BANCA TERCAS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE 2010

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BANCA TERCAS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE 2010"

Transcript

1 BANCA TERCAS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE 2010

2 banca tercas ADERENTE ACRI - Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane ABI - Associazione Bancaria Italiana FITD - Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi AZIONISTI Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Teramo 65% Azionisti privati 35% PARTECIPAZIONI Agena Srl - Alfa Spa - Assicuratrice Milanese Spa - Finanziaria di Partecipazioni ed Investimenti Spa (Autostrada dei Parchi Spa) - Banca D Italia - Banca Interregionale Spa - Centro Factoring Spa - Centro Iperbarico Polivalente e Ricerca Spa - Sviluppo Italia Abruzzo Spa - Consorzio per lo sviluppo industriale Teramo - Cse Soc. Coop. a rl - Eurocasse Sim Spa - Fira Spa - Fira Servizi Spa - Gran Sasso Laga Srl - Intesa San Paolo Spa - Isveimer Spa - MPS Merchant Spa - Saga Spa - Sia- Ssb Spa - Siteba Spa - Swift - Sogiter Srl - Terbroker Srl - Terfinance Spa SEDI Ascoli Piceno - Atri - Giulianova Lido - Nereto - Pescara, Via Conte di Ruvo - Roma - Roseto degli Abruzzi - S. Egidio alla Vibrata - Teramo DIPENDENZE Alba Adriatica - Alba Adriatica, viale Marconi - Ancarano - Aprati di Crognaleto - Arsita - Atri, Fontanelle - Atri, Ospedale Civile - Avezzano - Avezzano/Ag.1 - Bellante - Bellante Stazione - Bisenti - Bologna - Bologna Ag.1 - Campli - Campomarino - Campomarino Nuova Cliternia - Canzano - Carsoli - Castelli - Colonnella - Castilenti - Cesena - Chieti Scalo - Chiaravalle - Controguerra - Corropoli Paese - Castellalto (Castelnuovo Vomano) - Corropoli Bivio - Civitanova Marche - Corridonia - Cologna Spiaggia - Colonnella Rio Moro Ag. 1 - Fano - Forlì - Garrufo di Sant'Omero - Giulianova Paese - Giulianova Ospedale Civile - Giulianova Annunziata - Grottammare - Isola del Gran Sasso - Jesi - Lanciano L Aquila Ag. 1 - Loreto - Martinsicuro - Modena - Monte Urano - Montesilvano - Montorio al Vomano - Morro D Oro - Mosciano - Mosciano Stazione - Notaresco - Notaresco, Guardia Vomano - Osimo - Ortona - Pagliare di Morro D Oro - Pescara via Nicola Fabrizi - Pescara Santa Filomena - Pescara, via Teramo - Porto d'ascoli - Pietracamela - Poggiofiorito - Pesaro - Pineto - Porto San Giorgio - Pagliare di Spinetoli - Porto Sant'Elpidio Roma /Ag.1 - Roma /Ag.2 - Roma /Ag.3 - Roma /Ag.4 - Recanati - Rimini - Roseto degli Abruzzi, Campo a Mare - Penna Sant'Andrea (Val Vomano) - San Benedetto del Tronto - S. Maria Imbaro - S. Nicolò a Tordino - S. Omero - S. Onofrio - Scerne di Pineto - Silvi Marina - Silvi Marina Sud - Sulmona - San Giovani Teatino - Torricella S. - Tortoreto Lido - Toscanella di Dozza - Tortoreto Paese - Tossicia - Termoli - Teramo Cona - Teramo Ospedale - Teramo Stazione - Teramo via Savini - Teramo Piano della Lenta - Tivoli - Vasto - Villa Lempa

3 ORGANI STATUTARI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Lino Nisii Vice Presidente Mario Russo Consiglieri Giuseppe Cingoli Antonio De Dominicis Antonio Forlini Guglielmo Marconi Luigi Marini Federica Morricone Enzo Formisani Roberto Carleo Fabrizio Sorbi Segretario Tito D'Emidio COMITATO ESECUTIVO Presidente Lino Nisii Vice Presidente Mario Russo Membri Guglielmo Luigi Marconi Marini COLLEGIO SINDACALE Presidente Gianfranco Scenna Sindaci Effettivi Luca Di Eugenio Simona Conte Sindaci Supplenti Maurizio Di Provvido Gilda Ruggieri DIREZIONE GENERALE Direttore Generale Antonio Di Matteo Vice Direttore Generale Francesco Corneli

4 INDICE RELAZIONE SEMESTRALE 2010 INDIVIDUALE E DI GRUPPO Relazione del Consiglio di Amministrazione sull'andamento della gestione pag. 2 Stato Patrimoniale.. pag. 30 Conto Economico.. pag. 32 Prospetto della Redditività Complessiva pag. 33 Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto... pag. 35 Rendiconto Finanziario.. pag. 36 Nota Integrativa pag. 38 Parte A - Politiche contabili pag. 39 Informativa sul fair value pag. 51 Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale... pag. 57 Attivo pag. 57 Passivo pag. 88 Parte C - Informazioni sul Conto Economico... pag. 110 Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura pag. 138 Parte F - Informazioni sul Patrimonio... pag. 146 Parte H - Operazioni con parti correlate.... pag. 151 Allegati..... pag. 152 Relazione sulla Gestione del Gruppo.. pag. 157 Stato Patrimoniale Gruppo Consolidato.. pag. 163 Conto Economico Gruppo Consolidato. pag. 165 Prospetto della Redditività Complessiva Consolidata.. pag. 166 Prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto Gruppo Consolidato.. pag. 167 Rendiconto Finanziario Consolidato.. pag. 169 Nota Integrativa Gruppo Consolidato pag. 171 Allegati..... pag. 287

5 BANCA TERCAS S.P.A. RELAZIONE SEMESTRALE

6 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL'ANDAMENTO DELLA GESTIONE LO SCENARIO ECONOMICO Quadro Internazionale Nel corso dei primi sei mesi dell'anno le stime di crescita sono migliorate grazie soprattutto alla robusta spinta registrata dalla Cina e al ritorno della domanda privata negli Stati Uniti. Restano tuttavia alcuni elementi di rischio, prima fra tutte l'incognita della crisi greca e le altre turbolenze europee, che hanno influenzato negativamente la stabilità finanziaria e le stime macroeconomiche del "vecchio continente". In Europa comunque, nonostante la crisi acutizzatasi in maggio, il clima è stato rasserenato dai dati messi a segno dalla Germania che, nel secondo trimestre 2010, a sorpresa, ha fatto registrare un incremento di produttività del +2,2%, +3,7% annuo. La ripresa, su base mondiale, alla fine del 2010, dovrebbe mediamente attestarsi al +4,6% anche se nel 2011 è previsto un lieve rallentamento. Il rialzo atteso dipende soprattutto dalle previsioni sulla crescita della Cina, +10,5% contro il precedente +10%, e degli Stati Uniti, paese per il quale, però, la Federal Reserve ha rivisto a ribasso le previsioni sulla crescita annunciando un deciso rallentamento nella seconda parte del 2010: su base annua il trend statunitense non dovrebbe superare il 2%, contro il +3,6% stimato nel mese di aprile. Meglio degli Stati Uniti dovrebbero posizionarsi Giappone, Canada e Germania, attesi rispettivamente ad un +3,3% (Giappone), +2,4% (Canada) e +3,7% (Germania) ed alcune economie emergenti come l'india, paese accreditato ad un saggio di crescita annuo del 9,4%, e Turchia, +8,0%. Meno brillante sarà il 2010 per la Russia, che dovrebbe chiudere l'anno intorno ad un +4,0%, dopo le correzioni a ribasso determinate dal disastro ecologico causato dai devastanti incendi che, nell'agosto 2010, hanno messo in difficoltà il governo di Mosca. Segnali positivi sono giunti, infine, dal sudamerica: il "gigante brasiliano" ha, infatti, archiviato i primi mesi del 2010 con un + 7,1%, soprattutto grazie al mercato immobilare che, unico tra le economie mondiali, è risultato ancora in forte espansione. Anche secondo il Fondo Monetario Internazionale il 2010 sarà un anno di crescita complessiva: i dati pubblicati riferiti al Primo Semestre hanno confermato appieno la precedente previsione del +4,6%, anche se il rapporto frena leggermente le attese per il 2011 e per il 2012, quando il ciclo espansivo dovrebbe rallentare la propria crescita. Infine sul fronte inflazione la crescita dei prezzi al consumo delle principali economie avanzate, ha segnato il passo, attestandosi mediamente tra l'1,25% e l'1,50%. Gli Stati Uniti D'America La situazione oltreoceano durante l'estate è apparsa più opaca rispetto a quella dell'eurozona e l'apprezzamento del dollaro, registrato nei primi mesi, sull'euro potrebbe rappresentare un nuovo freno alla crescita statunitense: l'azienda "America" dovrebbe, infatti, secondo le ultime stime della Federal Reserve, rallentare nel quarto trimestre dell'anno soprattutto in termini di esportazioni, mentre la produzione interna risentirà delle negative ripercussioni del disastro ecologico avvenuto nel Golfo del Messico il 20 aprile 2010, quando, a seguito dell'esplosione della piattaforma di trivellazione Deepwater Horizon della British Petroleum, si sono riversate in mare migliaia di tonnellate di petrolio con conseguenze devastanti su un'ampissima area costiera del Golfo del Messico. La tardiva risposta dell'amministrazione statunitense alla catastrofe ecologica ha minato, nell'immaginario collettivo, la fiducia degli elettori nelle capacità del Presidente di dare le giuste risposte. Giuste risposte date al problema da alcuni batteri naturali, sviluppatisi inaspettatamente, che avrebbero mangiato in pochi mesi oltre il 75% del greggio fuoriuscito ripulendo le acque dell'oceano. A fine luglio, comunque, la popolarità di Obama ha registrato nei sondaggi il nuovo minimo storico di gradimento da parte degli elettori. Per il Presidente della Banca Centrale, Ben Bernanke, ci sono le condizioni per una accelerazione dell'economia, ma la ripresa sarà dolorosamente lenta per l'occupazione ed il Pil Usa nel terzo e quarto trimestre rallenterà la sua crescita: +1,6%, meno 2,4% rispetto alle precedenti stime. Su base annua l'incremento del Pil non dovrebbe complessivamente superare il 2%. 2

