La disomogeneità nei livelli di assistenza specialistica ambulatoriale tra i servizi sanitari regionali

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La disomogeneità nei livelli di assistenza specialistica ambulatoriale tra i servizi sanitari regionali"

Transcript

1 NUMERO 12- DICEMBRE 2011 La disomogeneità nei livelli di assistenza specialistica ambulatoriale tra i servizi sanitari regionali Federazione nazionale per le tecnologie biomediche, diagnostiche, 1 apparecchiature medicali, servizi e telemedicina

2 Centro studi di economia sanitaria Ernesto Veronesi Direttore: Paolo Gazzaniga 2

3 La disomogeneità nei livelli di assistenza specialistica ambulatoriale tra i servizi sanitari regionali A cura di: Giuseppina Petrarca Maria Cristina Bussone 3

4 INDICE INTRODUZIONE... 5 DATI UTILIZZATI E METODO... 7 RISULTATI Tunnel carpale Radioterapia stereotassica NT probnp CONCLUSIONI BIBLIOGRAFIA

5 INTRODUZIONE Uno dei principi fondamentali su cui si basa il nostro Servizio sanitario nazionale (Ssn) è l equità di accesso ai servizi sanitari da parte di tutti i cittadini 1. Nel 2001, con la riforma del titolo V della Costituzione 2 si è dato avvio al federalismo il che ha comportato tra l altro una complessa redistribuzione di competenze tra Stato e Regioni in tema di sanità. Allo Stato spetta la determinazione dell entità delle risorse finanziarie da attribuire al Ssn e la definizione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) 3 da garantire a tutti i cittadini. Alle Regioni, invece, è attribuita la potestà legislativa in riferimento a ogni materia non espressamente riservata al Legislatore nazionale. Ne consegue che, le Regioni hanno oggi piena autonomia legislativa in materia sanitaria nel rispetto dei Lea. I Lea oggi in vigore sono ancora quelli definiti dal DPCM del 29 novembre che li classifica nei seguenti tre settori o aree: assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e lavoro assistenza distrettuale assistenza ospedaliera. Lo stesso decreto richiama, per ciascuna tipologia assistenziale, i riferimenti normativi vigenti al 2001 e, laddove esistenti, le liste delle corrispondenti prestazioni da intendersi dunque incluse nei Lea. Inoltre, il disposto normativo indica chiaramente due liste negative, ovvero riferite alle prestazioni escluse dai Lea e a quelle parzialmente escluse in quanto erogabili solo secondo specifiche indicazioni cliniche. La tabella 1 schematizza quanto sopra con riferimento alla specialistica ambulatoriale (ivi compresa la diagnostica strumentale e di laboratorio), all integrativa e alla protesica. Tabella 1 - Livelli essenziali di assistenza (Lea) LEA - Assistenza distrettuale Liste di prestazioni Prestazioni totalmente escluse Liste negative Prestazioni parzialmente escluse Integrativa DM 8/6/2001 Lett. c DPCM 29/11/2001 Specialistica ambulatoriale DM 22/7/1996 Lett. e, f DPCM 29/11/2001 Lett. a, b, c DPCM 29/11/2001 Protesica DM 332/1999 I Lea, da un lato, rappresentano dunque le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini (gratuitamente o dietro pagamento di un ticket); dall altro, sono un riferimento per determinare il finanziamento che ciascuna regione dispone per l erogazione dei servizi sanitari 5. In teoria un tale modello consentirebbe un equa distribuzione delle risorse finanziarie per l erogazione dei Lea a tutti i cittadini indipendentemente dal luogo di residenza. In realtà, le diseguaglianze nell accesso ai servizi sanitari tra le diverse Regioni sono un evidenza da tempo acclarata che mostrano contesti regionali in cui il Servizio sanitario assicura un assistenza 1 La Legge 833 del 1978 ha istituito il Servizio sanitario nazionale universalistico e solidaristico. I principi fondamentali su cui si basa il Ssn sono la responsabilità pubblica della tutela della salute, l universalità ed equità di accesso ai servizi sanitari. 2 Legge Costituzionale n. 3 del Con il DPCM del 29 novembre del 2001 sono stati definiti, ai sensi del D.Lgs 502 del 1992 ss.mm. ii. i livelli essenziali di assistenza. 4 Si ricorda che i Lea furono dapprima ridefiniti con il DPCM del 23 aprile 2008 che intendeva sostituire integralmente il DPCM del Il nuovo Decreto sarebbe dovuto entrare in vigore il giorno della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, previa un intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome che invece non ci fu, per cui il nuovo testo non entrò mai in vigore. 5 Secondo il concetto del costo standard, il finanziamento regionale dei Lea è dato da una quota capitaria ponderata determinata mediante il costo standard, ovvero il benchmark praticato dalle Regioni in cui la sanità ha performance migliori rispetto ad altre. 5

6 conforme ai Lea e tendente a migliorare, e altri contesti in cui il Servizio sanitario offre un assistenza inadeguata e tendente a peggiorare. Le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di laboratorio rientrano nell area dell assistenza distrettuale. In questo caso il disposto normativo di riferimento per identificare la lista di prestazioni interessate è il vecchio DM del 22 luglio 1996, ormai inadeguato in quanto decisamente superato rispetto agli standard of care che l innovazione, sia clinica che tecnologica, continua a migliorare. Figura 1 - Gap tra Lea e Standard of Care Il mancato aggiornamento del nomenclatore ministeriale del 1996 mette oggi sempre più a rischio la possibilità per un cittadino di vedersi offrire la cura per lui più appropriata; infatti, il concetto di essenziale in linea di principio dovrebbe coincidere con quello di appropriatezza, in realtà, al divergere tra Lea e standard of care, il concetto di essenziale finisce per tradursi in minimo indispensabile. L autonomia riconosciuta alle Regioni ha permesso alle stesse di sopperire a tale mancato aggiornamento, ma ciò è avvenuto in modo eterogeneo andando così ad aumentare le differenze regionali in tema di assistenza sanitaria 6. L obiettivo del presente lavoro è quello di confrontare i vari modelli regionali in relazione alla determinazione delle tariffe di specialistica ambulatoriale e alla definizione di ulteriori prestazioni garantite da ciascun Servizio sanitario regionale (Ssr) rispetto ai Lea definiti dal Ministero. 6 Analoga considerazione, peraltro, potrebbe essere fatta riguardo alle prestazioni di assistenza protesica e integrativa, anch esse rientranti nell area dell assistenza distrettuale; in questo caso il disposto normativo di riferimento per identificare la lista delle prestazioni interessate è il vecchio DM n.332 del 1999 così come modificato dal DM n.321 del 2001 che indicava un Nomenclatore e un regolamento che da allora non sono mai stati aggiornati. 6

