno un incremento che comunque è più contenuto rispetto a quelli del passato. Andamento ore autorizzate di CIG Ordinaria - Province Genova Imperia La Spezia Savona Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 97

107 Per quanto riguarda la serie storica delle ore straordinarie, in tutte le province si sono verificate forti oscillazioni tra un anno e l altro. A Genova l incremento più consistente si è verificato tra il 2010 e il 2011 quando le ore sono raddoppiate. Nei periodi successivi si assiste ad un altalena di crescite e flessioni. L ultimo dato annuale, il 2017, evidenzia una diminuzione delle ore del 79%, rispetto al 2016 (-5milioni di ore). Genova è anche l unica provincia in cui nel 2017 le ore straordinarie scendono sotto i livelli pre crisi. Anche Savona nel 2011 ha subito un forte incremento della CIG straordinaria, che dalle 66mila del 2010 è salita a quota 1milione 300mila. La crescita è continuata con il picco del 2013 (2milioni e 700mila ore autorizzate). Tra il 2014 e il 2016 si sono alternate crescite e diminuzioni ma nel 2017 le ore sono salite raddoppiando rispetto all anno prima, portando così Savona ad essere la provincia ligure con il maggior numero di ore di CIG straordinaria autorizzate nel 2017 (poco più di 3milioni di ore). A Imperia tra il 2008 e il 2012 le ore sono aumentate da 15mila a 132mila, nonostante il -70,3% del 2011 (-54mila ore rispetto al 2010). Nel 2013 si è verificata nuovamente una flessione della CIG straordinaria che ha portato le ore a 51mila unità, ma nel 2014 un nuovo aumento le ha fatte quadruplicare. Solo nel 2016 hanno iniziato a diminuire. A La Spezia nel 2008 le ore straordinarie autorizzate erano 52mila e dopo solo un anno sono diventate 409mila. Escludendo la flessione del 2010, la crescita è continuata fino al 2012, anno in cui si sono raggiunte le 558mila ore (-3% rispetto al 2011), per poi riprendere nel 2014, con lo sforamento del milione di ore. Nel 2015 però la CIG si è dimezzata, anche se il nuovo incremento del 2017 l ha portata a 370mila ore, valore superiore a quello del 2008 ma anche lontano da quello più preoccupante del osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

108 Andamento ore autorizzate di CIG Straordinaria - Province Genova Imperia La Spezia Savona Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 99

109 Riguardo alle ore autorizzate in deroga, La Spezia e Imperia hanno un andamento simile, con una forte crescita fino al 2012 e una continua diminuzione che è iniziata nel 2013, anche se a La Spezia, il 2017 ha fatto segnare +61%, rispetto al 2016 (+21mila ore). A Genova e Savona fino al 2010 si è assistito ad una crescita delle ore autorizzate, ma dal 2011 ha preso il via una fase discendente che si è interrotta solo nel 2012, quando a Savona la deroga è cresciuta dell 86,6% rispetto al 2011 (+511mila ore) mentre a Genova si è assistito ad un incremento piuttosto modesto (+2% pari a 69mila ore). Andamento ore autorizzate di CIG in Deroga - Province Genova Imperia La Spezia Savona Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati INPS osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

110 1. Le imprese complessive ( ) In Italia, al 31 Dicembre 2017, le imprese registrate sono , in crescita dello 0,1% rispetto al 2009 ( unità). Nello stesso periodo diminuiscono le iscrizioni (-7,4%, pari a unità) e soprattutto le cessazioni (-15,5%, pari a unità). In Liguria le imprese registrate al 31 Dicembre 2017 sono , con una flessione del 2,1% rispetto al 2009 ( unità). In analogia con l andamento nazionale le chiusure diminuiscono (-15,4%, pari a unità) più della nuove aperture (-13,1%, pari a unità). Le province seguono il trend regionale con l eccezione di Savona, dove la caduta delle iscrizioni (-17,5%, pari a 376 unità) supera quella delle cessazioni (-15,9%, pari a 342 unità). Tab. 1 - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE (*) (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Variazioni assolute Variazioni % Imprese Imprese Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni registrate registrate registrate registrate Iscrizioni Cessazioni Genova ,8% -11,7% -13,9% Imperia ,1% -14,0% -16,3% La Spezia ,5% -10,6% -18,7% Savona ,3% -17,5% -15,9% Liguria ,1% -13,1% -15,4% Nord Ovest ,0% -13,1% -11,1% ITALIA ,1% -7,4% -15,5% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere * I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 101

111 Il tasso di crescita ligure 1 che nel 2009 era dello 0,09%, diventa dello 0,22% nel Dalla serie storica emerge come il 2013 sia stato l anno più difficile, con l indicatore regionale che ha raggiunto il minimo del -0,30% e a Imperia ha addirittura toccato il -1,46%. Nell arco degli anni considerati, la provincia più in salute sembra essere La Spezia: infatti, nonostante un andamento altalenante, il tasso di crescita si è comunque mantenuto sempre su valori positivi e dal 2013 in poi è il più elevato a livello provinciale. Imperia sembra aver pagato maggiormente il prezzo della crisi, soprattutto tra il 2011 e il 2013, con una continua discesa del tasso di crescita. Dal 2014 è iniziata una fase di miglioramento che ha portato una risalita dell indicatore, che però è tornato ad essere positivo solo recentemente, nel 2016 e nel A Genova, il picco di crescita si è avuto nel 2011, con il relativo tasso pari all 1,05%, mentre l unico valore negativo è quello del 2013 (-0,05%), dopodiché si è sempre mantenuto su valori positivi. Nel 2017 è dello 0,14%. Nel 2009 Savona era l unica provincia con il tasso negativo (-0,01%), ma dopo solo un anno è diventata la seconda provincia con l indicatore più alto (0,93%) dopo La Spezia (1,55%). Nel 2011 però l indicatore savonese è sceso allo 0,30% e nel 2012 è diminuito ulteriormente diventando negativo (-0,54%). Da allora non è più tornato su valori positivi. 1 Il tasso di crescita è dato dal rapporto tra il saldo fra iscrizioni e cessazioni al netto delle cancellazioni d ufficio- e lo stock delle imprese registrate all inizio del periodo considerato osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

112 2,00% Tasso di crescita delle imprese liguri ,50% 1,00% 0,50% 0,00% ,50% -1,00% -1,50% -2,00% Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere Tab. 2 -TASSO DI CRESCITA DELLE IMPRESE -LIGURIA E PROVINCE- Serie storica (valori percentuali) Genova 0,01% 0,38% 1,05% 0,48% -0,05% 0,21% 0,42% 0,21% 0,14% Imperia 0,07% 0,57% -0,16% -0,39% -1,46% -0,50% -0,55% 0,20% 0,21% La Spezia 0,57% 1,55% 1,08% 0,35% 0,24% 0,97% 0,66% 0,48% 1,07% Savona -0,01% 0,93% 0,30% -0,54% -0,34% -0,26% -0,61% -0,19% -0,12% Liguria 0,09% 0,67% 0,71% 0,12% -0,30% 0,11% 0,10% 0,17% 0,22% Fonte: dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 103

113 Nel 2017, rispetto al 2009, in Liguria diminuiscono le imprese che chiudono, un fenomeno che si verifica in quasi tutti i settori economici ad eccezione della sanità sociale ed assistenza (+45%, pari a 9 unità), del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+10,6%, pari a 34 unità) e delle altre attività di servizi (+7,9%, pari a 29 unità). Purtroppo la contrazione delle cessazioni è contestuale ad una diffusa flessione delle iscrizioni, e proprio per questo motivo riteniamo opportuno un focus sull andamento dei settori che in termini di imprese registrate incidono maggiormente sul complesso delle imprese. Ci soffermeremo quindi su costruzioni, commercio, attività dei servizi di alloggio e di ristorazione e attività manifatturiere che, nel corso degli anni, a livello di imprese registrate, hanno mantenuto l incidenza più elevata rispetto al totale delle imprese. Tab. 3 - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE PER SETTORE IN LIGURIA Anni (*) (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Variazioni assolute Variazioni % Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni registrate registrate Iscrizioni Cessazioni Agricoltura, silvicoltura pesca ,5 8,4-32,2 Estrazione di minerali da cave e miniere ,4-100,0-40,0 Attività manifatturiere ,5-20,5-22,3 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria ,8 100,0 0,0 condiz.. Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione ,8 100,0-40,0 d.. Costruzioni ,5-32,2-11,4 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut ,2-27,7-17,4 Trasporto e magazzinaggio ,8-50,3-29,5 Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,9-27,5-8,7 Servizi di informazione e comunicazione ,1-25,5-25,5 Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere * I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

