Dr.ssa Chiara Della Betta. Chiara Della Betta
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- Riccardo Capelli
- 8 anni fa
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1 Dr.ssa Dr.ssa disagio scolastico Vs Dislessia Evolutiva disagio scolastico disagio socio-psicologico; problemi familiari; differenze culturali; organizzazione didattica; gestione pedagogico-educativa; Dislessia Evolutiva; Dislessia Evolutiva incidenza: 3/5% 1
2 La verità? Come descrivereste un alunno affetto da Dislessia Evolutiva? È un ragazzo con livello cognitivo pari o superiore alla media; È un ragazzo che ha difficoltà specifiche nel processo di decodifica della parola scritta (dislessia); e/o di transcodifica dal linguaggio orale a quello scritto (disgrafia; disortografia); e/o difficoltà specifiche nelle abilità numeriche e aritmetiche (discalculia) Da cosa dipende la dislessia evolutiva? la Dislessia Evolutiva, e più in generale il Disturbo Specifico dell Apprendimento, sono scritti nel patrimonio genetico; sono pertanto ereditari AUTOMATIZZAZIONE Stabilizzazione di un processo automatico caratterizzato da un alto grado di velocità e di accuratezza. È realizzato inconsciamente, richiede minimo impegno attentivoed ed è difficile da sopprimere, da ignorare e da influenzare 2
3 Sono inconsci Processi AUTOMATICI Sono preattentivi Sono guidati dallo stimolo Agiscono dal basso verso l alto (bottom-up) Hanno capacità di funzionamento illimitata Agiscono in parallelo Sono predisposti per le attività durature Comportano basso consumo di risorse Son appresi o innati Sono rigidi, adatti per compiti ripetitivi Processi CONTROLLATI Sono consci Sono attentivi Sono guidati dal concetto Agiscono dall alto verso il basso (top- down) Hanno capacità di funzionamento limitata Agiscono in modo seriale Sono disponibili per tempi limitati Comportano alto dispendio di risorse Sono tipici delle attività riflessive Sono flessibili, impiegati in compiti creativi 3
4 discrepanza tra livello cognitivo e prestazione alla lettura MEDIA -2 ds -1 ds 0 +1 ds +2 ds prestazione LETTURA e/o SCRITTURA e/o CALCOLO DISCREPANZA LIVELLO COGNITIVO Secondo il DSM-IV i disturbi specifici dell apprendimento vengono diagnosticati quando: I risultati ottenuti dal ragazzo in test standardizzati su lettura, calcolo o espressione scritta risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all età, all istruzione e al livello di intelligenza. Essi interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, di calcolo o di scrittura (DSM-IV, 1996). 4
5 La dislessia secondo il DSM-IV * è un disturbo dell apprendimento, dovuto ad una difficoltà circa le capacità di lettura, calcolo e scrittura. I Disturbi dell Apprendimento vengono diagnosticati quando i risultati ottenuti dal soggetto in test standardizzati, somministrati individualmente su lettura, calcolo, o espressione scritta risultano significativamente al di sotto di quanto previsto in base all età, all istruzione, e al livello di intelligenza. I problemi di apprendimento interferiscono in modo significativo con i risultati scolastici o con le attività della vita quotidiana che richiedono capacità di lettura, di calcolo o di scrittura. Possono essere usati diversi metodi statistici per stabilire se un divario è significativo. Di solito viene definito sostanzialmente inferiore un divario di più di 2 deviazioni standard. La prognosi è migliorata con l individuazione e l intervento precoci, ma è comune che i Disturbi dell Apprendimento persistano nell età adulta. Il ragazzo affetto da dislessia può leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica. Si stanca quindi rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara; la difficoltà di lettura può essere più o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura, nel calcolo e, talvolta, anche in altre attività mentali, tuttavia questi ragazzi sono intelligenti e - di solito - vivaci e creativi. Leggere Gli occhi si spostano nella pagina con movimenti: Regolari Fluidi sistematici 5
