La RIQUALIFICAZIONE URBANA
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- Enrichetta Rostagno
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1 La RIQUALIFICAZIONE URBANA Due esperienze sul territorio torinese Urban2 a Mirafiori Nord Contratto di Quartiere in Via Arquata Alessia Gianoncelli Erica Melano Marco Rappazzo
2 Per far fronte al processo di degrado e di abbandono che colpisce alcune aree cittadine, a partire dai primi anni '90 sono stati attivati, a differenti livelli istituzionali, diversi Programmi di riqualificazione e rigenerazione urbana. Le cause che hanno progressivamente portato alla crisi di particolari zone urbane, sono fondamentalmente sempre le stesse: degrado fisico dell area, carenza di servizi, assenza di luoghi di aggregazione e di incontro e conseguente esclusione o scarsa coesione sociale. Per arginare il marcato disagio abitativo, si è puntato sulla valorizzazione e sul recupero dal punto di vista urbano, ambientale, sociale, culturale ed economico dell area. Sono quindi previsti interventi di tipo edilizio ed urbanistico ed azioni e misure volte a favorire lo sviluppo sociale, e ad incrementare l offerta occupazionale, poiché queste due tipologie di azione sono entrambe fondamentali per il raggiungimento di più elevati standard di vivibilità. Alla base di questi Programmi, si può notare un input istituzionale, che si traduce in finanziamenti, comunicazione informativa e base progettuale da parte degli enti governativi a diversi livelli. Gli elementi principali di tali Programmi di intervento, risultano tuttavia essere l approccio integrato e la collaborazione intersettoriale, che si concretizzano nella progettazione compartecipata, la quale vede l interazione tra diversi attori, enti pubblici e privati, ed associazioni presenti sul territorio, ed il coinvolgimento diretto dei singoli cittadini. Considerando questi ultimi, è proprio la competenza dell'abitante ad essere fondamentale per la redazione di un progetto, tanto quanto risulta esserlo la professionalità dei tecnici. Tale competenza deriva dal vivere in un determinato luogo, e consiste, in altri termini, nel sapere, nella percezione dell'ambiente e nella conoscenza delle relazioni interne al territorio, che sono proprie dei residenti. Proprio questa partecipazione sociale degli abitanti della zona, denota uno sforzo volto ad una rinascita dal basso dei quartieri in crisi; i residenti hanno l opportunità di agire in prima persona nel ridisegno urbano che si intende perseguire, riacquistando in tal modo un senso di appartenenza ai luoghi in cui vivono. Tale pratica permette di valorizzare il patrimonio di conoscenza degli abitanti e di chi lavora ed opera sul territorio -amministratori pubblici, operatori economici e sociali, responsabili di associazioni- per costruire progetti di riqualificazione condivisi, poiché quanto più le soluzioni saranno comuni, tanto più è prevedibile che ciascuno si impegnerà a conservare le opere e a migliorarle. Le azioni di intervento nelle zone degradate della città di Torino, sono racchiuse nel Progetto Periferie del Comune, che ad oggi riguarda 14 aree cittadine: 3 Programmi di Recupero Urbano (PRU) in via Ivrea, corso Grosseto e via Artom; 1 Contratto di Quartiere in via Arquata; 1 Programma Europeo, Urban 2 a Mirafiori Nord; 1 Progetto Pilota Urbano (PPU) per l area di Porta Palazzo; 8 Azioni di Sviluppo Locale Partecipato, condotte a San Salvario, San Donato, in via Luserna di Rorà, via Ghedini, corso Taranto, alla Falchera, in Barriera di Milano e alle Vallette. Il Progetto Periferie risulta quindi essere una proposta di sviluppo verso la Città nel suo complesso; città composta da molti quartieri, ciascuno dotato di proprie specificità ed identità, opportunità, risorse umane, economiche e culturali diverse fra loro, ma complementari. L'intento del Progetto è di valorizzare queste risorse che, nel loro insieme, sono la ricchezza della città stessa. URBAN 2 a Mirafiori Nord La zona interessata, facente parte della Circoscrizione 2, si colloca nella zona Sud di Torino, a ridosso del polo industriale Fiat Mirafiori, ed è un area di circa 25 mila abitanti, con una superficie di più di due milioni di metri quadrati. Da un punto di vista urbanistico ed edilizio, si tratta di un quartiere nato e cresciuto intorno alla più importante industria automobilistica italiana, e ciò ha dettato i tempi ed i contenuti del suo sviluppo fino alla fine degli anni 70.
