La crisi del 1929, la grande depressione degli anni Trenta e il New Deal

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1 La crisi del 1929, la grande depressione degli anni Trenta e il New Deal I ruggenti anni Venti. L arricchimento degli Usa con le esportazioni in Europa durante la prima guerra mondiale e gli effetti della seconda rivoluzione industriale (taylorismo e fordismo) produrranno uno sviluppo che si manifesterà negli anni che vanno dal 1920 al 1929, chiamati appunto i ruggenti anni Venti. La grande depressione degli anni Trenta e il New Deal in America. Ma il rallentamento delle esportazioni dovuto alla fine della Grande Guerra e la saturazione del mercato americano con beni di consumo durevoli provocheranno una grave crisi economica che troverà il suo apice nel crollo della Borsa di Wall Street nel 1929, e che si estenderà a tutti gli anni Trenta. E il decennio della Grande Depressione, magistralmente raffigurata dallo scrittore Steinbeck nel romanzo Furore, per risollevarsi dalla quale il presidente Roosevelt elaborerà un programma politico-economico che prenderà il nome di New Deal. La grande depressione in Europa. A causa dell interdipendenza ormai planetaria tra le economie dei vari paesi, gli effetti della crisi si trasmetteranno ad altri Stati, che la affronteranno adottando misure in parte simili a quelle dell America. 1/ Sintesi 1. Le cause del grande sviluppo economico che si ebbe negli anni 20 in America: i ruggenti anni Venti (dal 1920 al 1929), l epoca del jazz: - allargamento dei consumi grazie alla produzione in serie: taylorismo e fordismo; produzione di massa e consumi di massa (pubblicità e vendite rateali) - intenso sviluppo agricolo per rifornire l Europa in guerra - aumento delle transazioni bancarie: prestiti agli agricoltori per l acquisto di terreni e per la meccanizzazione - aumento dei monopoli (holdings) per fronteggiare l abbassamento dei prezzi dovuto all aumento della produttività e dunque della concorrenza - ottimismo economico e sviluppo degli investimenti in borsa Dal punto di vista interno, la vita degli Usa durante gli anni 20 è segnata da una politica di chiusura all Europa. Dopo la guerra infatti gli Usa sono diventati la prima potenza mondiale e desiderano conservare il proprio benessere; rifiutano perciò ogni coinvolgimento nelle relazioni internazionali per paura di essere nuovamente coinvolti in altre guerre: dal punto di vista politico, i repubblicani vincono le elezioni e perseguono una politica di isolazionismo, secondo la quale il paese deve badare solo alle proprie questioni interne dal punto di vista economico si diffonde una politica di chiusura e di protezionismo la volontà di difendere il benessere raggiunto porta all intolleranza verso il diverso, soprattutto verso lo straniero: xenofobia (Sacco e Vanzetti) e proibizionismo (contro la piaga dell alcolismo che affligge i ceti più poveri) gangsterismo 2. Le cause dell arresto di questo sviluppo (la crisi del 1929): - saturazione dei mercati con beni di consumo durevoli - ripresa dell Europa dopo la guerra e diminuzione della domanda di prodotti agricoli - la meccanizzazione dell agricoltura aveva creato disoccupazione - la siccità del 30, aggravata dalla presenza di zone desertiche create dall eccessivo sfruttamento agricolo (Dust Bowl) 2013 Autore: L. Guaragna tratto da: p. 1 di 6

