17605/13 ans/ans/va/s 1 DG B 4A

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1 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 10 dicembre 2013 (12.12) (OR. en) 17605/13 SOC 1029 EGC 30 NOTA del: Segretariato generale del Consiglio alle: Delegazioni n. doc. prec.: 15905/13 SOC 913 EGC 18 Oggetto: L'efficacia dei meccanismi istituzionali per il progresso delle donne e la parità di genere - Conclusioni del Consiglio Si allega per le delegazioni la versione definitiva delle conclusioni adottate dal Consiglio EPSCO il 9 dicembre /13 ans/ans/va/s 1

2 L'efficacia dei meccanismi istituzionali per il progresso delle donne e la parità di genere Conclusioni del Consiglio 1 OSSERVANDO QUANTO SEGUE: 1. La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell'unione europea sancito dai trattati e uno degli obiettivi e compiti dell'unione europea; inoltre, l'integrazione del principio di parità tra donne e uomini in tutte le sue azioni rappresenta una missione specifica dell'unione La dichiarazione e piattaforma d'azione di Pechino, adottate in occasione della quarta conferenza mondiale sulle donne svoltasi nel 1995, individuano i "meccanismi istituzionali per il progresso delle donne" come uno dei dodici settori critici (di seguito, "meccanismi istituzionali"). Ne definiscono il ruolo come, "in particolare, delineare politiche di promozione delle donne, favorirne l applicazione, il controllo, la valutazione e intraprendere azioni di sensibilizzazione e mobilitare il sostegno in loro favore" 3. Meccanismi istituzionali che funzionino correttamente e siano dotati di risorse adeguate sono prerequisiti essenziali per garantire il progresso in tutti gli altri settori critici. 3. Nel Patto europeo per la parità di genere ( ) 4, adottato nel marzo 2011, il Consiglio ha ribadito il suo impegno di rafforzare la governance tramite l'integrazione di genere introducendo la prospettiva di genere in tutti i settori di intervento, incluse le azioni esterne dell'ue; ha inoltre incoraggiato gli Stati membri e la Commissione, in particolare mediante Eurostat, a sviluppare ulteriormente le statistiche e gli indicatori esistenti disaggregati per sesso e ad avvalersi pienamente delle capacità dell'istituto europeo per la parità di genere (EIGE) Conclusioni adottate nel quadro dell'esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino, con particolare riguardo al settore critico "H: meccanismi istituzionali per il progresso delle donne". Articolo 2 e articolo 3, paragrafo 3 del TUE e articolo 8 del TFUE. Piattaforma d'azione di Pechino, punto / /13 ans/ans/va/s 2

3 4. Il 21 settembre 2010 la Commissione europea ha adottato la sua nuova Strategia per la parità tra donne e uomini , che individua "la gestione e gli strumenti della parità di genere" come una priorità orizzontale e sottolinea l'importanza di rafforzare la cooperazione con le pertinenti parti istituzionali interessate. 5. Le direttive 2004/113/CE, 2006/54/CE e 2010/41/UE hanno imposto agli Stati membri di designare uno o più organismi per la promozione, l'analisi, il monitoraggio ed il sostegno alla parità di trattamento di tutte le persone senza discriminazioni fondate sul sesso; tali organismi avranno la competenza di fornire alle vittime di discriminazione un'assistenza indipendente per avviare una procedura per discriminazione, condurre inchieste indipendenti in materia di discriminazione, pubblicare relazioni indipendenti e formulare raccomandazioni su tutte le questioni connesse a tale discriminazione, e scambiare le informazioni disponibili con i corrispondenti organismi europei come l'eige. 6. Benché l'unione europea disponga di un significativo corpus legislativo che promuove il rispetto del principio della parità di trattamento fra donne e uomini in settori quali l'occupazione e l'accesso ai beni e ai servizi, le relazioni annuali della Commissione europea sui progressi della parità tra donne e uomini dimostrano che la parità di genere de facto deve essere ancora conseguita. Questa situazione è ulteriormente dimostrata dall'indice sulla parità tra donne e uomini 6, elaborato dall'eige e pubblicato di recente, e confermata dal lavoro svolto nel quadro della strategia "Europa 2020", comprese le raccomandazioni specifiche per paese rivolte agli Stati membri. 7. Le presenti conclusioni si fondano sugli impegni politici espressi dal Parlamento europeo, dal Consiglio, dalla Commissione e da altre parti interessate in tale settore, compresi i documenti elencati nell'allegato II /10. EIGE: giugno /13 ans/ans/va/s 3