7 DATI UTILIZZATI E METODO Il presente lavoro si basa sulle informazioni contenute nel database Tariffari Specialistica Ambulatoriale e di Laboratorio implementato e tenuto costantemente aggiornato dal Centro Studi Assobiomedica. Il database raccoglie e confronta i Tariffari di specialistica ambulatoriale e di laboratorio di ciascuna regione e provincia autonoma (P.A.) con quello nazionale approvato dal DM del 22 luglio Lo studio è focalizzato sulle prestazioni erogate dalle Regioni e PP.AA. e definite aggiuntive rispetto a quelle riportate dal Nomenclatore Nazionale del 22 Luglio del 1996, in quanto appunto non presenti nello stesso. A prima battuta il termine aggiuntive dovrebbe essere sinonimo di extra-lea. In realtà, il mancato aggiornamento a livello nazionale delle liste di prestazioni citate nel DPCM del 2001 (prestazioni che per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale risalgono al nomenclatore del 1996) per un periodo così lungo ha fatto sì che oggi le prestazioni cd. aggiuntive comprendano: I. prestazioni un tempo erogate in regime di ricovero ospedaliero (e oggi più appropriatamente erogate in regime ambulatoriale); II. III. prestazioni introdotte in sostituzione di prestazioni ministeriali (o perché considerate obsolete sul piano clinico o tecnologico, oppure semplicemente a seguito di una modifica nella descrizione e/o nel codice); prestazioni che il DPCM 2001 escludeva in modo assoluto dai Lea; IV. altre prestazioni non presenti nelle liste (positive) citate nel DPCM del Ora, è evidente che il buon senso porta a considerare come extra-lea unicamente le prestazioni di cui ai punti III e IV, sebbene anche queste siano state aggiunte soltanto da alcune regioni e non da altre, conseguenza questa dei differenti tempi e criteri di aggiornamento dei tariffari a livello regionale 7. La tabella 2 mostra per ciascuna regione e P.A. l anno dell ultimo aggiornamento del rispettivo Tariffario di specialistica ambulatoriale e di laboratorio 8. 7 Si noti che le prestazioni di specialistica ambulatoriale e di laboratorio erogate a pazienti residenti fuori regione vengono rimborsare con le corrispondenti tariffe in vigore nella regione in cui sono state erogate, e questo vale altresì per le prestazioni aggiuntive di cui ai punti I e II. 8 La Regione Calabria, con la DGR n 396 del 24 maggio 2010 ha previsto, a seguito del parere trasmesso dall Agenas con nota del 12 maggio 2010 n , l adozione delle tariffe delle prestazioni specialistiche ambulatoriali così come previsto nel DM 22 luglio La Regione Sicilia utilizza tariffe così come previsto nel DM 22 luglio 1996, ad eccezione delle prestazioni di diagnostica da laboratorio aggiornate con decreto del 30/12/2010. La regione Molise, con la delibera di Giunta Regionale n.362 del 30 marzo 2007, ha deliberato l accordo tra Ministero della Salute, Ministero dell economia e delle Finanze e il Presidente della Regione Molise per l approvazione del Piano di Rientro dai disavanzi e di individuazione degli interventi per il perseguimento dell equilibrio economico. A tal fine, per le tariffe per la diagnostica di laboratorio e le altre prestazioni specialistiche, si utilizza il Nomenclatore tariffario stabilito dal DM 22 luglio Non avendo reperito il nomenclatore tariffario della Regione Puglia e della Regione Sardegna abbiamo deciso di utilizzare le tariffe stabilite nel DM 22 luglio Il database prevede un aggiornamento annuale. I dati ad oggi raccolti si riferiscono al 1 trimestre

8 Tabella 2 - Aggiornamento tariffario per regione e P.A. REGIONE ANNO DELL ULTIMO AGGIORNAMENTO PIEMONTE 2010 VALLE D AOSTA 2006 LOMBARDIA 2009 P.A. BOLZANO 2010 P.A. TRENTO 2010 VENETO 2006 FRIULI VENEZIA GIULIA 2008 LIGURIA 2001 EMILIA ROMAGNA 2005 TOSCANA 2010 UMBRIA 2010 MARCHE 2010 LAZIO 2010 ABRUZZO 2008 MOLISE 1996 CAMPANIA 2008 PUGLIA 1996 BASILICATA 2007 CALABRIA 1996 SICILIA 2010 SARDEGNA 1996 La maggior parte delle Regioni e PP.AA. hanno rivisto il proprio tariffario negli ultimi anni, anche se con modalità e in misura differenti. Infatti, da una prima analisi dei tariffari si è potuto riscontrare il numero delle prestazioni aggiuntive totali e per i diversi Enti (Tabb. 3-4). Tabella 3 - Prestazioni di specialistica ambulatoriale e di laboratorio PRESTAZIONI: N DA DM 22 LUGLIO AGGIUNTIVE 3177 TOTALE 4892 Le prestazioni aggiuntive una volta individuate sono state analizzate in base alla loro distribuzione nelle diverse categorie specialistiche. 8

9 Tabella 4 - Numero delle prestazioni aggiunte da ciascuna regione e provincia autonoma REGIONE NUMERO PRESTAZIONI AGGIUNTE % PREST. AGGIUNTE SUL TOT PREST. MINISTERIALI PIEMONTE % VALLE D AOSTA 112 7% LOMBARDIA % P.A. BOLZANO 156 9% P.A. TRENTO % VENETO 126 7% FRIULI VENEZIA GIULIA % LIGURIA 5 0,3% EMILIA ROMAGNA 46 3% TOSCANA % UMBRIA % MARCHE % LAZIO 101 6% ABRUZZO 10 1% MOLISE - - CAMPANIA 13 1% PUGLIA - - BASILICATA % CALABRIA - - SICILIA 9 1% SARDEGNA - - Ciascuna regione e P.A. ha modificato il proprio tariffario aggiungendo diverse prestazioni e in diverse branche specialistiche. Il DM del 1996 suddivide le prestazioni ambulatoriali in 16 categorie di prestazioni. La tabella 5 indica per ciascuna categoria la percentuale del numero di prestazioni aggiunte dalle singole Regioni e PP.AA. rispetto al totale introdotte (3177). Tabella 5 - Numero delle prestazioni aggiunte per categoria di prestazioni CATEGORIE DI PRESTAZIONI % N. PREST. AGGIUNTE PER CATEGORIA / TOTALE PRESTAZIONI AGGIUNTE Codice 16 ALTRE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE TERAPEUTICHE (87-99) 80% Codice 3 INTERVENTI SULL'OCCHIO (08-16) 4% Codice 9 INTERVENTI SULL'APPARATO DIGERENTE (42-54) 4% Codice 14 INTERVENTI SULL'APPARATO MUSCOLO SCHELETRICO (76-83) 2% Codice 1 INTERVENTI SUL SISTEMA NERVOSO (03-05) 2% Codice 5 INTERVENTI SU NASO, BOCCA, FARINGE (21-29) 2% Codice 7 INTERVENTI SUL SISTEMA CARDIOVASCOLARE (37-39) 2% Codice 15 INTERVENTI SUI TEGUMENTI (85-86) 2% Codice 12 INTERVENTI SUGLI ORGANI GENITALI FEMMINILI (65-71) 1% Codice 10 INTERVENTI SULL'APPARATO URINARIO (55-59) 1% Codice 6 INTERVENTI SUL SISTEMA RESPIRATORIO ( 31-34) 1% Codice 4 INTERVENTI SULL'ORECCHIO (18-20) 0% Codice 11 INTERVENTI SUGLI ORGANI GENITALI (60-64) 0% Codice 13 INTERVENTI OSTETRICI (75) 0% Codice 2 INTERVENTI SUL SISTEMA ENDOCRINO (06) 0% Codice 8 INTERVENTI SUL SISTEMA EMATICO E LINFATICO (40-41) 0% 9

10 La categoria delle Altre prestazioni diagnostiche terapeutiche è quella che registra il numero maggiore di prestazioni aggiunte. Si è ritenuto, quindi, opportuno analizzare le prestazioni che rientrano in tale categoria (Tab. 6). Tabella 6 - Numero delle prestazioni aggiunte per la categoria delle Altre prestazioni diagnostiche terapeutiche raggruppate in sottocategorie ALTRE PRESTAZIONI DIAGNOSTICHE TERAPEUTICHE % N. PREST. AGGIUNTE PER SOTTOCATEGORIA / TOTALE PREST. AGGIUNTE PER CATEGORIA LABORATORIO (90 91) 60 % DIAGNOSTICA (87 88) 11% MEDICINA NUCLEARE (92) 7% VISITE (89) 5% PROCEDURE RELATIVE ALLA PSICHE (94) 5% TERAPEUTICHE E RIABILITAZIONE (93) 5% ALTRE PROCEDURE NON OPERATORIE (99) 3% SOSTITUZIONE E RIMOZIONE DI SUSSIDIO TERAPEUTICO (97) 2% INTUBAZIONI E IRRIGAZIONI NON OPERATORIE (96) 1% DIAGNOSI E TRATTAMENTI OFTALMOLOGICI E OTOLOGICI (95) 1% RIMOZIONE NON OPERATORIA DI CORPO ESTRANEO (98) 0% Dall analisi delle prestazioni aggiunte afferenti alla categoria del codice 16 è stato possibile così verificare che la distribuzione non è omogenea tra sottogruppi. Infatti, il 78% della prestazioni aggiunte ricadono in solo 3 sottocategorie su 11: il cluster di prestazioni maggiormente aggiornato risulta essere quello del Laboratorio (60%), seguito dalla Diagnostica (11%) e dalla Medicina Nucleare (7%). La fase successiva consente di individuare, per ciascuna tipologia di prestazione del codice 16, gli Enti che hanno modificato il proprio tariffario (Graff. 1-11) e di osservare come tra le Regioni e PP.AA. sia molto diversa l incidenza delle singole sottocategorie. Grafico 1 - Distribuzione prestazioni di laboratorio Grafico 2 - Distribuzione prestazioni di diagnostica 35% 30% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 10