2 3. La depressione degli anni 30 a) La grande depressione degli anni 30 in America - crollo della borsa, che si reggeva sulle aspettative di realizzare profitti, cosa che viene meno con il ristagno dell economia reale - fallimento di industrie e uomini d affari; fallimento banche che prestavano denaro alle industrie - disoccupazione b) La depressione si estende all Europa, dove si verificano fenomeni analoghi (disoccupazione, inflazione, ecc.), ma si aggiungono anche i seguenti: - l Inghilterra abbandona il gold standard per esaurimento delle proprie riserve auree - vengono ritirati i prestiti americani e ciò blocca la ripresa della Germania - aumenta il consenso ai regimi autoritari 4. La risposta alla crisi in America: il New Deal di Roosevelt: a) La risposta alla crisi in America: il New Deal di Roosevelt: - si accentua il controllo dello Stato sui principali settori dell economia (agricoltura, industria, finanza) e sulla società: - controllo sulle banche: vengono chiuse quelle pericolanti e tenute aperte quelle sane - controllo sui monopoli: scioglimento delle holdings che detenevano monopoli con fini speculativi - controllo sulla moneta: il dollaro viene svalutato per favorire le esportazioni - controllo sul potere d acquisto delle masse: si cerca di ridurre i prezzi d acquisto al dettaglio - adozione della politica del deficit spending ( spesa in deficit ) teorizzata da Keynes e aumento degli investimenti in lavori pubblici (Tennessee Valley Authority, TVA) per creare posti di lavoro - controllo del mondo agricolo per evitare sovrapproduzione vengono varate leggi che incoraggiano la riduzione delle eccedenze agricole (AAA, Agricoltural Adjustment Act) - controllo del mondo industriale: controllo della produzione (NIRA, National Industrial Recovery Act: mirava a provocare l'aumento dei consumi attraverso la lievitazione controllata di prezzi e salari); obbligo di contrattazione sindacale, settimana lavorativa di 40 ore; viene conferita importanza ai sindacati, considerati non più pericolosi ma legittimi interlocutori dello Stato perché portavoce delle legittime esigenze dei lavoratori - controllo sulla società: creazione di un sistema pensionistico e assistenziale. b) La risposta alla crisi in Europa: - si accentua il consenso a politiche autoritarie che si concretizzano in misure economiche come l autarchia in Italia, ecc. 5. Bilancio e risultati del New Deal: - dal punto di vista strettamente economico i risultati non furono entusiasmanti perché di fatto la disoccupazione sarà riassorbita solo con la mobilitazione determinata dalla seconda guerra mondiale; tuttavia il New Deal venne percepito come un programma che sapeva infondere ottimismo, anche grazie all uso della radio da parte del presidente (le chiacchierate al caminetto ) 2013 Autore: L. Guaragna tratto da: p. 2 di 6

3 - Roosevelt venne accusato di comunismo e la Corte suprema ostacolò a lungo il presidente perché alcune leggi da lui promosse vennero dichiarate incostituzionali - Si abbandonò l idea che il mercato fosse in grado di autoregolarsi - Si affermò il Welfare State: lo Stato si assunse il compito di tutelare i diritti sociali dei cittadini (salute, assistenza, istruzione) - Il Welfare portò alla crescita dell amministrazione pubblica e dei suoi impiegati - I sindacati non furono più considerati nemici pericolosi ma legittimi interlocutori del governo 2/ Esposizione dettagliata 1. I ruggenti anni Venti ( ) in America Sviluppo economico e dei consumi durante gli anni Venti, dovuto a: - Diffusione della produzione in serie e razionalizzata (taylorismo, fordismo) che aumenta i consumi e lo stile di vita (acquisto di beni durevoli, uso di nuove tecniche di vendita, es. rateizzazione, pubblicità, ecc.) - Diffusione di beni durevoli di consumo - L intenso sviluppo agricolo dovuto alla grande domanda di beni proveniente dall Europa in guerra - Sviluppo delle transazioni finanziarie: prestiti erogati agli agricoltori per finanziare l acquisto di terreni, la meccanizzazione dell agricoltura e il suo sviluppo in senso capitalistico. - Aumento delle speculazioni in borsa dovuto all ottimismo circa le previsioni di sviluppo economico che si diffondono in questi anni Dal punto di vista politico e sociale, si registra in questi anni un generale disinteresse degli Usa per l Europa, lacerata dai nazionalismi, ed una volontà di