4 RAMMENTANDO QUANTO SEGUE: 8. Dal 1999 le presidenze dell'ue che si sono succedute hanno sviluppato indicatori su singoli settori critici della piattaforma di Pechino. Il Consiglio ha adottato varie conclusioni in cui approva detti indicatori che facilitano la misurazione dei progressi degli Stati membri verso il raggiungimento degli obiettivi della piattaforma di Pechino. 9. Nelle sue precedenti conclusioni sui "meccanismi istituzionali" (2006), il Consiglio ha incoraggiato gli Stati membri a rafforzare i propri meccanismi istituzionali e ha preso atto di tre indicatori: (1) ruolo della responsabilità governativa nella promozione della parità di genere; (2a) risorse in termini di personale dell'organo governativo per la parità di genere; (2b) risorse in termini di personale dell'organo o degli organi preposti alla promozione della parità di trattamento tra donne e uomini; e (3) integrazione di genere. Il Consiglio ha incoraggiato gli Stati membri e la Commissione a fornire sostegno agli uffici statistici a livello nazionale e dell'ue, in modo che tutte le pertinenti statistiche ufficiali sulle persone siano rilevate, raccolte, analizzate e presentate in base al genere e rispecchino le questioni e i problemi connessi alla tematica "donne e uomini" e alla promozione della parità di genere. 10. Nelle sue conclusioni "Pechino 15 anni dopo: analisi dei progressi compiuti" (2009), il Consiglio ha sottolineato che l'integrazione di genere e le azioni specifiche mirate a promuovere la parità di genere costituiscono strategie sinergiche e che le strutture e i metodi devono essere rafforzati ed efficacemente utilizzati a livello sia nazionale che dell'ue. 11. Nel 2009 il Comitato consultivo per l'uguaglianza delle possibilità tra le donne e gli uomini della Commissione europea ha raccomandato di garantire che la dimensione di genere sia efficacemente integrata nel lavoro delle amministrazioni nazionali e, in particolare, che i responsabili delle amministrazioni nazionali per la parità di genere ricevano un sostegno e risorse adeguati /13 ans/ans/va/s 4

5 12. ACCOGLIENDO CON FAVORE la relazione dell'eige sull'esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino da parte degli Stati membri dell'ue: meccanismi istituzionali per il progresso della parità di genere 7, elaborata su richiesta della presidenza lituana, che fornisce un quadro generale degli sviluppi dei meccanismi istituzionali degli Stati membri dal 2006 utilizzando gli indicatori indicati sopra, valuta i progressi nell'attuazione degli obiettivi del settore critico H della piattaforma d'azione di Pechino e fornisce conclusioni e raccomandazioni. Nella sua relazione l'eige ha elaborato anche un nuovo indicatore per il futuro esame dei progressi. 13. RICONOSCENDO gli sforzi degli Stati membri per rafforzare l'efficacia degli organi pubblici per la parità di genere mediante l'ampliamento dell'ambito delle loro funzioni, il rafforzamento del coinvolgimento della società civile, in particolare le organizzazioni delle donne e le organizzazioni non governative che promuovono la parità di genere, e il potenziamento della responsabilità delle politiche per la parità di genere e la creazione di strutture per l'integrazione di genere. 14. OSSERVANDO che, come mette in luce la relazione dell'eige citata, lo status della responsabilità governativa nella promozione della parità di genere non ha registrato progressi considerevoli dal 2005 in alcuni Stati membri 8, che gli organi attivi nel campo della parità responsabili di far fronte a varie cause di discriminazione non possono sempre fornire informazioni riguardo alle risorse in termini di organico assegnate alla lotta contro la discriminazione fondata sul sesso, il che ostacola il monitoraggio dei progressi registrati riguardo all'indicatore 2b, e che l'uso dei metodi e degli strumenti per l'integrazione di genere è tuttora raro e non correttamente istituzionalizzato in vari Stati membri /13 ADD 1. Cfr /06 ADD 1 + COR /13 ans/ans/va/s 5

