Roma, 1 luglio Curriculum Vitae. Giuseppe Travaglini Professore Associato di Economia Politica. Settore Disciplinare: SECS-P/01

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1 Roma, 1 luglio 2010 Giuseppe Travaglini Professore Associato di Economia Politica Settore Disciplinare: SECS-P/01 Curriculum Vitae Indirizzo: Università di Urbino Carlo Bo Facoltà di Economia Dipartimento di Economia e Metodi Quantitativi Via Saffi, Urbino, (PU), Italia Tel: / Fax: Casa: Cell: giuseppe.travaglini@uniurb.it travaglinigg@yahoo.it Data di nascita: 14 febbraio, 1964 Cittadinanza: Italiana Stato civile: Coniugato con due figli (8 e 9 anni) Residenza: Via Emilio Draconzio 6, 00136, Roma (RM) Posizione professionale attuale Professore Associato di Economia Politica, Università di Urbino Carlo Bo, Facoltà di Economia, dal 1 ottobre 2002 (confermato dal 1 ottobre 2005). Materie insegnate attualmente: Macroeconomia, Economia dei Mercati finanziari. Posizioni Precedenti Ricercatore, presso la stessa Facoltà dal gennaio 1995 al settembre 2002; Professore a contratto, presso la stessa Facoltà dal settembre 1993 al dicembre 1994 Materie insegnate: Microeconomia, Finanza internazionale, Finanza Applicata Studi (1996) Università di Ancona, Dipartimento di Economia, Dottorato di Ricerca in Economia Politica. Tesi Il ruolo dell investimento nelle fluttuazioni economiche (relatore Enrico Saltari) (1994) Master in Economics (with Merit), University of York (GB), Department of Economics and Related Studies. Tesi: Economic fluctuations and stochastic trends: Using money demand to test Real Business Cycle (relatore Huw Dixon).

2 (1991) Università di Roma "La Sapienza", Laurea con Lode in Economia Monetaria. Tesi: L assicurazione e la teoria economica: il ruolo dell incertezza e dell informazione (relatore Marcello De Cecco). Altri corsi e attività seminariali Anno Accademico 2008/2009 Ciclo di lezioni sul tema di Economia Italiana presso la Facoltà di Economia, dell Università di Roma La Sapienza, nel Corso di Scienza delle Finanze (Prof.ssa Silvia Fedeli) Anno accademico 2007/2008 incaricato del corso di Economia Italiana (corso di laurea specialistico) presso la Facoltà di Economia, dell Università di Roma La Sapienza. Economia dei Mercati finanziari; Economia Finanziaria Internazionale; Finanza Applicata. Università di Urbino, (dal 2001 ad oggi) Corsi per il Dottorato di Ricerca presso l Università Roma La Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche (2005, coordinatore Prof. Giorgio Rodano): Modelli dinamici per l economia politica. Corsi per il Dottorato di Ricerca presso l Università di Ancona, Facoltà di Economia (dal 2001 al 2005) (Argomento: consumo intertemporale e Teoria dell investimento) Seminari per il Dottorato di Ricerca presso l Università Roma La Sapienza, Facoltà di Economia (2004) (Argomento: Consumo intertemporale e decisioni finanziarie, coordinatore Prof. Claudio De Vincenti). Master MEI (Prof. M. Bagella), Università di Tor Vergata, Facoltà di Economia (Argomento: Decisioni di investimento e struttura finanziaria delle imprese) (dal 2002 al 2004) Professore incaricato di Economia Politica, presso la Facoltà di Sociologia, Università di Urbino (dal 1998 al 2003). Professore di Economia e Finanza, presso ISTAO, Ancona 2005 e Docente per il corso di Economia del non profit, Università di Urbino, Master in Economia del Non Profit (2004/2007). Principali periodi di ricerca all estero Visiting Professor presso l University of York, Department of Economics and Related studies da maggio a settembre Visiting researcher presso l University of York, Department of Economics and Related studies da luglio a agosto Visiting researcher presso l University of Glasgow, Department agosto Visiting researcher presso University of Southampton, Department of Economics da luglio settembre 1993 Collaborazioni esterne. Collaborazione con l Osservatorio Energia, Innovazione e Tecnologia dell Istituto di Ricerche Economiche e Sociali (IRES).. IPI, Istituto per la Promozione Industriale. Sbilanciamoci. Info, sito internet di opinioni economico politiche

