Attività psicomotoria per bambini della scuola d infanzia e primaria
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- Carmelo Silvestri
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1 "Crescere giocando" di Via villanova , Nole (TO) Partita Iva Attività psicomotoria per bambini della scuola d infanzia e primaria
2 IL GIOCO PSICOMOTORIO Le definizioni classiche indicano nel gioco psicomotorio un attività che si svolge entro certi limiti di luogo, tempo e senso, in un ordine visibile, secondo regole liberamente accettate, fuori dalla sfera dell utilità e della necessità materiali. L attività ludica in sé, nei suoi caratteri di libertà, gratuità, spontaneità e disinteresse è accompagnata da sentimenti di elevazione, tensione, e comporta letizia e distensione. Il nostro intervento si prefigge l obiettivo di creare interesse, piacere e utilità nel gioco del bambino. La nostra relazione con il bambino non ha scopi estranei al gioco stesso: intrattenerlo, educarlo, valutarlo o guidarlo. Se non è giocare lo scopo, il gioco perde gran parte del suo senso e la partecipazione dell adulto diviene poco accetta da parte del bambino. Il gioco infantile è un fenomeno naturale di movimento e relazione che poggia sull equilibrio di due energie psichiche: l intenzione e l emozione. La struttura interna del gioco Contenuto Il contenuto è ciò che si può definire il titolo di un gioco. Da ogni gioco traspare un contenuto, un tema, un legame coerente che dà una direzione al gioco stesso in modo che sia identificabile da chi è vicino al bambino: a cosa sta giocando quel bambino?. Il contenuto, il tema, il senso del gioco è quindi trasparente e visibile a occhio nudo e non richiede una particolare lente culturale o teorica, ma soprattutto, esso è sempre condivisibile senza la necessità che venga esplicitato. Nel gioco simbolico è il contenuto che specifica e determina il ruolo (giocare alla mamma, al cagnolino, al pirata ), altre volte è il semplice piacere senso-motorio. Altre volte invece, è l azione stessa che, nel suo svolgimento, crea nuove idee e nuove intenzioni. Quindi, nella determinazione del senso del gioco, c è sempre un rimando continuo tra intenzione e azione. Forma La caratteristica principale dell infanzia è che ogni contenuto psichico, sia cognitivo che emotivo, per evolvere ed essere fecondo per lo sviluppo del bambino deve esprimersi in una azione, deve passare attraverso l uso del corpo, secondo le leggi naturali del
3 linguaggio corporeo. Il gioco prende corpo per mezzo di elementi essenziali: l assetto tonico-posturale, mimico-gestuale, spazio-temporale, degli oggetti, del linguaggio ecc. Tutti i bambini giocano in modalità sostanzialmente simili e su di esse si intendono al di là delle differenze culturali che ne formano la sovrastruttura. Vissuto emozionale Oltre che da un contenuto e da una forma, i giochi infantili sono caratterizzati da una particolare emozione, che ne costituisce la vera anima. Il gioco ha l obiettivo essenziale di provocare sensazioni di piacere, quindi emozioni positive. Scopo del gioco, in definitiva, è inventare un idea che nella sua realizzazione procuri piacere; quindi è definibile come un intenzione che nell azione procuri un emozione. L equilibrio di queste tre componenti attraversa tutte le modalità dei vari giochi infantili, particolarmente nelle due forme di gioco che caratterizzano l infanzia: il gioco senso-motorio e il gioco simbolico. La struttura della lezione Ingresso: la lezione inizia con i rituali di saluto e di accoglienza guidati dall insegnante e arricchiti dai bambini. Servono a preparare i bambini al lavoro e ad intrattenere la loro attenzione, capire gli stati d animo di tutti ad inizio lezione è fondamentale per intraprendere il gioco con entusiasmo; Presentazione del tema della lezione: è compito dell insegnante presentare il tema della lezione e quello che lui si aspetta dai bambini. L insegnante deve mostrare, nei particolari, l uso dei materiali da utilizzare e delimitare gli spazi entro cui muoversi, questo momento si basa sulla capacità dei bambini di imitare ed emulare i gesti dell adulto. In questo momento della lezione sono i sensi ad essere sottoposti e a reperire, da materiali e ambiente, stimoli per organizzare risposte e per risolvere i problemi in cui il corpo e la mente sono impegnati. Strutturazione e ampliamento: per mezzo del gioco simbolico guidato dall insegnante (drammatizzazione, storie avventurose) o lasciato libero ai bambini (giochiamo alla mamma, prepariamo da
