INSEGNAMENTO: Organizzazione e contabilità delle amministrazioni e dei servizi pubblici

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1 FACOLTA : GIURISPRUDENZA CORSO DI LAUREA: Scienze Politiche e Sociali INSEGNAMENTO: Organizzazione e contabilità delle amministrazioni e dei servizi pubblici CFU: 12 NOME DOCENTE: STEFANO ZA SEDE DI AFFERENZA DEL DOCENTE: ROMA indirizzo stefano.za@uniecampus.it SI RICORDA AGLI STUDENTI CHE IN BASE ALLA COMUNICAZIONE DI SEGRETERIA DEL 12/12/2013, I DOCENTI SONO CONTATTABILI ATTRAVERSO IL SISTEMA DI MESSAGGISTICA DELLA PIATTAFORMA. orario ricevimento on line: WEB (ufficio virtuale Docente) mercoledì dalle 18:00 alle 19:00 (Il docente riceve comunque gli studenti frontalmente dopo i seminari in presenza) OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO Il corso si articola principalmente in due parti. La prima descrive l evoluzione della pubblica amministrazione e le relative dinamiche organizzative. La seconda parte si concentra maggiormente sugli aspetti di analisi, progettazione e gestione di sistemi organizzativi. In questa parte il focus è più generale e non strettamente legato al settore pubblico, considerando le dinamiche di privatizzazione di alcune aziende pubbliche e del legame cliente-fornitore tra ambo i settori, specialmente nell ambito dell erogazione/fruizione di servizi. In particolare il corso ha l obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati formativi 1. Con riferimento alla conoscenza e capacità di comprensione a. Di comprendere le diverse e complesse peculiarità organizzative della pubblica amministrazione. b. Di comprendere i concetti fondamentali per l analisi e la progettazione di strutture organizzative e dei loro sistemi di funzionamento. 2. Con riferimento alla conoscenza e capacità di comprensione applicate a. Attraverso l ausilio di casi di studio, lo studente avrà la possibilità di adottare le conoscenze teoriche illustrate nelle diverse lezioni, per l analisi critica delle dinamiche organizzative riguardanti specifiche situazioni reali, siano esse nel settore pubblico che privato.

2 CONTENUTI DEL CORSO: PRIMA PARTE 1. Lineamenti di storia della organizzazione del settore pubblico a. Dall Unità d Italia alla fine dell Ottocento b. L organizzazione Ministeriale c. I Fattori di cambiamento d. L età giolittiana e. L Amministrazione nel periodo Fascista f. L amministrazione nell Italia repubblicana g. L'innovazione tra gli anni 60 e 70 h. L Amministrazione in briciole 2. Tra Old e New Public Management a. Le riforme amministrative degli anni 90 b. Gli interventi legislativi degli anni 90 c. Riforma del pubblico impiego e controlli interni d. Una dinamica di cambiamento "comune" e. Presupposti e premesse teoriche del NPM f. Le caratteristiche del NPM: principi e contenuti g. NPM e riforme amministrative degli anni 90 h. Il paradigma del New Public Management è davvero "New" 3. La Public Governance a. Introduzione al concetto di Public Governance b. Il concetto di Governance c. Governance vs Government d. Governance e New Public Management e. La Public Governance f. Stakeholder e accountability 4. Burocrazie a confronto: il punto di vista dell analisi organizzativa a. La burocrazia b. I principi della burocrazia c. Limiti e critiche alla burocrazia d. Burocrazia: altre critiche e. Da Gouldner a Mintzberg f. Le configurazioni organizzative secondo Mintzberg g. I modelli di Mintzberg e la PA 5. Complessità del cambiamento nella PA a. Complessità del cambiamento nella PA b. Introduzione al cambiamento organizzativo c. Il cambiamento nel contesto della PA 6. Modelli di gestione del cambiamento a. Processi di riforma e modelli di cambiamento b. La Prospettiva Strategico-Razionalista c. Teoria della dipendenza dalle risorse d. Le risorse e le competenze distintive e. La Prospettiva Resource-Based f. La Prospettiva Sociale g. La Prospettiva Antropologica h. Il cambiamento nelle pubbliche amministrazioni 7. La direzione e lo sviluppo delle risorse umane a. Cambiamento e gestione strategica delle risorse umane

