Valutazione di un sistema esperto per la validazione di tracciati elettroforetici delle proteine del siero

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1 Valutazione di un sistema esperto per la validazione di tracciati elettroforetici delle proteine del siero Daniele Frattolillo, Caterina Chiodino, Umberto Sartori, Simona Peruzzi, Silvia Storchi Incerti, Rossana Colla U.O. Laboratorio Analisi, Ospedale Civile di Guastalla, Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia ABSTRACT Evaluation of an expert system for computer-supported evaluation of serum protein electrophoresis patterns. Serum proteins electrophoresis (SPE) is mainly ordered for screening and follow-up of monoclonal gammopathies (MG). Several softwares have been developed to assist the process, but none has been able to replace human validation. In this paper we describe the performance of an expert system (ES), integrated by Sebia into Phoresis software, for validation of negative SPE patterns obtained on Capillarys 2, combining qualitative analysis of SPE patterns by neural networks with a semi-quantitative evaluation of SPE fractions and providing classification in real time. 10,055 patterns, evaluated by supervisor scientists without knowing ES classification, subsequently underwent ES analysis. Sensitivity, specificity and predictive values (PV) of ES classification were calculated. Agreement with human operator for classifying patterns was calculated by Cohen s kappa, obtaining a value of 0.31 indicating fair agreement. Sensitivity and specificity of software alerts for MG detection were 100% and 49.3%, respectively, with 23.7% positive PV and 100% negative PV. Sensitivity and negative PV for α 1 -antitrypsin deficit and hypogammaglobulinemia were 100%. The combination of morphologic analysis by neural networks and quantitative assessment of every SPE fraction allowed a very good performance in detection of SPE patterns that did not display abnormalities. In conclusion, the evaluated ES is a safe and efficient method for validating normal SPE patterns, allowing ~40% time saving and a better standardization of inter-observer evaluations. INTRODUZIONE L elettroforesi delle sieroproteine (EF) è un esame frequentemente richiesto al laboratorio clinico per la rilevazione e il monitoraggio delle componenti monoclonali (CM) (1). Può fornire inoltre altre informazioni utili, sebbene non tali da rappresentare indicazioni assolute per la richiesta, quali il sospetto di carenza di α 1 -antitripsina (AAT) (da confermare mediante determinazione quantitativa con metodi immunochimici della proteina) e il riscontro di condizioni di ipo- o ipergammaglobulinemia (da confermare e monitorare nel tempo con la determinazione quantitativa delle immunoglobuline con metodi immunochimici). Come detto, l EF è l esame di elezione per la rilevazione e la quantificazione delle CM, per cui è raccomandata nell inquadramento diagnostico, inclusa la diagnosi differenziale tra gammopatie monoclonali di incerto significato (MGUS) e discrasie plasmacellulari maligne (mieloma e malattia di Waldenstrom), e nel monitoraggio delle gammopatie monoclonali (2). All aumento del numero di richieste di EF, per la maggior parte peraltro inappropriate (1, 3), si è associato negli ultimi anni un aumento della cadenza analitica dei sistemi per elettroforesi capillare (CZE) in automazione, per cui il principale fattore limitante dell intero processo di analisi è divenuta l ispezione visiva dei singoli tracciati, in special modo nei laboratori dove afferisce un elevato numero di campioni, perché ogni tracciato deve essere valutato singolarmente per l eventuale presenza di una CM. A tal fine, ogni operatore applica criteri soggettivi, soprattutto per quanto riguarda il minimo grado di anomalia del tracciato elettroforetico da considerare sospetto per CM. Questa disomogeneità interpretativa si traduce