Pianificazione logistica e competitività dei distretti industriali: alcune evidenze nel Made in Italy

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1 Pianificazione logistica e competitività dei distretti industriali: alcune evidenze nel Made in Italy Marco Mazzarino Marco Della Puppa Università IUAV di Venezia IX Riunione Scientifica Annuale SIET Economia dei trasporti e logistica economica: ricerca per l innovazione l e politiche di governance Napoli, ottobre 2007

2 Scopo del lavoro: ricostruire la filiera logistico-produttiva del distretto del mobile dell area trevigiana allo scopo di individuare spazi potenziali di policy Partnership del progetto: ISFORT, VIU-TLSU, CCIAA Treviso, Treviso Tecnologia Strumento: questionario basato su metodologia originale Indagine campionaria (universo 227 imprese, 193 intervistate, 45 questionari utili)

3 Background: la logistica dei distretti come black box ancora da esplorare in quanto tratta di modelli originali difficilmente assimilabili a modelli logistici calibrati su realtà diverse Il modello logistico italiano presenta evidenze e dinamiche positive a fronte di luoghi comuni pessimistici Sono necessari sforzi interpretativi, analitici e normativi

4 Sezione analitica di ricostruzione della filiera: dati identificativi delle imprese logistica inbound logistica produttiva logistica distributiva outsourcing sistema degli stoccaggi dotazione tecnologica ulteriori elementi Sezione policy: : esame delle criticità del sistema e priorità di azioni mirate

5 I trasporti Importanza medio-alta (42%, 33%) e criticità bassa (46%) Sistema dei trasporti con buon grado di ottimizzazione grazie alla presenza di operatori innovativi (es. De Girolami) Sussistono tuttavia significativi margini di miglioramento: 1/3 delle imprese giudica il sistema mediamente critico Es. ottimizzazione dei carichi: molto importante (73%) con criticità bassa (29%) e media (37%) Scelte modali: quadro consolidato (né critico nén importante), anche per le economie di scala (consolidamento) Probabile sfiducia verso forme alternative intermodali Performance delle infrastrutture: importanza media e criticità bassa (46%)

6 Il carattere distrettuale Potere contrattuale: importanza media (38%) e bassa (30%) ma con bassa criticità (circa il 56%) Partnership: molto importanti (40%) ma poco critiche (42%) Segnale di vitalità e sopravvivenza del sistema distrettuale come modello logistico-produttivo caratteristico del sistema Italia Dato curioso: la stragrande maggioranza (più del 70%) evidenzia una forte volontà di iniziative comuni ma solo nella fase di approvvigionamento, mentre sono categoricamente escluse le fasi della distribuzione (46%), dei magazzini (51%) e dei servizi amministrativi (58%)

7 La gestione delle scorte e dei magazzini Assolutamente centrale: elevata importanza (70%) e con criticità medio-alta (compl. 70%) Segnale di presenza di cospicui spazi di miglioramento della performance in un contesto di outsourcing evoluto Magazzini: mediamente importante e critico Segnale da non sottovalutare come area di potenziale improvement

8 La logistica produttiva Altissima importanza (80%), in particolare lo sviluppo della lean production ed il miglioramento del time-to to-market,, e con criticità piuttosto elevata Tuttavia circa 1/3 delle imprese non giudica critico tale elemento, segno di vitalità del distretto Analogamente per gli aspetti della flessibilità produttiva e della customization: : elevatissima importanza (67%) e con un grado di criticità medio-alta (compl. circa il 50%)

9 La logistica distributiva Presidio dei mercati di sbocco: elevata importanza (47%) in quanto attività strategica a valore aggiunto e con criticità media (33%) Ancora: segnale di dinamismo del distretto verso le nuove frontiere della competitività globale, con spazi di forte miglioramento potenziale Addirittura: il customer service è giudicato assolutamente importante (più del 50%) ma poco critico (42%) Segnale che gli obiettivi del servizio al mercato si sono già assestati su livelli giudicati adeguati per la competitività In generale: cruciale per la competitività è lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione, giudicati molto importanti (38%) e molto critici (33%)

10 Ulteriori aspetti logistici Tecnologie: mediamente importanti (35%) ma poco critiche Segnale di ruolo potenziale problematico per la performance complessiva Reverse logistics: : importante (38%) ma poco critico (44%) Segnale che indica come i circuiti di ritorno della filiera, anche se fenomeno recente, siano caratterizzati da un buon grado di performance

11 Conclusioni ed indicazioni di policy Messaggio centrale: il modello logistico-produttivo distrettuale rimane piuttosto vitale Si sta andando ed in parte si è già andati con buoni risultati nella direzione giusta anche se resta molto da fare Segnali: natura intrinseca (potere contrattuale, partnership) buoni risultati già raggiunti sui fattori chiave di competitività globale (lean production,, flessibilità, customization,, servizio al cliente, gestione scorte, gestione trasporti, ecc.) L organismo distrettuale non è moribondo come certi slogan ripetono, anche se vi sono ulteriori significativi spazi di miglioramento Le aree della gestione delle scorte, in parte della logistica produttiva e del sistema dei trasporti, lo sviluppo di incisivi processi di internazionalizzazione nazionalizzazione sono quelle su cui concentrare azioni mirate di policy Tuttavia: la vitalità che emerge fa ben sperare che ciò che resta da fare costituisca un opportunit opportunità di miglioramento e non un rischio in termini di competitività