7 Area Euro e UE Per la Banca Centrale Europea tutta la zona dell'euro sta uscendo meglio del previsto dalla fase recessiva. Nel 2010 la crescita dovrebbe attestarsi all'1% con parziali recuperi dei volumi produttivi ed occupazionali. Nel secondo trimestre 2010, infatti, secondo Eurostat, il Pil dell'intera Ue ha fatto registrare un rimbalzo medio dell'1%, meglio di Stati Uniti e Giappone (+0,6%) poichè numerosi Stati membri hanno sovraperformato le previsioni, allontanando definitivamente le nubi di una doppia recessione che si erano addensate all'orizzonte soprattutto a causa della crisi di solvibilità della Grecia che nel mese di aprile ha rischiato il default. Il Governatore della BCE ha lanciato un forte richiamo al controllo dei bilanci statali, invitando i singoli Stati membri a rimandare eventuali politiche volte alla riduzione delle tasse solo dopo aver previsto proporzionali riduzioni della spesa pubblica. L'inflazione attesa dovrebbe tornare a superare il punto percentuale entro fine anno. Anche le stime del Fondo Monetario Internazionale sono in linea con quanto anticipato dalla BCE accreditando i 27 Paesi dell'unione ad un tasso medio di espansione dell'1,2% nel 2010 e dell'1,3% nel All'interno dell'area comune numerosi Paesi stanno facendo meglio del previsto, soprattutto la Germania che è tornata ad essere la locomotiva europea con un balzo +3,7% su base annua. Tra le altre grandi economie il Regno Unito ha archiviato un +1,2%, mentre la Francia non è andata oltre lo 0,4% a causa del rallentamento dei propri consumi interni. Più modesti i dati di Italia +1,1%, Spagna +0,2% e Portogallo +0,15%, mentre in aperta recessione resta la Grecia -1,5%, salvata dal default del proprio debito sovrano dall'intervento congiunto di Germania e Francia. Secondo la maggior parte degli analisti i dati empirici, relativi a molte economie che negli ultimi decenni hanno subito deterioramenti di bilancio e difficoltà a livello dei titoli governativi, indicano che la soluzione ai loro problemi debitori non arriverà sotto forma di un inflazione elevata o di una miracolosa impennata della crescita, e che i Governi dovranno lavorare duro per evitare l insolvenza (o la ristrutturazione) o una trappola debitoria stile Giappone. Ciò significa che l austerità resta l unica opzione a disposizione. Realisticamente, tuttavia, ci vorranno anni prima che si riesca a ridurre l indebitamento, anche nel caso in cui il ciclo torni a crescere. Nel caso dell Eurozona, ciò significa che le faglie nella struttura dell unione monetaria, messe in luce dal collasso della bolla creditizia e immobiliare, la recessione e la crescita esponenziale del debito sovrano, dovranno essere affrontate in maniera esaustiva e definitiva affinché non possano più mettere in pericolo la credibilità della politica economica e dei titoli di debito dell area. Area Nippocentrica L'economia giapponese ha mostrato timidi segnali di ripresa risultando trainata dal dinamismo delle esportazioni, in particolare da quelle verso i Paesi emergenti, le c.d. "ex tigri asiatiche". Il miglioramento congiunturale contrasta, però, con i gravi problemi strutturali di cui soffre da oltre un decennio il Paese: in particolare la persistente deflazione che è continuata anche nel primo semestre del La Banca del Giappone, ancora una volta, ha allentato la sua politica monetaria aumentando a miliardi di yen i fondi resi disponibili per i prestiti bancari a tre mesi (circa 160 miliardi di euro) ed in generale non sembra che il "Paese del Sol Levante" possa nel breve periodo rialzare facilmente la testa. Paesi Emergenti Tra le economie emergenti hanno impressionato i dati semestrali di Cina (Pil %), India (Pil ,8%) e Tuchia (Pil ,0%). L'economia del gigante asiatico ha addirittura per la prima volta nella storia superato, in termini assoluti, la produttività del Giappone, mentre la crescita del Pil del secondo trimestre della Turchia ha registrato un balzo di oltre l'11,0% portando le stime di crescita su base annua all'8%, risultato che ha collocato il paese della "mezza luna" al 17 posto nella classifica mondiale. Lo storico sorpasso della Cina, che ha sopravanzato il Giappone diventando la seconda economia nella classifica mondiale, era stato preannunciato già dai dati di fine 2009: nel secondo trimestre del 2010, secondo i dati non destagionalizzati diffusi dal governo di Tokyo, il prodotto interno lordo nipponico è cresciuto a un tasso annualizzato di appena lo 0,4%, ben al di sotto del +4,4% registrato nel primo trimestre, toccando un livello assoluto di miliardi di dollari, a fronte dei miliardi raggiunti dalla Cina nel corrispondente periodo. Le cifre rendono ancora più chiara l'emersione di quest'ultima come "nuova potenza globale" in grado di imporre al mondo cambiamenti che spaziano dagli equilibri militari e finanziari internazionali ad una nuova "geografia" produttiva. Dalle ceneri della seconda guerra mondiale il Giappone era velocemente risorto negli anni sessanta diventando in breve tempo la nuova "potenza economica globale" asiatica. 3

8 Gli anni '80, però, furono fatali alla crescita di un Paese che sembrava potesse conquistare il mondo con i propri prodotti: una gigantesca "bolla immobiliare" esplose nel 1991, unitamente ad un micidiale mix di deflazione e bassa crescita economica generando, nel decennio successivo, una incontrollabile distruzione di ricchezza che pesa ancora oggi su tutta l'economia orientale. Le sfide per i due Paesi asiatici, anche dopo "il sorpasso" della Cina restano, però, importanti. Da un lato, infatti, il Giappone, e il suo governo guidato da Naoto Kan, si trovano ad affrontare un rapido invecchiamento unito ad una diminuzione numerica della popolazione, con una domanda interna che resta debole, mentre la deflazione e il rallentamento delle esportazioni causate dallo 'yen forte' non migliorano il quadro e dall'altro la Cina, malgrado la sua spettacolare crescita, presenta contraddizioni eclatanti come una distribuzione del reddito molto squilibrata, con una elite benestante che ha colto i frutti di trent'anni di riforme e il resto dei suoi 1,3 miliardi di abitanti che presenta ancora redditi bassissimi. Sarà soprattutto la politica, e le scelte che essa saprà e dovrà operare, che orienterà, in un senso o nell'altro, le enormi potenzialità ancora inespresse dei due Paesi e delle economie emergenti ad essi collegate. Crescita del Pil " I SEM. 2010" Usa - Area Euro - Italia - Media mondiale - Paesi emergenti Di seguito si riporta una tabella contenente i dati relativo al Primo Semestre 2010 delle maggiori economie mondiali. 15,00 10,00 5, , (5,00) World Oecd Usa Area Euro Italia Giappone Brasile Cina India Russia 2009 I SEM 2010 (10,00) (15,00) 4

