Ciclo di lezioni «Democrazia e democratizzazione»

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1 Ciclo di lezioni «Democrazia e democratizzazione» Prossimi incontri Giovedì 14 Marzo, h.12:30-14:00 Le conseguenze socioeconomiche della democratizzazione (cap.9) Lunedì 18 Marzo, h.10:30-12:00 Le conseguenze socioeconomiche della democratizzazione (cap.9) + Ripasso seconda parte programma Mercoledì 27 Marzo, h.08:30, Aula 10 Seconda prova frequentanti Programma seconda prova per il ciclo Democrazia e democratizzazione Le transizioni democratiche (cap.8) I processi di autocratizzazione Le conseguenze della democratizzazione (cap. 9 La democrazia fa la differenza?)

2 La democrazia fa la differenza? Clark, Golder & Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011, cap.9 Andrea Cassani, Università degli Studi di Milano Ciclo «Democrazia e democratizzazione PIS GLO»

3 LE CONSEGUENZE DELLA DEMOCRATIZZAZIONE Finora abbiamo trattato la democrazia come l oggetto da spiegare, o variabile dipendente: Cosa è la democrazia; Quali fattori favoriscono l instaurazione (e la sopravvivenza) della democrazia; Come gli stati diventano democratici. Finora abbiamo anche più o meno implicitamente dato per scontato che la democrazia, in quanto tale, sia un bene universalmente desiderabile. Non è necessariamente così: Soprattutto nelle democrazie giovani, i cittadini valuteranno la democrazia anche in base a come le loro condizioni di vita sono cambiate in seguito alla sua instaurazione. I recenti processi di autocratizzazione dimostrano che, in alcuni casi, la democrazia «non funziona». Nel valutare i diversi regimi politici (la loro desiderabilità), occorre anche considerare la loro performance.

4 Nuove domande di ricerca Esistono differenze sistematiche nella performance delle democrazie e delle autocrazie? La democratizzazione produce un miglioramento nelle condizioni di vita materiali dei cittadini? Se sì, perchè? Una nuova prospettiva di ricerca Variabile indipendente Variabile dipendente Democrazia? Una forma di regime politico il cui funzionamento, al di là delle libertà e dei diritti che esso incarna, innesca una serie di meccanismi aventi come effetto collaterale determinati risultati concreti (positivi o negativi).

5 QUALI CONSEGUENZE? Alcune ipotesi che sono state studiate: Politiche Economiche Sociali La democrazia promuove lo stato di diritto; disincentiva corruzione e clientelismo; aumenta la legittimità internazionale; riduce il rischio di guerra civile; riduce il rischio di guerre tra stati. La democrazia favorisce la crescita economica; attrae capitali esteri; è condizione per ricevere assistenza allo sviluppo. La democrazia diminuisce l estrema povertà; incentiva l adozione di politiche redistributive; aumenta gli investimenti nei servizi sociali (welfare). Ci concentreremo su alcune di queste

6 UN PO DI EVIDENZA EMPIRICA Variabile indipendente = Democrazia (indice Polity IV) Variabile dipendente = Performance dei paesi nella sanità (vari indicatori, World Bank) Nascite riceventi assistenza medica Donne riceventi cure preparto

7 Vaccinazioni Mortalità infantile Tutti questi grafici mostrano che alti livelli di democrazia corrispondono a buoni risultati nel settore della sanità. Aspettativa di vita

8 DEMOCRAZIA E WELFARE Perché i regimi democratici tendono a «prendersi cura» dei propri cittadini, offrendo loro migliori servizi sociali (es. Sanità)? Esaminiamo le implicazioni che le due dimensioni fondamentali della democrazia competizione e partecipazione politica possono avere nel rapporto tra governanti e governati. Alcuni argomenti teorici: Elettore mediano (enfasi su competizione) Accountability verticale (enfasi su partecipazione) Comunicazione (enfasi su libertà di espressione, cf. Dahl)

