BREVE ANALISI COMPARATA SU NUMERI DI INCIDENZA E MORTALITA TUMORI A ROCCHETTA SANT ANTONIO, IL RESTO D ITALIA E 6 REGIONI TIPO.

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Achille Maggio
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1 BREVE ANALISI COMPARATA SU NUMERI DI INCIDENZA E MORTALITA TUMORI A ROCCHETTA SANT ANTONIO, IL RESTO D ITALIA E 6 REGIONI TIPO. NUMERI Dopo l incontro tenutosi a Rocchetta il giorno 22/11/2012 sulle Politiche Ambientali e tutela della salute promosso dal consigliere di minoranza Luigi Ruberto, sperando di fare cosa gradita, mi sono adoperato a comparare i dati puri sulla mortalità dei tumori forniti gentilmente dal consigliere Giuseppe Ramundo e discussi insieme, con i dati Nazionali e di 6 regioni (Puglia, Basilicata e campania VS Emilia Romagna, Veneto e Lombardia). Le stime sono effettuate dal Reparto Epidemiologia dei Tumori del CNESPS dell ISS. I dati oncologici osservati dai singoli registri tumori italiani sono invece disponibili sul sito dell AIRTUM. Come si evince dai grafici di seguito riportati, purtroppo, il fenomeno delle neoplasie è in aumento sia per incidenza che per mortalità SOLO NELLE REGIONI MERIDIONALI. Il trend è infatti, sempre per incidenza e mortalità, addirittura in ribasso nelle regioni settentrionali che sulla carta sono molto più inquinate delle nostre regioni. Anticipando i risultati dei grafici allegati, il dato di Rocchetta è ALLARMANTE. Perché il fenomeno, dal 1991 ad oggi non solo è in crescita ma, a differenza delle sfortunate regioni meridionali (il cui numero in valore assoluto dei tumori è per il momento ancora lievemente più basso delle regioni settentrionali), è in valore assoluto MOLTO Più ALTO ANCHE DELLE REGIONI SETTENTRIONALI. Abbiamo visto infatti che i DECESSI per tumore a Rocchetta dal 1991 ad oggi sono in media 5,73 per anno (109 decessi per tumore calcolati in 19 anni) su circa 1800 abitanti. Questo significa (per avere proporzione con i dati dei grafici seguenti) che a Rocchetta si hanno 318,33 morti l anno su abitanti. Considerando che i decessi in Italia per tumore sono stati, nello stesso periodo, mediamente circa 225, si ha che nel nostro piccolo paese c è un tasso di mortalità superiore del 42% rispetto alla media nazionale e con trend in crescita a differenza della stessa media di riferimento in Italia! Questi sono i dati oggettivi. La domanda principale da porsi è quindi: Perché questo?

mi sono adoperato a comparare i dati puri sulla mortalità dei tumori forniti gentilmente dal consigliere Giuseppe Ramundo e discussi insieme, con i dati Nazionali e di 6 regioni (Puglia, Basilicata e