9 PAESE Pil I SEM INFLAZIONE 2010 I SEM Germania 3,70% 1,20% Spagna 0,20% 1,40% Francia 0,60% 1,20% Italia 1,00% 1,30% Inghilterra 1,20% 1,20% UE - 15 In tutta Europa l'inflazione si è mostrata in netta ripresa, principalmente a causa dell'aumento del prezzo dei beni energetici, soprattutto benzina che, nel solo mese di maggio ha fatto registrare un'impennata dello 0,8%. A frenare lievemente il rialzo dei prezzi al consumo hanno contribuito solo i generi alimentari, in calo dello 0,1% rispetto al primo trimestre Il problema principale rimane quello legato alla crescita del prezzo del petrolio, già troppo caro, che con la maggiore richiesta, dovuta alla ripresa economica internazionale, è salito ulteriormente. Il capitolo di spesa più interessato dagli incrementi è stato, infatti, quello dei trasporti, che ha segnato un +1,2% mensile ed un +4,6% annuo, seguito a ruota da quello delle tariffe delle assicurazioni per gli autoveicoli, +8,0% su base annua. Il dato italiano ha sottoperformato la media europea, registrando una variazione nulla Giugno su Maggio e un +1,3% Giugno 2010 su Giugno Sulla base dei dati diffusi dall'istat aumenti congiunturali si sono verificati al Centro Nord per i capitoli "Altri beni e servizi" (+0,4%), "Ricreazione, spettacoli e cultura" (+ 0,2 %) e "Abbigliamento, Calzature, Mobili, Articoli e Servizi per la casa" (+0,1%). L'economia Italiana Anche per l'italia il trend delineatosi nei primi sei mesi è apparso in netto miglioramento: lo stesso Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha, infatti, rialzato le previsioni di crescita, ipotizzando che il Prodotto Interno Lordo del Belpaese si espanderà quast'anno dell'1% a fronte del + 0,8% stimato in aprile. Ridotta, invece, la stima relativa al 2011, quando l'economia dell'intera penisola dovrebbe registrare un +1,0% a fronte del precedente +1,3%. La previsione dell'fmi è stata confermata anche dalla Banca d'italia che, però, non ha mancato di sollevare alcune preoccupazioni a causa dell'allarmante dato sulla disoccupazione ancora stazionaria. Nel secondo trimestre l economia italiana ha mantenuto livelli positivi, con un +0,4% su base congiunturale, anche se alcuni esperti hanno manifestato timori sulla tenuta del trend di crescita. Il Gruppo Economisti d Impresa (GEI) ritiene purtroppo elevato il rischio di un peggioramento della situazione economica nella seconda metà dell anno, sempre che non arrivi un aiuto dall export, favorito dalla recente svalutazione dell euro sulle principali divise estere, soprattutto dollaro e yen giapponese. Anche la stima degli economisti del GEI, comunque, non sembrerebbe andare oltre il +1,0% a causa della stagnante situazione del Mezzogiorno, aggravata dalla crisi della Grecia e appesantita dalle successive misure sul contenimento della spesa pubblica, intraprese dal Ministro Tremonti, che, ancorchè benefiche, potrebbero, contribuire a soffocare la timida ripresa attraverso un effetto contagio sulla spesa privata delle famiglie. L ottimismo dei primi mesi dell'anno rimane dunque ancorato sulla tenuta del commercio internazionale e del export, favorito soprattutto dall indebolimento dell euro. Tra gli elementi di incertezza sul consolidamento della ripresa c'è anche il peso rilevante che la ricostituzione delle scorte ha finora avuto sull'espansione della produzione, mentre, come detto, rimane irrisolto il problema dell occupazione che ha toccato livelli preoccupanti. Altri fattori di inquietudine, che si aggiungono ad un quadro complessivo di incertezza, sono la debolezza del settore delle costruzioni e quella del commercio dei settori tessili ed abbigliamento. Lo stop agli investimenti pubblici potrebbe peggiorare le prospettive: la domanda interna resta, infatti, assai debole, mentre i dati pubblicati dall'istat sul risparmio delle famiglie indicano un'ulteriore contrazione degli stessi rispetto agli ultimi due mesi del Sul fronte dei conti pubblici ad inizio anno il livello del debito pubblico italiano è aumentato ancora toccando il 114,9% del Prodotto Interno Lordo, un trend previsto purtroppo ancora in crescita per fine 2010, nonostante la manovra correttiva messa in campo dal Governo Berlusconi, quando dovrebbe toccare il 117,2%. Per i prossimi anni la previsione del Fondo Monetario Internazionale accredita l'italia ad una crescita interna del +1,2%, contro l'1,8% della Francia e il 2,5% della Germania, vera locomotiva dell'unione Europea. In generale, sottolinea però l'istituzione di Washington, in un rapporto dedicato al "vecchio continente" molti paesi faranno fatica ad uscire definitivamente dalla crisi: il rimbalzo sarà "moderato e incerto" e l'andamento dell'economia rimarrà debole, soprattutto se comparato alla ripresa che registreranno i paesi emergenti. Il Fondo Monetario ha comunque promosso i conti pubblici italiani e all'interno dei Paesi dell'europa meridionale, l'italia è stata addirittura citata come esempio di virtù in termini di deficit, mentre meno brillante si presenta il fronte della competitività. Gran parte degli squilibri derivano proprio da lì: se i paesi dell'eurpa meridionale, Italia, Portogallo e Spagna in testa riuscissero a portare la produttività del lavoro ai livelli osservati nei Paesi dell'europa settentrionale, come Finlandia ed Olanda, la bilancia delle partite correnti migliorerebbe di 2-2,5 punti percentuali rispetto al Pil, collocando i tre paesi nella fascia alta della classifica europea. 5

10 Quanto all'europa nel suo insieme, il Fondo rileva che è ormai allarmante la situazione dei debiti pubblici di molti Paesi, come Grecia, Portogallo e Spagna e anche se stabilizzare il debito pubblico nel breve termine non è fattibile né desiderabile, dato il rischio di una ricaduta nella recessione, i Governi centrali dovranno impegnarsi in modo credibile a risanare i propri bilanci. Il livello medio del reddito delle famiglie italiane, al 30 Giugno 2010, ha di nuovo registrato un ribasso, scendendo sia in confronto al primo trimestre 2010, che in confronto al periodo ottobre-dicembre 2009, rispettivamente dello 0,2% e del 2,6%. In calo anche il potere d'acquisto, la propensione al risparmio e il tasso di investimento, mentre è tornata lievemente a crescere la spesa per i consumi finali, +0,5% rispetto al trimestre precedente, anche se sempre in flessione (- 0,7%) sul dato del Il dato relativo al numero delle imprese conferma la fine della crisi come periodo di vera e propria recessione: nel periodo aprile/giugno 2010 le imprese attive sono cresciute di unità (+0,78%), registrando il miglior risultato degli ultimi otto anni. Anche l'italia, però, come l'europa sembra, al suo interno, marciare a due diverse velocità: il Pil dell'intero Mezzogiorno è tornato, purtroppo, ai livelli di 10 anni fa e l'industria, il cui valore aggiunto è crollato del 15,8%, secondo i dati dell'associazione per lo Sviluppo del Mezzogiorno, Svimez, è addirittura "a rischio di estinzione". Il Prodotto pro capite al Sud è risultato pari al 58% di quello registrato mediamente al Centro Nord. Il Quadro Economico abruzzese, marchigiano, emiliano, molisano e della provincia di Roma In uno scenario caratterizzato da una stagnazione generalizzata, l'economia delle aree di interesse di Banca Tercas ha registrato, nel corso del semestre, dati assai differenti. Se infatti positiva è stata la reazione alla crisi di Regioni come Emilia Romagna e Lazio, in affanno sono apparse Marche ed Abruzzo, mentre dipendente ancora economicamente dal Mezzogiorno, e risucchiata dalla spirale negativa, è risultata purtroppo la Regione Molise. Quest'ultima in enorme ritardo a causa dello scarso dinamismo che da decenni la caratterizza e che la vede ancora troppo ancorata al settore agricolo. In Molise la produttività si è attestata su livelli insoddisfacenti e senza alcun segnale di concreto miglioramento: la ricerca è strutturalmente al di sotto dei già bassi valori nazionali ed i gap maggiori, rispetto alle Regioni limitrofe, sono stati registrati sia sul fronte occupazionale che su quello dell'innovazione e della competitività. L'area delle infrastrutture è apparsa troppo arretrata a causa di un territorio poco curato con ampie zone soggette a smottamenti e frane. I consumi delle famiglie si sono ulteriormente ridotti, gli investimenti produttivi hanno subito un calo, mentre la disoccupazione ha iniziato ad interessare anche i lavoratori dipendenti e quelli con contratto a termine. Segnali più incoraggianti sono, invece, arrivati dall'emilia Romagna, dove le esportazioni hanno ripreso a crescere. Il risultato, sicuramente legato alla debolezza della moneta unica europea, ha confermato il discreto stato di salute delle imprese romagnole: nel primo semestre 2010 l intera Regione ha registrato un aumento dell'export del 3,9%, rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, periodo in cui la crisi ha probabilmente toccato il punto più critico. L aumento è stato tuttavia inferiore a quello medio nazionale, che ha archiviato, per lo stesso periodo, un +6,6%, trainato in particolar modo dalle esportazioni di Veneto e Lombardia. I settori economici maggiormente in crescita sono risultati essere quelli della farmaceutica (+54,3%), della chimica (+29,2%), degli apparecchi elettrici (+21,6%) e del legno/carta (+21,3%), mentre ancora in flessione sono apparsi quelli del tessile/abbigliamento (-6,7%) e quello dei macchinari (-5,4%). In linea con il trend nazionale sono risultati i dati macroeconomici della Regione Lazio, anche se il settore delle costruzioni, soprattutto nella capitale, ha registrato i primi dati allarmanti: in forte calo sono risultate, infatti, le imprese attive e regolari, mentre il tasso di occupazione dell'intero settore è letteralmente crollato. Il calo degli investimenti nel 2009 è stato del 10,0% e nel 2010 lo stesso sembrerebbe destinato a peggiorare: la diminuzione delle abitazioni costruite nei primi sei mesi del 2010 è stata del 17,5%, contro il 16,8% registrato nel semestre precedente. Sicuramente la crisi del settore nella "città eterna" non ha sorpreso gli operatori del settore dal momento che la bolla speculativa sugli immobili ha avuto Roma come protagonista principale nell'ultimo quinquennio, periodo nel quale sono stati registrati ingiustificati aumenti delle quotazioni, anche nelle zone periferiche da sempre a basso valore aggiunto. Assai più complessa è risultata la situazione della Regione Abruzzo, dove l'andamento economico è stato fortemente influenzato dal perido post terremoto che ha riverberato tutti i suoi negativi effetti soprattutto sulla provincia aquilana. Lievi segnali di ripresa sono giunti solo nel secondo trimestre, anche se il dato è apparso fortemente disomogeneo tra le quattro province. Positive sono apparse le prospettive del territorio aquilano, che ha visto un deciso aumento del numero di imprese artigiane in attività, anche se i numeri assoluti relativi alla produzione di ricchezza sono tutti ancora in terreno negativo. Nella provincia di Chieti i segni della crisi hanno, invece, continuato a farsi sentire in modo fragoroso, con un quadro di decisa recessione rispetto al In affanno anche il territorio del teramano che nel primo semestre del 2010 è sembrato soltanto limitare i danni della recessione, mentre la provincia di Pescara è stata l'unica a registrare un trend lievemente positivo, in linea peraltro, con il dato nazionale. 6

