Prof. Aniello Celentano
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- Giada Brunetti
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1 Appunti sull utilizzo del programma TraxMaker Prof. Aniello Celentano Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 1
2 Lavorare con CircuitMaker 2000 Il programma CircuitMaker 2000 è un programma che permette sia la progettazione di schemi elettrici che la progettazione dei circuiti stampati. E particolarmente indicato per la progettazione di circuiti elettrici con complessità medio-bassa. Il programma è costituito da due moduli: a) il modulo CirMarker.exe permette la realizzazione degli schemi elettrici, definendo schemi e simboli per i componenti elettrici ed elettronici; b) il modulo TraxMaker.exe permette la gestione dei packege (contenitori) dei componenti elettrici, la progettazione di circuiti stampati con la relativa gestione del posizionamento e collegamento elettrico tra i vari componenti. Questa dispensa si propone di far vedere come si realizzano i packege dei componenti elettrici ed elettronici, inserirli in una libreria personale e, quindi, utilizzarli negli schemi elettrici. Non vuole essere il manuale del programma ma, al contrario, una rapida guida operativa. Obiettivo della dispensa è anche quello di far vedere come si esegue lo sbroglio automatico, con le relative stampe per la realizzazione del circuito stampato e del montaggio dei componenti. Per fissare le idee, supponiamo di realizzare con CircuitMaker2000 lo schema elettrico riportato qui a lato. Come primo passo dobbiamo realizzare lo schema elettrico, con il modulo CirMaker, inserendo per ogni componente le sue proprietà quali il valore, il tipo di contenitore, il nome da assegnare al componente. Quindi, una volta fatto lo schema elettrico, si passa al modulo TraxMaker per la realizzazione del circuito stampato. Questo è quanto ci si propone di fare. Dopo aver realizzato lo schema elettrico tramite il modulo CirMaker.exe, è possibile passare al modulo TraxMaker.exe in modo automatico. La barra menu presenta un pulsante, indicato dalla freccia nella figura che segue, che permette di passare al modulo TraxMaker in modo semplice. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 2
3 Premendo questo pulsante, si apre un riquadro che permette di impostare alcuni parametri per la Net-List, un particolare file in cui verranno riportate tutte le informazioni relative ai contenitori (package) e ai collegamenti tra i componenti, vedi figura che segue. Da questo riquadro è possibile controllare la dimensione della scheda finale, modificando i valori dei campi X e Y del riquadro Board Size in mils. I valori indicati dovrebbero essere più che sufficienti per tutti gli scopi didattici. Premendo OK il programma salva le informazioni su un file con estensione.net, cioè crea la Net-List del nostro disegno. Ovviamente bisognerà fornire un nome al file se quello proposto da CircuiMaker non va bene. A questo punto viene eseguito il programma TraxMaker e caricato la Net-List. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 3
4 Directory di lavoro Prima di proseguire nella spiegazione del programma vediamo come salvare e dove salvare le informazioni che elaboriamo con CircuitMaker. Sul disco fisso del computer, C:, predisponiamo una cartella (directory) di lavoro nominandola CircuitMaker. Questa directory deve contenere almeno tre sotto-directory: a) una sotto-directory per memorizzare i file relativi agli schemi elettrici, quelli realizzati con CirMaker, ed hanno estensione ckt. b) una seconda sotto-directory deve contenere i file che riproducono sia la NetList che i prototipi Master, i file generati con TraxMaker e che hanno estensioni.net,.brd. c) la terza sotto-directory deve essere una cartella in cui memorizzare i file che realizziamo per quei componenti e package non presenti nelle librerie di CircuitMaker2000. Sul disco fisso, pertanto, conviene riprodurre le seguenti cartelle di lavoro. C:\ Circuit Maker\ Schemi\ Circuiti\ Package\ Sotto la directory principale C:\ creiamo la directory (cartella) di lavoro Circuit Maker\. Quindi, sotto questa cartella, creiamo le tre sotto cartelle: Schemi\, che conterrà tutti gli schemi elettrici che realizzeremo con CircMaker.exe; la cartella Circuiti\ che conterrà tutti i file.net, i file della NetList, e gli schemi Board che rappresentano le piste elettriche dei collegamenti tra i componenti; la cartella Package\ che conterrà tutti gli schemi elettrici e i package dei componenti che realizzeremo noi. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 4
