POLITICA FISCALE. di Paola Serra e Lorenzo Lusignoli

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1 POLITICA FISCALE di Paola Serra e Lorenzo Lusignoli Premessa Il Disegno di Legge Finanziaria, il Decreto Fiscale e il Disegno di Legge Delega al Governo per il riordino dei tributi statali, sono il perno della manovra e contengono norme di carattere fiscale che modificano profondamente il sistema attuale. Dalla riforma fiscale alle tasse di scopo, dalla tassa di soggiorno alla detrazione per le palestre per arrivare alle norme antievasione, il piatto fiscale è ricco e articolato, ma anche in rapida evoluzione. Sono state molte, infatti, le critiche (per esempio sulla tassa di successione o l imposta sulle macchine inquinanti) che hanno portato a rapide modifiche in corsa. Altre, come per esempio l aggiustamento delle incoerenze della curva Irpef, sono affidate ad un emendamento del Governo che ha modificato la detrazione per il coniuge a carico e ufficializzato la tabella dell assegno. La riforma: Fisco si cambia I cambiamenti introdotti dall articolo 3 della Finanziaria non sono di poco conto. Viene completamente smantellato l impianto fiscale Tremontiano e viene disegnato un nuovo sistema fiscale con nuove aliquote, nuovi scaglioni, il ritorno alle detrazioni e la sostanziale modifica del sistema dell assegno familiare. Cancellato il secondo modulo della riforma Tremonti, vengono redistribuiti i benefici fiscali dai redditi alti a quelli medio-bassi. Secondo l impostazione del governo, gli effetti della riforma fiscale vanno considerati complessivamente, ovvero all effetto delle aliquote e delle nuove detrazioni per carichi familiari va aggiunto quello relativo all assegno familiare (pur essendo l assegno familiare uno strumento assistenziale, che prende come riferimento il reddito familiare e non quello individuale). Bisogna altresì considerare la variazione delle addizionali regionali e comunali. Per effetto del passaggio dalle deduzioni a detrazioni, infatti, cambia la loro base imponibile con variazioni sensibili di tassazione che si mangiano in diversi casi una parte del risparmio fiscale. L assegno familiare, invece, incide sensibilmente sulla parte medio-bassa della curva dei redditi. La sua nuova struttura (con importi aggiornati fino a 5 figli) è contenuta nell emendamento presentato dal Governo ed entrerà in vigore il primo gennaio La struttura dell imposta emendata e la nuova tabella dell assegno familiare, ridimensionano gli effetti negativi che erano stati rilevati nella prima curva Irpef. Da una prima analisi emerge che per i contribuenti con carichi familiari è stata ampliata l area di reddito dove si realizzano guadagni fiscali: oltre i 37mila euro per i dipendenti e fino a quasi 35mila per i pensionati. Inoltre, sono stati incrementati in modo sensibile i vantaggi nella zona tra i 15 e i 30mila euro; è stato limato il brusco incremento di imposta che si registrava nella zona dove si annullavano i guadagni fiscali. Resta comunque irregolare l andamento dei benefici e degli aggravi di imposta (almeno per le tipologie familiari fin qui analizzate) e questo aspetto sarà successivamente approfondito per dare una valutazione complessiva più completa dell intervento. Dall analisi della prima irpef infatti, emergeva che con poche centinaia di euro in più, si registravano forti aggravi di imposta. Le addizionali continuano a mangiare una parte dei guadagni ma, rispetto alla versione precedente, l effetto è temperato dagli aumenti delle detrazioni per il coniuge a carico e dell assegno che hanno incrementato i vantaggi fiscali complessivi. Nell emendamento, inoltre, è stata prevista la possibilità di attribuire al coniuge con il reddito più elevato la detrazioni per i figli a carico (prima erano 50%-50%): in questo modo viene eliminata la possibilità di non poter godere delle detrazioni per incapienza. 1

