Centro Regionale di Ricerca, di Sperimentazione e Sviluppo in Sicilia (art 28, comma 2, lettera b del DM 663/2016; DPR 263/2012; D.I
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- Lucio Giustino Rostagno
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1 CENTRO PROVINCIALE ISTRUZIONE A C.F C.M. CLMM04200B SEG - CPIA CALTANISSETTA-ENNA Prot /U del 07/03/ :45:24, Ai docenti coinvolti del CPIA CL/EN Ai docenti della rete regionale dei CPIA Ai docenti delle scuole del II livello della rete Agli operatori del Centri di Accoglienza delle province di ed Enna Agli Educatori delle sedi carcerarie delle province di ed Enna Ai docenti del gruppo di lavoro Master UniKore su Inclusione Al Dsga Sito web Atti Centro Regionale di Ricerca, di Sperimentazione e Sviluppo in Sicilia (art 28, comma 2, lettera b del DM 663/2016; DPR 263/2012; D.I ) Oggetto: Progettualità prevista dal Centro Regionale di Ricerca, di Sperimentazione e Sviluppo in Sicilia (art 28, comma 2, lettera b del DM 663/2016; DPR 263/2012; D.I ). Avvio attività di formazione per ricerca e Si comunica l avvio delle attività di formazione previste nell ambito della progettualità del Centro Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo in materia di istruzione degli adulti (DM 663/2016, articolo 28 c. 2 lettera b) per la Sicilia. Le attività rientrano nel percorso di cui all Ambito 3B1_Lett. a)_7.1 - iniziative tese ad integrare ed arricchire i percorsi di istruzione degli adulti: Corsi per il conseguimento delle competenze linguistiche di livello pre-a1. Si precisa che le attività formative e di lavoro di gruppo (descritte sinteticamente nel prospetto che segue) sarà quella della sede amministrativa di questo CPIA di ed Enna sita in viale Regina Margherita, n. 26 a. L iniziativa si inserisce nell ambito delle attività di formazione, ricerca e del Centro Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Sviluppo per l Istruzione degli Adulti in Sicilia diretto da questo CPIA di ed Enna e mira a mettere a fuoco metodologie destinate a potenziare le competenze didattiche dei docenti dei CPIA nell insegnamento dell Italiano come L2 per stranieri con scarsa o nulla scolarizzazione nel Paese di origine. Tale formazione, onde dare attuazione al protocollo di intesa tra CPIA e centri di accoglienza per cittadini stranieri ed al protocollo d intesa territoriale tra CPIA e sedi carcerarie per le province di ed Enna (attuativo del Protocollo d Intesa Nazionale tra MIUR e Ministero della Giustizia del ), prevede il coinvolgimento di Operatori di Centri di accoglienza e di Educatori delle sedi carcerarie al fine di creare le condizioni per una proficua collaborazione tra CPIA e soggetti partner nella prima presa in carico di cittadini stranieri con bisogni formativi legati alla conoscenza della Lingua Italiana come L2. Il percorso, inoltre, è aperto a docnti del secondo livello e a docenti interessati ad approfondire il tema dell insegmaneot dell Italiano come L2 a cittadini stranieri. Sede amministrativa di 0934_ giovanni.bevilacqua@istruzione.it; giovanni.bevilacqua8@gmail.com
2 Il percorso prevede i seguenti aspetti: 1. Attività seminariali sul tema; 2. Partecipazione a gruppi di lavoro per l elaborazione di ipotesi di lavoro da sottoporre a ; 3. Messa a punto di una procedura per la validazione degli strumenti e delle procedure sottoposte a. Per l attuazione delle attività di ricerca e saranno costituiti gruppi misti comprendenti i seguenti componenti: 1. Docenti del CPIA di ed Enna 2. Docenti di altri CPIA appartenenti alla rete regionale 3. Docenti di lettere e/o di lingue straniere delle scuole del II livello in rete con questo CPIA 4. Operatoridei Centri di Accoglienza delle provine di ed Enna 5. Educatori delle sedi carcerarie delle province di ed Enna Si precisa che le attività didattiche in cui sono coinvolti i docenti del CPIA di ed Enna, per consentire loro la partecipazione ai lavori del percorso formativo, verranno sospese. La struttura dell intero percorso prevede gli interventi descritti nel prospetto allegato. In attesa dgli incontri, si coglie l occasione per porgere cordiali saluti. Il Dirigente Scolastico Prof. Giovanni Bevilacqua Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi e per gli effetti dell art. 3, comma 2 del D.Lgs. 39/93 Sede amministrativa di 0934_ giovanni.bevilacqua@istruzione.it; giovanni.bevilacqua8@gmail.com