11 L'INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA Andamento dei Mercati Finanziari Nel corso dei primi mesi del 2010 i mercati finanziari hanno provato a ritrovare un proprio equilibrio, ma proprio quando l'obiettivo sembrava essere stato raggiunto le preoccupazioni sulla sostenibilità del debito pubblico di alcuni paesi dell'europa meridionale, innescate principalmente dalla crisi finanziaria della Grecia, hanno generato nuove forti turbolenze. Le quotazioni azionarie hanno così subito brusche contrazioni, mentre i premi per il rischio sulle obbligazioni societarie sono velocemente saliti riducendo i rendimenti dei titoli pubblici emessi dai Paesi reputati meno rischiosi, primi fra tutti la Germania. In risposta a queste tensioni l'unione Europea ha varato un imponente meccanismo di sostegno finanziario, cui lo stesso Fondo Monetario Internazionale potrà apportare risorse addizionali, e che potrà essere attivato per gestire situazioni di crisi. Nel mese di Giugno sono così iniziate le manovre correttive di molti Governi nazionali, tra cui l'italia, alle prese con preoccupanti deficit di bilancio, mentre la Grecia ha dovuto ufficialmente ricorrere al sostegno della comunità internazionale per evitare il default del proprio debito sovrano. A fine semestre ha iniziato a prevalere la cautela unita ad una forte incertezza sullo stato di salute del sistema bancario europeo e questo nonostante le rassicurazioni giunte da Bruxelles. Il Governatore della BCE ha disposto la pubblicazione degli stress test dei principali istituti bancari europei al fine di rassicurare il mercato sulla solidità del sistema finanziario, con la speranza di rassicurare definitivamente gli operatori alle prese con una nuova ondata di sfiducia reciproca. Le preoccupazioni per la salute finanziaria di alcuni Paesi, soprattutto Grecia, Spagna, Portogallo ed Irlanda, hanno finito per influenzare negativamente la moneta unica europea che ha registrato un sensibile deprezzamento, sia contro dollaro, che contro franco svizzero e soltanto dopo la firma dell'impegno al sostegno della Grecia da parte di Germania e Francia l indebolimento dell'euro è sembrato attenuarsi: nei primi tre mesi del 2010 il biglietto verde ha comunque mantenuto un apprezzamento di circa il 6,0% sull'euro. L'attività Creditizia: Raccolta ed Impieghi in Italia Nel corso del Primo Semestre sia la raccolta che gli impieghi in Italia hanno registrato un incremento rispetto al dato di fine Nello specifico il dato medio della raccolta del sistema creditizio si è attestato intorno al +5,9%, mentre gli impieghi sono aumentati a ritmi più lenti, archiviando un +1,65%. Nel grafico che segue, al fine di riportare il trend lungo un orizzonte temporale significativo, sono riportati i saggi di crescita relativi al periodo 31 Dicembre Giugno Raccolta Impieghi % 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 11,2% 11,7% 10,2% 8,1% 8,9% 6,7% 5,9% 4,9% 1,5% 1,7% raccolta Impieghi 7

12 LA SITUAZIONE DELLA BANCA (Nota: i dati riportati sono espressi in milioni di euro) Le Masse Intermediate Masse Intermediate Raccolta diretta Raccolta indiretta Raccolta complessiva Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % (5) (0,17%) (62) (4,56%) (67) (1,54%) Al 30 Giugno 2010 la raccolta complessiva, diretta ed indiretta, si attesta a milioni di euro, con un decremento dell'1,54% sul dato al 31 Dicembre Tale risultato vede la raccolta diretta sostanzialmente invariata (-0,17%), mentre l'indiretta mostra una flessione più marcata del 4,56%, pari ad euro 62 milioni, dovuta sia alla riduzione del risparmio medio delle famiglie italiane, che ai bassi rendimenti che gli strumenti finanziari offrono ai risparmiatori. La Raccolta Diretta Raccolta Diretta Depositi, C/C, CD e Obbligazioni Raccolta a vista Certificati di deposito Obbligazioni Pronti contro termine Raccolta Diretta Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % ,86% ,24% (16) (7,41%) (18) (2,09%) (30) (32,26%) (5) (0,17%) Obbligaz. PCT Raccolta Diretta al La Raccolta Diretta della Banca è sostanzialmente in linea con il dato rilevato a fine 2009 (-0,17%). La flessione registrata nel comparto dei Pronti Contro Termine è stata, infatti, compensata dall'aumento della Raccolta a Vista. In leggera flessione si presenta anche il comparto della Raccolta Obbligazionaria (-2,09%). In valore assoluto la contrazione della Raccolta Diretta è stata di euro 5 milioni, passando da a milioni di euro. C.D. Raccolta a vista Certificati di deposito Raccolta a Vista Obbligazioni Pronti contro termine 8

13 La Raccolta Indiretta Raccolta Indiretta Raccolta Gestita GPF, GPM e C/gestito Fondi comuni e SICAV Assicurazioni Raccolta amministrata Raccolta indiretta Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % ,01% 5 11 (6) (54,55%) (6) (2,15%) ,38% (71) (7,79%) (62) (4,56%) GPF e GPM Raccolta amm.ta Raccolta Indiretta al Assicuraz. Fondi e SICAV GPF, GPM e C/gestito Fondi comuni e SICAV Assicurazioni Raccolta amministrata La Raccolta Indiretta presenta una più decisa flessione, - 4,56%: a fronte di un lieve incremento della componente gestita, che registra una variazione positiva di 9 milioni di euro (+2,01%), si è registrata una marcata contrazione della componente amministrata, - 7,79%, pari ad euro 71 milioni. L'andamento della Raccolta Indiretta della Banca rispecchia le crescenti difficoltà delle famiglie italiane nel risparmiare in un contesto di aumento generalizzato del costo dei generi alimentari, delle risorse energetiche e, parzialmente, riflette il trasferimento della stessa verso la Raccolta Diretta a causa dei bassi tassi di rendimento offerti dai prodotti finanziari che spingono i risparmatori, in generale, a privilegiare la liquidità. La componente assicurativa segna un incremento del 13,38%, pari ad euro 21 milioni. Gli impieghi a clientela Tipologia Conti correnti e finanziamenti Mutui Prestiti personali Titoli di debito Altri impieghi Impieghi Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % (59) (9,35%) ,68% ,00% (34) (28,57%) (101) (26,37%) (82) (2,63%) 9

14 Altri Att. det. Titoli di debito Impieghi al Conti corr. Mutui Conti correnti e finanziamenti Mutui Prestiti personali Titoli di debito Gli Impieghi Netti, alla data del 30 Giugno 2010, hanno mostrato un lieve decremento (- 2,63%) attestandosi a milioni di euro. L'aggregato è stato ridotto dal rimborso di parte dei titoli ABS, rivenienti dalle operazioni di cartolarizzazione realizzate nel 2007 e nel 2008, che si ricorda sono classificati tra i crediti verso clientela in applicazione del principio della prevalenza della sostanza sulla forma di cui allo IAS 39. Gli stessi titoli sono stati rimborsati, nel mese di maggio, per complessivi euro 118 milioni. I mutui, tenendo conto anche di quelli cartolarizzati, che a tutti gli effetti continuano ad essere esposti nello Stato Patrimoniale della Banca, presentano un incremento complessivo del 5,68%. Altri impieghi Si precisa che, in riferimento ai c.d. mutui subprime, ossia a quei mutui concessi a clienti che offrono scarse garanzie, Banca Tercas non ha in essere alcun tipo di finanziamento riferibile a tale tipologia, né direttamente né indirettamente (possesso di obbligazioni del tipo A.B.S. con collaterale costituito da crediti della specie). Attività Deteriorate Attività Finanziarie Deteriorate Lorde Sofferenze Incagli Crediti sconfinati Crediti ristrutturati Attività Finanziarie Det. Lorde Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % 66,21 46,17 20,04 43,40% 106,15 102,43 3,72 3,63% 63,19 84,99 (21,80) (25,65%) 26,51 21,28 5,23 24,58% 262,06 254,87 7,19 2,82% Le attività deteriorate alla data del 30 Giugno 2010 fanno registrare un lieve incremento +2,82% rispetto al dato del Dicembre In deciso aumento si presentano le sofferenze, +43,40%, stabili le posizioni incagliate, mentre quelle in sconfino registrano una riduzione del 25,65%. Il complesso dei crediti problematici, ammontanti ad euro 262,06 milioni, vengono opportunamente presidiati con accantonamenti pari al 23,50% sugli incagli, all'1,90% sugli sconfinati e al 50,49% sulle sofferenze. 10