6 SOTTOLINEANDO CHE: 15. Le politiche volte a promuovere la parità di genere sono vitali per la crescita economica, la prosperità e la competitività. La piena ed efficace partecipazione su un piano di parità di donne e uomini a tutti i settori, in particolare l'occupazione, contribuisce a conseguire gli obiettivi della strategia "Europa 2020". La dichiarazione del trio di presidenza sulla parità fra donne e uomini firmata da Irlanda, Lituania e Grecia afferma che per raggiungere la parità de facto fra donne e uomini in tutti i settori di intervento sono necessarie una governance e un'attuazione efficaci. RIBADENDO CHE: 16. I meccanismi istituzionali svolgono un ruolo fondamentale per accelerare la realizzazione della parità de facto fra donne e uomini nell'unione europea e meccanismi forti e sostenibili sono necessari per sviluppare, attuare e monitorare le pertinenti politiche, al fine di garantire che la parità di genere continui a occupare un posto di primo piano nell'agenda politica. 17. PRENDENDO ATTO degli esiti dello scambio di opinioni tenutosi nel corso della conferenza organizzata dalla presidenza lituana a Vilnius il 13 settembre sulla parità de facto fra donne e uomini come contributo al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020: l'efficacia dei meccanismi istituzionali. La conferenza ha offerto un'occasione di discutere gli elementi chiave dell'efficace ed efficiente funzionamento dei meccanismi istituzionali e le relative le sfide. 18. PRENDENDO ATTO dell'indicatore qui di seguito elaborato dall'eige nella suddetta relazione per misurare i progressi in questo settore: Indicatore 4: Produzione e diffusione di statistiche disaggregate per sesso. Tale indicatore si aggiungerà a quelli già disponibili in questo settore come indicato all'allegato I /13 ans/ans/va/s 6

7 IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA INVA GLI STATI MEMBRI, nel pieno rispetto delle differenze fra le specificità delle amministrazioni pubbliche nazionali, a 19. adottare misure attive ed efficaci per accelerare la realizzazione della parità di genere de facto quale elemento essenziale di democrazia e prerequisito per il pieno godimento dei diritti umani, per la crescita economica e per la competitività, anche garantendo l'efficace ed efficiente funzionamento dei meccanismi istituzionali. 20. Continuare a garantire che la parità di genere occupi una posizione di elevata priorità nell'agenda dei governi e che siano perseguiti approcci complementari, in particolare misure volte a combattere la discriminazione fondata sul sesso e politiche volte a promuovere la parità di genere, al fine di accelerare i progressi verso la parità de facto fra donne e uomini. 21. Rafforzare l'efficacia degli organi governativi per la parità di genere ponendoli al livello più alto possibile nel governo, sotto la responsabilità di un ministro, e fornendo loro mandati e poteri chiaramente definiti, compresa la competenza per analizzare e valutare le politiche in vari settori nonché contribuire a esse, per formulare e rivedere normativa, per elaborare e attuare politiche per la parità di genere, e fornendo loro risorse adeguate in termini di organico per adempiere al loro mandato. 22. Garantire che gli organi per la promozione, l'analisi, il monitoraggio e il sostegno alla parità di trattamento di tutte le persone senza discriminazioni fondate sul sesso, in particolare gli organi nel cui mandato rientra la discriminazione in base a vari motivi, nell'adempimento delle loro funzioni indipendenti come previsto dalle pertinenti direttive UE, riservino sufficiente attenzione alla lotta contro la discriminazione fondata sul sesso e alla promozione della parità di trattamento per donne e uomini, e valutino periodicamente la quota di risorse finanziarie e di organico assegnate a tale lavoro /13 ans/ans/va/s 7