3 Giornate Interventi Tema Gruppi di lavoro Coordinatori Struttura Giovanni Bevilacqua, La dei 1) Analisi del metodo Migrans 1) Michele Longo Seminario D.S. CPIA di CL-EN percorsi di tipo Pre-A1 in 9-13 e Tatiana Galli, CPIA Sicilia 2) Il curricolo Pre-A1 2) Tatiana Galli Gruppi di Lavoro Sondrio Il progetto Migrans per Fabio Ruggiano, analfabeti 3) Revisione curricolo A1-A2 3) Fabio Ruggiano Università di Messina Il percorso Pre-A1 e ipotesi di lavoro Giovanni Bevilacqua, Il raccordo tra CPIA e 1) Revisione delle Uda PreA1 1) Michele Longo D.S. CPIA di CL-EN partner il PreA1. Cos è e quali metodi? 14/3/2018 Un percorso dall PreA1 all A2 16/3/2018 Fabio Ruggiano, Università di Messina Michele Longo, CPIA CL-EN e Università di Palermo Il Curriculo verticale Costruire un curriculo verticale dal PreA1 all A2 2) Revisione delle Uda A1 3) Revisione delle Uda A2 2) Fabio Ruggiano 3) Marta Spagnolo Seminario 9-13 Gruppi di Lavoro La dei materiali 17/3/2018 Giovanni Bevilacqua, D.S. CPIA di CL-EN Alessia Falzone, CPIA CL-EN Marta Spagnuolo, CPIA CL-EN Fabio Ruggiano, Università di Messina Il rapporto tra bisogno e offerta formativa Sperimentare sul PreA1 Un protocollo di 1) analisi del protocollo di 2) analisi del protocollo di 3) analisi del protocollo di 1) Michele Longo 2) Alessia Falzone 3) Fabio Ruggiano Seminario 9-13 Gruppi di Lavoro Sede amministrativa di 0934_ giovanni.bevilacqua@istruzione.it; giovanni.bevilacqua8@gmail.com
4 CARATTERISTICHE DEL PERCORSO FORMATIVO Finalità: 1. Sostenere e favorire la messa a regime dei nuovi assetti organizzativi e didattici 2. Attuare misure di sistema con percorsi di ricerca, e sviluppo Modalità e connessioni 1. Predisposizione e/o Perfezionamento di procedure, strumenti e/o modelli messi a punto nel corso delle precedenti attività di formazione e (tra essi le tre edizioni del progetto PAIDEIA, Progetto nazionale di applicazione del protocollo d intesa tra MIUR e Ministero della Giustizia del ; ecc.) 2. Approfondimento delle tematiche, con riferimento ad aspetti scientifici (università), normativi (USR, MIUR, Assessorato Regionale all Istruzione ed alla Formazione) ed esperienziali (Dirigenti Scolastici e docenti di CPIA) 3. Sperimentazione di modelli, metodologie e procedure elaborati da gruppi di lavoro trasversali tra CPIA e scuole del secondo livello applicando la metodologia della Ricerca/Azione sotto la guida di esperti dell Università che condurranno alla validazione degli strumenti e dei modelli 4. Perfezionamento della proposta iniziale sulla base degli esiti della con elaborazione di ipotesi di intervento da socializzare con gli altri CPIA della rete regionale come buona pratica applicabile in altri contesti Attività da realizzare 1. Attività seminariali con formazione in plenaria e lavori di gruppo 2. Attività corsuali seguite da esperti del mondo accademico per la corretta applicazione della metodologia della Ricerca/azione 3. Attività di rielaborazione dell idea originaria con produzione di linee guida (procedure, strumenti, metodologie) utili per consentire la riproduzione dell intervento da parte di altri operatori. MODALITÀ DI ATTUAZIONE DEI PERCORSI Attività seminariali Approfondimento degli aspetti teorici Durata: non inferiore alle 12 ore Attività operative Plenaria per la costituzione dei gruppi di lavoro e l assegnazione delle consegne Lavori di gruppo per la elaborazione/rielaborazione di procedure/strumenti/modelli Confronto tra docenti di diversi CPIA della Regione Sicilia e docenti del secondo livello Plenaria per la restituzione dei lavori di gruppo e la definizione di ipotesi di lavoro da sottoporre a per la validazione di procedure/strumenti/modelli Attività di Lavori in presenza e a distanza (on line) dei docenti che, tra quelli partecipanti alla formazione ed ai lavori di gruppo, decideranno di proseguire con i lavori con la redazione dei materiali e la realizzazione della loro. Sede amministrativa di 0934_ giovanni.bevilacqua@istruzione.it; giovanni.bevilacqua8@gmail.com