3 Collegio docenti Dottorato Coordinatore del Dottorato di Ricerca Economia e Management dell Università degli Studi di Urbino Carlo bo facoltà di Economia, curriculum Economia e Finanza, dal 2010 Dal 2005, Membro del Collegio docenti del Dottorato di Ricerca "Economia dei mercati monetari e finanziari internazionali" presso l Università Roma La Sapienza, Facoltà di Scienze Politiche, coordinatore Prof. Giorgio Rodano. Dal 2001 al 2004, Membro del Collegio docenti del Dottorato in Economia Politica e Monetaria, presso l Università di Ancona, Dipartimento di Economia. Temi della Ricerca attuale Gli interessi di ricerca includono l economia italiana, l economia applicata, la tecnica econometria, la teoria dell investimento, del consumo e della crescita; il ruolo delle istituzioni e della politica economica nella crescita e nelle fluttuazioni; i mercati finanziari, l asset pricing. Al momento la ricerca è indirizzata su quattro principali argomenti. 1) Lo studio dell economia italiana, in particolare l identificazione dei fattori alla base del puzzle della produttività, in Italia e nei paesi europei, con una particolare attenzione all ultimo quindicennio, e alle determinanti secolari e congiunturali della correlazione produttivitàoccupazione. Una esposizione semplificata di questa ricerca è nel libro Le radici del declino economico. Occupazione e produttività in Italia nell ultimo decennio, ed. UTET (2006). In questo lavoro, e su pubblicazioni in riviste scientifiche referate, si mostra che il rallentamento della produttività del lavoro in Italia ha natura strutturale ed è riconducibile a due cambiamenti (shock) manifestatisi primariamente nel mercato del lavoro. Gli shock tecnologici (negativi) quantificati dalla diminuzione del tasso di crescita della Produttività Totale dei fattori, indice del contributo tecnologico alla crescita che hanno negativamente influenzato la produttività del lavoro e la curva di domanda di lavoro; e gli shock non tecnologici principalmente conseguenza delle riforme nel mercato del lavoro i quali accrescendo la flessibilità del rapporto lavorativo, e riducendo la crescita del costo del lavoro al di sotto della produttività, hanno determinato uno cambiamento strutturale della offerta di lavoro. La combinazione di questi due shock e la loro reciproca influenza, nel periodo che va dal 1990 al 2007 ha accresciuto il livello dell occupazione (obiettivo primario della politica macroeconomica europea dopo anni di crescente disoccupazione) riducendo però sia il rapporto capitale-lavoro che il tasso di produttività, conducendo l economia italiana ai margini della competitività. A questo lavoro ha fatto seguito il più recente manuale di impostazione macroeconomica L economia Italiana del nuovo millennio, ed. Carocci. In questo volume si parte dalla constatazione che l attuale crisi finanziaria internazionale ha ulteriormente aggravato lo stato di debolezza del nostro sistema produttivo. Poiché la nostra economia era debole già prima della crisi ci si può oggi chiedere quale destino l attenda nel prossimo futuro, e se essa sarà capace di risalire quel sentiero di crescita che negli ultimi quaranta anni l ha portata ad essere tra le prime economie del mondo. Per affrontare questo tema nel libro viene proposto un approccio didattico che consente anche ai non addetti ai lavori di muoversi all interno della giungla terminologica dell economia politica. L obiettivo del testo è di insegnare a distinguere i fatti economici dalla loro interpretazione, per consentire al lettore di acquisire quegli strumenti minimi, ma necessari, che aiutino sia nello studio delle materie economiche che nella valutazione autonoma delle notizie economiche e finanziarie che abbondano ormai nel sistema dell informazione. Il libro si compone di due parti. Nella prima parte, vengono descritti in maniera sintetica ma completa i tratti salienti dell economia italiana, guardando al suo funzionamento prima dal punto di vista dell offerta e poi da quello della domanda aggregata. Ci si concentra inoltre sul mercato del lavoro, sulla finanza pubblica e sui mercati

