ATTIVITÀ DI PROMOZIONE DELLE LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DELL ARTO SUPERIORE

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1 ATTIVITÀ DI PROMOZIONE DELLE LINEE GUIDA REGIONALI PER LA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DELL ARTO SUPERIORE AUTORI Arrigoni L., Zottola G., Mangili A., Cortinovis R., Facchinetti S., Luzzana G. Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro ASL Bergamo Corresponding author dott.ssa Giuseppina Zottola Responsabile Area Medica DPM - Ufficio di Direzione - Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro di Bergamo ASL di Bergamo via Borgo Palazzo ingresso 9 C - I piano BERGAMO tel fax gzottola@asl.bergamo.it PAROLE CHIAVE Valutazione del rischio, sorveglianza sanitaria, sovraccarico biomeccanico arto superiore

2 RIASSUNTO In applicazione degli indirizzi operativi assegnati dalla Direzione Generale Sanità ai servizi PSAL, nel biennio , sono state controllate 85 aziende manifatturiere con l obiettivo di favorire l avvio o la progressione di un percorso virtuoso di gestione del rischio specifico da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori. L iter prevedeva l effettuazione di un sopralluogo negli ambienti di lavoro, per individuare se nell azienda o in qualche sua lavorazione essenziale esistesse una condizione di lavoro manuale ripetitivo. Come secondo passo era previsto l esame del DVR aziendale per verificare se in esso fosse adeguatamente valutato il rischio da movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori. Dalla combinazione di questi 2 primi step potevano configurarsi 4 diversi scenari cui corrispondevano provvedimenti differenti. INTRODUZIONE La Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia con Decreto n 5547 del 4/09/2009 ha definito gli indirizzi operativi rivolti ai Servizi PSAL finalizzati alla prevenzione delle patologie muscolo scheletriche connesse con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori (WMSDs). Tali indirizzi prevedono che gli operatori SPSAL accedano in aziende manifatturiere, con l obiettivo di stimolare e rendere sistematiche le pratiche di valutazione e gestione del rischio connesso al sovraccarico biomeccanico dell arto superiore. In particolare, l iter delineato prevede di : 1. individuare, attraverso un sopralluogo mirato, se nell azienda o in qualche sua lavorazione esista una condizione di lavoro manuale ripetitivo ovvero: lavoro con intervento significativo degli arti superiori svolto secondo cicli ripetuti eguali a se stessi oppure lavoro con intervento significativo degli arti superiori in cui oltre il 50% del tempo è speso compiendo gli stessi gesti o brevi cicli di gesti.

3 2. esaminare il DVR verificando se lo stesso prenda in considerazione il rischio potenziale connesso alla presenza di movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori. Dalla combinazione di questi 2 primi step si possono configurare 4 diversi scenari: a. lavoro manuale ripetitivo presente- valutazione presente nel DVR; b. lavoro manuale ripetitivo assente- valutazione assente nel DVR; c. lavoro manuale ripetitivo presente- valutazione assente nel DVR; d. lavoro manuale ripetitivo assente- valutazione presente nel DVR (improbabile). Nella situazione a) e d) è previsto che si proceda all esame dettagliato della valutazione. Nella situazione b) l intervento si conclude. Nei casi del punto c) l operatore SPSAL invita il (o prescrive al) DDL ad effettuare la valutazione del rischio ed aggiornare adeguatamente il documento per poi procedere come nei casi a) e d). Nel 2009 il Servizio PSAL di Bergamo ha realizzato un corso di formazione specifico rivolto al personale addetto alla vigilanza e controllo per l attuazione di tali indirizzi operativi e nel 2010 ha costituito un gruppo di lavoro con la funzione di discutere periodicamente le situazioni più complesse anche al fine di garantire omogeneità di comportamenti nei vari ambiti della provincia. MATERIALI E METODI Nel biennio sono state selezionate aziende del settore manifatturiero (ATECO 2002 da 15 a 37). In ciascuna realtà il medico SPSAL, coadiuvato da personale sanitario non medico o da personale tecnico, ha eseguito un sopralluogo mirato, effettuando nelle situazioni più dubbie fotografie/videoriprese da poter rivedere collegialmente. Al termine del sopralluogo sono stati richiesti: DVR completo o estratto relativo al rischio da sovraccarico biomeccanico dell arto superiore, verbale della riunione periodica, protocollo e relazione sui risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitaria redatti dal Medico Competente. Per quanto riguarda il DVR sono stati poi valutati i seguenti aspetti:

4 - metodi e criteri adottati per la valutazione: se esplicitati e sufficientemente noti e validati dalla letteratura o da norma tecniche. - risultati della valutazione: quantomeno se coerenti con le informazioni di contesto almeno in termini di assenza/presenza dello specifico problema. Solo nei casi in cui il rischio era stato valutato in modo adeguato ed era significativo si è proceduto a valutare la presenza di programmi di misure di miglioramento e l attivazione di una Sorveglianza Sanitaria mirata alla diagnosi precoce di WMSDs. A conclusione delle suddette valutazioni i medici hanno fornito alle aziende una risposta o mediante l invio di una lettera con eventuali obiettivi di miglioramento o attraverso uno o più incontri con le figure chiave della sicurezza per discutere delle eventuali criticità riscontrate. RISULTATI Sono state controllate 85 aziende prevalentemente tessili (ATECO ,18), metalmeccaniche (ATECO ,29), di fabbricazione di apparecchiature elettricheelettroniche (ATECO ,32), alimentari (ATECO ) (grafico 1). Al termine del sopralluogo (step 1) e della prima analisi del DVR (step 2) gli scenari emersi sono quelli presentati in tabella I. In 56 (66%) delle 85 aziende durante il sopralluogo è stata riconosciuta la presenza di lavoro manuale ripetitivo mentre in 29 (44%) tale rischio non era presente. In queste ultime mancava anche la valutazione specifica nel DVR (casi b) e l intervento si è chiuso. Come previsto, non si sono evidenziate situazioni in cui, pur in assenza del rischio vi fosse uno specifico documento di valutazione (casi d). Delle 56 aziende in cui vi era la presenza di lavoro manuale ripetitivo, solo 24 (43%) avevano un Documento di Valutazione del Rischio Specifico (caso a); nelle restanti 32 aziende (57%) il datore di lavoro è stato invitato a procedere alla valutazione (caso c). Di queste 32 aziende: 2 (6%) hanno cessato l attività e pertanto l intervento si è chiuso; 3 (9%) hanno rimandato la valutazione (in 2 casi a causa di cassa integrazione e in uno a causa del trasferimento di sede), in 3 aziende (9%) è

5 tuttora in corso e nelle restanti 24 aziende (76%) è stata conclusa. Ad oggi complessivamente sono stati analizzati in modo dettagliato 48 valutazioni per il rischio da sovraccarico biomeccanico dell arto superiore, di cui 24 già presenti al momento del sopralluogo in azienda, e altrettanti compilati su esplicita richiesta del personale SPSAL. Nei 48 DVR, risultavano esplicitati i criteri e i metodi utilizzati per la valutazione, noti e validati dalla letteratura, dalle LG regionali o dalle norme tecniche pertinenti e pertanto nessuna valutazione del rischio specifico è stato giudicata inadeguata per metodo non validato. 6 valutazioni (13%), pur in presenza di metodi noti e validati, portavano a risultati evidentemente incongruenti. In tutti questi casi è stato richiesto un riesame/adeguamento della valutazione che è tuttora in corso. In conclusione sono state accettate l 87% delle valutazioni. L analisi dei programmi di miglioramento e della sorveglianza sanitaria è stata condotta solo nelle 42 aziende in cui la valutazione del rischio era stata effettuata in modo adeguato. In circa un terzo dei DVR (15) era presente un programma di miglioramento con responsabilità e tempistiche giudicato valido. In 18 casi il programma non era presente ed è stato richiesto un suo adeguamento; nei restanti 10 casi pur in assenza di un programma non è stata richiesta alcuna integrazione in quanto il livello di rischio evidenziato dal DVR era accettabile. In circa la metà dei casi (20) il Medico Competente aveva già attivato una sorveglianza sanitaria mirata alla diagnosi precoce di WMSDs. Nei restanti 22 casi, come previsto dalle linee guida, in presenza di rischio significativo, il medico competente è stato invitato ad attuare una sorveglianza sanitaria specifica e a tenere in considerazione il rischio potenziale da sovraccarico biomeccanico. CONCLUSIONI In poco meno della metà delle aziende in cui vi era presenza di lavoro manuale ripetitivo, esisteva una valutazione specifica. Le valutazioni del rischio da sovraccarico biomeccanico sono state condotte con metodi esplicitati e validati dalla letteratura e nella maggior parte dei

6 casi portano a risultati coerenti con il contesto produttivo. Non sempre la presenza di lavoro manuale ripetitivo si associa ad un livello di rischio tale da richiedere delle misure di di miglioramento e/o prevenzione tali da attivare necessariamente anche una sorveglianza sanitaria specifica. BIBLIOGRAFIA Decreto n 5547 del 4/09/2009 e allegati. Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia: indirizzi operativi rivolti ai Servizi PSAL delle ASL e alle UOOML delle A.O. finalizzati alla prevenzione delle patologie muscolo scheletriche connesse con movimenti e sforzi ripetuti degli arti superiori. Grafico 1: suddivisione delle aziende controllate per codici ATECO CODICE ATECO 2002 Tabella I: situazione al termine del sopralluogo e della prima analisi della documentazione PRESENZA DEL DOCUMENTO ANALISI SITUAZIONE Totale NO SI NO 29 (caso b) 0 (caso d) 29 PRESENZA DEL RISCHIO SI 32 (caso c) 24 (caso a) 56 Totale

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