in una mancanza di armonizzazione nella refertazione della EF (4). Nel tentativo di eliminare o almeno limitare questa disomogeneità sono stati sviluppati e valutati diversi programmi informatici basati su reti neurali o altri algoritmi (4-7). Tuttavia, nessun algoritmo ha potuto finora sostituire l ispezione visiva del tracciato da parte dell operatore. Questo lavoro descrive la valutazione delle Corrispondenza a: Daniele Frattolillo, U.O. Laboratorio Analisi, Ospedale Civile di Guastalla, Via Donatori di Sangue 1, Guastalla (RE). Tel , Fax , daniele.frattolillo@ausl.re.it Ricevuto: Revisionato: Accettato: Pubblicato on-line: DOI: /BC_ biochimica clinica, 2016, vol. 40, n. 4

2 prestazioni in termini di sensibilità, specificità, valore predittivo negativo (VPN) e positivo (VPP) del sistema esperto (SE) per la valutazione dei tracciati elettroforetici messo a punto da Sebia Italia (8). L introduzione del SE nel processo di analisi in CZE non si propone di sostituire l ispezione visiva nell interpretazione dei tracciati, ma rappresenta, al contrario, uno strumento per la selezione rapida e completamente automatica dei tracciati senza anomalie, che in tal modo possono essere validati immediatamente dopo la conclusione della fase analitica della CZE e trasmessi al sistema informatico di laboratorio (LIS) senza necessità di revisione da parte dell operatore, al quale resta il compito di valutare ispettivamente, caso per caso, soltanto i tracciati riconosciuti come anomali dal SE. MATERIALI E METODI Il SE messo a punto da Sebia è un sistema di verifica dei tracciati di CZE in grado di discriminare i profili normali da quelli anomali, che necessitano quindi di revisione ispettiva da parte dell operatore. Il SE non è ancora commercializzato da Sebia, ma disponibile solo per ricerca. Ogni tracciato elettroforetico è contemporaneamente sottoposto a due tipi di indagine definite dal programma informatico, una valutazione morfologica e una valutazione quantitativa di ogni frazione elettroforetica. L esame morfologico è basato su 6 modelli matematici, che simulano il comportamento dei neuroni biologici, modelli definiti auto-associatori neurali, ognuno dei quali dedicato alla valutazione morfologica di una zona (albumina, α 1 -, α 2 -, β 1 -, β 2 -, γ-globuline) del tracciato dell EF ottenuto da campioni di siero umano processati sul sistema Capillarys 2 (Sebia). L analisi delle reti neurali avviene sulla curva ridisegnata, ovvero ottimizzata automaticamente dal programma informatico, per eliminare l interferenza, in posizione catodica rispetto all albumina, costituita dalle VLDL integrate nella zona α 1. Ogni rete neurale elabora una serie di caratteristiche morfologiche in base alle quali classifica la zona in esame come normale o anomala; se una o più zone sono classificate anomale, l intero tracciato è classificato anomalo (9). L esame morfologico del tracciato è integrato con una valutazione semi-quantitativa di tutte le zone identificate. Dalla combinazione delle due analisi ogni tracciato è classificato come normale o anomalo. In particolare, un tracciato è classificato normale dal SE solamente quando rispetta tutti i parametri definiti nelle regole di validazione quantitativa e la valutazione morfologica è negativa. Un filtro apposito, selezionabile dall operatore permette di visualizzare sul programma gestionale di Capillarys (Phoresis, Sebia) solamente i tracciati anomali, la cui valutazione è lasciata all ispezione visiva condotta dall operatore. Il SE, integrato nel programma Phoresis, opera in totale automazione senza richiedere alcun tempo aggiuntivo oltre a quello della separazione elettroforetica per l analisi dei campioni. L analisi è eseguita non appena i tracciati di CZE sono trasmessi dagli analizzatori a Phoresis, utilizzato nel nostro studio nella versione Le regole utilizzate sono personalizzabili: quelle morfologiche