Presentazione dell insegnamento. Redazione atti amministrativi: regole e suggerimenti Docente: Alessandra Fralleoni

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1 Università Roma Tre Facoltà di Scienze della formazione Corso di laurea in Servizio Sociale e Sociologia L.39 A.A marzo 2019 Documentazione e scrittura di servizio sociale Presentazione dell insegnamento Redazione atti amministrativi: regole e suggerimenti Docente: Alessandra Fralleoni

2 Obiettivi prima lezione Presentazione dell insegnamento: - Modalità di realizzazione - Obiettivi formativi Testi per l esame Presentazione della docente e dei partecipanti Rilevazione aspettative e bisogni formativi La documentazione pensieri L assistente sociale e la documentazione Regole stesura atti amministrativi

3 Modalità di realizzazione dell insegnamento Il programma sarà articolato in 36 ore di didattica che si terranno il martedì dalle alle e il venerdì dalle alle 18.00, dal mese di marzo al mese di maggio; Martedì 16 aprile si terrà lezione dalle alle aula 20 Le lezioni si articoleranno in didattica frontale (30%) e in parti pratiche (70%),durante le quali gli studenti si sperimenteranno praticamente con lo strumento della documentazione professionale (in particolare la relazione) L esame consisterà in una prova scritta, nella quale gli studenti dovranno redigere una relazione di servizio sociale e una prova orale; Gli studenti che avranno frequentato almeno l 80% delle lezioni sono esonerati dalla prova scritta

4 Obiettivi formativi Illustrare il significato della documentazione come strumento professionale dell assistente sociale; stimolare riflessioni e acquisire competenze, attraverso metodologie teorico -pratico, sullo strumento della documentazione professionale e sulla scrittura tecnica nel Servizio Sociale; Presentare la natura della documentazione professionale: - uno strumento fondamentale del lavoro sociale - atto dovuto della Pubblica Amministrazione Durante il corso si approfondiranno le modalità di scrittura degli atti diretti all'autorità Giudiziaria e lo studio dei decreti che da essa vengono emessi

5 Testi per l esame Laura Bini, Documentazione e servizio sociale Manuale di scrittura per gli operatori, Carocci Faber, 2009 Marina Riccucci, Scrivere per il servizio sociale, - Guida alla stesura della documentazione, Carocci Faber, Slide e dispense fornite a lezione dalla docente

6 Presentazione e rilevazione Chi siamo? Quali sono le nostre esperienze? Perché siamo qui? Cosa ci aspettiamo?

7 Cosa pensate della documentazione?

8

9 L assistente sociale e la documentazione redigere relazioni, riempire cartelle, descrivere in forma scritta situazioni complesse: tutto ciò è spesso considerato solo un gravoso e mal sopportato impegno burocratico la cura della documentazione non è semplicemente un obbligo da assolvere, costituisce parte integrante del lavoro sociale, qualificandolo Nella cura, stesura e trasmissione della documentazione vanno sempre tenuti presenti: diritto di accesso, privacy e codice deontologico

10 La documentazione professionale 1/2 È tutta la produzione scritta riguardante gli utenti, il servizio, l istituzione e le tematiche che si stanno trattando, studi, progetti, libri, proposte e materiale inerente la supervisione È importante a livello giuridico perché tiene traccia del lavoro svolto, garantendo la tutela dell operatore, dell utenza e dell istituzione Si distingue in documentazione: IN USCITA quella che l assistente sociale produce (Relazioni, cartelle sociali, Verbali d incontro, note di servizio, lettere, studi, programmi per progetti, delibere, determine, interventi a conferenze, ) IN ENTRATA Quella che l assistente sociale riceve da organi deliberativi, atti che tracciano la strada su cui si deve operare (Circolari, decreti dell A.G., disposizioni, domande, richieste, istanze, certificati )

11 La documentazione professionale 2/2 Tipologia: Generale: leggi, piani di zona, normative interne, e così via Operativa: protocolli di intesa, circolari Tecnica e professionale: specifica dell assistente sociale, necessaria per interventi con l utenza È supporto per la visibilità del lavoro e per la riflessione teorica Gli strumenti più utilizzati: Diario del caso Cartella sociale Verbali di riunioni Schede precostituite per la rilevazione dei dati Relazioni Passera, Bartolomei,

12 Tipi di documentazione specifici Relativa all organizzazione: Agenda di servizio Modulistica per il segretariato sociale Modulistica per le richieste di prestazioni Verbali di riunioni mono e pluridisciplinari relativi a decisioni organizzative Relativa all attività di riflessività e supervisione professionale: Diario giornaliero Registro dei colloqui Relazione di osservazione

13 Pausa caffè & C

14 Relazione: atto amministrativo La relazione è un atto amministrativo le tipologie di atti amministrativi sono molto diverse tra loro Non è facile fornire principi univoci che valgano per tutti i testi Però, attenersi ai principi fondamentali di una comunicazione efficace e alle massime che regolano la stesura di testi pienamente fruibili servirà a evitare fraintendimenti, ambiguità e imprecisioni che inquinano il diritto a un informazione la più possibile trasparente sulle regole da seguire. È necessario dotarsi di strumenti per garantire la qualità delle relazioni di servizio sociale.