4 finanziari. La parte del libro dedicata all interpretazione dei fatti, ed a una loro valutazione, è invece la seconda, che affronta - in particolare nei capitoli sei e sette - le trasformazione istituzionali e tecnologiche che hanno mutato negli anni più recenti l economia del nostro paese, offrendo una possibile spiegazione dei fattori alla base del rallentamento del ritmo di crescita della produttività. L ottavo capitolo, volge infine l attenzione alle conseguenze reali dell attuale crisi finanziaria internazionale, offrendo una valutazione dei possibili scenari che attendono la nostra economia. Altri lavori di carattere più rigorosamente scientifico sullo stesso tema sono stati pubblicati e in via di pubblicazione su riviste italiane e internazionali. Nella stessa linea di Ricerca si situa il recente contributo Mezzogiorno e Italia. Produttività, accumulazione e divario territoriale. Da questo saggio emerge come congiuntamente ai fattori critici a cui solitamente la letteratura sul Mezzogiorno fa riferimento, seppur con diversi accenti, per spiegare il fallimento della Nuova Politica Regionale (NPR) - riconducibili ai vincoli politici, istituzionali e ambientali, ed alle diseconomie esterne afferenti alla presenza della criminalità organizzata nel Sud - ve ne è un ulteriore ascrivibile all incoerenza manifestatasi nell ultimo decennio tra gli obiettivi della politica economica nazionale e quella regionale. In effetti, la scarsa incisività della NPR è stata determinata anche dal contrasto tra le policy locali promosse in seno alla NPR, orientate all accumulazione di capitale e al rafforzamento della produttività nelle aree sottoutilizzate, e quelle nazionali finalizzate alla crescita dell occupazione, attraverso il crescente grado di flessibilità del mercato del lavoro e la politica di moderazione salariale, che ha visto coagulare nel Mezzogiorno una strategia ibrida di sviluppo, con effetti positivi nel breve periodo sull occupazione (sovente non qualificata), ma con scarse prospettive di tenuta e crescita dell accumulazione e della produttività al trascorrere del tempo. Perciò, è oggi necessario riflettere proprio sulla problematica coincidenza nel meridione tra le politiche per lo sviluppo e le politiche per l occupazione, per ridefinire gli obiettivi di crescita del Mezzogiorno, e gli strumenti più efficaci affinchè quegli obiettivi diventino effettivamente realizzabili. 2) Lo studio delle decisioni di investimento e consumo in presenza di incertezza e di vincoli finanziari. Spesso nel dibattito sulla crescita si analizza il legame tra sviluppo finanziario e sviluppo reale. Questa parte della ricerca affronta l argomento da una angolazione microeconomica. Nella prima parte della ricerca, al centro dell analisi vi è lo studio del comportamento delle imprese in presenza di vincoli finanziari potenziali che divengono (o possono divenire) stringenti in un tempo futuro. Come già ho avuto modo di mostrare in alcune pubblicazioni, il vincolo futuro può riflettersi nel valore attuale dell impresa, e quindi sulle decisioni d investimento, anche quando l impresa non è ancora soggetta dal vincolo finanziario; questo atteggiamento anticipativo influenza il sentiero ottimale di investimento al tempo corrente riflettendosi inevitabilmente sull accumulazione e la crescita. Il comportamento anticipativo ha implicazioni cruciali sul piano teorico, empirico e normativo, influenzando tanto i meccanismi quanto l efficacia della politica monetaria, che le relative decisioni d investimento. Questa intuizione è stata successivamente impiegata per spiegare il comportamento dei consumatori-risparmiatori in presenza di vincoli di liquidità. In particolare, mostro che la soluzione analitica della funzione di consumo, con vincoli di liquidità e reddito stocastico (moto browniano), da origine ad una relazione smooth e non lineare lungo il sentiero ottimo anche quando la barriere non morde, talchè il vincolo viene ottimamente anticipato nella decisione di risparmio. Questo risultato conferma alcuni intuizioni presenti in letteratura (Deaton 1992) secondo cui l equazione di Eulero nel caso del consumo intertemporale può essere valida anche in presenza di vincoli. Con questo modello ne emerge però la soluzione analitica. 3) Lo studio dei cambiamenti attesi dal sistema energetico italiano alla luce della nuova politica energetica varata a livello comunitario europeo a fine 2008 con il Pacchetto Clima-Energia Capire gli effetti che queste politiche avranno sulle prospettive di sviluppo delle tecnologie