possono essere attivate o disattivate per ogni frazione in funzione delle esigenze del laboratorio, mentre quelle semi-quantitative possono essere impostate a differenti livelli decisionali. Questo lavoro fa seguito alla valutazione preliminare del sistema, condotta applicando le impostazioni definite dal produttore su Phoresis, eseguita nel 2013 su 5836 campioni (10). Le regole utilizzate in questo lavoro per la classificazione dei tracciati come normali o anomali da parte del SE sono state integrate rispetto alla versione originale del produttore e sono elencate nella Tabella 1. Tabella 1 Regole di classificazione dei tracciati elettroforetici applicate al sistema esperto durante lo studio a Regola Criteri 1 Aumento delle zone α 1 - e α 2 -globuliniche con o senza aumento della zona γ-globulinica e/o: aumento isolato della zona β 1 -globulinica con o senza riduzione della zona γ-globulinica aumento isolato della zona β 2 -globulinica con o senza riduzione della zona γ-globulinica 2 b Riduzione della zona α 1 -globulinica 3 b Aumento della zona α 2 -globulinica con o senza riduzione della zona γ-globulinica 4 Zona β 2 -globulinica > zona β 1 -globulinica 5 Riduzione (<9,9%) della zona γ-globulinica 6 Aumento (>25%) della zona γ-globulinica 7 Migrazione non centrata nella finestra di lettura 8 Densità ottica massima <0,1 o >0,7 9 Anomalia morfologica rilevata dalle reti neurali [attive per ogni frazione b (aumento della sensibilità della zona γ) c ] 10 Presenza di storico contrassegnato come patologico dall operatore ase non diversamente specificato in tabella, l aumento e la riduzione sono riferiti agli intervalli di riferimento delle diverse frazioni espresse in percentuale (albumina, 55-66%; globuline: α 1, 3-6%; α 2, 8-13%; β 1, 5-7%; β 2, 3-6%; γ, 10-20%). bregole aggiunte su richiesta degli autori rispetto a quelle impostate dal produttore. culteriore modifica richiesta dopo la fase iniziale. biochimica clinica, 2016, vol. 40, n

3 Le regole comprese dalla 1 alla 8 sono quantitative e basate sugli intervalli di riferimento in percentuale in uso nel nostro laboratorio, la regola 9 è basata sull esame morfologico del tracciato ed è stata applicata su nostra richiesta a tutte le frazioni e la regola 10 è basata sull archivio storico dei pazienti, per cui se un paziente è stato in precedenza identificato almeno una volta dall operatore come campione patologico attraverso lo specifico contrassegno selezionabile dall utente, il sistema fa comparire l avviso paziente patologico noto. Nello studio sono stati analizzati tutti i campioni per i quali è stata richiesta l EF nel periodo compreso tra e , per un totale di , eseguiti su due analizzatori Capillarys. 4 operatori esperti hanno valutato ogni tracciato senza essere a conoscenza della sua classificazione da parte del SE, in quanto le valutazioni interpretative del SE sono state eliminate prima dell ispezione dei tracciati elettroforetici. I tracciati elettroforetici vengono prodotti dal sistema applicando una lisciatura elettronica, ossia una lieve riduzione della risoluzione utile per ridurre la presenza di artefatti, in special modo in zona γ; il sistema è impostato dal produttore per utilizzare il parametro di lisciatura impostato a 2. Una lisciatura più bassa aumenta la risoluzione dei tracciati, ma può accentuare eventuali artefatti; per contro, una lisciatura eccessiva rischia di diminuire la risoluzione tra frazioni e attenuare fino alla loro scomparsa dal tracciato eventuali CM di lieve entità. Tuttavia, in caso di dubbi e per eseguire la quantificazione delle CM viene utilizzata la lisciatura impostata a 0, nel primo caso per aumentare la sensibilità analitica del rilevatore e nel secondo per facilitare il posizionamento dei minimi e ridurre quindi la variabilità tra operatori. Un tracciato di CZE è classificato anomalo dall operatore, con selezione del corrispondente