114 Tab. 3a - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE PER SETTORE IN LIGURIA Anni (*) (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Variazioni assolute Variazioni % Imprese Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni registrate registrate registrate Cessazioni Attività finanziarie e assicurative ,6-16,4-13,9 Attivita' immobiliari ,8-41,2-7,5 Attività professionali, scientifiche e tecniche ,0-12,8-5,7 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto ,4 7,9 10,6 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione ,0 0,0 0,0 Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver.. Altre attività di servizi ,0 115,4-16, ,6 42,9 45, ,7-26,6-19, ,4-4,9 7,9 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,7 0,0 0,0 Organizzazioni ed organismi extraterritoriali ,0 0,0 0,0 Imprese non classificate ,5 16,7-27,1 TOTALE ,1-13,1-15,4 Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere (*) I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 105

115 Commercio (26% incidenza sul totale imprese registrate nel 2017) Dal 2009 al 2017 il saldo tra iscrizioni e cessazioni è sempre negativo (-887 unità nel 2017). Anche le iscrizioni sono in diminuzione, ad eccezione del 2013 che però ha fatto registrare un modesto +1,6% (+30 unità) rispetto al Tra il 2016 e il 2017 la flessione è del 4,1% (-66 unità). Le cessazioni hanno un andamento più altalenante. Sono diminuite fino al 2011, salite nel 2012 e poi scese nuovamente. Nel 2015 hanno fatto segnare un +4,4% (pari a 114 unità). Nel 2017 sono nuovamente in contrazione rispetto al 2016 (-1,3%, pari a 32 unità) Andamento demografico del Commercio - Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

116 Tab.4 - ANDAMENTO DEMOGRAFICO DEL COMMERCIO -LIGURIA- Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imprese iscritte Imprese cessate Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% Imprese iscritte -0,6% -10,8% -3,1% 1,6% -1,6% -0,6% -11,7% -4,1% Imprese cessate -4,1% -4,1% 2,4% -0,4% -7,4% 4,4% -7,9% -1,3% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio Costruzioni (18% incidenza sul totale imprese registrate nel 2017) Considerando la serie storica , il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo fino al 2012 quando si è raggiunto un sostanziale equilibrio tra nuove aperture e chiusure, ma dopo un anno il saldo è diventato negativo. Sul fronte delle iscrizioni gli anni più critici sono stati il 2013 (-19,7%, pari a 430 unità, rispetto al 2012) e il 2015 (-10,3%, pari a 181 unità, rispetto al 2014), anche se dal 2011 le aperture hanno continuato a diminuire, ad eccezione del +0,2% fatto registrare nel 2014 (+3 unità rispetto al 2013). Negli anni oggetto di analisi, le cessazioni invece sono diminuite per la prima volta nel 2011 (-8,5%, pari a 173 unità, rispetto al 2010) e poi a partire dal 2014 in maniera continuativa, anno dopo anno osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 107

117 Andamento demografico delle Costruzioni - Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere Tab.5 - ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLE COSTRUZIONI -LIGURIA- Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imprese iscritte Imprese cessate Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% Imprese iscritte 6,7% 1,5% -4,8% -19,7% 0,2% -10,3% -8,3% -0,3% Imprese cessate 3,6% -8,5% 17,6% 2,2% -15,6% -0,7% -6,8% -0,3% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

118 Attività dei servizi di alloggio e ristorazione (11% incidenza sul totale imprese registrate nel 2017) Come per il commercio, anche per le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, tra il 2009 e il 2017, il saldo tra iscrizioni e cessazioni è sempre negativo. Le imprese iscritte sono diminuite per tutto il periodo considerato ad eccezione del 2014 quando sono salite del 2,3% (+15 unità, rispetto al 2013), mentre le cessazioni sono scese solamente nel 2010, nel 2013 e nel Proprio nel 2017 le chiusure scendono del 6,5% rispetto al 2016 (-66 unità) Andamento delle Attività dei servizi di alloggio e ristorazione - Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 109

119 Tab.6 - ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLE ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E RISTORAZIONE -LIGURIA- Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imprese iscritte Imprese cessate Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% Imprese iscritte -16,3% -9,2% -0,8% -0,5% 2,3% -5,2% 3,4% -3,7% Imprese cessate -8,5% 2,6% 1,6% -5,0% 6,7% 0,7% 0,3% -6,5% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio Attività manifatturiere (7% incidenza sul totale imprese registrate nel 2017) Dal 2009 al 2017 le chiusure superano sempre le nuove aperture, con la forbice più ampia nel 2013 (-360 unità). Le imprese iscritte hanno un andamento discontinuo, con le maggiori contrazioni che si verificano nel 2011 (-14,2%, pari a 62 unità, rispetto al 2010) e nel 2013 (-14,6%, pari a 57 unità, rispetto al 2012). Il 2017 fa registrare la contrazione più contenuta delle aperture, solo 1 impresa in meno rispetto al Andamento altalenante anche per le chiusure, in diminuzione fino al 2011, e successivamente in crescita per 2 anni fino al picco delle 694 unità nel Dal 2014 le cessazioni hanno iniziato a diminuire e proprio nel 2014 si verifica un importante flessione del 15,6% rispetto al 2013 (-108 unità) osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

120 Andamento delle Attività manifatturiere - Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere Tab.7 - ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLE ATTIVITA' MANIFATTURIERE -LIGURIA- Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imprese iscritte Imprese cessate Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% Imprese iscritte 1,9% -14,2% 4,3% -14,6% 4,8% 3,4% -5,5% -0,3% Imprese cessate -4,1% -5,6% 7,2% 4,2% -15,6% -4,9% -0,4% -4,0% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 111

121 1.1 Le imprese artigiane 1 In Italia tra il 2009 e il 2017 le imprese artigiane registrate diminuiscono del 10,2%, attestandosi su unità. Anche l incidenza delle artigiane sul totale delle imprese scende dal 24,3% al 21,8%. Nel 2017 le imprese artigiane registrate in Liguria sono , in calo del 6,2% rispetto a 8 anni prima ( unità). Il peso delle artigiane liguri sul totale delle imprese regionali passa dal 28,3% del 2009 al 27,1% del 2017: una diminuzione più contenuta rispetto a quella italiana. Nel 2017, rispetto al 2009, l andamento demografico ligure è simile a quello nazionale, con una flessione delle aperture che supera quella delle chiusure, anche se rispetto all Italia le cessazioni subiscono una contrazione minore, del 13,2% (-479 unità) rispetto al -25,9% nazionale ( unità). Tab. 1/Art. - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE ARTIGIANE Anni (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Variazioni assolute Variazioni % Imprese Imprese Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni registrate registrate registrate registrate Iscrizioni Cessazioni Genova ,9-11,9-13,3 Imperia ,2-26,8-21,5 La Spezia ,8-10,2-5,4 Savona ,8-39,7-10,9 Liguria ,2-21,2-13,2 ITALIA ,2-25,5-25,9 Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio 1 Le imprese artigiane sono un di cui delle imprese complessive osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

122 Tab. 2/Art. - IMPRESE ARTIGIANE IN LIGURIA E IN ITALIA Anni (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese Imprese Imprese Imprese Stock totali artigiane totali artigiane Stock Genova ,3% ,5% Imperia ,9% ,6% La Spezia ,5% ,3% Savona ,5% ,7% Liguria ,3% ,1% ITALIA ,3% ,8% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere Nel 2009 in Liguria il tasso di crescita delle imprese artigiane era del -0,12%. Nel 2010 e nel 2011 è diventato positivo e proprio nel 2011 ha toccato il suo massimo (+0,98%). Nel 2012 è sceso al -0,34%, per poi precipitare al -3,08% nel Anche negli anni successivi il tasso di crescita è rimasto su valori negativi. Nel 2017 l indicatore è pari a -0,75%, sostanzialmente stabile rispetto al 2016 e in leggero miglioramento rispetto al Osservando la situazione provinciale, nel 2009 il tasso di crescita era negativo solo per Genova (-0,80%) e La Spezia (-0,50%), mentre nei 2 anni successivi ha assunto sempre valori positivi per tutte le province. Nel 2012 l indicatore ha iniziato ad essere negativo ovunque con l eccezione di Genova, anche se l anno più difficile è stato sicuramente quello successivo, il 2013; infatti, i tassi hanno toccato il loro minimo, sia a livello regionale (-3,08%) che provinciale. In particolare è crollato a Imperia (-10,46%). Il 2013 ha segnato una vera e propria cesura con il passato: anche negli anni successivi, l indicatore non è più tornato ad assumere valori positivi anche se, dopo il tonfo del 2013, soprattutto Imperia ha mostrato una notevole capacità di ripresa. Anche nel 2017 il tasso di crescita imperiese rimane negativo (-0,17%) ma migliore rispetto alle altre province osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 113

