STORIE BREVI. Il murales delle storie Processi generativi di racconto dall interno all esterno della scuola

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1 STORIE BREVI Il murales delle storie Processi generativi di racconto dall interno all esterno della scuola Scuola dell Infanzia Municipale di Via Fattori in collaborazione con la Redazione Pedagogica del Centro Multimediale di Documentazione Pedagogica della Città di Torino Introduzione I graffiti della Valcamonica Traccia un segno, incide una pietra, scorre un carboncino sulla parete. Da sempre l uomo segna il mondo che lo circonda. Come le caverne preistoriche i muri urbani, recano tracce di presenze e di storie. I murales ci parlano e ci interrogano su un senso e su un significato condiviso o nuovo da proporre al mondo. Ci catturano lungo le ferrovie, nei giardini pubblici, sui muri a volte scrostati, nei luoghi di passaggio. Fiabe e racconti, nuove mitologie, diventano materia per dipinti murali. Le narrazioni evocano immagini che trasferite sui muri raccontano la storia a chi la vuole leggere. Ci parlano però anche di un pezzo di muro fatto proprio, di un territorio socializzato a chi lo abita. Di un muro non più muro che solo separa o chiude ma che racconta. Ecco l affascinante percorso che hanno seguito le quattro sezioni eterogenee della Scuola dell Infanzia di Via Fattori. Partite dalle letture della favola di Pinocchio e de Il libro della giungla hanno trasferito in tavole a colori alcune delle immagini realizzate. In una serie di passaggi sempre più ingrandenti, dal disegno al poster in carta, dal poster alla tavola a grandezza del muro, dalla tavola alla realizzazione finale sono riuscite a riprodurre i disegni dei bambini sul muro di cinta della scuola stessa. Hanno abbellito il loro spazio, hanno narrato un attività comune a tutte le sezioni della scuola, hanno realizzato un prodotto condiviso da tutti, bambini, insegnanti, responsabile e genitori, hanno partecipato ad un attività di appropriazione di uno spazio scolastico di passaggio dalla strada pubblica all interno dell edificio scolastico con l intento di farlo più proprio, di sentirlo più vicino e di renderlo ben visibile a chi varca il cancello d ingresso della scuola. Un esperienza che ha lasciato il segno.

2 Fase 1 Nasce l idea Per sviluppare l interesse dei bambini verso la lettura le insegnanti di ogni sezione scelgono la storia e l edizione del libro da utilizzare durante l anno. La stessa storia per due sezioni, lo stesso percorso per quattro sezioni. In sezione vengono presentati i libri scelti per farli conoscere, i bambini li possono così vedere, toccare, sfogliare. Nella sezione dei bimbi blu : Insegnante Sandra: che cos è un libro? Martina: per me è una copertina con dei fogli colorati e ci sono tante figure colorate Marco: è un quadrato con la copertina Matilde: sono dei fogli tutti attaccati e nel primo c'è scritto Pinocchio Davide: in un libro ci sono i personaggi Riccardo: la copertina del libro è un po' dura ma in realtà è un po' molle e poi ci sono dei fogli colorati di quasi tutti i colori ma in realtà è solo un libro Paolo: ci sono i personaggi che parlano Matilde: il libro è anche un amico e sono di tanti tipi Ed ora eccoci pronti per la lettura ad alta voce. Nelle sezioni dei blu e dei gialli si legge C era una volta - Un re - diranno subito i miei piccoli lettori. No, ragazzi, avete sbagliato. C era una volta un pezzo di legno Testi di riferimento: Collodi, Pinocchio, Settembre 1983, I libri di Gulliver Collodi, Pinocchio, Nuove edizioni Carroccio 1983 mentre nella sezioni dei rossi e dei verdi si legge Si raccontano molte strane leggende sulla giungla indiana. Tanto tempo fa, viveva nel profondo della giungla una pantera nera di nome Bagheera. (1) Testi di riferimento: (1) tratto da Il libro della giungla Disneyana Walt Disney Company Italia Italia pag. 3 Rudyand Kipling, Il libro della giungla, Arnoldo Mondadori 2002 Rudyand Kipling, Il libro della giungla, Illustrazioni di Vanna Vinci, Fabbri Editori ristampa del 2001 Dopo aver ascoltato la lettura di un capitolo poniamo ai bimbi delle domande per comprendere come hanno capito la vicenda ascoltata. Pinocchio rimasto da solo nella stanza, incont ra il Grillo parlante che dice a Pinocchio di non fare il vagabondo, ma che deve andare a scuola e imparare tante cose. Insegnante Filomena: che cosa vuol dire vagabondo? Edoardo: che dalla mattina alla sera gira per il paese e le città Insegnante Filomena: e chi è questo grillo parlante? Matilde: è la coscienza che è quella vocina che ci dice come dobbiamo comportarci e arriva dal cuore Edoardo: ma no, dal cervello Riccardo: come il diavoletto e l angioletto dei cartoni Così impariamo termini nuovi, parliamo dei personaggi e poi li disegniamo.

