Come Stimolare il Trasferimento di competenze tra Enti locali italiani con Enti locali delle 4 Regioni della Convergenza

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1 Come Stimolare il Trasferimento di competenze tra Enti locali italiani con Enti locali delle 4 Regioni della Convergenza PON FESR Governance e assistenza tecnica, Asse II, Obiettivo Operativo II.3 Scheda di sintesi 15 Aprile 2013

2 Il presente Dossier è stato curato dall Ufficio Rapporti Comunitari dell Ance (Dr. Giulio Guarracino, in attuazione dell Intesa Operativa esistente tra Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) con il contributo della Dr.ssa Giulia Nicchia. Sommario 1. Introduzione PON Governance e Assistenza Tecnica Asse II - Azioni per il rafforzamento delle Pubbliche Amministrazioni Obiettivo operativo II.3 - Azioni di gemellaggio Azioni promosse dai gemellaggi I soggetti del Programma di gemellaggio Schemi tipo di gemellaggio Organizzazione dei gemellaggi A.G.I.R.E. POR Ambiti tematici Soggetti coinvolti dai gemellaggi AGIRE POR Condizioni di eleggibilità Costi eleggibili per tipologia di soggetto partecipante Step procedurali: modalità di partecipazione Termine delle attività del progetto AGIRE POR Perché promuovere e/o partecipare ad un progetto di gemellaggio? Quale ruolo per l Ance? Bibliografia Link utili

3 1. Introduzione Il presente dossier intende approfondire le opportunità offerte dai finanziamenti europei per il traferimento di competenze da amministrazioni italiane ed europee ad enti locali delle quattro regioni dell obiettivo convergenza (Campania, Calabria, Puglia e Sicilia). In particolare si esporranno le modalità di accesso e partecipazione ai fondi stanziati per lo strumento del gemellaggio tra amministrazioni pubbliche. Il 17 agosto 2007 la Commissione europea ha approvato un programma operativo multiregionale di governance e assistenza tecnica (GAT) per il periodo nell ambito dell'obiettivo "Convergenza". Il programma operativo intende aumentare l'efficacia delle politiche regionali migliorando le competenze tecniche e politiche degli organismi amministrativi ed esecutivi coinvolti. Il programma completa quindi i due programmi del Fondo sociale europeo (FSE) volti a rafforzare la capacità amministrativa: uno nell'ambito dell'obiettivo "Competitività regionale e occupazione" e l'altro nell'ambito dell'obiettivo "Convergenza". FSE e FESR sostengono entrambi il ravvicinamento dei programmi di politica regionale dell'ue e nazionali e mirano ad aumentare l'efficienza delle amministrazioni pubbliche responsabili della programmazione, dell'attuazione, del monitoraggio e della valutazione delle politiche regionali. Il bilancio totale del programma operativo GAT è di circa 276 milioni di euro, con un contributo FESR di 138 milioni, pari allo 0,5% circa degli investimenti totali destinati all'italia nel quadro della politica di coesione per il I principali beneficiari sono le amministrazioni regionali, centrali e locali che fungono da autorità di gestione e da organismi di esecuzione per i programmi operativi regionali e nazionali. Con il progetto AGIRE , l autorità di gestione italiana, il Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (DPS) del Ministero dello Sviluppo economico (MiSE) distribuisce, con modalità di accesso a sportello, i finanziamenti per progetti di gemellaggio tra amministrazioni pubbliche-enti locali nazionali ed europei e enti locali delle regioni dell obiettivo convergenza. Autorità di gestione PON - Governance e Assistenza Tecnica Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione economica (DPS), Ministero dello Sviluppo Economico ernance/ml.asp 3