9 Teorema dell elettore mediano (median voter) Cosa è la mediana (e come si distingue dalla media)? Data una distribuzione di valori, la mediana corrisponde al valore dell unità che si trova nel mezzo della distribuzione. Es: Al termine del 1 anno, lo studente di GLO Andrea avrà sostenuto 7 esami, ottenendo i seguenti voti: 19, 21, 21, 22, 27, 29, 30 voto medio = (somma dei voti) / 7 = 24,1 voto mediano = 22 Assumiamo un sistema bipartitico e che la condizione socioeconomica sia la questione più rilevante nel determinare il voto dei cittadini. Per vincere, un partito dovrà conquistare un voto più degli altri, ovvero dovrà adottare un programma elettorale capace di intercettare le prefenze del 50%+1 dei cittadini. Il cittadino «+1» è l elettore decisivo, ovvero il cittadino il cui voto determinerà il vincitore della competizione elettorale. Per intercettare il suo voto, i partiti in competizione dovranno adottare un programma elettorale mirato alle sue preferenze, che sono determinate dalla sua condizione socioeconomica. ma qual è la condizione socioeconomica dell elettore decisivo?

10 Popolazione Se nel voto conta solo la condizione socioeconomica, possiamo ordinare i cittadini (o elettori) in base al loro reddito. L elettore decisivo (50%+1) corrisponderà al cittadino con il reddito mediano, ovvero che ha lo stesso numero di cittadini più ricchi e più poveri di lei/lui. A quanto ammonta il reddito mediano? Tipicamente, in una società il reddito è distribuito in maniera iniqua tanti cittadini nelle fasce di reddito medio-basse pochi cittadini nelle fasce di reddito alte L elettore con il reddito mediano, il cui voto sarà decisivo per l esito delle elezioni, ha un reddito medio-basso. Per vincere le elezioni, i leader politici dovranno adottare programmi elettorali mirati alle preferenze dell elettore (con il reddito) mediano, e quindi alle esigenze delle fasce meno abbienti della società. Reddito L elettore mediano si troverà più o meno in questa fascia di reddito

11 Altri argomenti teorici, secondo cui la democrazia dovrebbe richiamare l attenzione dei governanti sulle condizioni di vita dei cittadini: Accountability verticale Le elezioni a suffragio universale rappresentano un canale piuttosto semplice ed efficace attraverso cui i cittadini possono punire un governo (votando per l opposizione). Questo dovrebbe rendere i governi più responsabili nell utilizzo delle risorse pubbliche e attenti alle esigenze dei cittadini. Comunicazione La libertà di espressione (libertà di protesta, di informazione) favorisce una più intensa comunicazione tra governo e cittadini e un maggior flusso di informazioni «dal basso». vs. Dissimulazione delle preferenze nei regimi autoritari Questo dovrebbe migliorare la conoscenza da parte di chi sta al governo della società, delle condizioni di vita dei cittadini e delle loro esigenze.

12 Vaccinazioni Mortalità infantile Spostiamo l attenzione sui livelli intermedi di democrazia, che corrispondono ai cosidetti regimi ibridi o autocrazie elettorali. Anche la performance di questi paesi è tendenzialmente buona. Aspettativa di vita

13 SEMI-DEMOCRAZIA E WELFARE Se la democrazia (ovvero, la competizione e la partecipazione politica) induce i governi a prestare attenzione alle esigenze/preferenze dei propri cittadini, la democratizzazione dovrebbe portare a un miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini. Nel corso della Terza Ondata, tuttavia, abbiamo visto che si sono moltiplicati i casi di democratizzazione «parziale», che hanno portato all instaurazione di regimi ibridi, o autocrazie elettorali. Autocrazie elettorali = regimi in cui procedure formalmente democratiche coesistono con pratiche autoritarie Quali conseguenze ha la democratizzazione parziale sulle politiche di welfare e, più in generale, sulla disponibilità dei governanti a «prendersi cura» dei propri cittadini? L introduzione delle elezioni multipartitiche a suffragio universale è sufficiente ad innescare i meccanismi appena studiati, anche in regimi politici in cui l élite al potere controlla l arena politica e limita lo spazio per i partiti di opposizione?

