Prof.ssa Anna Lucia Natale a.a 2018/2019

Transcript

1 Prof.ssa Anna Lucia Natale a.a 2018/2019

2 Storia della radio e della televisione Programma del corso 1. Per una storia sociale dei media - Perché una storia dei media - Lo sviluppo del campo di studi - Il ruolo dei media quali: strumenti di narrazione (didattica) fonti di conoscenza (ricerca) agenti di storia (costruzione della realtà sociale) 2. Origini e sviluppo della radio e della televisione (aspetti tecnologici e forme di comunicazione) 3. La radio e la televisione in Italia Le fasi di sviluppo dei due media con riferimento a: - rapporti con il potere politico/orientamento aziendale - caratteri della programmazione - rapporti con il pubblico - ruoli sociali

3 Testi F. Monteleone, Storia della radio e della televisione in Italia, Marsilio, Venezia, 1992 (ediz. aggiornata 2003 e successive) NB: Gli studenti della quinquennale porteranno in più un testo a scelta tra quelli indicati nella Bibliografia Aggiuntiva pubblicata in web cattedra (i testi consigliati sono segnalati con asterisco).

4 Testi Bibliografia aggiuntiva (alcuni testi consigliati) * E. Menduni, Televisione e società italiana , Milano, Bompiani, 2002 (rist. 2004) *A.L. Natale, Gli anni della radio ( ), Liguori, 1990 (rist. 2004) * P. Ortoleva, Un ventennio a colori. Televisione privata e società in Italia ( ), Giunti, 1995 * G. De Luna, L'occhio e l'orecchio dello storico. Le fonti audiovisive nella ricerca e nella didattica della storia, La Nuova Italia, 2000 * G. De Luna, La passione e la ragione. Fonti e metodi dello storico contemporaneo, La Nuova Italia, 2001 * P. Sorlin, L'immagine e l'evento. L'uso storico delle fonti audiovisive, Paravia,1999

5 Perché una storia dei media? I media come elementi costitutivi della società (contributo di conoscenza per la storia della società) Il passato dei media aiuta a comprendere meglio i media oggi (contributo di conoscenza sui media stessi)

6 Perché una storia dei media? I media elementi costitutivi della società 1a I media componente essenziale dei processi di costituzione mondo moderno del Età contemporanea coincide con l età della industrializzazione e della stampa: 1750 Storia dei media si intreccia ai processi di sviluppo società moderna, a partire dalla rivoluzione industriale: creazione di un primo sistema di imprese commerciali per la produzione di beni culturali (libri, quotidiani, riviste). Di qui, ininterrotto progresso economico, tecnologico e culturale (nascita e sviluppo radio, cinema, televisione e new media) che, parallelamente ad aumento popolazione urbana, alfabetizzazione e conseguente espansione di un mercato di consumatori, confluirà nello sviluppo di una industria dei media di grandi dimensioni a partire dalla seconda metà XX secolo. (J.B. Thompson 1998)

7 Perché una storia dei media? I media elementi costitutivi della società 1b I media componente essenziale dei processi di costituzione del mondo moderno Nel corso del loro sviluppo, i media si intrecciano con i diversi ambiti delle attività umane: interagiscono con politica ed economia (imprese regolate da leggi e dal mercato); ridefiniscono struttura sociale (affermazione professioni dei media); quali nuove tecnologie, trasformano i modi di circolazione delle informazioni; contribuiscono a definire insieme di credenze, valori, immagini del mondo su cui si fonda la vita sociale (le mentalità collettive o rappresentazioni ). 2. La storia dei media è anche storia delle rappresentazioni che la società offre di sé stessa.

8 Perché una storia dei media? Il passato dei media aiuta a comprendere meglio i media oggi Una storia sociale dei media (sulle modalità attraverso cui i media hanno contribuito a trasformare la vita sociale): Consente di comparare contesti storico sociali, situazioni comunicative, ruoli della comunicazione diversi; Consente di osservare concretamente gli intrecci tra fattori culturali, tecnologici, economici e sociali alla base del cambiamento sociale; In definitiva, consente di evidenziare la pluralità del ruolo dei media in diversi contesti nonché i nessi di reciproca influenza tra il mutamento nelle forme di comunicazione e il mutamento socio-culturale (P. Ortoleva, 2002, p. 298).