5 Il concetto di LAYER Il programma TraxMaker ha la possibilità di realizzare la progettazione di circuiti stampati multistrato, ossia più strati di piste isolate tra loro e con le piste collegate tra loro tramite dei fori passanti attraverso i quali si realizzano i contatti elettrici. Per tutti gli scopi didattici, ci limiteremo alla comprensione di un solo circuito stampato con un solo layer dedicato alla piste elettriche. Osserviamo il disegno riportato qui di seguito. Il circuito stampato è rappresentato da un piano su cui da un lato sono messi i componenti, questo è il TOP LAYER, mentre il lato di sotto, dove sono tracciate le piste, è il BOTTOM LAYER. Il programma TraxMaker, pertanto, prevede la possibilità di manipolare questi due lati. In aggiunta a questi vi è un terzo lato importate da considerare: TOP OVERLAY. Questo è il lato in cui TraxMaker posiziona le sagome dei package, disegnate con un contorno giallo. Questa schematizzazione è importante quando vogliamo fare delle stampe. IMPORTANTE: L immagine presentata sul video da TraxMaker è la sovrapposizione dei diversi layer visti dal lato componenti, non dal lato delle saldature. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 5
6 Caricamento del file Netlist Il programma TraxMaker legge, come primo passo, il file Net-List generato da nodulo CirMaker e posiziona sul foglio elettronico i componenti elettrici rappresentati come delle sagome di colore giallo. Il criterio che segue nel posizionare i componenti è quello di rispettare l indice progressivo dei componenti, senza tener conto minimamente dei collegamenti effettivi esistenti tra di loro. Nella figura che segue si vede come vengono posizionati all inizio i componenti. Per spostare i componenti basta posizionarsi con il mouse sul componente stesso e, tenendo premuto il tasto del mouse, si trascina il componente nella posizione che si desidera. Questa è una fase importante per il successivo sviluppo del circuito. Posizionare correttamente i componenti permetterà di risparmiare tempo quando si eseguirà lo sbroglio del circuito. Per posizionarli conviene attivare il menu Netlist e quindi attivare la voce Show Nets selezionando All Nets. In questo modo i componenti appaiono legati tra di loro con delle linee bianche, dotate di un effetto elastico che si allungano o si accorciano man mano che spostiamo i componenti sul foglio elettronico. Questa funzione ci permette di posizionare i componenti in modo da facilitare i collegamenti elettrici tra di loro. Quando il componente è selezionato, basta cliccare col mouse una sola volta sul componente, premendo il tasto destro del mouse si ha la possibilità di eseguire diverse funzioni: cancellarlo, posizionarlo in modo speculare, ruotarlo di 90 oppure modificarne le proprietà. Ma la prima cosa da fare è quella di posizionare i componenti in modo da agevolare la realizzazione dei vari collegamenti elettrici. Questa è una fase importantissima, se fatta bene permetterà di risparmiare molto tempo nel fare lo sbroglio automatico, il routing, e permetterà di collegare tutti i componenti. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 6
7 I menu di Netlist Vediamo come si controlla lo sbroglio e quali strumenti abbiamo a disposizione per poterlo eseguire al meglio delle possibilità. Lo sbroglio è l operazione con la quale si collegano tutti i componenti elettrici sulla base dello schema elettrico. Il programma trova la migliore strada per collegare i vari componenti. Aprendo il menu Netlist, vedi figura che segue, si ha la possibilità di eseguire diversi servizi. Vediamo quelli di maggiore interesse. La voce Show Nets permette di evidenziare i collegamenti tra i componenti con il classico effetto degli elastici. Questa funzione permette di posizionare i componenti in modo razionale al fine di facilitare il successivo passo che è quello della realizzazione delle piste tra i componenti, il routing. Allo stesso modo, se si seleziona la voce Hide Nets tutti i collegamenti saranno oscurati. Le altre funzioni del menu si possono scoprire operando direttamente su uno schema di prova. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 7