4 mangiare o facciamo finta che siamo ) si entra nel gioco di gruppo (bisogno di vitale importanza per i bambini) dove i materiali mutano la loro funzione (il bastone diventa un cavallo o una spada) favorendo a mettere in gioco le proprie emozioni e i propri bisogni. Il gioco raggiunge il suo senso e l insegnante lascia che ogni bambino sia libero di esprimersi nel rispetto delle regole e dei bisogni altrui, sostenendo con la sua presenza rassicurante nuove soluzioni a difficoltà e timori dei bambini. (paura di saltare, del lupo e del compagno aggressivo). Riflessioni: servono a capire chi si è divertito e chi invece avrebbe voluto giocare diversamente. Un momento importante al termine del gioco è ritornare ad essere di nuovo tutti uniti per esprimere verbalmente il proprio piacere e ad interiorizzare le norme e gli insegnamenti che l insegnante ha voluto trasmettere simbolicamente. Il gioco permette di imparare molti comportamenti che danno felicità ai partecipanti. La consapevolezza del bambino è di sentire quanta gioia si riceve e si trasmette giocando con i propri amici e compagni; Restituzione grafica: il disegno è lo specchio per osservare il mondo interiore dei bambini, per loro disegnare è un piacere grande, realizzano il mondo che li circonda, ne delimitando limiti e confini. Come il sogno per l adulto il disegno è per il bambino il mezzo per mantenere in equilibrio due mondi carichi di energia, quello dell inconscio (devo predominano istinti e bisogni) e quello reale (regolato da condotte ed aspettative). La lezione di psicomotricità è un momento privilegiato per osservare il mondo del bambini, con le sue dinamiche conflittuali e di interazione. Il nostro intento è creare le condizioni affinché tutti i bambini trovino un momento emotivo comune per mezzo del quale essere condotti con serenità a giocare il gioco della vita senza forzature e imposizioni da parte dell adulto. Anzi, l adulto deve essere un ponte di collegamento tra l egocentrismo del bambino e il vivere sociale ed aiutarlo ad incorporare i valori che solo il gioco può trasmettere.
5 Obiettivi dell attività Sviluppo abilità motorie e sensoriali Esplorare e scoprire nuove abilità Creare nuove risoluzioni Sviluppo dei concetti spaziali e temporali Controllo del tono e dell equilibrio Propedeutica agli sport di squadra I tempi L attività proposta L attività proposta si svolgerà in un periodo che và da ottobre a maggio. La durata della lezione è di circa 50 con un massimo di 25 bambini a lezione. Lo spazio Lo spazio adibito per tale attività sarà il salone principale o la palestra che la scuola mette a disposizione, eventuali altri luoghi saranno prestabiliti con le insegnanti. I materiali Tutti i materiali utilizzati per l attività verranno forniti dall insegnate (es. cuscini, palloni, stoffe, palline, cerchi, birilli, coni, cinesini, corde, assi per giochi di equilibrio etc.).
6 Costi I costi variano a seconda del numero di bambini iscritti all attività. Considerando che il numero minimo di bambini per far partire l attività è di 75, il costo è il seguente: 2 a bambino per lezione per un minimo di 10 lezioni e con un numero minimo di 75 bambini iscritti, tasse incluse. 1,80 a bambino per lezione per un minimo di 10 lezioni e con un numero minimo di 150 bambini iscritti, tasse incluse. 1 gratuità ogni 25 bambini iscritti al corso. Per l intero anno scolastico con frequenza settimanale il costo è di 50 a bambino (30 lezioni garantite da ottobre a maggio) PRESENTAZIONE INSEGNANTE Mi chiamo Francesco Monaco, ho 32 anni, sono laureato in scienze motorie e specializzato in scienze e tecniche dello sport e dell allenamento. Lavoro in ambito educativo da circa 10 anni, prima come insegnante di scuola calcio, ruolo che ricopro tutt ora e poi come insegnante di educazione fisica in scuole pubbliche e private. Da 7 anni mi sto specializzando nell educazione psicomotoria e attualmente svolgo questa attività in varie scuole, materne ed elementari, di Torino e provincia. In allegato troverete il mio c.v. Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia, la cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo. Kahlil Gibran
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