la comunicazione

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1 la comunicazione

2 ma che cos è? è la modalità con cui scegliamo di esprimerci

3 in forza della sua libertà l uomo può decidere se comunicare, cosa comunicare e a chi. Può attendere la risposta dell interlocutore e modificare creativamente la propria comunicazione. G. Samek Lodovici, 2002 comunicare comporta qualcosa di più della semplice espressione e manifestazione di idee e di sentimenti Giovanni Paolo II, 2000

4 Quando ha/non ha funzionato Per comprendere quali sono i requisiti di efficacia della comunicazione è sufficiente domandarsi Quando ha funzionato Quando non ha funzionato Che cosa è stato determinante in quella circostanza?

5 gli assiomi della pragmatica 1. Non si può non comunicare 2. Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione 3. La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione 4. Gli esseri umani comunicano sia in modo numerico che analogico 5. Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari a seconda che siano basati sull uguaglianza o sulla differenza

6 La tecnica comunicativa

7 La struttura matematica del processo comunicativo messaggio EMITTENTE RICEVENTE canale codice rumore FEEDBACK La teoria che sta alla base del modello è stata formulata nel 1949 da Claude Elwood Shannon e Warren Weaver, due matematici statunitensi.

8 I tre livelli comunicativi Verbale È l ambito delle parole che sono contenute nel messaggio Paraverbale È definito dal tono della voce, dal ritmo della conversazione, dalla punteggiatura ecc. Non verbale Riguarda le espressioni corporee

9 La comunicazione a una via Caratteristiche Destinatari non definiti nel numero e nel target assenza di relazione diretta impossibilità di replicare EMITTENTE Requisiti: Messaggio comprensibile argomentazioni adeguate programmazione e organizzazione del processo comunicativo Vantaggi: Consente di raggiungere un numero ampio di destinatari in tempi brevi Limiti: Non consente di interagire né di avere un feedback RICEVENTE

10 La comunicazione a due vie Caratteristiche Destinatari pochi e definiti Si instaura una relazione reciproca EMITTENTE Requisiti: Atteggiamento di attenzione verso l interlocutore Adeguamento del linguaggio e delle modalità di comunicazione Vantaggi: Consente di avere un feedback immediato Consente di raggiungere i destinatari in modo diretto Consente di calibrare tempi e modi della comunicazione Limiti: Non consente la diffusione di messaggi diretti alla generalità RICEVENTE

11 Il rumore è un interferenza esterna che interviene nel processo comunicativo, condizionandone l efficacia

12 i nostri atteggiamenti comunicativi rappresentano la nostra scelta (consapevole o meno) di interpretazione del contesto e della modalità di manifestarci

13 i presupposti si riesce a comunicare bene quando si è instaurata una relazione, cioè una situazione in cui siano chiari il contesto e i ruoli

14 Il contesto È il luogo/la situazione in cui avviene la relazione e si caratterizza per l incontro tra le aspettative reciproche La percezione del contesto dipende da elementi legati alla conoscenza, all esperienza e all emotività

15 I ruoli Sono le posizioni occupate all interno di un contesto Variano durante lo sviluppo della relazione Sono definiti dalle aspettative reciproche

16 Gli scopi Esprimono le ragioni reali e apparenti della partecipazione all interazione Derivano dai valori percepiti all interno del contesto /della situazione

17 Le interazioni Vantaggio per gli altri Vantaggio per sè - C. Cipolla

18 Le interazioni Vantaggio per gli altri + benefattori - + Vantaggio per sè - C. Cipolla

19 Le interazioni Vantaggio per gli altri + sprovveduti benefattori - + Vantaggio per sè - C. Cipolla

20 Le interazioni Vantaggio per gli altri + benefattori sprovveduti + - Vantaggio per sè banditi - C. Cipolla

21 Le interazioni Vantaggio per gli altri + benefattori sprovveduti + - Vantaggio per sè stupidi banditi - C. Cipolla

22 Teoria attribuzionalista Ciò che succede agli altri dipende da loro Anche ciò che succede a me dipende dagli altri

23 la scelta gli effetti della comunicazione derivano dalla percezione di: -noi stessi -l altro -il contesto -il fine conseguentemente, la scelta consiste nel: -perchè -cosa -in che modo -in quale momento

24 le percezioni reciproche la stessa situazione può generare diverse percezioni da cui dipende l approccio comunicativo di ciascuno e... l efficacia della relazione

25 l atteggiamento comunicativo consenso /conflitto fiducia / sospetto interesse / disinteresse

26 la mia percezione di me nel contesto chi sono, cosa faccio qui e cosa mi interessa cosa penso del contesto in cui mi trovo, cosa mi aspetto e cosa vogliono da me sono un mi io sono fa piacere il capo dare e debbo il mio dipendente e faccio solo quello affermarmi contributo che mi chiedono in questo se ci organizziamo posto si lavora facciamo quello che si può possiamo fare male un bel lavoro come percepisco gli altri...sono questi ma che colleghi sono bella tutti di persona lavoro matti!

27 la mia percezione di me nel contesto chi sono, cosa faccio qui e cosa mi interessa cosa penso del contesto in cui mi trovo, cosa mi aspetto e cosa vogliono da me come percepisco l interlocutore e cosa voglio da lui/lei cosa voglio ottenere / cosa posso ottenere cosa non voglio perdere

28 la percezione che gli altri hanno di me dipende dal riconoscimento di: utilità ruolo competenza abilità stima amicizia simpatia

29 anche nella predisposizione di un avviso si evincono i fattori che hanno determinato le scelte comunicative, come il timore di essere frainteso, pur manifestando una richiesta legittima e generalizzata

30 le tre fasi della crescita personale Covey, 2001 tu: pretesa di dipendenza dagli altri io: consapevolezza e autonomia noi: relazione e interdipendenza per comunicare in un contesto organizzativo o di lavoro è necessario esprimersi in chiave di noi