8 Il menu Route Un menu importante è quella che fa capo alla voce Route, come appare nella figura riportata qui a lato. La voce più importante è la prima: Board. Selezionando questa voce si avvia la procedura che permette di eseguire lo sbroglio automatico. In questa fase il programma cerca dei percorsi tra i componenti al fine di realizzare un collegamento elettrico tra tutti i componenti. La vera difficoltà sta appunto nel realizzare una disposizione dei componenti affinché tutti risultino collegati secondo lo schema elettrico. Per raggiungere questo obiettivo spesso alcuni (pochi) collegamenti devono essere realizzate manualmente. Alla fine del routine i componenti risultano collegati da piste in blù, come si vede dalla figura qui a lato. Sia le piste che le piazzole (Pad) possono essere modificate. Selezionando una pista e premendo il tasto destro del mouse, si apre un menu in cui è possibile selezionare Edit Track che permette di editare la traccia. Per default il programma TraxMaker è predisposto per lavorare con circuiti stampati a doppia faccia, ossia il routing viene elaborato su due superficie: Il TOP Layer e il lato BOTTOM Layer. Per molti scopi didattici si può lavorare con circuiti a singola faccia. Vediamo come è possibile impostare il routing affinché lavori su una sola pista. E necessario disattivare il TOP Layer per forzare il routing a lavorare con un solo lato. Vediamo come si fa. Dalla barra di menu scegliere Options e quindi la sottovoce Setup. Appare sul video una schermata che permette di selezionare più schede. Come si vede dalla figura riportata qui di seguito. Nella scheda General è possibile impostare l unità di misura in millimetri. Nella scheda Router si deve impostare alla voce Top Layer il valore NOT USED (Non Usato). In questo modo il routing verrà eseguito su un solo lato: il Bottom Layer. Il valore che appare alla voce Track Width rappresenta lo spessore della pista con cui vengono realizzati i collegamenti. Nella scheda Grid/Draw è possibile impostare il passo della griglia di visualizzazione. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 8
9 Questi sono solo alcuni parametri che si possono impostare. Avviata la procedura di routing, non sempre tutti i collegamenti elettrici sono realizzati. Può accadere, ad esempio, che su 50 collegamenti da realizzare 7 non risultano collegati per la difficoltà di TraxMaker a trovare un giusto percorso di collegamento. In questo caso si deve agire manualmente spostando delle piste oppure cancellandone alcune e ridisegnandole con un altro percorso al fine di fare spazio sul circuito e trovare un percorso in cui realizzare i collegamenti che TraxMaker non è riuscito a trovare. In questa fase ci si può aiutare dalla funzione: NetList Show Nets Nets On Selected Pads In cui dal menu NetList selezioniamo il menu Show Nets (mostra collegamenti) e quindi selezioniamo la voce Nets On Selected Pads (visualizza i collegamenti su selezione di una piazzola). Questa funzione ci permette di vedere i collegamenti interessati da una piazzola (la Pad) e quindi cercare di trovare un percorso che permetta di realizzare il collegamento. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 9
10 Modifica delle tracce (Track) e delle piazzole (Pad) Con un solo comando si può fare in modo che tutte le Pad abbiano le stesse dimensioni. Vediamo come lo si ottiene. Con il mouse selezioniamo una qualunque delle Pad presenti nello schema. Si apre un menu che permette di editare le Pad, cioè il menu Edit Pad. Selezionando questa voce si apre una scheda, come riportata dalla figura che segue. Da questa scheda possiamo controllare il formato della Pad, aprendo il campo Shape vengono presentate diverse possibili forme: rettangolare, circolare, ecc.ecc. Attraverso i campi X-Size e Y-Size si controlla la dimensione della Pad. Il campo Hole Size controlla il foro circolare al centro della Pad. I campi X-Position e Y-Position sono utili quando dobbiamo posizionare delle Pad tutte alla stessa distanza. Il riquadro Global Change Pads permette di estendere i valori impostati alla singola pad a tutte le pad presenti nello schema: basta selezionare l ultima voce All matching pads. Allo stesso modo possiamo controllare la