6 I movimenti degli occhi (movimenti saccadici) ) avvengono a sbalzi e sono intercalati da momenti di stasi detti fissazioni durante le quali avviene la lettura Spesso i movimenti danno luogo a delle regressioni e a delle esplorazioni visive, inutili al fine del processo di lettura e quello di comprensione. Incremento La velocità della lettura migliora perché: si abbassa drasticamente il numero dei movimenti regressivi ed erratici diminuisce il tempo di fissazione che, gradualmente, viene portato al limite minimo di un quarto di secondo. 6
7 COME SI LEGGE Durante la lettura non si leggono le lettere o le parole in successione tra loro, ma solo quelle lettere che servono a determinare il valore acustico della parola, ad es. per verde saranno vrd. Ci si sofferma più su lettere dominanti, se il testo è nuovo e difficile; sul disegno d insieme, se il testo è facile e conosciuto. V E R D E PAROLA (ORALE) Analisi acustica PAROLA (SCRITTA) Analisi ortografica Lessico uditivo di input Lessico ortografico di input Conversione acustico-fonologico SISTEMA SEMANTICO Conversione grafema-fonemafonema Lessico fonologico di uscita Lessico ortografico di uscita Buffer fonemico di risposta Conversione fonema-grafema Buffer grafemico di risposta PRODUZIONE ORALE PRODUZIONE SCRITTA 7
8 PAROLA (ORALE) PAROLA (SCRITTA) Analisi acustica Lessico uditivo di input Analisi ortografica MODELLO A 2 VIE Lessico ortografico di input Conversione Conversione di acustico-fonologico LETTURA E SCRITTURA SISTEMA grafema-fonemafonema SEMANTICO Lessico fonologico di Lessico ortografico La via LESSICALE e la via uscita di uscita Buffer fonemico di Conversione Buffer grafemico di risposta FONOLOGICA fonema-grafema risposta PRODUZIONE ORALE PRODUZIONE SCRITTA SCRITTURA 8
9 FONETICA e FONOLOGIA Fonetica La foneticaanalizza analizza e descrive le caratteristiche articolatorie, acustiche ed uditive dei foni(suoni prodotti dalla voce umana) nei loro aspetti anatomo-funzionali (luogo, modo di articolazione e sonorità). Fonologia La fonologiastudia i suoni di una lingua che hanno proprietà distintiva, cioè che determinano il cambiamento di significato. Es. p/b in palla-balla. Studia quindi il fonema inteso come standard della lingua specifica. MORFOLOGIA Studia la struttura interna delle parole ed i rapporti che intercorrono tra esse. E lo studio della forma che le parole assumono nella flessione. (Ad es. coniugazione per il verbo e la declinazione per il nome e l aggettivo). 9
10 SINTASSI La sintassi studia la struttura interna delle frasi. Essa è quella parte della grammatica che studia le funzioni delle parole nella frase e le regole in base alle quali le parole si combinano in frasi. SEMANTICA La semantica studia i processi implicati nella determinazione di significato. Studia il significato delle parole singole e quello delle parole raggruppate in frasi. E opportuno chiedersi sempre se il bambino conosce il significato della parola che noi pronunciamo o se comprende una struttura sintattica quale frase passiva o negativa. 10
11 PRAGMATICA La pragmatica studia l uso delle parole e delle frasi nel contesto della conversazione. Essa è il cuore della comunicazione perché studia l insieme delle regole che permettono di usare il linguaggio in modo appropriato a seconda del contesto e degli interlocutori. Alla base della pragmatica c è l intenzione comunicativa e l attenzione condivisa. Modello evolutivo di apprendimento della scrittura Fase presillabica (Ferreiro, Teberosky, 1979) Utilizzo di lettere dell alfabeto senza precisi criteri. Per una parola che rappresenta una cosa grande, vengono utilizzate molte lettere, per una parola che rappresenta una cosa piccola ne vengono utilizzate poche Fase sillabica Utilizzo di una lettera per ogni suono sillabico, in un primo momento senza corrispondenza con i suoni della parola, successivamente con corrispondenze precise (vocale o consonante) Fase sillabica-alfabeticaalfabetica Utilizzo di un numero maggiore di lettere rispetto alla fase precedente Fase alfabetica Utilizzo di tutte le lettere che compongono la parola, con corrispondenza precisa grafema-fonemafonema 11