4 2. PON Governance e Assistenza Tecnica Il PON Governance e Assistenza Tecnica (GAT), destinato alle quattro Regioni italiane dell'obiettivo Convergenza (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), è il Programma Operativo cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) che contribuisce in modo diretto alla Priorità 10 del Quadro Strategico Nazionale (QSN) ponendosi come obiettivo globale quello di rafforzare le competenze tecniche e di governo delle Amministrazioni e degli enti attuatori, per migliorare l'efficacia della programmazione unitaria. La strategia di intervento del PON si declina secondo due Assi prioritari: 1. il primo Asse include le azioni a sostegno della programmazione unica e mira a rafforzare il coordinamento del quadro strategico nazionale di riferimento e del programma operativo stesso, garantendo l'informazione e la comunicazione pertinente sulle politiche di coesione e migliorando le informazioni statistiche fondamentali utilizzate per definire e valutare le politiche di sviluppo. 2. il secondo Asse riguarda azioni di Assistenza Tecnica mirate al rafforzamento delle Pubbliche Amministrazioni nelle Regioni dell Obiettivo Convergenza e destinate ad agire sui diversi aspetti che caratterizzano il concetto di governance. 3. Asse II - Azioni per il rafforzamento delle Pubbliche Amministrazioni L Asse II contribuisce al miglioramento dell efficacia della programmazione, intervenendo sui punti di debolezza che incidono sulla capacità amministrativa. In particolare, le attività che rientrano in questo Asse mirano a supportare la modernizzazione e l'efficacia delle amministrazioni partecipanti nell'attuazione dei programmi cofinanziati dall'ue. Le attività previste nell Asse II agiscono sui diversi aspetti che caratterizzano il concetto di governance: la capacità di stabilire una rete di rapporti istituzionali che riesca a dare risposta a problemi socio-economici complessi; la capacità tecnica ed economica e la presenza di competenze adeguate, che sono condizioni necessarie per garantire l efficienza e l efficacia delle scelte operate; una maggiore trasparenza nelle procedure che, da un lato, risponde ad esigenze di equità e ai principi di inclusione, dall altro lato è direttamente legata ad una ottimizzazione dei processi di attuazione. Le azioni in questo campo comprendono quindi il miglioramento dei processi di pianificazione, l'incoraggiamento delle attività delle reti ambientali, azioni di gemellaggio e scambi di buone prassi, il rafforzamento degli enti responsabili degli interventi e l'aumento della trasparenza e della sicurezza dei processi di attuazione. Gli obiettivi dell Asse vengono realizzati mediante cinque Obiettivi Operativi: Obiettivo Operativo II.1 Supporto alla progettazione; Obiettivo Operativo II.2 Rete Ambientale; Obiettivo Operativo II.3 Azioni di gemellaggio; Obiettivo Operativo II.4 Rafforzamento delle strutture operative e delle competenze nella Pubblica Amministrazione; Obiettivo Operativo II.5 E.T.I.C.A. pubblica nel Sud. 4

5 4. Obiettivo operativo II.3 - Azioni di gemellaggio Il gemellaggio è uno degli strumenti operativi che possono essere utilizzati per sostenere la capacità di governance dei processi di sviluppo e attuazione delle politiche di coesione. Infatti, attraverso tale strumento è possibile trasferire competenze chiave e modalità innovative che vanno ad incidere direttamente sulla gestione dei processi amministrativi, sulle capacità decisionali e sulla costruzione della governance strategica complessiva dei territori. La programmazione FESR prevede, al fine di promuovere e assicurare il miglioramento della capacità amministrativa ai vari livelli istituzionale e partenariale, la possibilità di cofinanziare le attività di scambio di buone pratiche e il trasferimento di knowhow su tematiche specifiche relative alle politiche di sviluppo regionale e settoriale tra i diversi attori (istituzioni centrali-regionali-locali, partenariato economico-sociale, partenariato istituzionale, altri Stati membri e/o Regioni europee). Il gemellaggio è, inoltre, inteso come uno strumento da utilizzare trasversalmente in tutti i campi di attività delle amministrazioni, ad esempio: nella costituzione degli ATO, rete degli Osservatori Epidemiologici Regionali, Autorità Ambientali, e così via. 4.1 Azioni promosse dai gemellaggi Le azioni che potranno essere promosse all interno di ciascun gemellaggio avranno ad oggetto: rafforzamento delle capacità tecnico-amministrative in seno alle Amministrazioni impegnate nel campo delle politiche di sviluppo; diffusione di modalità operative innovative nei processi organizzativi e decisionali delle suddette Amministrazioni; rafforzamento della capacità di programmazione e progettazione di azioni integrate di sviluppo locale; miglioramento della qualità ed efficacia dei servizi collettivi (specie con riferimento agli obiettivi di servizio previsti dal QSN); replicabilità ed applicazione di modelli innovativi nel campo della valorizzazione di risorse culturali ed ambientali con evidenti ricadute sui processi di sviluppo locale; replicabilità ed applicazione di iniziative e modelli in grado di aumentare il livello di inclusione sociale delle popolazioni locali all interno della società in cui vivono. 4.2 I soggetti del Programma di gemellaggio Sono tre i soggetti coinvolti nel Programma di gemellaggio: Amministrazione offerente; Amministrazione destinataria; Struttura di Coordinamento (Servizio per le Politiche dei Fondi Strutturali Comunitari). La Struttura di Coordinamento svolge il ruolo di raccogliere e/o proporre le candidature tra le Amministrazioni interessate al gemellaggio e, quindi, in ultima analisi, il matching tra Amministrazione Offerente e Destinataria. In particolare, la Struttura di Coordinamento: svolge una attività di valutazione dei casi di eccellenza sperimentati dalle Amministrazioni Offerenti; analizza i fabbisogni effettivi delle Amministrazioni Destinatarie; 5