14 Nonostante il frequente ricorso a metodi autoritari per indebolire i partiti di opposizione, le autocrazie elettorali sono regimi piuttosto fragili. Per restare al potere, i governi di tali regimi devono «sudare» (Levitsky and Way 2010). Reprimere il dissenso con la violenza e commettere pesanti irregolarità per vincere le elezioni sono tattiche che possono rivelarsi «costose» e devono essere usate con parsimonia. Rischio di una guerra civile Sanzioni/isolamento internazionale In una certa misura, anche i governi delle autocrazie elettorali dovranno cercare di giustificare la loro permanenza al potere agli occhi dei cittadini. Investire nei servizi sociali può rappresentare una strategia di sopravvivenza politica efficace, soprattutto quando il malcontento aumenta e le elezioni si avvicinano: I servizi sociali hanno effetti visibili e immediati Conquistano facilmente il consenso dei ceti sociali meno abbienti

15 DEMOCRATIZZAZIONE PARZIALE E RIFORMA SANITARIA IN GEORGIA La Georgia è un ex territorio dell URSS, che nel 1991 è diventato indipendente. Contrariamente ad altri paesi della regione, l élite dell ex Partito Comunista (E. Shevardnadze) resta al potere fino al Nel 2003, dopo una serie di proteste di massa (Rivoluzione delle Rose), il governo cade e nel 2004 le elezioni portano al governo il leader delle proteste M. Saakashvili. La Rivoluzione delle Rose ha determinato un progresso in senso democratico, ma non la completa democratizzazione del paese ,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 Una volta al potere, Saakashvili governa con metodi autoritari, cercando di marginalizzare l opposizione e limitando la libertà di stampa Freedom House V-Dem 0,40 0,30 0,20 0,10 0,00

16 Come gli altri paesi ex-comunisti, in seguito al crollo dell URSS, la Georgia ha dovuto affrontare non solo una transizione politica ma anche la riconversione del proprio sistema economico e l introduzione dell economia di mercato. Tale passaggio ha implicato pesanti tagli ai servizi di welfare, soprattutto nella sanità, che il sistema socialista, per quanto inefficiente, garantiva a tutti i cittadini gratuitamente. Nel 2004, appena salito al potere e sfruttando il forte consenso iniziale, Saakashvili vara un programma di liberalizzazione che porta alla privatizzazione di quasi il 100% dei servizi ospedalieri. Per usufruire dei servizi sanitari i cittadini avevano due possibilità: pagare di tasca propria, a consumo fare un assicurazione sanitaria privata La Georgia tuttavia veniva da anni di recessione economica che avevano fortemente impoverito la società. Di fatto, il nuovo sistema sanitario impediva a molti cittadini di usufruire dei servizi sanitari.

17 Nel 2007, cresce il malcontento per i metodi autoritari del nuovo governo e per le condizioni di vita di molti cittadini Georgiani, che sfocia in una nuova ondata di proteste di massa. A inizio 2008, ci saranno le elezioni presidenziali, che rappresenteranno il primo «esame» per Saakashvili. Autunno 2007: Saakashvili lancia il Medical Assistance for the Poor (MAP), un programma di assistenza sanitaria attraverso cui lo stato paga l assicurazione privata ai cittadini meno abbienti. Una versione pilota del MAP viene implementata immediatamente nella capitale Tbilisi, dove le proteste si erano concentrate. Gennaio 2008, Saakashvili è confermato al potere con il 53% dei voti, che tuttavia rappresenta una ingente perdita rispetto al 96% del 2004, preoccupante in vista delle elezioni parlamentari di Maggio. Aprile 2008, il MAP viene implementato a livello nazionale, con diversi mesi di anticipo rispetto alla tabella di marcia prestabilita.

