Responsabilità sociale d impresa (CSR) e Social Innovation: Il progetto CSRPiemonte

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1 Responsabilità sociale d impresa (CSR) e Social Innovation: Il progetto CSRPiemonte Grace De Girolamo Area progetti e Sviluppo del territorio Unioncamere Piemonte

2 La responsabilità sociale d impresa 13 settembre 1970: Milton Friedman (Premio Nobel Economia) sostiene su The New York Times Magazine che c è una e una sola responsabilità sociale dell impresa usare le sue risorse e dedicarsi ad attività volte ad incrementare i propri profitti a patto che essa rimanga all interno delle regole del gioco, il che equivale a sostenere che competa apertamente senza ricorrere all inganno o alla frode.

3 Sorridendo, ma non troppo

4 La responsabilità sociale d impresa 1984: R. Edward Freeman, con il testo Strategic management: a stakeholder approach, sostituisce l idea secondo cui l impresa debba essere responsabile esclusivamente nei confronti degli azionisti con una visione più ampia che vede l impresa responsabile verso un ampio gruppo di portatori di interesse (stakeholders) che include fornitori, clienti, azionisti e comunità locale. Business can be understood as a system of how we create value for stakeholders 1987: SVILUPPO SOSTENIBILE è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del mondo presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare, a loro volta, i propri bisogni. (Brundtland Report, World Commission on Environment and Development, 1987)

5 La responsabilità sociale d impresa La CSR (Corporate Social Responsibility) è entrata formalmente nell agenda dell Unione europea a partire dal Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, dove è stata considerata come uno degli strumenti strategici per realizzare in Europa una società più competitiva e socialmente coesa e per modernizzare e rafforzare il modello sociale europeo. Nel Libro Verde dell UE la responsabilità sociale è definita come: L integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate.

6 La responsabilità sociale d impresa In data 25 ottobre 2011 la Commissione europea ha diffuso una nuova comunicazione che rivede le strategie europee sulla responsabilità sociale come parte di un pacchetto di misure sulle imprese responsabili per rilanciare la crescita. Viene proposta una nuova definizione semplificata di CSR ovvero: La responsabilità sociale delle imprese consiste nell'impatto che esse hanno sulla società. Per massimizzare la creazione del valore condiviso, le aziende vengono incoraggiate ad adottare un approccio strategico a lungo termine alla CSR, nonché ad esplorare le opportunità per lo sviluppo di prodotti, servizi e modelli aziendali innovativi in grado di contribuire al benessere della società, determinando professionalità di maggiore livello e più produttive.

7 La responsabilità sociale d impresa Le maggiori novità riguardano: il riconoscimento dell'importanza dell integrazione della responsabilità sociale e della sostenibilità nella strategia commerciale: la relazione 2008 della Commissione competitività, infatti, ha concluso che la CSR contribuisce al successo dell'impresa nel lungo termine, ovvero quando è pienamente integrata nelle strategie aziendali lo sviluppo del concetto di creazione di valore condiviso : le imprese generano un ritorno sull'investimento per i loro proprietari e azionisti per mezzo della creazione di valore anche per le altre parti interessate e la società in generale. Ciò avvicina la CSR all'innovazione, soprattutto in termini di sviluppo di nuovi prodotti e servizi che siano commercialmente di successo e contribuiscano al contempo ad affrontare le sfide attuali della società il riconoscimento esplicito dei diritti umani e delle problematiche etiche.

8 La responsabilità sociale d impresa La CSR va oltre il rispetto delle prescrizioni di legge e individua pratiche e comportamenti che un impresa adotta su base volontaria, nella convinzione di ottenere dei risultati che possano arrecare benefici e vantaggi a se stessa e al contesto in cui opera. Particolare attenzione viene prestata ai rapporti con i propri portatori d interesse (stakeholders): collaboratori, fornitori, clienti, partner, comunità e istituzioni locali, realizzando nei loro confronti azioni concrete. Ciò si traduce nell'adozione di una politica aziendale che sappia conciliare gli obiettivi economici con quelli sociali e ambientali del territorio di riferimento, in un ottica di sostenibilità futura.