8 23. Continuare a migliorare l'efficacia delle politiche relative alla parità di genere adottando il duplice approccio dell'integrazione di genere e delle azioni specifiche, nonché a sviluppare strategie e piani d'azione nazionali che dovrebbero includere obiettivi strategici, obiettivi chiari e misurabili, traguardi e termini specifici, le risorse per l'attuazione, indicatori per il monitoraggio e la valutazione, come pure la rendicontazione periodica sui risultati ottenuti. 24. Potenziare gli sforzi per integrare la parità di genere in tutti i settori di intervento governativi a tutti i livelli tramite il dialogo e la consultazione con tutti i ministeri e dipartimenti e, ad esempio, la nomina di persone responsabili per la parità fra donne e uomini in ciascuno di essi; sviluppando strumenti e metodi di facile applicazione per l'integrazione di genere, come la formazione di genere, la valutazione dell'impatto di genere, il bilancio, il monitoraggio e la valutazione di genere; e promuovendo il loro impiego pratico. 25. Introdurre e/o garantire l'efficace funzionamento delle strutture interministeriali di coordinamento per l'integrazione di genere che coinvolgono attori chiave quali le organizzazioni delle donne e le organizzazioni non governative che promuovono la parità di genere, le parti sociali, il mondo accademico, i governi regionali e locali ove appropriato, e altre parti interessate nel campo della parità di genere, al fine di rafforzare le reti e la cooperazione e di garantire sinergie fra i vari sforzi compiuti per il conseguimento della parità de facto fra donne e uomini. 26. Sensibilizzare sulla parità di genere e i vantaggi dell'integrazione di genere, sfruttando appieno, ove opportuno, le competenze, le conoscenze e i prodotti dell'eige e rafforzare l'esperienza nel campo della parità di genere e dell'integrazione di genere fra i funzionari pubblici nei vari settori, anche fornendo periodicamente sessioni di formazione sulla parità di genere, tenendo conto delle esigenze dei partecipanti, ad esempio, inserendo un modulo formativo sulla parità di genere e l'integrazione di genere nella formazione generale della pubblica amministrazione /13 ans/ans/va/s 8

9 27. Migliorare, in cooperazione con gli uffici statistici nazionali e dell'ue e utilizzando appieno l'eige, la produzione, la diffusione e l'uso di statistiche disaggregate per sesso comparabili, affidabili e regolarmente aggiornate in tutti i settori pertinenti, in particolare nei casi in cui tali dati mancano ancora. Promuovere l'impiego di tali statistiche per la fissazione di obiettivi e indicatori nei pertinenti piani d'azione al fine di misurare e monitorare i progressi e valutare l'efficienza delle politiche in materia di parità di genere e integrazione di genere, sia nel contesto nazionale che in quello dell'ue, in particolare nel quadro della strategia "Europa 2020". 28. Mettere a disposizione di tutti gli utilizzatori statistiche disaggregate per sesso garantendo l'esistenza di pubblicazioni periodiche e/o siti web, lavorando in collaborazione con gli uffici statistici nazionali e dell'ue, nonché facendo pieno uso delle competenze, conoscenze e prodotti dell'eige. INVA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, nell'ambito delle rispettive competenze, a: 29. Continuare a monitorare l'efficacia del funzionamento dei meccanismi istituzionali utilizzando gli indicatori di cui all'allegato I e a sviluppare e migliorare ulteriormente tali indicatori, anche tenendo conto delle diverse strutture di governo degli Stati membri, ad esempio i sistemi federali, al fine di garantire un monitoraggio e una comparabilità efficienti, sfruttando appieno il lavoro dell'eige. 30. Riesaminare periodicamente i progressi compiuti nei settori critici individuati nella piattaforma d'azione di Pechino per cui sono già stati elaborati indicatori, tenere conto dei risultati di tali riesami nella relazione annuale della Commissione sui progressi nella parità tra donne e uomini, e sviluppare indicatori per i settori critici per cui non sono ancora stati elaborati indicatori, sfruttando appieno il lavoro dell'eige /13 ans/ans/va/s 9

