PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (Legge n. 107 del 13 luglio 2015) a.s. 2016/2017 PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

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1 PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO (Legge n. 107 del 13 luglio 2015) a.s. 2016/2017 PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO Classe III Sez. R, ind. Servizi Socio-Sanitari 1. TITOLO PROGETTO SERVIZI ALLA PERSONA 2. DATI DELL ISTITUTO TAIS03600B IISS LEONARDO DA VINCI C.da Pergolo, Martina Franca Dirigente Scolastico: dott.ssa Adele QUARANTA 3. ISTITUTI SCOLASTICI ADERENTI ALLA EVENTUALE RETE Istituto Codice Meccanografico 1

2 4. IMPRESE/ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA/PARTNER PUBBLICI/PRIVATI E TERZO SETTORE ASILO NIDO SAN FRANCESCO D ASSISI Gestito dalla Coop. Sociale AS.SO Piazza Mario Pagano 16 Martina Franca Tel E- mail: coopasso@libero.it Referente aziendale: Anna Maria Marrino ASILO NIDO PRIMAVERA Via Serranuda Martina Franca Tel Referente aziendale: Rosa Barratta coop.primavera1@virgilio.it PUNTO CLUB PER TUTTE LE ETÀ ARCALLEGRA Via Bellavista 2-10 Martina Franca Telefono: arcallegra2007@libero.it Tutor aziendale: Annunziata Schiavone ISTITUTO COMPRENSIVO G. GRASSI ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI Viale Stazione 13 Martina Franca Telefono TAIC86100X@ISTRUZIONE.IT Rappresentante legale: Dirigente Scolastica Angela Luigia Loparco Tutor aziendale: Maria Grazia Ippolito Piazza Marconi 4 Martina Franca Telefono taic86400b@istruzione.it Rappresentante legale: Dirigente Scolastica Grazia Anna Monaco Tutor aziendale: Maria Scala Sasso 5. ABSTRACT DEL PROGETTO (Contesto di partenza, obiettivi e finalità in coerenza con i bisogni formativi del territorio, destinatari, attività, risultati e impatto). L analisi del tessuto socio-economico regionale, provinciale e comprensoriale evidenzia un territorio caratterizzato prevalentemente da una diffusione capillare di servizi per l infanzia dai 0 ai 3 anni, e da una rete completa dei servizi per anziani e per diversamente abili. Le imprese della cooperazione, gli enti gestori e/o erogatori di servizi sociali, sia essi educativi sia socio-sanitari, richiedono sempre di più professionalità più specializzate, figure professionali che abbiano competenze sia assistenziali sia relazionali con la prima infanzia, con gli anziani e i diversamente abili. Il profilo professionale dell Operatore dei Servizi Socio-Sanitari infatti, dà la possibilità di poter operare in una vasta gamma di servizi rivolti alla persona, per cui si rende necessario che gli studenti si orientino, attraverso esperienze lavorative/stage verso scelte consapevoli nel lavoro sociale, individuando anche 2

