17605/13 ans/ans/va/s 1 DG B 4A
|
|
- Cipriano Roberti
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 10 dicembre 2013 (12.12) (OR. en) 17605/13 SOC 1029 EGC 30 NOTA del: Segretariato generale del Consiglio alle: Delegazioni n. doc. prec.: 15905/13 SOC 913 EGC 18 Oggetto: L'efficacia dei meccanismi istituzionali per il progresso delle donne e la parità di genere - Conclusioni del Consiglio Si allega per le delegazioni la versione definitiva delle conclusioni adottate dal Consiglio EPSCO il 9 dicembre /13 ans/ans/va/s 1
2 L'efficacia dei meccanismi istituzionali per il progresso delle donne e la parità di genere Conclusioni del Consiglio 1 OSSERVANDO QUANTO SEGUE: 1. La parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell'unione europea sancito dai trattati e uno degli obiettivi e compiti dell'unione europea; inoltre, l'integrazione del principio di parità tra donne e uomini in tutte le sue azioni rappresenta una missione specifica dell'unione La dichiarazione e piattaforma d'azione di Pechino, adottate in occasione della quarta conferenza mondiale sulle donne svoltasi nel 1995, individuano i "meccanismi istituzionali per il progresso delle donne" come uno dei dodici settori critici (di seguito, "meccanismi istituzionali"). Ne definiscono il ruolo come, "in particolare, delineare politiche di promozione delle donne, favorirne l applicazione, il controllo, la valutazione e intraprendere azioni di sensibilizzazione e mobilitare il sostegno in loro favore" 3. Meccanismi istituzionali che funzionino correttamente e siano dotati di risorse adeguate sono prerequisiti essenziali per garantire il progresso in tutti gli altri settori critici. 3. Nel Patto europeo per la parità di genere ( ) 4, adottato nel marzo 2011, il Consiglio ha ribadito il suo impegno di rafforzare la governance tramite l'integrazione di genere introducendo la prospettiva di genere in tutti i settori di intervento, incluse le azioni esterne dell'ue; ha inoltre incoraggiato gli Stati membri e la Commissione, in particolare mediante Eurostat, a sviluppare ulteriormente le statistiche e gli indicatori esistenti disaggregati per sesso e ad avvalersi pienamente delle capacità dell'istituto europeo per la parità di genere (EIGE) Conclusioni adottate nel quadro dell'esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino, con particolare riguardo al settore critico "H: meccanismi istituzionali per il progresso delle donne". Articolo 2 e articolo 3, paragrafo 3 del TUE e articolo 8 del TFUE. Piattaforma d'azione di Pechino, punto / /13 ans/ans/va/s 2
3 4. Il 21 settembre 2010 la Commissione europea ha adottato la sua nuova Strategia per la parità tra donne e uomini , che individua "la gestione e gli strumenti della parità di genere" come una priorità orizzontale e sottolinea l'importanza di rafforzare la cooperazione con le pertinenti parti istituzionali interessate. 5. Le direttive 2004/113/CE, 2006/54/CE e 2010/41/UE hanno imposto agli Stati membri di designare uno o più organismi per la promozione, l'analisi, il monitoraggio ed il sostegno alla parità di trattamento di tutte le persone senza discriminazioni fondate sul sesso; tali organismi avranno la competenza di fornire alle vittime di discriminazione un'assistenza indipendente per avviare una procedura per discriminazione, condurre inchieste indipendenti in materia di discriminazione, pubblicare relazioni indipendenti e formulare raccomandazioni su tutte le questioni connesse a tale discriminazione, e scambiare le informazioni disponibili con i corrispondenti organismi europei come l'eige. 6. Benché l'unione europea disponga di un significativo corpus legislativo che promuove il rispetto del principio della parità di trattamento fra donne e uomini in settori quali l'occupazione e l'accesso ai beni e ai servizi, le relazioni annuali della Commissione europea sui progressi della parità tra donne e uomini dimostrano che la parità di genere de facto deve essere ancora conseguita. Questa situazione è ulteriormente dimostrata dall'indice sulla parità tra donne e uomini 6, elaborato dall'eige e pubblicato di recente, e confermata dal lavoro svolto nel quadro della strategia "Europa 2020", comprese le raccomandazioni specifiche per paese rivolte agli Stati membri. 7. Le presenti conclusioni si fondano sugli impegni politici espressi dal Parlamento europeo, dal Consiglio, dalla Commissione e da altre parti interessate in tale settore, compresi i documenti elencati nell'allegato II /10. EIGE: giugno /13 ans/ans/va/s 3
4 RAMMENTANDO QUANTO SEGUE: 8. Dal 1999 le presidenze dell'ue che si sono succedute hanno sviluppato indicatori su singoli settori critici della piattaforma di Pechino. Il Consiglio ha adottato varie conclusioni in cui approva detti indicatori che facilitano la misurazione dei progressi degli Stati membri verso il raggiungimento degli obiettivi della piattaforma di Pechino. 9. Nelle sue precedenti conclusioni sui "meccanismi istituzionali" (2006), il Consiglio ha incoraggiato gli Stati membri a rafforzare i propri meccanismi istituzionali e ha preso atto di tre indicatori: (1) ruolo della responsabilità governativa nella promozione della parità di genere; (2a) risorse in termini di personale dell'organo governativo per la parità di genere; (2b) risorse in termini di personale dell'organo o degli organi preposti alla promozione della parità di trattamento tra donne e uomini; e (3) integrazione di genere. Il Consiglio ha incoraggiato gli Stati membri e la Commissione a fornire sostegno agli uffici statistici a livello nazionale e dell'ue, in modo che tutte le pertinenti statistiche ufficiali sulle persone siano rilevate, raccolte, analizzate e presentate in base al genere e rispecchino le questioni e i problemi connessi alla tematica "donne e uomini" e alla promozione della parità di genere. 10. Nelle sue conclusioni "Pechino 15 anni dopo: analisi dei progressi compiuti" (2009), il Consiglio ha sottolineato che l'integrazione di genere e le azioni specifiche mirate a promuovere la parità di genere costituiscono strategie sinergiche e che le strutture e i metodi devono essere rafforzati ed efficacemente utilizzati a livello sia nazionale che dell'ue. 11. Nel 2009 il Comitato consultivo per l'uguaglianza delle possibilità tra le donne e gli uomini della Commissione europea ha raccomandato di garantire che la dimensione di genere sia efficacemente integrata nel lavoro delle amministrazioni nazionali e, in particolare, che i responsabili delle amministrazioni nazionali per la parità di genere ricevano un sostegno e risorse adeguati /13 ans/ans/va/s 4
