Il concetto di rete O.M.S. Carta di Ottawa (1986) La promozione alla salute non. è solo responsabilità della Sanità

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2 Il concetto di rete O.M.S Carta di Ottawa (1986) La promozione alla salute non è solo responsabilità della Sanità

3 La rete nei servizi alla persona Tutte le professioni che operano a servizio delle persone si trovano oggi a svolgere il loro mandato in una società in rapida trasformazione sul piano culturale, istituzionale, politico e economico. Proprio perché si moltiplicano le professioni e si specializzano gli interventi, nessuna professione può lavorare efficacemente da sola, ma deve necessariamente integrarsi con altre professioni, sia per rispettare il valore dell unicità della persona, sia per rendere efficaci, sul piano metodologico e pratico i propri interventi. ( dalla Carta etica delle professioni che operano a servizio delle persone. Fond. Zancan PD).

4 Lavorare in rete nei servizi alla persona Esistono vari livelli di azione integrata: le connessioni fra servizi la connessione fra professioni le connessioni fra istituzioni e persona

5 Integrazione/rete Due concetti disgiunti o complementari? Obiettivi condivisi azioni/ interventi professionali e non

6 LA RETE E ALCUNI DEI SUOI SIGNIFICATI RETE DEL PESCATORE = TRAPPOLA RETE DEGLI ACROBATI CIRCENSI = PROTEZIONE RETE COME COMPLESSO DI CIRCUITI = COMUNICAZIONE RETE COME TELA DEL RAGNO = INGANNO RETE COME INSIEME DI FILI = LEGAME, STRUTTU- RA CHE CONNETTE

7 Il concetto di rete da noi utilizzato La rete è un modo di definire il significare (le relazioni, le persone, la realtà) l essere significato riconosciuto (dalle relazioni, dalle persone, dalle realtà) di un individuo o di un gruppo. La rete quindi è un strumento per leggere e far leggere, per agire e far agire la realtà relazionale. La rete pur fotografabile non è statica ma in continuo movimento e necessità da parte di tutti di essere manutentata

8 L intervento di rete E quella forma di lavoro che riunisce nello stesso luogo nello stesso tempo la persona che ha espresso la domanda con la sua famiglia con altri membri significativi della rete in vista della definizione di problemi emergenti nei confronti dei quali occorre trovare una soluzione

9 La sede dell integrazione Il distretto ( l.r. 49/96 art.41) è la sede dell integrazione sanitaria con quella socioassistenziale nella quale attraverso l utilizzo di strumenti di valutazione multidimensionale elabora in forma integrata le risposte rivolte al soddisfacimento dei bisogni, riferiti alle aree ad alta integrazione, quali:

10 Area ad alta integrazione Prevenzione e assistenza materno infantile Assistenza, riabilitazione ed integrazione sociale delle persone handicappate e disabili Tutela della salute delle persone anziane Cura e recupero dei soggetti tossicodipendenti Cura e recupero dei soggetti malati di mente Situazioni di non autosufficienza, temporanea o permanente, derivante da patologie diverse.

11 Unità Valutativa Distrettuale gruppo di lavoro multidisciplinare integrato che attua Valutazione dei casi per il riconoscimento delle condizioni previste per fruire di servizi ad alta integrazione Elaborazione di un programma assistenziale integrato e personalizzato di vita con l interessato e/o la famiglia per l avvio ai servizi garantendo il diritto di scelta

12 Compiti e finalità La presa in carico dei casi con la definizione dell operatore referente del caso La continuità degli interventi socio assistenziali e sanitari e la verifica degli obiettivi raggiunti.

13 La legge 328/00 legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali La legge 328/00 prende atto che la risorsa umana, il capitale sociale, costituisce un patrimonio collettivo essenziale per far fronte alla complessità esistenziale del vivere, e vincolo primario da rispettare e valorizzare per creare un ambiente solidale. La dimensione comunitaria territoriale e quella collaborativa partecipativa costituiscono i due principi per la programmazione sociale, così come richiamato dalla L.r. 23/2004.