9 Lo sviluppo degli studi (a) Nel 1929, Lucien Febvre e Marc Bloch fondano la rivista francese Les Annales d histoire économique et sociale Inizia qui la costruzione della cosiddetta nouvelle histoire: Il campo di indagine dello storico si allarga agli studi sulla mentalità, la vita privata e quotidiana, la cultura materiale; Tra le fonti per la ricerca storica, oltre al documento scritto (esattezza e autenticità verificabili), si ammettono fonti nuovi, quali documenti letterari, artistici, audiovisivi; Si riconosce il valore del documento non solo come prova oggettiva, ma come strumento di possibile, ulteriore conoscenza della realtà di cui è espressione.

10 Lo sviluppo degli studi (b) In Gran Bretagna e negli Stati Uniti, già negli anni 60 si pubblicano i primi volumi delle opere di Asa Briggs e di Erick Barnouw sulla storia del broadcasting nei rispettivi paesi. In Italia, si sviluppa negli anni un primo interesse per la storia della stampa; ma solo a partire dagli anni 80 si riconoscerà dignità di indagine, quale oggetto e fonte per la ricerca, anche ai media audiovisivi, come il cinema, la radio e la televisione. Si avvia così un percorso di studi che porterà al generale riconoscimento del valore storiografico dei media e alla costituzione della mediastory come area di studi relativamente autonoma (e caratterizzata da una estrema varietà di contributi di diverso ambito disciplinare).

11 Lo sviluppo degli studi (c) Tra i fattori che hanno contribuito a sviluppare il campo di studi della mediastory: Progressivo imporsi dei media al centro del dibattito pubblico; Apertura degli storici verso ambiti tematici (studio delle mentalità, della vita privata e quotidiana, ecc.) che valorizzano il ruolo dei media come oggetti e fonti per la ricerca; Parallela attenzione degli studiosi dei media - sociologi e semiologi - per la dimensione storica, che ha favorito l incontro tra le diverse discipline sociali.

12 I rapporti media-storia I media quale straordinario repertorio della memoria e dell identità collettiva: Nati insieme alla storia che raccontano, il cinema, la televisione e gli altri media racchiudono nel proprio Dna il mutamento, la trasformazione, la velocità delle innovazioni tecnologiche, tutti i fenomeni a rapido scorrimento che caratterizzano il nostro tempo. (G. De Luna, La passione e la ragione, 2001, p. 125)

13 Dimensioni del rapporto media-storia La legittimazione dei media si è articolata intorno a tre principali dimensioni del rapporto media-storia: I media come narratori di storia, strumenti per divulgare la conoscenza della storia I media come fonti per la ricerca storica, in quanto testimoni ed espressione del loro tempo I media agenti di storia, ovvero uno dei principali fattori delle trasformazioni economiche, politiche e socio-culturali (G. De Luna, L occhio e l orecchio dello storico. Le fonti audiovisive nella ricerca e nella didattica della storia, 2000; G. De Luna, La passione e la ragione, 2001)

14 Dimensioni del rapporto media-storia 1. Strumenti di narrazione (didattica) Programmi giornalistici sulla storia Fiction e film di ambientazione storica Documenti sonori e visivi d epoca!!!! " Insegnamento della storia

15 Dimensioni del rapporto media-storia 2. Fonti di conoscenza (ricerca) Media depositi di memoria e identità collettive - Valore illustrativo ed esplicativo - Valore conoscitivo e interpretativo Media fonti nuove per la ricerca storica - Ricorso a più fonti per la definizione dell evento - Contestualizzazione dell oggetto da definire - Controllo sulla attendibilità delle fonti - Consapevolezza della (eventuale) strumentalità politica delle scelte

16 Dimensioni del rapporto media-storia 3. Agenti di storia (costruzione sociale della realtà) In quanto testimoni ed espressione del loro tempo, i media costruiscono memoria, definiscono identità e appartenenze, influenzano scelte e comportamenti collettivi. La capacità dei media di agire come forza storica è implicita nella loro duplice natura di: strumento tecnologico (in quanto trasformano i modi di circolazione dell informazione e di distribuzione della conoscenza) strumento simbolico (in quanto veicolano idee, valori e tendenze che incidono sulla percezione del mondo sociale, influenzano i comportamenti e contribuiscono a costruire realtà).