dimensione della singola traccia o di tutte le tracce presenti nello schema. Per modificare le tracce bisogna prima di tutto selezionare il Layer su cui si trovano. Ciò può essere fatto aprendo il campo dei Layer presente in basso a sinistra dello schermo e selezionando Bottom Layer (il lato riservato alle piste). In questo modo, selezionando con il mouse una traccia e premendo il tasto destro del mouse è possibile selezionare la voce Edit Track. In questo modo si apre la seguente scheda operativa. Da questa scheda possiamo controllare la dimensione della pista agendo sul valore Track Width e possiamo fare in modo che tale modifica sia estesa a tutte le piste selezionate. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 10
11 Il bordo della scheda: Keep Out Layer Vediamo come si delimita la scheda che abbiamo realizzato. Per disegnare una cornice intorno alla nostra scheda dobbiamo selezionare il layer Keep Out Layer, aprendo il menu in basso a sinistra dello schermo e selezionando la voce Keep Out Layer. In effetti è già presente un riquadro che CircuitMaker pone per default. Possiamo modificare le dimensioni semplicemente agganciando i lati con il mouse e trascinandoli nella posizione che riteniamo opportuno. Possiamo anche ricostruirlo di nuovo. Predisponiamo TraxMaker affinché visualizzi le dimensioni in decimale e, selezionando l icona che permette di tracciare le piste, tracciamo il riquadro secondo le misure che ci occorrono. Lo spessore della cornice può essere modificato agendo sull Edit Track che appare premendo il tasto destro del mouse quando la traccia è selezionata. Nella figura che segue si vede il ridimensionamento del bordo-scheda ed alcuni tratti ingrossati rispetti agli altri. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 11
12 Inserire delle etichette descrittive Premendo il bottone delle Label, il bottone con la lettere A, è possibile inserire delle etichette, tipo un titolo o l autore del lavoro, la classe e l anno scolastico della realizzazione. Si deve tener conto che il lato stampato è quello che andrà in contatto con la piastra di rame fotosensibile, per cui le scritte che si posizionano sulla scheda devono essere posizionate in modo speculare (Mirror). Solo così quando vedremo il lato della scheda con le piste di collegamento le frasi saranno leggibili. Posizionandosi sulle label e premendo il tasto destro del mouse, si apre la seguente scheda operativa. Da questa scheda possiamo controllare la dimensione del carattere, Character Height, se vogliamo ruotarlo di 90 oppure se deve essere di tipo speculare, spuntare la casella mirror. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 12
13 Stampare con TraxMaker Una volta realizzato il circuito con TraxMaker, vediamo le possibilità offerte dalla stampa. Dal menu principale FILE scegliamo PRINT. Si presenta sul video la seguente maschera. Da questa maschera si possono controllare il fattore di scala con cui stampare il circuito o la posizione dal bordo del foglio (X e Y Offset). Per tutti gli scopi didattici conviene non variare i valori che vengono presentati. E importante, però, premere il pulsante Options. Una volta premuto questo bottone viene presentato a video la seguente maschera di selezione. Controllando questa maschera si possono ottenere delle stampe differenziate. Se viene selezionata la voce Bottom Layer la stampa presenterà solo le piste elettriche che sono state realizzate, questa è la stampa che ci permette la realizzazione del circuito stampato. Se selezioniamo anche la voce Top Overlay, allora la stampa presenterà sia le piste elettriche che le sagome dei componenti utilizzati, stampa che occorre possedere in fase di montaggio dei componenti. E naturale l estensione a tutte le altre voci che possono essere selezionate. Si osservi che per default la stampa è a colori, riquadro Color Mode. Il segno di spunta alla voce Keep Out Layer ci permetterà di stampare la cornicetta intorno al nostro circuito. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 13