contrassegno, se si verifica una o più delle seguenti condizioni: anomalia morfologica e/o quantitativa (riduzione) dell AAT, ipogammaglobulinemia, sospetta CM, CM evidente, profilo oligoclonale. Alla fine di ogni giornata lavorativa tutti i campioni di ciascuna seduta analitica sono stati analizzati con il SE. Quindi, selezionando con il filtro dei campioni quelli senza anomalie, è stata eseguita una revisione dei campioni classificati normali dal SE. I tracciati classificati normali dal SE, ma anormali dall operatore, sono stati considerati discrepanti; di questi campioni, quelli con anomalie riferibili a sospetta CM secondo l operatore sono stati congelati a -20 C e successivamente Tabella 2 Caratteristiche del campione analizzato Totale campioni Maschi 44,9% Età (anni), media±ds 60,6±19,9 Soggetti ricoverati 1707 (17%) Soggetti ambulatoriali 8348 (83%) sottoposti a immunofissazione (IFE) utilizzando il saggio Hydragel 4 IF (Sebia) su sistema Hydrasys (Sebia) entro 30 giorni dalla data del prelievo. In base ai risultati iniziali è stata richiesta alla ditta produttrice un ulteriore modifica delle regole per la classificazione dei tracciati per aumentare la sensibilità della rete neurale deputata all analisi della zona γ-globulinica; dopo tale modifica l analisi dei tracciati con il SE è stata ripetuta. Tenendo conto del risultato dell IFE eseguita sui campioni discrepanti, questi sono stati riclassificati da positivi a negativi per CM in caso di IFE negativa. Sono stati calcolati sensibilità, specificità, VPN, VPP e accuratezza diagnostica del SE rispetto all operatore (11). Per la valutazione dell accordo tra i risultati forniti dal SE e dall operatore è stata utilizzata la funzione statistica kappa di Cohen (12). Per l esecuzione dei calcoli statistici sono stati utilizzati i programmi Microsoft Excel e R. Durante tutto lo studio sono stati rispettati i principi etici contenuti nella dichiarazione di Helsinki. RISULTATI Le caratteristiche anagrafiche del campione analizzato sono descritte nella Tabella 2. Tutti i dati sono sintetizzati nella Tabella 3. Inizialmente 4611 campioni (45,9%) erano classificati negativi per anomalie morfologiche e/o quantitative dal SE. Di questi, 4597 erano stati classificati negativi anche dall operatore, con una concordanza con il SE del 99,7%. 14 campioni (0,14%) classificati negativi dal SE erano invece discrepanti, in quanto per l operatore presentavano anomalie morfologiche in zona γ- globulinica, seppure di lieve entità, compatibili con il sospetto di CM. Dopo IFE, dei campioni discrepanti 13 sono risultati negativi e 1 positivo per presenza di CM IgGκ in zona γ-globulinica (Figura 1). La CM alla Tabella 3 Classificazione dei campioni da parte del sistema esperto (SE) valutato e dell operatore Periodo iniziale Operatore Negativi Positivi Totale SE Negativi Positivi Totale Dopo incremento della sensibilità del SE e IFE Operatore Negativi Positivi Totale SE Negativi IFE, immunofissazione. Positivi Totale biochimica clinica, 2016, vol. 40, n. 4

4 quantificazione densitometrica sul tracciato di CZE risultava di 2,3 g/l. In seguito al riscontro del campione falsamente negativo è stato richiesto alla ditta produttrice di incrementare la sensibilità della rete neurale in zona γ-globulinica e, quindi, tutti i campioni sono stati nuovamente valutati con il SE. Alla rivalutazione, il SE, ha classificato come negativi 4282 campioni (42,6% del totale), compresi 10 (0,1%) campioni giudicati sospetti per CM dall operatore, ma che, essendo risultati negativi all IFE, sono stati riclassificati come veri negativi. I 4 ulteriori campioni positivi per l operatore, ma negativi per il SE durante la fase precedente dello studio, sono stati riclassificati come positivi dal SE dopo la sua riparametrizzazione. Di questi, quelli con IFE negativa sono stati riclassificati come falsi positivi e quello con IFE positiva come vero