11 Grafico 3 - Distribuzione prestazioni di medicina nucleare Grafico 4 - Distribuzione prestazioni di visite 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Grafico 5 - Distribuzione prestazioni di terapia e riabilitazione Grafico 6 - Distribuzione prestazioni di altre procedure non operatorie 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 20% 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Grafico 7 - Distribuzione prestazioni di sostituzione e rimozione di sussidio terapeutico Grafico 8 - Distribuzione prestazioni di intubazioni e irrigazioni non operatorie 45% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 11

12 Grafico 9 - Distribuzione prestazioni di diagnosi e trattamenti oftalmologici o otologici Grafico 10 - Distribuzione prestazioni di rimozione non operatoria di corpo estraneo 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Grafico 11 - Distribuzione prestazioni di procedure relative alla psiche 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% Da qui in avanti, l analisi si è concentrata sui seguenti tre casi pratici ritenuti esemplificativi di altrettante categorie di prestazioni aggiuntive (vedi pag. 7): 1. Tunnel carpale quale esempio di prestazione aggiuntiva di tipo I 2. Radioterapia stereotassica quale esempio di prestazione aggiuntiva di tipo II 3. Dosaggio NT probnp quale esempio di prestazione aggiuntiva di tipo IV. 12

13 RISULTATI Tunnel carpale L operazione del tunnel carpale è una prestazione inclusa nei DRG definiti inappropriati, quindi, ciascuna regione e P.A., ad oggi, dovrebbe aver trasformato il regime di erogazione della prestazione da ospedaliero ad ambulatoriale. In realtà, non tutte le Regioni hanno attuato azioni di modifica. La tabella 7 consente di individuare le Regioni e PP.AA. che hanno introdotto la prestazione di liberazione tunnel carpale e di confrontare le relative tariffe. Tabella 7 - Prestazione ambulatoriale Liberazione del tunnel carpale PIEMONTE REGIONE CODICE DESCRIZIONE TARIFFA (*) VALLE D AOSTA LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE E/O NERVO ULNARE 650,00 LOMBARDIA LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 898,42 P.A. BOLZANO LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 650,00 P.A. TRENTO LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE E/O NERVO ULNARE 650,00 VENETO LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 1.000,00 FRIULI VENEZIA GIULIA LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 1.646,20 LIGURIA EMILIA ROMAGNA LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 650,00 TOSCANA LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 290,00 UMBRIA LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE E/O NERVO ULNARE 290,00 340,00 MARCHE LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 765,56 LAZIO LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 750,00 ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA LIBERAZIONE DEL TUNNEL CARPALE 800,00 CALABRIA SICILIA SARDEGNA (*) Espressi in Euro Su 21 Regioni e PP.AA. 12 hanno attuato modifiche nel proprio tariffario in merito all operazione della liberazione del tunnel carpale. I codici non sono inseriti in modo uniforme così come il valore della tariffa. Infatti, si riscontra una tariffa minima di 290,00 e una massima di 1.646,20, con un valore medio di circa 697,00 9. Il database Tariffari di Specialistica Ambulatoriale e di 9 Abbiamo ritenuto opportuno considerare la media delle due tariffe della Regione Umbria. 13

14 Laboratorio consente di calcolare alcuni indici di variabilità come il campo di variazione (range) e il coefficiente di variazione (CV). Il primo è un indice semplice e rappresenta la differenza tra il dato più grande e il dato più piccolo, ovvero l ampiezza dell intervallo delle tariffe. In questo caso il campo di variazione è pari a 1.356,20, ciò vuol dire che le tariffe hanno una alta dispersione. Il secondo indice, il CV 10, risulta particolarmente utile per valutare la dispersione dei valori intorno alla media in caso di range molto alti e confrontare le distribuzioni di più gruppi di prestazioni con valori medi molto diversi. Per la prestazione della liberazione del tunnel carpale il CV è pari a 47,5%, ciò vuol dire che la variabilità all interno dell intervallo è alta. In continuità con quanto emerso dai dati possiamo affermare che solo 10 Regioni e le 2 PP.AA. hanno introdotto nel proprio tariffario la prestazione di specialista ambulatoriale della liberazione del tunnel carpale e in modo non omogeneo, sia per quanto concerne il codice, ma soprattutto in relazione alla tariffa remunerativa applicata. Radioterapia stereotassica 11 La radioterapia è la disciplina che si occupa dello studio della diversa sensibilità alle radiazioni ionizzanti dei vari tipi di cellule e tessuti normali e patologici. Essa, con l ausilio delle più recenti tecnologie informatiche, può eseguire trattamenti con diverse tecniche: a) conformazionale, ossia con distribuzione della dose conforme al volume tridimensionale da irradiare; b) stereotassica, consiste nell irradiazione di un piccolo volume cerebrale attraverso archi multipli; c) intraoperatoria, utilizzata dopo la rimozione del tumore da parte del chirurgo, la zona viene irradiata direttamente sul letto operatorio. Il presente studio confronta le prestazioni inserite nel tariffario della sola tecnica stereotassica, che rappresenta una moderna evoluzione dell'irradiazione radioterapica classica. Questa tecnica innovativa produce un vantaggio fondamentale che è quello di irradiare sedi e lesioni difficilmente raggiungibili con le metodiche convenzionali e con una durata del ciclo terapeutico molto breve (al massimo una settimana). Gli organi sui quali questa tecnica può essere applicata sono i tumori primitivi e secondari (metastasi) a carico del cervello (diametro massimo tre centimetri), polmone, fegato, pancreas, rene, ma anche masse diverse in sede addominale o pelvica. 10 Il coefficiente di variazione è il rapporto percentuale tra lo scarto quadratico medio e la media. 11 Per maggiori approfondimenti in merito all uso della radioterapia e all evoluzione tecnologica che interessa questa disciplina si rimanda al sito ufficiale dell Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO). 14

15 Tabella 8 - Prestazioni ambulatoriali di Radioterapia stereotassica CODICE DESCRIZIONE TARIFFA DM 96 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA P.A. BOLZANO P.A. TRENTO VENETO(*) FRIULI VENEZIA GIULIA LIGURIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA PUGLIA BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA RADIOTERAPIA STEREOTASSICA PRIMA SEDUTA 790, ,00 869,20 790,20 828, ,00 790,18 830, , , ,00 790,18 790,18 790,18 619,75 790,18 790,18 790,18 790,18 790, RADIOTERAPIA STEREOTASSICA 189, RADIOTERAPIA STEREOTASSICA FRAZIONATA (CRANICA ED EXTRACRANICA) PRIMA SEDUTA 1980, , RADIOTERAPIA STEREOTASSICA FRAZIONATA (CRANICA ED EXTRACRANICA) 600, , RADIOTERAPIA STEREOTASSICA UNICA O PRIMA SEDUTA 291,39 871, RADIOTERAPIA STEREOTASSICA SEDUTE SUCCESSIVE (per seduta) 145,70 150,00 189,00 189, A RADIOTERAPIA STEREOTASSICA FRAZIONI SUCCESSIVE 150, B RADIOTERAPIA CON ACCELERATORE LINEARE CON MLC PER IMRT STATICA O DINAMICA CAMPI MULTIPLI O DI MOVIMENTO 200, K L RADIOTERAPIA CON TECNICHE AD INTENSITà MODULATA AD ARCHI MULTIPLI O DI TIPO ELICALE CON CONTROLLO DEL POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE (IGRT) CON TAC INTEGRATA (FINO A 5 SEDUTE) RADIOTERAPIA CON TECNICHE AD INTENSITà MODULATA AD ARCHI MULTIPLI O DI TIPO ELICALE CON CONTROLLO DEL POSIZIONAMENTO DEL PAZIENTE (IGRT) CON TAC INTEGRATA (PIU' DI 5 SEDUTE) 5000, ,00 (*) Per questa prestazione le tariffe della Regione Veneto sono state aggiornate secondo quanto previsto dalla DGR 859 del