6 valuta la congruità e l adattabilità tecnico/operativa delle soluzioni di eccellenza ai casi specifici di fabbisogno; monitora il corretto espletamento delle attività di gemellaggio; fa un analisi degli output intermedi e finali; partecipa alle attività di gemellaggio mediante l impiego di propri esperti. 4.3 Schemi tipo di gemellaggio Esistono due tipi di gemellaggio, uno nazionale ed uno internazionale. Il gemellaggio nazionale prevede la partecipazione di una o più Amministrazioni delle regioni dell obiettivo convergenza in qualità di soggetti destinatari e Amministrazioni dell intero territorio nazionale nel ruolo di soggetti offerenti. Il gemellaggio si svolge, quini, sul territorio nazionale. Schema A: - 1 a 1 :es. La Spezia su Crotone, Lecce su Crotone - 1 a N: es. La Spezia su gruppo di comuni del Cilento Un secondo tipo di gemellaggio è quello internazionale che vede il coinvolgimento di una o più Amministrazioni delle regioni obiettivo convergenza in qualità di destinatarie e di Amministrazioni offerenti provenienti sia dall intero territorio nazionale che da uno o più Stati membri dell Unione. Schema B: - Centro Urbano con Brussels, Verona e Salerno I gemellaggi internazionali sono attivati attraverso le stesse modalità dei gemellaggi nazionali. 4.4 Organizzazione dei gemellaggi Dal punto di vista operativo, l organizzazione dei gemellaggi potrà seguire tre possibili percorsi: 1. Scelta partenariale: proposta che esplicita già offerente e destinatario, sulla base dell esperienza realizzata nell ambito del progetto A.G.I.R.E. POR ; 2. richiesta di supporto da parte di una Regione/territorio su specifiche tematiche in relazione alla quale la struttura di coordinamento si attiva a ricercare e selezionare un partner facendo tesoro delle conoscenze e delle reti diffuse all'interno del servizio o emanando un bando per la manifestazione di interesse; 3. offerta di supporto da parte dell Amministrazione che ha realizzato una "buona pratica", che la struttura di coordinamento si attiva a diffondere nelle Regioni dell Obiettivo Convergenza interessate, agevolandone l'attivazione. 6