5 Ciascun esperto produrrà: "Piano di Lavoro" nel quale siano adeguatamente descritte le modalità di gestione dell intervento da realizzare, la sequenzialità, le modalità di azione; Time sheet delle attività svolte; Relazione finale sul lavoro svolto, indicando gli esiti conseguiti. Infine, ove previsto, sarà redatto un report su modalità e strumenti per la validazione dei percorsi da sottoporre a. A conclusione di ciascuna delle attività realizzata dovrà corrispondere la produzione di elaborati accompagnati da una scheda descrittiva che ripercorre la struttura del format previsto nelle precedenti edizioni del progetto PAIDEIA in modo da potere essere facilmente confrontato con altre esperienze già realizzate, utilizzato dal CPIA (I e II livello) e trasmesso al Comitato Tecnico-Scientifico. SCHEDA PRESENTAZIONE dei PRODOTTI 1. Premessa teorica (in cui si faccia riferimento ad esperienze già realizzate, alle differenze dovute alle specifiche normative regionali ed alle scelte strategiche operate nei diversi territori regionali) 2. Analisi giuridica di impatto (in cui devono essere analizzate la congruenza e la compatibilità dei concetti esplicitati in premessa con quanto affermato dalla normativa vigente per ciò che concerne il rispetto di criteri di legittimità e di prescrittività) 3. Descrizione (in cui devono essere descritte le finalità specifiche del prodotto, nonché le procedure, le condizioni d'uso e le competenze richieste ai vari livelli per l'utilizzo. Sile: stesura in word, carattere Calibri 11 per il testo, carattere Calibri 11 in grassetto per i titoli dei paragrafi e/o dei diversi moduli, Titolo del documento centrato e in Calibri 12 in grassetto) CARATTERISTICHE DEI PRODOTTI 1. devono essere strumenti operativi (ad esempio dispositivi, linee guida, vademecum, manuali, ecc.. contenenti, tra l'altro, indicazioni per i docenti che insegnano nei CPIA, ivi compresi quelli che operano negli istituti di prevenzione e pena, nonché negli IPM); 2. devono essere strumenti flessibili e applicabili nei diversi contesti, rispondenti ai seguenti criteri: a. Replicabilità b. Adattabilità c. Trasferibilità Sede amministrativa di 0934_ giovanni.bevilacqua@istruzione.it; giovanni.bevilacqua8@gmail.com
6 3. devono tener conto dei "prodotti" già elaborati nell 'ambito dei progetti nazionali già realizzati ed i cui prodotti sono già disponibili on line o sono stati presentati in occasione di eventi conclusivi di rilevanza interregionale e/o nazionale Aspetti Destinatari Formatori Attività Seminariale Produzione elaborati Attività Corsuale con R/A Rielaborazione Validazione Comitato tecnicoscientifico Strumenti di raccordo Descrizione sintetica da sviluppare Operatori della scuola da individuare in relazione alle caratteristiche dell intervento che si intende attuare (sia di I che di II livello); corsisti (suddivisi in base alla tipologia in modo da sperimentare metodologie adeguate a specifici profili di adulti); uditori costituiti da soggetti interessati e/o che collaborano con il CPIA; ecc. DS + Università + Enti e/o Istituzioni coinvolte Presentazione del quadro teorico; analisi della normativa; analisi degli aspetti metodologici; definizione del contesto; verifica delle ipotesi di lavoro predisposte da gruppo di lavoro del CPIA; Verifica della situazione di partenza con valorizzazione di percorsi formativi individuali e di esperienze professionali del personale docente; rivisitazione e adeguamento dell ipotesi di intervento; definizione di strumenti e pianificazione dell intervento; organizzazione della R/A; ecc. Procedure; strumenti; metodologie; modelli; ecc. Attuazione degli interventi adottando la metodologia della Ricerca/Azione; adattamento dei diversi aspetti dell intervento grazie a monitoraggio continuo, con dati elaborati nell ambito di un percorso di accompagnamento; feedback; ecc. Sulla base degli esiti e delle osservazioni adeguare i modelli inizialmente adottati per definire un ipotesi applicabile in altri contesti e ripetibile in altre situazioni, previo adattamento Realizzata secondo le indicazioni dell esperto individuato Collabora, con i rappresentanti dei soggetti deleganti, alla validazione ed alla diffusione dei prodotti Protocolli, Accordi di rete e/o convenzioni già esistenti ed altri, ove necessario, da sottoscrivere per l occasione al fine di implementare il percorso che porta verso la costituzione di reti di terzo livello finalizzate all ampliamento dell offerta formativa Sede amministrativa di 0934_ giovanni.bevilacqua@istruzione.it; giovanni.bevilacqua8@gmail.com
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