9 Azioni e strumenti La responsabilità sociale si declina in una dimensione interna all'azienda che comprende la gestione delle risorse umane, i diritti dei lavoratori, la salute e la sicurezza sul lavoro, e in una dimensione esterna che riguarda le comunità locali, i fornitori, i clienti, i consumatori, il rispetto dei diritti umani e delle istanze ambientali e sociali, la gestione delle risorse naturali e degli effetti sull ambiente. La CSR è pertanto riconducibile a diversi aspetti e attività che riguardano quattro aree di intervento dell azienda: luogo di lavoro mercato comunità e territorio ambiente

10 La norma ISO26000 A Novembre 2010, dopo 6 anni di consultazioni delle parti interessate di tutto il mondo, è stata emessa la norma ISO Per la prima volta, l International Standard Organization (ISO) ha lavorato ad uno standard sul tema della Responsabilità Sociale La ISO fornisce quindi le linee guida su: principi e temi fondamentali della responsabilità sociale integrazione dei comportamenti socialmente responsabili nelle strategie, nei sistemi, nelle pratiche e nei processi importanza dei risultati e dei miglioramenti nella performance

11 Vantaggi per le imprese I vantaggi sono tangibili su diversi fronti: clima aziendale: viene favorita la motivazione, il dialogo ed il coinvolgimento di dipendenti e collaboratori, con ricadute sulla produttività rapporti con la comunità locale: l impresa attenta alle esigenze del territorio di riferimento viene percepita positivamente e contribuisce alla qualità della vita con iniziative concrete reputazione e fidelizzazione: la reputazione dell azienda non può che migliorare in seguito a politiche di CSR coerenti e ben comunicate, contribuendo allo sviluppo di una clientela fedele e motivata relazioni con le istituzioni finanziarie: viene facilitato l accesso alle fonti di finanziamento grazie ad una riduzione del profilo di rischio e ad una accresciuta autorevolezza.

12 Principali pratiche di CSR

13 Ricerca sull adozione di pratiche csr nelle imprese piemontesi Individuazione teorica delle pratiche CSR Redazione Bilancio sociale o di sostenibilità Specifiche policy in tema di risorse umane (tra cui formazione, orari flessibili, agevolazioni per le donne lavoratrici e i lavoratori diversamente abili) Azioni su ambiti non profit a favore del territorio Adozione di un Codice etico aziendale Adozione di modelli organizzativi, codici di condotta e comportamento Presenza di un referente aziendale in tema di CSR Adozione standard SA8000 Adozione standard AA1000 Adozione standard GBS o GRI Autovalutazione CSR-SC Certificazione ambientale ISO14000 e/o Emas Certificazione sicurezza Ohsas Specifiche policy di approvvigionamento Strumenti di ascolto degli stakeholder

14 Pratiche di CSR: Strumenti di accountability Bilancio sociale Strumento volontario di rendicontazione e comunicazione, è un documento periodico, che ha una duplice valenza: strumento di gestione, consente di misurare le performance economiche, sociali e ambientali dell'organizzazione strumento di comunicazione, permette di rilevare le aspettative ed il grado di soddisfazione e consenso degli stakeholder, aumentando nello stesso tempo la comprensione da parte dei diversi portatori di interesse dell'attività svolta dall'impresa. Esistono diversi modelli di redazione internazionali e nazionali, i più diffusi sono: il Global Reporting Initiative (GRI), lo standard Accountability 1000 (AA1000), il Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS).

15 Pratiche di CSR: Strumenti di accountability GRI Il Global Reporting Initiative (GRI): le sue linee guida sono le più famose a livello internazionale e forniscono indicazioni operative per l impostazione di un report di sostenibilità periodico che, in accordo con il concetto di triple bottom line, integri in un unico documento la dimensione economica, sociale e ambientale Triple bottom line

16 Pratiche di CSR: Strumenti di accountability AA1000 Lo standard Accountability 1000 (AA1000): si concentra sul dialogo e il coinvolgimento degli stakeholder (inclusivity) per realizzare un percorso strategico e responsabile condiviso. Esso è stato studiato per fornire alle organizzazioni un set di principi per valutare, attestare e aumentare la credibilità e la qualità di rendicontazione dei sottostanti processi, sistemi e competenze. Obiettivo: realizzare un processo più consapevole di come la ricchezza viene prodotta e distribuita tra gli attori coinvolti. Può essere alternativamente usato come: - Mezzo di valutazione per rafforzare la qualità degli standard di responsabilità - Sistema di processo autonomo per gestire e comunicare il bilancio e le performance sociali ed etiche