15 Cosa è un atto amministrativo Atto compiuto da soggetti attivi della Pubblica Amministrazione nello svolgimento delle sue funzioni L atto amministrativo in senso stretto: indica gli atti strumentali e ausiliari che nell ambito di un procedimento amministrativo: precedono preparano seguono La decisone della P.A. e ne assicurano l efficacia. Sono atti amministrativi, per es.: gli accertamenti e le valutazioni tecniche, i pareri, le ispezioni, le comunicazioni delle decisioni agli interessati

16 Scrittura di un atto amministrativo: CRITERI 1/5 La redazione dei testi degli atti amministrativi risponde a criteri di chiarezza precisione coerenza semplicità economia Deve dunque mirare a rendere il testo comprensibile a tutti i suoi fruitori, in termini di contenuti e di scelte linguistiche che li veicolano

17 Scrittura di un atto amministrativo : CRITERI 2/5 Un testo è: o Chiaro, se i suoi contenuti informativi sono ben riconoscibili e interpretabili da parte del destinatario, se la loro concatenazione logica rispetta uno sviluppo coerente e graduale o Preciso se le parole usate e le connessioni logiche tra le frasi risultano univoche ed esplicite -vaghezza e ambiguità lessicali favoriscono incertezze nell interpretazione del testo, e connettivi frasali troppo lunghi, arcaici o involuti ne rallentano la comprensione o Coerente dal punto di vista linguistico se permette di seguirne lo sviluppo logico

18 Scrittura di un atto amministrativo : CRITERI 3/5 Un testo è: o Semplice se dà la preferenza a parole conosciute dalla maggior parte delle persone, se organizza i periodi in modo lineare con poche subordinate e con un uso adeguato della punteggiatura o Economico se contiene tutto quello che è necessario e solo quello che è adeguato allo sviluppo del suo contenuto. In particolare, un testo ben costruito è privo di ridondanze, cioè parole e frasi che ripropongono inutilmente concetti già espressi

19 Scrittura di un atto amministrativo : CRITERI 4/5 Per garantire la fruibilità linguistica di un testo si deve porre attenzione anzitutto alla sua strutturazione generale, che deve rispondere ai principi di: coesione sintattica e grammaticale tra gli elementi linguistici che lo compongono coerenza logica in termini di contenuti e di progressione informativa accettabilità del contenuto da parte del destinatario in termini di possibili conoscenze dell argomento e della forma linguistica che lo deve veicolare

20 Scrittura di un atto amministrativo : CRITERI 5/5 Quindi è fondamentale: la pianificazione del testo: garantisce una distribuzione razionale, coerente e logicamente connessa dei contenuti costruire le frasi tenendo conto dei requisiti di leggibilità secondo gli indici correnti, e si devono scegliere le parole secondo il principio di: economia linguistica: massima evidenza del significato e minimo sforzo di lettura da parte del destinatario

21 Lo stile Non perseguire l eleganza o la sinteticità a scapito della completezza e dell univocità Fornire soltanto le informazioni necessarie disposte in ordine logico: la presenza di informazioni non necessarie che appesantiscono inutilmente il testo può influire negativamente sulla sua efficacia comunicativa

22 Formulare periodi brevi e chiari Usare frasi semplici Il periodo Struttura: la frase principale precede le frasi subordinate che devono essere di numero ridotto. Evitare, se possibile, gli incisi Disporre le informazioni in singole frasi e ordinarle in sequenza logica: iniziare il periodo con la frase principale e far seguire le subordinate Adottare in ciascuna frase l ordine soggetto-verbo, complemento oggetto, altri complementi Non inserire frasi o elementi tra il soggetto e il verbo, tra l ausiliare e il verbo e, in generale, tra un elemento e un altro strettamente collegati : - (a procedura finita è necessario inviare l avviso non è necessario, a procedura finita inviare, l avviso) Gli incisi e le frasi tra parentesi costringono il lettore a memorizzare troppi elementi prima di dare un senso compiuto al periodo, limitarne l uso ai casi strettamente necessari