3 Fase 2 Dal disegno al libro In ogni sezione rielaboriamo a livello grafico i vari capitoli utilizzando tecniche diverse. I bambini disegnano su fogli piccoli e su fogli grandi. Insegnante Sandra: cosa possiamo fare con i disegni piccoli? Matteo: un libro Riccardo: il nostro libro Davide: però dobbiamo scrivere anche sotto Jessica: ma il primo foglio è molle, invece a casa io ho i libri con il foglio duro. Marta: quando lo incolliamo tutto poi lo portiamo a mamma e papà. Uno dei libri realizzati Insegnante Sandra: e con i fogli grandi che abbiamo appeso in salone cosa possiamo fare? Jonata: li portiamo a casa e li mettiamo attaccati al muro Matteo: no, possiamo fare dei quadri Insegnante Sandra: con calma in questi giorni pensiamo a come possiamo utilizzare questi cartelloni.

4 Fase 3 Dai cartelloni ai murales La lettura dei libri è terminata, ma la nostra avventura prosegue È stato un lavoro collettivo due sezioni hanno lavorato su Pinocchio e due su Il libro della giungla. Decidiamo di andare rispettivamente a Vernante il paese dei murales di Pinocchio e a Murazzano per vedere lo Zoo safari. Dopo l uscita a Vernante Insegnante Patrizia: vi ricordate dove siamo andati in gita? Tutti: sii Riccardo: a Vernante da Pinocchio Insegnante Patrizia: cosa vi è piaciuto di più? Matteo: i muri delle case erano disegnate Davide: c era Pinocchio dall inizio alla fine Marta: c erano i disegni dei libri Erica: ecco i cartelloni li possiamo attaccare fuori dalla nostra scuola Matteo: e, ma se poi piove si buttano Insegnante Patrizia: cosa ne pensate se disegniamo sul muro del giardino quello che c è disegnato sui cartelloni? Davide: così facciamo come nel paese di Pinocchio, ma c è bisogno di pennelli grandi Andiamo a vedere dove disegnare. Davide: sui muri della scuola no perché se no dobbiamo sporcare anche i vetri, ci sono troppe finestre Riccardo: là nella stradina, tanto il muro è lungo Eric: ma io non ci arrivo a colorare il cielo Insegnante Patrizia: cosa ne pensate se chiediamo aiuto a qualche mamma o papà? Gessica: sì, mio papà non ha bisogno nemmeno della scala per appendere i quadri Fase 4 Insieme realizziamo i murales Con l aiuto di una mamma pittrice, Simona Balma Mion, realizziamo i disegni dei due racconti seguendo le sue indicazioni. Ogni bambino sceglie un soggetto della storia: lo dipinge, lo ritaglia e lo incolla sul grande foglio.

5 Così con l aiuto di Simona mettiamo insieme i disegni dei bambini su un lungo foglio di carta. Simona ci aiuta anche a disegnare lo sfondo. Per riprodurre i disegni dei bambini sul muro Simona traccia le sagome in bianco e nero delle storie lette, sono proprio Il libro della giungla e Pinocchio. Ora insieme alle famiglie siamo pronti per dipingere i nostri murales.

6 Il muro di cinta della scuola adesso saluta chi entra con i personaggi delle storie amate e ricreate dai bimbi. Sentire proprio uno spazio della scuola che prima sembrava anonimo può aiutarci a vedere e a sentire come propri anche altri spazi pubblici. Spazi che ci circondano e che sono nostri anche quando non sembrano di nessuno. Per ricevere ulteriori informazioni sul progetto descritto rivolgersi a: - Maria Luisa Puccini, Responsabile Pedagogica Scuola d Infanzia Municipale di Via Fattori Sede: Via Fattori, Torino, tel. 011/724136, smmfattori@comune.torino.it - Ravecca Manuela, Responsabile Redazione Pedagogica del Centro Multimediale di Documentazione Pedagogica. Sede: Corso Francia 285, Torino, tel. 011/ manuela.ravecca@comune.torino.it - Sito:

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