Comitato Welfare, Sicurezza e Sviluppo Sostenibile

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1 Comitato Welfare, Sicurezza e Sviluppo Sostenibile Art. 4 l. n. 300 del 1970 Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo Milano, 14 settembre 2016

2 La modifica dell art. 4 legge n. 300/1970 L art. 23 del d.lgs. N. 151/2015 ha introdotto importanti modifiche in tema di disciplina dei controlli a distanza sugli impianti audiovisivi e altri strumenti di lavoro: Testo in vigore Art. 4 - Impianti audiovisivi e altri strumenti di controllo 1. Gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali. In alternativa, nel caso di imprese con unità produttive ubicate in diverse province della stessa regione ovvero in più regioni, tale accordo può essere stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. In mancanza di accordo gli impianti e gli strumenti di cui al periodo precedente possono essere installati previa autorizzazione della Direzione territoriale del lavoro o, in alternativa, nel caso di imprese con unità produttive dislocate negli ambiti di competenza di più Direzioni territoriali del lavoro, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. 2. La disposizione di cui al comma 1 non si applica agli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa e agli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze. 3. Le informazioni raccolte ai sensi dei commi 1 e 2 sono utilizzabili a tutti i fini connessi al rapporto di lavoro a condizione che sia data al lavoratore adeguata informazione delle modalità d uso degli strumenti e di effettuazione dei controlli e nel rispetto di quanto disposto dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n Art. 4 - Impianti audiovisivi Testo precedente 1. È vietato l uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell attività dei lavoratori. 2. Gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro, ma dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell attività dei lavoratori, possono essere installati soltanto previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali, oppure, in mancanza di queste, con la commissione interna. In difetto di accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l Ispettorato del lavoro, dettando, ove occorra, le modalità per l uso di tali impianti. 3. Per gli impianti e le apparecchiature esistenti, che rispondano alle caratteristiche di cui al secondo comma del presente articolo, in mancanza di accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o con la commissione interna, l Ispettorato del lavoro provvede entro un anno dall entrata in vigore della presente legge, dettando all occorrenza le prescrizioni per l adeguamento e le modalità di uso degli impianti suddetti. 4. Contro i provvedimenti dell Ispettorato del lavoro, di cui ai precedenti secondo e terzo comma, il datore di lavoro, le rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza di queste, la commissione interna, oppure i sindacati dei lavoratori di cui al successivo art. 19 possono ricorrere, entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento, al Ministro per il lavoro e la previdenza sociale 2

3 Focus sulle principali novità amplia le finalità per le quali possono essere installati gli strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell attività dei lavoratori, aggiungendo alle esigenze organizzative e produttive ed alla sicurezza del lavoro la tutela del patrimonio aziendale; esclude l accordo sindacale/autorizzazione della DTL per gli strumenti utilizzati nell effettuazione della prestazione lavorativa individuale e per la registrazione degli accessi/presenze; introduce il principio dell adeguata informazione ai dipendenti rispetto alle modalità di utilizzo di tali strumenti e di effettuazione dei controlli; ridefinisce le modalità di coinvolgimento sindacale: introduce la possibilità di sottoscrivere accordi a livello di Gruppo, ampliando il perimetro di validità degli accordi relativi anche alle U.P. prive di RSA; conferma la necessità di accordi sindacali nei casi di introduzione di tali strumenti per finalità diverse dall effettuazione della prestazione lavorativa e della registrazione degli accessi e delle presenze: di fatto, nel nostro ambito, la necessità di accordi sindacali è riconducibile ai soli strumenti di videosorveglianza; accentra, in mancanza di accordo, le procedure di autorizzazione presso il Ministero del Lavoro (per le aziende presenti in ambiti di competenza di più DTL). 3

4 Gli Accordi in essere nel Gruppo Intesa Sanpaolo L Accordo Quadro 1 febbraio sottoscritto con le Delegazioni di Gruppocome integrato dall Accordo 6 ottobre 2011 ha definito i principi e le linee di indirizzo in materia di: sistemi informativi sistemi di telecomunicazione sistemi di registrazione delle conversazioni telefoniche impianti di videosorveglianza accessi alle aree protette definendo inoltre modalità applicativa a livello di singole Unità Produttive coerenti con le norme al tempo vigenti. A livello locale sono pertanto stati sottoscritti sul territorio numerosi accordi con le RR.SS.AA. coerenti con tale applicazione. 4

5 Principali «gap» Considerato che i principi e le linee di indirizzo vigenti nel Gruppo risultano in gran parte coerenti con le nuove disposizioni di Legge, la loro formulazione attuale non consente di cogliere alcune rilevanti novità che il Legislatore ha apportato all art. 4. della L. 300/1970. In particolare: non «coprono» leu.p.privedir.s.a., rimandando il compito alla DTL sono articolate in modo complesso (alla luce delle recenti modifiche all art.4), non permettendo un estensione rapida e flessibile delle tutele offerte; Quanto precede si aggiunge al parziale «disallineamento» rispetto all attuale quadro legislativo che prevedrebbe per gli strumenti messi a disposizione dal Gruppo per rendere la prestazione lavorativa la loro riconduzione alla previsione del secondo comma del citato articolo, facendo venire meno la necessità di sottoscrivere accordi sindacali (ad eccezione di casi specifici quali, ad esempio, la videosorveglianza). 5

6 Videosorveglianza - linee guida per un aggiornamento sostenibile centralità delle relazioni industriali nella regolazione della materia, attraverso una parziale revisione dell impianto normativo del Gruppo che ne conservi principi e valori; aggiornamento delle modalità attuative, cogliendo l opportunità offerta dal «nuovo» art.4 di stipulare accordi di Gruppo immediatamente e coerentemente validi su tutte le U.P. del Gruppo; ruolo centrale delle RRSSAA e dei Coordinatori RRSSAA a livello locale, quali organismi competenti per la verifica tecnica a livello locale dell attuazione delle intese di Gruppo, attraverso: la disponibilità di specifica documentazione relativa al territorio di competenza per consentire la verifica degli impianti di videosorveglianza installati e da sottoporre ad accordo; definizione di un percorso di «conciliazione» presso il Comitato di Consultazione nel caso in cui le verifiche facciano emergere difformità tecniche. 6