7 5. A.G.I.R.E. POR AGIRE POR è lo strumento attuativo dell Obiettivo Operativo II.3 Azioni di gemellaggio del Programma Operativo Nazionale Governance e Assistenza tecnica" (PON GAT) , Obiettivo Convergenza Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Il progetto si pone l obiettivo di elevare le capacità e le competenze delle Amministrazioni pubbliche operanti nelle quattro Regioni dell Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia). Questo obiettivo viene perseguito attraverso l attivazione di gemellaggi con altre Amministrazioni, italiane e/o comunitarie, volti al trasferimento di buone pratiche (metodologie, competenze, sistemi organizzativi e gestionali innovativi, ecc.) sperimentate nell'ambito della programmazione nazionale e comunitaria. Il progetto è coordinato dalla Divisione IX della Direzione Generale per la Politica Regionale Unitaria Comunitaria (DGPRUC) del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS). 5.1 Ambiti tematici Sono considerati settori d intervento nei quali è possibile attivare gemellaggi AGIRE POR : A. Tutti quelli previsti nelle 10 priorità del QSN, ovvero 1. miglioramento e valorizzazione delle risorse umane; 2. promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell innovazione per la competitività; 3. energia e ambiente: uso sostenibile e efficiente delle risorse per lo sviluppo; 4. inclusione sociale e servizi per la qualità della vita e l attrattività territoriale; 5. valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l attrattività e lo sviluppo; 6. reti e collegamenti per la mobilità; 7. competitività dei sistemi produttivi e occupazione; 8. competitività e attrattività delle città e dei sistemi urbani; 9. apertura internazionale e attrazione di investimenti, consumi e risorse; 10. governance, capacità istituzionali e mercati concorrenziali ed efficaci. B. I temi indicati nella comunicazione alla Commissione europea Regioni per il cambiamento economico, ovvero modernizzazione economica, occupazione e crescita economica, riduzione delle disparità economiche. C. I temi considerati nell ambito del programma INTERREG IVC, ovvero innovazione e economia della conoscenza, ambiente e prevenzione dei rischi. 7

8 In ogni caso, vengono privilegiati i progetti relativi a settori di intervento ritenuti prioritari nell ambito del POR della Regione in cui opera l Amministrazione beneficiaria e quelli relativi agli obiettivi di servizio. Elevata attenzione è riservata alle tematiche relative agli Obiettivi di Servizio: istruzione, servizi di cura per l infanzia e gli anziani, gestione dei rifiuti urbani, servizio idrico integrato. Sono privilegiati i progetti rientranti nei settori di intervento ritenuti prioritari nell ambito del POR FESR della Regione Obiettivo Convergenza in cui opera l Amministrazione destinataria. 5.2 Soggetti coinvolti dai gemellaggi AGIRE POR I gemellaggi AGIRE POR prevedono il coinvolgimento di alcuni soggetti principali Amministrazioni offerenti, destinatarie e di coordinamento ed un soggetto facoltativo Amministrazione nazionale - : Amministrazioni offerenti: Amministrazioni o Enti pubblici operanti sull'intero territorio nazionale e comunitario. Sono i soggetti che hanno sperimentato con successo una buona pratica e la trasferiscono ad altre Amministrazioni o Enti nell ambito dei gemellaggi. Sono possibili gemellaggi internazionali con la presenza di almeno un offerente nazionale. Amministrazioni destinatarie: Amministrazioni o Enti pubblici operanti nel territorio delle 4 Regioni dell'obiettivo Convergenza. Sono i soggetti cui le Amministrazioni offerenti trasferiscono le buone pratiche nell'ambito dei gemellaggi. Amministrazioni nazionali: Amministrazioni o Enti pubblici centrali (Ministeri, Istituti o Agenzie Nazionali, ecc.) che possono essere coinvolte nei gemellaggi come partner istituzionali per particolari settori di intervento, con la funzione di promozione nell'attivazione di gemellaggi e di assistenza e supporto nella loro esecuzione. Amministrazione di coordinamento: in tutti i gemellaggi AGIRE POR , la Divisione IX della DGPRUC svolge attività di coordinamento e di gestione amministrativa. 5.3 Condizioni di eleggibilità Per essere ammesso al finanziamento un progetto di gemellaggio deve presentare alcune caratteristiche fondamentali: Qualità: la "buona pratica" deve costituire un caso di eccellenza, originale e innovativo, in grado di consentire un concreto miglioramento dell'efficienza operativa di un'amministrazione; Trasferibilità: le Amministrazioni offerenti devono avere la capacità e la possibilità di trasferire in modo completo, adeguato ed efficace la buona pratica ; Replicabilità: la buona pratica deve essere adattabile e replicabile nel contesto che caratterizza i destinatari del trasferimento (Amministrazioni destinatarie); 8

