RESPONSABILITÀ SOCIALE D IMPRESA NELL ATTUALE CRISI ECONOMICA. Cremona, 6 maggio 2009

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1 RESPONSABILITÀ SOCIALE D IMPRESA NELL ATTUALE CRISI ECONOMICA. Cremona, 6 maggio 2009

2 La R.S.I. nel sistema produttivo - il Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000 pone come obiettivo europeo quello di diventare l economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo, capace di una crescita economica sostenibile accompagnata da un miglioramento quantitativo e qualitativo dell occupazione e da una maggiore coesione sociale. Il Consiglio individua perciò nell integrazione tra crescita economica sostenibile e coesione sociale la strada per il successo del sistema Europa - Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha costituito nel 2002 un gruppo di lavoro dedicato allo sviluppo e alla promozione della responsabilità sociale delle imprese per lo sviluppo del Progetto CSR-SC. Il Progetto ha come quadro di riferimento il Libro Verde della Commissione Europea e in particolare "l'integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate". Per le imprese significa andare oltre, su base volontaria, il semplice rispetto della normativa vigente, investendo di più nel capitale umano, nell'ambiente e nei rapporti con gli stakeholder. Significa anche considerare la CSR come un comportamento legato alla normale gestione d'impresa. - Regione Lombardia all art. 2 dello Statuto Regionale, quali elementi qualificativi viene indicato la responsabilità sociale di impresa

3 La R.S.I. nel sistema produttivo - Il Sistema Camerale lombardo dal 2004 in accordo con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha attivato un servizio specifico per fornire assistenza nel percorso della RSI. Le CCIAA si sono quindi attrezzate per accompagnare l impresa in questo percorso attivando sportelli dedicati. Camera di Commercio di Bergamo Camera di Commercio di Brescia - Camera di Commercio di Como - Camera di Commercio di Cremona - Camera di Commercio di Lecco - Camere di Commercio di Lodi - Camera di Commercio di Monza e Brianza - Camera di Commercio di Milano - Camera di Commercio di Mantova Camera di Commercio di Pavia - Camera di Commercio di Sondrio - Camera di Commercio di Varese -

4 La R.S.I. nel sistema sociale La RSI non può sostituire l'azione dei poteri pubblici, ma può contribuire alla realizzazione di un certo numero di obiettivi di politica pubblica, in particolare: - l'inclusione dei gruppi meno favoriti nel mercato del lavoro; - la formazione permanente che aumenta l'occupabilità nell'economia della conoscenza mondializzata e permette di affrontare l'invecchiamento della popolazione attiva; - il miglioramento della sanità pubblica, ad esempio mediante l'etichettatura volontaria; - l'innovazione che risponde a problemi di società e di ambiente in interazione con i partner esterni; - la riduzione dell'inquinamento e l'utilizzazione più razionale delle risorse naturali (adozione di sistemi di gestione ambientale, ottenimento del marchio comunitario di qualità ecologica e investimenti nell'ecoinnovazione); - la creazione di un atteggiamento più favorevole allo spirito imprenditoriale; - il rispetto dei valori europei e delle norme in materia di diritti dell'uomo, dell'ambiente e del lavoro nei paesi in via di sviluppo e nel mondo; - la diminuzione della povertà e la realizzazione degli obiettivi del Millennio per lo sviluppo

5 La RSI e il lavoro penitenziario Azioni di sensibilizzazione della collettività sulle tematiche della legalità,della mediazione dei conflitti,della sicurezza sociale,tese a sviluppare una cultura dell inclusione,della comprensione e dell accoglienza,con particolare riferimento alle misure alternative alla detenzione. E proprio nel territorio che dobbiamo provare a fare stime di esperienze di successi e fallimenti, di pensare un rimodellamento di orientamento che non riproduca lo schema repressione punizione- cura, ridando un senso all approccio locale attraverso un assunzione di responsabilità di tutti gli attori del processo agendo sull esclusione sociale in un ottica culturale prima ancora che penale;nelle dinamiche locali dobbiamo favorire la rappresentazione sociale della norma, del crimine,dell autore di reato,attraverso processi di conoscenza che mettano insieme le agenzie formative ed educative dei territori:dalla scuola alla famiglia,a tutti i luoghi di aggregazione sociale. ( Linee guida Ministero Giustizia)

6 Il protocollo tra Ministero di Giustizia e Unioncamere Si impegnano a sviluppare congiuntamente azioni finalizzate alla creazione di una rete stabile di comunicazione tra i rispettivi referenti sul territorio nazionale e quindi le Camere di Commercio e Provveditorati Regionali dell'amministrazione penitenziaria, con gli obiettivi di: - diffondere la conoscenza presso imprese e cooperative delle problematiche del mondo penitenziario in tema di lavoro; - mettere in relazione la domanda di lavoro dell'utenza detenuta con l'offerta di posti di lavoro proveniente da imprese e cooperative al fine di incrementare le opportunità lavorative esterne rivolte ai detenuti sia fruendo dell' art. 21 O.P. che della semilibertà e, in generale, gli investimenti per il post-penitenziario ai fini del reinserimento nel tessuto sociale; - diffondere corrette ed esaustive informazioni sugli sgravi contributivi e fiscali previsti dalle vigenti leggi nazionali e regionali; - valorizzare le lavorazioni penitenziarie interne agli istituti diffondendo la conoscenza della loro esistenza presso imprese e cooperative, al fine di favorire la richiesta di commesse all'amministrazione penitenziaria, ovvero di incentivare le ipotesi previste dalla normativa vigente di gestione da parte di soggetti terzi tramite convenzioni - delle lavorazioni penitenziarie