12 Modello evolutivo di apprendimento della scrittura Fase presillabica (Ferreiro, Teberosky, 1979) Utilizzo di lettere dell alfabeto senza precisi criteri. Per una parola che rappresenta una cosa grande, vengono utilizzate molte lettere, per una parola che rappresenta una cosa piccola ne vengono utilizzate poche Fase sillabica Utilizzo di una lettera per ogni suono sillabico, in un primo momento senza corrispondenza con i suoni della parola, successivamente con corrispondenze precise (vocale o consonante) Fase sillabica-alfabeticaalfabetica Utilizzo di un numero maggiore di lettere rispetto alla fase precedente Fase alfabetica Utilizzo di tutte le lettere che compongono la parola, con corrispondenza precisa grafema-fonemafonema Ipotesi PRESILLABICA Ipotesi SILLABICA Ipotesi SILLABICA-ALFABETICA ALFABETICA Ipotesi ALFABETICA dott.ssa Maria Merola Bresso 15 giugno
13 Modello di acquisizione dell abilità di letturo-scrittura (Uta Frith, 1985) Fase logografica(o pre-convenzionale) il bambino legge dei loghi(tratta le lettere come disegni); passaggio scuola materna scuola elementare Fase alfabetica(o fonologica) riconosce le lettere e comincia a riprodurle (corrispondenza fra dimensione fisica della parola e la dimensione fisica del contenuto); primi mesi della scuola elementare Fase ortografica mappatura segno-suono; suono; comprende che ci sono dei suoni che vengono mappati sempre nello stesso modo, anche se vi sono delle eccezioni (SC, GN,...) Fase lessicale utilizza correttamente la via lessicale (diretta) di lettura; legge le parole riconoscendole tra quelle presenti nel magazzino del lessico ortografico e in quello semantico 13
14 14
15 DIS OTRO GRAFIA Nel caso dei bambini disortografici, l incompiuta automatizzazione della scrittura richiede loro un attenzione eccessiva sugli aspetti di ortografia, comportando una maggiore probabilità di errori e, spesso, un peggioramento della grafia, proprio per l attenzione eccessiva che viene richiesta Difficoltà nel tradurre correttamente SUONI in SIMBOLI GRAFICI e difficoltà nei processi di correzione automatica Spesso i bambini disortograficisono sono anche disgrafici,, cioè hanno una grafia poco chiara, disordinata e difficilmente comprensibile. Una scrittura senza errori comporta un integrazione contemporanea di tutte le componenti della scrittura, che così può diventare automatica 15
16 quali ERRORI? FONOLOGICI Modificano la struttura fonologica e grafemica della parole Scambio grafemi: folpe/volpe Omissione/aggiunta lettere/sillabe: tavo vovolovolo Inversione: li/il inefficiente o incompleto sviluppo della FASE ALFABETICA NON FONOLOGICI Non modificano la struttura fonologica della parola Separazione illegale: l avato vato/in sieme Fusione illegale: ilcane ane/lacqua/noneveroero Scambio grafema omofono: squola/qucinaucina Omissione/aggiunta H : ha casa/ lui non a inefficiente o incompleto sviluppo della FASE ORTOGRAFICA e LESSICALE ALTRI Omissione/aggiunta accenti Omissione/aggiunta doppie COMPRENSIONE DEL TESTO Per decodifica si intende la capacità di riconoscere e nominare correttamente le parole che compongono un testo, mentre la comprensione riguarda la capacità di cogliere il significato del testo. Capire un testo non significa semplicemente riuscire a ritrovare il significato di una frase aggiungerlo a quello della frase successiva e ripetere questa operazione fino alla fine del brano; si può comprendere il brano a livello superficiale, ma non riuscire a ritrovare il senso di quello che si legge. 16
17 CHE COSA SI INTENDE Attività costruttiva, interattiva e attiva che richiede l integrazione delle informazioni nuove, contenute nel testo, all interno delle strutture di conoscenza possedute dal lettore o dall ascoltatore. 2 processi necessari Capacità di integrazione globale (il tutto è più della somma delle parti) Aggancio con concetti precedentemente acquisiti; padronanza delle parole chiave di quella materia. 17
