ATTENZIONE AI PROCESSI PSICOLOGICI IMPLICITI NELL AZIONE EDUCATIVA

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2 ATTENZIONE AI PROCESSI PSICOLOGICI IMPLICITI NELL AZIONE EDUCATIVA E. CLAPAREDE ( ) (Europa) Fondatore dell istituto J.J.Rousseau FUNZIONALISMO E. L. THORNDIKE ( ) B. SKINNER ( ) (Stati Uniti) CONDIZIONAMENTO OPERANTE

3 FUNZIONALISMO MENTE sistema UNITARIO e DINAMICO Elemento di MEDIAZIONE TRA INDIVIDUO E AMBIENTE (adattamento ai mutamenti) APPR. FUNZIONE ADATTIVA oggetto di studio le ATTIVITA MENTALI VOLTE ALL ACQUISIZIONE/ORGANIZZAZI ONE/UTILIZZAZIONE DEI DATI IN FUNZIONE DELL ESPERIENZA obiettivo dell educazione e POTENZIARE IL FUNZIONAMENTO DELLA MENTE E NON TRASMETTERE CONTENUTI PARTIRE DAI BISOGNI/INTERESSI DELL ALLIEVO l individuo e un SOGGETTO ATTIVO INDIVIDUALIZZAZIONE DELL ATTIVITA EDUCATIVA CONDIZIONAMENTO OPERANTE STIMOLO/RISPOSTA RINFORZO APPRENDIMENTO PER TENTATIVI ED ERRORI GRADUALITA LEGGE DELL ESERCIZIO/LEGGE DELL EFFETTO CARATTERE UTILITARISTICO DELL AZIONE UMANA l individuo e un OGGETTO DA CONTROLLARE E INDIRIZZARE IN FUNZIONE DEI BISOGNI DELLA SOCIETA per mezzo di una abile GESTIONE DEL SISTEMA DI RINFORZI (LEARNING THEORY)

4 BLOOM E LA TASSONOMIA MASTERY LEARNING (S.U. anni 50) (APPRENDIMENTO PER LA PADRONANZA) Individualizzazione dell azione educativa attraverso una organizzazione scientifica dell attività didattica SCOPI PROGRAMMARE con chiarezza l attività didattica CHIARIRE GLI OBIETTIVI (iniziali, intermedi e finali) VALUTARE in maniera OGGETTIVA individuare CRITERI DI TRASPARENZA nel rapporto docente/discente

5 BENJAMIN SAMUEL BLOOM ( ) La Tassonomia degli Obiettivi Educativi (1956) INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI GERARCHICAMENTE STRUTTURATI AREA COGNITIVA 1) CONOSCENZA 2) COMPRENSIONE 3) ANALISI 4) SISTESI 5) VALUTAZIONE AREA AFFETTIVA 1) RICEZIONE 2) RISPOSTA 3) VALORIZZAZIONE 4) ORGANIZZAZIONE 5) CARATTERIZZAZIONE DEL VALORE

6 LA GESTALT ANALIZZA I MECCANISMI CHE L INDIVIDUO UTILIZZA NEL CORSO DELL ATTIVITA COGNITIVA I PROCESSI COGNITIVI L APPRENDIMENTO e un PROCESSO di PASSAGGIO da una situazione in cui qualcosa non e chiaro ad una situazione in cui l oggetto si chiarisce poiche si COLLEGA COERENTEMENTE AL TUTTO IL RINFORZO STA NELLO STESSO APPRENDIMENTO

7 IL SOGGETTO HA UN RUOLO ATTIVO INTERVIENE COME SOGGETTO PENSANTE PONENDO IN ATTO STRATEGIE COGNITIVE UTILIZZA NELL ATTIVITA COGNITIVA UNA SERIE DI ABILITA COSTRUENDONE DI NUOVE GENERA RAPPRESENTAZIONI MENTALI

8 GLI APPRENDIMENTI SONO DI NATURA COGNITIVA E NON COMPORTAMENTALE SI PROCEDE UTILIZZANDO GLI SCHEMI COGNITIVI POSSEDUTI NON PER TENTATIVI ED ERRORI SI ACQUISISCONO CONTENUTI MENTALI NON COMPORTAMENTI

