E-public procurement. Le innovazioni dei processi di acquisto mediante l utilizzo della rete di Maria Fiore*

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "E-public procurement. Le innovazioni dei processi di acquisto mediante l utilizzo della rete di Maria Fiore*"

Transcript

1 E-public procurement. Le innovazioni dei processi di acquisto mediante l utilizzo della rete di Maria Fiore* Il contesto ed il ruolo dell e-public procurement L e-procurement fa riferimento all insieme di tecnologie, procedure e modalità organizzative che, attraverso l uso di internet e del mercato elettronico, consente l acquisto di beni e servizi on line. L e-public procurement consiste nell adozione da parte delle pubbliche amministrazioni (PA) delle tecnologie dell informazione e della comunicazione (ICT) nella gestione dei rapporti con i fornitori per l acquisizione di forniture, servizi ed oggi, in base alla più recente normativa comunitaria e nazionale, anche di lavori. Si tratta di una delle molteplici forme di implementazione dell e-government. Non a caso, il suo sviluppo viene espressamente previsto tra i sette obiettivi delle Linee strategiche del sistema italiano di e-government, presentate dal Ministro per le Riforme e l Innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, nel mese di gennaio 2007, dalle quali dovrà essere elaborata una specifica direttiva 1. I sistemi di e-government sono finalizzati a migliorare l efficacia, l efficienza, la trasparenza e la democraticità dei servizi pubblici e delle relative procedure attraverso l uso di tecnologie informatiche, hanno un elevata diffusione e permettono un grado sempre più avanzato di interattività fra l amministrazione e l utente del servizio. Nel campo delle applicazioni dell e-government, l e-procurement si distingue per un inversione del rapporto sopra descritto in quanto è l amministrazione a richiedere i servizi del settore privato. Gli effetti positivi dell utilizzo di nuove tecnologie si manifestano anzitutto in una migliore allocazione delle * Formez. 1 Obiettivo 3: Migliorare la trasparenza della spesa pubblica Utilizzare l informatica al servizio della finanza pubblica Sarà pienamente attuata l informatizzazione dei pagamenti, della PA e verso la PA, per un effettivo monitoraggio dei conti pubblici. Con la Legge Finanziaria 2007 sono state introdotte innovazioni di processo in vari ambiti (sanità, lavoro, contabilità economica, fisco) che consentiranno, con maggiore efficacia, di contenere la spesa pubblica e controllare le entrate. Accrescere l uso della rete per l acquisto di beni e servizi Saranno resi trasparenti i processi di acquisizione di beni e servizi della PA attraverso l incremento significativo dell utilizzo degli strumenti elettronici di acquisto di beni e servizi da parte delle amministrazioni (e-procurement).