17 Pratiche di CSR: Strumenti di accountability GBS il Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS): costituito nel 1998, è composto da 32 membri in rappresentanza di 13 Università italiane, degli Ordini professionali dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri, di alcune Società di Revisione e di Enti vari. Il modello di bilancio sociale proposto dai Principi GBS è articolato in tre parti fondamentali : Identità aziendale: fornisce lo sfondo valoriale in cui agisce l impresa, la sua storia, una mappatura degli sth Produzione e distribuzione del valore aggiunto: parametro di misurazione della ricchezza prodotta dall azienda al netto dei fattori che ne hanno permesso la realizzazione Relazione sociale: rendicontazione di quanto prodotto in modo diretto o indiretto, con maggiore o minore consapevolezza, a favore delle diverse categorie di sth

18 Principi generali presenti in modo trasversale in ognuno dei tre standard AA1000, GRI e GBS: Accountability, ossia trasparenza e responsabilità nella rendicontazione sociale Inclusione Pratiche di CSR: Strumenti di accountability Comprensibilità, chiarezza e intelligibilità, periodicità

19 Best practice Unioncamere Piemonte Nel 2006 Unioncamere Piemonte è stata la prima Unione regionale a produrre il bilancio sociale, ideale completamento dell informativa di bilancio d esercizio.

20 Bilancio sociale Pratiche di CSR: Strumenti di accountability All esperienza di Unioncamere Piemonte è seguita l anno dopo, con lo stesso approccio, la stesura del Bilancio sociale della Regione Piemonte, che ha dato origine ad un vero e proprio Metodo Piemonte. Elementi innovativi e caratteristici del processo di realizzazione del Bilancio sociale secondo il Metodo Piemonte sono tuttora la qualificazione di una governance di processo, la definizione di una metodologia di riferimento e la validazione professionale di processo.

21 Pratiche di CSR: Strumenti di accountability Bilancio di sostenibilità-one Report Un modello più evoluto è costituito infine dal bilancio di sostenibilità che descrive il profilo dell impresa secondo un approccio integrato, valutandone la performance complessiva in funzione del suo contributo alla prosperità economica, alla coesione sociale ed alla protezione ambientale, in una prospettiva di tutela dei diritti delle generazioni future. Oggi si avverte la necessità, in un contesto globalizzato, di avere a disposizione strumenti che permettano di rendere confrontabili tra loro i bilanci. I report di natura sociale consentono di misurare la qualità del report civilistico e di metterne in luce la coerenza. Il report unico unendo le varie informazioni consente di accostare aspetti diversi della stessa realtà, mettendone in luce i nessi e le connessioni. One Report è la nuova frontiera del reporting verso la quale si stanno orientando le imprese più innovative.

22 La mappa degli stakeholder La rendicontazione sociale può essere valorizzata come strumento di organizzazione e comunicazione interna attraverso la condivisione della Mappa degli Stakeholder.

23 La mappa degli stakeholder Obiettivi: all interno di un processo, che si sviluppa nel tempo, portare miglioramenti alla costruzione del Bilancio sociale/ Report sociale introdurre l uso strategico della mappa degli stakeholder condividerne la costruzione con i membri dell organizzazione: la mappa come strumento di partecipazione e motivazione.

24 La mappa degli stakeholder Come scegliere gli stakeholder e individuarne il grado di rilevanza? Sulla base di tre criteri (Mitchell, Agle, Wood 1997): POTERE LEGITTIMITA URGENZA Sulla base di una pesatura realizzata per ogni singolo stakeholder in relazione ai tre criteri indicati, adottando ad esempio una scala da 1 a 5, otteniamo: una tipologia di stakeholder una gerarchizzazione dei diversi stakeholder indicazioni sulle azioni nei confronti degli stakeholder.

25 Pratiche di CSR: Strumenti di accountability Codice Etico È un documento d indirizzo che definisce le linee di condotta degli appartenenti all organizzazione nei confronti di tutti gli stakeholder e chiarisce i principi basilari che animano le scelte e i processi aziendali. Ha un duplice scopo: costruire un codice di condotta interno per gestire i rapporti con gli stakeholder e rendere esplicita, anche all esterno, la politica comportamentale dell azienda nell affrontare questioni economiche, sociali e ambientali. Ad oggi non esistono linee guida standard, tuttavia è possibile riconoscere un modello tipo composto da quattro item: principi etici generali stakeholder ritenuti fondamentali dall azienda criteri di condotta nelle relazioni con i portatori di interesse meccanismi di attuazione e controllo (generalmente affidati ad un Comitato etico, meglio se esterno all organizzazione).