5 12. ACCOGLIENDO CON FAVORE la relazione dell'eige sull'esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino da parte degli Stati membri dell'ue: meccanismi istituzionali per il progresso della parità di genere 7, elaborata su richiesta della presidenza lituana, che fornisce un quadro generale degli sviluppi dei meccanismi istituzionali degli Stati membri dal 2006 utilizzando gli indicatori indicati sopra, valuta i progressi nell'attuazione degli obiettivi del settore critico H della piattaforma d'azione di Pechino e fornisce conclusioni e raccomandazioni. Nella sua relazione l'eige ha elaborato anche un nuovo indicatore per il futuro esame dei progressi. 13. RICONOSCENDO gli sforzi degli Stati membri per rafforzare l'efficacia degli organi pubblici per la parità di genere mediante l'ampliamento dell'ambito delle loro funzioni, il rafforzamento del coinvolgimento della società civile, in particolare le organizzazioni delle donne e le organizzazioni non governative che promuovono la parità di genere, e il potenziamento della responsabilità delle politiche per la parità di genere e la creazione di strutture per l'integrazione di genere. 14. OSSERVANDO che, come mette in luce la relazione dell'eige citata, lo status della responsabilità governativa nella promozione della parità di genere non ha registrato progressi considerevoli dal 2005 in alcuni Stati membri 8, che gli organi attivi nel campo della parità responsabili di far fronte a varie cause di discriminazione non possono sempre fornire informazioni riguardo alle risorse in termini di organico assegnate alla lotta contro la discriminazione fondata sul sesso, il che ostacola il monitoraggio dei progressi registrati riguardo all'indicatore 2b, e che l'uso dei metodi e degli strumenti per l'integrazione di genere è tuttora raro e non correttamente istituzionalizzato in vari Stati membri /13 ADD 1. Cfr /06 ADD 1 + COR /13 ans/ans/va/s 5
6 SOTTOLINEANDO CHE: 15. Le politiche volte a promuovere la parità di genere sono vitali per la crescita economica, la prosperità e la competitività. La piena ed efficace partecipazione su un piano di parità di donne e uomini a tutti i settori, in particolare l'occupazione, contribuisce a conseguire gli obiettivi della strategia "Europa 2020". La dichiarazione del trio di presidenza sulla parità fra donne e uomini firmata da Irlanda, Lituania e Grecia afferma che per raggiungere la parità de facto fra donne e uomini in tutti i settori di intervento sono necessarie una governance e un'attuazione efficaci. RIBADENDO CHE: 16. I meccanismi istituzionali svolgono un ruolo fondamentale per accelerare la realizzazione della parità de facto fra donne e uomini nell'unione europea e meccanismi forti e sostenibili sono necessari per sviluppare, attuare e monitorare le pertinenti politiche, al fine di garantire che la parità di genere continui a occupare un posto di primo piano nell'agenda politica. 17. PRENDENDO ATTO degli esiti dello scambio di opinioni tenutosi nel corso della conferenza organizzata dalla presidenza lituana a Vilnius il 13 settembre sulla parità de facto fra donne e uomini come contributo al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020: l'efficacia dei meccanismi istituzionali. La conferenza ha offerto un'occasione di discutere gli elementi chiave dell'efficace ed efficiente funzionamento dei meccanismi istituzionali e le relative le sfide. 18. PRENDENDO ATTO dell'indicatore qui di seguito elaborato dall'eige nella suddetta relazione per misurare i progressi in questo settore: Indicatore 4: Produzione e diffusione di statistiche disaggregate per sesso. Tale indicatore si aggiungerà a quelli già disponibili in questo settore come indicato all'allegato I /13 ans/ans/va/s 6
7 IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA INVA GLI STATI MEMBRI, nel pieno rispetto delle differenze fra le specificità delle amministrazioni pubbliche nazionali, a 19. adottare misure attive ed efficaci per accelerare la realizzazione della parità di genere de facto quale elemento essenziale di democrazia e prerequisito per il pieno godimento dei diritti umani, per la crescita economica e per la competitività, anche garantendo l'efficace ed efficiente funzionamento dei meccanismi istituzionali. 20. Continuare a garantire che la parità di genere occupi una posizione di elevata priorità nell'agenda dei governi e che siano perseguiti approcci complementari, in particolare misure volte a combattere la discriminazione fondata sul sesso e politiche volte a promuovere la parità di genere, al fine di accelerare i progressi verso la parità de facto fra donne e uomini. 21. Rafforzare l'efficacia degli organi governativi per la parità di genere ponendoli al livello più alto possibile nel governo, sotto la responsabilità di un ministro, e fornendo loro mandati e poteri chiaramente definiti, compresa la competenza per analizzare e valutare le politiche in vari settori nonché contribuire a esse, per formulare e rivedere normativa, per elaborare e attuare politiche per la parità di genere, e fornendo loro risorse adeguate in termini di organico per adempiere al loro mandato. 22. Garantire che gli organi per la promozione, l'analisi, il monitoraggio e il sostegno alla parità di trattamento di tutte le persone senza discriminazioni fondate sul sesso, in particolare gli organi nel cui mandato rientra la discriminazione in base a vari motivi, nell'adempimento delle loro funzioni indipendenti come previsto dalle pertinenti direttive UE, riservino sufficiente attenzione alla lotta contro la discriminazione fondata sul sesso e alla promozione della parità di trattamento per donne e uomini, e valutino periodicamente la quota di risorse finanziarie e di organico assegnate a tale lavoro /13 ans/ans/va/s 7