3 Il Comune, l Agenzia Territoriale per la Casa e lo Stato, possiedono ad oggi unità abitative, che rappresentano circa il 20% delle abitazioni, contro una media cittadina del 6%. È evidente il sovrapporsi di fattori problematici di carattere sociale, economico e culturale con la presenza di edilizia residenziale pubblica. In fase preparatoria, fase pre-bando Urban, è stato costituito il Tavolo Sociale, un gruppo composto da associazioni e cittadini, in cui si è lavorato sulla scelta di candidare Mirafiori Nord al programma Urban. Si è quindi sviluppato un lavoro sistematico di ricerca e di progettazione, e a fianco di tale Tavolo, hanno contribuito attivamente le forze economiche e sociali di livello cittadino, interessate alla trasformazione e rigenerazione dell area. Il 23 novembre 2001 è stato adottato il PIC Urban 2 Mirafiori Nord, risultato tra i dieci selezionati dal bando di gara nazionale, in risposta al bando europeo che ha coinvolto circa 70 città europee. Urban 2 ha iniziato la sua attività a gennaio 2002 con un piano di interventi quinquennale. Tre erano i principali obiettivi: Ridare un centro, creando spazi significativi per gli abitanti e le attività del quartiere; Rimettere in movimento, rilanciando attività economiche, sociali e culturali; Rimettere al centro, creando connessioni con il resto della città, attraverso attività e servizi. Il programma si è fondato su una stretta collaborazione tra la Circoscrizione, i cittadini residenti e gli enti promotori, con l obiettivo comune di cambiare in meglio e con intelligenza il volto di Mirafiori Nord, dando ai cittadini la possibilità di riappropriarsi di un quartiere vivo e vivibile. Il programma comporta un costo totale di di euro, così ripartito: Finanziamenti pubblici ( FESR; Fondo di Rotazione Nazionale; finanziamenti locali) Finanziamenti privati (Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Adriano Olivetti, Arcidiocesi di Torino) Il finanziamento è stato impiegato per attivare processi di trasformazione sociale, fisica ed economica nel quartiere, al fine di far emergere nuove e positive opportunità di sviluppo per la popolazione locale. Il progetto Urban 2 studiato per Mirafiori Nord è organizzato in tre principali assi di intervento: L ASSE VERDE Il recupero fisico e la sostenibilità ambientale L asse verde contiene progetti di interventi di natura urbanistica, infrastrutturale, architettonica ed ambientale del programma Urban2. Gli obiettivi dell asse sono rivolti alla tutela dell ambiente, al miglioramento della qualità degli spazi urbani, alla promozione dello sviluppo sostenibile come elemento di identità del quartiere, alla riduzione dei fattori di degrado urbanistico ed ambientale e di inquinamento atmosferico ed acustico. In particolare gli obiettivi specifici sono: creare ed ampliare la dotazione di spazi pubblici e verdi, accessibili, sicuri e di qualità per tutti gli abitanti del quartiere; recuperare edifici dimessi o sottoutilizzati per attività di interesse socio-assistenziale e culturale; migliorare la gestione dei rifiuti e della raccolta differenziata; promuovere interventi per il recupero ambientale delle infrastrutture energetiche. I principali progetti sono: corso Tazzoli il Parco Lineare : l intervento realizzato da Urban 2 ha comportato la trasformazione di corso Tazzoli, da grande asse di scorrimento veloce in un parco lineare. L operazione di riqualificazione ha visto la creazione di aree attrezzate con giochi per bambini, spazi per attività sportive ed installazioni artistiche, ludico, ricreative.