positivo. Tutti i risultati riportati da qui in avanti fanno riferimento alla classificazione dei campioni ottenuta tenendo conto del risultato dell IFE e dell analisi del SE eseguita in un secondo tempo, utilizzando la rete neurale con una sensibilità maggiore. La sensibilità per riduzione e/o sdoppiamento dell AAT, ipogammaglobulinemia e/o presenza di CM del SE era pari a 100% [intervallo di confidenza al 95% (IC95%): 99,8 100%]; la specificità era 50,3% (IC95%: 49,3 51,3%), il VPP 26,7% (IC95%: 25,8 27,5%) e il VPN 100% (IC95%: 99,9 100), con un accuratezza diagnostica pari a 57,9% (IC95%: 56,9 58,9%) (12). La statistica di Cohen forniva un valore di κ=0,24 (IC95%: 0,23 0,24), che indica la presenza di concordanza modesta tra la valutazione ispettiva dell operatore e quella condotta dal SE. Scomponendo la concordanza in positiva e negativa, si ottiene che la concordanza positiva è 0,42 (IC95%: 0,41 0,43), mentre A la concordanza negativa è 0,67 (IC95%: 0,66 0,68). Relativamente alle condizioni segnalate dagli operatori con il contrassegno di patologia (profili positivi), si possono fare alcune osservazioni. Per quanto riguarda la rilevazione delle CM, tenendo conto del risultato dell IFE, 1368 campioni (13,6%) mostravano una CM e nessuno di questi è stato classificato negativo dal SE. Pertanto, la sensibilità del SE per la rilevazione di CM era pari a 100% (IC95%: 99,7 100%), con una specificità pari a 49,3% (IC95%: 48,3 50,3%), un VPP di 23,7% (IC95%: 22,9 24,5%) e un VPN di 100% (IC95%: 99,9 100%) per un accuratezza diagnostica del 56,2% (IC95%: 55,2 57,1%). Nell ambito della riduzione o sospetta variante genetica dell AAT, 226 campioni (2,2%) presentavano riduzione della zona α 1 -globulinica e/o sdoppiamento compatibile con una variante genetica dell AAT, isolata o in associazione ad altre anomalie. Tutti i campioni sono stati classificati positivi per anomalia; la sensibilità del SE per la rilevazione di riduzione o anormale morfologia dell AAT era quindi pari a 100% (IC95%: 98,4 100%), la specificità 43,6% (IC95%: 42,6 44,5%), il VPP 3,9% (IC95%: 3,5 4,3%) e il VPN 100% (IC95%: 99,9 100%); l accuratezza diagnostica era 44,8% (IC95%: 43,9 45,8%). Infine, per quanto concerne l evidenza di condizioni di ipogammaglobulinemia, 267 campioni (2,7%) presentavano riduzione della zona γ-globulinica, isolata o in associazione ad altre anomalie. Tutti i campioni sono stati classificati positivi per anomalia; la sensibilità del SE per la rilevazione di ipogammaglobulinemia era 100% (IC95%: 98,6 100%), la specificità 43,8% (IC95%: 42,8 44,7%), il VPP 4,6% (IC95%: 4,2 5,0%) e il VPN 100% (IC95%: 99,9 100%); l accuratezza diagnostica era 45,2% (IC95%: 44,3 46,2%). La Figura 2 mostra la riduzione dei carichi di lavoro in termini di numero di esami da validare. Il numero medio di EF pervenute ogni giorno nel periodo in esame era 126 (IC95%: ). Non dovendo ispezionare B No. campioni Figura 1 A) Tracciato elettroforetico del campione inizialmente classificato come negativo dal sistema esperto. Si noti la componente monoclonale in zona γ-globulinica quantificata in 2,3 g/l. B) Immunofissazione dello stesso campione, che mostra una componente monoclonale IgGκ in zona γ-globulinica. Figura 2 Carichi di lavoro giornalieri. I rombi pieni indicano il numero giornaliero di campioni; i quadrati vuoti i campioni da rivedere perché classificati come anomali dal sistema esperto. biochimica clinica, 2016, vol. 40, n