5 rinnovabili per la produzione di energia elettrica è un compito complesso. Molte sono le questioni che si addensano intorno a questo tema: l organizzazione dei mercati elettrici, l efficienza, la regolamentazione, la tutela dell ambiente, la produttività e l occupazione. Gli ultimi due argomenti sono quelli affrontati nella ricerca, e riguardano la stima e le proiezioni della loro crescita nel settore delle energie rinnovabili a seguito del cambiamento normativo e degli incentivi che ne segneranno lo sviluppo del prossimo decennio. L approccio seguito è di tipo quantitativo, e ha lo scopo di offrire una valuazione ragionata dei tanti tentativi fatti di misurazione dei cambiamenti futuri. Questa ricerca si è concretizzata nel Rapporto Lotta ai cambiamenti climati efficienza energetica e fonti rinnovabili: gli investimenti, le ricadute occupazionali e le nuove professionalità, (in via di stampa) scritto in collaborazione con l Osservatorio Energia, Innovazione e Tecnologia dell Istituto di Ricerche Economiche e Sociali. Nel capitolo scritto da me si analizza l impatto della nuova politica energetica europea sulla crescita economica e l occupazione in Italia. Il lavoro presenta Una ampia rassegna critica dei lavoroi empirici e propone una stima inedita degli effetti del progresso tecnologico e delle cambiamento delle norme europee sula produttività e l occupazione del settore delle energie rinnovabili: La principale conclusione è che lo sviluppo delle rinnovabili richiede un concerto di interventi, nazionali e comunitari che vanno dall utilizzo degli strumenti di incentivo più tradizionali, al concepimento di una politica industriale che territorio per territorio, settore per settore, tecnologia per tecnologia, sappia individuare le aree strategiche, e le più efficaci politiche d indirizzo. Interventi normativi che mirino alla riorganizzazione dei mercati elettrici, allo sviluppo della rete di distribuzione, alla creazione di una borsa elettrica per le rinnovabili appaiono oggi determinanti. Processi di aggregazione di imprese (sovente troppo piccole in un contesto di tecnologie comunque impegnative sul piano economico e tecnologico), operazioni di riconversione e di riposizionamento delle imprese nello stesso settore delle rinnovabili, sono certamente auspicabili e in molti casi necessari per raggiungere quelle economie di scala minime che assicurano l economicità delle attività imprenditoriali. Interventi a favore del lavoro per la riqualificazione delle competenze da aggiornare in funzione delle nuove mansioni, e delle nuove specialità, sono imprescindibili. Ma, le caratteristiche delle energie rinnovabili evidenziano un aspetto saliente che ha a che fare con la necessità di spostare in avanti il paradigma tecnologico per assicurare la crescita del settore. Le risorse delle imprese che già operano nelle rinnovabili, unite a quelle attualmente stanziate dalle Istituzioni per sostenerne il primo sviluppo possono essere sufficienti per l emersione e il primo lancio dell economia verde. Tuttavia, per raggiungere gli obiettivi fissati al 2020 e assicurare il decollo definitivo del comparto, oltre il 2020, sarà necessario individuare nuove linee di intervento al fine di assicurare che il potenziale economico delle rinnovabili riesca effettivamente a maturare. Sarà l insieme di questi fattori, normativi e tecnologici, a determinare il successo del settore e la sua capacità di contribuire alla creazione di valore aggiunto e di nuova occupazione. 4) La formulazione di modelli di asset pricing alternativi a quelli basati sulla Teoria dell Utilità Attesa. In questa prospettiva i modelli di finanza comportamentale offrono spunti significativi. Un applicazione interessante è quella legata alla Disappointing Risk che consente di risolvere alcuni paradossi dell asset procing quali per esempio l equity premium puzzle. Un modello di Travaglini basato sul Disappointing è stato appena pubblicato su un volume collettaneo della Springer-Verlag curato da Carl Chiarella et al. (2009), in cui si mostra che in presenza di piccoli rischi l allocazione ottimale di portafoglio viene comunque influenzata negativamente dal rischio. Una versione più evoluta del paper è attualmente sottomessa ad una rivista internazionale di settore. Parole chiave Economia Italiana Macroeconomia, Econometria Politica economica, istituzioni Mercato del lavoro, Produttività

