Andrea da Modena. Canto Harmonico (1690) Partie 2, chap. 8. Tritoni comportabili per la Pausa: Tritoni comportabili a causa delle Note duplicate:

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1 Parte 2, cap. 8 Andrea da Modena Canto Harmonico (1690) Partie 2, chap. 8 p. 73: È necessario l osservare, che non tutti i tritoni devono ridursi alla Quarta minore, impercioche mediante qualche pausa, ò pure per causa d alcune Figure replicate nel mezo alli duoi estremi del Tritono, non fà di mestieri, servirsi del b molle ( ) p. 73: Il faut observer que tous les tritons ne doivent pas être réduits à la quarte juste car, s il se trouve une pause, ou alors à cause de quelques notes répétées entre les deux extrémités du Triton, il ne faut pas se servir du bémol ( ) Tritoni comportabili per la Pausa: Tritoni comportabili a causa delle Note duplicate: P. 74 Sapiasi però, che alle volte trovansi alcuni Tritoni, quali abenche non contenghino frà li duoi estremi la Pausa, ò qualche Nota replicata, sono comportabili, e ciò aviene, per accompagnare con la durezza del Canto l asprezza delle parole. Parimente ancora trovansi altri Tritoni, che riescono comportabili, nell ascendere però solamente alla proprietà di quadro acuto, perche nel descendere non sono in modo alcuno concessi; concedansi nell ascendere, posciache meglio sostentasi la voce, e più facilmente si discerne il passaggio dalla proprietà di natura grave à quella di quadro acuto: P. 74 Sachez aussi, que parfois on trouve des Tritons lesquels, bien qu ils ne contiennent pas de Pause entes leurs extrémités, ni quelques notes répétées, ils sont toutefois admissibles, cela pour accompagner par la dureté du Chant l âpreté des paroles. On trouve aussi d autres Tritons qui sont admissibles, mais seulement en montant vers l hexacorde de bécarre aigu, car en descendant ils ne sont jamais tolérés; on les tolère en montant, car ainsi on soutient mieux la voix, et on perçoit mieux le passage de l hexacorde naturel grave à celui de bécarre aigu: Tritoni comportabili à causa delle parte acuta:

2 P. 75 Dissi ( ) alle volte doversi fuggire il Tritono non già col porre nel mi il b molle, mà bensi collocando nel fa il Diesis maggiore, e ciò devesi fare per non variare la natura del Tuono, ( ) e ciò accade nelle Cantilene di Terzo e Quarto Tuono, come ancora di Settimo, & Ottavo Tuono, in quelli per non rendere imperfetto il loro Diapente, che formasi dal Elami grave al bfa mi acuto ( ) come accadrebbe se per vietare il Tritono, si ponesse in bfa mi il b molle, ( ). Si disse ( ) alle volte ancora nelle Compositioni di Terzo, e Quarto Tuono doversi servire del b molle, per vietare il Tritono, e ciò devesi intendere del Tritono incomposto, che è dire, non dover contenera altro che li duoi estremi fa, mi, ò mi, fa, in caso però, non si possi fuggire col porre il Diesis maggiore nel fa. P. 75 Tritono fuggito col J ai dit que parfois il faut fuire le Triton non pas en mettant le bémol sur le mi, mais en plaçant le Dièse majeur sur la fa, et cela pour ne pas changer la nature du Ton, comme c est souvent le cas dans les mélodies en Troisième et Quatrième Ton, et aussi en Septième et Huitième Ton. Dans ceux-là, pour ne pas rendre imparfaite leur Quinte, qui se forme entre le Mi et le Si, comme ce serait le cas si, pour éviter le Triton, on mettait le bémol sur le Si. On a dit aussi que parfois dans les Compositions en Troisième et Quatrième Ton il faut quand-même se servir du bémol pour éviter le Triton, mais seulement si le Triton n est pas composé, c est-à-dire, qu il ne contient rien d autre que ses deux extrémités, fa et mi, et qu on ne puisse pas l éviter en mettant le Dièse majeur sur le fa. Tritono incomposto fuggito col b molle: Nelli Tuoni Settimo, & Ottavo, accadendo ben spesso il Tritono, massime nel fine della Cantilena, non è da vietarsi col b molle, mà bensi col Diesis maggiore, impercioche adoprandosi il b molle nel bfa mi, mutarebbesi la quarta specie del Diapente ( ) oltre di che dove ricercano nella sua formazione ( ) la terza maggiore, havrebbero la terza minore ( ) En Septième et Huitième Ton, où on trouve souvent le Triton, spécialement vers la fin des mélodies, il ne faut pas l éviter par le bémol, mais par le Dièse majeur car, en mettant le bémol sur le Si on changerait la structure interne de la quinte [Sol-Ré] et en plus, là où ces Tons veulent une tierce majeure, on aurait une tierce mineure:

3 Tritono fuggito col b molle, quale varia la natura del Tuono: Tritono fuggito col, per non variare la natura del Tuono: La regola sopra data per li Tuoni settimo, & ottavo non è tanto rigorosa, che costringa al sempre osservarla, impercioche anche nel settimo, & ottavo Tuono alle volte accade non potersi isfuggire il Tritono col nel F fa ut, mà necessariamente devesi collocare il b molle in b fa mi, il che però è solo concesso nel mezo della Cantilena, mà se il detto Tritono sarà nella terminatione del Canto, e che non possa scansarsi col, è concesso il commetterlo à fine, di non variare la natura, ò specie del Tuono, e di terminare con la terza maggiore il Canto à lui dovuta La règle qu on vient de donner pour le septième et huitiëme Ton, n est pas si rigoureuse, au point d obliger tout le temps. Car même en septième et huitième ton il arrive parfois qu on ne peut pas éviter le Triton avec le Fa dièse, mais on est forcé de placer le Si bémol; mais cela ne pourra se faire qu au milieu de la mélodie, car si le Triton se trouve à la fin, et qu on ne peut pas l éviter par le dièse, il est permis de le chanter, pour ne pas changer la nature, ou l espèce du Ton, et ainsi terminar avec la tierce majeure qui est propre au chant. Settimo Tuono fuggito col b molle: Ottavo Tuono col Tritono concesso à causa della Terza maggiore:

4 Cap. VI (p. 20) Delli Ordini indiretti della Mano Èda sapersi, che oltre l ordine commune insegnatoci da Guido, trovansi altri duoi Modi, ò Ordini assegnati da Boetio, però virtualmente contenuti nel sopradetto, il primo de quali vien detto Ordine di quadro giacente, l altro chiamasi di b molle nascosto; quello hà il suo principio in A re, con Voce Ut, col qual ordine si viene à dire Mi, nel luogo del Fa, per tutto il Monochordo; questo incomincia con la Voce Ut nel F fa ut acquisito, qual stà collocato sotto il Gammaut ( ) col qual Ordine dicesi Fa nel luogo del Mi per tutto il Monochordo; onde per vietare, e star lontano dalla prolissità, dico che l ordine di quadro giacente non fà altro, che trasportare il Monochordo una voce più alta, e quello di b molle nascosto trasportarlo ancor lui, ma una Voce più a basso ( ). li quali duoi Ordini indiretti di Boetio servono solo, per poter trasportare li Canti, come ben spesso vedesi ne Libri Chorali, ne quali abenche non appaiono li detti accidenti, quali altri non sono ( ) devono però dal Cantore essere pratticati, qualunque volta il bisogno costringe, massime quando li Canti saranno trasportati fuori dalle loro Corde naturali ad altre, che secondo l ordine della Mano di Guido non includono Voci alle naturali del Tuono corrispondenti ( ). Restane l avertire, che dell Ordine di quadro giacente servesi alle volte nelli Canti di terzo Tuono, e quasi sempre in quelli di quarto Tuono, à causa dè Tritoni composti, ò incomposti ( ) ò pure delle di loro relationi, quali formarebbonsi dal mi di b fa mi al F fa ut grave, stante il doversi dire mi nel detto b fa mi, per cagione delli Diapenti à detti Tuoni dovuti ( ). Chap. VI (p. 20) Les ordres indirects de la Main I l faut savoir que, outre l ordre commun que Gui nous a appris, il y a deux autres Manières, ou Ordres, assignés par Boèce, qui sont contenus en puissance dans l ordre normal; le premier est dit «Ordre de bécarre gisant», l autre «de bémol caché». Le premier a son principe dans le La grave, en y disant Ut. Par cet ordre on en vient à dire Mi au lieu de Fa à travers tout le Monocorde; le deuxième commence en disant Ut sur le Fa grave acquis, celui qui se trouve sous le Gamut.( ) De cette manière on dit Fa au lieu de Mi à travers tout le Monocorde; c est pourquoi, pour tre bref et éviter d être prolixe, je dis que l ordre de bécarre gisant ne fait rien d autre que transposer le Monocorde un degré plus haut, et l ordre de bémol caché le transpose lui aussi, mais un degré plus bas ( ). Ces deux Ordres indirects de Boèce ne servent qu à transposer les Chants, comme on le voit souvent dans les livres de choeur, où, bien que ces accidents ne soient pas indiqués, le Chantre doit tout de même les pratiquer chaque fois qu il sera nécessaire, surtout lorsque les Chants seront transposés en dehors de leurs Cordes naturelles vers d autres qui, selon l ordre de la Main de Gui, ne comprennent pas les notes correspondantes à celles naturelles de chaque Ton ( ) Il ne reste plus qu a remarquer, qu on se sert parfois de l Ordre de bécarre gisant dans les Chants du troisième Ton, et presque toujours dans ceux du quatrième Ton, à cause des Tritons composés ou incomposés, voire des relations entre les Si et les Fa, puisque le Si ne peut pas être baissé pour préserver les quintes propres à ces modes ( )

5 Essempio di terzo Tuono: Hæc est, quæ nesci vit tho rum in di-lec to, habebit fructum, in respecre mi re mi ut fa fa sol re re re mi fa mi la fa sol la sol fa fa mi fa sol fa fa mi fa sol mi re ut ut mi re ut re mi fa sol fa mi re re ti o ne a ni-ma rum sanctarum. Essempio di quarto Tuono: re mi fa sol sol fa sol la sol fa sol sol la fa mi re re sol mi fa sol fa sol fa mi fa re mi In o-do rem unguentorum tuo rum currimus; a dolescentulæ dilex-e fa fa re re runt te nimis. In caso riesca difficile il solfeggiare per quadro giacente, potrassi servire dell Ordine retto di Guido, ma però col porre il ne luoghi del quadro giacente; posciache sarà il medemo, che il solfeggiare per quadro giacente ( ) Essempio di terzo Tuono: Au cas où il serait difficile de solfier par bécarre gisant, on pourra se servir de l Ordre normal de Gui, tout en mettant le Dièse en lieu et place du bécarre gisant; cela donnera le même résultat que le bécarre gisant ( ) Hæc est, quæ nesci vit tho rum in di-lec to, habebit fructum, in respecmi fa mi fa re sol sol re mi mi mi fa sol fa mi ut re mi la sol sol fa sol la sol sol fa sol la fa mi re re fa mi re mi fa sol la sol fa mi mi ti o ne a ni-ma rum sanctarum.

6 L Ordine di b molle nascosto adoprasi per il più nelle Cantilene di quinto, e sesto Tuono à causa de Tritoni, del quale ne tralascio gl Essempij, mercé che gl assegnati per il quadro giacente possono servire di lume bastevole all intelligenza di questo; ( ) L Ordre du bémol caché est utilisé le plus souvent dans les mélodies du cinquième et du sixième Ton, à cause des Tritons. Je n en donne pas d exemples, car ceux que j ai donnés pour le bécarre gisant peuvent suffire à illustrer ceci. Luca Ricossa, Janvier 2000 Document réalisé avec Pagestream (

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