4 l Asse Civico : riqualificazione degli assi viari di via Gaidano, via Nallino e via Dina. Le strade interessate dall operazione costituiscono l asse storico su cui si è costruita questa parte della città, prima che la Fiat ne diventasse l elemento protagonista. Gli interventi di ridisegno urbano sono costituiti dalla realizzazione di una pista ciclabile e dalla risistemazione dei marciapiedi e della sede stradale; tali interventi hanno anche lo scopo di valorizzare gli edifici che si affacciano lungo le vie: la Cascina Roccafranca, la cappella Anselmetti e le case ATC presenti. Riqualificazione piazza Livio Bianco: il progetto è il risultato di un concorso di progettazione partecipata. I cittadini hanno potuto esprimersi su varie ipotesi di riorganizzazione dell area ed i risultati sono stati soddisfacenti; ora piazza Livio Bianco rappresenta un punto di riferimento per gli abitanti di Mirafiori, infatti grazie alla compresenza di un area giochi protetta, di un arena per gli spettacoli e di una grande area per lo sport, riesce ad attrarre diverse fasce di età. Cascina Roccafranca: acquistata da Urban 2 a fine settembre 2002 è divenuta parte del patrimonio comunale. La cascina si trovava in uno stato di avanzato abbandono e nel giugno 2004 sono iniziati i lavori di ristrutturazione, conclusisi nel Amiat raccolta differenziata al 50%: l obiettivo portato avanti da Amiat, è stato quello di raddoppiare in un anno la percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, attraverso un attività di sensibilizzazione dei residenti ed una nuova organizzazione del servizio. Tale progetto consiste nel posizionamento dei contenitori per la raccolta all interno dei cortili dei condomini, e nell attivazione di un servizio di raccolta domiciliare che si basa su un coinvolgimento diretto dei cittadini. L esperienza, che si è rivelata un successo (Mirafiori Nord è attualmente il quartiere con percentuale più elevata di raccolta differenziata a Torino) ha indotto Amiat ad estendere gradualmente il progetto in altre aree della Città. Car Sharing L auto quando serve : grazie alla collaborazione tra Urban 2 e Car City Club sono stati aperti quattro nuovi parcheggi in zone strategiche del quartiere. Inoltre, con la convenzione stipulata tra i due soggetti, i residenti hanno beneficiato fino alla fine del 2006 di un consistente sconto sull abbonamento al servizio. Ad oggi i quattro parcheggi sono autosufficienti e non hanno più bisogno del sostegno di Urban. Ciclabilità: il Pic Urban ha scelto di impiegare energie e risorse per incentivare l uso della bicicletta, un altra possibilità di viabilità alternativa. Il progetto consiste in un massiccio lavoro di comunicazione ed informazione rivolto alle scuole e ai cittadini, affinché familiarizzino con l idea di spostarsi in bici, ed in un attività di monitoraggio sui percorsi ciclabili esistenti, con l obiettivo di crearne nuovi, su cui spostarsi in sicurezza. Questo lavoro ha portato alla progettazione di nuove piste ciclabili, che sono realizzate in parte da Urban e in parte dal Comune di Torino. L ASSE ROSSO L integrazione sociale, la lotta all esclusione e la crescita culturale Obiettivi: rafforzare i legami sociali e le reti di contatto tra abitanti, riducendo i fenomeni di isolamento ed esclusione sociale, ampliando i servizi esistenti e migliorandone la qualità e l accessibilità; creare occasioni di espressione culturale ed artistica che rafforzino l identità ed il senso di appartenenza alla comunità.