16 La prestazione di radioterapia stereotassica rappresenta un esempio di prestazione aggiuntiva di tipo II, quindi consideriamo nell analisi comparativa tra modelli regionali solo quelle prestazioni aggiunte a fronte di una ministeriale. La tabella 7 indica come le Regioni e PP.AA. abbiano disciplinato in merito alla tecnica della radioterapia stereotassica. In grigio sono evidenziate le prestazioni e le relative tariffe introdotte da ciascuna regione e P.A. rispetto a quella ministeriale identificata con codice e descrizione Radioterapia stereotassica prima seduta. Per i motivi di cui sopra, in questa fase si considereranno solo quelle prestazioni sostitutive della Il Veneto e la Lombardia sono le uniche Regioni che hanno eliminato dal proprio nomenclatore tariffario la prestazione ministeriale e aggiunto la prestazione Radioterapia stereotassica unica o prima seduta. Per tale prestazione la Lombardia ha abbattuto notevolmente la tariffa di riferimento, da 790,18 prevista dal tariffario DM 96 è stata modificata a 291,39. Il Veneto, invece, ha aumentato la tariffa a 871,80. Inoltre, dalla tabella 7 si evince che più Regioni hanno distinto le successive sedute dalla prima introducendone una specifica. La Lombardia, il Veneto, l Umbria e le Marche hanno uguale codice e descrizione: Radioterapia stereotassica sedute successive (per seduta). Si differenzia la Regione Piemonte che ha previsto un codice e descrizione differente: A Radioterapia stereotassica frazioni successive. Per rendere confrontabili le tariffe estratte dal database si è ritenuto opportuno distinguere tra prima seduta di radioterapia e sedure successive. Per quanto riguarda la prima seduta di radioterapia gli indici di variabilità indicano che il valore medio è di 1.009,37, il campo di variazione è pari a 3.108,61 e il CV risulta essere pari a 62,8% 12. Per le sedute successive i dati sono i seguenti: valore medio 164,74, range 43,30 e CV 45%. Si può quindi dedurre che, per la prima seduta, gli indici di variabilità confermano l eterogeneità delle modifiche che ciascuna regione e P.A. ha introdotto nel proprio nomenclatore tariffario. Per quanto concerne le successive sedute, anche se con un entità differente rispetto a quella della prima seduta, si registra comunque una differenza di tariffa di remunerazione. NT probnp Lo scompenso cardiaco (SC) è una condizione in cui il cuore perde la sua normale capacità di pompare sangue in quantità sufficiente per soddisfare i fabbisogni metabolici dell organismo. Rappresenta il punto evolutivo finale comune di numerose patologie cardiache quali la cardiopatia ischemica e l infarto miocardico, ipertensione arteriosa, le cardiomiopatie, le cardiopatie valvolari e altre affezioni primarie del miocardio. E una malattia progressiva e irreversibile: il percorso è caratterizzato da un iniziale danno miocardico che induce una disfunzione del ventricolo; il cuore si difende rispondendo con una serie di risposte adattative che tendono a compensare lo stato disfunzionale, fino ad arrivare, se non si interviene in maniera appropriata, ad un rimodellamento del ventricolo e alla comparsa dei sintomi e del quadro clinico tipico dello scompenso. E importante sottolineare che lo scompenso cardiaco può essere anche la manifestazione finale di patologie non strettamente legate al miocardio, ma che comunque ne limitano le corrette performance, come ad esempio il danno renale cronico. Generalmente quindi non si manifesta in modo improvviso, ma tende a svilupparsi lentamente; così possono trascorrere anni prima che emergano sintomi chiari e si possa intervenire. La diagnosi precoce e l attento monitoraggio del decorso della malattia sono fondamentali per fronteggiare questa patologia che rappresenta una delle maggiori cause di morte nei paesi occidentali. 12 Per le regioni del Veneto e della Lombardia si sono considerate le tariffe delle prestazioni aggiunte relative alla prima seduta. 16

17 I sintomi tipici dello scompenso cardiaco sono: dispnea a risposo o in esercizio, fatica, stanchezza, gonfiore alla caviglia. È molto importante che un paziente riferisca al proprio medico i sintomi, anche quelli lievi. Clinicamente, la presenza della patologia si verifica con: radiografia del torace per confermare la presenza di liquidi nei polmoni; elettrocardiogramma per controllare la regolarità del battito cardiaco e per escludere eventuali patologie cardiache; l ecocardiogramma per valutare le dimensioni del cuore, lo spessore delle pareti, la funzione delle valvole, la funzione di pompa; analisi del sangue, tra cui il dosaggio del BNP o dell NT- probnp che aumentano quando si è in presenza di uno scompenso cardiaco e in maniera proporzionale alla gravità della malattia. È in riferimento a quest ultimo esame che si concentra l analisi del caso di studio relativo alle prestazioni aggiuntive di tipo IV. I dati in letteratura indicano che la prevalenza dello SC varia fra il 3/20 per 1000 abitanti della popolazione generale e fra l per 1000 nei soggetti con età superiore a 75 anni (ScardoviAB, 2004). Negli ultimi anni, l attenzione dei ricercatori si è concentrata su alcune sostanze di tipo proteico dotate di azione vasodilatante e natriuretica, tali sostanze sono i peptidi natriuretici cardiaci (PNC) e posso essere così classificati: ANP (atrial natriuretic peptide), prodotto dai cardiomiociti atriali; BNP (brain natriuretic peptide), prodotto dalle cellule ventricolari; CNP (C-type natriuretic peptide), prodotto e secreto dall endotelio e dall SNC; urodilantina, prodotta e secreta dal rene, assente a livello plasmatico e riscontrabile nelle urine; (DNP) dendroapsis natriuretic peptide, isolato nel plasma di alcuni mammiferi, il cui significato fisiopatologico è al momento incerto (ScardoviAB 2004). In particolare, il peptide BNP e la sua frazione NT-proBNP, sono considerati come marcatori diagnostici e prognostici nel decorso dello SC. Di recente molteplici studi clinici ne hanno dimostrato inoltre l utilità prognostica anche in altri contesti clinici (sindromi coronariche acute, ipertensione arteriosa, aritmie, embolia polmonare, diabete mellito, nefropatie croniche), al punto tale che le società di Cardiologia sia Europee che Americane ne raccomandano l utilizzo sia per escludere lo scompenso cardiaco acuto, sia per monitorare la gravità e il rischio di eventi avversi futuri in pazienti con cardiopatie e fattori di rischio cardiovascolare. Il dosaggio dell NT - probnp può assumere una rilevanza nell assistere il clinico nella diagnostica, nel monitoraggio e nel trattamento dello SC. Le attuali strategie di politica sanitaria prevedono per i pazienti con SC un follow-up di tipo prevalentemente ambulatoriale, con controlli periodici a seconda delle caratteristiche cliniche, strumentale e laboratoristico, al fine di ridurre i ricoveri ospedalieri. Questo consentirebbe di identificare precocemente, e con un solo esame di laboratorio, i pazienti con un profilo di rischio maggiore da quelli con un rischio clinico ridotto. L utilità di questo tipo di dosaggio è importante al fine di distinguere i percorsi di cura a seconda della severità del rischio clinico (De Bernardi 2007). 17