chiusura all interno dei propri confini. In questo senso si spiegano i seguenti elementi che caratterizzano la vita sociale e politica dell epoca: - Isolazionismo politico - Protezionismo economico: chiusura alle importazioni mediante innalzamento delle tariffe doganali - Xenofobia, paura dello straniero, che dal vecchio continente può portare il comunismo in America. In questo clima si svolge il processo ai due anarchici italiani Sacco e Vanzetti. - Proibizionismo: dovuto al tentativo di mettere fine all alcolismo, ritenuto una piaga che colpiva soprattutto i ceti più disagiati, come gli immigrati e i neri. - Il proibizionismo genererà a sua volta un ulteriore piaga che affliggerà gli Usa negli anni Venti: il gangsterismo. 2. Cause della crisi del La ripresa dell Europa nel dopoguerra, crea difficoltà agli agricoltori americani i cui prodotti rimangono invenduti. Circola meno denaro e l economia ristagna. - Da una parte gli agricoltori falliscono; dall altra, le banche entrano in crisi perché gli agricoltori cui hanno prestato il denaro non possono più pagare i loro debiti. - Un altro fattore di crisi è la diffusione del capitalismo nell agricoltura che crea disoccupazione e disagi per la popolazione agricola: la meccanizzazione riduce il bisogno di manodopera. - L intenso sviluppo agricolo dovuto alla grande domanda di beni proveniente dall Europa in guerra fa sì che l agricoltura si sviluppi anche in zone non adatte, dove si producono notevoli squilibri ambientali (nelle grandi pianure si forma un area desertica, il cosiddetto Dust Bowl, Conca della polvere ) 1. Ciò fa 1 La regione delle praterie meridionali, comprendente parte dell Oklahoma, del Kansas e del Texas, era coperta in origine da vegetazione erbosa che tratteneva il terreno contro l erosione dei venti. Per il bisogno di aumentare la produzione, nei trent anni che precedettero la Prima guerra mondiale, i contadini dissodarono milioni di acri di pascoli arandoli in profondità, estirpando la vegetazione originaria e alterando l equilibrio ambientale, in modo che, quando giunse la siccità negli anni 1930, non c era nulla che potesse proteggere il terreno contro i forti venti della prateria. Tempeste di polvere (Dust Storm) spazzavano via il terreno arato, oscurando il sole per giorni e coprendo tutto di terra polverosa. Le Grandi Pianure si trasformarono in un deserto, che venne chiamato la Conca della Polvere (the Dust Bowl) Autore: L. Guaragna tratto da: p. 3 di 6

4 aggravare la siccità che colpisce regolarmente, per ragioni climatiche, le pianure centrali americane considerate per la loro fertilità il granaio del paese ma che di solito non dura più di una stagione. L uso scorretto del territorio la fa durare per tutti gli anni La depressione economica investe anche il settore dei consumi di beni durevoli, che a un certo punto non vengono più acquistati sia perché il mercato ne è saturo sia per la generale diminuzione delle possibilità di acquisto. - Il clima di fiducia in cui erano prosperate le speculazioni in Borsa crolla il martedì 29 ottobre del 1929, il giorno più rovinoso per la storia dei mercati azionari. 3. La Grande Depressione degli anni Trenta (tutti gli anni Trenta) in America - Crollo della Borsa, fallimenti di uomini d affari e di industrie - Disoccupazione - Migrazioni di contadini allontanati dalle proprie terre dal Dust Bowl e dalle banche che sottraggono i terreni ipotecati quando essi non sono in grado di pagare i debiti. Essi vanno in cerca di fortuna in altre terre, come viene raccontato in Furore di Steinbeck: dall Oklahoma alla California, la terra promessa, dove però troveranno solo ulteriori disagi e sfruttamento. - L America invece di assumersi le responsabilità connesse al ruolo di potenza egemone sul piano economico cercando di stabilizzare il sistema internazionale, reagì cercando anzitutto di