Importanza dell identificazione precoce
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- Marcella Bossi
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1 + Importanza dell identificazione precoce Sara Zaccaria Psicologa e psicoterapeuta
2 + Indicatori di rischio in età prescolare n Developing Early Literacy (2008), rapporto elaborato dalla commissione intergovernativa statunitense National Early Literacy Panel (NELP), riporta che esistono specifici precursori, o anche predittori in età prescolare che esercitano un ruolo fondamentale nell acquisizione, e successiva automatizzazione, delle abilità di lettura e scrittura. n Si tratta di una serie di abilità di base che non solo favoriscono il corretto apprendimento del codice linguistico, ma addirittura ne costituiscono la condizione necessaria (Whitehurst e Lonigan, 2001). n Secondo tale rapporto, i principali precursori correlati all alfabetizzazione di base della lingua italiana sono: le competenze relative alla conoscenza dell alfabeto, alla consapevolezza fonologica, alla denominazione rapida automatica (RAN) e alla memoria fonologica.
3 + Indicatori di rischio in età prescolare n La letteratura indica un significativo rapporto predittivo tra le abilità di denominare le lettere nella fase prescolare e le abilità di lettura nella Scuola Primaria (Duncan e Seymour, 2000; Gallagher, Frith e Snowling, 2000; Evans, Shaw e Bell, 2000). n Altre ricerche mostrano che allievi con scarse conoscenze alfabetiche mostrano performance inadeguate nelle prove effettuate a livello di scuola primaria per indagare i prerequisiti delle abilità di lettura e scrittura (Fioravanti, Franceschi e Savelli, 2012).
4 + Indicatori di rischio in età prescolare n Bambini che già all età di 5 anni sono in grado di riconoscere e denominare le lettere dell alfabeto hanno più probabilità di diventare abili lettori entro pochi mesi dall ingresso alla Scuola Primaria, avendo anche maggiori probabilità di successo scolastico (Riley, 1996). n La letteratura offre evidenze circa una significativa correlazione fra la consapevolezza fonologica posseduta dai bambini in epoca prescolare e il successo nelle prime fasi di apprendimento di lettura e scrittura (Cocchiaro, Sapio e Storace, 1998).
5 + Indicatori di rischio in età prescolare n Un adeguata conoscenza di tutti i prerequisiti dell apprendimento è necessaria al fine di individuare precocemente bambini che, a causa di una mancata acquisizione di quelle abilità che concorrono al raggiungimento dell alfabetizzazione primaria, possono considerarsi a rischio di possibili difficoltà di apprendimento o finanche di veri e propri Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). n Pertanto, un individuazione precoce e tempestiva, risulta auspicabile poiché proprio la tempestività sembra essere una variabile rilevante per l efficacia dei successivi interventi di recupero (Baker e Smith, 1999; Jackson et al.,1999; Byrne et al., 2000, Morris et al, 2000).
6 + Indicatori di rischio in età prescolare n Effettuare l identificazione precoce dei predittori dell apprendimento scolastico non significa soltanto tentare di prevenire l instaurarsi di eventuali difficoltà di apprendimento o DSA, ma anche intervenire in maniera tempestiva ed efficace al fine di ridurre la probabilità che tali problematiche possano cronicizzarsi nel tempo, innescando un negativo processo a spirale (Tressoldi, Vio e Maschietto, 1996). n La scuola dell infanzia si configura come il luogo maggiormente appropriato per identificare precocemente eventuali difficoltà sulle quali intervenire efficacemente e concretamente.
7 + Linee guida MIUR n DM 5669 del «Linee guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti DSA» n DM «Linee guida per la predisposizione di protocolli regionali per le attività di individuazione precoce dei casi sospetti di DSA» n Direttiva Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica
8 + Art.3 c.3 della Legge 170/2010 n «E compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell infanzia, attivare, previo comunicazione alle famiglie interessate, interventi compensativi, idonei ad individuare i casi sospetti di DSA degli studenti, sulla base di protocolli regionali di cui all art 7 c.1».
9 + Che cosa sono i prerequisiti n Una serie di abilita di base necessarie alla strutturazione di una competenza più complessa. n Nell ambito dell apprendimento scolastico, gli studi disponibili in letteratura indicano che l immaturità o l inefficienza di tali abilita in età prescolare, costituiscono un fattore di rischio per l emergere di una successiva difficolta di apprendimento.
10 + Prerequisiti Asilo nido Contatto oculare Pointing Comprensione di parole Abilità prassiche orali Crescita del lessico (18 mesi) Sviluppo grammaticale (30-36 mesi)
11 + Prerequisiti Scuola dell infanzia Comprensione narrativa (4anni) Confronto di quantità (3 anni) Vocabolario (3-5 anni) Morfo-sintassi (subordinate) (4 anni) Fonologia (4 anni) Metafonologia (5 anni)
12 + Valutazione dei prerequisiti: Obiettivi n Prevenzione Primaria: è la forma classica e principale di prevenzione, focalizzata sull'adozione di interventi e comportamenti in grado di evitare o ridurre a monte l'insorgenza e lo sviluppo di una malattia o di un evento sfavorevole. n Individuazione precoce dei bambini a rischio di un evoluzione scolastica difficile, lenta o faticosa. n Intervento precoce. n Normalizzazione del profilo di apprendimento, massimizzazione delle risorse e dei risultati.
13 + Valutazione dei prerequisiti: Obiettivi n Definizione del profilo di apprendimento. n Programmazione didattica che tenga conto delle caratteristiche di apprendimento del singolo bambino. n Favorire l instaurarsi di adeguate strategie.