123 4,00% Tasso di crescita delle imprese artigiane - Liguria ,00% 0,00% ,00% -4,00% -6,00% -8,00% -10,00% -12,00% Imperia Savona Genova La Spezia Liguria Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere Tab. 3/Art - TASSO DI CRESCITA DELLE IMPRESE ARTIGIANE -LIGURIA E PROVINCE- Serie storica (valori percentuali) Imperia 0,37% 1,23% 0,19% -1,25% -10,46% -1,08% -0,83% 0,00% -0,17% Savona 1,35% 1,03% 0,40% -1,29% -2,23% -1,10% -1,34% -1,16% -1,44% Genova -0,80% 0,15% 1,64% 0,68% -1,05% -0,38% -0,66% -0,76% -0,61% La Spezia -0,50% 0,97% 0,45% -1,50% -2,51% -0,53% -1,48% -1,28% -0,94% Liguria -0,12% 0,62% 0,98% -0,34% -3,08% -0,66% -0,93% -0,78% -0,75% Fonte: dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

124 In Liguria, nel 2017, rispetto al 2009, in linea con quanto avvenuto per il complesso delle imprese, si verifica una diminuzione delle cessazioni contestualmente a quella delle nuove aperture, anche se ci sono delle eccezioni: nel commercio le chiusure diminuiscono del 32,3% (-65 unità) ma al contempo aumentano le iscrizioni del 17,9% (+14 unità); le attività dei servizi di alloggio e ristorazione a fronte di un -11,2% delle chiusure (pari a 19 unità) registrano una contenuta crescita, +1,1%, delle aperture (pari a 2 unità); il noleggio, le agenzie di viaggio e i servizi di supporto alle imprese hanno un incremento del 18,3% delle chiusure (+24 unità) a fronte però di una crescita del 3,5% delle iscrizioni (+7 unità). Tab. 4/Art. - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE ARTIGIANE PER SETTORE IN LIGURIA Anni (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Variazioni assolute Imprese Iscrizioni Cessazioni registrate Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Agricoltura, silvicoltura pesca ,2-69,2-24,1 Estrazione di minerali da cave e miniere ,4-0,0 Attività manifatturiere ,8-15,2-18,8 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz ,0-100,0-100,0 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d ,5 100,0 200,0 Costruzioni ,3-29,3-8,0 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut ,8 17,9-32,3 Trasporto e ,2-28,8-37,4 Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,2 1,1-11,2 Servizi di informazione e comunicazione ,0-39,4-20,7 Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio nel 2009 e nel 2017 Variazioni % osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 115

125 Tab. 4a/Art. - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE ARTIGIANE PER SETTORE IN LIGURIA Anni (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Variazioni assolute Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni registrate registrate Imprese registrate Variazioni % Iscrizioni Cessazioni Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari ,0-78,6 Attività professionali, scientifiche e tecniche ,5-11,9-37,0 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im ,2 3,5 18,3 Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale Istruzione ,7-100,0 - Sanita' e assistenza sociale ,2-100,0 200,0 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,3-23,8-44,4 Altre attività di servizi ,0-8,6-4,3 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Imprese non classificate ,0-38,5-81,1 TOTALE ,2-21,2-13,2 Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio nel 2009 e nel osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

126 Come per il totale delle imprese, anche per quelle artigiane è stata effettuata un analisi più approfondita dei settori che incidono maggiormente sul complesso artigiane registrate. Si tratta delle costruzioni, delle attività manifatturiere e del trasporto e magazzinaggio. Costruzioni (48% incidenza sul totale imprese artigiane registrate nel 2017) Fino al 2012 le iscrizioni hanno sempre superato le cessazioni. Nel 2013, invece, si è verificata una brusca inversione di tendenza, con le chiusure che hanno sorpassato le aperture di 907 unità. Anche negli anni successivi il saldo ha continuato ad essere negativo ma su valori più contenuti (-170 unità nel 2017). Le iscrizioni sono state in crescita fino al 2012, dopodiché è iniziata una fase discendente, con l eccezione dei modesti incrementi del 2014 e del Le chiusure invece hanno fatto registrare preoccupanti aumenti nel 2012 e nel 2013, soprattutto se lette contestualmente alla flessione delle nuove aperture. Nel 2014 però si è verificata un importante contrazione del 33,8% delle cessazioni (-898 unità, rispetto al 2013). Un anno dopo abbiamo avuto un contenuto incremento e dal 2016 una nuova discesa Andamento demografico delle Costruzioni (art) - Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 117

127 Tab. 5/Art - ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLE COSTRUZIONI -LIGURIA- Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imprese iscritte Imprese cessate Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% Imprese iscritte 8,4% 3,9% -7,4% -18,9% 0,3% -11,1% -6,6% 0,3% Imprese cessate 4,0% -6,6% 23,7% 24,8% -33,8% 1,2% -7,0% -1,4% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio Attività manifatturiere (17% incidenza sul totale imprese artigiane registrate nel 2017) In serie storica il saldo tra iscrizioni e cessazioni è sempre negativo e ha toccato il suo massimo nel 2013 (-281 unità), l anno nero per le imprese artigiane. Sul fronte delle iscrizioni la crescita maggiore è avvenuta tra il 2009 e il 2010 (+5,2%, pari a 24 unità). Negli anni successivi si è assitito ad un alternarsi di contrazioni ed incrementi; questi ultimi però sempre su valori contenuti: +0,7% nel 2012 rispetto al 2011 (3 unità), +1,7% nel 2015 rispetto al 2014 (7 unità) e +0,8% nel 2017 rispetto al 2016 (3 unità). Le cessazioni sono diminuite fino al 2011 per poi salire nei due anni successivi, con il picco del 15,4% nel 2013 (+93 unità, rispetto al 2012). Nel 2014 hanno avuto una caduta del 25,5% rispetto al 2013 (pari a -177 unità) e nel 2015 del 6% rispetto al 2014 (-31 unità). Sono cresciute di sole 2 unità tra il 2015 e il 2016 e nel 2017 sono scese del 3,5% (-17 unità rispetto al 2016) osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

128 Andamento demografico delle Attività manifatturiere (art) - Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere Tab. 6/Art - ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLE ATTIVITA' MANIFATTURIERE -LIGURIA- Serie storica (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imprese iscritte Imprese cessate Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% Imprese iscritte 5,2% -4,9% 0,7% -10,8% -1,4% 1,7% -6,5% 0,8% Imprese cessate -3,4% -4,5% 12,3% 15,4% -25,5% -6,0% 0,4% -3,5% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 119

129 Trasporto e magazzinaggio (6% incidenza sul totale imprese artigiane registrate nel 2017) Dal 2009 al 2017 il saldo tra iscrizioni e cessazioni è perennemente negativo, con la forchetta più ampia proprio durante il primo anno di osservazione (-136 unità). Nel 2012 le iscrizioni hanno subito un importante diminuzione del 27,1% (-29 unità, rispetto al 2011), per poi risalire nei 2 anni successivi e nel 2016 subire una nuova flessione del 15,9% rispetto al 2015 (-14 unità). Nel 2017 si verifica un nuovo incremento del 13,5% (+10 unità). Le cessazioni sono in diminuzione fino al 2012, negli anni successivi si assiste ad un alternanza tra crescite e flessioni. Si ricorda che nel 2016, rispetto al 2015, le chiusure sono diminuite del 10,4% (-17 unità) e nel 2017, hanno avuto un nuovo incremento dell 8,9% (+13 unità). 300 Andamento demografico del Trasporto e magazzinaggio (art) - Liguria Imprese iscritte Imprese cessate Fonte: ALFA O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

130 Tab.7/Art - ANDAMENTO DEMOGRAFICO DEL TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO -LIGURIA (valori assoluti e variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a v.a Imprese iscritte Imprese cessate Variazioni 2009/ / / / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% v% v% Imprese iscritte -9,3% 0,0% -27,1% 5,1% 6,1% 1,1% -15,9% 13,5% Imprese cessate -24,8% -16,2% -3,8% 6,5% -2,4% 1,9% -10,4% 8,9% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 121