26 Pratiche di CSR: gli standard di responsabilità sociale Social Accountability 8000 (SA8000) Si basa sulle Convenzioni ILO, sulla Dichiarazione universale dei Diritti Umani e la Convenzione sui Diritti del Bambino dell ONU. È applicabile a qualsiasi tipo di organizzazione di tutti i Paesi. Le principali motivazioni che spingono le aziende all ottenimento della certificazione sono: preservare la credibilità e la reputazione aziendale, dimostrando il rispetto dei requisiti sociali; elevare il grado di fiducia da parte dei consumatori e delle organizzazioni sociali; migliorare i rapporti con le istituzioni; migliorare il clima aziendale, a seguito di una tutela e di un coinvolgimento maggiori dei lavoratori.

27 Pratiche di CSR: gli standard di responsabilità sociale OHSAS L OHSAS è una certificazione dei sistemi di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori che definisce i requisiti di un sistema di gestione della SSL in grado di prevenire il rischio di incidenti e di promuovere un ambiente di lavoro sano e protetto. Può essere adottato da aziende di ogni dimensione e operanti in qualsiasi settore.

28 Pratiche di CSR: certificazioni ambientali Seppur limitati ad una specifica area della CSR, i marchi ecologici sono uno strumento efficace per dimostrare la responsabilità nell utilizzo e nella gestione delle risorse: ISO14000, identifica una serie di standard internazionali relativi alla gestione ambientale delle organizzazioni (ad esempio lo standard ISO14001 analizza l'impatto ambientale lungo tutto il ciclo di vita del prodotto, dalla progettazione allo smaltimento) ECOLABEL, il marchio comunitario di eccellenza ambientale facilita i consumatori nel riconoscimento dei prodotti a minore impatto ambientale, in base a criteri di misurazione applicati all'intero ciclo di vita del prodotto EMAS, il marchio dell'unione Europea che riprende la struttura della norma ISO14001 e prevede l'adesione volontaria delle imprese a un sistema di ecogestione e audit da parte di certificatori accreditati.

29 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation

30 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation Europe 2020 La Strategia Europe 2020 è incentrata su tre priorità: crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; crescita sostenibile: promuovere un'economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; crescita inclusiva: promuovere un'economia con un alto tasso di occupazione, che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale.

31 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation Europe 2020 La strategia Europa 2020 punta a rilanciare l'economia dell'ue nel prossimo decennio. In un mondo che cambia l'ue si propone di diventare un'economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità che si rafforzano a vicenda intendono aiutare l'ue e gli Stati membri a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. In pratica, l'unione si è posta cinque ambiziosi obiettivi in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia da raggiungere entro il Ogni Stato membro ha adottato per ciascuno di questi settori i propri obiettivi nazionali. Interventi concreti a livello europeo e nazionale vanno a consolidare la strategia. José Manuel Barroso Presidente della Commissione europea ( )

32 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation Da EUROPE 2020 a ENTERPRISE 2020 CSR Europe ha lanciato Enterprise 2020 come contributo del mondo delle imprese allo sviluppo della strategia Europa 2020 L impresa 2020 di CSR Europe è : intelligente sostenibile inclusiva L impresa del futuro, Enterprise 2020, opera con profitto, integrando responsabilità e trasparenza, e innovando soluzioni per il pianeta e la popolazione mondiale in stretta collaborazione con le parti coinvolte. Insieme guidano la trasformazione verso una società intelligente, sostenibile e inclusiva.