15 Si precisa che nella tabella sopra esposta sono ricomprese anche le posizioni deteriorate relative alle due operazioni di cartolarizzazione effettuate. Le attività finanziarie deteriorate, al netto degli accantonamenti prudenziali effettuati, sono riepilogate di seguito: Attività Finanziarie Deteriorate Nette Sofferenze Incagli Crediti sconfinati Crediti ristrutturati Attività Finanziarie Det. Nette Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % 32,78 24,59 8,19 33,31% 81,21 77,09 4,12 5,34% 61,99 83,92 (21,93) (26,13%) 26,42 21,24 5,18 24,39% 202,40 206,84 (4,44) (2,15%) Il complesso delle attività deteriorate rappresenta il 6,68% del totale degli impieghi netti, percentuale che scende al 3,76% se si considerano solo le sofferenze e gli incagli, mentre i fondi svalutazione accantonati, analitici e forfettari, hanno raggiunto il 2,197% del totale crediti lordi erogati. Si ricorda che già nel bilancio 2009 i crediti sconfinati sono stati determinati in base al dettato delle nuove disposizioni di Banca d'italia che hanno reso obbligatorio, per gli impieghi garantiti da ipoteca, l'applicazione dell'approccio c.d. "per transazione" (Circ. 272/2008). Secondo tale approccio vengono definite scadute e/o sconfinanti le esposizioni che sono in tale stato da oltre 90 giorni, qualunque sia la percentuale di sconfino rilevata. Per tutte le altre esposizioni Banca Tercas adotta, invece, l'approccio c.d. "per controparte", in base al quale si valuta l'esposizione complessiva verso un debitore. In tale caso la posizione è considerata scaduta se supera 180 giorni di sconfino e il suo ammontare supera la soglia di rilevanza del 5%. La normativa è divenuta, quindi, maggiormente stringente e rigorosa imponendo che, per i crediti ipotecari, l'individuazione dello stato di "sconfino" sia riferita alla singola transazione piuttosto che all'intera esposizione. Le Operazioni di Cartolarizzazione Nel corso del Primo Semestre 2010 non sono state effettuate ulteriori operazioni di cartolarizzazione. Si rammenta, però, che in generale sono state effettuate due operazioni di cartolarizzazione, rispettivamente nel 2007, con crediti performing derivanti da operazioni fondiarie concesse per l'acquisto, costruzione e ristrutturazione di immobili destinati ad uso commerciale e residenziale con società, e nel 2008, con mutui performing derivanti da operazioni fondiarie concesse a persone fisiche per l'acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili residenziali. Le Società Veicolo utilizzate, costituite ad hoc ai sensi della legge 130/99, sono state rispettivamente la società Adriatico Finance Sme Srl e la società Adriatico Finance RMBS Srl, con sede a Milano. Per entrambe tali due operazioni ci si è avvalsi della collaborazione di HSBC, primaria istituzione finanziaria mondiale, in qualità di "sole arranger" e "lead manager". Si precisa, inoltre, che in qualità di servicer, la Banca continua a gestire le riscossioni sui crediti ceduti e, quindi, a mantenere direttamente i rapporti con i clienti ceduti. Dal momento che le operazioni descritte non presentavano i requisiti previsti dallo IAS 39 per poter effettuare la derecognition (cancellazione), i crediti ceduti hanno continuato e continuano ad essere rappresentati in bilancio in base al metodo della c.d. rappresentazione netta. Tale metodo prevede che nell attivo dello Stato Patrimoniale le attività cedute continuino ad essere esposte tra i crediti verso la clientela al netto dei fondi rettificativi, mentre nel passivo dello Stato Patrimoniale viene esposto il debito per l'importo ricevuto dalle società veicolo. Conseguentemente le obbligazioni ABS acquistate non vengono esposte nell'attivo dello Stato Patrimoniale, ma riducono il debito rilevato per l'importo ricevuto di pari ammontare. Si segnala, infine, che in data 20 marzo 2008 è stata avviata anche una terza operazione di cartolarizzazione relativa, però, a finanziamenti leasing non originati da Banca Tercas ma originati dalla ex controllata Terfinance Spa (ex Terleasing Spa, ceduta nello stesso anno), utilizzando, in qualità di Società Veicolo, la Adriatico Finance SME Srl. L'operazione di cartolarizzazione fu perfezionata in data 25 settembre 2008 con l emissione delle obbligazioni ABS di tipo Senior, Mezzanine e Junior, che sono state acquistate, nel loro complesso, da Banca Tercas Spa, per un importo di euro 118,66 milioni. Anche per questa terza operazione di cartolarizzazione ci si è avvalsi della collaborazione della banca d'affari londinese HSBC in qualità di "sole arranger" e "lead manager". 11

16 L'Attività sui Mercati Finanziari Tipologia Att. fin. detenute per la negoziazione HFT Att. fin. valutate al Fair Value Att. fin. disponibili per la vendita AFS Attività finanziarie Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % 99,59 140,15 (40,56) (28,94%) 51,88 21,54 30,34 140,85% 63,20 74,94 (11,74) (15,67%) 214,67 236,63 (21,96) (9,28%) Sotto il profilo della composizione si evidenzia che la Banca, al 30 Giugno 2010, detiene strumenti finanziari iscritti nelle seguenti voci dell attivo: 1) Attività Finanziarie detenute per la negoziazione è costituito per il 63,36% da titoli di Stato, per il 34,26% da obbligazioni corporate e finanziarie, per l' 1,24% da quote di OICR e da derivati per l'1,14%. La consistenza del portafoglio nel suo complesso è comunque diminuita del 28,94% pari a circa 40,56 milioni di euro, come diretta conseguenza di specifiche politiche tese a ridurre i rischio di mercato e ad aumentare la liquidità della Banca. 2) Attività finanziarie valutate al fair value (F.V.O.). La voce è composta per la totalità da un Btp inflation oggetto di Asset Swap. Si precisa che l'operazione è stata eseguita mediante l acquisto di Btp inflation e contestuale esecuzione di un contratto di swap dei flussi di cassa generati dallo strumento, contro pagamento da parte della controparte di mercato di un tasso variabile + spread. Date le caratteristiche di natural hedge dell operazione, si è deciso di contabilizzare entrambi gli strumenti finanziari avvalendosi dell opportunità offerta dal principio Ias 39, cioè mediante la designazione al fair value sia del Btp inflation che del contratto di Interest Rate Swap, che è stato contabilizzato tra le passività finanziarie di negoziazione. I risultati economici di tale operazione, in termini di utili-perdite / plusvalenze-minusvalenze, vengono imputate a voce 110 di conto economico; 3) Attività finanziarie disponibili per la vendita (A.F.S.) rappresentate da Titoli di Stato per il 10,93%, per il 22,74% da obbligazioni corporate, per il 10,26% da quote di OICR e per il 56,08% di titoli azionari. Per quanto attiene ai criteri di valorizzazione dei portafogli H.F.T., A.F.S. e F.V.O. si precisa che essi, in conformità alla normativa IAS, sono stati valutati al fair value, con effetti a Conto Economico per quanto riguarda i titoli del portafoglio HFT ed F.V.O. e a riserva patrimoniale per i titoli del portafoglio AFS. Le obbligazioni emesse dalla Banca sono iscritte nel passivo e valutate al loro costo ammortizzato, tranne quelle designate al fair value. Queste ultime rappresentano una percentuale ridotta del complesso delle emissioni effettuate e sono state oggetto di copertura finanziaria attraverso la stipulazione di contratti derivati. Le obbligazioni proprie riacquistate, presenti nel portafoglio alla data del 31 Dicembre 2009, vengono elise in applicazione dello IAS 39, mentre le azioni proprie detenute sono iscritte con segno negativo nel Patrimonio Netto ai sensi dello IAS

17 LA GESTIONE DEI RISCHI Il Controllo del Rischio di Mercato Il termine "rischio di mercato" si riferisce al rischio di variazione del valore di uno strumento o di un portafoglio di strumenti finanziari in rapporto a mutamenti inattesi delle condizioni di mercato (prezzi azionari, tassi di interesse, tassi di cambio o volatilità di tali variabili). Tale rischio deriva dalla componente rischio di tasso (originato dall inevitabile mismatching esistente tra le poste dell attivo e del passivo) e dalla componente rischio di liquidità (eventualmente conseguente ad una non corretta gestione dei flussi della Banca). Il rischio di tasso può essere gestito soltanto attraverso un'ampia conoscenza di alcuni elementi essenziali, quali durata, vita residua, scadenza e metodologie di riprezzamento delle poste di bilancio, senza tuttavia trascurare le ripercussioni che le loro variazioni esercitano sugli impegni di pagamento, assunti e potenziali. Il rischio di mercato viene misurato, oltre che secondo quanto previsto nel Titolo IV, Capitolo III delle Istruzioni di Vigilanza, mediante il Value At Risk (in sigla VAR). Tale indice viene calcolato con cadenza giornaliera ed è preso a riferimento per la verifica del rispetto dei limiti operativi con i quali opera il responsabile del portafoglio titoli di proprietà. Il VAR di un portafoglio rappresenta una misura di tipo probabilistico, in grado di sintetizzare la stima del rischio dell'intero portafoglio in un solo numero. Esso sintetizza la massima perdita attesa, su un dato orizzonte temporale e nei limiti di un determinato intervallo di confidenza. Nel corso del Primo Semestre 2010, il VAR giornaliero medio, riferito al portafoglio titoli HFT della Banca, è risultato pari a euro. Tale valore, unitamente alla duration media, pari a 0,538 e considerate le ipotesi prudenziali di calcolo (intervallo di confidenza 99% e orizzonte temporale di 10 giorni), testimonia il contenuto profilo di rischio delle attività in titoli. Le elaborazioni sono effettuate mediante l utilizzo dello specifico applicativo fornito da Bloomberg. Il Controllo del Rischio di Credito L attento monitoraggio dell esposizione creditizia della Banca è un attività continua alla quale viene data massima importanza. Lo strumento utilizzato, denominato Credit Position Control, consente la valutazione dell andamento delle relazioni con la clientela attraverso il controllo di numerosi indicatori ed aspetti operativi differenziati per tipo di cliente, forma tecnica e gravità. Il Credit Position Control rappresenta un valido strumento di early-warning che consente di calcolare un indice sintetico di rischio per singola posizione, filiale, area ed uno complessivo di Istituto. Il CPC costituisce altresì la componente andamentale del modello di Rating che la Banca sta realizzando in collaborazione con il fornitore di servizi informatici. Nel corso dell'esercizio, il profilo di rischio della Cassa è rimasto contenuto, con un Giudizio Complessivo del portafoglio crediti, al 30 Giugno 2010, pari a 23 (su una scala che va da -100 a +100, dove il valore zero rappresenta l assenza di anomalie comportamentali e +100 il rischio massimo). Il leggero incremento del punteggio, rispetto alla gestione precedente, può essere considerato una variazione fisiologica dovuta al peggioramento della congiuntura economica. Utilizzo Portafoglio al Consumatori privati Artigiani e Altre famiglie Altro 1 Imprese private Unità o società artigiane altre 13