8 23. Continuare a migliorare l'efficacia delle politiche relative alla parità di genere adottando il duplice approccio dell'integrazione di genere e delle azioni specifiche, nonché a sviluppare strategie e piani d'azione nazionali che dovrebbero includere obiettivi strategici, obiettivi chiari e misurabili, traguardi e termini specifici, le risorse per l'attuazione, indicatori per il monitoraggio e la valutazione, come pure la rendicontazione periodica sui risultati ottenuti. 24. Potenziare gli sforzi per integrare la parità di genere in tutti i settori di intervento governativi a tutti i livelli tramite il dialogo e la consultazione con tutti i ministeri e dipartimenti e, ad esempio, la nomina di persone responsabili per la parità fra donne e uomini in ciascuno di essi; sviluppando strumenti e metodi di facile applicazione per l'integrazione di genere, come la formazione di genere, la valutazione dell'impatto di genere, il bilancio, il monitoraggio e la valutazione di genere; e promuovendo il loro impiego pratico. 25. Introdurre e/o garantire l'efficace funzionamento delle strutture interministeriali di coordinamento per l'integrazione di genere che coinvolgono attori chiave quali le organizzazioni delle donne e le organizzazioni non governative che promuovono la parità di genere, le parti sociali, il mondo accademico, i governi regionali e locali ove appropriato, e altre parti interessate nel campo della parità di genere, al fine di rafforzare le reti e la cooperazione e di garantire sinergie fra i vari sforzi compiuti per il conseguimento della parità de facto fra donne e uomini. 26. Sensibilizzare sulla parità di genere e i vantaggi dell'integrazione di genere, sfruttando appieno, ove opportuno, le competenze, le conoscenze e i prodotti dell'eige e rafforzare l'esperienza nel campo della parità di genere e dell'integrazione di genere fra i funzionari pubblici nei vari settori, anche fornendo periodicamente sessioni di formazione sulla parità di genere, tenendo conto delle esigenze dei partecipanti, ad esempio, inserendo un modulo formativo sulla parità di genere e l'integrazione di genere nella formazione generale della pubblica amministrazione /13 ans/ans/va/s 8
9 27. Migliorare, in cooperazione con gli uffici statistici nazionali e dell'ue e utilizzando appieno l'eige, la produzione, la diffusione e l'uso di statistiche disaggregate per sesso comparabili, affidabili e regolarmente aggiornate in tutti i settori pertinenti, in particolare nei casi in cui tali dati mancano ancora. Promuovere l'impiego di tali statistiche per la fissazione di obiettivi e indicatori nei pertinenti piani d'azione al fine di misurare e monitorare i progressi e valutare l'efficienza delle politiche in materia di parità di genere e integrazione di genere, sia nel contesto nazionale che in quello dell'ue, in particolare nel quadro della strategia "Europa 2020". 28. Mettere a disposizione di tutti gli utilizzatori statistiche disaggregate per sesso garantendo l'esistenza di pubblicazioni periodiche e/o siti web, lavorando in collaborazione con gli uffici statistici nazionali e dell'ue, nonché facendo pieno uso delle competenze, conoscenze e prodotti dell'eige. INVA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE EUROPEA, nell'ambito delle rispettive competenze, a: 29. Continuare a monitorare l'efficacia del funzionamento dei meccanismi istituzionali utilizzando gli indicatori di cui all'allegato I e a sviluppare e migliorare ulteriormente tali indicatori, anche tenendo conto delle diverse strutture di governo degli Stati membri, ad esempio i sistemi federali, al fine di garantire un monitoraggio e una comparabilità efficienti, sfruttando appieno il lavoro dell'eige. 30. Riesaminare periodicamente i progressi compiuti nei settori critici individuati nella piattaforma d'azione di Pechino per cui sono già stati elaborati indicatori, tenere conto dei risultati di tali riesami nella relazione annuale della Commissione sui progressi nella parità tra donne e uomini, e sviluppare indicatori per i settori critici per cui non sono ancora stati elaborati indicatori, sfruttando appieno il lavoro dell'eige /13 ans/ans/va/s 9
10 ALLEGATO I INDICATORI 9 1) Ruolo della responsabilità governativa nella promozione della parità di genere Sono in questione l'esistenza nonché le responsabilità e le competenze dell'organo governativo preposto alla parità di genere. La responsabilità e l'affidabilità del governo e dell'organo cui sono stati conferiti poteri e capacità governative sono condizioni preliminari per un'efficace promozione della parità di genere. 2a) Risorse dell'organo governativo per la parità di genere in termini di organico Adeguate risorse in termini di organico sono una condizione preliminare cruciale per la definizione di efficaci politiche governative in materia di parità di genere. 2b) Risorse in termini di organico dell'organismo designato o degli organismi designati preposti alla promozione della parità di trattamento tra donne e uomini Adeguate risorse in termini di organico rappresentano una condizione preliminare essenziale per promuovere e tutelare efficacemente la parità di trattamento tra donne e uomini in conformità della direttiva 2002/73/CE. 3) Integrazione di genere Gli impegni, le strutture e i metodi governativi per attuare l'integrazione di genere sono decisivi per portare avanti con successo la parità di genere. 9 Cfr / /13 ans/ans/va/s 10 ALLEGATO I
11 NUOVO INDICATORE 4 Indicatore 4: Produzione e diffusione di statistiche disaggregate per sesso. L'indicatore è inteso a misurare l'impegno governativo in materia di produzione e diffusione di statistiche disaggregate per sesso, nonché a individuare i metodi in uso per la diffusione di tali statistiche. La relazione dell'eige indica che un prerequisito importante per politiche e norme efficaci in materia di parità di genere è la disponibilità tempestiva di statistiche di alta qualità disaggregate per sesso. Statistiche disaggregate per sesso di alta qualità, comparabili e affidabili aiutano a individuare i divari di genere e a adeguare le politiche come necessario. Tali statistiche rappresentano uno strumento quantitativo utile per monitorare l'efficacia delle politiche in materia di parità di genere, per valutare in che misura siano stati raggiunti gli obiettivi e per garantire un processo decisionale basato su dati concreti, tempestivo e pertinente. In base alla relazione dell'eige, mentre la maggior parte degli Stati membri raccoglie regolarmente statistiche, non tutti hanno assunto un impegno formale a mettere a disposizione del pubblico tali statistiche e a diffonderle. La maggioranza degli Stati membri pubblica tali statistiche e mette a disposizione la statistiche disaggregate per sesso sul proprio sito web. Tuttavia, l'impegno previsto nel quadro della piattaforma d'azione di Pechino deve ancora essere pienamente realizzato /13 ans/ans/va/s 11 ALLEGATO I