18 La tabella 9 mette in evidenza le Regioni e PP.AA. che hanno previsto l introduzione del test di laboratorio nel proprio nomenclatore tariffario, garantendo così una prestazione assistenziale aggiuntiva rispetto ai Lea ministeriali. Tabella 9 - Confronto degli indici di variabilità delle prestazioni del tunnel carpale, radioterapia stereotassica, NT probnp REGIONE CODICE DESCRIZIONE TARIFFA(*) PIEMONTE B BNP 25,00 VALLE D AOSTA BNP o probnp 25,00 LOMBARDIA PEPTIDE NATRIURETICO TIPO B 15,70 P.A. BOLZANO VENETO(**) PEPTIDE NATRIURETICO CEREBRALE (BNP O NT probnp) PEPTIDE NATRIURETICO CEREBRALE (BNP O NT probnp) EMILIA ROMAGNA(***) BNP (Peptide natriuretico tipo B) 16,35 UMBRIA PEPTIDE NATRIURETICO (BNP O NT probnp) 22,20 MARCHE PEPTIDE NATRIURETICO CEREBRALE BNP Immunometrico ABRUZZO(***) PEPTIDE NATRIURETICO (BNP O NT probnp) 22,70 PUGLIA(**) PEPTIDE NATRIURETICO CEREBRALE (BNP O NT probnp) BASILICATA Pro BNP 38,00 23,00 15,70 33,00 15,40 (*) Espressi in Euro (**) Per questa prestazione la tariffa è aggiornata secondo quanto previsto dal nomenclatore approvato nel (***) Queste Regioni hanno assimilato la prestazione extra Lea ad una già esistente nel nomenclatore ministeriale, specificando nella descrizione che si tratta di test di laboratorio NT pro BNP. Il cruscotto statistico fornito dal database in relazione al test NT probnp indica che il valore medio delle tariffe applicate dalle Regioni e PP.AA. è pari a 23,00; la differenza tra tariffa minima e tariffa massima è di 22,60; infine il CV, utile per valutare la dispersione dei valori intorno al valore medio è del 31%. In questo caso è più contenuto rispetto al CV delle altre prestazioni prese in esame, ma comunque si riscontra una assenza di armonizzazione tariffaria tra le Regioni e PP.AA.. In conclusione, possiamo sintetizzare nella tabella 10 quanto emerso dall analisi degli indici di variabilità delle diverse prestazioni. Tabella 10 - Confronto degli indici di variabilità delle prestazioni del tunnel carpale, radioterapia stereotassica, NT probnp PRESTAZIONE N REGIONE PP.AA. VALORE MEDIO(*) RANGE(*) COEFFICIENTE DI VARIAZIONE TUNNEL CARPALE , ,2 47,5 % RADIOTARAPIA STEREOTASSICA(**) 21(***) 1.009, ,61 62,8% NT - probnp 11 23,00 22,60 31% (*) Espressi in Euro (**) si considera solo la prestazione relativa alla prima seduta (***) 2 hanno eliminato la tariffa ministeriale e hanno introdotto una nuova prestazione. 18

19 CONCLUSIONI Nel contesto attuale in cui la pressione finanziaria a contenere la spesa pubblica è molto forte, cresce il rischio che il tema dell equità venga messo al margine pur essendo uno dei principi fondamentali su cui si basa il nostro Ssn. Le domande da cui siamo partiti sono queste: oggi qual è il grado di equità del sistema? Come misurare, tra le Regioni, la maggiore o minore equità del sistema riferita a determinati bisogni assistenziali? L analisi condotta ha messo innanzitutto in luce come negli anni solo alcune regioni e PP.AA. abbiano adottato modifiche nel proprio nomenclatore per la specialistica ambulatoriale e di laboratorio, recependo nuove tecnologie e nuove pratiche cliniche. Dall analisi della normativa è emerso, infatti, che l aggiornamento dei nomenclatori tariffari riguarda 17 Regioni e P.A. su 21, e di queste solo 8 hanno effettivamente introdotto nel proprio tariffario prestazioni aggiuntive rispetto a quelle che lo Stato ha previsto nei Lea (Tab. 4), mentre le restanti 9 Regioni hanno semplicemente modificato la descrizione delle prestazioni o aggiornato le tariffe. Lo studio ha quindi evidenziato la disomogeneità nei livelli di assistenza specialistica ambulatoriale, andando a misurare la disomogeneità di accesso a specifiche prestazioni e tecnologie sanitarie. A tale riguardo, dei tre casi di studio qui esaminati quello del Dosaggio NT probnp è l esempio più eclatante sia della disomogeneità dell assistenza offerta dai vari servizi regionali sia dell attuale divario tra Lea e standard of care. Infatti, malgrado vari studi in letteratura 13 dimostrino la valenza fisiopatologica e clinica (sia diagnostica che prognostica) dei peptidi natriuretici cardiaci (PNC) nella patologia cardiovascolare, in particolare nelle sindromi coronariche acute (SCA) e nello scompenso cardiaco, ad oggi, non tutte le Regioni e PP.AA. prevedono l erogazione di tale prestazione. In particolare, è stato dimostrato scientificamente che il dosaggio dell NT pro BNP sia un ottimo indicatore prognostico per pazienti ambulatoriali con scompenso cardiaco al quale però non tutti i cittadini hanno accesso in regime ambulatoriale. Questa analisi potrebbe essere replicata per tutte le branche specialistiche e fornire indicazioni utili a ridurre le differenze regionali e ad elevare il grado di equità del sistema nel suo complesso. A tale scopo, sarà necessario, ma non sufficiente, definire appena possibile i nuovi Lea e contestualmente occorrerà garantire una manutenzione a livello nazionale degli stessi al passo con l evoluzione della clinica e delle tecnologie. 13 Nel 2004 il comitato di esperti, sia laboratoristi che clinici, hanno definito un Documento di Consenso sotto forma di raccomandazioni per l impiego clinico del PNC, che negli anni successivi ha ricevuto l approvazione e l egida delle Società Nazionali di Biochimica Clinica, Medicina di Laboratorio, Cardiologia e Medicina d urgenza (Christenson 2007). 19

20 BIBLIOGRAFIA Agenas. «Prestazioni specialistiche ambukatoriali - Variabilità ed impatto economico dei nomenclatori tariffari regionali al 31 dicembre 2009.» Arcà S. «I Livelli essenziali di assistenza.» Tendenze nuove, 2003: Balduzzi R. I Servizi sanitari regionali tra autonomia e coerenze di sistema. Milano: Giuffrè Editore, Censis, Forum per la ricerca biomedica. Idee per una sanità migliore. Milano: Franco Angeli, Christenson, Robert H. Biomarkers of acute coronary syndromes and heart failure. American Association for Clinical Chermistry, De Bernardi, et al. «Disaggio dell'nt - pro BNP come indicatore prognostico in pazienti ambulatoriali con scompenso cardiaco.» Cardiologia ambulatoriale, 2007: Emdim M. «Raccomandazioni sull'impiego clinico dei peptidi natriuretici cardiaci.» Ital Heart J, 2005: Fattore G., Torbica A. «Equità territoriale: definizioni, evidenze empiriche e politiche appropriate.» In Rapporto OASI L'aziendalizzazione della sanità in Italia, di Cantù E. Anessi Pessina E., Milano: Egea, Fiorentini G. I servizi sanitari in Italia. Bologna: Mulino, Granaglia E. «Equità orizzontale in un contesto di federalismo sanitario: implicazioni dalla prospettiva della giustizia distributiva.» Politiche sanitarie, ScardoviAB. «Impiego clinico del dosaggio del peptide natriuretico di tipo B.» Ital Heat J, 2004: Studi, Assobiomedica Centro. «Tariffari Specialistica Ambulatoriale e di Laboratorio.» : (accesso ). Taroni F. «Tempi moderni.» Politiche sanitarie, 2011: Trygesen K., et al. «Recommendations for the use of natriuretic peptides in acute cardiac care.» European Heart J, Zuccatelli G., Carbone C., Lecci F. Trent'anni di Servizio Sanitario Nazionale. Milano: Egea,

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA UFFICIO III Rapporto nazionale sull utilizzo

Dettagli

LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER SPECIALISTICA E FARMACI NELLE REGIONI ITALIANE

LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER SPECIALISTICA E FARMACI NELLE REGIONI ITALIANE VENETO LA COMPARTECIPAZIONE ALLA SPESA SANITARIA PER SPECIALISTICA E FARMACI NELLE REGIONI ITALIANE [ fonte: Agenas Novembre 2013 e ricerche aggiornate a Giugno 2014] Dipartimento Contrattazione Sociale

Dettagli

LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA. Avv. Maria Paola Costantini 16 giugno 2014

LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA. Avv. Maria Paola Costantini 16 giugno 2014 LA PROCREAZIONE MEDICALMENTE ASSISTITA Avv. Maria Paola Costantini 16 giugno 2014 1 Le prestazioni di procreazione medicalmente assistita non sono mai state inserite nei Livelli essenziali di assistenza,

Dettagli

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p.