18 Gli eventi politici messi in evidenza (proteste, elezioni) non sono l unico fattore ad avere influenzato la riforma della sanità in Georgia. Tuttavia, la corrispondenza tra le tappe attraverso cui la riforma sanitaria si è sviluppata e gli eventi politici analizzati dimostra come la prima sia stata utilizzata dal governo in funzione dei secondi. Anche se bisogna essere cauti a generalizzare in base all esperienza di un singolo caso, l analisi della Georgia ci permette di trarre alcune conclusioni. Da un lato, anche quando il processo di democratizzazione di un paese resta incompleto, i progressi in competizione e partecipazione politica sono comunque «sufficienti» a richiamare l attenzione dei governanti sulle condizioni di vita dei cittadini. (Bicchiere mezzo pieno) Dall altro, nella misura in cui permette di intercettare il malcontento e di rispondere ad esso, la democratizzazione parziale può rappresentare uno strumento attraverso cui governanti autoritari consolidano il loro potere. (Bicchiere mezzo vuoto) La democratizzazione parziale è un bene o un male?

19 Vaccinazioni Mortalità infantile Infine, osserviamo la performance delle autocrazie, ovvero di quei paesi con bassi livelli di democrazia. Notiamo una maggiore varianza. Alcune autocrazie fanno bene (in alcuni casi, tanto quanto le democrazie), altre autocrazie, al contrario, fanno molto male. Aspettativa di vita

20 AUTOCRAZIA E WELFARE Il fatto che la democratizzazione, anche solo parziale, solleciti l attenzione dei governanti rispetto alle condizioni di vita dei cittadini, non significa che i governi dei regimi autocratici si disinteressino necessariamente del benessere dei loro sudditi. Alcuni incentivi che possono spingere (anche) i governi dei regimi autocratici a migliorare le condizioni di vita dei cittadini: Ideologia (es. Unione Sovietica) Timore di un insurrezione Potenziare il capitale umano per migliorare l economia (es. Tigri Asiatiche, developmental state)

21 Ciclo di lezioni «Democrazia e democratizzazione» Prossimi incontri Giovedì 14 Marzo, h.12:30-14:00 Le conseguenze socioeconomiche della democratizzazione (cap.9) Lunedì 18 Marzo, h.10:30-12:00 Le conseguenze socioeconomiche della democratizzazione (cap.9) + Ripasso seconda parte programma Mercoledì 27 Marzo, h.08:30, Aula 10 Seconda prova frequentanti Programma seconda prova per il ciclo Democrazia e democratizzazione Le transizioni democratiche (cap.8) I processi di autocratizzazione Le conseguenze della democratizzazione (cap. 9 La democrazia fa la differenza?)

22 La democrazia fa la differenza? Clark, Golder & Golder, Principi di scienza politica, McGrawHill, 2011, cap.9 Andrea Cassani, Università degli Studi di Milano Ciclo «Democrazia e democratizzazione PIS GLO»

23 DI COSA ABBIAMO PARLATO NELL ULTIMA LEZIONE La democratizzazione richiama l attenzione dei governanti sulle condizioni di vita dei cittadini. Elettore mediano Accountability verticale Comunicazione tra governanti e governati Anche una democratizzazione incompleta (ovvero, l instaurazione di un regime ibrido, o autocrazia elettorale) può generare incentivi a fornire servizi sociali. Le elezioni (anche laddove la competizione è limitata) sono comunque una fonte di incertezza per chi sta al potere Legittimazione tramite performance Minore ricorso a mezzi rischiosi per restare al potere (frode elettorale, violenza) Inoltre, alcune autocrazie mostrano una performance nei servizi sociali del tutto simile a quella di paesi con livelli di democrazia superiori. Ideologia (es. Unione Sovietica) Timore di un insurrezione Potenziare il capitale umano per migliorare l economia (es. developmental state)

24 Vaccinazioni Mortalità infantile La democrazia è sufficiente a migliorare le condizioni di vita dei cittadini, ma non è necessaria Aspettativa di vita