9 Recepibilità: presso le Amministrazioni destinatarie non devono sussistere impedimenti finanziari, tecnici, strutturali o amministrativi che possano compromettere la piena acquisizione della buona pratica, né la sua successiva adozione; Utilità: le Amministrazioni destinatarie devono esprimere una concreta esigenza/criticità (di natura tecnica, amministrativa, gestionale, procedurale, ecc.) che la buona pratica è effettivamente in grado di soddisfare/risolvere. 5.4 Costi eleggibili per tipologia di soggetto partecipante I costi eleggibili variano a seconda che si tratti delle Amministrazioni offerenti, destinatarie e nazionali. Verranno dunque coperte le seguenti spese: Per le Amministrazioni offerenti: - spese per le giornate di attività del personale esperto (personale interno dell'amministrazione ed eventuali professionalità esterne); - spese di trasporto, vitto e alloggio; - spese di funzionamento direttamente associate alle attività di gemellaggio (noleggi, stampe, ecc.) previa verifica dell'ammissibilità della spesa ai sensi della normativa comunitaria e nazionale. Per le Amministrazioni destinatarie: - spese di trasporto, vitto e alloggio; - spese di funzionamento direttamente associate alle attività di gemellaggio (noleggi, stampe, ecc.) previa verifica dell'ammissibilità della spesa ai sensi della normativa comunitaria e nazionale. Per le Amministrazioni nazionali: - spese per le giornate di attività del personale esperto (personale interno dell'amministrazione ed eventuali professionalità esterne); - spese di trasporto, vitto e alloggio. 5.5 Step procedurali: modalità di partecipazione L Amministrazione Offerente e l Amministrazione Destinataria del gemellaggio dovranno impegnarsi a predisporre congiuntamente un progetto esecutivo di gemellaggio, nel quale dovranno essere esplicitate le attività specifiche oggetto del trasferimento da una Amministrazione all altra. L esplicitazione di tali attività costituirà anche la base per valutare la congruenza del gemellaggio rispetto ad un efficace e produttivo trasferimento di buone pratiche. Il progetto esecutivo è accompagnato dal cronoprogramma e dalle schede tecnico finanziarie delle attività. In particolare, il percorso da seguire per l attivazione di un gemellaggio AGIRE POR prevede le seguenti fasi: 1. Proposta di Gemellaggio: le Amministrazioni offerenti e destinatarie inviano alla DGPRUC (e, se presente, all Amministrazione nazionale) una Proposta di gemellaggio contenente, in particolare, gli obiettivi, i contenuti del gemellaggio e alcune dichiarazioni congiunte relative alla "buona pratica" 9

10 oggetto del trasferimento (soddisfacimento delle 5 condizioni di ammissibilità). 2. Attestazione dell Autorità di Gestione (AdG) del POR: l'adg del POR della Regione in cui opera l'amministrazione destinataria rilascia una Attestazione sulla coerenza della Proposta di gemellaggio con le finalità e gli obiettivi del Programma. 3. Parere di merito dell Amministrazione nazionale: se presente, l Amministrazione nazionale rilascia un Parere di merito sulla Proposta di gemellaggio in cui svolge il ruolo di partner istituzionale. 4. Progetto di gemellaggio: approvata la Proposta dalla DGPRUC, le Amministrazioni presentano un Progetto di gemellaggio in cui sono specificati i contenuti concreti del gemellaggio, l'organizzazione in giornate di attività, i soggetti partecipanti, le spese previste, ecc Il percorso può essere schematizzato come segue: 10

