I test per la trombofilia: quali no!
|
|
- Gilberta Piccinini
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I test per la trombofilia: quali no! Benedetto Morelli Laboratorio e Trombofilia congenita ed acquisita: quali test, a chi, quando, perché? Bari, 9 aprile 2016
2 ROAD MAP Importanza della appropriatezza nelle richieste di esami per lo studio di soggetti trombofilici Quali esami non richiedere Quando non richiederli
3 DEFINIZIONE DI APPROPRIATEZZA IL GRADO CON CUI UN ESAME O UNA PROCEDURA DIAGNOSTICA È: EFFICACE, MIRATO, NON ECCESSIVO, ADEGUATO IN SENSO QUANTITATIVO, FORNITO IN REGIME DI RICOVERO O AMBULATORIAMENTE, PER RISPONDERE AI BISOGNI DEL PAZIENTE
4 RAZIONALE UN TEST DI LABORATORIO DEVE : DARE INFORMAZIONI UTILI AVERE BUONA SPECIFICITA E SENSIBILITA CLINICA AVERE BUONA SENSIBILITA E SPECIFICITA ANALITICA E responsabilità del laboratorio valutare e scegliere il test giusto
5 RAZIONALE Un test di laboratorio andrebbe eseguito, nella pratica clinica, solo se il suo risultato può essere utile all outcome del paziente, ovvero il miglior test non ha significato se la sua esecuzione non comporta un oggettivo cambiamento nell iter diagnostico o terapeutico del paziente
6 RAZIONALE Un test di laboratorio può essere utile per: Esecuzione di screening Confermare o escludere una diagnosi Monitorare una malattia nel suo decorso naturale Valutare la risposta alla terapia
7 RAZIONALE E IMPORTANTE FARSI DELLE DOMANDE SUI TEST: Il test è affidabile? Perché lo vogliamo? Che cosa faremo con il risultato? Che decisioni prenderemo? Quale outcome ci aspettiamo? Quale sarà il costo?
8 RAZIONALE Non bisogna mai dimenticare che un test mal richiesto genera una serie di altri esami inappropriati se il risultato è appena al di fuori dei valori di normalità
9 STATO ATTUALE Richieste pressanti da parte del paziente e familiari Motivi medico-legali (medicina difensiva) Disattenzione (esami già richiesti o richiesti senza un preciso quesito clinico) Non conoscenza delle caratteristiche diagnostiche del test Richieste inappropriate di esami
10 Esistono linee guida nazionali ed internazionali per molti percorsi diagnostici ma sono completamente ignorate e il medico segue le sue linee guida personali o locali
11 OBIETTIVI 1) Ridurre le richieste (e quindi l esecuzione) di esami inappropriati aumentando il livello di consapevolezza sugli esami di laboratorio da parte dei clinici e la consapevolezza clinica da parte dei laboratoristi 2) Ridurre i costi
12 STRUMENTI 1) Costituire dei gruppi di lavoro interdisciplinari tra specialisti clinici e specialisti di laboratorio per tracciare dei percorsi diagnostici mirati e condivisi basati sulle più recenti linee guida nazionali e d internazionali 2) Organizzare incontri con i medici ospedalieri e con i MMG sulla appropriatezza delle richieste nei diversi settori di indagine
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24 Uncertain thrombophilia markers Massimo Franchini; Ida Martinelli; Pier Mannuccio Mannucci JTH, Jan 2016
25
26 POLIMORFISMI DELLA MTHFR
27
28
29
30 ALTERAZIONI ACQUISITE CHE POSSONO DETERMINARE FALSE POSITIVITA Erronea diagnosi di presenza di una alterazione trombofilica Epatopatia Malattie infiammatorie intestinali Terapie anticoagulanti (orali ed epariniche) Ridotto assorbimento/assunzione vitamina K Gravidanza e trattamento ormonale Fase acuta di un processo trombotico Periodo post-operatorio Sindrome nefrosica e insufficienza renale Tumori Ustioni estese ARDS DIC Terapia con L-asparaginasi
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47 In conclusione
48 QUALI SOGGETTI SOTTOPORRE AI TEST PER LA TROMBOFILIA? UNO O PIU EPISODI DI TEV TROMBOSI VENOSE SUPERFICIALI RECIDIVANTI TROMBOSI IN SEDI INUSUALI PATOLOGIA ARTERIOSA IN ETA GIOVANILE PREGRESSA PATOLOGIA DELLA GRAVIDANZA SOGGETTI ASINTOMATICI CON STORIA FAMILIARE POSITIVA PER TEV E FAMILIARI DI 1 GRADO DI PORTATORI DI DIFETTI TROMBOFILICI
49 CHI DEVE ESEGUIRE I TEST PER LA TROMBOFILIA? COMPLESSITA DEL PROBLEMA STANDARDIZZAZIONE DELLA PREANALITICA (RACCOLTA MANIPOLAZIONE E CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE) SCELTA DEL METODO POSSIBILI INTERFERENZE SUI RISULTATI DEI TEST (FARMACI, PATOLOGIE ECC)