25 Se non è la democrazia in quanto tale, cosa fa la differenza? Cosa rende un qualsiasi governante più o meno motivato a prendersi cura dei cittadini? La teoria del selettorato spiega la maggiore/minore predisposizione dei governanti a investire nel benessere dei cittadini, superando la dicotomia democrazia-autocrazia. La teoria si basa su due variabili istituzionali alternative a quelle su cui buona parte del corso si è basato (competizione e partecipazione). Selettorato Coalizione vincente Similmente alla teoria delle conseguenze sociali della democratizzazione, tuttavia, anche la teoria del selettorato focalizza l attenzione su Gli incentivi che le istituzioni politiche di un paese generano Come tali istituzioni influenzano le strategie di sopravvivenza politica dei governanti Il ruolo che gli investimenti nei servizi sociali possono avere rispetto a tale obiettivo

26 TEORIA DEL SELETTORATO (Bueno de Mesquita et al. 2003) Ciascun sistema politico è dotato di alcune norme che regolano i rapporti tra i cittadini (residenti, R) e il potere. Tra queste norme, alcune svolgono il fondamentale compito di stabilire le dimensioni di: Selettorato (S) Chi e quanti hanno diritto a partecipare alla selezione del leader. Es. Tutti i maggiorenni; i ricchi; gli uomini; i membri del partito; i militari; gli aristocratici. Coalizione Vincente (V) Il sostegno di quanti membri di S è necessario alla vittoria di un leader e alla sua permanenza al potere. Es: La maggioranza dei votanti; l élite del partito; i militari di alto grado; la famiglia reale.

27 Assunti di partenza Il principale obiettivo di qualsiasi capo di governo (leader) è restare al potere. C è sempre almeno uno sfidante per il potere. I sistemi politici variano nelle regole che definiscono le dimensioni di S e V: S = quanti residenti hanno voce nella selezione dei leader; V = il sostegno di quanti membri di S è necessario alla vittoria di un leader e alla sua permanenza al potere. Quadro teorico Per conquistare e mantenere il potere, un leader deve: Formare una Coalizione Vincente (V) di sostenitori, scelti tra i membri di S; Mantenere il sostegno di V attraverso l investimento delle risorse dello stato. Se anche solo un membro di V defeziona, il leader cade. A quel punto, lo sfidante dovrà formare una nuova V, scegliendo tra i membri di S. Per mantenere il sostegno di V, un leader deve scegliere come investire le risorse dello stato, ovvero se produrre: Beni privati distribuibili in via esclusiva; es: Regalie, posti di lavoro, terre Beni pubblici di cui tutti possono beneficiare es: Investire nella sanità pubblica

28 Domanda di ricerca Qual è la strategia più efficace per restare al potere? Come mantenere il sostegno di V? Come evitare che alcuni membri di V defezionino? Come investire le risorse dello stato (beni pubblici vs privati)? Ipotesi La strategia di un leader per mantenere il potere dipende dall ambiente istituzionale in cui il leader governa (e compete con lo sfidante). La dimensione di S: quanti hanno voce nella selezione dei leader La dimensione di V: quanti membri di S sono necessari a mantenere un leader al potere In particolare, le dimensioni di S e V influenzano la scelta di un leader riguardo a: Quanto investire? Maggiore la quantità di risorse dello stato che il leader dovrà investire per restare al potere, minori le risorse che potrà «risparmiare» per sé In cosa investire? Investire in beni privati riservati a V (sottogruppo di S), oppure Investire in beni pubblici di cui tutti potranno godere (V, S e R)