2 Da non sottovalutare l effetto dell eliminazione della no tax area (3.000 euro) per i redditi non da lavoro (per esempio solo redditi da fabbricato). La situazione che si verificherà sarà quella di un aggravio per i redditi bassissimi, che si troveranno a pagare un imposta prima non dovuta (al limite pari a 690 euro più addizionali). La nuova Irpef Fino a l aliquota sarà il 23%; tra e il 27%; da a euro il 38%; da a il 41% e oltre i il 43%. Le detrazioni da lavoro dipendente partono da euro e decrescono (secondo una formula che produce una spezzata) fino ad annullarsi a 55mila euro, e ampliano l area esente da ad euro. Per i pensionati, la detrazione parte da euro, si annulla a 55mila euro e amplia l area esente da a euro. La detrazione base per i figli a carico è di 800 euro (900 per i figli minori), con un aumento di 70 euro per i figli con handicap). Le detrazioni si annullano a 95mila euro nel caso di un figlio, 110mila con due, 125mila con tre e così a crescere. Chi ha più di tre figli ha un aumento della detrazione di 200 euro per ogni figlio a partire dal primo. Per il coniuge a carico, l emendamento Visco prevede che l importo base resti immutato (800 euro), ma il suo importo sarà x(reddito/15.000) fino a 15mila euro; 690 euro da 15 a 40mila; 690x ( R/40.000) da 40 a 80mila e si annullerà oltre gli 80mila euro. Certo il sistema non va nella direzione di una semplificazione per il contribuente. Assegno al nucleo familiare Gli importi complessivi dell assegno sono stati rideterminati nell emendamento presentato dal vice ministro Visco, che conferma a riguardo una maggiore spesa di 1,4 miliardi di euro a decorrere dal Oltre ad aumenti negli importi, la novità principale consiste nella rimodulazione lineare della curva, che provoca una riduzione graduale del valore dell assegno. In tal modo vengono eliminati i salti di tale valore legati agli scalini presenti nella precedente normativa (per un euro in più di reddito familiare l assegno in taluni casi si riduceva annualmente di centinaia di euro). A proposito di numeri: la nota tecnica Nella nota tecnica del Governo viene specificato che è atteso un gettito di circa 400 milioni dalle addizionali regionali e comunali, e nella Finanziaria (articolo 3 comma 4) viene precisato che i trasferimenti erariali alle regioni verranno ridotti del maggior gettito derivante dalle addizionali stesse. L operazione è dunque a saldo zero per la regione che vedrà inasprirsi la tassazione locale ma non avrà benefici in termini di cassa. Sempre nella nota tecnica, viene indicato un incremento di gettito per il 2007 sull Irpef di 436 milioni di euro (di competenza). Tale quantificazione, peraltro, non risulta pienamente in linea con quanto indicato da alcuni centri di ricerca che hanno effettuato simulazioni sulla nuova struttura dell Irpef (Isae, Prometeia). Dagli importi indicati nella nota tecnica, il complesso della manovra sull Irpef prima dell emendamento, avrebbe determinato un aumento della tassazione in aggregato. L entità di questo aumento verrà in parte rivista a seguito delle maggiori detrazioni per coniuge concesse nel nuovo testo. L emendamento, inoltre, evita che la nuova struttura dell irpef crei un aggravio di tassazione sul Tfr e le altre indennità, che in un primo momento era stato contabilizzato in nota tecnica con un +130 milioni per il Per valutare gli effetti della riforma emendata sui singoli contribuenti, sono stati fatti i calcoli su alcune figure tipo che hanno subito variazioni rispetto a quanto previsto nel testo originale della Finanziaria. (Per gli altri casi si rimanda alla nota pubblicata sul sito Cisl nella sezione Democrazia economica, fisco e previdenza ). 2

3 Pensionato con coniuge a carico** Nuovo regime fiscale Reddito (A) Vecchia imposta * Imposta lorda (effetto delle aliquote) detrazione da lavoro detrazione per coniuge a carico (B) imposta (A-B) Differenza d'imposta addizionali totale *Nel caso di carichi familiari (coniuge e/o figli), si sottrae dal reddito oltre la deduzione no tax area anche la deduzione per carichi familiari e su quel valore si applica l aliquota. ** In questo caso non è stata considerata l eventuale variazione dell assegno familiare 3