salvare la propria produzione inasprendo il protezionismo, cosa che determinò una reazione analoga anche da parte degli altri paesi: ciò determinò una contrazione enorme degli scambi e del commercio internazionale aggravando la crisi. - Durante la crisi, lo Stato non intervenne per salvare le banche o con altre misure atte a contenere la crisi (come invece è avvenuto nella recente crisi dei mutui subprime, del 2008) nella convinzione che il mercato si "autoregolasse da solo" (alla presidenza c era Hoover, un repubblicano conservatore e ultraliberista che con il suo dogmatico laissez-faire contribuì ad aggravare la crisi). 4. La crisi fuori dagli USA - La crisi economica americana, si ripercosse in tutti i paesi che avevano stretti rapporti economici e finanziari con gli USA, dall America Latina alla Gran Bretagna, all Austria e alla Germania (dove vengono ritirati i prestiti erogati dall America per la ripresa nel dopoguerra) e anche in Francia e in Italia. - Ovunque si diffonde: - calo della produzione seguito da diminuzione dei prezzi - crolli di borsa - fallimenti e chiusura di industrie e banche - aumento della disoccupazione - In particolare vanno segnalate le seguenti conseguenze: - la Gran Bretagna (imitata subito dopo dai paesi scandinavi e poi da altri) abbandona il gold standard ovvero la convertibilità in oro della sterlina perché le riserve auree della Banca d Inghilterra si erano esaurite. Fu un avvenimento che destò sensazione perché sancì la fine dell Inghilterra come banchiere del mondo. - Interruzione della ripresa economica in Germania, la cui economia era strettamente integrata a quella statunitense. Ripercussioni politiche: accrescimento di consensi verso il nazismo N.B.: i totalitarismi non sono generati dalla crisi il fascismo, ad. es., nasce all inizio degli anni 20 ma la crisi economica rafforza il consenso politico verso di essi: l uomo forte e lo Stato forte sono uno strumento con cui si spera di uscire dalla crisi. Il fenomeno durò per una decina di anni, e contribuì ad allungare la durata della Grande Crisi degli anni I coloni furono costretti a emigrare in massa verso altre regioni, per trovare lavoro e sopravvivere. La storia dell esodo della famiglia Joad dall Oklahoma verso la California è narrata nel famoso romanzo di John Steinbeck The Grapes of Wrath (letteralmente, I grappoli dell ira, ma tradotto in italiano col titolo Furore). Dal romanzo fu tratto l omonimo film, diretto da John Ford, con protagonista Henry Fonda (1940) Autore: L. Guaragna tratto da: p. 4 di 6

5 5. La risposta alla crisi in America: il New Deal (il nuovo corso, il programma di riforme) del Presidente Roosevelt ( ). Ottiene risultati cospicui, anche se non risolutivi, e segna profondamente le linee della politica economica americana negli anni successivi. Il programma di riforme elaborato dal presidente Roosevelt per far fronte alla crisi si ispira alle teorie economiche del celebre economista Keynes, che mette in discussione una legge chiave del sistema capitalistico, la legge di Say: il mercato, dice Keynes, non si armonizza necessariamente. Lo Stato ha il diritto e il dovere di intervenire (sostegno ai redditi medio-bassi, credito alle imprese, lotta alla disoccupazione). Inoltre, sostiene Keynes, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, il risparmio può essere nocivo per un'economia in recessione (poiché c è la recessione occorre risparmiare), mentre è invece la spesa pubblica che può risollevare l'economia (vd. politica economica del deficit spending, più avanti). Il nuovo programma di riforme di Roosevelt è perciò incentrato su una forte presenza dello Stato nell economia, tanto che il presidente fu accusato di essere comunista (il mondo imprenditoriale considererà Roosevelt un traditore della propria classe ). Il New Deal si articola nei seguenti interventi: - controllo