5 visivamente i tracciati classificati negativi dal SE, si otteneva una riduzione media dei carichi di lavoro del 42,7% (IC95%: 31,8 53,5%). Tale differenza era statisticamente significativa (test di Wilcoxon, P <0,01). Mettendo a confronto il numero di tracciati classificati negativi ottenuto con le regole da noi richieste rispetto al numero di tracciati classificati negativi ottenuto nella fase preliminare, in cui erano utilizzate le regole impostate dal produttore sul SE, si osservava che con i settaggi da noi richiesti si otteneva un minor numero di tracciati classificati come negativi, con una differenza risultata statisticamente significativa (P <0,05) (Tabella 4). DISCUSSIONE Il nuovo SE di Sebia, sebbene non ancora commercializzato, è l unico sistema esistente che integra l utilizzo di regole quantitative alla valutazione morfologica per singola frazione mediante l utilizzo di reti neurali. Il SE è integrato nel programma gestionale Phoresis e fornisce la classificazione dei tracciati in tempo reale, non appena le curve sono disponibili per la validazione, senza tempi di attesa aggiuntivi. Il sistema, utilizzando la rete neurale a maggiore sensibilità, mostra un VPN e una sensibilità del 100% per la rilevazione di CM o altre alterazioni del tracciato elettroforetico meritevoli di segnalazione (ipogammaglobulinemia, variante genetica AAT): nessun campione con CM è stato classificato negativo dal SE. La bassa specificità (50,3%) non appare un limite, a nostro parere, perché la classificazione finale di un tracciato e la sua interpretazione restano comunque compito dell operatore. La scelta di integrare le regole impostate dal produttore deriva da recenti raccomandazioni per la standardizzazione della refertazione dell EF (13), tra le quali l indicazione nel referto della riduzione dell AAT, il consiglio di richiedere l IFE al primo riscontro di ipogammaglobulinemia o la sua segnalazione in riscontri successivi, e dal fatto che altri autori hanno segnalato la possibilità di utilizzare l esame dei tracciati elettroforetici per individuare incidentalmente soggetti con possibile deficit di AAT (14), condizione spesso sottodiagnosticata. L integrazione delle regole del SE ha prodotto una riduzione del numero di tracciati classificati negativi e quindi un aumento del numero di tracciati da validare da parte dell operatore. Si è ritenuto opportuno richiedere l aumento di sensibilità della rete neurale in zona γ-globulinica per ridurre il rischio di mancate rilevazioni di piccole CM e aumentare il più possibile la sensibilità, considerando la potenziale rilevanza clinica delle piccole CM, al costo di una riduzione della specificità (15-17). La discrepanza tra il numero di segnalazioni del SE e il numero di anomalie segnalate in referto dagli operatori è spiegabile con alcune motivazioni, quali: a) una delle regole del SE è basata sulla presenza nell archivio storico del paziente di almeno un tracciato contrassegnato dall operatore con il segno di patologia ; nel nostro laboratorio questo contrassegno è stato in passato utilizzato per marcare oltre ai campioni con CM anche quelli con altre condizioni ritenute anomale; b) il SE classifica come anomali anche i campioni con profilo infiammatorio e/o ipergammaglobulinemia policlonale, alterazioni comuni ma non classificate patologiche dagli operatori del nostro laboratorio; c) una causa di diminuzione della specificità del SE è stata verosimilmente la nostra richiesta di inserire la regola numero 3 (aumento della zona α 2 - globulinica). Quasi tutti i campioni con un aumento isolato della zona α 2 -globulinica non mostrano CM all ispezione visiva e non necessitano di commenti particolari. Tuttavia, data la notevole eterogeneità di questa zona e la rarità delle CM in essa migranti preferiamo ispezionarla visivamente; d) la sensibilità della rete neurale in zona γ-globulinica, già elevata e in grado di riconoscere variazioni anche minime della morfologia dei tracciati, è stata aumentata al fine di evitare qualsiasi caso di refertazione falsamente negativa; e) è stato dimostrato che la sensibilità della CZE è superiore rispetto all IFE nella rilevazione di piccole CM IgGλ migranti in zona γ, con un rapporto sensibilità CZE/sensibilità IFE di 0,33, specialmente in caso di aumento del fondo di immunoglobuline policlonali; non è