10 ALLEGATO I INDICATORI 9 1) Ruolo della responsabilità governativa nella promozione della parità di genere Sono in questione l'esistenza nonché le responsabilità e le competenze dell'organo governativo preposto alla parità di genere. La responsabilità e l'affidabilità del governo e dell'organo cui sono stati conferiti poteri e capacità governative sono condizioni preliminari per un'efficace promozione della parità di genere. 2a) Risorse dell'organo governativo per la parità di genere in termini di organico Adeguate risorse in termini di organico sono una condizione preliminare cruciale per la definizione di efficaci politiche governative in materia di parità di genere. 2b) Risorse in termini di organico dell'organismo designato o degli organismi designati preposti alla promozione della parità di trattamento tra donne e uomini Adeguate risorse in termini di organico rappresentano una condizione preliminare essenziale per promuovere e tutelare efficacemente la parità di trattamento tra donne e uomini in conformità della direttiva 2002/73/CE. 3) Integrazione di genere Gli impegni, le strutture e i metodi governativi per attuare l'integrazione di genere sono decisivi per portare avanti con successo la parità di genere. 9 Cfr / /13 ans/ans/va/s 10 ALLEGATO I

11 NUOVO INDICATORE 4 Indicatore 4: Produzione e diffusione di statistiche disaggregate per sesso. L'indicatore è inteso a misurare l'impegno governativo in materia di produzione e diffusione di statistiche disaggregate per sesso, nonché a individuare i metodi in uso per la diffusione di tali statistiche. La relazione dell'eige indica che un prerequisito importante per politiche e norme efficaci in materia di parità di genere è la disponibilità tempestiva di statistiche di alta qualità disaggregate per sesso. Statistiche disaggregate per sesso di alta qualità, comparabili e affidabili aiutano a individuare i divari di genere e a adeguare le politiche come necessario. Tali statistiche rappresentano uno strumento quantitativo utile per monitorare l'efficacia delle politiche in materia di parità di genere, per valutare in che misura siano stati raggiunti gli obiettivi e per garantire un processo decisionale basato su dati concreti, tempestivo e pertinente. In base alla relazione dell'eige, mentre la maggior parte degli Stati membri raccoglie regolarmente statistiche, non tutti hanno assunto un impegno formale a mettere a disposizione del pubblico tali statistiche e a diffonderle. La maggioranza degli Stati membri pubblica tali statistiche e mette a disposizione la statistiche disaggregate per sesso sul proprio sito web. Tuttavia, l'impegno previsto nel quadro della piattaforma d'azione di Pechino deve ancora essere pienamente realizzato /13 ans/ans/va/s 11 ALLEGATO I

12 ALLEGATO II Riferimenti 1) Legislazione UE Direttiva 2004/113/CE, del 13 dicembre 2004, che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura (GU L 373 del , pagg ). Direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione) (GU L 204 del , pag. 23). Regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Istituto europeo per l uguaglianza di genere (GU L 403 del , pag. 9). Regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell 11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1101/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alla trasmissione all Istituto statistico delle Comunità europee di dati statistici protetti dal segreto, il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie, e la decisione 89/382/CEE, Euratom del Consiglio, che istituisce un comitato del programma statistico delle Comunità europee (GU L 87 del , pag. 164). Direttiva 2010/18/UE del Consiglio, dell'8 marzo 2010, che attua l'accordo quadro riveduto in materia di congedo parentale concluso da BUSINESSEUROPE, UEAPME, CEEP e CES e abroga la direttiva 96/34/CE (GU L 68 del , pag. 13). Direttiva 2010/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, sull'applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un'attività autonoma e che abroga la direttiva 86/613/CEE del Consiglio (GU L 180 del , pag. 1). Regolamento (UE) n. 99/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, relativo al programma statistico europeo (GU L 39 del , pag. 12) /13 ans/ans/va/s 12 ALLEGATO II