50 GARANZIE NECESSARIE CHI DEVE ESEGUIRE I TEST PER LA TROMBOFILIA? PERSONALE BEN ADDESTRATO, AGGIORNATO E CON ESPERIENZA NEL CAMPO DELL EMOSTASI DETERMINAZIONE LOCALE DEGLI INTERVALLI DI RIFERIMENTO ESECUZIONE DI ALMENO DUE LIVELLI (NORMALE E PATOLOGICO) DI UN CONTROLLO DI QUALITA INTERNO PARTECIPAZIONE A PROGRAMMI DI VEQ
51 CHI DEVE ESEGUIRE I TEST PER LA TROMBOFILIA? GARANZIE NECESSARIE CONOSCENZA DELL ANAMNESI DEL PAZIENTE (FARMACI, STORIA PERSONALE E FAMILIARE ECC) COMMENTARE I RISULTATI DEI TEST ESSERE IN COSTANTE RAPPORTO CON IL CLINICO ESEGUIRE IN MANIERA COMPLETA LO SCREENING DELLA TROMBOFILIA PER GIUNGERE A DIAGNOSI CONCLUSIVA
52 Grazie per la vostra cortese attenzione!
Laboratorio e trombofilia
Laboratorio e trombofilia Cristina Legnani Laboratorio Specialistico di Coagulazione UO Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola Malpighi, Bologna Cremona, 10 Marzo 2017 Quali alterazioni
DettagliMonitoraggio terapia con warfarin
Monitoraggio terapia con warfarin Variabilità della sensibilità al farmaco - FARMACOGENETICA Polimorfismi citocromo P450 (2C9) Polimorfismi dell enzima vitamina K epossidoreduttasi POCT vs LAB Laboratorio
DettagliTROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA
TROMBOFILIA EREDITARIA ED ACQUISITA Quando attivare lo screening Come interpretare i risultati Alberto Francisci I Cenacoli di Medicina Interna Il paziente cronico complesso Roma, 16 maggio 2015 Definizione
DettagliFisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica
Fisiopatologia, diagnosi e terapia dll della malattia tromboembolica bli Asti 16 Giugno 2007 Ordine Provinciale dei medici Dr NUTI Claudio.- S.I.M.G. Asti Dr Gianluca Vergano MMG Asti Caso Clinico 1 Signora
DettagliLA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Prot. N. (OSP/08/220825) LA GIUNTA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Visto il Decreto Ministeriale n. 279 del 18 maggio 2001 Regolamento di istituzione della rete nazionale delle malattie rare e di esenzione
DettagliVasculopatie venose. Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO
Vasculopatie venose Dr. Giovanni Papa Coordinatore FIMMG FORMAZIONE LAZIO CASO CLINICO Manfredi, 63 anni Anamnesi patologica remota: Ipertensione arteriosa Dislipidemia Insufficienza venosa di grado lieve
DettagliTrombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde
Fiumicino, 19 dicembre 2015 Parte seconda Trombofilia, trombosi venose superficiali e trombosi venose profonde www.cos.it/mediter Anatomia del sistema venoso degli arti inferiori Trombosi venosa superficiale
DettagliFrancesco Baudo S.C. Ematologia, A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano
LA REL e L ITP Francesco Baudo S.C. Ematologia, A.O. Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano REL - RETE EMATOLOGICA LOMBARDA La REL, istituita nel 2008, è un modello di collaborazione finalizzato alla realizzazione
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome TORMENE DANIELA Indirizzo Telefono 049/8218287 Fax 049/8212288 E-mail dniela.tormene@unipd.it Nazionalità
DettagliL APPRORIATEZZA PRESCRITTIVA NELLA MEDICINA DI LABORATORIO IN NEUROLOGIA
ISTITUTO NEUROLOGICO NAZIONALE C. MONDINO I.R.C.C.S. L APPRORIATEZZA PRESCRITTIVA NELLA MEDICINA DI LABORATORIO IN NEUROLOGIA Pavia, 9 Giugno 2016 dott.ssa R. Trotti Servizio di Medicina di Laboratorio
DettagliLa Malattia Tromboembolica Venosa
La Malattia Tromboembolica Venosa Dr. Angelo Ghirarduzzi Responsabile SSD Angiologia Dpt di Medicina Interna e Specialita Mediche ASMN Reggio Emilia 09.12.09 Il Tromboembolismo Venoso LE TROMBOFILIE EREDO-
DettagliUN CASO DI TROMBOSI VENOSA RECIDIVANTE: SOLO INERZIA TERAPEUTICA? Montevarchi 8 Aprile 2017
UN CASO DI TROMBOSI VENOSA RECIDIVANTE: SOLO INERZIA TERAPEUTICA? Montevarchi 8 Aprile 2017 Dott.ssa Maria Silvia Montini Dott.ssa Simona Brancati Dott. Rinaldo La Vecchia Medicina interna I ASL area vasta
DettagliSiset Training Center. 3-7 dicembre Firenze
Siset Training Center 3-7 2018 Firenze Sede del Corso: Azienda Ospedaliero-Universitaria Careggi - Aula 118-1 piano - PAD. 15 Largo Brambilla, 3-50134 Firenze Responsabili Scientifici: Rossella Marcucci