18 DISCALCULIA EVOLUTIVA problema di matematica = La sottrazione? Esco di casa con 10.00, vedo un giornalino che costa 4.70 e lo compro. Quanto mi resta? 18
19 Elementi strutturali dell architettura cognitiva responsabili dell elaborazione numerica e del calcolo IL SISTEMA DEI NUMERI IL SISTEMA DEL CALCOLO SISTEMA DEI NUMERI Permette la COMPRENSIONE e PRODUZIONE dei numeri, attraverso regole lessicali e sintattiche condivise. CODICE ALFABETICO ORALE CODICE ARABICO /quattro/ La scrittura e la lettura di numeri impegnano la TRANSCODIFICA da un codice di presentazione ad un altro codice 4 19
20 Modello Mc Closkey (1985, 1992) SISTEMA DEL CALCOLO Elaborazione dei segni delle operazioni Magazzino dei fatti aritmetici Procedure di calcolo Sistema di comprensione dei numeri input L ostacolo del ragazzo discalculico SISTEMA DEL NUMERO Sistema di produzione dei numeri output Difficoltà visuo- spaziali Coinvolge non solo aspetti percettivi ma ben diversi livelli organizzazione dei dati implicati soprattutto nella scrittura di un operazione. 20
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23 La comprensione matematica La comprensione del testo del problema (grammatica) [senza il flusso non parte] La rappresentazione dei dati (trasforma in dati analogici) La classificazione dello schema (scheletro della soluzione) S.P.M. Comprensione Rappresentazione Categorizzazione Piano di soluzione Svolgimento Autovalutazione 23
24 Il sistema di elaborazione del numero ed il sistema del calcolo sono moduli indipendenti. Mc Closkey et al. (1985; 1987): Sistema del calcolo input Sistema di comprensione dei numeri Sistema di produzione dei numeri output ABILITA di CALCOLO ARITMETICO le componenti rappresentano difficoltà specifica del discalculico Comprensione comprensione simboli (+, -, <, =); saper ordinare numeri per valore quantitativo da + a e viceversa; saper confrontare numeri quantitativamente; conoscere il valore posizionale dei numeri. Produzione saper numerare in avanti e all indietro; saper scrivere numeri sotto dettatura; ricordare tabelline; saper incolonnare; ricordare combinazioni e fatti numerici. Procedure calcolo scritto:. dell addizione della sottrazione della moltiplicazione della divisione 24
25 Conteggio all indietro Moltiplicazioni 72238, , , , , , ,43 309, x ,24 : x 21,6 25
26 Quali informazioni RACCOGLIERE DELL ALUNNO INDIVIDUATO? In quali materie presenta più difficoltà? In cosa consiste tale difficoltà? (definizioni e dettagli, NO indicazioni generali) Quali sono le sue abilità? Quali aiuti, fino ad ora, sono stati messi in atto per aiutarlo nelle sue difficoltà? (indicare tutti quelli rilevati, NO indicazioni generali) STORIA DIDATTICA: che informazioni avete sui precedenti anni scolastici per le stesse difficoltà? Ottiene risultati migliori nelle verifiche scritte e orali? (differenziare, se necessario, per le varie materie) 26
27 Comprensione della difficoltà significa sapere cosa osservare Osservazione e comprensione sono già buona parte della terapia La valutazione Valutare in modo costruttivo separando l errore dal contenuto Offrire indicazioni precise, non solo sull errore ma su come migliorarlo Predisporre verifiche scalari Valutare i ragazzi dislessici discostandoli dal resto della classe (secondo le loro capacità) La valutazione dovrebbe aiutare gli alunni a diventare consapevoli in positivo delle proprie capacità e dei propri miglioramenti 27
28 Modificare l ottica della valutazione Valutare il livello raggiunto tenendo conto dei punti di partenzadell alunno Rinforzare, gratificare, capire Permettere l uso di strumenti compensativi e dispensativi(vedi Nota MIUR del05 05/10/2004) Valutazione prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma Fondamentale il raccordo scuola-serviziservizi (per le diagnosi e aspetti psicologici) Fondamentale il raccordo scuola-famiglia (serve per conoscere l aspetto psicologico del problema da parte del ragazzo e dei genitori umiltà\sensibilità) PREVENZIONE e CAMPANELLI D ALLARME 28