12 ALLEGATO II Riferimenti 1) Legislazione UE Direttiva 2004/113/CE, del 13 dicembre 2004, che attua il principio della parità di trattamento tra uomini e donne per quanto riguarda l'accesso a beni e servizi e la loro fornitura (GU L 373 del , pagg ). Direttiva 2006/54/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, riguardante l'attuazione del principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego (rifusione) (GU L 204 del , pag. 23). Regolamento (CE) n. 1922/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Istituto europeo per l uguaglianza di genere (GU L 403 del , pag. 9). Regolamento (CE) n. 223/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell 11 marzo 2009, relativo alle statistiche europee e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1101/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, relativo alla trasmissione all Istituto statistico delle Comunità europee di dati statistici protetti dal segreto, il regolamento (CE) n. 322/97 del Consiglio, relativo alle statistiche comunitarie, e la decisione 89/382/CEE, Euratom del Consiglio, che istituisce un comitato del programma statistico delle Comunità europee (GU L 87 del , pag. 164). Direttiva 2010/18/UE del Consiglio, dell'8 marzo 2010, che attua l'accordo quadro riveduto in materia di congedo parentale concluso da BUSINESSEUROPE, UEAPME, CEEP e CES e abroga la direttiva 96/34/CE (GU L 68 del , pag. 13). Direttiva 2010/41/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 luglio 2010, sull'applicazione del principio della parità di trattamento fra gli uomini e le donne che esercitano un'attività autonoma e che abroga la direttiva 86/613/CEE del Consiglio (GU L 180 del , pag. 1). Regolamento (UE) n. 99/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 gennaio 2013, relativo al programma statistico europeo (GU L 39 del , pag. 12) /13 ans/ans/va/s 12 ALLEGATO II
13 2) Conclusioni del Consiglio Tutte le conclusioni del Consiglio adottate sull'esame della piattaforma d'azione di Pechino 10 ed in particolare quelle sotto elencate. Conclusioni del Consiglio, del 22 ottobre 1999, sull'esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino ad opera degli Stati membri e delle istituzioni dell'unione europea (11862/99). Conclusioni del Consiglio del 30 novembre e del 1 dicembre 2006 sull'esame dell'attuazione, da parte degli Stati membri e delle istituzioni dell'ue, della piattaforma d'azione di Pechino indicatori concernenti i meccanismi istituzionali. (14376/06) e la relazione di accompagnamento della presidenza finlandese "Meccanismi istituzionali" (14376/06 ADD 1) Conclusioni del Consiglio, del 30 settembre 2009, sull'esame dell'attuazione, da parte degli Stati membri e delle istituzioni dell'ue, della piattaforma d'azione di Pechino: "Pechino 15 anni dopo: analisi dei progressi compiuti" (15992/09). Conclusioni del Consiglio, del 7 marzo 2011, sul Patto europeo per la parità di genere ( ) (GU C 155 del , pag. 10). 3) Consiglio europeo Conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Madrid del dicembre 1995 (00400/95) 11. 4) Commissione Comunicazione della Commissione - Maggiore impegno verso la parità tra donne e uomini - Carta per le donne - Dichiarazione della Commissione europea in occasione della giornata internazionale della donna Commemorazione del 15 anniversario dell'adozione della dichiarazione e della piattaforma d'azione della Conferenza mondiale dell'onu sulle donne, svoltasi a Pechino, e del 30 anniversario della Convenzione dell'onu sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne (7370/10). Comunicazione della Commissione del 3 marzo 2010: "Europa Una strategia dell'unione europea per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" (COM(2010) 2020 definitivo). Comunicazione della Commissione del 21 settembre 2010: Strategia per la parità tra donne e uomini (13767/10). Documento di lavoro dei servizi della Commissione: "Report on Progress on Equality between Women and Men in 2012" (Relazione sui progressi nella parità tra donne e uomini 2012) (9297/13 ADD 1) Conclusioni nelle quali il Consiglio europeo si è impegnato a monitorare annualmente i progressi nel quadro della piattaforma d'azione di Pechino /13 ans/ans/va/s 13 ALLEGATO II
14 5) Altri Stocktaking study of the effective functioning of national mechanisms for gender equality in Council of Europe member states, CDEG (2004)19 (Studio analitico sull'efficace funzionamento dei meccanismi nazionali per la parità di genere negli Stati membri del Consiglio d'europa, CDEG (2004)19) Recommendation CM/Rec(2007)17 of the Committee of Ministers to member states on gender equality standards and mechanisms (Raccomandazione CM/Rec(2007)17 del comitato dei ministri agli Stati membri sulle norme e i meccanismi di parità di genere), Consiglio d'europa, Comitato consultivo per l'uguaglianza delle possibilità tra le donne e gli uomini della Commissione europea, Opinion on the gender perspective on the response to the economic and financial crisis (Parere sulla prospettiva di genere riguardo alla risposta alla crisi economica e finanziaria), Dichiarazione del trio di presidenza (IE, LT, e EL) sulla parità fra donne e uomini, Dublino, Registrazione audio della conferenza organizzata dalla presidenza lituana su the Effectiveness of Institutional Mechanisms (L'efficacia dei meccanismi istituzionali), Vilnius 2013, Relazione dell'eige intitolata "Review of the implementation of the Beijing Platform for Action in the EU Member States: Institutional Mechanisms for the Advancement of Gender Equality" (Esame dell'attuazione della piattaforma d'azione di Pechino da parte degli Stati membri dell'ue: meccanismi istituzionali per il progresso della parità di genere" /13 ADD /13 ans/ans/va/s 14 ALLEGATO II
Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment
Il settore dell industria alimentare nel cammino verso la strategia Europa 2020: promuovere l empowerment dei membri dei Comitati aziendali europei (CAE) di Campofrìo e Conserve Italia Obiettivo generale
DettagliAsociación D E S Y A M. Desarrollo Europeo Sostenible y de Ayuda a las Mujeres
Asociación D E S Y A M Desarrollo Europeo Sostenible y de Ayuda a las Mujeres Cos è L Associazione DESYAM fondata agli inizi del 2014 mira a: Favorire ed aiutare la formazione e lo sviluppo di una società
Dettagli9230/16 deb/zam/am/s 1 DG B 3A - DG G 1A
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 13 giugno 2016 (OR. en) 9230/16 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio ECOFIN 470 UEM 216 SOC 334 EMPL 230 COMPET 304 ENV 349 EDUC 205
Dettagli2015 ANNO EUROPEO PER LO SVILUPPO un opportunità da perseguire
2015 ANNO EUROPEO PER LO SVILUPPO un opportunità da perseguire 13 Aprile 2015 Regione Molise Relatore: Dr.ssa Maria Grazia Rando Funzionario MAECI DGCS referente per il coordinamento della Cooperazione
DettagliCOMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 22.10.2004 COM(2004) 694 definitivo COMUNICAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO Seguito del Libro bianco "Un nuovo impulso per la gioventù europea": bilancio
Dettagli2.13. La collaborazione con le altre organizzazioni internazionali