6 Investimento reale e finanziario Teoria della crescita, Consumo e asset pricing Mercati finanziari e Teorie del portafoglio ottimale Finanza Comportamentale, Corporate finance Modelli intertemporali con tempo continuo e discreto Incertezza e irreversibilità Energia Rinnovabile, Green Economy Refereeing Journal of Money Credit and Banking, Journal of the European Economic Association, Scottish Journal of Political Economy, Berkeley Journal of Macroeconomics, Rivista Italiana degli Economisti, Rivista di Politica Economica. Principali Conferenze e Convegni 2008 MDEF 2008 Convegno, Urbino, paper presentato "Behavioral Portfolio Choice and Disappointment Aversion. An Analytical Solution with Small Risks" 2008 XVI International Tor Vergata Conference on Banking and Finance 2007 paper presentato "Behavioral Portfolio Choice and Disappointment Aversion. An Analytical Solution with Small Risks" 2007 University of York, 12 luglio 2007, Workshop on Sources of productivity slowdown puzzle in European Countries during 1990s Giornata di Studio - Un'economia fuori dal declino? Posizioni a confronto, Università di Macerata e Camerino con La Camera di Commercio, 13 Giugno XVIII Villa Mondragone International Economic Seminar on Europe: A new Economic agenda, CEIS, Tor Vergata June The productivity slowdown puzzle: technological and non technological Shocks in Labor Market 2006 International Workshop The Economic Impact of technological and non technological shocks in the Labour Market, University of Urbino Carlo Bo, Urbino, Italy, May th Conference on Macroeconomic Analysis and International Finance (Creta) - «Future constraints and current investment» th Conference of Micro Macro and Finance group (MMF) Warwick (UK), - «An exact solution for constrained consumption when income is stochastic» th Conference on Macroeconomic Analysis and International Finance (Creta) - «Investment, Financing Constraints, and the Euler equation» MDEF 2002 Second Workshop "Modelling dynamics in Economics and Finance" Urbino, Italy Atlanthic Economic Conference (Paris) - The role of future constraints in determining current investment decisions 2001 Atlanthic Economic Conference (Athen) Financial constraints and investment decisions th Conference of MMF Group (South Bank University, Londra) Liquidity Constraints and Investment Decisions Royal Economic Society 2000 Conference (St. Andrews, Scotland) Financial Constraints and Real Investment. Articoli con referaggio 1. "The productivity slowdown puzzle. Technological and non technological shocks in the labor market", International Economic Journal, in via di stampa Dicembre, (con E. Saltari)

7 2. "An exact consumption rule with stochastic income and liquidity constraints" Economics Bullettin 2008, vol 5, 5, "Il rallentamento della produttività del lavoro e la crescita dell'occupazione:il ruolo del progresso tecnologico e della flessibilità del lavoro" Rivista Italiana degli Economisti 2008 XIII,1, p (con E. Saltari) 4. The effects of future financing constraints on capital accumulation: some new results on the constrained investment problem Research in Economics 60, may (con E. Saltari) 5. Irreversibility and interest rates, International Journal of Business and Economics 5, How do future constraints affect current investment?, Topics in Macroeconomics of The Berkeley Journals in Macroeconomics (con E. Saltari) 7. "Financial Constraints and Investment decisions", Scottish Journal of Political Economy (con E. Saltari) 8. "Barriere di prezzo, vincoli di liquidità e investimento", Rivista di Politica Economica (con E. Saltari) 9. "Impact and nature of irreversibility and uncertainty on firms' investment decisions: a survey in italian manufacturing industry", Economie Appliqèe 2001 (con P. Carnazza) 10. "Decisioni d'investimento e incertezza in un modello di equilibrio generale", in Studi Economici 1998 (con E. Saltari) 11. "Disturbi Transitori e Permanenti nella dinamica degli Investimenti settoriali in capitale fisso", su Rivista Italiana degli Economisti 1998 (con G. Calcagnini). 