29 Campanelli d allarme alla Scuola dell Infanzia intorno ai 4 anni difficoltà di linguaggio: confusione di suoni frasi incomplete sintassi inadeguata inadeguata padronanza fonologica: sostituzione e/o omissione; parole inadeguate al contesto o sostitutive; mancata memorizzazione di nomi conosciuti; inadeguatezza nei giochi linguistici;...(segue) difficoltà a compiere esercizi metafonologici difficoltà nella copia da modello e disordine nello spazio del foglio disturbo della memoria a breve termine difficoltà ad imparare filastrocche difficoltà di attenzione manualità fine difficoltosa e goffaggine riconoscimento destra/sinistra inadeguati difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a mantenere il tempo 29
30 Campanelli d allarme alla Scuola elementare difficoltà evidente di copia dalla lavagna distanza dal testo e postura particolare per leggere perdita della riga e salto della parola in lettura difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio del foglio disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura omissione delle lettere maiuscole difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici confusione e sostituzione di lettere in particolare con l'uso dello stampato minuscolo lettere e numeri scambiati: 31 /13-p/b -sc/cs... a/e -u/n sostituzione di suoni simili: p/b -d/t -m/n -r/l -s/z difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: chi/che - ghi/ghe-gn/glgl inadeguata padronanza fonologica generale doppie punteggiatura ignorata o inadeguata difficoltà ad imparare l'ordine alfabetico e ad usare il vocabolario...(segue) 30
31 difficoltà ad imparare le tabelline difficoltà a memorizzare le procedure delle operazioni aritmetiche difficoltà ad imparare i termini specifici delle discipline difficoltà a ricordare gli elementi geografici, le epoche storiche, le date degli eventi difficoltà a memorizzare lo spazio geografico ed i nomi nelle carte difficoltà di attenzione...(segue) Per tutti gli ordini scolastici: IL TEMPO difficoltà ad organizzare il tempo in anticipo difficoltà a sapere che ore sono all'interno della giornata difficoltà a leggere l'orologio difficoltà a memorizzare i giorni della settimana, i mesi, l'ordine alfabetico difficoltà a sapere quand'è Natale, a ricordare il giorno della propria nascita, quella dei propri familiari, i compleanni 31
32 ...e allora che fare in classe? Utilizzare due didattiche separate: una per la classe ed una per i dislessici? No! Cambiare didattica per tutta la classe. Il vantaggio sarà di tutti i vostri alunni: dei dislessici, degli alunni che hanno altri tipi di difficoltà e degli alunni che non presentano difficoltà. 32
33 Scuola dell Infanzia: L AMBIENTE Pareti parlanti con scritte chiare Simboli chiari e scritte sui contenitori Scuola elementare: Una parete per la scrittura Una parete per i numeri Per tutti: Orologio grande e leggibile Calendari di vario genere La scrittura È d'obbligo usare lo stampato maiuscolo per tutte le scritte nell'aula e alla lavagna: non ha lettere confondibili come lo stampato minuscolo, è lineare, facile da copiare, da scrivere e da riconoscere. COME COMINCIARE: Insegnare con un metodo che utilizzi la sillaba e non la lettera; Scrittura spontanea e giochi linguistici; Inizia con l insegnare lo stampato maiuscolo...e basta; A a a A a a A a 33
34 Perché è preferibile lo STAMPATO MAIUSCOLO? LO STAMPATO MAIUSCOLO: è composto da aste, orizzontali, verticali e diagonali, e da cerchi e semicentri; questi sono gli elementi più semplici e primitivi, e dunque più facili da realizzare Le lettere sono sempre identiche, anche se cambia la loro posizione all interno delle parole La separazione delle lettere propria dello stampato (sia maiuscolo che minuscolo), favorisce la ricerca della corrispondenza suono-segnosegno Perché è sconsigliabile il corsivo? Il corsivo è il carattere più difficile È composto da segni molto irregolari e difficili da segmentare Il gesto per riprodurre le lettere è complesso Richiede capacità percettivo-motorie più evolute La singola lettera si modifica quando cambia posizione nelle parole Le lettere non sono separate 34