2.13. La collaborazione con le altre organizzazioni internazionali Il legame esistente tra il Consiglio d Europa e le altre organizzazioni internazionali è un legame molto stretto di collaborazione e cooperazione
DettagliLA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA
LA PARTECIPAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E/O DISABILITÀ ALL ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE SINTESI DELLA POLITICA Contesto della politica Dati internazionali mostrano che le
DettagliSeminario Internazionale. 15 16 Settembre 2005. Milano - Italia Contessa Jolanda Executive Center - Via Murat 21 PROGRAMMA
Federal Academy of Public Administration Bundesakademie für öffentliche Verwaltung im Bundesministerium des Inneren (D) Seminario Internazionale LA STRATEGIA EUROPEA SUL LAVORO: I CAMBIAMENTI IN UNA ECONOMIA
DettagliCOMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 22.12.2008 COM(2008) 882 def. RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL CONSIGLIO, AL PARLAMENTO EUROPEO, AL COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO E AL COMITATO DELLE
DettagliCODICE GLOBALE DI CONDOTTA per il reclutamento internazionale di personale sanitario
CODICE GLOBALE DI CONDOTTA per il reclutamento internazionale di personale sanitario 1 Pubblicato dall Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2010 con il titolo WHO global code of practice on the international
DettagliPiano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNire)
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi Informativi e Statistici Direzione Generale per lo Sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti
DettagliACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA
ACCORDO QUADRO DI SVILUPPO TERRITORIALE PER LA PROMOZIONE DI POLITICHE DI PARITA TRA LA CONSIGLIERA DI PARITA DELLA PROVINCIA DI CREMONA LA PROVINCIA DI CREMONA IL COMUNE DI CREMONA E GLI ENTI PUBBLICI
DettagliPolitiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia
LA MEDICINA DI GENERE: QUALI SCENARI EVOLUTIVI? Politiche sanitarie e medicina di genere in Regione Lombardia Monza 29 novembre 2014 Maria Antonietta Banchero LA SALUTE «Uno stato di completo benessere
DettagliLA NUOVA STAGIONE DEL FONDO SOCIALE 2014-2020. Lea Battistoni Napoli,16 novembre 2011
LA NUOVA STAGIONE DEL FONDO SOCIALE 2014-2020 Lea Battistoni Napoli,16 novembre 2011 Dalla Strategia di Lisbona alla crisi perfetta Strategia di Lisbona dopo crisi 94, sviluppo di una Europa dell euro
DettagliConvegno nazionale Infanzia, diritti, istruzione. I servizi educativi per l infanzia: l il quadro di riferimento Europeo
Convegno nazionale Infanzia, diritti, istruzione I servizi educativi per l infanzia: l il quadro di riferimento Europeo Dr. Arianna Lazzari Gruppo di lavoro tematico sull educazione e cura dell infanzia
DettagliMarino * Introduzione. "Legge-quadro per. straordinarie GE.15-
Comitato per i Diritti Umani Osservazioni conclusive sul terzo rapporto periodico p di San Marino * 1. Il Comitato per i Diritti Umani ha preso in considerazione il terzo rapporto periodico di San Marino
DettagliInfoday Programma Spazio Alpino 2014-2020
Infoday Programma Spazio Alpino 2014-2020 Il Programma e le sue Priorità Milano 04 marzo 2016 Leonardo La Rocca Italian National Contact Point This programme is co- financed by the European Regional Development
DettagliCOMUNE DI TAVULLIA (Provincia di Pesaro e Urbino) PIANO AZIONI POSITIVE 2012-2014
COMUNE DI TAVULLIA (Provincia di Pesaro e Urbino) PIANO AZIONI POSITIVE 2012-2014 APPROVATO CON DELIBERA G.C. N. 8 del 24.01.2012 Premesso che: - Ai sensi dell'art. 48 del D.Lgs. 11.04.2006 n. 198 e s.m.i.
DettagliGLOSSARIO. pag. n. 1/8
GLOSSARIO A Aiuti di Stato Un aiuto di Stato consiste nell'intervento di un autorità pubblica (a livello nazionale, regionale o locale), effettuato tramite risorse pubbliche, per sostenere alcune imprese
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA
SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA
DettagliSISTEMI NORMATIVI E ISTITUZIONALI NAZIONALI E DELL UNIONE EUROPEA NEL SETTORE TURISTICO E DEI BENI CULTURALI
Il turismo nei trattati dell Unione Con la crescente internazionalizzazione dei rapporti turistici ed il conseguente maggior ruolo assunto dal settore turistico nell ambito delle attività economiche ed
DettagliInterventi integrati a supporto delle imprese venete Alte professionalità Politiche attive per il contrasto alla crisi
Interventi integrati a supporto delle imprese venete Alte professionalità Politiche attive per il contrasto alla crisi Linea 3 - II Fase anno 2010 Cos è il Fondo Sociale Europeo Il Fondo Sociale Europeo
DettagliLa Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni
Provincia di Piacenza Settore Sviluppo Economico. Pianificazione e Programmazione Territoriale. Ambiente. Urbanistica La Pianificazione Provinciale quale strumento di supporto ai comuni 1 REPORT MONITORAGGIO
Dettagli3. Si invita il Coreper/Consiglio ad approvare tali orientamenti tra i punti "I/A". 15771/14 nza/bp/s 1 DG D 2A. Consiglio dell'unione europea
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 21 novembre 2014 (OR. en) 15771/14 EJUSTICE 117 JUSTCIV 300 COPEN 295 JAI 909 NOTA PUNTO "I/A" della: presidenza al: Coreper/Consiglio Oggetto: Attuazione del piano
Dettagli1. Termini di riferimento per la presentazione di proposte progettuali nell Ambito tematico: Promozione della cittadinanza globale e diritti umani
ALLEGATO B Regione Toscana Direzione generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali D.C.R. n. 26 del 04/04/2012 Piano Integrato delle attività internazionali PROGETTI DI INTERESSE REGIONALE
DettagliCOMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Proposta di REGOLAMENTO (CE, EURATOM) DEL CONSIGLIO
COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 19.7.2006 COM(2006) 407 definitivo Proposta di REGOLAMENTO (CE, EURATOM) DEL CONSIGLIO che modifica il regolamento (CECA, CEE, Euratom) n. 300/76 che determina
DettagliPOLITICHE ED ESPERIENZE ITALIANE DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY
POLITICHE ED ESPERIENZE ITALIANE DI CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY Gli obiettivi della ricerca fornire uno scenario delle Policy in materia di Corporate Social Responsibility, a partire dall analisi
DettagliXIII. B1 d OL: EN ANLAGE/ANNEXE/ALLEGATO/PRILOGA
Tagung der Alpenkonferenz Réunion de la Conférence alpine Sessione della Conferenza delle Alpi Zasedanje Alpske konference XIII TOP / POJ / ODG / TDR B1 d IT OL: EN ANLAGE/ANNEXE/ALLEGATO/PRILOGA 5 ACXIII_B1d_5_it
DettagliIl Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia
Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo
Dettagli28 obiettivi, 120 sotto-obiettivi e 117 indicatori.