33 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation Da EUROPE 2020 a ENTERPRISE 2020 L obiettivo finale è arrivare a consolidare un sistema di relazioni sostenibili (dove la logica del lungo periodo prevalga sempre su quella del breve) con tutti gli stakeholder e in particolare: I clienti I dipendenti e collaboratori I fornitori L ambiente naturale (le generazioni future) La comunità locale

34 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation È in corso un cambiamento profondo nelle aspettative della società nei confronti delle imprese. Il nuovo contratto sociale tra società e impresa, parte dalla certezza acquisita che lo sviluppo economico non porta necessariamente progresso sociale ma, anzi, può essere dannoso (scandali finanziari, inquinamento ambientale, lavori pericolosi per la salute dei dipendenti ecc.) e generare costi per la società. All impresa è richiesto di assumere responsabilità verso la società più ampie che in passato contribuendo, nell ambito delle proprie finalità istituzionali, al miglioramento della qualità della vita e non al suo peggioramento. Lo shared value di Michel Porter (2011)

35 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation Che cosa è la Social Innovation? «La Social Innovation si fa, non si definisce» - Dario Carrera, The Hub Roma Un innovazione che è sociale tanto nelle sue finalità che nei suoi mezzi. Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che soddisfano dei bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono buone per la società e che accrescono le possibilità di azione per la società stessa G. Mulgan, dal Libro Bianco della Social Innovation, Quegli interventi che sono diretti a gruppi vulnerabili della società e che sanno valorizzare la creatività delle associazioni di volontariato, delle organizzazioni e degli imprenditori sociali per trovare modi nuovi di rispondere a bisogni sociali impellenti a cui non arriva un'adeguata risposta né dal settore pubblico né dal settore privato Manuel Barroso

36 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation Come nasce la Social innovation Le tre tendenze principali: 1.L'emergere di numerosi e diffusi problemi sociali che le strutture e le politiche preesistenti non riescono a fronteggiare con successo 2. Il costo prospettico, per i bilanci pubblici, ma anche per quelli privati delle soluzioni tradizionali ai problemi sociali destinato a farsi insostenibile 3.Una crescente discrasia tra le strutture e le istituzioni sociali formatesi nel periodo precedente e quelle che sarebbero richieste dal nuovo: mondo social, fatto di risorse messe in campo dalle reti, beni relazionali, processi collaborativi, risultati inattesi e sempre meno di burocrazia, proprietà dei beni, sistemi prevedibili.

37 Dalla CSR alla Corporate Social Innovation L impresa social L engagement aziendale diventa social innovation solo quando affronta in modo imprenditoriale i bisogni sociali.

38 Il progetto CSRPIEMONTE

39 Il progetto CSRPiemonte Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte condividono un progetto innovativo sul territorio regionale: diffondere la cultura d impresa responsabile con la finalità di migliorare la COMPETITIVITÀ del sistema produttivo, in particolare delle Pmi, favorire la creazione di lavoro e sviluppare i concetti di benessere organizzativo e di sostenibilità. Protocollo d intesa tra Regione Piemonte e Unioncamere per la competitività siglato nel 2009 prevede il punto Etica e Responsabilità come elemento che determina l accrescimento della competitività delle imprese. Ecco quindi che il concetto di competitività viene associato al concetto di responsabilità per condurre a obiettivi di competitività e sviluppo sostenibili.

40 Obiettivi del progetto CSRPiemonte CSRPiemonte è prima di tutto un progetto di comunicazione che vuole diffondere la conoscenza e la cultura di responsabilità sociale d impresa nel sistema imprenditoriale piemontese per aumentarne la competitività. Scambiare e condividere esperienze, spunti, buone pratiche per valorizzare gli sforzi e gli investimenti degli imprenditori responsabili. Azione di regia e ruolo di facilitatore che i due enti svolgono per recuperare terreno rispetto a quanto accade in molti altri Paesi. CSRPiemonte: CSR è l acronimo di responsabilità sociale d impresa (Corporate Social Responsibility), ma per noi le parole chiave sono diventate Competitività Sostenibilità Responsabilità, proprio per mettere ancora più in evidenza la relazione tra questi tre concetti.

41 Strategia del progetto Il progetto si articola verso l esterno su 4 fronti: monitorare promuovere divulgare formare/sensibilizzare Sul fronte interno, la regia congiunta di Regione Piemonte e di Unioncamere Piemonte ha l obiettivo di: raccordare e coordinare le iniziative dei singoli soggetti territoriali.

42 Strumenti di comunicazione Sono stati realizzati diversi strumenti, funzionali alla gestione e alla comunicazione delle varie fasi operative.