35 A B C E I O U Fai manipolare le lettere ai bambini Lavora sull ortografia in modo vario, vivace e divertente Ferma il lavoro sui suoni più difficili COME CONTINUARE: lavorare poi sulla struttura del testo utilizzare strategie di ampliamento e approfondimento Motivarli alla scrittura facendo scrivere giornaletti di classe, poesie, storie Non introdurre presto la grammatica in modo solo classificatorio (prediligere lavori di gruppo, cloze lettura con parole sottolineate di cui capire il senso...) Se l ortografia risulta molto difficile per alcuni bambini sollecita l uso di strumenti compensativi (computer con correttore) non valutandola! 35
36 La lettura In fase di apprendimento della lettura, lasciar leggere per anticipazione accettando ciò che viene letto predisporre una biblioteca di classe con libri di vario tipo Puntare inizialmente sulla lettura di sillabe, poi su lettere separate Dividere l allenamento della lettura dalla comprensione di testi La lettura Fai fare brevi allenamenti in coppia tra i bambini man mano più complessi Leggere a voce alta, fiabe e racconti da parte dell insegnante, per far amare la lettura (accetta che ci sia chi ascolta senza tenere il segno) Lasciare tempo ogni giorno per la lettura individuale silenziosa e gratuita (cioè senza controllo della prestazione) Evitare la lettura ad alta voce a salti ; organizzarla con appuntamenti 36
37 Esercizi metafonologici Il cambialettera La sillaba iniziale (giochi con i cartoncini) Quali parole con quella lettera? (esperienza del parlare cognitivamente ) Parole lunghe e parole corte Trasformazione di parole (palla-pallina- pallone ) Parole con la rima Parole crociate Continua la frase; completa il pezzo mancante (cloze) CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA Riconoscimento della sillaba iniziale di parole (pane pasta pace palla palestra patata) Riconoscimento della sillaba finale di parole (collo pollo) Uso dell ultima sillaba per formare parole (novembre bretelle) Data una parola trovarne altre tre che rimano con essa (mantello castello martello cestello) Data una parola togliere la sillaba finale e ripetere la parola ottenuta (portone porto) Data una parola aggiungere una sillaba finale e ripetere la parola ottenuta (mani maniglia) 37
38 Lavorare sulla morfologia RADICE SUFFISSI MACELL MACELL MACELL MACELL MACELL MACELL O AIO ERIA ARE ATO AZIONE VETR ATA AFFAM ATA AMMAL ATA SAL ATA VENT ATA GEL ATA GIOCO CAMBIO LETTERA MARE MORE MIRE MINE MISE MISO MUSO MULO 38
39 giocare con le parole in rima: completare una frase scegliendo una parola che finisce con le stesse lettere di una precedente (rime) identificare un errore nelle parole che consiste nello scovare la rima giusta trovare all interno di una serie di figure di oggetti coppie formate da oggetti i cui nomi finiscono con le stesse sillabe trovare all interno di una serie di figure di oggetti, quello il cui nome finisce con una sillaba che è diversa da quella dei nomi degli altri oggetti GIOCHI RAFFORZAMENTO FONEMICO I bambini si nascondono dietro un foglio di carta, poi si scoprono e dicono BUM BUM BUM imitando il suono del tamburo. L ins. pronuncia il suono e poi chiede ai bambini di immaginare di avere un martello, di batterlo e di associare a ogni battuta la sillaba TA L ins. Invita a riprodurre il galoppo dei cavalli battendo alternativamente le mani sulle ginocchia ed accentuando il T finale: TUM TUM TUM L ins. Gioca in cerchio a tirarsi un fazzoletto per designare chi deve dire una parola che inizia col suono indicato G : gatto, guscio Organizzare il treno prendendosi per mano. Le braccia devono fare il movimento delle ruote della vecchia locomotiva che fischia e stantuffa: Frr fu fu fu fu Fare gli uccelli ripetendo: Ci ci ci. Fare la zanzara ripetendo: Z Z Z Z 39
40 Dalla primaria alla secondaria Schemi, mappe, tabelle Sono mediatori didattici, cioè aiutano l apprendimento attraverso il canale visivo, sollecitano le generalizzazioni e realizzano un quadro d insieme dell argomento 40