2000 Strategia di Lisbona L Unione Europea si è posta l obiettivo strategico di diventare l'economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica
DettagliPARLAMENTO EUROPEO. Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori
PARLAMENTO EUROPEO 1999 2004 Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori PROVVISORIO 2001/0255(COD) 23 ottobre 2003 ***II PROGETTO DI RACCOMANDAZIONE PER LA SECONDA LETTURA
DettagliDiploma in Management pubblico europeo e politiche economiche
Diploma in Management pubblico europeo e politiche economiche 17 Maggio 4 Novembre 2016 2 Indice 1. Scenario di riferimento 2. Obiettivi 3. Destinatari 4. Linee di azione e programma 5. Coordinamento scientifico
DettagliL'attuazione della Garanzia giovani in Toscana. Francesca Giovani
L'attuazione della Garanzia giovani in Toscana Francesca Giovani Raccomandazione del Consiglio UE del 22 aprile 2013, sull'istituzione della Garanzia per i giovani Garantire che tutti i giovani di età
DettagliUniversità degli Studi di Cagliari CENTRO PER LA QUALITÀ DELL ATENEO PRESIDIO PER LA QUALITÀ Direttore Prof. Roberto Crnjar
Pag. 1 di 7 SOMMARIO 1 Scopo. Pag. 1 2 Applicabilità. Pag. 2 3 Riferimenti Pag. 2 4 Schema generale del processo e canali comunicativi. Pag. 2 4.1 Flusso informativo primario Pag. 2 4.2 Flusso informativo
DettagliIl sistema di misurazione e valutazione dell Università per Stranieri di Perugia. le strutture amministrative
Il sistema di misurazione e valutazione dell Università per Stranieri di Perugia Le attività di misurazione e valutazione riguardano l Ateneo la cui missione consiste nel promuovere la lingua e la cultura
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado RAGAZZI D EUROPA
Prot. n. Casalnuovo di Napoli, / / ATTO D INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO il D.P.R. n.297/94 ; VISTO il D.P.R. n. 275/99; VISTO
DettagliAlbano Laziale, 6 maggio 2015
Il progetto Open Data e l'agenda Digitale Regionale Luisa Romano Programmazione strategica, armonizzazione delle basi dati e agenda digitale Regione Lazio Albano Laziale, 6 maggio 2015 L Agenda Digitale
DettagliGESTIONE DELLE RISORSE Capitolo 6
1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE Le Aree/Servizi che operano nell'ambito del Sistema di gestione per la qualità del DSU Toscana sono identificate in un apposito organigramma, riportato nel capitolo
DettagliLEGGE 92 del 28 giugno 2012. (stralcio) Art. 4 c.51 68 (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente)
LEGGE 92 del 28 giugno 2012 (stralcio) Art. 4 c.51 68 (Sistema Nazionale di Apprendimento Permanente) 51. In linea con le indicazioni dell'unione europea, per apprendimento permanente si intende qualsiasi
Dettagli9227/16 egi/gez/s 1 DG B 3A - DG G 1A
Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 13 giugno 2016 (OR. en) 9227/16 NOTA Origine: Destinatario: Segretariato generale del Consiglio ECOFIN 467 UEM 213 SOC 331 EMPL 227 COMPET 301 ENV 346 EDUC 202
DettagliCONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/080/CR11/C3
CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME 13/080/CR11/C3 Organizzazione del Gruppo per la strategia Macroregionale Adriatico-Ionica (EUSAIR/Italia) della Conferenza delle Regioni e delle Province
DettagliL organizzazione amministrativa per la promozione delle pari opportunità
L organizzazione amministrativa per la promozione delle pari opportunità La struttura del governo Il Governo è l'espressione della maggioranza parlamentare, cioè della coalizione di partiti che hanno ottenuto
DettagliAPPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE
APPLICAZIONE PILOTA DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NELLE AREE PROTETTE Cosa devono sapere le organizzazioni responsabili di aree protette che vogliono sviluppare un sistema di gestione ambientale per
DettagliApprovata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012
Disposizioni in materia di professioni non organizzate Approvata definitivamente dalla Camera dei deputati il 19 dicembre 2012 Art. 1. (Oggetto e definizioni). 1. La presente legge, in attuazione dell
DettagliIl Contesto Europeo di Garanzia Giovani
Il Contesto Europeo di Garanzia Giovani 2000 Lisbona: consiglio europeo su temi economici e sociali Strategia di Lisbona L Europa fissa l ambizioso obiettivo di diventare, in dieci anni, lo spazio economico
DettagliISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER I GIOVANI
ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO PER I GIOVANI STRATEGIE E PROGRAMMI EUROPEI PARLAMENTO EUROPEO BRUXELLES 17.10.2012 DOTT. SALVATORE TRIPODI REGIONE LAZIO (BRUXELLES) - AREA RAPPORTI CON UE La strategia
Dettagli(INAIL 10 dicembre 2003) La qualità della postazione di lavoro come requisito dei processi di e-government. Ing. Claudio Manganelli Componente CNIPA
Ciclo di convegni di studio CNIPA Dalla informatizzazione alla innovazione 2 convegno: La qualità della postazione di lavoro informatizzata del dipendente pubblico (INAIL 10 dicembre 2003) La qualità della
DettagliNapoli, 18.09.2015 Città della Scienza sala Newton Autore: Ing. Almerico Fedele Speaker: Ing. Valerio Teta
IL CAMBIAMENTO POSSIBILE: Modello di Maturità nella norma ISO 9004:2009, LA BASE DI RIFERIMENTO PER PROGETTARE L AUTOVALUTAZIONE Polo Qualità di Napoli - USR per la Campania Napoli, 18.09.2015 Città della
DettagliArt. 9. Acquisizione di beni e servizi attraverso soggetti aggregatori e prezzi di riferimento
TESTO COORDINATO DEL DECRETO-LEGGE 24 aprile 2014, n. 66 Testo del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 (in Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 95 del 24 aprile 2014), coordinato con la legge di conversione
DettagliPIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE DEGLI ENTI DELL AREA VASTA DELL UNIONE TERRE DI CASTELLI
Allegato B alla delibera GU n. 31 del 05.04.2012 PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE DEGLI ENTI DELL AREA VASTA DELL UNIONE TERRE DI CASTELLI (art. 48 del decreto legislativo 11 aprile 2006 n. 198) Premessa
DettagliSTRUMENTI PER COMPETERE: IL DISCIPLINARE TECNICO CERTIFICATO LINEE GUIDA
STRUMENTI PER COMPETERE: IL DISCIPLINARE TECNICO CERTIFICATO Progetto ideato con la collaborazione di Segreteria organizzativa a cura di: LINEE GUIDA PREMESSA Con la presente iniziativa la Camera di Commercio
Dettagli18.10.2008 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 277/23
18.10.2008 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 277/23 REGOLAMENTO (CE) N. 1024/2008 DELLA COMMISSIONE del 17 ottobre 2008 recante modalità d'applicazione del regolamento (CE) n. 2173/2005 del Consiglio