131 2. Le dinamiche più recenti (2 trimestre t rimestre 2018) 2.1 Le imprese complessive Secondo i dati diffusi da Unioncamere, in Italia, nel II trimestre 2018 il saldo tra imprese iscritte e cessate è positivo e pari a unità, inferiore di quasi 5mila unità rispetto a quello del II trimestre Anche il tasso di crescita 1 diminuisce, passando dallo 0,59% allo 0,52%. In Liguria le imprese registrate nel II trimestre 2018 sono : il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo e pari a 802 unità, ma il tasso di crescita rimane stabile sullo 0,49% del II trimestre Si segnala come diminuiscano maggiormente le cessazioni (-6,8%, pari a 112 unità) rispetto alle iscrizioni (-4,1%, pari a 100 unità), un fenomeno che si verifica anche a Imperia e a La Spezia, caratterizzate da importanti cadute delle chiusure, mentre a Genova e Savona calano le aperture e crescono le cessazioni, rispettivamente dell 1,2% (9 unità) e del 2,1% (7 unità). I tassi di crescita, positivi per tutte le province, sono in aumento a Imperia e a La Spezia, in flessione a Savona e a Genova. 1 Il tasso di crescita è dato dal rapporto tra il saldo fra iscrizioni e cessazioni al netto delle cancellazioni d ufficio- e lo stock delle imprese registrate all inizio del trimestre osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

132 Tab.1 - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE 2 trimestre trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Genova Imperia La Spezia Savona LIGURIA ITALIA Variazioni assolute Variazioni % Imprese registrate II TRIMESTRE ANNO Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Genova ,1% -2,4% 1,2% Imperia ,5% -2,7% -29,0% La Spezia ,2% -7,3% -16,4% Savona ,5% -7,3% 2,1% LIGURIA ,2% -4,1% -6,8% ITALIA ,2% 0,2% 7,3% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere (*) I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalla Camere di Commercio Tab. 2 - TASSO DI CRESCITA DELLE IMPRESE 2 trimestre trimestre 2018(*) 2 trim trim 2018 Genova 0,50% 0,45% Imperia 0,35% 0,66% La Spezia 0,66% 0,70% Savona 0,46% 0,32% Liguria 0,49% 0,49% Italia 0,59% 0,52% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati (*) I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalla Camere di Commercio osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 123

133 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni è negativo per il commercio (-54 unità), le attività manifatturiere (-18 unità), il trasporto e magazzinaggio (-15 unità), le attività immobiliari (-5 unità), la sanità e assistenza sociale (-4 unità), la fornitura di acqua, reti fognarie (-2 unità) e la fornitura di energia elettrica, gas, vapore (-1 unità). I settori di attività che incidono maggiormente sul totale delle imprese (rapporto tra il numero di imprese registrate per settore nel trimestre e imprese complessivamente registrate nello stesso periodo) sono: il commercio (26%), le costruzioni (18%), le attività dei servizi di alloggio e ristorazione (10,7%), le attività manifatturiere (7,2%) e l agricoltura, silvicoltura e pesca (6,3%). Le attività manifatturiere sembrano essere il comparto più in crisi, con un saldo negativo, una crescita del 17% delle chiusure (+15 unità) e una diminuzione dell 11,5% delle aperture (-11 unità). Anche il commercio non gode di buona salute: da un lato è positivo il dato sulle chiusure che diminuiscono (-14,3%, pari a 73 unità), ma dall altro flettono anche le aperture (-14,5%, pari a 62 unità) e conseguentemente il saldo tra iscrizioni e cessazioni risulta il peggiore del trimestre (-54 unità). Le costruzioni, le attività dei servizi di alloggio e ristorazione, nonostante il saldo positivo hanno una contrazione sia sul fronte delle chiusure sia su quello delle nuove aperture. Più controversa la situazione dell agricoltura che ha un saldo positivo ma una diminuzione delle aperture più elevata (-6,4%, pari a 7 unità) rispetto a quella delle chiusure (-4,8% pari a 4 unità). Si segnala il buon andamento delle attività finanziarie e assicurative, che hanno un saldo positivo (+11 unità), una contrazione delle chiusure (-2,7%, -1 unità) e una crescita importante delle aperture (+51,6%, pari a 16 unità). Le attività immobiliari e del trasporto e magazzinaggio, pur avendo un saldo negativo registrano una crescita delle nuove attività contestualmente ad un calo di quelle che hanno chiuso i battenti osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

134 Tab.3 - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE PER SETTORE IN LIGURIA 2 trimestre trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Agricoltura, silvicoltura pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver Altre attività di servizi Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Imprese non classificate Totale Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere (*) I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalla Camere di Commercio II TRIMESTRE ANNO osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 125

135 Tab.3a - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE PER SETTORE IN LIGURIA 2 trimestre trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Agricoltura, silvicoltura pesca ,2% -6,4% -4,8% Estrazione di minerali da cave e miniere ,0% - - Attività manifatturiere ,9% -11,5% 17,0% Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz ,7% -100,0% - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d ,0% - - Costruzioni ,4% -2,7% -7,0% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut ,5% -14,5% -14,8% Trasporto e magazzinaggio ,8% 21,1% -13,6% Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,9% -7,7% -8,9% Servizi di informazione e comunicazione ,9% -5,9% -46,9% Attività finanziarie e assicurative ,0% 51,6% -2,7% Attivita' immobiliari ,3% 17,2% -22,0% Attività professionali, scientifiche e tecniche ,7% -6,6% 8,9% Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im ,2% 10,6% 10,2% Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale ,7% - - Istruzione ,8% 125,0% 40,0% Sanita' e assistenza sociale ,7% -80,0% 66,7% Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,2% -18,5% -27,8% Altre attività di servizi ,4% 15,1% 0,0% Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,0% - - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Imprese non classificate ,0% -3,6% 17,3% Totale ,2% -4,1% -6,8% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere (*) I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalla Camere di Commercio Variazioni assolute Variazioni % osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

136 2.2 Le imprese artigiane Le imprese artigiane in Liguria nel II trimestre 2018 sono il 26,9% delle imprese complessivamente registrate. L incidenza delle artigiane è maggiore a Savona (29,5%) e a Imperia (27,6%), mentre è minore a Genova (26,3%) e a La Spezia (25,1%). Tab. 4art - IMPRESE ARTIGIANE REGISTRATE PER PROVINCIA 2 trimestre 2018 Stock imprese artigiane Totale imprese Imprese artigiane/tot. Imprese Genova ,3% Imperia ,6% La Spezia ,1% Savona ,5% Liguria ,9% Italia ,6% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 127

137 In Italia nel II trimestre 2018 le imprese artigiane incidono per il 21,6%. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni relativo delle artigiane è positivo (2.411 unità). Il tasso di crescita è sempre di segno positivo ma scende dallo 0,24% del II trimestre 2017 allo 0,18% del II trimestre In Liguria il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo in tutte le province così come i relativi tassi di crescita. Il tasso di crescita regionale diminuisce dallo 0,39% allo 0,26% per effetto delle contrazioni che si verificano a Genova e a Imperia. Rispetto al II trimestre 2017, in Liguria le cessazioni diminuiscono solo dello 0,6% (-4 unità), mentre le nuove aperture del 7,4% (-59 unità). La situazione a livello provinciale risulta variegata: a Genova calano le iscrizioni (-9,9%, pari a 40 unità) e crescono le cessazioni (+6,8%, pari a 20 unità); a Imperia e a La Spezia c è una forte caduta sia delle iscrizioni che delle cessazioni; Savona sembrerebbe essere la provincia più dinamica, con una forte crescita delle aperture e delle chiusure, rispettivamente del 23,4% (30 unità) e del 21,4% (24 unità) osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

138 Tab. 5art - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE ARTIGIANE 2 trimestre trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) II TRIMESTRE ANNO Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni registrate registrate Iscrizioni Cessazioni GE IM SP SV LIG ITALIA Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni GE ,2% -9,9% 6,8% IM ,2% -17,2% -18,3% SP ,4% -20,2% -25,2% SV ,8% 23,4% 21,4% LIG ,0% -7,4% -0,6% ITALIA ,3% 0,8% 4,9% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere Variazioni assolute Variazioni % (*) I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio Tab. 6art - TASSO DI CRESCITA DELLE IMPRESE ARTIGIANE 2 trimestre trimestre 2018(*) 2 trim trim 2018 Genova 0,49% 0,23% Imperia 0,59% 0,51% La Spezia 0,04% 0,13% Savona 0,18% 0,25% Liguria 0,39% 0,26% Italia 0,24% 0,18% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 129