2 IPOTESI Passando dall oggettività dei numeri a ipotesi (più di questo, in questo momento, non possiamo fare) sul perché sussiste questo fenomeno terribile, con il maggior rigore scientifico possibile suggerisco di approfondire l indagine su elementi come: Qualità dell aria, qualità dell acqua, qualità degli alimenti. A livello di cause ambientali tralasciando gli stili personali di vita,come già detto, è evidente che le nostre regioni abbiano un tasso di industrializzazione inferiore rispetto alle regioni settentrionali, quindi la causa ambientale, logicamente, è da ricercarsi altrove. Sintetizzando al massimo, solo per stimolare ulteriori dibattiti e analisi più approfondite, si puo cominciare con il prendere in considerazione l impatto dell agricoltura, in tutti i suoi aspetti, sulla nostra salute. Come esposto dall autorevole Dott. Nicoletti: qualunque cosa contenga cloro, se bruciata, produce diossina. E di dominio comune il fatto che la diossina è tra gli elementi più pericolosi per l uomo. A Rocchetta, come in molti altri paesi limitrofi, ogni anno, siamo costretti a respirare combustioni incontrollate di paglia che produce diossina, polveri sottili,ossidi metallici nelle ceneri ecc Non solo, ogni primavera siamo pure costretti ad inalare diserbanti e fitofarmaci. Considerando che Rocchetta è un paese povero di verde e circondato da terreni coltivati a grano, si possono tracciare le prime linee guida e formulare le prime ipotesi (con relative, speriamo, soluzioni) a riguardo dell esplosione delle malattie. A tutto ciò si aggiunge l inquinamento dei mezzi agricoli, l assorbimento dei farmaci da parte delle piante che poi mangiamo ecc. Ovviamente l industria agricola del grano non sarebbe l unica responsabile del disastro ambientale che aiuta a sviluppare tumori. È risaputo anche come le nostre zone siano stuprate da discariche abusive (di rifiuti tossici) e cattiva gestione dei rifiuti (vedi emergenza rifiuti Napoli e Foggia). In estate l intera capitanata è costella da roghi neri e tutt ora, a Rocchetta e dintorni, si possono osservare roghi abusivi su cui bisognerebbe inasprire i controlli, dato che In base all'articolo 13 Dlgs 205/2010 bruciare sterpaglie abusivamente puo costituire addirittura reato penale. E ancora, come diceva sempre l illustre Prof. Nicoletti, anche dove i limiti consentiti dalla legge sono rispettati, non è detto che la cosa cha mangiamo, beviamo o respiriamo non faccia male. Pensate ai capannoni ricoperti di amianto dentro cui, con alchimie chimiche abbastanza discutibili, vengono allevati i polli nelle nostre zone. Il dramma vero è che la maggior parte della nostra popolazione è proprio costituita da agricoltori e,alla stregua dell esperienza a noi vicina dell ILVA, non si puo ovviamente pensare di distruggere una produzione necessaria a tutti né continuare ad avvelenarci. Da qui il mio invito a spremere le meningi e cercare di trovare qualche soluzione più sostenibile e di utilità comune che non infici sul mercato, già debole, del settore primario a cui fanno riferimento molti nostri paesani e non INFIERISCA sullo stato di salute dei cittadini, in primis proprio di chi lavora le terre ed è più a stretto contatto con questi agenti cancerogeni. Il monitoraggio continuo della qualità dell aria, dell acqua e del cibo a campione (anche attraverso un comitato di salute promosso dai cittadini e sostenuto dalle amministrazioni) sono i primi importanti passi. Se Obama vuole combattere il cancro con la stessa aggressività con cui esso

A livello di cause ambientali tralasciando gli stili personali di vita,come già detto, è evidente che le nostre regioni abbiano un tasso di industrializzazione inferiore rispetto alle regioni

3 aggredisce noi, a Rocchetta potremmo dimostrarci tutti all avanguardia e uniti per combattere de visu una battaglia per il nostro futuro e per i nostri figli. Ringraziando tutti per il sereno dibattito tenuto e augurandovi buon lavoro nell interesse dell intero paese, sperando di essere complementare e di aiuto nei vostri sforzi in questa direzione, saluto cordialmente. Ing. Giuseppe Sciretta

Ringraziando tutti per il sereno dibattito tenuto e augurandovi buon lavoro nell interesse dell

4 220 tassi/proporzioni grezzi - Tutti i tumori maligni - Italia - Donne%2BUomini Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 93(4), 7 1 di 1 28/11/

77 228.39 230.06 230.76 231.4 231.92 232.09 231.8 231.05 230.03 227.16 227.16 228.27 229.27 229.02 227.31 224.92 222.

5 tassi/proporzioni grezzi - Tutti i tumori maligni - Emilia Romagna - Donne%2BUomini Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 93(4), 7 1 di 1 28/11/

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6 tassi/proporzioni grezzi - Tutti i tumori maligni - Lombardia - Donne%2BUomini Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 93(4), 7 1 di 1 28/11/

7 tassi/proporzioni grezzi - Tutti i tumori maligni - Veneto - Donne%2BUomini Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 93(4), 7 1 di 1 28/11/

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8 tassi/proporzioni grezzi - Tutti i tumori maligni - Basilicata - Donne%2BUomini Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 93(4), 7 1 di 1 28/11/

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9 tassi/proporzioni grezzi - Tutti i tumori maligni - Puglia - Donne%2BUomini Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 93(4), 7 1 di 1 28/11/

10 tassi/proporzioni grezzi - Tutti i tumori maligni - Campania - Donne%2BUomini Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 93(4), 7 1 di 1 28/11/

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