3 figure professionali in cui possono identificare il loro percorso futuro lavorativo. La scelta della tipologia dei servizi in cui fare effettuare agli studenti il percorso di alternanza è coerente con le competenze acquisite dagli studenti, con le richieste del mondo del lavoro sempre più esigente e competitivo, ma soprattutto come sopra evidenziato, con gli attuali prevalenti sbocchi occupazionali per la figura di Operatore Socio-Sanitario e per le figure di base che si occupano di assistenza alla persona. Inoltre, tali servizi offrono l opportunità agli allievi di osservare direttamente all opera una pluralità di figure professionali, sia in campo educativo, sia Socio Sanitario-Assistenziale, sia con ruoli promozionali della qualità della vita. Già da tempo il nostro Istituto con il progetto Alternanza Scuola Lavoro ha instaurato stabili partenariati con realtà del mondo del lavoro, con i servizi sociali, educativi e assistenziali del territorio per offrire agli studenti l opportunità di potersi orientare, di sviluppare competenze specifiche utili a entrare e poi a permanere nel mondo del lavoro sempre più esigente e competitivo. Obiettivi formativi specifici - Sviluppare e potenziare la conoscenza delle dinamiche lavorative - Potenziare alcune competenze chiave curriculari richieste dal mondo del lavoro, in particolare: a) competenze relazionali * abilità comunicative * capacità di analisi dei problemi * gestione delle relazioni interpersonali in ambito lavorativo b) Sviluppo dell autonomia e della creatività c) Sviluppo di competenze trasversali - Sviluppo del senso critico nella presa di coscienza delle proprie capacità, delle proprie risorse e dei propri limiti - Favorire lo sviluppo di abilità di osservazione dei modelli organizzativi di lavoro (organigrammi, ruoli e funzioni), delle modalità operative delle aree di attività (processi) con l obiettivo di introdursi, guidati, nelle fasi e nei ruoli lavorativi - Favorire l acquisizione di nuove conoscenze e competenze trasversali e specifiche del settore di attività nell utilizzo di strumenti e/o tecniche di lavoro - Favorire il potenziamento delle competenze organizzative nella definizione di piani di lavoro autonomo attraverso: * analisi della situazione o problema che si vuole affrontare * formulazione dell ipotesi di lavoro *Attuazione del progetto * Verifica e documentazione dei risultati Obiettivi formativi trasversali - Favorire la motivazione allo studio e sviluppare i processi di apprendimento - Far emergere le potenzialità di ogni allievo - Contribuire all attuazione concreta del principio di pari opportunità - Orientare i giovani a scoprire le vocazioni personali per facilitare le successive scelte - Rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è strettamente legata alle conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico - Contribuire alla formazione globale di una persona capace di inserirsi nella società come cittadino consapevole, studente preparato, lavoratore responsabile Gli interventi didattici in aula, integrati con le ore di lavoro in azienda contribuiscono al conseguimento e al riconoscimento delle competenze formali, non formali e informali dei giovani studenti in formazione. Il percorso è finalizzato all occupabilità e alla rimotivazione allo studio. DESTINATARI DEL PROGETTO: il progetto si rivolge, nel triennio , ad alunni del terzo, quarto anno e quinto anno di scuola con indirizzo socio-sanitario, sia di sesso maschile che di sesso femminile, di età compresa tra i 15 e i 18 anni di età. 3

4 ATTIVITA Piano triennale delle attività Nel primo anno il percorso sarà prevalentemente Orientativo con moduli su: Sicurezza; Leggi Nazionali e Regionali; Autoimprenditorialità; Organizzazione spazi asilo nido, norme igieniche, per annullare la diversità, tecniche di animazione fondamentali per una corretta acquisizione delle procedure laboratoriali. Il supporto teorico verrà fornito durante le ore curriculari di lezione da tutte le discipline di studio con il coinvolgimento particolare delle materie dell area di indirizzo: Scienze Umane, Diritto e Legislazione Sociale, Igiene, Metodologie Operative, Scienze Motorie. Nel secondo anno il percorso sarà articolato su procedure e contenuti disciplinari finalizzati alla gestione di situazioni più complesse. Nel terzo anno ogni studente dovrà essere in grado di gestire autonomamente l esperienza di alternanza. Le tre classi del corso socio-sanitario sperimenteranno nuove conoscenze ed abilità nell ambito di tecniche e attività di animazione, di relazione, socializzazione e aggregazione comunitaria. Inoltre saranno orientati sui criteri di gestione e conduzione di un ente/struttura. Gli obiettivi da raggiungere sono volti a sviluppare la creatività, potenziare attitudini e interessi nell ottica più ampia di futuri orizzonti, imparare ad operare in contesto di tipo reale e non simulato. L impatto per gli studenti sarà: imparare facendo, condividere saperi e competenze in un ottica trasversale finalizzata all impresa; maturare la consapevolezza delle proprie abilità nel lavoro di gruppo, nella disponibilità a risolvere problemi, a collaborare e a fare lavoro di squadra. 6. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI (descrivere in dettaglio) a) Studenti numero studenti coinvolti 18 numero studenti diversamente abili 2 b) Elenco beneficiari COGNOME NOME RESIDENZA 1 AQUARO GIUSEPPE MARTINA FRANCA 2 CAROLI FEDERICA MARTINA FRANCA 3 CONTE MICHELA MARTINA FRANCA 4 D IGNAZIO ( non frequentante) SARA MARTINA FRANCA 5 FUMAROLA FABIANA MARTINA FRANCA 6 GALLONE MIRIAM VILLA CASTELLI 7 GATTI ANTONELLA VILLA CASTELLI 8 LAERA GIUSEPPE MARTINA FRANCA 9 MARANGI VALENTINA MARTINA FRANCA 10 MICCOLIS FRANCESCA NOCI 11 MICCOLIS ROSSELLA ALBEROBELLO 12 MOCANASU PETRONELA ANDREEA MARTINA FRANCA 13 NAPOLITANO ANGELICA MARTINA FRANCA 14 PANIO FEDERICA STATTE 15 PUGLIESE FEDERICA MARTINA FRANCA 16 RICCI ANDREA MARTINA FRANCA 17 RUBINI SARA ALBEROBELLO 18 STORELLI SIMONA MARTINA FRANCA 4