43 Strumenti di comunicazione Focus group Si è sviluppata una significativa azione di ascolto dei principali esperti a livello nazionale e degli imprenditori più attivi in Piemonte con la finalità di raccogliere esperienze, suggerimenti e stimoli per indirizzare il progetto verso le reali attese delle imprese, raccogliendo casi e spunti pragmatici e concreti.

44 Strumenti di comunicazione Benchmark CSR istruzioni per l uso È stato realizzato, ed è disponibile in maniera interattiva sul sito, un benchmark di buone pratiche di piccole e medie imprese europee che hanno adottato iniziative di responsabilità sociale. Sono stati esaminati numerosi casi europei e nazionali, da cui sono state modellizzate le esperienze maggiormente significative, con l ausilio di mappe concettuali, check list e contributi di esperti. L obiettivo è fornire spunti immediatamente operativi e suggerimenti a Pmi italiane che desiderino avviare iniziative analoghe.

45 Strumenti di comunicazione È stato realizzato il manuale 10 volte CSR, dalla teoria alla pratica - metodi e casi per la competitività e l innovazione sociale, presentato al Salone della Responsabilità Sociale Dal Dire al Fare, Milano maggio 2011

46 Strumenti di comunicazione Collana editoriale: nell ambito delle pubblicazioni, è stata realizzata una mini-collana di fascicoli tematici Imprese Responsabili, oltre 10 agili volumetti che approfondiscono alcuni temi importanti tra cui: come valorizzare le risorse umane migliorando i risultati aziendali come innovare processi e prodotti in chiave responsabile come impegnarsi nella sostenibilità ambientale impostando programmi che investano i vari aspetti della vita aziendale.

47 Strumenti di comunicazione Partecipazione al Salone della Responsabilità Sociale d'impresa Dal Dire al Fare successivamente Salone dell Innovazione Sociale, a partire dal 2010 ad oggi

48 Strumenti di comunicazione Il PORTALE è il nucleo centrale del progetto, vera piattaforma di condivisione e scambio di esperienze con oltre 6000 visite negli ultimi 4 mesi Informazioni, notizie, testimonianze, buone prassi, moduli formativi, modelli e spunti operativi, un kit di attrezzi di CSR a disposizione delle aziende. TESTIMONIANZE BUONE PRASSI MODELLI LINK UTILI DOCUMENTAZIONE

49 Strumenti di comunicazione IO ADERISCO È la campagna di comunicazione e sensibilizzazione virale promossa dal progetto CSRPiemonte. È costituita da un logo e un format di comunicazione condivisi tra le aziende che aderiscono al progetto, per la diffusione di messaggi positivi in tema di sostenibilità attraverso i canali e gli strumenti utilizzati dalle stesse aziende nella loro abituale attività di comunicazione.

50 Connessioni Il progetto CSRPiemonte ha generato nel tempo numerose collaborazioni e progetti in tema di CSR, a dimostrazione che le "contaminazioni" positive costituiscono sempre un arricchimento e una nuova opportunità: Alcotra AlpCoRe, progetto transfrontaliero del sistema camerale con le Camere di commercio di Savoia e Alta Savoia LOIEs, progetto europeo di cui Regione Piemonte è partner, con capofila Ceipiemonte, dedicato al collegamento tra mondo profit e no profit Progetto Interregionale per la diffusione della CSR e la condivisione di buone pratiche, a cui partecipano le maggiori Regioni italiane impegnate sul tema Progetto del Fondo Perequativo Nazionale delle Camere di commercio, Piemonte Green, volto in particolare agli aspetti di sostenibilità ambientale Infine, sono molteplici sui vari territori le collaborazioni avviate con le Associazioni di categoria, oltre che direttamente con le imprese.

51 Il futuro del progetto Consolidare la RETE INTERNA delle Pmi responsabili, anche attraverso Workshop/ Laboratori territoriali con imprenditori e operatori: creare reti, condividere progetti Promuovere la campagna di comunicazione virale, con assunzione di responsabilità da parte delle imprese che si definiscono responsabili Aderire a reti e progetti nazionali sulla CSR Realizzare learning-objects di comunicazione/formazione Monitorare la crescita delle pratiche di CSR Diffondere capillarmente cultura d impresa responsabile sul territorio Definire criteri di premialità.