14 Programmazione del territorio triennale art.7.della L.23/04 Piani di di zona PdZ Piani dell attività del territorio PaT

15 Legge 328/00 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Ambito distrettuale del sandanielese... un impegno per il benessere della comunità

16 CHI SIAMO Nel laboratorio comunicativo, i rappresentanti : degli operatori dei servizi sanitari e socio assistenziali, degli amministratori, i rappresentanti delle organizzazioni e del volontariato si sono incontrati per confrontarsi sulle diverse esperienze, per armonizzare le culture e linguaggi operativi, condividere aspettative. In questa sede si sono presentate le attività svolte e il funzionamento delle diverse organizzazioni presenti al tavolo. COSA SI POTREBBE FARE Partendo dalla loro esperienza sul campo, con la tecnica del focus group, si è svolta una prima individuazione dei bisogni del territorio del Sandanieles. COSA SI PUO FARE Successivamente, a partire dalla analisi quali- quantitativa della rete dei servizi e delle attività istituzionali, e dagli elementi conoscitivi forniti dal profilo di comunità, si sono individuate le aree di intervento su cui iniziare a lavorare in termini progettuali definendo gli obiettivi condivisi da raggiungere COME SI DEVE FARE Definizione delle azioni rispetto agli obiettivi individuati. Verifica della coerenza dei diversi passaggi progettuali e analisi della fattibilità.

17 Tavolo Tematico SALUTE MENTALE totale 9 incontri COMPOSIZIONE TAVOLO INTERSETTORIALE Coordinatore Socio Sanitario - Ass4 Medio Friuli Servizio Sociale dei Comuni (coordinatrice equipe - Gruppo tecnico di indirizzo) - Ass 4 Medio Friuli Direttore Dipartimento Salute Mentale - Ass 4 Medio Friuli Neuropsichiatria Infantile - Ass 4 Medio Friuli Centro Salute Mentale (psichiatra) - Ass 4 Medio Friuli Centro Salute Mentale (assistente sociale) - Ass 4 Medio Friuli Responsabile Distretto Sanitario San Daniele - Ass 4 Medio Friuli Coordinamento attività distrettuali medici di libera scelta (rappresentante) Comune di Fagagna (assessore - Rappresentante delle amministrazioni locali ) Comune di San Daniele del Friuli (assessore -Rappresentante gruppo politico di indirizzo) Parrocchia di Villanova Parrocchia di Ragogna Cooperativa Noncello Cooperativa La sorgente Cooperativa Centro Sociale Lavorativo Associazione Familiari Utenti e Cittadini per la Salute Mentale Associazione Volontari Friuli Venezia Giulia Associazione Nazionale Dimagrire Insieme

18 ObiettArea ivi area AREA SALUTE MENTALE Progetti Obiettivo del progetto Integrazione PAT/PdZ A. Area della informazion e Garantire informazione di base e formazione, indirizzata a gruppi professionali e alle reti sociali. Promuovere nuove competenze e solidarietà per il superamento dei pregiudizi legati alla condizione di disagio psichico A.1 Reti di auto-mutuoaiuto A.2 Formazione dei gruppi professionali e reti sociali Diffondere informazioni sui servizi per la salute mentale e potenziare le reti di auto-mutuo-aiuto nel territorio indirizzate alle famiglie coinvolte dal problema della salute mentale. Condividere strumenti aggiornati e un modello comune di lavoro in rete tra operatori, associazioni e Amministratori Locali Integrato PAT/PdZ Integrato PAT/PdZ

19 AREA SALUTE MENTALE Area Obiettivi area Progetti Obiettivo del progetto Integrazione PAT/PdZ B. Area della residenziali tà Ri - abitare Realizzare soluzioni residenziali di accompagnament o psicosociale. B.2 Gruppo appartamento Offrire una soluzione abitativa dedicata ad un gruppo di donne e uomini giovani, per 8/10 posti letto, articolata in due unità abitative, con assistenza diurna per percorsi di accompagnamento psicosociale Integrato PAT/PdZ

20 Progetti integrati PAT /PDZ 2006/08 TAV. ANZIANI 5 TAV. DISABILI 6 TAV. INFANZIA FAMIGLIA 4 PROGETTI TRASVERSALI 1 TAV. DIPENDENZE 3 TAV. SALUTE MENTALE 3

21 La rete Comuni Ambito Distrettuale Provincia di Udine Istituti scolastici I cittadini Azienda per i Servizi Sanitari Associazioni Il Samaritan Nostro Domani Fabiola Avulss (Majano e San Daniele) Acat (fagagnese e sandanielese) Antea

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