5 c) Composizione del CTS/CS Dipartimenti coinvolti: DS, DSGA, TUTOR SCOLASTICO, TUTORS AZIENDALI d) Compiti, iniziative/attività che svolgerà il CONSIGLI O DI CLASSE interessato Il Consiglio di classe ha il compito di: individuare obiettivi disciplinari o trasversali propri dell indirizzo, all interno della programmazione complessiva della classe, raggiungibili anche con la modalità dell alternanza; partecipare alla coprogettazione con il i tutor interni ed esterni; modulare opportunamente la programmazione didattica in modo da favorire la personalizzazione dei percorsi formativi e la valorizzazione del profilo degli allievi anche in rapporto ai loro bisogni specifici e alle loro esperienze; costruire strumenti di monitoraggio, di valutazione e di certificazione del percorso formativo in alternanza; valutare, in itinere e a conclusione delle esperienze formative, gli apprendimenti acquisiti con la modalità dell alternanza, come parte integrante della valutazione stessa; certificare le competenze raggiunte dagli studenti nel mondo del lavoro, oltre che in classe. e) Compiti, iniziative/attività che i TUTOR INTERNI ed ESTERNI svolgeranno in relazione al progetto TUTOR SCOLASTICO (INTERNO): E un docente incaricato a seguire l attività di alternanza, figura complementare a quello aziendale. Il suo ruolo è quello di accompagnare lo studente nell inserimento al mondo del lavoro, garantendo lo svolgimento del programma di formazione concordato con l azienda. In particolare: raccorda la progettazione disciplinare e trasversale del consiglio di classe con gli obiettivi del progetto; propone l esperienza dal punto di vista dei contenuti e delle tempistiche; individua le aziende più consone per ospitare gli studenti; fornisce alle strutture coinvolte gli obiettivi prefissati dal consiglio e concorda con il tutor esterno le strategie mirate ad una qualità professionale dell esperienza; sensibilizza e coinvolge gli studenti; segue il corretto svolgimento dell esperienza; concorda l esperienza in aula con quella dell azienda; trasferisce le conoscenze della scuola all impresa; valuta insieme al tutor aziendale il raggiungimento degli obiettivi e il buon esito dell esperienza; riporta in consiglio di classe l esperienza. i risultati del progetto. IL TUTOR FORMATIVO ESTERNO (AZIENDALE) E la figura di riferimento in azienda ed è la persona che collabora e si coordina con la scuola per 5