DettagliDiritto alla salute, al lavoro e all inclusione sociale delle donne
CROCE ROSSA ALBANESE / CROCE ROSSA ITALIANA Diritto alla salute, al lavoro e all inclusione sociale delle donne ALBANIA Rapporto attività Novembre 2011 Maggio 2012 Breve descrizione del progetto Il progetto
DettagliMINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DECRETO 5 marzo 2007 Applicazione della direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246,
DettagliUNICAL Facoltà di Economia
UNICAL Facoltà di Economia DIRITTO DELL UNIONE EUROPEA I prof. Alfredo Rizzo alfredo rizzo 1 Lezione 1.bis Cenni di storia dell integrazione europea 1) Amsterdam 2) Nizza alfredo rizzo 2 1) Il Trattato
DettagliInterventi attivati presso il Tribunale di Messina:
Rafforzamento delle capacità d azione delle Autorità per l Amministrazione della Giustizia della Regione Siciliana Tribunale di Messina Tribunale di Palermo Programma Operativo Regionale 2007/2013 del
DettagliSezione A Cos è il Programma di Cooperazione INTERREG Italia-Francia Marittimo? Versione 1. Settembre, 2015
La cooperazione al cuore del Mediterraneo Manuale per la presentazione delle candidature Sezione A Cos è il Programma di Cooperazione INTERREG Italia-Francia Marittimo? Versione 1 Settembre, 2015 Programma
DettagliDiscorso di Mercedes BRESSO
2a sessione plenaria dell'arlem Agadir, 29 gennaio 2011 Discorso di Mercedes BRESSO Copresidente dell'assemblea regionale e locale euromediterranea, Presidente del Comitato delle regioni Fa fede solo il
DettagliMobilità aziendale: sfide e opportunità per il futuro
Mobilità aziendale: sfide e opportunità per il futuro Giornata informativa Svizzera Energia Gestione della mobilità aziendale 15 ottobre 2014 Paradiso Federica Corso Talento Sezione della mobilità Repubblica
DettagliSTUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE
STUDI DI FATTIBILITA E LORO SVILUPPO PROGETTUALE IL CIPE VISTA la legge 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche ed integrazioni (legge quadro in materia di lavori pubblici) che, all art. 14, dispone
DettagliPG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi
Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia
DettagliIl Governo Croato ha adottato la Strategia di Specializzazione Intelligente per il periodo 2014-2020 In data 30 marzo il Governo croato ha adottato
Il Governo Croato ha adottato la Strategia di Specializzazione Intelligente per il periodo 2014-2020 In data 30 marzo il Governo croato ha adottato la Strategia per la specializzazione intelligente della
DettagliAPPENDICE 1. Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze.
APPENDICE 1 Per l ex Catasto, ora Agenzia del Territorio, e la sua attuale struttura dal dgls.300 /99 si riporta (sito internet www.finanze.it): STATUTO AGENZIA DEL TERRITORIO Articolo 1 Agenzia del territorio
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 1287/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
20.12.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 347/33 REGOLAMENTO (UE) N. 1287/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO dell'11 dicembre 2013 che istituisce un programma per la competitività delle
Dettaglietica, economia e lavoro
etica, economia e lavoro Marina Brollo Prof. ordinario di diritto del lavoro Dipartimento di Scienze Giuridiche A.A. 2007-2008 ambiti di azione Valorizzazione del capitale umano Gestione delle risorse
DettagliPROGETTO DI RELAZIONE
Parlamento europeo 2014-2019 Commissione per il mercato interno e la protezione dei consumatori 6.7.2015 2015/2065(INI) PROGETTO DI RELAZIONE sulle pratiche commerciali sleali nella filiera alimentare
DettagliIL QUADRO FINANZIARIO DELL UE 2014-2020 PER LA CRESCITA E LA COESIONE
Workshop: «Le opportunità dell UE per le PMI e le imprese 2014-2020: i finanziamenti europei per la ricerca e innovazione e i programmi Horizon 2020 e COSME» IL QUADRO FINANZIARIO DELL UE 2014-2020 PER
DettagliA relazione dell'assessore De Santis: Visto:
REGIONE PIEMONTE BU23 11/06/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 8 giugno 2015, n. 18-1540 Acquisizione dello standard formativo per l'attivita' di installazione e manutenzione straordinaria di impianti
DettagliLe politiche europee per lo sviluppo territoriale 2014-2020: nuove opportunità per la montagna
Le politiche europee per lo sviluppo territoriale 2014-2020: nuove opportunità per la montagna di Patrizia Messina patrizia.messina@unipd.it Belluno, 1 Febbraio 2013 L orientamento prevalente nelle politiche
DettagliREGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST
REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DEL CONSORZIO SISTEMA BIBLIOTECARIO NORD-OVEST Approvato dal Consiglio d Amministrazione con delibera nr. 10 del 10 dicembre 2008 Modificato con Delibera CDA nr 3 del 7 aprile
DettagliUn'Europa efficiente nell'impiego delle risorse Indagine presso gli enti locali e regionali Sintesi dei risultati
Un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse Indagine presso gli enti locali e regionali Sintesi dei risultati IT Le conclusioni qui presentate si basano sulla nota del dossier intitolata Assessment
DettagliOggetto : Approvazione del Piano Triennale delle Azioni positive 2015-2017
Estratto del verbale della seduta della Giunta Comunale NUMERO DI REGISTRO SEDUTA DEL 52 18 marzo 2015 Immediatamente Eseguibile Oggetto : Approvazione del Piano Triennale delle Azioni positive 2015-2017
DettagliPUMS per MILANO Politiche e modelli europei Patrizia Malgieri TRT Trasporti e Territorio PIANO URBANO MOBILITÀ SOSTENIBILE MILANO Milano, 03 07 2013
PUMS per MILANO Politiche e modelli europei Patrizia Malgieri TRT Trasporti e Territorio PIANO URBANO MOBILITÀ SOSTENIBILE MILANO Milano, 03 07 2013 PUMS per MILANO Politiche e modelli europei 1. Il perché
DettagliProgrammi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo
Programmi di Finanziamento dell Unione Europea Le Politiche Comunitarie di interesse per il Consiglio dell Ordine degli Psicologi dell Abruzzo Il Consiglio degli Psicologi dell Abruzzo - organizza il corso
DettagliMetodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA
Metodologia per la programmazione, il monitoraggio e la valutazione della formazione nelle PPAA Prof. Guido CAPALDO Roma, 21 maggio 2013 Sala Polifunzionale PCM Come è stata costruita la metodologia Messa
DettagliSEMINARIO SINGLE MARKET FORUM 2014 VERSO UN ATTUAZIONE STRATEGICA DELLE NUOVE DIRETTIVE EUROPEE SUGLI APPALTI PUBBLICI ROMA, 13 FEBBRAIO 2015