29 Quanto investire? LA REGOLA DELLA LEALTA Un leader resta al potere finché ha una Coalizione Vincente (V) che lo sostiene. Per restare al potere, il leader deve investire le risorse dello stato per mantenere il sostegno della sua V, ed evitare defezioni a favore di uno sfidante. La quantità di risorse che dovranno essere investite dipende dalla lealtà dei membri di V nei confronti del leader in carica. Più i sostenitori sono leali, meno il leader dovrà investire A sua volta, la lealtà dei membri di V dipende dal rischio che, in caso di defezione e caduta del governo, non si entri a fare parte della V del futuro leader. Essere membro della V di un leader in carica comporta dei vantaggi (derivanti dal fatto che il leader deve mantenere il sostegno della sua V) Se il leader cade, lo sfidante dovrà formare una nuova V «pescando» da S Un membro dell attuale V defezionerà solo se ha buone probabilità di entrare nella V dello sfidante che salirà al potere (e quindi mantenere gli attuali vantaggi). Minore tale probabilità, maggiore la lealtà nei confronti del leader in carica. La lealtà dei sostenitori di un leader dipende da: Quanti individui sono necessari a formare una nuova V...rispetto a quante persone potrebbero farne parte (S). V/S

30 ESEMPIO Andrea è un sostenitore del leader in carica (membro di V), ma non è particolarmente soddisfatto e considera l opportunità di defezionare, facendo cadere il governo e favorendo la salita al potere dello sfidante. Valutiamo tale scelta in due situazioni diverse: Situazione A: S = 100 V = 20 V/S = 0.2 Situazione B: S = 100 V = 60 V/S = 0.6 la probabilità che ciascun membro di S entri a far parte della V di un futuro leader In quale situazione è maggiore il rischio che, in caso di defezione e caduta del governo, Andrea perda i privilegi di cui attualmente gode in quanto membro di V? Situazione A, poichè la probabilità di far parte della V del futuro leader è bassa In quale situazione è maggiore la lealtà di Andrea al leader in carica (e minore la sua voglia di defezionare)? Situazione A, poichè la probabilità di far parte della V del futuro leader è bassa Minore il numero di sostenitori necessari a formare una coalizione vincente (dimensione di V) rispetto al numero di individui che potrebbero farne parte (dimensione di S), maggiore la lealtà dei membri dell attuale coalizione vincente al leader in carica.

31 Quanto investire? LA REGOLA DELLA LEALTA Il rapporto V/S influenza il grado di lealtà di ciascun membro della coalizione vincente (V) nei confronti del leader in carica. la quantità di risorse che il leader dovrà investire. Più i membri di V sono «costretti» a essere leali al leader in carica (ovvero, minore la dimensione di V rispetto alla dimensione di S): Minore la quantità di risorse che il leader dovrà investire nel loro sostegno I sostenitori rimarranno comunque leali al leader perché, in caso salisse al potere uno sfidante, le probabilità di entrare a far parte della futura V sono molto basse. Più in generale, minori le conseguenze negative di una performance socioeconomica fallimentare per il leader in carica I sostenitori difficilmente puniranno il leader ritirando il loro sostegno.

32 In cosa investire? BENI PUBBLICI vs PRIVATI Un leader resta al potere finché ha una Coalizione Vincente (V) che lo sostiene. Per mantenere il sostegno di V, deve scegliere se investire le risorse dello stato in beni pubblici (per tutti) o privati (solo per i membri di V). La scelta di investire in beni privati o pubblici dipende da quanti sostenitori sono necessari a un leader per restare al potere (dimensioni di V). Data una quantità finita di risorse, maggiore è il numero di individui di cui un leader deve mantenere il sostegno: Minore la convenienza per un leader di investire in beni privati diminuisce la quantità di beni privati che ciascun membro di V potrebbe ricevere i membri di V saranno solo moderatamente soddisfatti, perché ricevono poco la maggioranza dei cittadini sarà insoddisfatta, perché non riceve nulla investire in beni privati è conveniente solo quando un leader deve mantenere il sostegno di un numero relativamente piccolo di individui. Maggiore per un leader la convenienza di investire in beni pubblici il leader soddisfa tutti i cittadini in misura uguale, ma i benefici per i membri di V derivanti dal bene pubblico fornito superano i benefici che avrebbero ricavato da un bene privato «molto piccolo»

