in armonia: con la legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge quadro per l'assistenza,
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1 PROGETTO IO TI CONOSCO Presentazione del percorso normativo regionale A cura di (Synergia) Aosta, 14 Aprile 2012
2 2 LR 18/4/2008,n Servizi i persone disabili La Regione autonoma Valle d Aosta con la Legge Regionale 18 aprile 2008, n. 14 disciplina il sistema integrato di interventi e servizi a favore delle persone con disabilità in attuazione dei principi di solidarietà, pari dignità sociale, eguaglianza e non discriminazione in armonia: con la legge 5 febbraio 1992, n. 104 Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione i sociale e i diritti itti delle persone handicappate con la legge 8 novembre 2000, n. 328 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, ai principi contenuti nella classificazione internazionale del funzionamento, della salute e della disabilità (ICF), elaborata nel 2001 dall'organizzazione mondiale della sanità (OMS), e nelle sue versioni derivate
3 LR 18/4/2008, n Servizi persone disabili Obiettivi promuovere la programmazione di un sistema organico di interventi per l'estensione effettiva ad ogni persona dei diritti sociali di cittadinanza, con la corresponsabilità di istituzioni pubbliche, organismi sociali, famiglie, singoli e formazioni sociali; promuovere e sostenere un approccio culturale alla disabilità fondato sull'integrazione che mira alla conciliazione del modello sanitario con il modello sociale; prevenire e rimuove le condizioni che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e il raggiungimento della massima autonomia possibile; pianificare gli interventi rivolti alle persone con disabilità, sulla base dei principi contenuti nell'icf; riconoscere la valenza sociale della famiglia quale organismo fondamentale da tutelare e da sostenere nel suo impegno e nella sua necessità di prendersi cura e di assistere quotidianamente la persona con disabilità. 3
4 4 Funzioni 1/2 Con la DGR 16 aprile 2010, n la Regione Valle d Aosta approva l istituzione in via sperimentale dal 1 luglio 2010, per un anno, dell Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D.) nei quattro distretti socio-sanitari e nella città di AOSTA, FUNZIONI: Valutazione multiprofessionale e multidimensionale: identificare bisogni, interventi e risposte più appropriate rispetto del principio di equità di accesso, attivazione a delle e risorse se necessarie e (personale e e servizi) a breve, e, medio, lungo termine; Approvazione di programmi di massima o di progetti di vita delle persone disabili
5 5 Funzioni 2/2 Certificazione delle situazioni di non autosufficienza (nei casi previsti dalla normativa regionale) Facilitare il passaggio di informazioni Individuazione dell operatore referente del progetto per la persona, la sua famiglia e terzi coinvolti Individuazione delle risposte ai bisogni Definizione dell accesso al sistema integrato dei servizi che richiedono un coordinamento interistituzionale e una integrazione delle risorse; Monitoraggio e verifica dei risultati e rivalutazione se necessario
6 6 Strumenti STRUMENTI (per consentire modalità uniformi di valutazione e espletare le funzioni viste): S.Va.M.A.: Scheda di valutazione multidimensionale dell anziano; S.Va.M.Di.: Scheda di valutazione multidimensionale del disabile; Entrambi ispirati all ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) adottata dall Oms nel 2001 che per la prima volta viene introdotto anche in Valle d Aosta. La Regione Autonoma Valle d Aosta ha intrapreso una fase sperimentale di introduzione della S.Va.M.A. e si appresta a intraprendere anche l adozione della S.Va.M.Di.
7 Esigenze ESIGENZE degli stakeholders alla base dell introduzione dell ICF: Necessità di una migliore continuità assistenziale delle persone con disabilità a partire dalla prima infanzia Migliore tracciabilità del quadro evolutivo e assistenziale della persona con disabilità delle persone disabili lungo tutto il ciclo di vita. RISULTATO Migliore definizione della presa in carico e del case management. Superamento della percezione, da parte delle famiglie, di isolamento e inadeguatezza dei supporti alla famiglia. La diffusione della cultura dell ICF rappresenta dunque un elemento chiave e un enorme opportunità per una migliore qualità della cura 7
8 8 Presupposti La diffusione della cultura dell ICF rappresenta dunque un elemento chiave e un enorme opportunità per una migliore qualità della cura. Per far sì che ciò avvenga sono necessari alcuni PRESUPPOSTI: Diffusione di un linguaggio condiviso; Criteri definitori e di classificazione comuni Condizioni funzionali della persona omogenei e standardizzati, oltreché validi.
9 Grazie per l attenzione l attenzione SYNERGIA Milano ((20124)) Via Mauro Macchi,, 44 Tel Fax e mail: synergia@synergia-net.it synergia@synergia net it Ente certificato UNI EN ISO 9001:2000 9
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