SEMINARIO SINGLE MARKET FORUM 2014 VERSO UN ATTUAZIONE STRATEGICA DELLE NUOVE DIRETTIVE EUROPEE SUGLI APPALTI PUBBLICI ROMA, 13 FEBBRAIO 2015 Sessione di apertura Joaquim Nunes De Almeida Commissione Europea,
DettagliLa cooperazione mediterranea: una prospettiva 2014-2020
Regione Siciliana Ufficio di Bruxelles La cooperazione mediterranea: una prospettiva 2014-2020 Giugno 2015 Giornate informative Impresa Europa - Bruxelles Politica europea di vicinato (PEV): 2004 in corso
DettagliPechino 15 anni dopo - Piattaforma delle Nazioni Unite per la parità di genere
P7_TA-PROV(2010)0037 Pechino 15 anni dopo - Piattaforma delle Nazioni Unite per la parità di genere Risoluzione del Parlamento europeo del 25 febbaio 2010 su Pechino +15: Piattaforma d'azione delle Nazioni
DettagliComune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000
Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato
DettagliDECISIONE N. 1904/2006/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
11.7.2007 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 181/15 RETTIFICHE Rettifica della decisione n. 1904/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, che istituisce, per il periodo
DettagliVerso una Strategia RITMI di Educazione Finanziaria
Verso una Strategia RITMI di Educazione La proposta di una Strategia RITMI di Educazione in Italia nasce dalla volontà e l interesse del Consiglio Direttivo della Rete e dal lavoro partecipato e condiviso
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA IL DIRETTORE GENERALE VISTA la Direttiva 95/16/CE del Parlamento
DettagliPatrimonio naturale, culturale e architettonico europeo nelle zone rurali e insulari
P6_TA(2006)0355 Patrimonio naturale, culturale e architettonico europeo nelle zone rurali e insulari Risoluzione del Parlamento europeo sulla tutela del patrimonio naturale, architettonico e culturale
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico
DECRETO MINISTERIALE 108/09 DEL 23/07/2009 PER LA MODERNIZZAZIONE E L ADEGUAMENTO AGLI STANDARD DI SICUREZZA ANCHE PER GLI ASCENSORI ENTRATI IN FUNZIONE PRIMA DEL 1999. Il Ministero dello Sviluppo Economico
Dettagli2) CULTURA - AUDIOVISIVO
Fondi UE a gestione diretta: una panoramica dei nuovi programmi 2014-2020 La futura generazione di programmi sarà caratterizzata da alcuni elementi di fondo: nel settennio 2014-2020 sarà prioritario concentrarsi
DettagliProtocollo d intesa in materia di richiedenti asilo e rifugiati
Protocollo d intesa in materia di richiedenti asilo e rifugiati LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA e gli ENTI LOCALI: Premesso che: Secondo la Convenzione sullo status di rifugiato delle Nazioni Unite di Ginevra
DettagliSCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI STATUTO
Giurisprudenza SCUOLA BIENNALE DI SPECIALIZZAZIONE PER LE PROFESSIONI LEGALI STATUTO Art. 1 L Università di Bari istituisce presso la Facoltà di Giurisprudenza, ai sensi degli articoli 4, comma 1, legge
DettagliLE OPPORTUNITA UE nell ambito della FORMAZIONE
Workshop I DIRITTI DI CITTADINANZA EUROPEA LE OPPORTUNITA UE nell ambito della FORMAZIONE Roma, 12 marzo 2014 Programmi e fondi europei 2014-2020 sulla formazione FONDI DIRETTI (CE): ERASMUS + FONDI INDIRETTI
DettagliCONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA. Bruxelles, 14 febbraio 2014 (OR. en) 6504/14 ENV 140. NOTA DI TRASMISSIONE Commissione europea
CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA Bruxelles, 14 febbraio 2014 (OR. en) 6504/14 ENV 140 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Commissione europea Destinatario: n. doc. Comm.: D031561/02 Oggetto: Segretariato generale
Dettagli29.3.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 95/39
29.3.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 95/39 DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE del 27 marzo 2014 concernente un contributo finanziario dell Unione a favore di un piano coordinato di
DettagliI ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi
Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Barbara Curcio Rubertini Katia Prati
DettagliTrattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni
2004R2006 IT 08.07.2013 007.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni B REGOLAMENTO (CE) N. 2006/2004 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL
DettagliFrancesco Riganti Guida rapida ai fondi europei 2007 2013
Francesco Riganti Guida rapida ai fondi europei 2007 2013 La programmazione 2007-2013 concorre al conseguimento delle priorità politiche dell'unione Europea, in risposta alle numerose sfide del XXI secolo
DettagliAttività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità
Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità II annualità Obiettivi. costruire capacità di comunicazione e dialogo interculturale tra gli studenti delle scuole di primo e secondo
DettagliL 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007
L 104/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 21.4.2007 REGOLAMENTO (CE) N. 434/2007 DELLA COMMISSIONE del 20 aprile 2007 che modifica il regolamento (CE) n. 1974/2006 recante disposizioni di applicazione
DettagliPARTNER DEL PROGETTO PRO-EE
Comune di Ferrara PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EUROPEO PRO-EE Public Procurement Boosts Energy Efficiency (Gli acquisti verdi promuovono efficienza energetica) 10 ottobre 2008- Cremona Forum Compraverde
Dettaglihttp://www.gazzettaufficiale.it/guridb//dispatcher?task=attocompleto&service=1&dat...
Pagina 1 di 5 MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA DECRETO 11 novembre 2011 Definizione delle caratteristiche delle prove di accesso e delle modalita' di svolgimento dei percorsi
DettagliI programma tematici dell Unione Europea e i servizi di informazione, consulenza e ricerca partner promossi dalla Rete Europe Direct Emilia-Romagna
I programma tematici dell Unione Europea e i servizi di informazione, consulenza e ricerca partner promossi dalla Rete Europe Direct Emilia-Romagna Sasso Marconi, 4 Giugno 2015 A cura di Gianfranco Coda
DettagliGazzetta ufficiale dell'unione europea
L 12/50 19.1.2016 DECISIONE (PESC) 2016/51 DEL CONSIGLIO del 18 gennaio 2016 a sostegno della convenzione sulle armi biologiche e tossiniche (BTWC) nell'ambito della strategia dell'ue contro la proliferazione
DettagliSistema informativo per l invio on line delle domande di ammortizzatori sociali in deroga 26/07/10
Sistema informativo per l invio on line delle domande di ammortizzatori sociali in deroga 26/07/10 Sistema Informativo lavoro BASIL Il sistema Basil consente ai Centri per l Impiego: Gestione della scheda
Dettagli