139 Anche nel caso delle imprese artigiane il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo per tutti i settori ad eccezione delle attività manifatturiere e del commercio (-7 unità), dei servizi di informazione e comunicazione, delle attività artistiche e dell agricoltura (-2 unità), dell istruzione e della fornitura di acqua (-1 unità). I settori in cui le imprese artigiane hanno un peso maggiore 2 e che vale la pena analizzare più dettagliatamente sono le costruzioni (48,1%), le attività manifatturiere (16,4%), il trasporto e magazzinaggio (6,3%), il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (5,1%) e le attività di alloggio e ristorazione (3,6%). Le attività manifatturiere sembrano il settore artigiano più in difficoltà, con un saldo negativo, la crescita delle chiusure del 16,9% (14 unità) e la caduta del 19,6% delle iscrizioni (22 unità). Le costruzioni hanno il saldo positivo più elevato (54 unità) ma le iscrizioni diminuiscono (-11%, pari a 45 unità) più delle cessazioni (-7,5%, pari a 25 unità). Il commercio ha un saldo negativo e un crollo delle iscrizioni (-40%, pari a 14 unità) che non riesce a compensare la contrazione delle chiusure (-20%, pari a 7 unità). Le attività dei servizi di alloggio e ristorazione pur avendo le iscrizioni che superano le cessazioni, dal punto di vista del movimento anagrafico sono simili al commercio, con una forte contrazione delle iscrizioni e una più contenuta caduta della cessazioni. Se è troppo ottimistico parlare di andamento positivo, è comunque interessante rilevare una certa dinamicità caratterizzante i settori di trasporto e magazzinaggio e quello di noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese: il trasporto e magazzinaggio, pur avendo una crescita sul fronte delle aperture (+30%, pari a 6 unità) e una contrazione del 13,3% delle cessazioni (-4 unità), nel II trimestre 2018 ha un saldo tra iscrizioni e cessazioni pari a 0; il noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese, ha il secondo miglior saldo delle artigiane (22 unità), ha una crescita delle aperture (+26,2%, pari a 11 unità) ma al contempo è caratterizzato da un elevato numero di chiusure (+24%, pari a 6 unità). 2 Il peso è dato dal rapporto tra le artigiane registrate in un settore e il complesso delle artigiane registrate osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

140 Tab. 7art - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE ARTIGIANE PER SETTORE IN LIGURIA 2 trimestre trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Agricoltura, silvicoltura pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi alloggio e ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attivita' immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale Istruzione Sanita' e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver Altre attività di servizi Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Imprese non classificate Totale Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere * I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio II TRIMESTRE ANNO osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 131

141 Tab. 7a/art - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE ARTIGIANE PER SETTORE IN LIGURIA 2 trimestre trimestre 2018(*) (valori assoluti e variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Agricoltura, silvicoltura pesca ,6% 300,0% 20,0% Estrazione di minerali da cave e miniere ,3% - - Attività manifatturiere ,9% -19,6% 16,9% Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz ,0% - - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d ,6% - 0,0% Costruzioni ,2% -11,0% -7,5% Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut ,6% -40,0% -20,0% Trasporto e magazzinaggio ,1% 30,0% -13,3% Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,1% -26,2% -2,6% Servizi di informazione e comunicazione ,8% 166,7% 100,0% Attività finanziarie e assicurative ,0% - - Attivita' immobiliari ,0% ,0% Attività professionali, scientifiche e tecniche ,4% 66,7% -40,0% Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle im ,4% 26,2% 24,0% Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale Istruzione ,5% - - Sanita' e assistenza sociale ,0% - - Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,7% -66,7% -25,0% Altre attività di servizi ,2% 11,3% 20,0% Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p Organizzazioni ed organismi extraterritoriali Imprese non classificate ,5% -100,0% -50,0% Totale ,0% -7,4% -0,6% Fonte: ALFA - O.M.L. Elaborazioni su dati Infocamere * I valori delle cessazioni risultano depurati dal numero di aziende cancellate d'ufficio dalle Camere di Commercio Variazioni assolute Variazioni % osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

142 3. Le imprese femminili ( ) Nel 2017 le imprese femminili registrate in Italia sono , di queste il 23,6% si trovano nel Nord Ovest ( unità). In Liguria le imprese femminili registrate sono e rappresentano l 11,5% delle imprese femminili del Nord Ovest. In Liguria nel 2011 le imprese femminili erano pari a unità e sono andate diminuendo nel corso degli anni; addirittura nel 2014 la flessione è stata del 10,2% rispetto al 2013 ( unità). Nel periodo 2013/2014 c è stata una contrazione anche nel Nord Ovest (-10,7%, pari a unità) e in Italia (-8,9%, pari a unità). Negli anni successivi in Italia e nel Nord Ovest si sono verificati degli incrementi ma contenuti, al di sotto dell 1%. In Liguria invece, fino al 2016, abbiamo avuto una modesta diminuzione delle registrate, mentre nel 2017 si assiste ad un incremento dello 0,4% (+126 unità) Imprese femminili registrate Liguria Tab. 1 IMPRESE FEMMINILI REGISTRATE IN LIGURIA, NORD OVEST E TOTALE NAZIONALE Serie storica (valori assoluti) Liguria Nord Ovest Italia Variazioni 2011/ / / / / /2017 v% v% v% v% v% v% Liguria -0,3% -2,1% -10,2% -0,1% -0,6% 0,4% Nord Ovest 0,0% -0,6% -10,7% 0,6% 0,3% 0,3% Italia 0,1% -0,3% -8,9% 0,8% 0,7% 0,7% Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dai Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria femminile, Unioncamere-InfoCamere Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 133

143 In Liguria, nel 2017, su un totale di imprese femminili registrate, oltre la metà (64,2%, pari a unità) è formata da imprese individuali, seguite dal 19,4% da società di persone (7.005 unità) e dal 14,4% di società di capitale (5.175 unità). Imprese femminili registrate per ragione sociale 2017 Liguria Totale Imprese individuali; 64,2% Cooperative; 1,4% Consorzi; 0,3% Altre forme; 0,4% Società di capitale; 14,4% Società di persone; 19,4% Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

144 Se focalizziamo la nostra attenzione sulle 3 ragioni sociali dove si concentrano la maggior parte delle imprese femminili registrate: imprese individuali, società di persone e società di capitali, si osserva come la contrazione avvenuta tra il 2013 e il 2014 abbia riguardato esclusivamente le imprese individuali e le società di persone, rispettivamente del -0,9% (pari a 216 unità) e del -35,3% (pari a unità), mentre le società di capitale siano cresciute del 3,7% (pari a 163 unità). Tra il 2011 e il 2017 sono diminuite soprattutto le società di persone (-40%, pari a unità). La caduta più consistente è avvenuta proprio nel 2014 (-35,3% pari a unità, rispetto al 2013), mentre negli anni successivi le contrazioni annuali sono sempre state intorno al 2%. Le imprese individuali hanno subito la flessione più forte tra il 2012 e il 2013: si tratta del -3,5%, (pari a 868 unità) mentre nelle annate successive le flessioni sono state inferiori all 1%. Solo nel 2017 abbiamo un incremento modesto rispetto all anno prima (16 unità). E interessante segnalare come le società di capitale registrate invece crescano per tutto il periodo considerato, con gli incrementi più elevati, entrambi del 4,6%, che si sono verificati nel 2015 (+213 unità rispetto al 2014) e nel 2017 (+236 unità rispetto al 2016). Imprese femminili registrate per ragione sociale prevalente Liguria Società di capitale Società di persone Imprese individuali Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 135

145 Nel 2017, rispetto al 2011, diminuiscono sia le chiusure (-15,%, pari a 449 unità) che le nuove iscrizioni (-8,3%, pari a 423 unità). I settori più in salute sembrano essere l agricoltura e l istruzione, con una crescita delle iscrizioni e una flessione delle cessazioni e noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese e attività sportive e di intrattenimento, comparti caratterizzati da una contenuta crescita delle chiusure e un marcato aumento delle nuove aperture. Come è stato fatto per il complesso delle imprese ci soffermeremo sulle serie storiche dei settori delle imprese femminili che, a livello di imprese registrate, hanno la più alta incidenza rispetto al totale delle imprese femminili. Si tratta del commercio, dei servizi di alloggio e ristorazione e dell agricoltura. Tab. 2 - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE FEMMINILI PER SETTORE IN LIGURIA Anni (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Variazioni assolute Variazioni % Imprese Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni registrate registrate registrate Agricoltura, silvicoltura pesca ,7 44,8-30,0 Estrazione di minerali da cave e miniere ,7-100,0 - Attività manifatturiere ,3-13,1-13,3 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz ,5 - - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d ,0-100,0 - Costruzioni ,4-30,2-14,3 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione ,4-25,2-15,0 Trasporto e magazzinaggio ,4-15,4-21,9 Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,0-9,9-11,4 Servizi di informazione e comunicazione ,6-47,1-52,6 Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dai Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria femminile, Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