2 460 risorse pubbliche. L uso di mezzi elettronici permette la riduzione dei costi di transazione degli acquisti nel settore pubblico attraverso l automazione e la centralizzazione degli adempimenti amministrativi richiesti. Ciò a sua volta permette una riallocazione delle risorse umane dell amministrazione a favore delle unità organizzative destinate alla effettiva prestazione di servizi ai cittadini. I vantaggi finanziari per le PPAA possono derivare da minori costi unitari di acquisto per i beni e i servizi richiesti. Questo sia perché attraverso la centralizzazione delle commesse è possibile operare su volumi maggiori, sia per un migliore funzionamento dei meccanismi della concorrenza e del mercato. Infatti, le modalità elettroniche di gestione dei processi di acquisto, se implementate correttamente dal punto di vista tecnico e supportate da un appropriato regime normativo, sono in grado di rendere tali processi più trasparenti, di ampliare la base dei fornitori partecipanti (sia geograficamente sia dal punto di vista delle dimensioni delle imprese potenzialmente interessate) e di migliorare la circolazione delle informazioni. Sono, queste, condizioni essenziali per il funzionamento della concorrenza della quale l amministrazione ed il sistema economico nel suo complesso possono avvantaggiarsi. Le motivazioni principali per cui le PPAA implementano programmi di e-procurement partono in genere da considerazioni di natura finanziaria, connesse al perseguimento di economie di scala e di riduzione della spesa pubblica. I cittadini godono indirettamente di tali benefici, che si manifestano in un migliore utilizzo del denaro pubblico. L attuazione di un programma di e-procurement, in verità, trova la sua ragione anche nel raggiungimento di obiettivi più difficili da quantificare ma, probabilmente, più importanti. L automazione dei processi è, infatti, un eccellente strumento per promuovere la trasparenza nelle procedure degli appalti pubblici. Per esempio, un sistema di e-auction (asta telematica) registra le offerte in modalità automatica e non ne permette la consultazione prima dei termini previsti. La minimizzazione dell intervento umano dà luogo ad una precisa identificazione delle risorse umane che gestiscono il processo agevolandone la responsabilizzazione. Queste sono caratteristiche che rendono l e-procurement una soluzione particolarmente valida in realtà nelle quali il fenomeno della corruzione è molto diffuso e vizia gravemente il funzionamento dei mercati nei quali operano le pubbliche amministrazioni. Come in tutte le forme di e-government, le applicazioni pratiche dell e-procurement si differenziano soprattutto per il grado di coinvolgimento delle ICT nelle diverse fasi del processo. Nelle applicazioni più semplici il mezzo elettronico è usato soltanto per le funzioni relative alla pubblicità e può limitarsi alla pubblicazione on line del bando. Un infrastruttura tecnologica più avanzata è necessaria per l accettazione telematica delle offerte economiche da parte dei potenziali fornitori. Crescendo nel grado di complessità, troviamo i sistemi di gestione

3 informatizzata delle forniture aggiudicate, che richiedono standard comuni di interscambio dei dati per la comunicazione elettronica di ordini, fatturazione, contabilizzazione e pagamento. Ovviamente la validità del sistema aumenta man mano che si passa dalla gestione telematica di singole fasi del processo ad un processo gestito completamente in maniera informatizzata (si pensi alle possibilità di monitorare, valutare e migliorare i processi, all accelerazione dei pagamenti, alla maggiore trasparenza degli stessi e del sistema nel suo complesso). L introduzione di nuove modalità di gestione degli acquisti pubblici offre l occasione per riorganizzare i flussi di lavoro in un ottica che può essere perfino di qualità totale laddove la riorganizzazione comporti interventi coordinati tra la PA ed i fornitori. Si è detto che l ICT consente di velocizzare e ottimizzare le procedure perseguendo gli obiettivi di semplificazione normalmente associati ai programmi di e-government, consentendo o di allocare risorse su funzioni e servizi pubblici a maggior valore aggiunto o di migliorare i servizi pubblici offerti. In tal senso la riforma delle politiche pubbliche di acquisto sottende un duplice approccio, basato non solo sulle economie di scala ma anche di scopo. La riforma tecnologica mira, infatti, a facilitare l adozione di complessi servizi integrati attraverso la costruzione di reti e partnariati; la sua attuazione comporta flessibilità organizzativa e gestionale, quindi l esigenza di riqualificare le competenze e le capacità delle risorse umane preposte a tale compito anche attraverso il decentramento delle decisioni di acquisto e la valutazione delle prestazioni (Lyne, 1996; Parker, Hartley, 2002). In tal senso, l obiettivo del cambiamento tecnologico consiste nel poter produrre e sfruttare le economie di velocità, permettendo alle amministrazioni di accelerare i tempi di acquisto e di rendere più rapido l intero processo di produzione di beni e servizi pubblici. Ma attraverso l e-procurement è possibile anche acquisire servizi integrati, come ad esempio, la gestione degli spazi degli immobili o le forniture per le attività di ricerca e sperimentazione scientifica, che permettono di ottenere incrementi di produttività ed erogare prestazioni complesse, di interesse generale, ad alto valore aggiunto e continuative nel tempo. Ad esempio, dotandosi di un sistema informatico all avanguardia, un ospedale è in grado di realizzare una pluralità di prestazioni diagnostiche e terapeutiche anche molto diverse tra loro. Lo stesso dicasi per un università impegnata nella didattica e nella ricerca o per un laboratorio dedicato ad esempio alla sperimentazione di metodiche cliniche per debellare il cancro o per decodificare la struttura umana del DNA V. M. Marra, Centralizzazione e innovazione tecnologica nella riforma degli acquisti della PA, pubblicazione internet della versione preliminare del paper presentato alla XVII Conferenza della Società Italiana di Economia Pubblica Servizi pubblici. Nuove tendenze nella regolamentazione, nella produzione e nel finanziamento, Pavia, settembre 2006.