6 realizzare il percorso formativo. In particolare: si relaziona al tutor interno e agli studenti; informa lo studente sul rispetto delle regole aziendali; controlla e vista quotidianamente il foglio delle presenze e segnala tempestivamente alla scuola l eventuale assenza e/o ritardi; permette agli allievi di seguire i diversi aspetti dell attività lavorativa svolta all interno dell azienda, favorendo la comprensione dei diversi aspetti di essa; individua ambiti di azioni in cui i ragazzi possano fare un esperienza qualificante dell attività lavorativa; si impegna a far partecipare il più possibile l allievo all effettuazione delle attività aziendali nel rispetto degli accordi formativi; trasferisce le conoscenze dell impresa fornisce alla scuola, a conclusione dell esperienza formativa, la valutazione degli alunni in base alla tabella prospettica concordata. 7. RUOLO DELLE STRUTTURE OSPITANTI nella fase di progettazione e realizzazione delle attività previste dalle convenzioni Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l acquisizione di competenze spendibili nel mondo del lavoro. Favorire l orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi, gli stili di apprendimento individuali. Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e della società civile. Correlare l offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. 8. RISULTATI ATTESI DALL ESPERIENZA DI ASL IN COERENZA CON I BISOGNI DEL CONTESTO L Istituto d Istruzione Superiore Leonardo da Vinci, corso Servizi Socio-Sanitari, persegue l obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. 9. AZIONI, FASI E ARTICOLAZIONI DELL INTERVENTO PROGETTUALE ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO DALLA CLASSE TERZA ALLA CLASSE QUINTA: FASE A: PROGETTAZIONE INTERVENTO OBIETTIVI Rilevazione e sensibilizzazione dei fabbisogni Individuazione ed implementazione di nuove figure professionali nell ambito del percorso scolastico CONTENUTI /ATTIVITÀ 6

7 Individuazione del tutor scolastico Definizione degli obiettivi e delle attività da inserire nel piano personalizzato del percorso da parte del Consiglio di classe Visione di sviluppo dell idea progettuale scelta, FASE B: PREPARAZIONE/ORIENTAMENTO OBIETTIVI Supportare lo studente nella definizione del proprio progetto formativo e/o lavorativo futuro Sviluppare la capacità di individuare ed affrontare i problemi di adattamento che qualsiasi situazione lavorativa inevitabilmente pone CONTENUTI /ATTIVITÀ Contatti e sensibilizzazione delle aziende, allo scopo di verificare la disponibilità ad accettare studenti destinatari del percorso di alternanza Presentazione del progetto formativo agli studenti e sottoscrizione dello stesso Introduzione in aula degli obiettivi in termini di competenze da sviluppare nel corso dell alternanza Incontro con le figure professionali nelle quali gli studenti possono identificare il loro percorso lavorativo futuro FASE C: ATTUAZIONE OBIETTIVI Fornire un quadro delle attività che vengono svolte nelle aziende Saper riconoscere le caratteristiche del servizio e la struttura organizzativa dello stesso Saper identificare le regole esplicite ed implicite dell organizzazione del lavoro Saper riconoscere come utilizzare spazi ed attività Saper distinguere le figure professionali ed identificare le competenze di ciascuna CONTENUTI /ATTIVITÀ Visite guidate Realizzazione del percorso di alternanza in orario curriculare Monitoraggio dell inserimento nel contesto dei servizi Monitoraggio in itinere dei risultati di apprendimento da parte del tutor aziendale e del tutor scolastico mediante visite e contatti telefonici FASE D: OBIETTIVI Verificare e valutare le competenze trasversali e tecnico professionali acquisite durante l Alternanza Scuola-Lavoro Diffondere gli esiti del Progetto CONTENUTI /ATTIVITÀ Valutazione degli obiettivi dell Alternanza Scuola- Lavoro Conferimento della dichiarazione delle competenze acquisite Rielaborazione dell esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro con relazione finale e confronto in classe FASE E: COSTI GENERALI 7

8 10. DEFINIZIONE DEI TEMPI E LUOGHI Articolazione del progetto dalla classe terza alla classe quinta: a.s. 2016/2017 a.s. 2017/2018 a.s. 2018/ ORE 150 ORE 100 ORE a.s /2017 Periodo di effettuazione dell esperienza pratica di alternanza scuola-lavoro nelle aziende: 1. Dal 15 al 19 maggio 2017: dalle 8.00 alle per un totale di 30 ore 2. Dal 22 al 26 maggio 2017: dalle 8.00 alle per un totale di 30 ore 3. Dal 29 maggio al 1 giugno 2017: dalle 8.00 alle per un totale di 24 ore 4. Dal 5 giugno al 6 giugno 2017: dalle 8.00 alle per un totale di 12 ore 5. Il 7 giugno 2017: dalle 8.00 alle per un totale di 4 ore Totale 100 ore ORE TEORICHE IN AULA: 30 ORE h 9.30 /12.30 Norme sulla Sicurezza h h 9.30 / Maestri del Lavoro h 2 Normativa Nazionale Nidi: Legge Buona Scuola: Legge Regionale N 19 Regolamento N 4/2007 Norme di Sicurezza Legge N 81/2000 Legge sulla Privacy h 3 h / Anna Maria Marrino Autoimprenditorialità h 3 h / Silvia Basile 8