DettagliWorkshop Infermieristico Milano 9 maggio Giuliana Guazzaloca U.O.Angiologia e Malattie della Coagulazione S.Orsola Malpighi Bologna
Workshop Infermieristico Milano 9 maggio 2015 Giuliana Guazzaloca U.O.Angiologia e Malattie della Coagulazione S.Orsola Malpighi Bologna Si formano verso la fine degli anni 80 per dare dignità alla terapia
DettagliLa sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale. Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale. Dott Daniela Poli 17 giugno 2008
La sorveglianza dei pazienti in Terapia Anticoagulante Orale Indicazioni alla Terapia Anticoagulante Orale Dott Daniela Poli 17 giugno 2008 Indicazione Protesi valvolari cardiache Intervallo terapeutico
DettagliTest genetico Trombofilia: un buon percorso diagnostico può proteggere da una cattiva circolazione.
medicina classica e molecolare T R O M B O F I L I A Test genetico Trombofilia: un buon percorso diagnostico può proteggere da una cattiva circolazione. Pensai a quanti luoghi qualcuno ha nel sangue e
DettagliCome interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione
Come interpretare le alterazioni più frequenti del laboratorio: La Coagulazione Gualtiero Palareti U.O. di Angiologia e Malattie della Coagulazione Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna Metodologie utilizzate
DettagliPadova 13 novembre PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova
Padova 13 novembre 213 PAOLO CARRARO Laboratorio di Patologia Clinica Ospedale Sant Antonio - Padova D Fibrinogeno E FPA FPB D Trombina Fibrina Fibrina stabilizzata Fattore XIIIa Plasmina D-dimero POSITIVITA
Dettagli2 Corso di alta formazione in
2 Corso di alta formazione in EMOSTASI E TROMBOSI Palermo 11-13 aprile 2016 Excelsior Palace Hotel Direttori del Corso: Prof. Fabrizio Pane Prof. Sergio Siragusa Programma preliminare 2 Corso di alta
DettagliLA GESTIONE DEL PAZENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ( EPARINE, AVK, DOAC ) IN UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI
LA GESTIONE DEL PAZENTE IN TERAPIA ANTICOAGULANTE ( EPARINE, AVK, DOAC ) IN UN CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI CINZIA ZECCA CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI LABORATORIO ANALISI CHIMICO-CLINICHE E MICROBIOLOGICHE
DettagliTraining in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016
Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Cremona 19-23 settembre 2016 Introduzione Anna Falanga Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo www.siset.org Chi Siamo S
DettagliRISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO
PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E UTILIZZO DELLA RELATIVA SCHEDA DI VALUTAZIONE: INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO ACIREALE 7 DICEMBRE 2013 GENERALITA
DettagliAccordo assistenze ambulatoriale al paziente con malattia diabetica
Accordo assistenze ambulatoriale al paziente con malattia diabetica Le cure primarie nella Provincia di Modena Modena 24 febbraio 2007 Dr. Enrico biagini Organizzazione della assistenza La riorganizzazione
DettagliCAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA
Organizzazione e gestione del CAS: rapporti tra CAS e MMG CAD DIPARTIMENTO ONCOLOGICO CPSE-AFD CARLA RIGO AOU MAGGIORE DELLA CARITA NOVARA Centro Accoglienza e Servizi E la Struttura di riferimento del
DettagliPTT NORMALE PT ALLUNGATO PT NORMALE ALLUNGATO NORMALE ALLUNGATO Situazione normale Deficit F VII Deficit F VIII Deficit F X, V, II Non si può escludere AutoAnticorpi F IX, XI, XII Fibrinogeno Deficit di
DettagliAGGIORNAMENTO IN COAGULAZIONE CORSO AVANZATO. Crediti formativi , 21, 28 Novembre e 5 Dicembre Orario
Corso di aggiornamento n. rif. 75033 Provider n. 1218 AGGIORNAMENTO IN COAGULAZIONE CORSO AVANZATO Crediti formativi 26 Ore effettive di lezione 20 Partecipanti 50 14, 21, 28 Novembre e 5 Dicembre 2013
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI ISTRUZIONE E FORMAZIONE. Nome Indirizzo Telefono Sesso Nazionalità Luogo e Data di nascita
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Sesso E-mail Nazionalità Luogo e Data di nascita doris.barcellona@unica.it Italiana ISTRUZIONE
DettagliIL TRIAGE INFERMIERISTICO