11 Una volta approvato il Progetto, il percorso di attuazione di AGIRE POR prevede le seguenti fasi : 1. Convenzione: approvato il Progetto, le Amministrazioni coinvolte e la DGPRUC sottoscrivono una Convenzione che regola le procedure e i rapporti tra le Parti stesse. 2. Avvio e realizzazione del gemellaggio: le attività hanno inizio con una giornata di presentazione del gemellaggio e hanno termine con una giornata conclusiva del gemellaggio ; entrambe sono tenute nella Regione destinataria. 3. Relazione Finale: al termine delle attività di gemellaggio, le Amministrazioni coinvolte devono inviare alla DGPRUC una relazione sintetica in cui presentano i principali risultati raggiunti e gli eventuali prodotti realizzati. 4. Relazioni ex-post: rispettivamente a 12 e 24 mesi dalla conclusione del gemellaggio, le Amministrazioni coinvolte devono inviare alla DGPRUC due relazioni: 1. una sull efficacia del progetto ad un anno dalla chiusura delle attività; 2. una sui primi impatti prodotti a due anni dalla chiusura delle attività. 5.6 Termine delle attività del progetto AGIRE POR Tutti i gemellaggi devono concludersi entro il 30 giugno 2015 per consentire la relativa rendicontazione delle spese alla Commissione europea entro i termini stabiliti dai regolamenti comunitari. Il termine delle attività dell intero progetto AGIRE POR è fissato al 31 dicembre Perché promuovere e/o partecipare ad un progetto di gemellaggio? I progetti di gemellaggio permettono di conseguire alcuni benefici importanti. In primo luogo permettono il rafforzamento della capacità amministrativa a livello locale e regionale non chè il miglioramento delle capacità delle pubbliche amministrazioni; infine, mediante l azine modernizzatrice insita nella diffusione delle best practices nazionali ed europee, è ossibile contribuire significativamente alla riduzione del divario nord-sud a livello nazionale ed europeo. Pertanto, da una parte, l amministrazione offerente mette a disposzione e a vantaggio - dell intero sistema nazionale le migliori prassi sperimentate e sviluppate sul suo territorio; dall altra, l amministrazione beneficiaria potrà accedere ed acquisire metodologie, competenze, sistemi organizzativi e gestionali innovativi. E possibile, infine, prevedere la partecipazione di un Partner silente in qualità di Osservatore. Il Partner silente accresce il punteggio nella valutazione del progetto di gemellaggio; acquisisce tutti gli elementi tecnici utili anche all attivazione di un nuovo gemellaggio di cui possa fare parte esso stesso anche se non gode dei benefici finanziari derivanti dal Gemellaggio (es. costi vivi di trasferta, etc.). 11

12 7. Quale ruolo per l Ance? Attraverso la sua articolata rete territoriale l Ance favorisce l incontro ed il coordinamento tra le Amministrazioni Offerenti e Destinatarie del trasferimento di buone pratiche e di knowhow nell ambito di interesse settoriale; la strutturazione della proposta progettuale; il trasferimento in altri contesti locali / regionali dei contenuti del Gemellaggio. E possibile dunque ipotizzare uno schema istituzionale di riferimento di questo tipo: 12

13 7. Bibliografia Programma Operativo Nazionale Governance e Assistenza Tecnica Obiettivo Convergenza FESR , Quadro Strategico Nazionale (in italiano, 119 pgg.). Criteri Di Selezione Delle Operazioni Del Pon Governance E Assistenza Tecnica (FESR) (in italiano, 8 pgg.). % pdf. Manuale AGIRE POR PON Governance E Assistenza Tecnica Obiettivo Operativo II.3 (in italiano, 12 pgg.) Brochure AGIRE PON (in italiano, 8 pgg.) Comunicazione della Commissione Europea Regioni per il cambiamento economico (in italiano, 10 pgg.) Documenti disponibili su richiesta a ue@ance.it: Linee-guida per la predisposizione del progetto di gemellaggio (in italiano, 15 pgg.) PON Governance e Assistenza Tecnica obiettivo operativo II.3 Linee-guida per la predisposizione della proposta di gemellaggio (in italiano, 6 pgg.) PON Governance e Assistenza Tecnica obiettivo operativo II.3 Modello Progetto di gemellaggio (in italiano, 21 pgg.) PON Governance e Assistenza Tecnica obiettivo operativo II.3 Modello proposta di gemellaggio (in italiano, 9 pgg.) PON Governance e Assistenza Tecnica obiettivo operativo II.3 8. Link utili Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): _it.htm. Fondo Sociale Europeo (FES): DPS, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, ministero dello Sviluppo Economico: Interreg IV C: 13

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