5 Alcuni esempi Progetto cortili: azioni di recupero sociale, nelle aree popolari più degradate del quartiere, a partire dai cortili delle case popolari, luoghi d incontro e socializzazione per eccellenza. Per individuare e cercare di arginare situazioni di disagio, sono stati attuati alcuni interventi, primo dei quali la ristrutturazione delle abitazioni e sostegno agli abitanti nel loro rapporto quotidiano con ATC, Servizi Sociali, ASL, Circoscrizione. Inoltre sono state promosse attività culturali, di aggregazione e di tempo libero, con gli inquilini e con le associazioni del quartiere. Fondazione Cascina Roccafranca: modello innovativo e sperimentale di organizzazione, orientamento, gestione, promozione ed ascolto della domanda sociale del territorio di Mirafiori. E' un nuovo centro civico, punto di riferimento per iniziative di carattere sociale e culturale e per progetti destinati a varie fasce di popolazione; un luogo dove costruire un modello di collaborazione e partenariato, con una forte integrazione tra pubblico e privato, con l obiettivo di migliorare la vita quotidiana degli abitanti. L idea è quella di creare una sorta di contenitore all interno del quale saranno ospitate attività e servizi rivolti alle famiglie, all infanzia, alle donne, agli anziani, che fornisca ad associazioni e a gruppi di cittadini la possibilità di incontrarsi, condividere esperienze e scambiare reciproco aiuto. Punto Bimbo: promosso dal servizio di Neuropsichiatria Infantile dell Asl 2, è finalizzato al sostegno dei genitori e alla prevenzione della psicopatologia infantile, alla cultura del benessere e alla promozione della salute nelle famiglia con bambini da 0 a 6 anni. Sono state avviate attività di formazione e di sostegno, creati gruppi di supporto, di auto-mutuo aiuto e mediazione familiare, inoltre sono stati aperti alcuni punti di ascolto e consulenza rivolti in modo specifico ai genitori. Il progetto, concluso alla fine del 2006, ha dato ottimi risultati, considerata la grande affluenza presso i consultori. L attività ha contribuito a creare una rete di collegamento con i vari servizi sociali e sanitari per la famiglia e l infanzia, che potrà essere utilizzata anche a progetto concluso. La Banca del Tempo: associazione di volontari che scambiano prestazioni (lavori domestici, piccole riparazioni, lezioni private, ecc ) in modo totalmente gratuito, a fronte di una donazione reciproca di assegni simbolici da un ora. L ASSE BLU La creazione di infrastrutture e conoscenze per lo sviluppo economico Obiettivi: sostenere le imprese esistenti ed aiutare nuove imprese a crescere e a creare occupazione, trasformando una periferia in un vero e proprio centro produttivo vitale, che fornisca servizi moderni e tecnologicamente avanzati, valorizzi la creatività e l innovazione, e sostenga l inserimento nel mondo del lavoro delle fasce più deboli. Alcuni esempi Centro Lavoro: aperto da giugno 2004, vi si trova uno staff altamente professionalizzato, che lavora per fronteggiare i problemi lavorativi di coloro che chiedono assistenza ed aiuto. Il servizio è gratuito e si occupa di vari aspetti, dall accesso guidato ed in autoconsultazione su internet per la ricerca del lavoro, al sostegno all inserimento lavorativo, ad interventi orientativi e formativi specifici.
6 Incentivi alle imprese: prevede una serie di azioni finalizzate all orientamento e allo sviluppo dell imprenditoria, attraverso l erogazione di servizi di informazione e consulenza, assistenza di operatori specializzati ed esperti in diverse discipline, assegnazione di finanziamenti tramite procedure di selezione per progetti di sviluppo di attività imprenditoriali nuove o già insediate. Comunicazione: progettazione e realizzazione di strumenti efficaci di comunicazione, rivolti ai residenti, affinché possano sentirsi parte attiva e partecipe del rinnovamento di Mirafiori Nord. Tutti i cantieri Urban sono spiegati ai cittadini con grandi cartelli informativi che raccontano il progetto, il contesto in cui nasce e spesso ne mostrano con immagini virtuali l esito futuro. Il metodo Urban è apparso fin da subito, quando è stata approvata dalla Commissione Europea l iniziativa Comunitaria del 1994, come il metodo più rispondente al recupero urbano, poiché fonda la propria attività su queste basi: cofinanziamento