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1 COMUNE DI RAVENNA PUA con opere di urbanizzazione di una zona di nuovo impianto prevalentemente residenziale sita in via Sant'Alberto - Scheda n 35 Committente: GRUPPO IMMOBILIARE RITMO S.r.l. ed altri OGGETTO TAVOLA: Studi preliminari e percorso progettuale Progettista: S35 - STA 1 0 rev. 03/2013 data C.B. redatto P UA Progressivo b PROGETTO

2 PERCORSO PROGETTUALE E SCHIZZI DI LAVORO Il comparto si trova in fregio a via Sant Alberto, ma nel suo perimetro definito dal POC, risulta scollegato con l abitato limitrofo perché al termine della viabilità esistente sono state costruite delle abitazioni. Pertanto i primi studi di progetto, fatti preliminarmente solo per avere un idea del dimensionamento di insieme, prevedevano una viabilità carrabile ad anello, chiusa su se stessa, in grado di distribuire tutti i nuovi lotti edificabili. - Veniva mantenuto l accesso in corrispondenza della carraia esistente, creando una maglia ortogonale simile a quella presente nel quartiere limitrofo. - Su via Sant Alberto era ipotizzata una fascia alberata che proteggeva dalla strada - Nella cintura verde venivano ricavati i soli standard necessari per rispettare i minimi richiesti, mentre verde attrezzato e parcheggi dovevano risultare all interno dell area di concentrazione dell edificato.

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4 La prima critica opponibile a questo schema era che non teneva particolarmente conto delle linee dettate dal territorio circostante. Inoltre l area di cintura restava quasi completamente scollegata dal contesto e finiva per avere un ruolo marginale di solo filtro verso la campagna, senza sfruttare le potenzialità offerte dalla creazione di un area verde in una zona quasi completamente priva di spazi pubblici di relazione. Per ovviare a questo problema era indispensabile mettere l area verde a sistema con l abitato esistente trovare il modo di renderla fruibile a tutto il quartiere. Avendo la proprietà la disponibilità anche di una fascia di zona agricola posta oltre il limite di comparto (in fregio alla cintura verde), ma confinante con via Montebianco, si è pensato di allargare l area di intervento in modo da consentire almeno un collegamento ciclo/pedonale con il quartiere limitrofo. Il passo successivo è stato quello di proporre all Amministrazione comunale di utilizzare parte delle aree di cintura come vasca di laminazione in cambio di una sistemazione completa a parco dell intera area verde. Partendo da queste basi, e sfruttando gli spunti tratti dall analisi di sito, ci si è mossi verso la definizione di un progetto che traesse dalle potenzialità e criticità del territorio gli strumenti per l elaborazione di uno schema in cui il passaggio fra città e campagna fosse morbido e graduale, sfruttando le grandi

5 opportunità dettate dalla presenza della cintura verde: Gli elementi di analisi individuati, ritenuti significativi ai fini della progettazione sono stati i seguenti: 1) Presenza di un fronte urbano compatto sul lato nord di via San Alberto; 2) Viabilità del quartiere a maglia ortogonale preesistenza nel comparto della direzione perpendicolare a via Sant Alberto, da completare con la direzione parallela; 3) Possibilità di creazione di una connessione ciclo/pedonale fra la nuova lottizzazione, l edificato esistente e il comparto Agraria e il villaggio Anic, dotato di tutti i servizi; 4) Esigenza di schermatura dal prevalente vento invernale proveniente da ovest/nord-ovest; 5) Apertura al prevalente vento estivo proveniente da est/sud-est; 6) Presenza di zone d ombra in prossimità dell edificato esistente; 7) Previsione nell Ambito CoS2 della valorizzazione del fronte sud di via Sant Alberto;

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7 Lo step successivo ha avuto lo scopo di tradurre in idee progettuali quanto estrapolato dall analisi, cercando di sfruttare le potenzialità del territorio e di porre rimedio alla criticità. L osservazione del tessuto esistente ha evidenziato come la maglia stradale del quartiere esistente fosse regolare e ortogonale e come il fronte edificato su via Sant Alberto fosse omogeneo e compatto fino ai margini con il comparto di progetto. Si è pertanto ritenuto di proseguire tale fronte in modo da completarne il vuoto e creare un legame visivo con l abitato consolidato. In virtù del nuovo potenziale del tratto urbano di via Sant Alberto, dovuto allo sviluppo dell Ambito CoS2, si è ritenuto anche di aprire il fronte verso la strada, eliminando barriere che avrebbero allontanato la nuova lottizzazione dai nuovo centro vitale e schermato inutilmente i venti estivi. Per completare ed arricchire la sede viaria si è piuttosto scelto di frapporre fra la carreggiata e i lotti una pista ciclo/pedonale che costituisse il primo tratto del prossimo collegamento con le aree urbane di futuro sviluppo e con il quartiere San Giuseppe. Nell impossibilità di creare collegamenti carrabili con l abitato consolidato si è scelto di deputare a questo ruolo solo i precorsi perpendicolari a via Sant Alberto, in parte già esistenti, affidando i collegamenti trasversali, ai soli percorsi ciclo/pedonali, da sviluppare sia nella zona abitata, che dentro l area verde.

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9 In questo modo la maglia dell abitato esistente resta fonte di origine per il nuovo impianto urbanistico, consentendo però uno sviluppo che, a partire dal fronte compatto su via Sant Alberto che crea la necessaria ricucitura del tessuto, si ammorbidisce prendendo linee e forme diverse mano a mano che si avvicina all area verde e quindi alla campagna. In ultimo, sul fronte della cintura verde, i lotti edificabili si disarticolano secondo le direttrici solari, fino a raggiungere l orientamento ottimale degli edifici. Il primo accesso carrabile ricalca la carraia esistente e il suo andamento, leggermente inclinato rispetto alle direttrici principali. Questo leggero disassamento crea forme urbane più naturali, che si integrano meglio con le direttrici provenienti dalla campagna. Dove termina la zona asfaltata, ai margini del parco, la viabilità, che deve rimanere percorribile fino agli orti retrostanti, si intreccia con i collegamenti pedonali cercando di evitare il crearsi di un taglio netto fra zona urbanizzata e area verde. La scelta di posizionare la seconda via di accesso carrabile a ridosso delle case, sul lato sud/ovest del comparto, è dettata dall esigenza di allontanare da esse il nuovo edificato in modo da garantire ad esso il diritto al sole. I parcheggi a spina ne allargano la sede amplificando questo effetto.

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11 All interno degli obiettivi appena descritti la realizzazione di un nuovo parco pubblico vuole avere un ruolo di quartiere, che diventi ambito per lo sviluppo di attività collettive legato sia agli edifici esistenti che a quelli di previsione, diventando connettore del tessuto urbano. L elemento vegetativo deve essere scelto in base alla percezione spaziale che deve ottenere: le alberature a filare per sottolineare gli accessi principali e i limiti nord e sud del comparto, il frutteto come elemento di continuità con la campagna circostante, il bosco come elemento di filtro tra il parco e le proprietà private esistenti e come schermatura dai venti invernali. La valenza del parco quale elemento fondamentale del paesaggio urbano viene sottolineata dal posizionamento degli accessi pedonali agli edifici fronte parco, lungo il percorso di spina interno a quest ultimo. In questo modo l area verde diventa quasi un prolungamento delle corti private, che possono così godere pienamente del paesaggio rurale su cui si affacciano. Con lo stesso scopo la distribuzione dei volumi pieni (edifici), rispetto ai vuoti è stata pensata per consentire la creazione di scorci visuali che consentano la percezione del parco anche passeggiando lungo le nuove strade di progetto.

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