9 APPRENDIMENTI INTELLIGENTI PENETRARE NELLA LOGICA DELLE COSE INDIVIDUARE PRINCIPI E STRUTTURE FORMARE QUADRI DI INSIEME SIGNIFICATIVI (GLOBALITA)

10 INSIGHT WOLFANG KOHLER ( ) Il Pensiero Produttivo (1945) MAX WETHEIMER ( )

11 PROBLEM SOLVING NO AL NOZIONISMO NO ALLO STUDIO MNEMONICO MAGGIORE CREATIVITA

12 CENTRALITA DEL DOCENTE OFFRE STRUMENTI DI COMPRENSIONE INFORMA CON CHIAREZZA SI RELAZIONA DA PARI A PARI

13 CARL RANSOM ROGERS ( ) PSICOLOGO/PSICOTERAPEUTA DI ORIENTAMENTO UMANISTICO ESISTENZIALE TERAPIA CENTRATA SUL CLIENTE OGNUNO HA UN SE SOSTANZIALE AUTOATTUALIZZAZIONE DEL SE QUALITA NELLE RELAZIONI NON DIRETTIVITA + AUTONOMIA + ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA + AUTOSTIMA + CREATIVITA INTERSOGGETTIVITA ACCETTARE L ALTRO RERLAZIONE ORIZZONTALE DA PERSONA A PERSONA

14 APPROCCIO CENTRATO SULLA PERSONA PER FAR CRESCERE E CRESCETRE CON L ALTRO EMPATIA Sentire il mondo più intimo dei valori personali del cliente come se fosse proprio senza però mai perdere la qualità del come se, è empatia La Terapia centrata sul Cliente (1970)

15 FACILITATORE APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVI ANTIAUTORITARISMO AUTENTICITA FIDUCIA CREDERE NELL ALTRO APPRENDERE AD APPRENDERE L uomo che possa considerarsi educato è colui che ha imparato ad imparare, che ha imparato ad adattarsi e a mutare, che sa che nessuna conoscenza è certa e che solo il processo di ricerca della conoscenza costituisce una base di certezza Libertà nell Apprendimento (1969)

16 JEROME SEYMOUR BRUNER (1915) Dopo Dewey. Il Processo di Apprendimento nelle due culture (1961) CONFERENZA DI WOODS HOLE (1959) L INDIVIDUO E ATTIVO ELABORA STRATEGIE COGNITIVE IL PROCESSO FORMATIVO MIRA ALLA COSTITUZIONE DI QUADRI DI SENSO SOTTOSTANTI AI CONCETTI CATEGORIE DI ANALISI CHE SERVIRANNO IN FUTURO COMPETENZE NO AL NOZIONISMO

17 STRUTTURALISMO DIDATTICO IL VALORE DI UNA CONOSCENZA STA NELLA SUA CAPACITA DI ESSERE TRASFERITA E UTILIZZATA IN SITUAZIONI NUOVE INSEGNAMENTO STRUTTURALE IDEE GUIDA DELLA DISCIPLINA CONCETTI MODELLI DI PENSIERO

18 PIU INTERESSANTE Perché l allievo coglie l utilità dell apprendimento in autonomia SI RICORDA DI PIU Perché l apprendimento è significativo TRANSFERT DEI PRINCIPI Un apprendimento può essere utilizzato in diverse circostanze CONTINUITA INSEGNAMENTO A SPIRALE Tutto a tutti a tutte le età

19 Seguire le fasi di sviluppo mentale delle RAPPRESENTAZIONI FASE OPERATIVA Attiva, legata al fare, all azione, all esperienza senso-motoria FASE ICONICA Immagini, schemi visivi FASE SIMBOLICA linguaggio

20 L INSEGNANTE E CENTRALE COORDINAMENTO FLESSIBILITA CONOSCENZE PSICOLOGICHE PROGRAMMAZIONE

21 L APPRENDIMENTO SI PRODUCE SEMPRE IN UN DETERMINATO CONTESTO CULTURALE BISOGNA ANALIZZARE NON SOLO I FATTORI COGNITIVI MA ANCHE QUELLI SOCIALI CHE DETERMINANO LO SVILUPPO DELL INDIVIDUO

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