fra i vari livelli di governo; contributo diretto dei residenti alla riqualificazione dell'area; azioni volte a tutelare le categorie ed i soggetti più emarginati, tramite anche il coinvolgimento di associazioni che agiscono senza scopo di lucro; azioni innovative per favorire l'occupazione e la formazione della popolazione inattiva. E proprio per questo che, tale metodo, ha ispirato numerosi progetti di rigenerazione urbana, che orientano anch'esse la propria azione secondo le stesse finalità. Ne è esempio, appunto, il Contratto di Quartiere. CONTRATTO di QUARTIERE in Via Arquata. Si tratta di un quartiere di edilizia popolare, con abitazioni ATC (Agenzia Territoriale per la Casa), costruito negli anni 20 e facente parte della Circoscrizione1. Il complesso edilizio consta di 42 palazzine, per 900 alloggi che ospitano 1600 persone. L insediamento ha una localizzazione centrale, ma è di fatto separato dal tessuto urbano circostante da imponenti barrire fisiche: due rami della ferrovia ed un cavalcavia. L operazione Contratto di Quartiere nasce da un bando di gara indetto nel 1997 dal Ministero dei Lavori Pubblici, presidente del Comitato per l'edilizia Residenziale, per il finanziamento di interventi sperimentali nel settore dell'edilizia sovvenzionata. Per la redazione della proposta di candidatura, per la quale era necessario predisporre un programma di interventi sia strettamente urbanistici ed edilizi, sia di tipo sociale ed occupazionale, viene incaricata l'associazione Avventura urbana. Per progettare ed attuare questo tipo di interventi, viene poi costituito, a partire dal 1997, un Tavolo Sociale, col supporto della Città di Torino e della Circoscrizione 1 Centro-Crocetta. Si tratta di una sede congiunta di lavoro tra servizi pubblici e soggetti privati, quali le organizzazioni no-profit del terzo settore. Tra i soggetti pubblici che partecipano al Tavolo troviamo le Divisioni ed i Settori del Comune di Torino, la Circoscrizione 1 Centro-Crocetta, l Agenzia Territoriale della Casa, l Azienda Sanitaria Locale1, il Servizio Infermieristico Territoriale ed il Provveditorato agli studi di Torino. Per quanto riguarda i soggetti privati troviamo le Organizzazioni Sindacali, le Parrocchie
7 della zona, il Coordinamento Comitati Spontanei di Quartiere ed i referenti delle organizzazioni del terzo settore: le Cooperative sociali e le Associazioni di volontariato. Detto tavolo ha affiancato il processo di formazione del programma di recupero, con riunioni periodiche, durante le quali sono stati esposti ed ascoltati progetti a diverso grado di maturazione. Una volta completata la fase di progettazione, è stata stilata la proposta finale del Contratto di Quartiere; il programma nel suo complesso ha raggiunto un importo complessivo di circa 33 miliardi di lire. La proposta di PRU, Contratto di Quartiere di via Arquata, viene approvata nel giugno 1998 con una deliberazione della Giunta Comunale, che individua nell'architetto Giovanni Magnano, il Dirigente del Progetto Speciale Periferie. In seguito, la proposta viene trasmessa alla Regione Piemonte per l'inoltro della richiesta del relativo finanziamento al Segretariato Generale del CER, per l'ammissione al finanziamento di 20 miliardi di lire. Il 25 febbraio 1999, con decreto del Ministero dei Lavori Pubblici, vengono pubblicati i risultati del bando di gara dei Contratti di Quartiere, e la proposta relativa a via Arquata si classifica al secondo posto, ottenendo il finanziamento richiesto. Con la deliberazione della Giunta Comunale (aprile 2000) viene approvato, per un totale di di lire, il nuovo schema finanziario definitivo così articolato: Ministero dei LL.PP. L Regione Piemonte L fondi PRU (Fondi ex-gescal 1996-'98) Regione Piemonte L (che saranno anticipati dalla Regione Piemonte all'atc attraverso il Fondo Investimenti Piemonte, come fondo di rotazione a copertura degli interventi a carico dei privati) Città di Torino L (Progetto di sistemazione dello spazio pubblico) L (Progetto occupazionale) L (Progetto di accompagnamento sociale) ATC L (Manutenzione straordinaria impianto idrico sanitario). Nel 2000, i soggetti privati del Tavolo Sociale, si raccolgono nell'associazione denominata "Agenzia per lo Sviluppo di Via Arquata O.N.L.U.S.", organismo a base locale per la progettazione sociale. I cantieri