9 Organizzazione degli spazi dell Asilo Nido La Programmazione Educativa e la Programmazione Didattica h 3 h / Maria Francesca Friuli Educazione igienico sanitaria nell Asilo Nido h 13.00/ h / Rosa Barratta h 3 IO..DISABILE Tecniche per annullare le differenze h 3 h 8.00 / Annunziata Schiavone h 8.00/ Tecniche di Animazione h10.30/13.00 h 8.00/ h10.30/13.00 Solito Cira Candy Candy animatrice socioculturale h 10 VISITE GUIDATE - RESIDENCE INSIEME ALBEROBELLO 23 MARZO CASA DELLE ABILITA SPECIALI GIOVANNI PAOLO II LOCOROTONDO 24 MARZO ASILO NIDO FLAY FAMILY - EATALY BARI 27 MARZO 2017 TOT. 20 ORE 9

10 11. INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO Attività previste Formazione di studenti e docenti in orario curricolare grazie alla collaborazione di esperti provenienti dal mondo delle imprese su argomenti riguardanti l organizzazione aziendale, le modalità di comunicazione in azienda, i diversi ruoli Modalità di svolgimento Lezioni in aula Attività previste È implicita la valenza orientativa del progetto, che comunque sarà sviluppata e ampliata nel corso del triennio e sarà parte delle competenze acquisite dallo studente nel suo curriculum. Modalità di svolgimento Visite guidate, lezioni in aula ed esperienza in azienda 12. PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI Attività previste Per ciascun allievo beneficiario del percorso in alternanza è predisposto un percorso formativo personalizzato, coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell indirizzo di studi nonché con il Piano Didattico Individualizzato, predisposto all inizio del corrente a.s., contenente obiettivi calibrati sulle potenzialità delle seguenti alunne diversamente abili: Modalità di svolgimento NAPOLITANO ANGELICA Alternanza Scuola-Lavoro con le stesse modalità di svolgimento previste dal presente progetto presso l Istituto Comprensivo GRASSI GIUSEPPE LAERA Alternanza Scuola-Lavoro con le stesse modalità di svolgimento previste dal presente progetto presso l Istituto Comprensivo GRASSI 10

11 13. ATTIVITA LABORATORIALI Attività previste Realizzazione di materiali ludico-didattici Realizzazione di schede di osservazione Raccolta ed utilizzo dei dati di osservazione e rilevazione 14. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE Gli invertenti dei tutor si avvarranno dell utilizzo delle TIC sia in fase di preparazione, sia in fase di svolgimento dell esperienza, in aula e sul campo, e per la realizzazione del prodotto finale. 15. MONITORAGGIO DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO Nella fase iniziale, in quella intermedia e in quella finale verranno somministrati agli studenti questionari tesi a rilevare le conoscenze e competenze in entrata, le aspettative, le conoscenze e le competenze acquisite durante il percorso, gli apprendimenti teorico-pratici acquisiti con l esperienza di alternanza nonché gli eventuali limiti riscontrati. Nelle fasi iniziale, intermedia e finale verrà monitorata, tramite questionario, anche la soddisfazione dei docenti tutor interno ed esterno. 16. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO VERIFICA INIZIALE Il livello iniziale degli studenti sarà definito attraverso la somministrazione di test d ingresso: relative a conoscenze, abilità e competenze. Saranno definiti anticipatamente gli indicatori, criteri e descrittori che verranno utilizzati. VERIFICA IN ITINERE Il tutor scolastico e il tutor formativo esterno attraverso prove pratiche e osservazione diretta dello studente in alternanza, valuteranno l andamento del progetto, indicando eventualmente le modifiche da apportare al percorso dello studente. Ogni prova verrà corredata da una griglia di osservazione appositamente strutturata. VERIFICA FINALE La valutazione avverrà sulla base di tre focus: il prodotto, il processo (comportamento), le relazioni attivate. La valutazione, realizzata dal tutor aziendale e dal tutor scolastico, verrà considerata dal Consiglio di classe parte integrante della valutazione delle discipline coinvolte. 11

