Milano, 3 Maggio 2016 Nuove problematiche antincendio in tipologie edilizie complesse e nell uso di soluzioni tecniche innovative Franco Luraschi

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1 Milano, 3 Maggio 2016 Nuove problematiche antincendio in tipologie edilizie complesse e nell uso di soluzioni tecniche innovative Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco Evento sponsorizzato da

2 PREMESSE Le recenti visualizzazioni, sempre più facilmente proposte dai mezzi di comunicazione, ci fanno nascere spontanea la domanda: Cosa sta succedendo? Stanno cambiando gli incendi? Quali sono i rimedi che dobbiamo adottare?

3 INCENDIO DUBAI 2016 H = 283 m dall estreno 20 p 1M 5F

4 INCENDIO DUBAI 2016

5 INCENDIO DUBAI 2016

6 INCENDIO DUBAI 2016

7 INCENDIO CINA 2014 saldatura 5P 2m?F

8 INCENDIO CINA 2014

9 INCENDIO CINA 2014

10 INCENDIO CINA 2014

11 INCENDIO CINA 2014

12 INCENDIO CINA 2015

13 INCENDIO CINA 2015

14 INCENDIO CINA 2015

15 INCENDIO a Madrid Windsor 2005

16 INCENDIO a Madrid Windsor p dall interno

17 INCENDIO a Madrid Windsor 2005

18 Dopo l incendio del Windsor 2007

19 INCENDIO Chicago 2015

20 INCENDIO Chicago 2015

21 INCENDIO Chicago 2015

22 INCENDIO Chicago 2015

23 Prime valutazioni E evidente che le considerazioni che hanno portato alla emanazione della norma per gli edifici alti emanata dal M.I. il n. 246 debbono essere riviste, e così è stato. Ma cosa è cambiato?

24 Prime valutazioni Un semplice elencazione può agevolarci ad alcune riflessioni: Sono aumentate le dimensioni degli edifici sia in larghezza che altezza. La necessità di aree e volumi sempre più grandi abbisogna di diverse compartimentazioni sempre più elevate.

25 Prime valutazioni La presenza di materiali nuovi od una volta marginali. La necessità di contenimenti energetici. Le necessità di sismicità strutturale. Esodo (scale, ascensori dedicati).

26 Prime valutazioni Nel 1987 ci si è preoccupati dell altezza a partire dai 12 metri in funzione di garantire: Resistenza strutturale Compartimentazione Esodo (scale, ascensori dedicati)

27 Prime valutazioni Nel 2010, con aggiornamento poi nel 2013, il CNVVF ha emesso una circolare con veste di «Guida Tecnica» che si è preoccupata di definire la progettazione e la realizzazione degli involucri esterni con lo scopo di: Limitare la probabilità di propagazione di un incendio.

28 Prime valutazioni Limitare incendio di una facciata per incendio dall esterno. Limitare la caduta di parte della facciata.

29 Prime valutazioni Per la propagazione di un incendio, evitare o limitare la trasmissione da un piano all altro; da un compartimento ad un altro.

30 Con una usuale raffigurazione

31 Con una usuale raffigurazione

32 Gli elementi su cui operare Materiali con caratteristiche di reazione al fuoco sempre più adeguate alle nuove utilizzazioni. Requisiti di resistenza al fuoco e compartimentazione adeguate al cimento termico e non solo al valore della Classe o Carico d incendio.

33 Gli elementi su cui operare Adozione di misure sempre più efficaci per l esodo degli occupanti. Cultura della manutenzione intesa non come un inutile balzello ma sulla necessità di tenere efficienti le soluzioni attive su cui sempre di più si potrà e dovrà contare.

34 Una ultima considerazione Abbiamo elencato l opportunità di valutare le resistenze al fuoco e di compartimentazione tenendo non unicamente dell energia del compartimento ma della potenza che potrebbe essere sviluppata in fase di incendio.

35 Una ultima considerazione L appello alla potenza piuttosto che all energia è giustificato sia dalle simulazioni con la FSE ma soprattutto da prove al vero dove si osserva che il riferirsi all energia è sicuramente più facile dal punto di vista computazionale ma non rappresentativo della realtà.

36 Una ultima considerazione Il metodo della Classe o del carico d incendio è un metodo energetico che tiene conto, con opportuni coefficienti di adeguamento, della energia massima disponibile e non della potenza dell incendio.

37 Una ultima considerazione Operare con questo approccio è considerare una Ferrari equivalente ad una 500 purché abbiano lo stesso contenuto di benzina nel serbatoio, o come l incendio di 1 Kg di paglietta di legno sia pari a quello di un ciocco compatto di legno dello stesso peso.

38 Una ultima considerazione In un grafico Potenza e tempo la situazione può essere visualizzata:

39 Un esempio

40 Un esempio Si ha una massa bruciata pari al 2,63% della massa complessiva.

41 Un esempio

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