3 b. Maslow e la scala dei bisogni c. Herzberg e i fattori igienici e i fattori motivanti d. McGregor: teoria X e teoria Y e. McClelland: potere e affiliazione f. I contributi di Vroom e di Skinner g. La public service motivation 8. Modelli di relazione tra politica a amministrazione a. Leadership e cambiamento SECONDA PARTE 9. Organizzazioni ed efficacia organizzativa: concetti base e le teorie classiche a. Che cos è un organizzazione? b. Teoria organizzativa, progettazione organizzativa e cambiamento organizzativo c. L organizzazione scientifica del lavoro di Frederick Taylor d. La teoria della direzione amministrativa di Henry Fayol e. La burocrazia di Max Weber (riepilogo) 10. Le teorie motivazionali (riepilogo) a. Elton Mayo la scuola delle relazioni umane b. La teoria della gerarchia dei bisogni di Maslow c. La teoria motivazione-igiene di Herzberg d. La teoria X e Teoria Y di McGregor 11. Stakeholder, manager ed etica a. Stakeholder organizzativi e i loro interessi b. Top manager e responsabilità manageriale: la teoria dell agenzia c. Top manager ed etica organizzativa 12. L ambiente organizzativo a. Che cos è l ambiente organizzativo? b. Teoria della dipendenza dalle risorse c. Strategie per gestire la dipendenza dalle risorse d. Teoria dei costi di transazione e strategie inter-organizzative 13. Problemi fondamentali di progettazione organizzativa a. Differenziazione b. Accentramento vs decentramento 14. Progettare la struttura organizzativa: autorità e controllo a. Autorità: come e perché si crea la differenziazione verticale b. Controllo: fattori che incidono sulla forma della gerarchia c. Management by Objectives (MBO) 15. La progettazione della struttura organizzativa: specializzazione e coordinamento a. Dalla struttura funzionale alla struttura divisionale b. La struttura divisionale c. Struttura a matrice e Organizzazione a rete 16. L istituzione e la gestione della cultura organizzativa a. La cultura organizzativa b. Storie, riti e linguaggio organizzativo 17. La progettazione e la strategia organizzativa: in un ambiente globale mutevole a. La strategia e l ambiente b. La strategia a livello funzionale e a livello business c. La strategia a livello corporate e di espansione globale 18. La progettazione organizzativa, le competenze e la tecnologia a. La tecnologia e l efficacia dell organizzazione b. La complessità tecnologica

4 c. Le interdipendenze tra attività e tecnologie di produzione 19. Tipi e forme di cambiamento organizzativo a. Cambiamento organizzativo: spinte e resistenze b. Tipologie di cambiamento c. La gestione del cambiamento 20. Trasformazioni organizzative: nascita, crescita, declino e morte a. Il ciclo di vita dell organizzazione b. Il modello di ecologia delle popolazioni c. Declino e morte di un organizzazione 21. Decision making, apprendimento, gestione dell informazione e tecnologia dell informazione a. Organizational decision making b. L apprendimento organizzativo c. Knowledge management d. Migliorare il decision making e l apprendimento 22. Innovazione, imprenditorialità interna e creatività a. Innovazione e cambiamento b. Il project management c. Gestire i processi di innovazione 23. Gestione del conflitto, potere e politica a. Il conflitto organizzativo b. Gestione del conflitto c. Il potere organizzativo EVENTUALI PROPEDEUTICITA : Nessuna MODALITA DI SVOLGIMENTO ESAME: Gli esami si svolgono in forma scritta in tutte le sedi di ecampus. Sulle sedi di Novedrate e Roma è possibile inoltre sostenere solo l orale, oppure lo scritto più eventuale orale. Regolamento per lo svolgimento degli esami di profitto BIBLIOGRAFIA: Hinna A., 2009, Organizzazione e cambiamento nelle pubbliche amministrazioni, Carocci Editore, Roma Jones G. R., Organizzazione II^ Ed. Teoria, progettazione, cambiamento, Milano, Egea, 2012 Decastri M., Leggere le organizzazioni. Le teorie e i modelli per capire, Guerini Next editore, 2016

5 Decastri M., Progettare le organizzazioni. Le teorie e i modelli per decidere, Guerini Next editore, 2016 Il materiale pubblicato all interno del corso deve intendersi complementare al libro di testo di Hinna (2009), su cui si basa principalmente la prima parte. Per ciò che concerne la seconda parte, il libro di Jones è da studiare in toto (su cui si basa la maggior parte del materiale relativo alla didattica erogativa), mentre i libri di Decastri sono da considerarsi utili per approfondire le diverse teorie organizzative menzionate nelle varie lezioni. Per sostenere l esame è assolutamente necessario aver scaricato tutte le lezioni del corso. ATTIVITA DIDATTICA EROGATIVA E INTERATTIVA: Il materiale didattico di questo corso consta di slide in PowerPoint, di audio e videolezioni (didattica erogativa), nonché di quiz e proposte di esercitazioni (didattica interattiva). L unico canale previsto per la consegna da parte dello studente e della restituzione da parte del docente di tutte le attività di didattica interattiva è l eportfolio. Si raccomanda a tutti gli studenti di svolgere i quiz e gli esercizi proposti dal docente, perché riproducono di fatto le modalità d esame, costituendone quindi delle ottime simulazioni. A costituire oggetto di valutazione restano in ogni modo le lezioni.