sulle banche: vengono chiuse quelle pericolanti e tenute aperte quelle sane - controllo sui monopoli: scioglie le holdings, ovvero le società finanziarie che avevano monopolizzato interi settori (es. quello elettrico) con finalità esclusivamente speculative e non produttive - controllo sulla moneta: il dollaro viene svalutato, si abbandona la parità (ovvero il rapporto di cambio rigido con le altre monete) per consentire alla moneta di essere meno cara e di circolare più facilmente - controllo sul potere d acquisto delle masse: si cerca di ridurre i prezzi d acquisto al dettaglio (ma non sempre ci si riesce) - adozione della politica del deficit spending ( spesa in deficit ) teorizzata da Keynes. Il deficit è il debito che lo Stato contrae con i cittadini facendosi prestare da loro del denaro sotto forma di titoli (come i BOT, i CCT, ecc.). Avere uno Stato indebitato non è una buona cosa per l economia e per i contribuenti: è come quando dei bambini vedono un papà indebitato. La teoria di Keynes tuttavia andava contro il senso comune: non bisognava cercare di diminuire il debito ma al contrario aumentarlo per utilizzare il denaro ricevuto dai cittadini in investimenti produttivi con i quali lo Stato sarebbe riuscito a pagare gli interessi agli stessi cittadini e ne avrebbe addirittura tratto un guadagno. Per investimenti produttivi si intendono: strade, ponti, ferrovie e in generale infrastrutture. Che in effetti vennero realizzati negli anni Trenta, creando strutture utili per il paese e occupazione per i disoccupati. - controllo del mondo agricolo: vengono varate leggi che incoraggiano la riduzione delle eccedenze agricole - controllo del mondo industriale: obbligo di contrattazione sindacale, settimana lavorativa di 40 ore - controllo sulla società: istituzione di una legislazione sociale a vantaggio di inabili e anziani Autore: L. Guaragna tratto da: p. 5 di 6

6 Dai ruggenti anni Venti al New Deal Avventate imprese speculative in Borsa degli uomini d affari statunitensi tra il 1926 e il Situazione degli USA negli anni 20 e 30 Dalla crisi del 1929 alla Grande Depressione (tutti gli anni Trenta) Migliora la produzione agricola in Europa nel dopoguerra e le scorte agricole americane rimangono invendute. Anni 20 ( ) L America era il paese che si era maggiormente ARRICCHITO durante la guerra con le esportazioni, soprattutto agricole. Inoltre negli anni 20 erano migliorati la produzione (taylorismo) e i consumi. FIDUCIA nel proprio sistema economico basato sull iniziativa individuale. 1) In rovina gli agricoltori per la crisi delle esportazioni ISOLA- ZIONISMO politico e disinteresse per l Europa lacerata dai nazionalismi. (contro le posizioni di Wilson) 2) In rovina le banche che avevano concesso loro prestiti agli agricoltori per meccanizzare l agricoltura Tariffe sulle importazioni. Riduzione dell EMIGRA ZIONE e severi controlli per evitare infiltrazioni di comunisti e anarchici. Il caso di Sacco e Vanzetti. Clima di fanatismo alimentato dalla mentalità puritana. Ku Klux Klan, proibizionismo, gangsterismo. NEW DEAL, la risposta alla crisi del presidente Roosevelt 1) Svalutazione del dollaro per ridurre debiti e facilit. import. 2) Lavori pubblici per assoribire la disocc. (dighe Tennessee) 3) Sistema di assicurazioni sociali per i lavoratori. 4) Aumento salari, riduzione ore lavorative nelle fabbriche. 5) Obbligo per imprenditori riconoscere e trattare con sindacati. 6) Controllo sistema bancario. CRISI ECONOMICA e CROLLO DELLA BORSA DI WALL STREET DEPRESSIONE ECONOMICA che tocca il fondo nel 1932, e dura 2013 Autore: L. Guaragna tratto da: per tutti gli anni Trenta p. 6 di 6 La crisi si propagò rapidamente a tutti gli altri paesi stretti da rapporti economici con gli USA, dall America latina alla Gran Bretagna, all Austria e alla Germania

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