IL TRIAGE INFERMIERISTICO CINZIA ZECCA CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI LABORATORIO ANALISI CHIMICO-CLINICHE E MICROBIOLOGICHE ASST di Cremona LE ATTIVITA DI UN CENTRO TROMBOSI IN RISPOSTA ALLE ESIGENZE SANITARIE
DettagliAPPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici
APPROPRIATEZZA e ADEGUATEZZA nelle richieste degli esami endoscopici APPROPRIATEZZA uso appropriato, pertinenza ad eseguire una endoscopia seguendo come parametri la fedele osservanza delle indicazioni
DettagliINCONTRIAMO I MEDICI COMPETENTI Edilizia. Un punto di vista sulla sorveglianza sanitaria
Servizio PSAL INCONTRIAMO I MEDICI COMPETENTI Edilizia Giovanni Pianosi Un punto di vista sulla sorveglianza sanitaria Milano, 5 giugno 2012 PERCHE LA SORVEGLIANZA SANITARIA? La risposta (giuridica) è
DettagliAGGIORNAMENTO IN COAGULAZIONE CORSO AVANZATO. Crediti formativi Novembre e 05 Dicembre Orario
Corso di aggiornamento Provider n. 1218 AGGIORNAMENTO IN COAGULAZIONE CORSO AVANZATO Docenti: Dott. Angelo Santoro Prof. Maurizio Margaglione Crediti formativi 13 Partecipanti 50 28 Novembre e 05 Dicembre
DettagliOspedale di Treviso. Medicina di Laboratorio Guida ai Servizi
Ospedale di Treviso Medicina di Laboratorio Guida ai Servizi L Unità Operativa Complessa Medicina di Laboratorio è un struttura del Dipartimento di Patologia Clinica dell Azienda ULSS 9 di Treviso. Essa
DettagliIndice. Prefazione... Hanno collaborato...
Prefazione... Hanno collaborato... III V 1. Le anemie... 1 1.1 Definizione... 1 1.2 Fisiopatologia... 1 1.3 Epidemiologia... 2 1.4 Approccio generale al malato... 4 Valutazione iniziale... 4 Valutazione
DettagliPROFILASSI ANTITROMBOTICA IN CHIRURGIA GENERALE
CHIRURGIA GENERALE MAGGIORE (tutti gli interventi di durata > 30 minuti o di chirurgia addominale) TIPO DI PATOLOGIA TIPO DI CHIRURGIA MIRE (tutti gli interventi di durata < 30 minuti, esclusa la chirurgia
DettagliBERGAMO 1/5 APRILE 2019 TRAINING CENTER ACCADEMIA SISET. Societa' Italiana per lo Studio dell'emostasi e della Trombosi
BERGAMO 1/5 APRILE 2019 TRAINING CENTER ACCADEMIA SISET Societa' Italiana per lo Studio dell'emostasi e della Trombosi Sede del Corso: AZIENDA SOCIO SANITARIA TERRITORIALE PAPA GIOVANNI XXIII UOC IMMUNOEMATOLOGIA
DettagliEMOSTASI E TROMBOSI. Corso di alta formazione in. Palermo aprile 2015 Excelsior Palace Hotel
EMOSTASI E TROMBOSI Palermo 13-15 aprile 2015 Excelsior Palace Hotel Direttori del Corso: Prof. Fabrizio Pane Prof. Sergio Siragusa EMOSTASI E TROMBOSI Palermo, 13-15 aprile 2015 13.45 Registrazione dei
DettagliMMG e CAS: tipologia di referto atteso. Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio
MMG e CAS: tipologia di referto atteso Il referto della prestazione CAS per migliorare i rapporti con il territorio 26 settembre 2018 Gianni Boella, Patrizia Piano MMG ASL Città di Torino Il MMG e la gestione
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliPre-analitica e dato di Laboratorio Importanza e correlazione. Microbiologia. Maria Cinzia Ballarini
Società Medico Chirurgica di Ferrara Sabato 28 Novembre 2015 Aula Magna Nuovo Arcispedale S.Anna Cona, Ferrara Il contributo del laboratorio al miglioramento continuo del percorso assistenziale Pre-analitica
DettagliAppropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica
Appropriatezza nella valutazione di test diagnostici in Diagnostica Scegliere il test a maggiore significatività od accuratezza diagnostica Dismissione di test obsoleti Valutare l introduzione di nuovi
DettagliPresentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali
Presentazione delle schede di valutazione rischio TEV aziendali Dr. Alessandro Aiello ANGIOLOGIA A.S.P. Catania Corso di formazione ECM Prevenzione del tromboembolismo venoso e utilizzo della relativa
DettagliInformazioni per il PAZIENTE Densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi X
Informazioni per il PAZIENTE Densitometria ossea con tecnica di assorbimento a raggi X Cod. 88.99.2 lombare-femorale Cod. 88.99.3 whole body Cod. 88.99.4 lombare Cod. 88.99.1 polso Che cosa è la densitometria
DettagliRelazione presentata a Torino all Incontro Medici Pazienti del 24/11/07