12 Saranno verificate e valutate sia le competenze trasversali sia le competenze tecnico professionali acquisite. Per quanto riguarda le competenze trasversali gli indicatori saranno: 1) le competenze comunicative e relazionali maturate 2) le capacità organizzative acquisite 3) le capacità dimostrate nel rispetto degli impegni assunti in termini di precisione, puntualità, rispetto dei ruoli e delle regole 4) responsabilità e autonomia nel portare a compimento il compito. Per quanto riguarda le competenze tecnico professionali gli indicatori saranno: 1) le abilità progettuali e operative acquisite 2) le competenze acquisite nell utilizzo degli strumenti professionali 3) l autonomia e l autosufficienza, il coordinamento e l integrazione con gli altri operatori presenti nel servizio. Il tutor scolastico e i tutor aziendali utilizzeranno le griglie di valutazione. La Relazione finale del tutor scolastico e l Attestato di Alternanza scuola-lavoro costituiranno una sorta di portfolio dello studente e rappresenteranno la certificazione delle esperienze condotte e delle competenze acquisite, che ciascun studente potrà inserire all interno del proprio curriculum vitae. 17. MODALITA CONGIUNTE DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE Alla fine del percorso sarà predisposta dai soggetti coinvolti (scuola-struttura ospitante, tutor struttura ospitante, tutor scolastico, studenti, docenti discipline coinvolte, Consiglio di Classe) una scheda di accertamento delle competenze acquisite dagli alunni, sulla base dei risultati conseguiti nelle esperienze progettuali. 12

13 18. COMPETENZA DA ACQUISIRE, NEL PERCORSO PROGETTUALE CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALL EQF LIVELLO COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE 1 Conoscenze generale di base Collaborare alla progettazione, programmazione e realizzazione di vari percorsi laboratoriali artistico-creativi, rivolti a specifici gruppi di utenza oppure a singoli individui, attraverso la metodologia laboratoriale. Riconoscere la tipologia della struttura/azienda e le sue finalità Conoscere tecniche di lavoro per progetti personalizzati e principali strumenti di valutazione multidimensionale del benessere psicosociale 3 Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio. Applicare metodi e strumenti fondamentali per risolvere problemi semplici e osservare le regole pertinenti. Saper individuare il bisogno/problema Saper interpretare i bisogni dell utente prestando particolare a situazioni particolari (minori diversamente abili, anziani, extracomunitari) Conoscenza dei principali bisogni ed esigenze dell utenza di riferimento dal punto di vista bio - psicosociale. 2 Conoscenza pratica di base in un ambito di lavoro o di studio Eseguire in modo corretto e responsabile le indicazioni operative fornite dal tutor dell azienda/struttura. Riconoscere ruoli, compiti e competenze delle diverse figure professionali presenti nella struttura/azienda Conoscere le funzioni ed il ruolo degli operatori che a qualsiasi titolo svolgono attività all interno di un servizio. 3 Conoscenza di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito Saper valutare e autovalutare in modo autonomo e responsabile il proprio percorso Saper utilizzare tecniche e strumenti di osservazione e registrazione Conoscere teorie e sistemi di programmazione, gestione e valutazione di un servizio alla persona e ad una collettività di lavoro o di studio 13

14 19. MODALITA DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE Agli alunni verrà consegnato un attestato relativo all esperienza svolta, con la certificazione delle competenze acquisite (formali, informali e non formali). 20. DIFFUSIONE/COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI I risultati raggiunti sia dai singoli alunni, sia dal gruppo di lavoro, saranno resi noti all interno dell Istituzione (Consiglio di Classe, Collegio dei Docenti, Dipartimenti disciplinari...), sul territorio (Rendicontazione pubblica) e divulgati sul sito della Scuola, in forma anonima. Il responsabile del progetto Maria Giuseppa Laddomada Il dirigente Scolastico 14

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