Indice. p. 1. Introduzione. p. 2. Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2. Il costo del gas con la tariffa di Maggior Tutela dell AEEG p. Gas: le Regioni Italiane con il maggior numero di consumi e quelle con il risparmio più alto ottenibile Indice: Indice. p. 1 Introduzione. p. 2 Il consumo medio annuo pro capite di gas. p. 2 Il costo del

Dettagli

Università degli Studi di Verona

Università degli Studi di Verona Università degli Studi di Verona L appropriatezza nel campo delle prestazioni sanitarie: i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e le prestazioni della Medicina Fisica Riabilitativa ambulatoriale nella

Dettagli

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi

La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive. G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi La Psicologia in Lombardia: cornice normativa, attività e prospettive G. De Isabella, U. Mazza, R. Telleschi Psicologia psicoterapia Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR) 2002-2004 Psicologia Psichiatria

Dettagli

I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili

I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili I registri per le protesi mammarie e i registri dei dispositivi impiantabili Dott.ssa Rossana Ugenti Direttore Generale del Sistema Informativo e Statistico Sanitario Ministero della salute 6 dicembre

Dettagli

7. Assistenza primaria

7. Assistenza primaria 7. Assistenza primaria BSIP Marka Assistenza primaria 7.1. Medicina di base L assistenza distrettuale, allo scopo di coordinare ed integrare tutti i percorsi di accesso ai servizi sanitari da parte del

Dettagli

Tariffari e politiche di rimborsi regionali

Tariffari e politiche di rimborsi regionali L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche

Dettagli

Certificati di malattia digitali

Certificati di malattia digitali Certificati di malattia digitali Decreto legislativo n. 150/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni Roma,

Dettagli

Indagine sulla procreazione medicalmente assistita

Indagine sulla procreazione medicalmente assistita Indagine sulla procreazione medicalmente assistita L indagine relativa alla procreazione medicalmente assistita ha prodotto solo 96 risposte, che è la percentuale del 27% rispetto al totale di 351 dei

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI

CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche

Dettagli

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL

NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE. Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL NUOVA CERTIFICAZIONE MEDICA DI MALATTIA PROFESSIONALE TRASMISSIONE ON-LINE Dott.ssa Pierina Sgammotta Responsabile processo lavoratori INAIL 1 MALATTIE PROFESSIONALI L incontro odierno costituisce un importante

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007 DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell

Dettagli

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane

Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Pensionati e pensioni nelle regioni italiane Adam Asmundo POLITICHE PUBBLICHE Attraverso confronti interregionali si presenta una analisi sulle diverse tipologie di trattamenti pensionistici e sul possibile

Dettagli

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa

Dettagli

www.fondoest.it Assistenza Sanitaria Integrativa Commercio Turismo Servizi e Settori Affini

www.fondoest.it Assistenza Sanitaria Integrativa Commercio Turismo Servizi e Settori Affini www.fondoest.it Assistenza Sanitaria Integrativa Commercio Turismo Servizi e Settori Affini Responsabilità sociale dell Impresa e Welfare Contrattuale Previdenza Integrativa - Fon.Te Formazione- For.Te

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 MOBILITA SANITARIA IN AMBITO UE DIRETTIVA 2011/24/UE DGPROGS 1 Atto Entrata in vigore Termine ultimo per il recepimento negli Stati Gazzetta ufficiale Direttiva 2011/24/UE 24.4.2011 25.10.2013 GU L 88,

Dettagli

Le aziende sanitarie. Art. 32 Cost. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs. 229/1999. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs.

Le aziende sanitarie. Art. 32 Cost. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs. 229/1999. D. Lgs. 502/1992 modificato dal D. Lgs. Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche A.A. 2012-2013 Art. 32 Cost. Le aziende sanitarie La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell individuo ed interesse della collettività,

Dettagli

A.L.I.Ce. Italia Onlus

A.L.I.Ce. Italia Onlus ICTUS, PREVENZIONE E (IN)FORMAZIONE Paolo Binelli A.L.I.Ce. Italia Onlus ROMA, 12 novembre 2013 ALIC A.L.I.Ce. Italia Onlus È una Federazione a cui aderiscono 20 Associazioni A.L.I.Ce. Regionali ubicate

Dettagli

1. La velocità dell ADSL in Italia: evoluzione dal 2010 ad oggi

1. La velocità dell ADSL in Italia: evoluzione dal 2010 ad oggi Velocità ADSL: analisi della velocità media delle connessioni internet in Italia. Aumenta molto lentamente la velocità media delle connessioni ADSL italiane: secondo le rilevazioni di SosTariffe.it, che

Dettagli

Ministero della Salute

Ministero della Salute Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITA DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE SANITARIA, DEI LIVELLI DI ASSISTENZA E DEI PRINCIPI ETICI DI SISTEMA Aggiornamento delle Linee guida per la metodologia

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale

CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale CERGAS Centro di Ricerche sulla Gestione dell Assistenza Sanitaria e Sociale OSSERVATORIO SULLA SANITÀ PRIVATA IN ITALIA E IN LOMBARDIA Ricerca del CERGAS Bocconi per il Gruppo Sanità di Assolombarda Francesco

Dettagli

Fisica Sanitaria. Roma, 17 Febbraio 2012. Michele Belluscio

Fisica Sanitaria. Roma, 17 Febbraio 2012. Michele Belluscio Fisica Sanitaria Roma, 17 Febbraio 2012 Michele Belluscio Fisica Sanitaria: Attività La Fisica Sanitaria svolge attività connesse, in modi e misure diverse, con: -Radioterapia oncologica -Medicina nucleare

Dettagli

Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0

Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0 Manuale Utente (Presentazione Progetti 15 maggio - 30 giugno 2015) Versione 1.0.0 SOMMARIO 1 PREMESSA... 3 2 PROGETTI DI SERVIZIO CIVILE NAZIONALE... 7 3 PROGETTI GARANZIA GIOVANI... 7 4 PROGETTI BANDO

Dettagli

ALFIERI (PD): LA LOMBARDIA È LA REGIONE ITALIANA CHE PAGA DI PIÙ LA SANITÀ PRIVATA

ALFIERI (PD): LA LOMBARDIA È LA REGIONE ITALIANA CHE PAGA DI PIÙ LA SANITÀ PRIVATA Sanità ALFIERI (PD): LA LOMBARDIA È LA REGIONE ITALIANA CHE PAGA DI PIÙ LA SANITÀ PRIVATA. FORMIGONI NON RICORDA NÈ I SUOI VIAGGI NÈ I NUMERI DELLA SANITÀ LOMBARDA La Lombardia è la Regione italiana più

Dettagli

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano

DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Piano di Governo del Territorio - PGT Valutazione Ambientale Strategica del Documento di Piano DICHIARAZIONE DI SINTESI per adozione del Documento di Piano Autorità

Dettagli

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE

IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati

Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati Atti Parlamentari 65 Camera dei Deputati Abbiamo visto, in precedenza, che 26 centri PMA effettuano un rimborso attraverso il DRG; di questi 16 hanno fornito informazioni riguardo il valore dell importo,

Dettagli

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli

stabile o una serie di appartamenti dove l immigrato può permanere per un periodo già fissato dalla struttura stessa. Sono ancora tantissimi gli P R E M E S S A Con la presente rilevazione, la Direzione Centrale per la Documentazione e la Statistica si propone di fornire un censimento completo delle strutture di accoglienza per stranieri, residenziali

Dettagli

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ

IL PROGRAMMA SOSTIENE I GIOVANI INTERESSATI ALL AUTOIMPIEGO E ALL AUTOIMPRENDITORIALITÀ Roma, 26 Giugno 2015 I giovani Neet registrati al Programma Garanzia Giovani sono 641.412, quasi 12 mila in più rispetto alla scorsa settimana SONO OLTRE 361 MILA I GIOVANI PRESI IN CARICO E A QUASI 119

Dettagli

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE

UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali

Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali PRIMA INDAGINE NAZIONALE SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE RETI ONCOLOGICHE REGIONALI (Dicembre 2014 - Febbraio 2015) Programma Azioni Centrali: DEFINIRE

Dettagli

I principali risultati

I principali risultati FINANZA LOCALE: ENTRATE E SPESE DEI BILANCI CONSUNTIVI (COMUNI, PROVINCE E REGIONI). ANNO 2012 1 I principali risultati 1 Comuni Nel prospetto 1 sono riportati i principali risultati finanziari di competenza

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna.