4 Dipendente con coniuge a carico* Nuovo regime fiscale Reddito (A) Vecchia imposta Imposta lorda (effetto delle aliquote) Detrazione da lavoro detrazione coniuge (B) imposta (A-B) Differenza d'imposta addizionali totale *In questo caso non è stata considerata l eventuale variazione dell assegno familiare. 4

5 Dipendente con coniuge e figlio <3 anni a carico* Nuovo regime fiscale Reddito (A) Vecchia imposta Imposta lorda (effetto delle aliquote) Detrazione da lavoro detrazione coniuge detrazione per figli (B) imposta (A-B) Differenza d'imposta Guadagno assegno Imposta e assegno addizionali totale *Il reddito familiare è stato ipotizzato coincidente con quello del capofamiglia 5

6 Dipendente con coniuge, figlio>3 anni e figlio <3 anni a carico* Nuovo regime fiscale Reddito (A) Vecchia imposta * Imposta lorda (effetto delle aliquote) Detrazione da lavoro detrazione coniuge detrazione per figli (B) imposta (A-B) Differenza d'imposta Guadagno assegni Imposta e assegno addizionali totale *Il reddito familiare è stato ipotizzato coincidente con quello del capofamiglia 6

7 Evasione, studi di settore e recupero di base imponibile Gli studi di settore sono il perno della manovra sull accertamento e l evasione (articolo 5). Gli studi di settore saranno rivisti ogni 3 anni invece che 4, e secondo la relazione tecnica saranno 330mila i contribuenti aggiuntivi per ogni anno per effetto dell evoluzione del settore. Verranno introdotti specifici indici di coerenza per la stima dei ricavi potenziali; gli studi di settore si applicheranno anche per periodi di imposta inferiori ai 12 mesi e il livello dei ricavi per la loro applicabilità viene elevata da 5,1 a 7,5 milioni di euro; verranno introdotti degli indici di coerenza economica per le società di capitali che iniziano l attività e non sono soggetti agli studi di settore; previste, inoltre, sanzioni più severe (+10%) nel caso di omessa, inesatta o infedele dichiarazione rispetto agli studi di settore. Se lo scostamento non è superiore al 10% del reddito imponibile, non scatta la sanzione. Da questo insieme di norme si attendono circa 3,3 miliardi di gettito. Diversi commi dell art.5 sono dedicati al recupero di base imponibile, il che significa in questo caso stringere le maglie della potenziale evasione. Le norme sono di vario genere e riguardano diversi settori. I compensi per l attività autonoma dei medici intramuraria, per esempio, sarà incassata dalla stessa azienda sanitaria che ne darà comunicazione all Agenzia delle Entrate. Nella dichiarazione dei redditi da fabbricato, dovranno essere inseriti l indirizzo, l identificativo dell immobile, e tutto ciò che può rendere tracciabile il percorso dei redditi immobiliari. L Ici sarà inserita nella dichiarazione dei redditi e per ogni fabbricato deve essere evidenziata l ici per l anno in corso. L imposta sugli immobili sarà compensabile con altri crediti fiscali. Enti territoriali: addizionali e tasse di scopo I Comuni (art.7) potranno deliberare la variazione dell aliquota di compartecipazione dell addizionale, che comunque non potrà eccedere 0,8 punti percentuali. Questa è sicuramente una novità dopo anni di blocco delle addizionali anche se potrebbe avere come effetto quello di un aggravio della tassazione locale. D altra parte, la logica del controllo dei saldi di bilancio (e non solo delle spese) introdotto in Finanziaria, va nella direzione di una maggiore autonomia sulle entrate e quindi di un futuro federalismo fiscale. Altra novità è quelle delle imposte di scopo (articolo 8). I Comuni potranno istituirle ma con dei limiti: devono essere utilizzate solo per la parziale copertura della spesa per realizzare opere pubbliche (trasporto urbano, opere viarie, arredo urbano, risistemazione di aree dedicate a parchi e giardini); finanzieranno solo il 30% della spesa, non potranno durare più di cinque anni e avranno un aliquota massima del 5 per mille. I Comuni potranno anche decidere (facoltativamente) di introdurre un contributo di ingresso e soggiorno (art.9) del valore massimo di 5 euro a notte, da destinare ad interventi di manutenzione urbana e valorizzazione dei centri storici. Inoltre, è istituita (art.12) a favore dei Comuni una compartecipazione del 2% al gettito irpef, con contestuale riduzione del complesso dei trasferimenti. Misure per lo sviluppo: cuneo, credito di imposta, sostegno alle zone franche urbane Tra le misure a favore dello sviluppo, la regina è la riduzione del cuneo fiscale. (art.18). Per quel che riguarda le imprese l intervento è selettivo (nel senso che sono escluse banche, assicurazioni, telefonia, acqua, rifiuti), ed è concentrato sui lavoratori a tempo indeterminato. L abbattimento del cuneo viene realizzato attraverso l introduzione di due nuove deduzioni dalla base imponibile. La prima deduzione riguarda i contributi per le assicurazioni contro gli infortuni; la seconda è una deduzione di euro ( al sud) per ogni lavoratore a tempo indeterminato. Per le donne rientranti nella categoria di lavoratore svantaggiato le deduzioni sono moltiplicate per 5 e per 7. Queste nuove deduzioni sono alternative a quelle già vigenti fatta eccezione per i contributi Inail che mantengono una autonoma deducibilità. Il calo di gettito stimato nella relazione tecnica è di 2,8 miliardi nel 2007 e 4,7 nel L art.18 prevede il credito di imposta dal 2007 fino al 2013 per l acquisto di beni strumentali nelle regioni del sud, e all art.19 il credito di imposta del 10% dei costi sostenuti per attività di ricerca industriale per il periodo