18 Portafoglio al Giudizi medi Utilizzo totale Numero clienti Consumatori privati Imprese private Artigiani e Altre famiglie Unità o società artigiane altre Altro Nel corso del Primo Semestre 2010 gli uffici interni hanno proseguito l'attento monitoraggio delle posizioni maggiormente a rischio. Infatti, dopo essere stato efficacemente testato, è stato adottato un ulteriore strumento per la gestione ed il monitoraggio dei crediti scaduti ed incagliati che consente una verifica giornaliera delle posizioni sulla base di informazioni dinamiche ritenute produttive di un possibile deterioramento della relazione. Lo strumento consente al singolo operatore di filiale di effettuare un'analisi per la conferma, il rigetto o la momentanea sospensione del giudizio di criticità. In tale modo si incrementa anche il set di strumenti a disposizione per il presidio del rischio di credito sia a livello di istituto che di filiale. Lo stesso è stato ulteriormente incrementato nelle funzioni perchè possa rappresentare il principale supporto per la gestione delle posizioni di rischio. Indicazioni in materia di informativa concernente l'esposizione verso prodotti finanziari rischiosi Nell Ottobre del 2007, i ministri e i governatori delle Banche Centrali del G7 hanno chiesto al Financial Stability Forum (FSF) di effettuare un analisi sulla genesi delle turbolenze che hanno interessato il mercato finanziario a partire dall Agosto 2007, al fine di individuare delle Raccomandazioni per rafforzare la solidità dei mercati e degli intermediari finanziari. Tali Raccomandazioni, riferite dal FSF nell Aprile 2008, sono state recepite da Banca d Italia la quale ha richiesto alle banche di fornire un ampia e dettagliata informativa, sotto il profilo quali-quantitativo, concernente, in particolare, l esposizione verso quei prodotti finanziari percepiti attualmente dal mercato come rischiosi; in particolare, il Rapporto FSF invita a fornire, per ciascuna categoria/tipologia di strumenti finanziari, la complessiva esposizione, inclusiva anche delle posizioni facenti capo a veicoli non consolidati, con i relativi importi, prima e dopo eventuali operazioni di copertura, al lordo e al netto delle svalutazioni. L ampiezza e il dettaglio dell informativa devono risultare commisurati all importanza che le esposizioni in esame rivestono rispetto alla complessiva operatività dell intermediario, ovvero all entità dei rischi gravanti sullo stesso. Anche l assenza di esposizioni va esplicitamente dichiarata. A tal proposito, si segnala che le esposizioni di Banca Tercas verso Special Purpose Entities (SPE), società veicolo, sono interamente riferibili a due operazioni di cartolarizzazione di propri crediti e ad un operazione di cartolarizzazione di leasing originati dalla ex controllata Terfinance avviate e perfezionate nel corso del 2007 e del 2008; i crediti sono stati ceduti a società veicolo, costituite ai sensi della legge n. 130 del 30 aprile 1999 che, per finanziarne l acquisto, hanno emesso strumenti finanziari riacquistati tutti da Banca Tercas Spa. Gli impegni assunti dai veicoli nei confronti dei sottoscrittori dei titoli vengono assolti, in via esclusiva, mediante i flussi di cassa generati dai crediti ceduti. Si segnala che i suddetti titoli sono entrati in ammortamento nel corso del Gli strumenti finanziari derivanti dalle cartolarizzazioni dei mutui ipotecari originati da Banca Tercas sono stati emessi da Adriatico Finance Rmbs Srl. Essi sono rappresentati da titoli Senior (rating AAA), emessi originariamente per un valore nominale di euro 172,3/mln e da titoli Junior, emessi originariamente, per un valore nominale di euro 20,25/mln (privi di rating). Il valore nominale degli stessi alla data del 30 Giugno 2010 è pari rispettivamente ad euro 114,978 milioni ed euro 20,250 milioni. I titoli emessi da Adriatico Finance Sme Srl, di originari euro 129,50 milioni, alla data del 30 Giugno 2010 sono rappresentati da titoli Senior (rating AAA) per un valore nominale di euro 81,290 milioni e titoli Junior per un valore nominale di euro 33,45 milioni (privi di rating). Gli strumenti finanziari derivanti dall operazione di cartolarizzazione dei leasing sono stati emessi sempre da Adriatico Finance Sme Srl per un valore nominale complessivo di euro 118,66 milioni (di cui euro 65,75/mln relativi a titoli Senior con rating AAA ed euro 52,9 relativi a titoli privi di rating). Alla data del 30 Giugno il valore nominale residuo detenuto dalla Banca ammonta ad euro 84,932 milioni. La Banca possiede all'interno del portafoglio titoli HFT titoli Cdo, Ppi e titoli in Default emessi da Lehman Brothers TSY per un valore nominale di euro 3 milioni. Tali titoli sono stati svalutati a seguito del default della banca d'affari, risultando iscritti in contabilità, al 30 Giugno 2010, per un importo complessivo pari ad euro 645 migliaia. Si precisa che si è provveduto all'insinuazione al passivo attraverso l'iscrizione del Proof Of Claim, così come previsto dalla procedura fallimentare americana. Gli strumenti finanziari evidenziati nella tabella, non quotati su mercati attivi, sono stati valutati tenendo conto di tecniche di valutazione che utilizzano, come dati di input, parametri di mercato osservabili o indicazioni di prezzo fornite da controparti qualificate. 14

19 Si fa presente che il titolo Saphir Finance Plc è uno strumento finanziario per il quale è stata attivata specifica richiesta di rimborso anticipato. Lo strumento è collateralizzato attualmente da cash, riveniente dalla vendita di un fondo di liquidità. La Banca stà completando le formalità nei confronti del Trustee (Bank of New York), con l'assistenza di un consulente legale specializzato, per ottenere la tempestiva e completa liquidazione delle spettanze. Principali Rischi ed Incertezze Le informazioni sui rischi e sulle incertezze cui la Banca Tercas è esposta sono dettagliatamente illustrate nella presente Relazione sulla Gestione e nella Nota Integrativa. Più in particolare, i rischi connessi con l andamento dell economia mondiale, di quella italiana e dei territori di riferimento oltre che dei mercati finanziari ed alle scelte che gli Organismi sovranazionali ed i Governi vorranno fare per combattere la crisi, sono esposti nella parte introduttiva della Relazione sulla gestione: nel capitolo sullo scenario economico e nel successivo capitolo sulla prevedibile evoluzione della gestione e dello sviluppo dell operatività sono indicate le assunzioni sulle quali sono basate le valutazioni e le previsioni effettuate. Sui rischi connessi alla gestione aziendale e alla stabilità patrimoniale ci si è soffermati nel capitolo della gestione dei rischi della presente Relazione sulla gestione, mentre una più ampia illustrazione è contenuta nella Parte E ed F della Nota integrativa. La Banca d Italia, Consob ed Isvap, con i documenti n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2009, hanno richiesto inoltre agli Amministratori di svolgere valutazioni accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale, così come previsto dallo IAS 1. Infatti le attuali condizioni dei mercati finanziari, dell economia reale e le negative previsioni che vengono formulate con riferimento al breve/medio periodo hanno richiesto, diversamente dal passato, di svolgere valutazioni particolarmente accurate in merito alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale. Esaminati i rischi e le incertezze connessi all attuale contesto macroeconomico, valutata la concretezza delle previsioni del piano strategico e i risultati conseguiti negli ultimi esercizi, si ritiene più che ragionevole l aspettativa che Banca Tercas continuerà ad operare in un futuro prevedibile e, conseguentemente, il presente documento è stato predisposto nel presupposto della continuità aziendale. Le incertezze connesse alle problematiche relative ai rischi di credito e di liquidità inerenti all evoluzione negativa dei mercati economici e finanziari, sono ritenute non significative e comunque tali da non generare dubbi sulla continuità aziendale, anche in considerazione del costante miglioramento della redditività della banca, della buona qualità degli impieghi e delle attuali possibilità di accesso alle risorse finanziarie. Il Patrimonio Netto Voce Capitale sociale Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % 26,00 26,00 0,00 0,00% Sovrapprezzi di emissione 44,17 45,95 (1,78) (3,87%) Riserve 271,10 261,34 9,76 3,73% Riserve da valutazione 7,02 9,16 (2,14) (23,36%) Azioni proprie (1,83) (18,65) 16,82 (90,19%) Utile d'esercizio Patrimonio Netto 8,00 24,05 (16,05) (66,74%) 354,46 347,85 6,61 1,90% Il Patrimonio Netto della Banca, comprensivo dell'utile d'esercizio, registra un incremento di 6,61 milioni di euro (+1,90%), determinato dall'accantonamento a riserva dell'utile 2009 che per 9,75 milioni di euro ha aumentato i mezzi propri dell'istituto. In decremento di 2,14 milioni di euro si presentano anche le Riserve da Valutazione a causa della flessione generalizzata delle quotazioni dei titoli detenuti nel portafoglio AFS registrata sui mercati finanziari nel secondo trimestre del