DELIBERAZIONE N. 5/31 DEL 11.2.2014. Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. Oggetto: Istituzione della rete per la terapia del dolore della Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto

Dettagli

Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale

Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale Il mercato del credito tra sviluppo economico ed equità sociale Le innovazioni di prodotto e di processo per il credito ai progetti di vita Roma, Palazzo Altieri 24 novembre 2010 Primi risultati del Fondo

Dettagli

Relazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014

Relazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Relazione illustrativa al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Roma, 30 aprile 2014 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL PIANO DI RIMODULAZIONE ESTIVA DEGLI UFFICI POSTALI ANNO 2014 Il piano

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI VITA UTILE DELLE APPARECCHIATURE DI LABORATORIO E FORNITURE IN SERVICE INDICE LA PREMESSA PAG. 2 VITA UTILE RESIDUA E DURATA DELLA FORNITURA: LE APPARECCHIATURE RICONDIZIONATE

Dettagli

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI CONTROLLO REMOTO DEL DISPOSITIVO MEDICO CARDIACO IMPIANTABILE NELLE PROCEDURE DI ACQUISTO PER LA FORNITURA DI

LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI CONTROLLO REMOTO DEL DISPOSITIVO MEDICO CARDIACO IMPIANTABILE NELLE PROCEDURE DI ACQUISTO PER LA FORNITURA DI LA POSIZIONE ASSOCIATIVA IN TEMA DI CONTROLLO REMOTO DEL DISPOSITIVO MEDICO CARDIACO IMPIANTABILE NELLE PROCEDURE DI ACQUISTO PER LA FORNITURA DI PACEMAKER, DEFIBRILLATORI E RELATIVI ELETTROCATETERI INDICE

Dettagli

Facoltà di Economia e Commercio

Facoltà di Economia e Commercio Facoltà di Economia e Commercio Una analisi comparata degli obiettivi dei Piani Sanitari e Socio Sanitari delle Regioni e delle Province Autonome : 2003-2005 di: Eleonora Todini (*) (*) Il presente contributo

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

Un confronto tra le prestazioni di alcune Regioni nel settore DSU: le borse di studio a.a. 2006/07

Un confronto tra le prestazioni di alcune Regioni nel settore DSU: le borse di studio a.a. 2006/07 Osservatorio Regionale per il Diritto allo Studio Universitario Un confronto tra le prestazioni di alcune Regioni nel settore DSU: le borse di studio a.a. 2006/07 Nota di lavoro n. 2/2007 Bozza per la

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

La dimensione del fenomeno in Italia

La dimensione del fenomeno in Italia Convegno Insieme si può? Medici e cittadini a confronto sulle liste di attesa Roma 22 maggio 2012 La dimensione del fenomeno in Italia Dr. Fulvio Moirano Agenas - Agenzia Nazionale Servizi Sanitari Regionali

Dettagli

Programmazione e tempi di riparto

Programmazione e tempi di riparto Laboratorio FIASO sul riparto dei fondi sanitari regionali Programmazione e tempi di riparto La ripartizione dei fondi tra le Aziende sanitarie avviene in quadro di programmazione definito dai Piani sanitari

Dettagli

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI

REGIONE N. SITI ANTROPICI NATURALI Parere tecnico (emesso in merito alla nota n. 2128/TRI/DI del 31/01/2012 sul Decreto ministeriale 18/3/2003, n. 101, Regolamento per la realizzazione di una mappatura del territorio nazionale interessate

Dettagli

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali

Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali Roma, 7 maggio 2013 Intesa 2 sottoscritta il 25 ottobre 2012 in sede di Conferenza Unificata Ministro Pari opportunità, Regioni e Autonomie locali E la naturale prosecuzione degli interventi previsti da

Dettagli

La domanda aumenta inevitabilmente la spesa ( aging, veloce diffusione di conoscenza delle soluzioni disponibili, innovazione tecnologica sono i

La domanda aumenta inevitabilmente la spesa ( aging, veloce diffusione di conoscenza delle soluzioni disponibili, innovazione tecnologica sono i Tra costi elevati e difficoltà nella cura: riabilitazione ed assistenza domiciliare e protesica. Il tema della cronicità. 21 maggio 2014 Sala MELODIA Centro Servizi Blocco B Fiera EXPOSANITÀ Bologna Ore

Dettagli

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari

Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Primo Convegno Nazionale Qualita della vita: territorio e popolazioni Non profit e capitale sociale: un'analisi alla luce dei dati censuari Sabrina Stoppiello, Stafania Della Queva, Manuela Nicosia Censimento

Dettagli

ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA)

ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA) ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER LO SVILUPPO DELLA RETE PER LA VALUTAZIONE SISTEMATICA DELLE TECNOLOGIE SANITARIE - HTA (RIHTA) 10/022/CR6d/C7 Accordo di collaborazione (ex art. 15 Legge 7 agosto 1990, n

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741

LA GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE - 22/10/2013 - N 741 Riconoscimento dell equivalenza ai diplomi universitari dell area sanitaria dei titoli del pregresso ordinamento, in attuazione dell articolo 4,

Dettagli

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle

Dettagli

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni

PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni PROGETTO Pianificazione Operativa Territoriale Apprendistato: ricognizione sullo stato di attuazione nelle Regioni (aggiornamento del 13 marzo 2014) NOTA ALLA LETTURA La tabella sottostante riporta lo

Dettagli

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it

COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it COMUNICATO STAMPA presente sul sito: www.unrae.it unione nazionale r a p p r e s e n t a n t i autoveicoli esteri Analisi UNRAE delle immatricolazioni 2008 AUMENTA DI OLTRE 3 PUNTI LA QUOTA DI CITY CAR

Dettagli

La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole. XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati. 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso

La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole. XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati. 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso La donazione di sangue: una scelta libera e consapevole XVII Assemblea Annuale Soci Avis Comunale Cariati 2 Aprile 2011 Dott. Domenico Lorenzo Urso Nella relazione vengono esposti gli aspetti legislativi

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI

CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI MINISTERO DELLA GIUSTIZIA AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI ATTUARI PRESSO LA X COMMISSIONE INDUSTRIA DEL SENATO DELLA REPUBBLICA SUL RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2009/138/CE (SOLVENCY

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT

Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato

Dettagli

Banca dati per il monitoraggio dei consumi e degli acquisti L esperienza della Regione Emilia Romagna

Banca dati per il monitoraggio dei consumi e degli acquisti L esperienza della Regione Emilia Romagna Banca dati per il monitoraggio dei consumi e degli acquisti L esperienza della Regione Emilia Romagna Daniela Carati Servizio Politica del Farmaco Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali 1 Il sistema

Dettagli

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO

MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 18 dicembre 2009. ModiÞ cazioni e integrazioni della deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 25 gennaio 2008 ARG/elt 4/08 in materia di regolazione del servizio di dispacciamento

Dettagli

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie

Il Direttore della Direzione Regionale Programmazione Sanitaria -Risorse Umane e Sanitarie Oggetto: Aggiornamento della determinazione 1875 del Modalità di erogazione dei farmaci classificati in regime di rimborsabilità in fascia H e in regime di fornitura OSP2, così come modificata dalla determinazione

Dettagli

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD) INDICATORI SIAD - SISTEMA ASSISTENZA DOMICILIARE Schede descrittive degli Indicatori per la lettura integrata dei fenomeni sanitari

Dettagli

1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi 3.516 volontari.