146 Tab. 2a- MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE PER SETTORE IN LIGURIA -ESCLUSE LE SOCIETA'DI CAPITALI- Anni (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Imprese registrate Variazioni assolute Imprese Imprese Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni Iscrizioni Cessazioni registrate registrate Variazioni % Imprese Iscrizioni Cessazioni registrate Attività finanziarie e assicurative ,3 6,3 5,4 Attivita' immobiliari ,0-44,2 16,3 Attività professionali, scientifiche e tecniche ,2-2,7-43,5 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di ,4 11,5 1,8 Amministrazione pubblica e difesa; ,0 0,0 Istruzione ,6 40,0-29,4 Sanita' e assistenza sociale ,3-14,3-23,9 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e ,2 16,2 8,7 Altre attività di servizi ,7 - - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p Organizzazioni ed organismi ,0 0,0 Imprese non classificate ,4-19,4-38,8 TOTALE ,7-14,4-15,3 Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dai Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria femminile, Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 137

147 Commercio (30,5% incidenza sul totale delle imprese femminili registrate nel 2017) Nel commercio il saldo tra iscrizioni e cessazioni è sempre negativo, benché le cessazioni siano scese dalle del 2011 alle 873 del 2017 (-15%). Purtroppo nello stesso periodo hanno subito una contrazione anche le aperture (-25,2%, pari a 65 unità). Andamento demografico del Commercio (f)- Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

148 Servizi di alloggio e ristorazione (14,8% incidenza sul totale delle imprese femminili registrate nel 2017) Anche per questo comparto le chiusure sono sempre superiori alle aperture, ma rispetto al commercio la forbice è più ridotta. Le cessazioni hanno subito un impennata tra il 2012 e il 2013 (+14,7%, pari a 63 unità), sono scese nel 2014 per poi risalire già dall anno dopo. Nel 2017, rispetto sono nuovamente scese (-13,4%, pari a 59 unità, rispetto al 2016). Le iscrizioni che nel 2011 erano 302, sono scese nei 2 anni successivi, per poi crescere fino al 2016 quando hanno raggiunto le 300 unità (+10,2%, pari a +28 unità rispetto al 2015) e sono poi ridiscese della stessa misura nel Andamento demografico dei Servizi di alloggio e ristorazione (f)- Liguria Iscrizioni 200 Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 139

149 Agricoltura (incidenza sul totale delle imprese femminili registrate nel 2017 del 9,8%) Come per gli altri 2 comparti appena analizzati, anche per l agricoltura il saldo tra iscrizioni e cessazioni è sempre negativo, sebbene le iscrizioni tra il 2015 e il 2016 sono salite del 76,9% (+60 unità) e tra il 2016 e il 2017 del 10,1% (+14 unità). Le cessazioni invece, dopo l impennata del 2013, quando sono salite di 247 unità rispetto al 2012 (+74,8%), hanno iniziato una fase discendente interrottasi solo nel 2016 (+5,4%, pari a 14 unità, rispetto al 2015). Nel 2017 sono diminuite nuovamente (-10%, pari a 27 unità) Andamento demografico dell'agricoltura (f)- Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

150 In Italia, nel 2017, le imprese femminili registrate rappresentano il 21,9% delle imprese complessive. Nel Nord Ovest il 20% e in Liguria il 22,1%. Genova è al di sotto del dato medio regionale, con il 20% di imprese femminili mentre, nelle altre province il dato è superiore alla media, con il picco del 25,6% di La Spezia. Tab. 3 IMPRESE REGISTRATE E TASSO DI IMPRESE FEMMINILI Anno 2017 (valori assoluti e percentuali) Imprese registrate 2017 di cui imprese femminili % impr. femminili su totale Genova ,0% Imperia ,5% La Spezia ,6% Savona ,7% Liguria ,1% Nord Ovest ,0% Italia ,9% Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dai Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria femminile, Unioncamere- InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 141

151 Per tutto il periodo di osservazione, dal 2011 al 2017, a Savona le imprese registrate sono diminuite anno dopo anno; ad Imperia il trend è simile ad eccezione del 2017, anno in cui le imprese femminili rimangono stabili rispetto al Genova e La Spezia invece hanno un andamento simile e più variegato. Ad eccezione dell anno orribile, il 2014, gli aumenti e le diminuzioni sono contenute e tra il 2016 e il 2017 abbiamo una crescita rispettivamente dello 0,5% (+93 unità) e dell 1,2% (+61 unità). Imprese femminili registrate nelle province liguri Genova Imperia La Spezia Savona Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

152 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni in Liguria è sempre negativo ad eccezione del 2011 e del Nel 2011 le iscrizioni superano le cessazioni di sole 6 unità e il saldo è positivo solo a Genova e La Spezia, mentre 6 anni dopo il saldo complessivo è di 169 unità ed è negativo nella sola provincia di Savona (-112 unità). Tab. 4 - SALDO (ISCRIZIONI-CESSAZIONI) DELLE IMPRESE FEMMINILI -LIGURIA E PROVINCE- Serie storica (valori percentuali) Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dai Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria femminile, Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 143

153 Se consideriamo la ragione sociale delle imprese femminili registrate nel 2017 sul territorio provinciale, emerge come Imperia abbia la quota maggiore di imprese individuali (70,5%), anche se questa ragione sociale è la prevalente in tutti i territori. Le società di persone hanno una maggiore incidenza a Genova (21,3%) e quelle di capitale a La Spezia (18,6%). Tab. 5 IMPRESE FEMMINILI REGISTRATE PER NATURA GIURIDICA E PROVINCE Anno 2017 (valori assoluti e valori percentuali) Società di capitale Società di persone Imprese individuali Cooperative Consorzi Altre forme Totale Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Società di capitale Società di persone Imprese individuali Cooperative Consorzi Altre forme Totale Genova 16,3% 21,3% 60,4% 1,3% 0,4% 0,4% 100,0% Imperia 10,1% 18,1% 70,5% 0,9% 0,1% 0,3% 100,0% La Spezia 18,6% 16,2% 62,2% 2,5% 0,3% 0,3% 100,0% Savona 10,4% 18,6% 69,2% 1,2% 0,1% 0,3% 100,0% Liguria 14,4% 19,4% 64,2% 1,4% 0,3% 0,4% 100,0% Fonte: ALFA- OML - Elaborazione su dati Retecamere su Osservatorio dell imprenditoria femminile, Unioncamere- InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

154 4. Le imprese giovanili 1 ( ) Nel 2017 le imprese giovanili registrate in Italia sono , di queste il 23% si trova nel Nord Ovest ( unità). In Liguria nel 2013 le imprese giovanili erano pari a unità e negli anni seguenti sono andate diminuendo, arrivando alle del 2017, il 10,1% di quelle del Nord Ovest, con una flessione complessiva del 7,9% ( unità). L andamento ligure è analogo a quello dell Italia e del Nord Ovest, dove però le flessioni tra il 2013 e il 2017 sono rispettivamente del -10,2% e del -9,2% Imprese giovanili registrate Liguria Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere Tab. 1 IMPRESE GIOVANILI REGISTRATE IN LIGURIA, NORD OVEST E ITALIA Serie storica (valori assoluti - variazioni percentuali) v.a v.a v.a v.a v.a Liguria Nord Ovest Italia Variazioni 2013/ / / /2017 v% v% v% v% Liguria -1,6% -1,5% -3,0% -2,0% Nord Ovest -2,2% -2,8% -2,8% -2,9% Italia -2,0% -2,5% -2,5% -2,6% Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere 1 Secondo la definizione di Unioncamere, per imprese giovanili si intendono le imprese in cui la partecipazione di persone con età fino a 35 anni risulta complessivamente superiore al 50%, mediando le composizioni di quote di partecipazione e cariche attribuite osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 145

155 In Liguria, nel 2017, il 78,8% delle imprese giovanili è costituito da imprese individuali ( unità), a seguire con molto distacco abbiamo l 11,6% delle società di capitale (1.589 unità) e l 8,6% delle società di persone (1.175 unità). Imprese giovanili registrate per ragione sociale 2017 Liguria Totale Cooperative 0,8% Altre forme 0,2% Società di capitale 11,6% Imprese individuali 78,8% Società di persone 8,6% Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

156 Se consideriamo solo le imprese individuali, le società di capitale e le società di persone, ossia le 3 ragioni sociali prevalenti all interno delle imprese giovanili, si osserva come tra il 2013 e il 2017 le imprese individuali e le società di persone siano andate progressivamente diminuendo, mentre le società di capitale invece siano aumentate anno dopo anno, passando dalle del 2013 alle del 2017 (+29,1%). Imprese giovanili registrate per ragione sociale prevalente Liguria Imprese individuali Società di persone Società di capitale Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 147