20 Il Patrimonio ed i Requisiti di Vigilanza Adeguatezza Patrimoniale Patrim. di base al lordo elementi da ded. Patrimonio di base netto (Tier 1) Patrim. Suppl. al lordo elementi da dedurre Patrimonio Supplementare netto (Tier 2) Patrimonio di Vigilanza Patrimonio di Vigilanza + Tier 3 Esercizio Esercizio Variazioni 30/06/10 31/12/09 Assoluta % 341,69 324,19 17,50 5,40% 338,45 320,94 17,51 5,46% 91,42 91,16 0,26 0,29% 88,18 87,91 0,27 0,31% 426,63 408,85 17,78 4,35% 426,63 408,85 17,78 4,35% Attività di rischio Requisiti patrimoniali di vigilanza 0,00 0,00 0,00 n.d. Rischio di credito e controparte 154,78 159,53 (4,75) (2,98%) Rischi di mercato 2,24 2,47 (0,23) (9,31%) Rischio operativo 17,69 17,69 0,00 0,00% Altri requisiti prudenziali 0,00 0,00 0,00 n.d. requisiti prudenziali 174,71 179,69 (4,98) (2,77%) Attività di rischio e coefficienti di vigilanza 2.911, ,87 (82,99) (2,77%) Patrim. di Base/Att. di rischio ponderate 11,62% 10,72% 0,91% 8,46% Patrim. di Vigilanza/Att. rischio ponderate 14,65% 13,65% 1,00% 7,32% Eccedenza Patrimoniale 251,92 229,16 22,76 9,93% Al fine di sostenere la crescita degli investimenti, conservando un elevato coefficiente di solvibilità, ed aumentare la remunerazione del capitale proprio, sono stati emessi, nel 2006, 2007 e 2008 prestiti subordinati. La quota sottoscritta, alla data del 30 Giugno 2010, è pari a 90,86 milioni di euro. In applicazione delle regole prudenziali è stato effettuato l'ammortamento di vigilanza, pari ad un quinto del valore originario, computando conseguentemente nel patrimonio di vigilanza l'importo di euro 86,34 milioni. Tale importo va ad incrementare ulteriormente il patrimonio supplementare. In base alla natura dei rischi coperti, l attività creditizia genera il maggiore assorbimento, pari a 154,78 milioni di euro. Il rischio di mercato mantiene invece pressoché invariato il suo assorbimento (2,24 milioni di euro). Si segnala che il dato relativo alle attività di rischio ponderate, al 30 Giugno 2010, è stato determinato applicando le nuove regole della Vigilanza Prudenziale (Circolare Banca d'italia n. 263/2006). L'eccedenza del requisito patrimoniale sul minimo richiesto per poter operare è di ben 251,92 milioni di euro. I coefficienti di vigilanza, nonostante l incremento dell assorbimento patrimoniale derivante fondamentalmente dai maggiori impieghi della Banca, si mantengono su valori elevati che ne confermano la solida posizione patrimoniale in grado di farle affrontare con tranquillità ambiziose politiche di crescita. Il Patrimonio di Base Netto presenta un incremento del 5,46% rispetto al 31 Dicembre 2009 per effetto sia della riduzione delle azioni proprie detenute che dell'accantonamento dell'utile dell'esercizio Il Patrimonio Supplementare si mantiene sostanzialmente invariato ad euro 88,18 milioni, mentre il Patrimonio di Vigilanza registra un incremento del 4,35% rispetto al 31 Dicembre 2009, attestandosi ad euro 426,63 milioni. Si precisa inoltre che l'istituto non dispone del Patrimono di Terzo Livello, che, secondo la normativa di vigilanza, comprende la quota di passività subordinate di Secondo Livello non computabile nel Tier 2 in quanto eccedente il 50% del Patrimono di Base al lordo degli elementi da dedurre. 16

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA

MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 80 MEDIOLANUM RISPARMIO ITALIA CRESCITA NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti,

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Il credito in Toscana. III trimestre 2015 Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 4 OTTOBRE 2015 Il commercio mondiale risente del rallentamento dei paesi emergenti, ma allo stesso tempo evidenzia una sostanziale tenuta delle sue dinamiche di fondo.

Dettagli

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA

GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

Il mercato del credito

Il mercato del credito Il mercato del credito 1 Gli sportelli bancari In riferimento alla distribuzione del numero di istituti bancari per sede amministrativa e del numero di sportelli per localizzazione geografica, i dati statistici

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli

Dettagli

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano

Dettagli

Fondo Raiffeisen Strategie Fonds

Fondo Raiffeisen Strategie Fonds Relazione Semestrale al 30.06.2013 Fondo ADVAM Partners SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.903.000 i.v. Codice Fiscale, Partita IVA

Dettagli

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE

PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa

Dettagli

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA

ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici

Dettagli

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA

DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 dicembre 2015 Credito alle imprese in stallo I dati di ottobre 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la ripresa del settore creditizio, con l unica nota stonata

Dettagli

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di 1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2

Dettagli

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale

Dettagli

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato EDI.CO.LA.NEWS Dati&Mercato N.9 EDILIZIA RESIDENZIALE: IL RINNOVO SI FERMA E PROSEGUE IL CALO DELLE NUOVE COSTRUZIONI Il valore di un mercato è determinato dalla consistenza degli investimenti che vi affluiscono.

Dettagli

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle

Dettagli

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re

Relazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita

Dettagli

Il credito in Toscana. III trimestre 2014

Il credito in Toscana. III trimestre 2014 Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto

Dettagli

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione

Dettagli

FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTO DI DIRITTO ITALIANO CATEGORIA: MERCATO MONETARIO RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO

FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTO DI DIRITTO ITALIANO CATEGORIA: MERCATO MONETARIO RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Largo della Fontanella di Borghese, 19-00186 Roma Iscritta al n. 99 dell Albo delle SGR tenuto dalla Banca d Italia AGORA CASH FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE

Dettagli

Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 18 Novembre 2014

Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 18 Novembre 2014 Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 18 Novembre 2014 Indice o La congiuntura o Il mercato immobiliare o I mercati finanziari

Dettagli

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale

CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno

L investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo

Dettagli

Il credito in Toscana. II trimestre 2015

Il credito in Toscana. II trimestre 2015 Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 9 luglio 2014 Ancora luci ed ombre I dati presentati in questo aggiornamento sono interlocutori. Da un lato, in negativo, abbiamo il credito, ancora in territorio negativo, e

Dettagli

BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE

BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE. Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE BANCA D ITALIA AMMINISTRAZIONE CENTRALE Comunicato Stampa DIFFUSO A CURA DEL SERVIZIO SEGRETERIA PARTICOLARE Rilevazione sui prodotti derivati over-the-counter a fine giugno 2005 La Banca d Italia comunica

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI PRIMO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO I primi dati delle indagini congiunturali indicano una ripresa della crescita economica mondiale ancora modesta e disomogenea

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Macroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6. Rimini, 6 ottobre 2015. La ripresa dell Italia

Macroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6. Rimini, 6 ottobre 2015. La ripresa dell Italia Macroeconomia Laura Vici laura.vici@unibo.it www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6 Rimini, 6 ottobre 2015 Macroeconomia 140 La ripresa dell Italia Il Fondo Monetario internazionale ha alzato le stime

Dettagli

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie

Dettagli

MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO

MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO RELAZIONE SEMESTRALE AL 29/06/2007 86 MEDIOLANUM RISPARMIO REDDITO NOTA ILLUSTRATIVA SULLA RELAZIONE SEMESTRALE DEL FONDO AL 29 GIUGNO 2007 Signori Partecipanti, il 29 giugno

Dettagli

L internazionalizzazione del sistema economico milanese

L internazionalizzazione del sistema economico milanese L internazionalizzazione del sistema economico milanese Il grado di apertura di un sistema economico locale verso l estero rappresenta uno degli indicatori più convincenti per dimostrare la sua solidità

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008. 2009 Cagliari

Economie regionali. L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008. 2009 Cagliari Economie regionali L'andamento del credito in Sardegna nel quarto trimestre del 2008 2009 Cagliari 2 0 0 9 20 La nuova serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli

Dettagli

3. Il mercato internazionale dei titoli di debito

3. Il mercato internazionale dei titoli di debito Gregory D. Sutton (+41 61) 280 8421 greg.sutton@bis.org 3. Il mercato internazionale dei titoli di debito La decelerazione dell economia mondiale sembra aver frenato la domanda di nuovi finanziamenti internazionali,

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 11giugno 2014 Prime luci in fondo al tunnel I dati del mese di aprile mostrano un estensione dei segnali di miglioramento, con una graduale risalita degli impieghi dai valori

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010

Economie regionali. L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 2010 Economie regionali L'andamento del credito in Umbria nel primo trimestre del 21 Perugia luglio 21 2 1 73 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti territoriali

Dettagli

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007

Piano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi

Dettagli

Il contesto attuale e le prospettive dei mercati

Il contesto attuale e le prospettive dei mercati Il contesto attuale e le prospettive dei mercati Petrolio, progressivo rialzo... Brent dal 2010 Fonte: Bloomberg 2 Tassi, in aumento l interbancario... Euribor 3 mesi e tasso Bce a confronto Fonte: Bloomberg

Dettagli

Economie regionali. Bologna aprile 2010

Economie regionali. Bologna aprile 2010 Economie regionali Bologna aprile 21 L'andamento del credito in Emilia-Romagna nel quarto trimestre del 29 2 1 3 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 10 novembre 2014 Verso quota 0% I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento trend di miglioramento in corso da alcuni mesi: le variazioni annue dello stock

Dettagli

Domanda e offerta di credito

Domanda e offerta di credito 2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria dell elettronica;

Dettagli

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012 CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel

Dettagli

intervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna

intervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna INSIEME PER LA RIPRESA LO STATO DELL ECONOMIA REGIONALE intervento del Direttore Regionale Ing. Adriano Maestri Giovedì 20 settembre ore 09.00 Convento S.Domenico Sala Bolognini - Bologna 1 La congiuntura

Dettagli

L attività degli intermediari finanziari

L attività degli intermediari finanziari L economia del Friuli Venezia Giulia L attività degli intermediari finanziari Aula Magna del Dipartimento di Scienze Giuridiche, Del Linguaggio, dell Interpretazione e della Traduzione Università di Trieste

Dettagli

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI

Bongini,Di Battista, Nieri, Patarnello, Il sistema finanziario, Il Mulino 2004 Capitolo 2. I contratti finanziari. Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI Capitolo 2 I CONTRATTI FINANZIARI 1 Indice Definizione di contratto finanziario Contratti finanziari bilaterali e multilaterali Contratto di debito Contratto di partecipazione Contratto assicurativo Contratto

Dettagli

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO

IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Nel 2015 raddoppia la scelta per il tasso fisso, il variabile perde appeal PREMESSA I segnali di ripartenza sul mercato del

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 13 maggio 2015 I primi effetti del QE! I dati di marzo 2015 del sistema bancario italiano 1 mostrano i primi effetti del Quantitative Easing della BCE. L effetto di questa misura

Dettagli

I N V E S T I E T I C O

I N V E S T I E T I C O I N V E S T I E T I C O FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO IMMOBILIARE DI TIPO CHIUSO RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 30 SETTEMBRE 2009 AEDES BPM Real Estate SGR S.p.A. Sede legale: Bastioni di Porta Nuova,

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE

SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE SCENARI IMMOBILIARI ISTITUTO INDIPENDENTE DI STUDI E RICERCHE SINTESI PER LA STAMPA 14 settembre 2007 Si tratta di un rapporto riservato. Nessuna parte di esso può essere riprodotta, memorizzata in un

Dettagli

PARTE A 1. Si valuti la convenienza della operazione di acquisto di una posizione di cambio a termine a tre mesi, in assenza di costi di negoziazione.