1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi 3.516 volontari. Avviso agli enti. Presentazione di progetti di servizio civile nazionale per complessivi 6.426 volontari (parag. 3.3 del Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione

Dettagli

MATTONE INTERNAZIONALE PROJECT. WORKSHOP Coopera'on between Member States for the implementa'on of the Direc've on cross border healthcare

MATTONE INTERNAZIONALE PROJECT. WORKSHOP Coopera'on between Member States for the implementa'on of the Direc've on cross border healthcare MATTONE INTERNAZIONALE PROJECT WORKSHOP Coopera'on between Member States for the implementa'on of the Direc've on cross border healthcare Bruxelles, 26 Febbraio 2013 Ing. Paolo Di Loreto Representative

Dettagli

per i Donatori, i nostri Soci e Dirigenti che nel corso dell anno sono deceduti.

per i Donatori, i nostri Soci e Dirigenti che nel corso dell anno sono deceduti. Roma 8 9 giugno 2013 per i Donatori, i nostri Soci e Dirigenti che nel corso dell anno sono deceduti. . alle tante famiglie che con grande sensibilità hanno acconsentito alla donazione degli organi e dei

Dettagli

Ministero dell Interno

Ministero dell Interno ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento

Dettagli

Open Data & Energia. Patrizia Saggini. Bologna, 24 ottobre 2014

Open Data & Energia. Patrizia Saggini. Bologna, 24 ottobre 2014 Open Data & Energia Patrizia Saggini Bologna, 24 ottobre 2014 Chi sono: Direttore Area Amministrativa e Innovazione del Comune di Anzola dell Emilia LinkedIn: http://www.linkedin.com/in/patriziasaggini

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI

QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di

Dettagli

A.C. 2985 ed abb. (Nuovo testo unificato - Approvato dal Senato A.S. 344)

A.C. 2985 ed abb. (Nuovo testo unificato - Approvato dal Senato A.S. 344) A.C. 2985 ed abb. Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie (Nuovo testo unificato - Approvato dal Senato

Dettagli

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME

ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE G. PARODI ACQUI TERME ACQUI TERME Corso di formazione Divieto di assunzione bevande alcoliche per gli insegnanti Linee di indirizzo della Regione Piemonte per la verifica di assenza di rischi alcolcorrelati del 22 ottobre 2012

Dettagli

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari

Dettagli

OGGETTO: "Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni".

OGGETTO: Delibera n. 71/2013 - RApporto sulla Trasparenza relativo all'azienda USL di Bologna: osservazioni. Il Direttore Generale Al Segretario Generale Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche protocollo@pec.anticorruzione.it OGGETTO: "Delibera

Dettagli

ANALISI DELLE GRADUATORIE DEI

ANALISI DELLE GRADUATORIE DEI ANALISI DELLE GRADUATORIE DEI CONCORSI REGIONALI PER L ACCESSO AL CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA IN MEDICINA GENERALE ANNO 2013 a cura di FIMMG Formazione puglia Il 17 Settembre di quest anno si è svolto,

Dettagli

L INTEGRAZIONE POSSIBILE organizzazione ospedaliera dipartimentale e integrazione Assistenza Didattica - Ricerca

L INTEGRAZIONE POSSIBILE organizzazione ospedaliera dipartimentale e integrazione Assistenza Didattica - Ricerca L INTEGRAZIONE POSSIBILE organizzazione ospedaliera dipartimentale e integrazione Assistenza Didattica - Ricerca Ministero della Salute DIPARTIMENTO DELLA QUALITÀ DIREZIONE GENERALE DELLA PROGRAMMAZIONE

Dettagli

Il ticket di pronto soccorso principali caratteristiche dei sistemi regionali vigenti al 10 aprile 2011

Il ticket di pronto soccorso principali caratteristiche dei sistemi regionali vigenti al 10 aprile 2011 Il ticket di pronto soccorso principali caratteristiche dei sistemi regionali vigenti al 10 aprile 2011 L'art. 1, comma 796, punto p) della legge n. 296/2006 (Finanziaria 2007) ha stabilito che Per le

Dettagli

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di

Dettagli

Dossier rincari ferroviari

Dossier rincari ferroviari Nel 2007 i pendolari in Italia hanno superato i 13 milioni (pari al 22% della popolazione) con un incremento del 18% rispetto al 2005. La vita quotidiana è quindi sempre più caratterizzata dalla mobilità,

Dettagli

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Strettamente riservato Roma, 10 novembre 2015 Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index Valerio De Molli 2015 The European House - Ambrosetti S.p.A. TUTTI I DIRITT I RISERVAT I. Questo documento

Dettagli

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO Delle strategie REGIONALI (B) a cura di Sara Barsanti Introduzione L area di valutazione del conseguimento delle strategie regionali (area B) ha

Dettagli

1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO

1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO 1. INQUADRAMENTO LEGISLATIVO Il primo Programma Triennale dei Servizi della Regione Abruzzo vede la luce nell ambito della redazione del PRIT ed in un momento di generale incertezza a livello nazionale

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

Quadro epidemiologico e razionale della linea guida sul taglio cesareo

Quadro epidemiologico e razionale della linea guida sul taglio cesareo Sistema nazionale linee guida Roma, 31.01.2012 Quadro epidemiologico e razionale della linea guida sul taglio cesareo Serena Donati Istituto Superiore di Sanità Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza

Dettagli

SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA

SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA SINTESI DELLO STUDIO SUI COSTI DELLA POLITICA: RESPONSABILITA PERSONALI E DI SISTEMA IL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ISTITUZIONALI CENTRALI E TERRITORIALI DELLA REPUBBLICA COSTA 6,4 MILIARDI DI EURO (209

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

valutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute)

valutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute) valutazione comparativa dei costi dei sistemi regionali italiani riferiti all area delle dipendenze (Progetto Ancos.ben2 del Ministero Della Salute) 2 Giovanni Serpelloni Introduzione L analisi qui presentata

Dettagli

LA PUBBLICITA IN SICILIA

LA PUBBLICITA IN SICILIA LA PUBBLICITA IN SICILIA Quadro produttivo, articolazione della spesa e strategie di sviluppo Paolo Cortese Responsabile Osservatori Economici Istituto G. Tagliacarne Settembr e 2014 Gli obiettivi del

Dettagli

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie

Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Mostra Dettagli Obiettivo formativo: Principi, procedure e strumenti per il governo clinico delle attività sanitarie Il sistema sanitario è un sistema complesso in cui interagiscono molteplici fattori

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme DOCUMENTO TECNICO Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2014-2016 stanziate sul bilancio regionale - cap. E31900, cap. E32510 e cap. E32501, destinate alla Raccolta Differenziata. Le risorse

Dettagli

FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE.

FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE. FEDERALISMO FISCALE: E UN PROCESSO INELUDIBILE MA OCCORRONO APPROFONDIMENTI. POSSIBILI AUMENTI DELL 82,8% DELL IRPEF REGIONALE. L ipotesi contemplata nello schema di decreto per il federalismo fiscale

Dettagli

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI

REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei

Dettagli

L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013

L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce. Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013 L assistenza domiciliare integrata nella ASL di Lecce Cabina di regia aziendale Polo didattico 07.2.2013 Definizione (da Flussi informativi ministeriali per la costruzione degli indicatori LEA) Per ADI

Dettagli

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003

DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 DGR n. 39-9947 del 14.7.2003 Individuazione della funzione di Coordinamento Regionale delle donazioni e dei prelievi. Nomina del Coordinatore Regionale delle donazioni e dei prelievi. Consolidamento funzioni

Dettagli