157 Nel 2017, rispetto al 2013, diminuiscono le nuove iscrizioni (-8,3%, pari a 244 unità) ma soprattutto le chiusure (-21,6%, pari a 340 unità). A livello di andamento demografico è interessante segnalare il buon andamento di agricoltura, silvicoltura e pesca, attività manifatturiere, trasporto e magazzinaggio e attività professionali, scientifiche e tecniche, comparti caratterizzati da una crescita delle aperture e da forti contrazioni delle chiusure. Come abbiamo fatto per il complesso delle imprese ci soffermeremo sull analisi delle serie storiche dei settori delle giovanili che, a livello di imprese registrate, hanno la più alta incidenza rispetto al totale delle giovanili. Si tratta delle costruzioni, del commercio e delle attività di alloggio e ristorazione. Tab. 2 - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE GIOVANILI PER SETTORE IN LIGURIA Anni (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Variazioni assolute Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Variazioni % Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Agricoltura, silvicoltura pesca ,8 293,2-21,2 Estrazione di minerali da cave e miniere ,3-100,0 - Attività manifatturiere ,2 11,3-25,3 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condiz ,0 - - Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione d ,4-50,0-100,0 Costruzioni ,8-30,4-39,3 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di aut ,0-17,8-12,1 Trasporto e magazzinaggio ,9 15,0-64,3 Attività dei servizi alloggio e ristorazione ,4-11,7-6,5 Servizi di informazione e comunicazione ,9-7,7-31,4 Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

158 Tab. 2a - MOVIMENTO ANAGRAFICO DELLE IMPRESE GIOVANILI PER SETTORE IN LIGURIA Anni (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali) Variazioni assolute Variazioni % Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Iscrizioni Cessazioni Imprese registrate Imprese Iscrizioni Cessazioni registrate Iscrizioni Cessazioni Attività finanziarie e assicurative ,4-46,5 26,5 Attivita' immobiliari ,4-8,3-50,0 Attività professionali, scientifiche e tecniche ,0 45,5-32,6 viaggio, servizi di supporto alle im ,2 0,8-3,3 pubblica e difesa; assicurazione sociale ,0 0,0 Istruzione ,2 66,7 200,0 Sanita' e assistenza sociale ,9-66,7 100,0 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e diver ,3-26,1-50,0 Altre attività di servizi ,9 4,0-26,4 Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro p ,0 0,0 Organizzazioni ed organismi extraterritoriali ,0 0,0 0,0 Imprese non classificate ,3-5,2-1,4 TOTALE ,9-8,3-21,6 Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 149

159 Commercio (25,6% incidenza sul totale imprese giovanili registrate nel 2017) Il saldo tra iscrizioni e cessazioni è sempre positivo. Il 2015 è l anno migliore, con l indicatore che ha fatto segnare un +277 unità, mentre nel 2017 il saldo si riduce a +111 unità. Si segnala come le iscrizioni siano aumentate fino al 2015, quando hanno raggiunto le 673 unità, nel 2016 sono scese a 514 unità (-23,6%), per poi diminuire ulteriormente nel 2017 (-2,3%, pari a 12 unità, rispetto al 2016). Le cessazioni invece nel 2017 sono salite del 16% rispetto al 2016 (+54 unità). Andamento demografico del Commercio (g)- Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

160 Costruzioni (23,2% incidenza sul totale imprese giovanili registrate nel 2017) Per le costruzioni il saldo tra iscrizioni e cessazioni è positivo per tutto il periodo considerato, anche se, negli ultimi 2 anni, è diminuito rispetto ai periodo precedenti, quando era superiore alle 200 unità. Infatti, se le cessazioni sono scese anno dopo anno, anche le iscrizioni hanno avuto il medesimo trend e nell ultimo anno sono diminuite del 2,5% rispetto al 2016 (-12 unità). Andamento demografico delle Costruzioni (g)- Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 151

161 Servizi di alloggio e ristorazione (12,6% incidenza sul totale imprese giovanili registrate nel 2017) Anche per questo comparto le iscrizioni superano sempre le cessazioni ma il saldo è sempre su valori più contenuti rispetto a quelli del commercio e delle costruzioni. Nel 2013 il saldo dei servizi di alloggio e ristorazione ha assunto il valore più elevato (+51 unità), per scendere a +5 unità nel Nel 2015 e nel 2016 è di poco superiore alle 20 unità e nel 2017 sale a +37 unità, rispetto al 2016, per effetto di una diminuzione delle chiusure (-17,8%, pari a 34 unità) più accentuata di quella delle aperture (-7,6%, pari a 15 unità). Andamento demografico dei Servizi di alloggio e ristorazione (g)- Liguria Iscrizioni Cessazioni Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

162 Nel 2017 le imprese giovanili registrate in Liguria sono l 8,4% del complesso delle imprese, 1,3 punti percentuali inferiori al dato italiano e di 3 decimi di punto percentuale al di sotto del Nord Ovest. La Provincia con l incidenza più bassa di imprese giovanili è Genova con il 7,9%, mentre quella più alta è La Spezia (9,6%). Savona e Imperia, sono comunque al di sopra della media regionale e si attestano al di sotto del 9% per pochi decimi di punto percentuale. Tab. 3 IMPRESE REGISTRATE E TASSO DI IMPRESE GIOVANILI Anno 2017 (valori assoluti e percentuali) Imprese registrate 2017 di cui imprese giovanili % impr. giovanili sul totale Genova ,9% Imperia ,9% La Spezia ,6% Savona ,8% Liguria ,4% Nord Ovest ,7% Italia ,7% Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dati Unioncamere- InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 153

163 Le imprese giovanili registrate sono diminuite in tutte le province e per tutti gli anni considerati, con l eccezione di Imperia nel 2017 dove crescono dell 1,4% (+32 unità) rispetto al 2016, anche se negli anni precedenti proprio Imperia aveva avuto le diminuzioni più forti, tra cui il -4,3% del 2014 (-109 unità rispetto al 2013) e il -3,9% del 2015 (-94 unità rispetto al 2014). Analogamente a Imperia anche Savona è quella che fa registrare le contrazioni maggiori. A Genova fino al 2015 la flessione è stata contenuta ma è aumentata nei due anni successivi, mentre le giovanili registrate a La Spezia sono cresciute dello 0,6% nel 2014 (+12 unità rispetto al 2013) e poi sono scese di meno di un punto percentuale ad eccezione del 2016 sono scese del 3,5% (-72 unità rispetto al 2015) Imprese giovanili registrate nelle province liguri Tab. 4 - IMPRESE GIOVANILI REGISTRATE -LIGURIA E PROVINCE- Serie storica (valori assoluti - variazioni percentuali) Fonte: ALFA O.M.L Elaborazione su dati Unioncamere-Infocamere Genova Imperia La Spezia Savona v.a v.a v.a v.a v.a Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Variazioni 2013/ / / /2017 v% v% v% v% Genova -0,8% -0,1% -3,1% -2,9% Imperia -4,3% -3,9% -2,5% 1,4% La Spezia 0,6% -0,6% -3,5% -0,9% Savona -2,9% -3,7% -2,6% -3,6% Liguria -1,6% -1,5% -3,0% -2,0% Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

164 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni in tutti gli anni considerati e in tutte le province è sempre positivo. Tab. 5 - SALDO (ISCRIZIONI-CESSAZIONI) DELLE IMPRESE GIOVANILI - LIGURIA E PROVINCE- Serie storica (valori percentuali) Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 155

165 Nel 2017 tutte le province prevalgono le imprese individuali che a Imperia e Savona superano di poco l 80%, mentre La Spezia e Genova hanno l incidenza provinciale più alta di società di capitale, rispettivamente il 18,1% e il 12,6%. Si segnala inoltre come le società di persone a Savona raggiungano il 9,7%, 1,1 punti percentuali in più rispetto alla media regionale. Tab. 6 IMPRESE GIOVANILI REGISTRATE PER NATURA GIURIDICA E PROVINCE Anno 2017 (valori assoluti e valori percentuali) Società di capitale Società di persone Imprese individuali Cooperative Consorzi Altre forme Totale Genova Imperia La Spezia Savona Liguria Società di capitale Società di persone Imprese individuali Cooperative Consorzi Altre forme Totale Genova 12,6% 8,6% 77,9% 0,7% 0,1% 0,1% 100,0% Imperia 7,8% 8,4% 83,0% 0,6% 0,0% 0,2% 100,0% La Spezia 18,1% 7,0% 72,7% 1,7% 0,0% 0,4% 100,0% Savona 7,3% 9,7% 82,1% 0,6% 0,0% 0,2% 100,0% Liguria 11,6% 8,6% 78,8% 0,8% 0,0% 0,2% 100,0% Fonte: ALFA - OML - Elaborazione su dati Unioncamere-InfoCamere osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