PARTE A 1. Si valuti la convenienza della operazione di acquisto di una posizione di cambio a termine a tre mesi, in assenza di costi di negoziazione. PARTE A 1 A1) L azienda Beta presenta questi due problemi: a) L azienda vende i propri prodotti ad una società straniera per un importo di 480.000 $, con pagamento a tre mesi. L azienda ha sostenuto i

Dettagli

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna

Osservatorio regionale sul credito dell Emilia-Romagna Osservatorio regionale sul credito dell UNIONCAMERE EMILIA-ROMAGNA ISTITUTO GUGLIELMO TAGLIACARNE INDAGINE DICEMBRE 2012 DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLI - CESENA 1.1 L assetto finanziario

Dettagli

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu

Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Mercato e crediti: evoluzione e prospettive Fiorenzo Dalu Milano, 14 aprile 2011 La crisi finanziaria e i suoi riflessi sull economia reale La crisi internazionale Riflessi sull economia Italiana 2008

Dettagli

Allianz, Axa, Le Generali a confronto. Analisi di alcune cifre chiave Anno 2012

Allianz, Axa, Le Generali a confronto. Analisi di alcune cifre chiave Anno 2012 Allianz, Axa, Le Generali a confronto Analisi di alcune cifre chiave Anno 2012 Elaborazioni dai bilanci consolidati dei 3 big assicurativi europei A cura di F. Ierardo Coordinamento di N. Maiolino 2012

Dettagli

BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE

BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE Crisi dell Euro: il rischio bancario Giorgio Solcia Vicenza, 25 giugno 2012 Credenze incrollabili...crollate Gli immobili sono un investimento sicuro che non farà

Dettagli

La BDCR Assilea per la valutazione del profilo di rischio delle imprese

La BDCR Assilea per la valutazione del profilo di rischio delle imprese La BDCR Assilea per la valutazione del profilo di rischio delle imprese Luciano Bruccola, Assilea / Conectens RES, ConfiRes 2015 Firenze, 25 febbraio 2015 La Banca Dati Centrale Rischi Assilea BDCR Elementi

Dettagli

COMUNICATO STAMPA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI IWBANK S.P.A.: APPROVATI I DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2008

COMUNICATO STAMPA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI IWBANK S.P.A.: APPROVATI I DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2008 COMUNICATO STAMPA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI IWBANK S.P.A.: APPROVATI I DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2008 Confermato l ottimo trend di crescita del Gruppo Utile netto semestrale consolidato a circa 7,0

Dettagli

Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 12 Novembre 2015

Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 12 Novembre 2015 Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 12 Novembre 2015 Indice o I rischi macroeconomici o I rischi settoriali: famiglie e imprese

Dettagli

Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio. consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011.

Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio. consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011. Il Consiglio di Amministrazione approva il bilancio consolidato IAS/IFRS e il progetto di bilancio al 31 dicembre 2011 Valore della produzione consolidato a 6,91 milioni di Euro nel 2011 (6,39 milioni

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014

INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 2014 INFORMATIVA AL PUBBLICO ANNO 214 Finanziaria Senese di Sviluppo S.P.A. Sede Legale Piazza Matteotti 3 531 Siena Capitale Sociale 16.572.177 i.v. Codice Fiscale e Partita Iva 721528 Società iscritta nell

Dettagli

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF

Le evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI

I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi

Dettagli

Oggetto: Finanziamenti PMI Mutui Sospensione pagamento quote capitale Accordo ABI/PMI.

Oggetto: Finanziamenti PMI Mutui Sospensione pagamento quote capitale Accordo ABI/PMI. Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica 00198 Roma - via Panama 62 tel.068559151-3337909556 - fax 068415576 e-mail: confetra@confetra.com - http://www.confetra.com Roma, 6 agosto

Dettagli

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring

Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring Factoring tour: Torino Imprese e finanza nella prospettiva della ripresa economica e di Basilea 3: il ruolo del factoring La finanza delle imprese tra crisi e ripresa Mario Valletta Università degli Studi

Dettagli

RAPPORTO CER Aggiornamenti

RAPPORTO CER Aggiornamenti RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 giugno 2015 Credito in folle I dati di aprile 2015 del sistema bancario italiano 1 confermano la lentezza del settore creditizio nel reagire agli stimoli monetari. Dopo il

Dettagli

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009 Comitato per la qualificazione della spesa pubblica Comitato per lo sviluppo provinciale Sandro Trento Enrico Zaninotto Quadro internazionale: 2010 migliore, ma

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003

PRINCIPALI ASPETTI ECONOMICO-FINANZIARI DEI BILANCI CONSUNTIVI RELATIVI ALL ANNO 2003 NOTA METODOLOGICA I dati elaborati per la presente pubblicazione sono quelli riportati nell allegato D ed F al rendiconto finanziario, rilevati dall Istat non più con un suo proprio modello ma a partire

Dettagli

Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD)

Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD) Società del gruppo ALLIANZ S.p.A. Offerta al pubblico di UNIVALORE PLUS prodotto finanziario-assicurativo di tipo unit linked (Codice Prodotto UL12UD) Regolamento dei Fondi interni REGOLAMENTO DEL FONDO

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) PRINCIPALI GRANDEZZE BANCARIE: CONFRONTO 2013 VS 2007 2007 2013 Prestiti all'economia (mld di euro) 1.673 1.851 Raccolta da clientela (mld di euro)

Dettagli

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici

Rischi in Finanza. Rischi finanziari. Rischi puri. Rischi sistematici. Rischi non sistematici Rischi in Finanza Rischi puri Rischi finanziari Rischi sistematici Rischi non sistematici Rischi non sistematici I rischi non sistematici sono rischi specifici Tipologie di rischi specifico più frequenti:

Dettagli

ANALISI DEL PRODOTTO

ANALISI DEL PRODOTTO IL MERCATO DEI MUTUI SOTTO LA LENTE DEL GRUPPO TECNOCASA ANALISI DEL PRODOTTO Il 2013 ha fatto segnare ancora variazioni negative nell erogazione del credito concesso alle famiglie, ma si registrano alcuni

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) 1. A febbraio 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.855 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

Costruzioni, investimenti in ripresa?

Costruzioni, investimenti in ripresa? Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara

Dettagli

COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A

COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A COMUNICATO STAMPA IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA S.P.A. HA APPROVATO LA RELAZIONE FINANZIARIA SEMESTRALE CONSOLIDATA AL 30 GIUGNO 2009 DATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze)

RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente

Dettagli

8a+ Investimenti Sgr. Latemar

8a+ Investimenti Sgr. Latemar 8a+ Investimenti Sgr Fondo Comune d Investimento Mobiliare Aperto Latemar RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007 Sede Legale: Varese, Piazza Monte Grappa 4 Tel 0332-251411 Telefax 0332-251400 Capitale

Dettagli

Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4. Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di una S.p.A.

Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4. Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di una S.p.A. Biblioteca di Telepass + 2 biennio TOMO 4 UNITÀ F La gestione fi nanziaria e il mercato dei capitali ESERCIZIO Rimborso, investimento nel titolo più conveniente, successiva vendita: scritture in P.D. di

Dettagli

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti

Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi

Dettagli

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica Centro Studi Il Report I DATI DELLA BANCA D ITALIA CONFERMANO LA SITUAZIONE DI CRITICITA PER IL COMPARTO DELLE COSTRUZIONI. ANCE SALERNO: EDILIZIA, CREDITO SEMPRE DIFFICILE Le sofferenze sui crediti totali

Dettagli

Risparmio e Investimento

Risparmio e Investimento Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide

Dettagli

APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006

APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2006 Il Consiglio di Amministrazione di Banca CR Firenze Spa, presieduto da Aureliano Benedetti, ha oggi deliberato la nomina del Vice Presidente e dei componenti

Dettagli

Relazione sulla gestione

Relazione sulla gestione PIANORO CENTRO SPA SOCIETA' DI TRASFORMAZIONE URBANA Sede legale: PIAZZA DEI MARTIRI 1 PIANORO (BO) Iscritta al Registro Imprese di BOLOGNA C.F. e numero iscrizione: 02459911208 Iscritta al R.E.A. di BOLOGNA

Dettagli

KAIROS PARTNERS SGR S.p.A.

KAIROS PARTNERS SGR S.p.A. KAIROS PARTNERS SGR S.p.A. Relazione Semestrale al 30.06.2015 FONDO COMUNE DI INVESTIMENTO MOBILIARE APERTO Kairos Income Kairos Partners SGR S.p.A. Sede Legale: Via San Prospero 2, 20121 Milano Tel 02.777181

Dettagli

Situazione indebitamento al 31.12.2009

Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 Situazione indebitamento al 31.12.2009 A cura del Servizio Credito dell Assessorato della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio Cagliari, Dicembre

Dettagli