33 Esempio Un leader ha a disposizione una somma pari a 50 milioni da investire per restare al potere. Deve decidere se investire tutto in beni privati per i propri sostenitori, per esempio terra coltivabile, o in beni pubblici, per esempio un programma sanitario che prevede la gratuità delle cure di base. In generale, il leader preferirebbe investire in beni privati: dare qualcosa solo a qualcuno rende più semplice mantenere il sostegno di queste persone. Ma valutiamo la convenienza di tale scelta in due situazioni diverse: Situazione A: Situazione B: V = 25 ciascun sostenitore riceverà beni privati per un valore pari a (50mil/25=) 2 milioni 4000 mq a testa V = 500 ciascun sostenitore riceverà beni privati per un valore pari a (50mil/500=) 100 mila 200 mq a testa Nella situazione A, il leader probabilmente sceglierà di investire in beni privati per un sostenitore del leader (membro di V), ricevere 4000 mq di terreno agricolo è preferibile alla sanità pubblica Nella situazione B, il leader probabilmente sceglierà di investire in beni pubblici per un sostenitore del leader, non dover pagare le cure di base per sé e la propria famiglia è preferibile a ricevere 200 mq di terreno

34 In sintesi NB: = piccolo + = grande Quanto investire? V/S alta lealtà pochi investimenti V/S + bassa lealtà tanti investimenti In cosa investire? V beni privati V + beni pubblici Quale performance complessiva? V + & V/S + Molti investimenti in beni pubblici, attenzione verso l efficienza. Democrazia V & V/S V & V/S + Pochi investimenti in beni privati, scarsa attenzione verso l efficienza. Tanti investimenti in beni privati, attenzione verso l efficienza. Varie forme di autocrazia

35 2nda PROVA FREQUENTANTI Mercoledì 27 Marzo Aula 10 Ore 08:30 Programma d esame per ciclo «Democrazia e democratizzazione»: Le transizioni democratiche (cap.8) I processi di autocratizzazione contemporanei Le conseguenze socioeconomiche della democratizzazione (cap.9) Le slides delle lezioni sono parte integrante del materiale su cui studiare. Programma d esame Carbone: Capitolo 13 del manuale Il capitolo 14 del manuale no Monografia L Africa + slides (anche lezioni su temi non presenti sul libro) Presentazioni studenti

36 LE TRANSIZIONI DEMOCRATICHE Cosa è un ondata di democratizzazione Le ondate di democratizzazione (e i riflussi) nella storia Come si è sviluppata la Terza Ondata Andamento storico dell ondata (per decenni) Andamento regionale dell ondata Rivoluzione o sostituzione dal basso Problemi di coordinamento inerenti alle azioni collettive (free riding) Modelli di ribaltamento (soglie rivoluzionarie, cascate rivoluzionarie) Riforma o trasformazione dall alto Gioco della transizione dall alto Dissimulazione preferenze / informazione incompleta Le transizioni post-comuniste (esiti, fattori favorevoli, ostacoli) Le proteste durante la Primavera Araba (esiti, cause)

37 LE AUTOCRAZIE ELETTORALI Cosa sono e quando si sono diffuse Stabilità e prospettive di democratizzazione I PROCESSI DI AUTOCRATIZZAZIONE Come di definisce l autocratizzazione Quante e quali forme (transizioni di regime) può assumere l autocratizzazione Trend contemporanei di diffusione (storici, regionali) Modalità di autocratizzazione Quali forme assumono e come accadono i processi di autocratizzazione contemporanei

38 LE CONSEGUENZE SOCIOECONOMICHE DELLA DEMOCRATIZZAZIONE Perché i governi delle democrazie dovrebbero avere maggiori incentivi a prendersi cura del benessere dei cittadini? Elettore mediano Accountability verticale Comunicazione governanti-governati Le conseguenze della democratizzazione parziale (e il caso della Georgia). La teoria del selettorato Cosa sono selettorato e coalizione vincente Come influenzano la quantità di investimenti e l attenzione alla performance da parte di un leader (regola della lealtà) Come influenzano la scelta di un leader di investire in beni pubblici o privati

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