7 Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo Sottoscritto nel giugno 2006 tra Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo, vede i seguenti obiettivi: - dare una strategia più ampia alla collaborazione istituzionale fra le Camere e la Regione Lombardia, in favore dello sviluppo competitivo del sistema lombardo - qualificare ulteriormente il livello della collaborazione ed estenderla ad ambiti prioritari di intervento ancora non adeguatamente presidiati - accrescere le sinergie fra i rispettivi interventi, con vantaggi derivanti da: il coordinamento delle azioni l eliminazione di duplicazioni l addizionalità delle risorse investite

8 Accordo di Programma per lo sviluppo economico e la competitività del sistema lombardo In relazione agli ambiti identificati come prioritari per il sostegno alla competitività lombarda, l Accordo definisce 7 Assi di intervento: 1. Innovazione 2. Internazionalizzazione 3. Promozione del Territorio e Ambiente 4. Modernizzazione ed efficienza dell azione amministrativa 5. Artigianato e Micro-Imprese (in cui converge la Convenzione Artigianato e il progetto regionale RSI nell accesso al lavoro delle persone in esecuzione penale) 6. Marketing territoriale (introdotto nel 2007) 7. Infrastrutture e Mobilità

9 Il Progetto Regionale: RSI nell accesso al lavoro delle persone in esecuzione penale Il progetto vede la partecipazione attiva nel gruppo di lavoro di: - Regione Lombardia DC Programmazione Integrata - Unioncamere Lombardia - Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria - Confindustria Lombardia - Confcooperative Lombardia Unioncamere Lombardia ha attivato delle partnership con: - Bergamo Formazione/CCIAA Bergamo - Altis- Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano - Crea Res Università Insubria Varese - Agenzia di comunicazione

10 Il Progetto Regionale: RSI nell accesso al lavoro delle persone in esecuzione penale Finalità: favorire l inserimento lavorativo dei detenuti nelle imprese profit e non profit Obiettivi : - diffondere presso le imprese e il territorio la conoscenza delle opportunità che la normativa vigente offre in termini di benefici contributivi e fiscali alle imprese profit e non profit che offrono lavoro ai detenuti in coerenza con il principio di CSR che il lavoro è lo strumento privilegiato per attivare azioni concrete per il recupero sociale dei detenuti; - individuare un bilancio sociale che miri a valorizzare la positiva valenza sociale di azioni che agevolino l inserimento dei detenuti nel mondo del lavoro e lo sviluppo delle attività lavorative all interno degli istituti penitenziari

11 Fasi di realizzazione Fase 1: informazione/formazione alle imprese e al territorio: - Convegno apertura: Milano, 23 marzo2009 Responsabilità sociale di impresa: impresa, società e sicurezza - n 5 seminari formativi presso le sedi delle CCIAA - Cremona 6 maggio Pavia 20 maggio Mantova 10 giugno Monza 30 settembre altra sede da definire - Convegno chiusura: fine novembre 2009 Tempistica: aprile novembre 2009 Soggetto incaricato: Bergamo Formazione/CCIAA Bergamo

12 Fase 2: individuazione linee guida modello di Bilancio Sociale e relativa sperimentazione: - definizione e validazione linee guida - entro fine maggio sperimentazione linee guida bilancio sociale su un gruppo di imprese profit e non profit - giugno ottobre 2009 Soggetto incaricato: Altis- Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Crea Res Università Insubria Varese

13 Fase 3: presentazione dei risultati e azioni di comunicazione: - realizzazione di un educational per i giornalisti regionali e locali presso due istituti penitenziari impegnati in esperienze formative e lavorative sia dentro sia fuori dal carcere; - redazione di un catalogo delle imprese sensibili al mondo carcerario con descrizione delle buone prassi realizzate allo scopo di dare visibilità alle stesse e stimolare la creazione di rete; - convegno per la presentazione dei risultati complessivi del progetto ottobre -dicembre 2009 Soggetto incaricato: agenzia di comunicazione

14 Il progetto regionale e lo sviluppo locale - CREAZIONE DI CULTURA: iniziative di comunicazione e sensibilizzazione (informazione formazione, scambio buone prassi) - CREAZIONE E PUBBLICIZZAZIONE per le realtà imprenditoriali che già operano - INTRODUZIONE DI CRITERI PREMIANTI: Incentivi fiscali, punteggio negli appalti pubblici,incentivi creditizi

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