14 + Valutazione dei prerequisiti: Obiettivi n Evitare che aumenti il divario tra le prestazioni del bambino in difficolta e quelle del gruppo classe. n Evitare la perdita di motivazione. n Favorire l acquisizione di una adeguata autostima personale, evitando che si instaurino sensi di inadeguatezza ed inferiorità.
15 + Valutazione dei prerequisiti: Obiettivi n NON è la segnalazione del caso, né l invio del bambino per un approfondimento diagnostico. n Informare i genitori della presenza di alcuni fattori di rischio. Avviare precocemente il percorso di accettazione di un eventuale difficoltà. n Attivare un percorso tempestivo di recupero e sostegno. n Ottimizzare le occasioni di apprendimento e di partecipazione da parte del bambino all attività della classe.
16 + Indicatori di rischio (IDR) n Con fattore di rischio si intende una specifica condizione che risulta statisticamente associata ad una malattia e che pertanto si ritiene possa concorrere alla sua patogenesi, favorirne lo sviluppo o accelerarne il decorso. n Un fattore di rischio non e un agente causale, ma un indicatore di probabilità che lo stesso possa associarsi ad una determinata condizione clinica n la sua assenza non esclude la comparsa della malattia n la sua presenza, o la compresenza di più fattori di rischio aumenta notevolmente il rischio di malattia. Consensus Conference sui DSA (2011)
17 + DSA e scuola dell infanzia n 3-4 anni: Approccio osservativo e qualitativo degli apprendimenti di base per sviluppare armonicamente le funzioni cognitive. n 5 anni: Osservazione e valutazione iniziale dei prerequisiti seguite da attività di rafforzamento delle componenti rivelatesi più deboli.
18 + Osservazione da parte degli insegnanti n L insegnante è un osservatore privilegiato perché: n Conosce i bambini n I bambini lo conoscono e quindi la sua presenza di osservatore non altera il loro comportamento n L attività scolastica permette di programmare e svolgere attività che consentono di mettere in luce le capacità dei bambini n Il contesto classe offre un naturale termine di paragone sulla base del quale valutare le competenze del singolo
19 + Abilità generali n Aspetti comportamentali n Motricità n Comprensione linguistica n Espressione orale n Abilità metacognitive n Abilità cognitive trasversali (memoria, abilità prassiche, orientamento)
20 + Abilità specifiche n Pre-alfabetizzazione n Consapevolezza fonologica n Comprensione della relazione tra linguaggio orale e linguaggio scritto n Discriminazione dei fonemi e dei grafemi n Capacità di produrre fonemi e grafemi in sequenza n Pre-matematica n Associazione tra numeri e quantità n Capacità di fare piccoli raggruppamenti n Capacità di fare semplici ragionamenti sull aggiungere e togliere (di più/di meno)
21 + Gli indicatori di rischio
22 + IDR: Area motorio-prassica n Difficolta grafo-motorie n Difficolta di coordinazione oculo-manuale e di coordinazione dinamica generale n Dominanza laterale non adeguatamente acquisita n Difficolta nella discriminazione e memorizzazione visiva sequenziale
23 + IDR: Area cognitiva e metacognitiva n Mancato o inefficace controllo della prestazione n E in grado di svolgere un attività adeguata alla sua età dall inizio alla fine? n Difficoltà di monitoraggio o mancata richiesta di aiuto n Mancata richiesti di chiarimenti necessari allo svolgimento dell attività n Comprensione dei comandi verbali
24 + IDR: Area attentivo-mnestica n Difficoltà di mantenimento dell attenzione su attività adeguate all età per il tempo necessario al loro completamento n Necessità di pause e interruzioni più frequenti rispetto al resto della classe n Difficoltà nella memorizzazione di routine, calendari, giochi e filastrocche n Difficolta nello svolgimento di un attività senza distrazioni
25 + IDR: Area pre-matematica n Difficoltà nel confronto di quantità n Sa dire Qual è di più/di meno o scegliere la maggiore/minore quantità rispetto alle proprie preferenze n Difficoltà nel distinguere graficamente i numeri dalle lettere
26 + IDR: Orientamento spazio-temporale n Difficolta a raccontare/spiegare piccole esperienze in ordine cronologico (es: all inizio, dopo, alla fine...) n Difficolta ad orientarsi nel tempo (oggi-ieri-domani; adessoprima-dopo; mattina-pomeriggio-sera) n Difficoltà a distinguere la posizione di un oggetto (soprasotto, dentro-fuori, ecc) n Difficolta di orientamento nel tempo a scuola n Difficolta nell esecuzione autonoma delle attività della giornata (pianificazione)
27 + Ritardo di linguaggio, DSL, DSA n Molti bambini con ritardo di linguaggio precoce sviluppano un Disturbo Specifico di Linguaggio (DSL) n Il disturbo specifico di linguaggio rappresenta per i bambini una condizione di rischio per lo sviluppo di un Disturbo Specifico dell Apprendimento (DSA)
28 + Ritardo di linguaggio, DSL, DSA n Il rischio di sviluppare un DSA in bambini con DSL o con sequele di DSL a 6 anni è 2-3 volte maggiore rispetto agli altri bambini n I bambini che presentano ancora alterazioni fonologiche dopo i 4 anni di età hanno l 80% di possibilità di sviluppare un DSA
29 + Identificazione precoce: si può! n Esistono dati di ricerca che definiscono il tipo di abilità e competenze che si possono osservare nella fascia 3-6 anni. n Esistono gli strumenti per farlo e la normativa per inquadrare un certo tipo di intervento. n Esistono attività e materiali che permettono di potenziare le competenze e recuperare eventuali aree carenti. n Esiste la possibilità di favorire e facilitare l apprendimento per quei bambini che potrebbero incontrare difficoltà nel prosieguo della loro carriera scolastica.
30 + Grazie per l attenzione s.zaccaria@gmail.com
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