41 ...sulla didattica Brainstorming e costruzione di mappe; Evidenziare le parole chiave; Fornire schemi e mappe concettuali; Registrazione della lezione....ma soprattutto permettere e favorire l utilizzo di strumenti compensativi circolare MIUR 5 gennaio 2005.pdf circolare MIUR 5 ottobre 2004.pdf 41
42 INTERVENTO ABILITATIVO Scuola Primaria DISPENSATIVO Scuola Secondaria COMPENSATIVO Scuola Secondaria capacità di mettere in atto una serie di azioni, spesso in sequenza tra loro, in modo rapido ed efficiente, per raggiungere uno scopo Elimina metodi, strategie, mezzi inefficaci Sostituisce canali di apprendimento canonici con canali alternativi attraverso strumenti e tecniche diversi INTERVENTO DISPENSATIVO DISPENSA DA: LETTURA AD ALTA VOCE USO VOCABOLARIO DETTATURA VELOCE LETTURA CONSEGNE STUDIO MNEMONICO (tabelline-verbi) LINGUA STRANIERA SCRITTA INTERROGAZIONI NON PROGRAMMATE 42
43 INTERVENTO COMPENSATIVO TEMPI PIU LUNGHI TABELLA MESI/ALFABETO/FORMULE/MISURE TAVOLA PITAGORICA CALCOLATRICE REGISTRATORE CARTE GEOGRAFICHE/STORICHE LIBRI PARLATI CASSETTE REGISTRATE DIZIONARI COMPUTERIZZATI C.A.R.L.O COMPUTER CON VIDEOSCRITTURA VIDEOSCRITTURA (con i suoi supporti): CONTROLLO ORTOGRAFICO: Consente di identificare le parole che non sono scritte in forma ortografica corretta PREDITTORE ORTOGRAFICO: : Prevede, a seconda delle prime lettere digitate, la parola che il soggetto sta per scrivere sulla base del lessico di ciascun soggetto e della frequenza di utilizzo di quella singola parola CONSENTEai soggetti con disabilità motorie, o con gravi disabilità di scrittura, di economizzare lo sforzo per scrivere testi; RICHIEDEconoscenza della tastiera, capacità di digitazione, capacità anche limitata di analizzare le componenti fonologiche delle parole e conoscenza dei loro corrispondenti grafemici. 43
44 SINTESI VOCALE CONSENTE di trasformare il parlato continuo in videoscrittura attraverso l'uso di un microfono che riconosce la voce di ciascun individuo. In pratica consente di evitare l'uso della tastiera nella scrittura diretta; RICHIEDE buona capacità di costruire enunciati ben formati e di controllare adeguatamente la loro realizzazione scritta. SCANNER DI VARIA NATURA CONSENTEdi trasferire su video righe o pagine di libro o di giornale e successivamente di ascoltarle in voce; RICHIEDE competenza specifica nell'uso degli strumenti informatici. 44
45 LIBRO PARLATO CONSENTEdi ridurre al minimo lo sforzo di lettura e di poter sfruttare prevalentemente l'ascolto per studiare e acquisire informazioni. Viene attuato attraverso la registrazione su disco dei Libri di studio affidandosi a una organizzazione che realizza il trasferimento dalla carta al supporto uditivo; RICHIEDE capacità di usare l audioregistratore. AUDIOREGISTRATORE (con cuffia) CONSENTE di ascoltare brevi testi per l'esecuzione di compiti in classe (ad esempio i testi dei problemi). In questo modo il soggetto dislessico può riesaminare il testo di un problema tante volte quante ritiene necessario, esattamente alla stregua del buon lettore che rilegge il problema tutte le volte che vuole; RICHIEDEcapacità di usare i tasti di un audioregistratore per mandare indietro il nastro o ascoltare il brano richiesto. 45
46 ENCICLOPEDIA INFORMATICA MULTIMEDIALE SU CD-ROM CONSENTEdi supportare lo studio delle materie scolastiche attraverso l'ascolto di brani registrati su disco, la visione di video e di documentali su argomenti specifici; RICHIEDEpadronanza del computer, in particolare del mouse e conoscenza dei modelli di ricerca informatici (menù, bottoni ecc). TAVOLA PITAGORICA CONSENTEdi recuperare il risultato delle moltiplicazioni fra numeri a cifra singola; RICHIEDEla capacità di leggere correttamente i numeri a due cifre e di utilizzare una tavola a doppia entrata. 46
47 CALCOLATRICE CONSENTEdi recuperare il risultato di qualsiasi calcolo; RICHIEDEcapacità di digitare i numeri in modo corretto, conoscenza dei segni delle operazioni, conoscenza di alcune regole operative delle operazioni (rapporto tra sottraendo e minuendo o tra dividendo e divisore). 47
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