Relazione presentata a Torino all Incontro Medici Pazienti del 24/11/07 NOVITA dal 12 CONGRESSO INTERNAZIONALE SULLA SINDROME DA ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI e dalla 5 CONFERENZA INTERNAZIONALE SU ORMONI
DettagliTelemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico
Telemedicina, Diagnostica Medica e valutazione del quadro clinico L.I.A. - Laboratori di Informatica Applicata - si occupa di ricerca nel settore della telemedicina e delle tecnologie applicate alla diagnostica
DettagliAlterazioni congenite ed acquisite della coagulazione
XL Corso di aggiornamento Alterazioni congenite ed acquisite della coagulazione Focus su: 40 anni dopo: i test di laboratorio e loro utilità clinica nello studio dell emostasi e trombosi Milano, 19-20
DettagliBPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara
BPCO: l avvio di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) nell Azienda USL di Ferrara Carlotta Serenelli *, Sandro Bartalotta **, Mauro Manfredini*** *Dipartimento Cure Primarie Azienda
DettagliUPDATE 2018 IN EMOSTASI E TROMBOSI
UPDATE 2018 IN EMOSTASI E TROMBOSI 21 Maggio 2018 Auditorium S. Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Viale Ferdinando Baldelli, 38-00146 Roma RESPONSABILE SCIENTIFICO Di Felice Giovina Dirigente Biologo
DettagliVALORI o LIVELLI DECISIONALI
In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime
DettagliLa ricerca del sangue occulto: la parola allo specialista di laboratorio
La ricerca del sangue occulto: la parola allo specialista di laboratorio Fiorenza Torricelli Franca Zambelli DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE AD ATTIVITÀ INTEGRATA DI MEDICINA DI LABORATORIO Direttore: Dott.
DettagliSINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI
SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi
DettagliGli screening neonatali estesi per le malattie metaboliche
Gli screening neonatali estesi per le malattie metaboliche Elisa Rozzi Servizio Presidi Ospedalieri Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali Assessorato Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna
DettagliI DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS.
I DATI DELLA SURVEY FIMMG-METIS. Come abbiamo visto, i disturbi della tiroide sono estremamente frequenti nella popolazione generale, si associano a numerosi, diversi e spesso aspecifici sintomi e costituiscono
DettagliValutazione del rischio emorragico in corso di manovre chirurgiche e manovre invasive. Dr.ssa Laura Contino Anna Rita Pesce
Valutazione del rischio emorragico in corso di manovre chirurgiche e manovre invasive Dr.ssa Laura Contino Anna Rita Pesce Le espressioni cliniche dei disordini dell emostasi si manifestano spesso con
DettagliXLIV Corso di aggiornamento. Alterazioni congenite ed acquisite della coagulazione. Focus su:
XLIV Corso di aggiornamento Alterazioni congenite ed acquisite della coagulazione Focus su: I test di viscoelastometria nello studio della coagulazione del sangue PROGRAMMA Napoli, 28 e 29 Novembre 2018
DettagliREGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -
199 6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 6.4 200 I requisiti relativi alla richiedono che quanto definito sia formalizzato in una serie di documenti che forniscano l evidenza oggettiva
DettagliMappatura dei Centri FCSA. N.Erba 2017
Mappatura dei Centri FCSA N.Erba 2017 fonte Registro delle attività organizzative, gestionali e cliniche del Centro obbligo di aggiornamento entro il 31 marzo di ogni anno Su 290 centri federati, 249 hanno
DettagliL organizzazione assistenziale reumatologica nella USL Toscana Centro. Dr. Fabrizio Cantini Dr. Alessandro Mannoni
L organizzazione assistenziale reumatologica nella USL Toscana Centro Dr. Fabrizio Cantini Dr. Alessandro Mannoni Frequenza delle Mal. Reumatiche in Italia - SIR 1990 Malattia N casi % ARTROSI 4.500.000
DettagliR. Marchitiello A. Sica G. Esposito. Dr.ssa Rosita Marchitiello U.O.C. Patologia Clinica P.O. Umberto I - Nocera Inferiore
IL SOVRAFFOLLAMENTO TRA LE CAUSE DI ERRORE NELLA MEDICINA DI LABORATORIO FORMULAZIONE DELLE LINEE GUIDA PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO R. Marchitiello A. Sica G. Esposito Dr.ssa Rosita Marchitiello U.O.C.
DettagliPRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative
PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione
DettagliAspetti della responsabilità professionale per il MMG alla luce dei nuovo dispositivi di legge. (8 marzo 2017 n dicembre2017 n.
Aspetti della responsabilità professionale per il MMG alla luce dei nuovo dispositivi di legge (8 marzo 2017 n.24 22 dicembre2017 n.219) Legge 22/12/2017 Art 1 Consenso informato Art 2 Terapia del dolore
DettagliIL PDTA NELLE MICI, UN ASSISTENZA INFERMIERISTICA AVANZATA : STUDIO SUI FARMACI BIOSIMILARI
IL PDTA NELLE MICI, UN ASSISTENZA INFERMIERISTICA AVANZATA : STUDIO SUI FARMACI BIOSIMILARI Dott.ssa FRANCESCA MARIA ONIDI AZIENDA OSPEDALIERA BROTZU CAGLIARI DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DELLE MICI ITALIA
DettagliIl Punto di Vista del Medico di Medicina Generale. Dott. Dario Bartolucci
Il Punto di Vista del Medico di Medicina Generale Dott. Dario Bartolucci P Indicazioni pratiche per un modello di gestione condiviso tra MMG e Specialista Epatologo del paziente affetto da Epatite C Perché
DettagliPIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE Dr.ssa Maria Brini
ARCISPEDALE S. MARIA NUOVA Azienda Ospedaliera DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA CLINICA Direttore : Dr. Maria Brini Laboratorio Analisi Chimico Cliniche Primario: Dr. Maria Brini PIASTRINOPENIE E PIASTRINOPATIE
DettagliALLEGATO A. Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale
ALLEGATO A Raccomandazioni per la realizzazione di un programma di Antibiotic Stewardship in ospedale Premessa In Toscana, negli ospedali durante il 2014 sono stati consumati 88,9 DDD di antibiotici per
DettagliPROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO
OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)
DettagliTappe essenziali nella proposta di diagnosi prenatale SAPERE PER SCEGLIERE
DIAGNOSI PRENATALE la diagnosi prenatale è un insieme di indagini strumentali e di laboratorio finalizzate al monitoraggio dello stato di salute del concepito durante tutto il decorso della gravidanza
DettagliPROGETTO TAO Card Veneto Gestione della Terapia Anticoagulante Orale: Modelli a Confronto e Nuove Proposte
PROGETTO TAO Card Veneto Gestione della Terapia Anticoagulante Orale: Modelli a Confronto e Nuove Proposte La terapia anticoagulante orale (TAO) costituisce un trattamento di grande e crescente importanza
Dettagli6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ
176 6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 6.1 177 Questa sezione del D.A. 890/2002 comprende 13 requisiti identificati dalla sigla SVQM.1.1A che richiedono: - la pianificazione dell attività
Dettagli«I TEST DI COAGULAZIONE PER LE PATOLOGIE EMORRAGICHE E TROMBOTICHE IN ETA` PEDIATRICA»
OSPEDALE PEDIATRICO BAMBINO GESÙ ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DIPARTIMENTO DEI LABORATORI PROF.F.CALLEA U. O. DI EMATOLOGIA PEDIATRICA PROF. G. DE ROSSI CORSO DI AGGIORNAMENTO IN
DettagliTromboEmbolismo Venoso
TromboEmbolismo Venoso Fattori di Rischio Emilio Santoro UOC Medicina Casentino TEV: FATTORI DI RISCHIO Il rischio individuale di tromboembolia venosa varia in misura rilevante ed è il risultato dell
DettagliPA.GRC.06 E LA GESTIONE DELLA BUONA PRATICA PER LA PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO
Pag.: 1 di 5 PROCEDURA AZIENDALE PER IL RECEPIMENTO E LA GESTIONE DELLA BUONA PRATICA PER LA PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA Indice delle revisioni Codice Documento
DettagliINDICATORI ED ELEMENTI DI ANALISI DEGLI ASPETTI CLINICI NELLE UU.OO. DI LECCO E MERATE
Attivitàdi tipo sub acuto, criteri di accreditamento e appropriatezza: percorso in atto e prospettive INDICATORI ED ELEMENTI DI ANALISI DEGLI ASPETTI CLINICI NELLE UU.OO. DI LECCO E MERATE Massimo Vanoli