12. "Componenti stocastiche e fluttuazioni cicliche: può l'incertezza influenzare l'investimento fisso?", Rassegna di lavori dell'isco 1, , "La teoria neoclassica delle scelte con incertezza e irreversibilità delle scelte", Rivista Internazionale di Scienze Sociali 3, , "The Relationship between investment and demand with uncertainty and irreversible capital", Giornale degli Economisti e Annali di Economia 4, , Mercato assicurativo informazione imperfetta e teoria economica in Rivista Assicurazioni, Capitoli in Libri 16. Mezzogiorno e Italia. Produttività, accumulazione e divario territoriale in Mezzogiorno: Una questione Nazionale, a cura di IRES collana Studi e Ricerche, curatori G. Altieri e E. Galossi, ed. EDIESSE Maggio "Behavioral Portfolio Choice and Disappointment Aversion: An Analytical Solution with "Small" Risks" (con Saltari) in Nonlinear Dynamics in Economics, Finance and Social Sciences, edited by Chiarella, Bischi and Gardini (Editors), Proceeding of the workshop MDEF 2008, Springer Verlag, L impatto della nuova politica energetica europea sulla crescita economica e l occupazione in Italia, nel Rapporto Lotta ai cambiamenti climatici, efficienza energetica e fonti rinnovabili: gli investimenti, le ricadute occupazionali e le nuove professionalità, Istituto di Ricerche Economiche e Sociali (IRES), marzo 2010, in via di stampa. 19. "Investment, Productivity and Employment in the Italian Economy" (con Saltari e Wymer), in The economics of imperfect markets, a cura di Calcagnini G. Saltari E., ed. Springer Verlag, dicembre Alcune riflessioni sulle cause reali della crisi finanziaria, in Quale Stato: Antologia della crisi finanziaria, a cura di Massimo Florio,1/2, 2009, Effepi-Roma.

8 21. Il concetto di mercato efficiente nella teoria economica, in Informazione imprese e mercati finanziari efficienti, a cura di P. Demartini, ed. FrancoAngeli (2005). 22. The role of future constraints in determining current investment decisions (with E. Saltari), in International economic flows, currency crises, investment and economic development, a cura di G, Gandolfo e F. Marzano, (2004). 23. I vincoli futuri influenzano le decisioni correnti d investimento?, in Finanza e crescita quali vincoli quali rischi?, a cura di M. Bagella (2004). 24. "An empirical analysis on Italian Firms' Investment Decisions", in Use of survey data for industry, research and economic policy, CIRET, a cura di K.H. Oppelander-G. Poser-B. Ships, (2000) (con P. Carnazza) 25. "Investimenti reali e incertezza.le opzioni reali e il mercato finanziario" in Le decisioni di Investimento, a cura di G. Zanetti. Lavoro presentato alla 37 Riunione Scientifica Annuale della SIE - Roma ottobre (1997). Libri e ricerche 26. L'economia italiana del nuovo millennio, ed. Carocci, collana Quality Paperbacks, Urbino, maggio 2009 (con E. Saltari). 27. Le radici del declino economico. Occupazione e produttività in Italia nell ultimo decennio. ed. UTET, Torino, luglio (con E. Saltari) 28. Il sistema delle politiche pubbliche in favore delle forme di aggregazione di imprese e della possibilità che tali politiche siano rivolte al contratto di rete. Con F. Morgia, Ministero dello sviluppo Economico, Istituto della Promozione Industriale, giugno Working papers 29. "Sources of productivity slowdown puzzle in European Countries during 1990s". Discussion Papers in Economics University of York, 2007/ Consumo intertemporale e asset pricing, Quaderni di economia matematica e statistica n. 99, Università di Urbino luglio (2005) 31. La struttura finanziaria delle imprese: il teorema Modigliani-Miller e le decisioni d investimento Quaderni di economia matematica e statistica n. 97, Università di Urbino ottobre (2004). 32. Investment, financing constraints and the Euler equation, Working Paper n. 50 Dipartimento di Economia Pubblica, Università di Roma La Sapienza "Capital Accumulation in a model with quantity constraints", Working paper n. 62, University of Urbino Discounting under uncertainty and irreversibility, Working paper n. 61, Università di Urbino An Estimation of Money demand: Differences in the long and short run Working Paper n. 80 University of Urbino Ricerche in corso a) Occupazione, produttività e struttura finanziaria delle medie imprese italiane: opportunità o vincoli? b) A search model of unemployment with effort and technological externalities in steady state. c) Reti e Relazioni tra imprese: quale ruolo per il contrato di rete (in collaborazione con l IPI)

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