13 2) Conclusioni del Consiglio Tutte le conclusioni del Consiglio adottate sull'esame della piattaforma d'azione di Pechino 10 ed in particolare quelle sotto elencate. Conclusioni del Consiglio, del 22 ottobre 1999, sull'esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino ad opera degli Stati membri e delle istituzioni dell'unione europea (11862/99). Conclusioni del Consiglio del 30 novembre e del 1 dicembre 2006 sull'esame dell'attuazione, da parte degli Stati membri e delle istituzioni dell'ue, della piattaforma d'azione di Pechino indicatori concernenti i meccanismi istituzionali. (14376/06) e la relazione di accompagnamento della presidenza finlandese "Meccanismi istituzionali" (14376/06 ADD 1) Conclusioni del Consiglio, del 30 settembre 2009, sull'esame dell'attuazione, da parte degli Stati membri e delle istituzioni dell'ue, della piattaforma d'azione di Pechino: "Pechino 15 anni dopo: analisi dei progressi compiuti" (15992/09). Conclusioni del Consiglio, del 7 marzo 2011, sul Patto europeo per la parità di genere ( ) (GU C 155 del , pag. 10). 3) Consiglio europeo Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Madrid del dicembre 1995 (00400/95) 11. 4) Commissione Comunicazione della Commissione - Maggiore impegno verso la parità tra donne e uomini - Carta per le donne - Dichiarazione della Commissione europea in occasione della giornata internazionale della donna Commemorazione del 15 anniversario dell'adozione della dichiarazione e della piattaforma d'azione della Conferenza mondiale dell'onu sulle donne, svoltasi a Pechino, e del 30 anniversario della Convenzione dell'onu sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (7370/10). Comunicazione della Commissione del 3 marzo 2010: "Europa Una strategia dell'unione europea per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" (COM(2010) 2020 definitivo). Comunicazione della Commissione del 21 settembre 2010: Strategia per la parità tra donne e uomini (13767/10). Documento di lavoro dei servizi della Commissione: "Report on Progress on Equality between Women and Men in 2012" (Relazione sui progressi nella parità tra donne e uomini 2012) (9297/13 ADD 1) Conclusioni nelle quali il Consiglio europeo si è impegnato a monitorare annualmente i progressi nel quadro della piattaforma d'azione di Pechino /13 ans/ans/va/s 13 ALLEGATO II

14 5) Altri Stocktaking study of the effective functioning of national mechanisms for gender equality in Council of Europe member states, CDEG (2004)19 (Studio analitico sull'efficace funzionamento dei meccanismi nazionali per la parità di genere negli Stati membri del Consiglio d'europa, CDEG (2004)19) Recommendation CM/Rec(2007)17 of the Committee of Ministers to member states on gender equality standards and mechanisms (Raccomandazione CM/Rec(2007)17 del comitato dei ministri agli Stati membri sulle norme e i meccanismi di parità di genere), Consiglio d'europa, Comitato consultivo per l'uguaglianza delle possibilità tra le donne e gli uomini della Commissione europea, Opinion on the gender perspective on the response to the economic and financial crisis (Parere sulla prospettiva di genere riguardo alla risposta alla crisi economica e finanziaria), Dichiarazione del trio di presidenza (IE, LT, e EL) sulla parità fra donne e uomini, Dublino, Registrazione audio della conferenza organizzata dalla presidenza lituana su the Effectiveness of Institutional Mechanisms (L'efficacia dei meccanismi istituzionali), Vilnius 2013, Relazione dell'eige intitolata "Review of the implementation of the Beijing Platform for Action in the EU Member States: Institutional Mechanisms for the Advancement of Gender Equality" (Esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino da parte degli Stati membri dell'ue: meccanismi istituzionali per il progresso della parità di genere" /13 ADD /13 ans/ans/va/s 14 ALLEGATO II

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