partono nel 2002 ed i lavori terminano nel Il piano di intervento è articolato in tre principali punti di azione: riqualificazione spazi pubblici; riqualificazione abitazioni ed ambito sociale. INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEGLI SPAZI PUBBLICI suddivisione in due lotti funzionali: lotto I relativo alle aree a destinazione pedonale (vie Pagano e Rapallo), lotto II relativo alla viabilità interna al quadrilatero (vie Arquata, Roccabruna, Solero e Frugarolo) sistemazione degli spazi aperti condominiali sistemazione del verde, anche in funzione antirumore creazione di piazzette attrezzate, con fontane, panchine, giochi per bambini sistemazione illuminazione separazione tra i flussi veicolari secondari e i percorsi pedonali creazione di spazi per la sosta recupero ex locali commerciali
8 recupero e messa a norma della sala pubblica nel palazzo dell ATC di Torino recupero di un ex-magazzino comunale per la realizzazione di un centro socio-culturale. INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DELLE ABITAZIONI: risanamento conservativo delle facciate risanamento conservativo dei vani scala risanamento conservativo dei tetti installazione di ascensori recupero degli alloggi vuoti completamento della messa a norma dell'impianto elettrico adeguamento dell'impianto idrico e sanitario installazione di un impianto termico e per la produzione di acqua centralizzata adeguamento della rete di riscaldamento sistemazione parcheggi privati interni sistemazione cancelli d'accesso e serramenti esterni AMBITO SOCIALE Parecchi interventi sono stati effettuati per quanto riguarda l aspetto sociale della riqualificazione, attivati grazie alla presenza sul territorio di cooperative e associazioni di volontariato, in collaborazione tra loro. Progetto di accompagnamento sociale Sostegno alla bocciofila esistente, come luogo centrale per la socializzazione tra gli anziani Creazione di un centro d incontro in un locale commerciale ristrutturato Attività di doposcuola per bambini delle scuole primarie e secondarie inferiori Assistenza ai disabili presenti sul territorio Assistenza pratica ai pensionati (iniziativa Un pensionato per amico ) Assistenza domiciliare di condominio (es. spesa a domicilio) Servizio lavanderia Attività ricreative e culturali (es. ristrutturazione del cinema di Corso Dante) Sportello di segretariato sociale Educativa territoriale e di strada Sostegno, socializzazione, integrazione per utenti del Servizio di Salute mentale Creazione di partnership tra attori locali Fondazione del giornale di quartiere Comunicarquata Ambito occupazionale Avviamento dei residenti al lavoro ed all'inserimento in imprese sociali nel campo della manutenzione, dei servizi, del recupero del quartiere e dei servizi alle persone Progetto integrazione sociale per lavoratori svantaggiati (fondi UE) Adesione a programmi di reinserimento dei disoccupati del quartiere Progetto "Donne Protagoniste dello Sviluppo Locale", Programma Operativo Multiregionale promosso e finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità, per cui viene individuata l'associazione Idea Lavoro Onlus. Destinatarie del progetto per via Arquata sono 35 donne disoccupate con bassa scolarità o qualificazione o con titolo di studio debole
9 Dai due progetti trattati, possiamo dedurre la portata innovativa di questi programmi di riqualificazione urbana. Risultano infatti essere progetti che fondano il proprio lavoro sul territorio stesso, cercando di non risultare politiche dall alto, dissociate e non integrate con gli attori presenti nell area su cui agiscono, ma bensì, politiche che hanno come proprio punto di forza il radicamento al territorio ed il coinvolgimento dei residenti stessi. E proprio tale metodo di intervento che ha portato al successo di questi progetti, rendendo efficaci gli interventi e fruibili le opere. «Torino in questi anni è stata un laboratorio di sperimentazione per la rigenerazione urbana e lo sviluppo locale. Le sue periferie stanno ridiventando centri abitati da persone orgogliose di appartenere a quel territorio, che ne recuperano le tradizioni e ne vivono positivamente la realtà, in una cornice urbana equilibrata.» (Giovanni Magnano, Dirigente Settore Progetto Speciale Periferie-Comune di Torino)
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