23 Testo e connessione tra le frasi Esplicitare i nessi logici tra le frasi con congiunzioni o avverbi testuali Usare le congiunzioni in modo chiaro e univoco Preferire le frasi esplicite alle frasi implicite Evitare in particolare le frasi con il verbo al gerundio La coerenza e la coesione del testo devono essere assicurate anche da un attento uso dei pronomi: devono corrispondere perfettamente in genere e numero ai nomi che sostituiscono La ripetizione del soggetto: garantisce l eliminazione di ogni ambiguità

24 I connettivi Categoria di elementi coesivi di due frasi di cui la seconda è una conseguenza della prima, hanno il compito di segnalare una certa relazione tra frasi o tra gruppi di frasi Tipi di connettivi: Avverbi: così, allora, successivamente, oltre, cioè; Congiunzioni semplici o composte: ma, perciò, infatti, dunque, però, ciononostante; Espressioni di più parole: da un diverso punto di vista, in pratica, d altra parte, in altri termini Un uso appropriato dei connettivi contribuisce: alla coerenza tematica del testo - perché assicura la progressione logica delle informazioni - la coesione testuale - perché rende il testo compatto Avverbi e congiunzioni usati in funzione di connettivi testuali (dunque, mentre, successivamente, inoltre, ad esempio, al contrario ecc.) rendono chiari ed evidenti i legami logico-grammaticali che esistono tra le singole frasi che essi collegano ed esplicitano così la relazione tra le varie informazioni

25 Il verbo Preferire formulazioni esplicite del verbo ed evitare: la nominalizzazione, che consiste nel preferire il nome al verbo come portatore di significato: invece di Il pagamento si effettua allo sportello, scrivere più semplicemente Si paga allo sportello o Pagare allo sportello l enclisi del -si : si possono effettuare non possono effettuarsi, trattasi e dicasi ai quali sono preferibili si tratta e si dica le forme implicite del verbo, come gerundi o participi, quando potrebbero essere usate le corrispondenti forme esplicite l uso dell infinito al posto della costruzione che + verbo di modo finito, in dipendenza dei verbi pensare, dire, credere, ritenere ecc.: si ritiene che la procedura si sia bloccata a causa di... non si ritiene la procedura essersi bloccata a causa di... Usare quando è possibile la forma attiva del verbo Limitare l uso del passivo e dell impersonale ai casi in cui non è possibile esplicitare l agente (cioè chi compie l azione) o ai casi in cui l espressione è più semplice e oggettiva senza questa indicazione

26 Uso di pronomi e aggettivi È preferibile ripetere elementi che sono già stati introdotti o che lo saranno di nuovo più avanti anziché usare pronomi personali e pronomi e aggettivi dimostrativi che possono rendere ambigua la comprensione del testo Se l uso dei pronomi genera ambiguità, è preferibile ripetere i sostantivi Il sig. Mario Rossi si è presentato al colloquio puntuale, ha tenuto un atteggiamento aperto e collaborativo per tutta la durata del colloquio e si è reso disponibile ad un confronto aperto e sincero sulla sua situazione personale e familiare. Il sig. Rossi riferisce che sin dal. Più chiaro di Il sig. Mario Rossi si è presentato al colloquio puntuale, ha tenuto un atteggiamento aperto e collaborativo per tutta la durata del colloquio e si è reso disponibile ad un confronto aperto e sincero sulla sua situazione personale e familiare. Esso riferisce che sin dal.

27 Scelta ed uso delle parole 1/2 Scegliere la parola che esprime un dato concetto nel modo più : preciso chiaro univoco usando di preferenza parole dell italiano comune: parole note a tutte le persone con istruzione medio-alta, capite e usate anche da chi non è uno specialista di un determinato settore Scegliere parole che esprimano un concetto in modo: adeguato preciso univoco

28 Evitare Scelta ed uso delle parole 2/2 Le parole ricercate (timbrare e non obliterare) le perifrasi cristallizzate (impedimento e non condizione ostativa) Il linguaggio burocratico (che usa parole astratte, e spesso inutilmente lunghe e complesse, al posto di sinonimi più semplici e concreti) Se per un concetto specifico non esistono parole dell italiano comune caratterizzate da precisione, chiarezza e univocità si può ricorrere a termini giuridici o tecnici, a neologismi o forestierismi