14 La libreria dei package di TraxMaker.Exe Vediamo come si costruisce il contenitore di un componente elettrico che non troviamo nella libreria standard di TraxMaker, la libreria Traxstd.lib. Ovviamente per fare questo dobbiamo prima imparare a creare e gestire un file-libreria e, quindi, successivamente si può realizzare un contenitore con tutte le caratteristiche necessarie sia elettriche (piedini, alimentazione ) che meccaniche (massimo ingombro sul circuito stampato). Creazione del file-libreria Il primo passo è quello di predisporre il programma TraxMaker per la creazione di un nuovo file-libreria in cui mettere i componenti che vogliamo realizzare. Lanciamo il programma TraxMaker e selezioniamo il menu Place e quindi la voce Component, come si vede dalla figura che segue. Sullo schermo appare una scheda operativa come appare nell immagine che segue. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 14
15 Questa permette di visionare tutti i contenitori esistenti nella libreria di default. In alto a sinistra vi è un riquadro, Libraries, che indica quali librerie sono al momento aperte. Attraverso questa scheda possiamo sia controllare i package esistenti che selezionarne uno e posizionarlo sulla nostra scheda che stiamo costruendo, con il comando Place. Oltre a queste possibilità ve ne è una terza. Premendo il pulsante NEW, comando per creare nuove librerie, si apre una videata che permette di dare un nome alla libreria che vogliamo creare e di scegliere in quale directory o cartella memorizzarla. Supponiamo di fornire il nome MyLibrary.lib. Dopo aver fornito il nome della libreria e premuto OK, il riquadro di visualizzazione delle libreria aperte (Libraries) conterrà un nuovo nome che è la libreria appena creata e però vuota, come è evidente dalla seguente figura. In blù è la libreria che abbiamo creato ed in giallo è la nota informativa di TraxMaker che appare quando il mouse si sofferma sull evidenziato in blù, visualizza il nome completo della libreria. In questo modo abbiamo creato un file-libreria in cui possiamo mettere tutti i contenitori che costruiremo di volta in volta. Si noti che se si esce dal programma, non chiudendo le librerie, alla successiva esecuzione del programma le librerie risultano ancora aperte e attive. Premiamo il pulsante EXIT in basso a sinistra come appare nella figura precedente e torniamo al programma TraxMaker. NOTA 1) In effetti il package creato può essere messo direttamente nella libreria di TraxMaker. Ciò non è un buon modo di lavorare perché in effetti si introducono delle modifiche nella libreria di base, mentre creando una propria libreria questa può essere facilmente portata su altri computer senza modificare la libreria di base. 2) Il package realizzato può essere salvato su file aprendo il menu File, attivando la voce Export e quindi selezionando Protel Text PCB In questo modo il programma chiede il nome da dare al file e dove salvarlo. 3) Un package salvato su file può essere caricato in libreria aprendo il menu File, selezionando la voce Import. Il programma chiede il nome del file da importare e dove questo si trova. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 15
16 Costruzione di un package Supponiamo di voler realizzare il package di un ponte raddrizzatore, come appare nella figura qui a lato. Entriamo nel modulo TraxMaker e predisponiamo le unità metriche in decimale, cioè in mm. In genere è predisposto per misurare le distanze in mils, cioè in 1/1000 di pollice. Per fare questo bisogna selezionare il menu Options e quindi la voce Setup...F5. Sullo schermo appare una videata in cui è possibile selezionare diverse schede: General, Layer, Router, Grid/Draw. Con il mouse selezionare quest ultima scheda, Grid/Draw. Appare la videata riportata qui di seguito. In questa scheda, nel riquadro GRID, selezionare la voce Metric (mm). In questo modo le distanze misurate saranno espresse in millimetri. A questo punto non ci resta che disegnare la sagoma del nostro componente. Selezioniamo il layer Top Overlay (vedi in basso a sinistra dello schermo). Questo è il layer in cui disegnare le sagome dei package. Selezioniamo l icona Track (traccia) per tracciare le piste e disegniamo un rettangolo che riproduca il massimo ingombro reale del componente. Questo apparirà di colore giallo. Selezioniamo l icona delle PAD e posizioniamo 4 pad all interni del rettangolo. Puntando con il mouse su una pad, con il tasto destro apriamo il menu e selezioniamo Edit Pad. Per ogni PAD mettiamo nel campo Designatin un indice progressivo, iniziando da 0 oppure da 1 e quindi, di volta in volta, mettiamo 2,3,4.. Possiamo anche porvi delle etichette (Label Text String) e posizionarle sul componente creato. Alla fine il disegno appare come riportato qui di segue. Si osservi che la disposizione delle Pad rispecchia la disposizione del componente reale, mentre la numerazione delle Pad è del tutto arbitraria. Finito il disegno della sagoma del componente e, quindi, anche del suo ingombro fisico che assumerà sul circuito stampato, dal menu Edit selezioniamo la voce Select e quindi la sottovoce All, in questo modo tutto il disegno verrà selezionato, successivamente bisogna selezionare la voce Copy per portare in memoria il disegno fatto. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 16
17 Dal menu Place selezioniamo la voce Component e premiamo il pulsante ADD (aggiungi). Il programma richiede il nome da dare al componente che si vuole aggiungere alla libreria e, dopo averlo digitato, viene inserito nella libreria tutto quanto si era selezionato in precedenza e che quindi costituirà un nuovo package nella libreria. Il package può essere anche salvato su file, esportando su file dal menu File. Il componente creato potrà essere richiamato in modo automatico se nello schema creato con CircuitMaker, alla voce Package, si indica il nome del contenitore appena costruito e si tolga il simbolo di spunta alla voce Exclude from PCB, per far sì che venga rintracciato nella libreria di TraxMaker. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 17
18 Creazione dello schema di un componente elettrico. Spesso accade che nella libreria di default di CircuitMaker non è presente un dato componente elettrico o elettronico. Per esempio il regolatore di tensione LM337 non figura nella libreria e, pertanto, vediamo come si può realizzare lo schema elettrico e come agganciarlo con un package esistente nella libreria di TraxMaker. Lanciamo il programma CircutMaker e clicchiamo sulla voce di menu Macros come si vede dalla figura al lato. Dal menu che si apre scegliere il sottomenu New Macro che permette la costruzione schematica del componente elettronico. Il programma richiede il nome da dare al componente e quanti elementi sono presenti per ogni package. Immettiamo il nome LM337 e indichiamo 1 componente per package. Il programma presenta la seguente scheda operativa in cui è possibile fare il disegno schematico del componente e immettere tutte le informazioni che permettono di gestire il componente elettrico. Nel riquadro Elemet Type selezioniamo la voce rectangle (rettangolo) e disegniamo nello spazio bianco un rettangolo, tipo scatoletta per indicare il componente elettronico. Quindi selezioniamo PinDown, che permette di inserire i piedini (i pin) che fanno parte del componente. Dal menu che si apre selezioniamo la voce PinLeft e quindi clicchiamo vicino al rettangolo, sul lato sinistro. A questo punto il programma chiede il Nome da assegnare al pin: indichiamo In; viene richiesto anche un indice Designations che di volta in volta, quando mettiamo i vari pin, metteremo prima 1 poi 2, poi 3 ecc. ecc. Questo indice è quello che permette il giusto collegamento tra lo schema realizzato in CircuitMaker ed il package da utilizzare sotto TraxMaker. Posizioniamo tutti i pin che fanno parte del componente inserendo anche qualche elemento che richiami il funzionamento del componente stesso. Si possono inserire delle brevi frasi tipo In, Out, Vcc etc. etc. Inoltre, premendo il tasto destro del mouse e scegliendo la voce Device Proprieties abbiamo la possibilità di inserire le proprietà del componente. Alcune di queste si possono cambiare anche in seguito. Alla fine della costruzione del componente premiamo il tasto OK ed il programma permette di posizionarlo come uno schema già presente in libreria. Quindi riapriamo il menu Macros e scegliamo la voce del sottomenu Save Macro. A questo punto il programma richiede di completare una scheda che permette di posizionare nella libreria il componente (o meglio la macro) che si è creata. Pertanto appare la seguente videata. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 18