8 Infine, per favorire lo sviluppo economico e sociale anche attraverso il recupero urbano di aree e quartieri degradati del mezzogiorno, l art.21 prevede un fondo di 50 milioni di euro per cofinanziare programmi regionali per il sostegno delle zone franche urbane. Fisco e famiglia Oltre agli interventi su assegno familiare detrazioni previsti nella riforma, gli altri provvedimenti sono residuali nell entità e rischiano di disperdere le poche risorse esistenti. Sono ammesse in detrazione (art.20) le spese per la palestra per i ragazzi tra i 5 e i 18 anni. La spesa massima ammessa è di 210 euro anno, la detrazione è del 19% quindi il beneficio fiscale sarà di massimo 40 euro. Meglio poco che niente, ma forse quel poco era meglio concentrarlo sulla proroga al 2007 della detrazione del 19% delle spese per asili nido. Anche questo capitolo consente una detrazione minima rispetto ai costi reali sostenuti: spesa massima ammessa 632 euro all anno per una detrazione di 120 euro. Con la spesa massima ammessa si paga più o meno un mese e mezzo di asilo. Sarebbe stato più opportuno selezionare l intervento e concentrare su quello la massima potenza finanziaria. Inoltre Sono ammessi in detrazione per un massimo di 500 euro il canone di locazione per gli studenti fuori sede; vengono introdotte una serie di norme per la riqualificazione energetica degli edifici e per la sostituzione di apparecchi domestici ad alta efficienza energetica e sono prorogate le agevolazioni per il recupero edilizio. Il decreto fiscale Molte le novità contenute nel decreto. Tra le molte, il dietrofront sull imposta di successione che per il coniuge e i parenti in linea retta sarà del 4% ma con una franchigia di un milione di euro per ogni erede. Per i parenti fino al 4 grado imposta del 6% senza franchigia e per tutti gli altri imposta all 8%. Inoltre, sono state alleggerite le sanzioni in caso di mancata emissione dello scontrino: dopo tre dimenticanze nel giro di 5 anni verrà chiusa l attività per un periodo da tre giorni ad un mese. 8

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