52 Alcuni numeri del progetto CSRPiemonte Oltre 200 imprese aderenti al progetto 5 enti/associazioni di categoria coinvolti Oltre accessi al portale 70 adesioni dal lancio di IOADERISCO Newsletter periodica a oltre 1200 indirizzi 12 pubblicazioni

53 Alcuni numeri del progetto CSRPiemonte 12 pillole video di comunicazione/sensibilizzazione 1 clip video di autovalutazione e 2 web game sulla sostenibilità 12 workshop sul territorio in 2 anni 48 video-testimonianze 1 benchmark internazionale su 8 Paesi 35 articoli in rassegna stampa 2 cicli di laboratori territoriali sulla CSR nelle province piemontesi

54 Il progetto europeo Alcotra - ALPCORE

55 Gli strumenti del progetto AlpCoRe Il progetto Alcotra AlpCoRe, realizzato con la Camera di commercio della Savoia e Alta Savoia, mette a disposizione delle imprese i seguenti strumenti: 20 Schede tecniche tematiche Questionario web tool di autovalutazione Seminari di sensibilizzazione

56 Le schede pratiche Strumenti agili e operativi da utilizzare per informarsi sulle diverse azioni disponibili in tema di Responsabilità sociale di impresa ed approfondirle, fino alla realizzazione pratica. Le schede possono essere utilizzate in autonomia dagli imprenditori, oppure adottate come strumento di lavoro in gruppi di formazione, come ad esempio i Laboratori territoriali, o i seminari tra gruppi di imprese.

57 Le schede pratiche Le 20 schede tecniche sono divise in 4 aree chiave: 1. Clienti 2. Fornitori 3. Dipendenti 4. Strategia

58 Le schede pratiche Ciascuna scheda pratica è strutturata in 4 sezioni:

59 L importanza della catena di fornitura Aumentare il valore della filiera Strumenti di sostenibilità per la filiera: carbon, water ed environmental footprint

60 Strategie e strumenti per il benessere sul luogo di lavoro Sviluppare competenze, consolidare esperienze Coinvolgere e motivare i dipendenti Conciliare i tempi di vita e di lavoro Valorizzare le diversità

61 Un marketing responsabile per una comunicazione efficace L impresa nell era del consumo collaborativo Gestire rapporti trasparenti con i clienti prima, durante, dopo la vendita

62 Adottare principi e pratiche di CSR Conoscere, informare, coinvolgere i portatori di interesse Le certificazioni: sceglierle, individuare i benefici, impostare il processo Controllare e ridurre i consumi energetici Diventare un attore responsabile del territorio Ridurre i consumi a partire dalla progettazione di un prodotto/servizio ISO 26000: importante strumento di CSR La rendicontazione sociale La collaborazione pubblico-privato

63 Strumento di autovalutazione È rivolto a tutte le imprese che hanno già attivato pratiche di responsabilità sociale, ma anche a coloro che intendono avviare un percorso verso la CSR. In particolare è dedicato agli imprenditori interessati a valutare la propria strategia e le proprie attività in un ottica che integri business e sostenibilità.

64 Strumento di autovalutazione Rispondere al questionario è semplice! È sufficiente accedervi dal sito all Autovalutazione. nella sezione dedicata La compilazione richiede solo 30 minuti e non necessita di supporti e strumenti particolari.

65 Strumento di autovalutazione È articolato in due parti: 1. Questionario di autovalutazione 2. Risultati

66 Questionario di autovalutazione Il questionario intende essere allo stesso tempo: 1. uno strumento che permette ad ogni impresa di effettuare in autonomia una diagnosi della propria attività 2. uno strumento pedagogico a servizio della struttura dirigenziale 3. uno strumento in grado di valorizzare le buone pratiche, al fine di stimolare lo scambio tra le imprese.

67 Risultati I profili In base al punteggio ottenuto per ogni singola area verranno restituiti i seguenti profili: Innovatore Maturo Leader In cammino

68 Risultati Il report È possibile scaricare i risultati dell autovalutazione in formato pdf. Sarà così a disposizione delle imprese uno strumento utile per valutare i punti di forza e debolezza della propria strategia ed individuare possibili spunti per avanzare nel cammino verso la CSR. L autovalutazione potrà essere ripetuta nel tempo, aiutando così a cogliere ed indirizzare il percorso, anche rispetto ai risultati riportati da altre imprese.

69 Grazie dell attenzione

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