166 In Liguria nel 2017 gli occupati sono 603mila unità. Rispetto al 2008 siamo di fronte ad una contrazione del 5,2% (-33mila unità), in controtendenza rispetto al Nord Ovest dove nello stesso periodo crescono dello 0,7% (+48mila unità). Superati gli anni più bui della crisi, a partire dal 2014 l occupazione nel Nord Ovest è in aumento, mentre in Liguria nello stesso arco temporale la situazione appare meno definita, con una flessione proprio nel 2014 (-0,7% pari a 4mila unità), una crescita nell anno successivo del 2,2% (+13mila unità) e nuove diminuzioni sia nel 2016 che nel 2017, anno in cui sono scesi dell 1,1% (-7mila unità) 1. Dei 33 mila occupati persi tra il 2008 e il 2017, ben 17mila sono nei servizi, il comparto che ha sempre assorbito la maggior parte degli occupati (78,3% nel 2017), 11mila nell industria e 5mila in agricoltura. Da un punto di vista demografico nel 2017, in Liguria, il 56,4% (340mila unità) degli occupati è composto da uomini anche se la componente maschile rispetto al 2008 è quella che comunque è diminuita di più, del 5,8% (-21mila unità), mentre le donne sono calate del 4,4% (-12mila unità). Nel 2017 il 77,9% degli occupati ha un età compresa tra i 35 e i 64 anni. Rispetto al 2008 diminuiscono gli under 45 e in particolar modo le fasce di età giovanili anni (-32,3%, pari a 10mila unità) e anni (-31,3%, pari a 42mila unità). Crescono invece gli occupati nelle classi anni (+56%, pari a 42mila unità) e anni (+15,6%, corrispondente a 27mila unità). Se l occupazione part time storicamente ha sempre riguardato maggiormente le donne, è però interessante segnalare come tra il 2008 e il 2017 a crescere maggiormente sia stato il part time maschile (+36,4%, pari a 8mila unità). Si tratta prevalentemente di part time involontario, in linea con i cambiamenti del mercato del lavoro avvenuti in questi anni che hanno portato anche ad una crescita del lavoro a tempo determinato. Anche per questa tipologia contrattuale in Liguria dal 2015 la componente maschile supera quella femminile (+4mila unità nel 2017). Sul fronte delle Comunicazioni Obbligatorie che indicano il flusso di avviati al lavoro, segnaliamo come, se si esclude il 2008, è il 2017 l anno con il maggior numero di avviati ( unità), in crescita del 13,4% rispetto al 2016 ( unità). Gli avviati hanno prevalentemente un contratto a tempo determinato, tipologia che dal 43% del 2008, nel 2017 arriva ad incidere per il 59,2%. Anche il lavoro flessibile aumenta la sua incidenza dal 17,4% al 22,3%, mentre il tempo indeterminato diminuisce il suo peso, dal 28,7% al 19,2%. 1 Rispetto al osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 157

167 In Liguria le persone in cerca di occupazione salgono dalle 36mila unità del 2008 alle 63mila del In termini percentuali si tratta di una crescita del 75%, in linea con il dato medio nazionale e inferiore a quello del Nord Ovest (+82%), tuttavia è interessante sottolineare come nel Nord Ovest, dopo un aumento ininterrotto fino al 2014, a partire dal 2015 i disoccupati hanno iniziato a calare. La Liguria ha un andamento in linea con quello del Nord Ovest, con l eccezione però del 2016 che ha fatto segnare un aumento degli disoccupati del 6,5% (+4mila unità). Dal 2009 e fino al 2012, il tasso di disoccupazione ligure si è attestato su valori molto vicini a quelli del Nord Ovest. Successivamente la forbice è diventata più ampia e l indicatore si è distanziato sempre di più da quello del Nord Ovest. Nel 2015 si è avvicinato nuovamente per poi allontanarsene ulteriormente, tanto che nel 2017 il tasso di disoccupazione del Nord Ovest è del 7,4% e quello della Liguria del 9,5%. In linea con quanto avviene a livello nazionale il tasso di disoccupazione è più elevato per le classi giovanili. Siamo lontani dal 2014 quando l indicatore in Liguria toccava il 45% per i anni e il 17,3% per i anni, anche se nell ultimo anno gli indicatori sono migliorati ma rimangono sempre su valori elevati, rispettivamente al 34,3% e al 14,4%. Se consideriamo i dati sul lavoro più recenti, II trimestre 2018, gli occupati liguri salgono da 605mila a 612mila unità (+1,2%), una crescita in linea con il Nord Ovest (+1,1%). Ad aumentare è l occupazione ligure femminile nel terziario mentre diminuiscono gli occupati nell industria (-4mila unità, pari al -3,1%), per effetto della contrazione degli occupati nelle costruzioni. In Liguria nel II trimestre 2018 i disoccupati salgono da 62mila a 70mila unità (+12,9%) per effetto della crescita degli uomini che hanno perduto una precedente occupazione. Il tasso di disoccupazione ligure complessivo è del 10,3%, di 0,4 punti percentuali inferiore a quello italiano, ma di 3,1 punti percentuali superiore a quello del Nord Ovest. Ad ingrossare le fila dei disoccupati sono coloro che, sono passati da una posizione marginale rispetto al mercato del lavoro 2 ad una situazione di ricerca attiva di un occupazione. Sempre nel II trimestre 2018 i dati delle comunicazioni obbligatorie ci forniscono un numero di avviati pari a , stabili rispetto al corrispondente trimestre 2017, che comunque era stato un trimestre di crescita (+22,4%, pari a unità) 3. Da sottolineare invece l incremento del 5,9% dei lavoratori a tempo indeterminato (418 unità) avvenuto tra il 2016 e il Rispetto al II trimestre 2017 sono diminuiti i i liguri in età attiva (15-64 anni) collocati in posizione marginale rispetto al mercato del lavoro che nel II trimestre 2018 hanno subito una contrazione del 4,7% (-14mila unità). Questa categoria è composta da coloro che, non essendo impegnati in attive azioni di ricerca o non essendo disponibili immediatamente al lavoro, per l ISTAT non rientrano tra i disoccupati benché privi di impiego. 3 Rispetto al II trimestre ALFA - Agenzia regionale per il lavoro, la formazione e l accreditamento Via San Vincenzo Genova osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

168 In Liguria le ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni dopo essere triplicate tra il 2008 e il 2013, dal 2014 sono diminuite anno dopo anno per arrivare ai 6milioni 900mila del 2017, un valore che comunque è più elevato rispetto a quello del 2008 (+46,7%). Cresce l incidenza degli interventi straordinari, utilizzati nell ambito delle crisi aziendali, che passano dal 50,9% del 2008 (2milioni e 400mila ore) al 71,4% del 2017 (circa 5milioni). Gli interventi straordinari continuano ad essere autorizzati principalmente nell industria e all interno di essa nel 2017 soprattutto nel meccanico (68,3%). Per quanto riguarda le imprese al 31 Dicembre 2017 quelle registrate in Liguria sono di cui il 21,8% artigiane. Rispetto al 2009 il tasso di crescita è salito dallo 0,09% del 2008 allo 0,22% del Nel 2017, rispetto al 2009, in Liguria diminuiscono le imprese che chiudono, un fenomeno che si verifica in quasi tutti i settori economici ad eccezione della sanità sociale ed assistenza (+45%, pari a 9 unità), del noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese (+10,6%, pari a 34 unità) e delle altre attività di servizi (+7,9%, pari a 29 unità). Allo stesso tempo però flettono anche le iscrizioni ma in misura inferiore rispetto alle cessazioni. Considerando i settori che incidono maggiormente sul tessuto imprenditoriale locale -commercio, costruzioni, attività di alloggio e ristorazione e attività manifatturiere- è interessante segnalare come anche in serie storica il saldo tra iscrizioni e cessazioni è sempre negativo, ad eccezione delle costruzioni ma solo per il periodo tra il 2009 e il Nel complesso quindi, nonostante qualche timido segnale di ripresa riferito soprattutto al lavoro nel II trimestre 2018, non si può ancora parlare di una piena uscita dalla crisi, in quanto non si sono ancora consolidati dei veri e propri trend ma sussiste una certa variabilità da un anno all altro, soprattutto sul fronte dell occupazione e della disoccupazione. Occorrerà attendere i dati di media relativi al 2018 per capire meglio l evoluzione del contesto economico ligure osservatorio@alfaliguria.it - Portale: 159

169 Via San Vincenzo 4, Genova sito WEB: ALFA - Agenzia regionale per il lavoro, la formazione e l accreditamento Via San Vincenzo Genova osservatorio@alfaliguria.it- sito WEB:

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