29 Uso di abbreviazioni Abbreviazioni e sigle vanno usate con parsimonia: spesso sono ovvie per chi scrive ma non sono chiare a chi legge Usarle se il loro uso è utile per alleggerire un testo rendendolo più scorrevole ed eliminando pesanti ripetizioni Se in un testo si usa un abbreviazione o una sigla per la prima volta è opportuno farla precedere dall espressione per intero e racchiudere l abbreviazione o la sigla tra parentesi tonde nelle citazioni successive si riporta solo la sigla o l abbreviazione. Fanno eccezione abbreviazioni e sigle d uso consolidato e molto note

30 Uso di maiuscole e numeri La maiuscola si usa: all inizio del testo e dopo ogni punto fermo; per tutti i nomi propri (di persona, di luogo, di ente, organo e ufficio) Numeri: Sono scritti in lettere, eccetto nei casi in cui la loro trascrizione in cifre renda più chiaro il testo, quando sono inclusi in tabelle, elenchi e simili, quando si scrive una data

31 La punteggiatura Va usata con attenzione in quanto è un mezzo essenziale per segnalare al lettore: i confini delle frasi i rapporti che esistono al loro interno. Ruolo primario quello di segnalare al lettore: la segmentazione interna al testo separandone visivamente i nuclei informativi le relazioni di significato all interno delle singole frasi

32 Il punto Il punto fermo: divide una frase, semplice o complessa, dalla successiva segnala la fine di una frase semplice o complessa e la conclusione di un nucleo informativo autonomo Il punto a capo: si usa per indicare lo stacco tra nuclei informativi all interno di testi, o tra frasi all interno di un periodo in corrispondenza di un cambio di tema ovvero di una nuova informazione.

33 Il punto e virgola Divide una frase, semplice o complessa, dalla successiva, ma è un segno più debole del punto fermo si usa quando il legame logico o semantico tra le due frasi è più forte Separa frasi autonome sul piano sintattico ma collegate sul piano del significato: si sviluppa il medesimo tema, ma si aggiungono via via ulteriori contenuti informativi Es: Dall udienza di aprile ad oggi, si sono mantenuti costanti contatti con la responsabile della struttura Villa Armonia e con i servizi del territorio; data la distanza della comunità da Roma, è stato possibile effettuare un solo colloquio con il minore. negli elenchi

34 La virgola sì isola gli incisi separa i termini nelle enumerazioni ed elencazioni, in tal caso all ultimo elemento si fa precedere la congiunzione e All interno di una frase complessa (cioè di un periodo), la virgola è obbligatoria per separare le frasi coordinate in assenza di congiunzioni es. la scuola non ha il monopolio dell educazione, esistono le famiglie, le associazioni culturali, gli oratori ecc. per delimitare, prima e dopo, un inciso per separare la principale dalla subordinata prima di un connettivo (pertanto, in altri termini) che abbia la funzione di interpretare e chiarire un contenuto informativo precedentemente

35 La virgola no 1/2 Non si usa mai: nell ambito della frase semplice per separare gli elementi di una struttura logico-sintattica unitaria, in particolare tra: soggetto e predicato Si: la ditta si impegna alla restituzione della quota versata No: la ditta, si impegna alla restituzione della quota versata predicato e complemento oggetto Si Il sottoscritto chiede il rilascio della carta d identità no Il sottoscritto chiede, il rilascio della carta d identità elemento reggente e complemento di specificazione Sì: Si attesta che la fotografia riproduce l immagine del sig. Rossi No: Si attesta che la fotografia riproduce l immagine, del sig. Rossi

36 La punteggiatura: la virgola no 2/2 nell ambito di un periodo per separare frasi fortemente connesse sul piano logico-semantico come: principale e frasi soggettive Si: Ai sindacati sembra che la situazione possa degenerare No: Ai sindacati sembra, che la situazione possa degenerare frasi oggettive Sì: la ditta ha dichiarato di essere costretta a ricorrere alla cassa integrazione No: La ditta ha dichiarato, di essere costretta a ricorrere alla cassa integrazione

37 I due punti Introducono: una spiegazione un elenco una citazione rispondono a tre funzioni fondamentali sul piano testuale e sintattico: Funzione testuale-argomentativa, se stanno al posto di una congiunzione coordinante o subordinante per indicare le conseguenze logiche di un evento o gli effetti prodotti da una causa (Il bene pubblico è un valore inalienabile: l abbiamo ereditato dai nostri predecessori); funzione descrittiva, se esplicitano i particolari di un insieme, elencandone i singoli elementi funzione segmentatrice, se servono a introdurre un discorso diretto o una citazione

38 La punteggiatura:?! Dove sono? Negli atti amministrativi non si usano i segni di punteggiatura che esprimono sfumature affettive, quali: punto esclamativo punto interrogativo puntini di sospensione

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