19 In questa scheda dobbiamo scegliere in quale gruppo (Major Device Class) e quale sottogruppo (Minor Device Class) collocare il nostro componente e quindi alla fine premere il tasto Save Macro presente sulla scheda in alto a destra. Da questo punto in poi il componente è richiamabile come elemento della libreria. CircuitMaker riserva una libreria per i componenti definiti dall utente: la User Defined, file User.Lib nella cartella CircuitMaker Posizionarsi in questa libreria per salvare la macro creata. Il componente appena creato ed inserito nella libreria di CircuitMaker può essere posizionato nello schema elettrico che si vuole realizzare. Una volta posizionato dobbiamo indicare il tipo di package appropriato da utilizzare nel modulo TraxMaker. Posizionato il componente e cliccandovi sopra il tasto destro del mouse, si apre un menu in cui selezioniamo la voce Device Properties e quindi nella scheda che si apre alla voce Package dobbiamo indicare il package da utilizzare nel modulo TraxMaker. Come si vede dalla figura Divice Properties, il pulsate Pins permette di editare l indice dei pin del componente per adattarlo al particolare package che si vuole usare. Attivando questo pulsante si apre la scheda che appare qui di seguito. In questa scheda, ad esempio, cliccando sul numero 2 della colonna Pin Designation si apre un riquadro in cui è possibile cambiare l indice 2 e poterlo rendere compatibile con la disposizione presente nel package da usare. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 19
20 Creazione di una libreria di schemi personali. CircuitMaker mette a disposizione un semplice strumento per poter creare una propria libreria di schemi in modo da implementare la libreria di base User.Lib Dal menu principale, scegliendo il comando Macros e quindi successivamente il comando Macros Copier, appare la seguente videata. Al primo utilizzo le due colonne Copy From e la colonna Copy To non mostrano nessuna macro o schemi elettrici. Il bottone di scelta New permette di creare un file-libreria in cui poter mettere gli schemi che abbiamo creato in precedenza e alloggiati nel file User.Lib Per conservare la macro creata in precedenza apriamo nella prima colonna il file User.Lib, che è posizionato in C:\Programmi\CircuitMaker. A questo punto selezioniamo la macro che vogliamo salvare e premiamo il tasto in alto >>>Copy>>>. Il tasto Exit permette di chiudere i file e di archiviare le macro create. Con la procedura appena descritta è possibile creare un file, diciamo MyLibrary.Lib, che contiene tutti i nostri disegni. Questa libreria, nel modo descritto sopra, deve essere importata nel file User.Lib per poter usare i nostri schemi su altre postazioni. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 20
21 NOTE 1) Nella scheda delle Device Properties alla voce Bus Data si può inserire una parola che identifica un Bus comune. Ad esempio, se più punti del circuito necessitano di una stessa alimentazione, supponiamo Vcc, allora per la leggibilità dello schema quando si introducono i punti di alimentazione +V, nel campo Device Properties basta mettere una parola tipo COMMON; per indicare che tutti questi punti devono essere uniti da TraxMaker. In presenza di integrati digitali, usare la parola chiave DVCC per collegare le alimentazioni (Digital Vcc) e DGND per collegare tutti i punti di massa (Digital Ground). 2) Nella costruzione di un componente in CirMaker si possono usare linee e testi colorati per rendere lo schema elettrico del componente più leggibile. 3) Nella costruzione dei package dei componenti usare come piazzola per i contatti elettrici, la così detta PAD, la ROUND62 che ha un diametro di circa 1,57 mm. Al di sotto di questa dimensione si hanno problemi quando si deve forare la piazzola per inserire il piedino del componente. 4) Nel modulo TraxMaker usare uno spessore di 0,25 per disegnare le sagome che costituiscono il package del componente. 5) Tenendo premuto il tasto CTRL (control) e cliccando su una pista si illumina tutto il collegamento da pad a pad a cui fa parte la pista. Questo può permettere di cancellare o cambiare la dimensione della traccia di collegamento in modo globale. 6) Quando si realizzano package di componenti con più piedini controllare prima la definizione dei piedini esistente nelle proprietà del componente elettrico e, quindi, eseguire una corrispondenza 1:1 con le PAD che si usano nel package. Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 21
22 NOTA Appunti del corso di Sistemi Elettronici Prof. Aniello Celentano Pag. 22
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