DettagliIl Documento. Conferenza Stato Regioni
Il Documento Ministero della Salute 29 aprile 2010 Conferenza Stato Regioni 29 aprile 2010 Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sul documento elaborato dal Ministero della Salute recante
DettagliIl futuro nella Gestione della Terapia Anticoagulante Orale. Relatore: Dr. Carla Lombardo
Il futuro nella Gestione della Terapia Anticoagulante Orale Relatore: Dr. Carla Lombardo Diffusione computers. Sviluppo reti di comunicazione dati. Determinazione INR con i Coagulometri portatili, su sangue
DettagliL ANGOLO ENDOSCOPICO: ISTRUZIONI PER L USO. V. Napolitano INDICAZIONI ALL ENDOSCOPIA
L ANGOLO ENDOSCOPICO: ISTRUZIONI PER L USO INDICAZIONI ALL ENDOSCOPIA V. Napolitano Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica Dir. Prof. C. Pignatelli
DettagliApproccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti
Approccio ai problemi di emostasi e trombosi in un contesto di area vasta Dott. Marco Rosetti Ematologia - Laboratorio di Area Vasta Romagna (Pievesestina) e-mail: mrosetti@ausl-cesena.emr.it Provincia
DettagliIl nuovo protocollo diagnostico terapeutico dello screening colo-rettale Patrizia Landi AUSL di Bologna Ass. Politiche per la Salute RER
Il nuovo protocollo diagnostico terapeutico dello screening colo-rettale Patrizia Landi AUSL di Bologna Ass. Politiche per la Salute RER Perchè un protocollo Le organizzazioni che forniscono prestazioni
DettagliURGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA
URGENZE VASCOLARI TRAUMATOLOGIA. PATOLOGIA ISCHEMICA. ANEURISMI. TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA 1,6 16 2,5 0,1 17,6 32
DettagliAnalisi dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni specialistiche
Analisi dei ricoveri ospedalieri e delle prestazioni specialistiche 311.979 pazienti che hanno ricevuto nell anno 2006 almeno una prescrizione di farmaci antidiabetici 74.206 (23,8%) pazienti con diabete
DettagliPiano formativo del Master biennale di II livello in ANGIOLOGIA - cod
Piano formativo del Master biennale di II livello in ANGIOLOGIA - cod. 26128 Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialistica PARIDE STEFANINI Facoltà di Farmacia e Medicina Direttore del Master: Prof
DettagliFINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon
Roma - 30 Gennaio 2016 Ospedale Sandro Pertini FINALITA' DELLO SCREENING Neoplasie del colon Dott.ssa Sofia Bencivenni U.O. Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva Ospedale Orlandi - Bussolengo (VR)
DettagliREALTA E PROSPETTIVE DEL CENTRO F.C.S.A. N. 72
D I S T R E T T O O S P E D A L I E R O T P 2 P. O. A. A J E L L O M A Z A R A D E L V A L L O U. O. DI P A T O L O G I A C L I N I C A D I R E T T O R E : F. C A L C A R A REALTA E PROSPETTIVE DEL CENTRO
DettagliEUROPA DONNA lobby In Italia 100 Associazioni donne
EUROPA DONNA ITALIA Il Movimento che rappresenta i diritti delle Donne nella prevenzione e nella cura del tumore al seno presso le Istituzioni pubbliche nazionali e territoriali EUROPA DONNA Coalizione
DettagliCOMPLICANZE MATERNE SEVERE DURANTE IL PARTO ED IL PUERPERIO (PARTO NATURALE) PROTOCOLLO OPERATIVO
COMPLICANZE MATERNE SEVERE DURANTE IL PARTO ED IL PUERPERIO (PARTO NATURALE) PROTOCOLLO OPERATIVO - Definizione Per struttura di ricovero: Proporzione di complicanze materne gravi entro i 42 giorni successivi
DettagliL educazione del paziente anticoagulato
L educazione del paziente anticoagulato Laura Contino S.S.Emostasi e Trombosi Dipartimento Medicina Specialistica Azienda Ospedaliera «SS Antonio e Biagio» ALESSANDRIA XXV Congresso Nazionale FCSA Bologna
DettagliMalattie Rare: Il ruolo del MMG
Corso di formazione sul campo a cura dell Osservatorio Nazionale SIFO PROGETTO OSSERVATORIO MALATTIE RARE 3 GIUGNO 2015 ROMA EUROSKY TOWER Loris Pagano Malattie Rare: Il ruolo del MMG Tra i 1500 assistiti