possibile escludere con certezza che campioni da noi classificati negativi in considerazione del risultato dell IFE potessero contenere CM di lievissima entità, al di sotto del limite di rilevazione del metodo da noi utilizzato come riferimento (15, 18). La presenza di un numero minore di risultati discrepanti in questo lavoro rispetto alla nostra precedente valutazione (10) è spiegabile alla luce di alcune considerazioni: maggiore esperienza acquisita dagli operatori (il lavoro iniziale è stato condotto nel 2013), maggior numero di regole implementate nel SE, maggiore numero di campioni contrassegnati come Tabella 4 Confronto tra campioni classificati negativi dal sistema esperto con le impostazioni del produttore (studio preliminare) e con le impostazioni integrate secondo le indicazioni degli autori, prima e dopo l aumento della sensibilità in zona γ-globulinica Parametro Regole impostate dal produttore Regole modificate Campioni Regole ulteriormente modificate Negativi 2586 (44,3%) 4611 (45,9%) 4282 (42,6%) Discrepanti (sospetta CM) Discrepanti dopo IFE (falsi negativi) CM, componente monoclonale; IFE, immunofissazione. 320 biochimica clinica, 2016, vol. 40, n. 4

6 patologici presenti nell archivio storico. Nel lavoro precedente gli operatori non avevano oscurato il risultato dell interpretazione del SE per focalizzarsi maggiormente sui tracciati classificati normali, mentre nel presente lavoro gli operatori valutavano i tracciati in cieco rispetto all interpretazione del SE, che veniva eliminata e resa disponibile unicamente dopo aver validato e refertato i campioni. La somma del numero di campioni con riduzione o anomalia dell AAT, ipogammaglobulinemia e CM è superiore al numero di tracciati classificati patologici dall operatore, poiché queste condizioni possono coesistere, in special modo le ultime due. Dal momento che la finalità del SE non è la classificazione dei tracciati anormali, ma il riconoscimento di quelli senza anomalie, appaiono di notevole valore l elevato VPN del sistema e la sua elevata sensibilità per la rilevazione di CM, in quanto lo scopo primario dell EF è la rilevazione delle CM. Il SE con l aumento della sensibilità della rete neurale in zona γ-globulinica appare, pertanto, un metodo valido e sicuro per filtrare i tracciati senza anomalie, permettere all operatore di validare manualmente solamente quelli con anomalie e consentire una riduzione media del carico di lavoro di ~40%. Nel nostro laboratorio, dove afferiscono campioni per EF ogni giorno feriale (il sabato il carico di lavoro è inferiore), posto un tempo medio di 30 s/campione, l implementazione del sistema può comportare il risparmio di almeno 40 min di lavoro all operatore. Questo permette un migliore utilizzo di tempo e risorse, in quanto gli operatori possono focalizzarsi sulla validazione dei tracciati con anomalie. Inoltre, l implementazione del sistema permette una maggiore uniformità dei risultati tra operatori diversi, che talora divergono sulla classificazione di tracciati con anomalie minime (in ogni caso la sensibilità del sistema per le anomalie delle singole frazioni e l attivazione delle regole sono personalizzabili) e un risparmio di risorse, riducendo il numero di campioni da sottoporre a ulteriori indagini. RINGRAZIAMENTI Si ringrazia Sebia per aver fornito il SE e per l addestramento all uso dello stesso. Si ringraziano i tecnici del Settore Elettroforesi (Claudia Artoni, Maura Badiali, Cristina Farina, Cinzia Giannotti, Mara Guerra, Daniela Magnani, Simona Mantovani, Nicoletta Martini, Beatrice Menozzi, Patrizia Volpi, Rita Zaccarelli, Diana Zeni) per la collaborazione. CONFLITTO DI INTERESSI Nessuno. BIBLIOGRAFIA 1. Graziani MS, Dolci A, Greco C, et al. Indicazioni per la richiesta di elettroforesi sieroproteica. Biochim Clin 2008;32: Caldini A, Graziani M, Basile U, et al. 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