DettagliUOC Radiologia ULSS 20 Direttore dott.ssa Francesca Fornasa IMAGING E APPROPRIATEZZA SENOLOGIA CLINICA
UOC Radiologia ULSS 20 Direttore dott.ssa Francesca Fornasa IMAGING E APPROPRIATEZZA SENOLOGIA CLINICA UOS SENOLOGIA dott.ssa Stella Laveneziana S.Bonifacio 2 febbraio 2013 DIAGNOSTICA SENOLOGICA CLINICA
DettagliAPPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA. Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA
APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA GRUPPO DI LAVORO MMG Endoscopisti ASMN, ASL, Privato accreditato Gastroenterologi
DettagliAPPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA
APPROPRIATEZZA DELLE RICHIESTE DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA Confronto con il lavoro del 2006 della provincia di REGGIO EMILIA GRUPPO DI LAVORO MMG Endoscopisti ASMN, ASL, Privato accreditato Gastroenterologi
DettagliLa disomogeneità riscontrata sottolinea la necessità di procedere ad una revisione organizzativa.
REGIONE PIEMONTE BU15 12/04/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 19 marzo 2012, n. 58-3568 Disposizioni attuative dell'accordo Stato Regioni Province Autonome del 29.4.2010 "Linee di indirizzo per
DettagliREGIONE SICILIANA Universitaria Vittorio Emanuele, Ferrarotto, S. Bambino Catania ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE - I PARTE -
187 6. GESTIONE, VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO DELLA QUALITÀ 6.3 188 Le attività da svolgere per soddisfare i requisiti relativi alla gestione, valutazione e miglioramento della qualità consistono nella:
DettagliComorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index)
Comorbosità CIRS (Cumulative illness Rating Scale) IDS (Index of Disease Severity) CCI (Charlson Comorbidity index) Epidemiologia della multimorbosità nell anziano Riguarda 1/4 della popolazione generale
DettagliAllegato 3/A Giudizi individuali sulla discussione dei titoli
Allegato 3/A Giudizi individuali sulla discussione dei titoli CANDIDATO: BADOLATO RAFFAELE Il Candidato nel discutere le sue pubblicazioni ha esposto con precisione e chiarezza espositiva, con pertinenza
DettagliTEST IN VIVO I TEST CUTANEI
TEST IN VIVO I TEST CUTANEI Lo Skin Prick Test consiste nell applicare una goccia di estratto allergenico sulla cute dell avambraccio facendola penetrare negli strati superficiali della pelle tramite la
DettagliUso corretto dei marcatori tumorali
Uso corretto dei marcatori tumorali Il giorno 22 ottobre 2005 si è tenuto un corso di aggiornamento al quale hanno partecipato parecchi medici di medicina generale della ASL2. Riteniamo utile riportare
DettagliI NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI: COME CAMBIA L ORGANIZZAZIONE DI UN CENTRO TROMBOSI
I NUOVI ANTICOAGULANTI ORALI: COME CAMBIA L ORGANIZZAZIONE DI UN CENTRO TROMBOSI ZECCA CINZIA CENTRO EMOSTASI E TROMBOSI LABORATORIO ANALISI CHIMICO-CLINICHE E MICROBIOLOGICHE Istituti Ospitalieri di Cremona
DettagliAPPROPPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLE EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE E FONDAPARINUX
Dott Domenico Tartaglia: Resp.DPC ASL AV - Dott Saverio Genua: Segretario SIMG AV APPROPPRIATEZZA PRESCRITTIVA DELLE EPARINE A BASSO PESO MOLECOLARE E FONDAPARINUX La prescrizione di eparine a basso peso
DettagliChiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale
Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del
DettagliI piani terapeutici regionali e l appropriatezza d uso dei NAO
I piani terapeutici regionali e l appropriatezza d uso dei NAO Giulio Formoso Anna Maria Marata ISS, 14 luglio 2016 Servizio Assistenza Territoriale Area Farmaco e Dispositivi Medici 1. Il contesto: studi
Dettagli