4 462 L implementazione di sistemi di e-procurement trova anche la sua motivazione come politica di sviluppo per la promozione del commercio elettronico e più in generale dell informatizzazione del settore privato. L amministrazione che automatizza le proprie forniture incoraggia il settore privato ad investire in ICT per partecipare alle commesse pubbliche; introduce e diffonde standard di comunicazione e protocolli di scambio di documenti che possono essere in seguito utilizzati anche per transazioni fra imprese private; crea, in pratica, un mercato elettronico nel quale i benefici di efficienza e trasparenza dell e-procurement si trasferiscono anche nel settore privato. 3 In Italia, lo sviluppo dell e-public procurement si inserisce in un processo di rinnovamento e di modernizzazione della PA che risale agli anni novanta. Le innovazioni in questo settore sono spesso ancora poco diffuse e ad uno stadio iniziale, passibile di ulteriori sviluppi. Notevoli sono le sfide in gioco, i problemi da affrontare, sia di tipo organizzativo che politico/economico. Dal punto di vista organizzativo, si registrano molte manifestazioni di interesse ma anche resistenze al cambiamento da parte degli utenti, sia interni alla Pa che esterni (fornitori); inoltre, vanno considerate le questioni relative alla capacità operativa e professionale. L e-procurement è un sistema che funziona solo se affiancato dalla costruzione delle capacità e delle competenze necessarie per il suo sviluppo ed, in quanto tale, è un innovazione che comporta molti sforzi in termini di formazione, di ridefinizione dei ruoli e delle capacità che intervengono nel processo di organizzazione dell approvvigionamento elettronico. Dal punto di vista politico/economico le principali sfide da affrontare sono le seguenti: Costruire un processo corretto di e-procurement ed adeguare il quadro normativo al fine di aumentare lo sviluppo economico nei singoli paesi. Costruire uno scenario tecnologico diverso. Realizzare una riforma strutturale che consenta di disporre un mercato dei servizi privati competitivi. Avviare un processo di educazione e di diffusione dell alfabetismo in materia. Molti sono anche gli aspetti tecnologici da affrontare. Infine, rilevanti, soprattutto dal punto di vista economico/politico, sono gli aspetti connessi agli appalti, al loro monitoraggio ed ai benefici del sistema. Si tratta di aspetti trattati in maniera standard nella letteratura economica ma che presentano risvolti non adeguatamente considerati nel dibattito economico e politico 4. 3 G. Pennella, E-procurement in an Euro-Mediterranean comparative context, in E-procurement for Good Governance and Development in Italy, North Africa and the Middle East, Atti del convegno Formez-Caimed-OECD High Level Seminar on e-procurement, Napoli, 30 e 31 gennaio M. Corsi, Una panoramica su e-procurement e governance, in E-procurement for Good Governance and Development in Italy, North Africa and the Middle East, op. cit.

5 2. Modelli e strumenti di e-procurement (cenni) 2.1 Modelli I modelli di gestione degli acquisti pubblici, sia in modalità telematica che tradizionale, si suddividono in modelli basati sull attività e modelli basati sull organizzazione. Tra i primi si annoverano il modello di approvvigionamento indiretto (Indirect Procurement System IPS ), in cui è un ente diverso dalle amministrazioni richiedenti a gestire gli acquisti, ed il modello di approvvigionamento diretto, in cui le aministrazioni gestiscono direttamente i propri acquisti (Direct Procurement System DPS ). I modelli basati sull organizzazione si dividono essenzialmente in modelli centralizzati, in cui gli acquisti di tutta l amministrazione nel suo complesso sono gestiti da un unico ufficio, e modelli decentrati, in cui sono le singole unità organizzative a gestire in proprio il processo di approvvigionamento nei limiti del proprio budget. Nei modelli indiretti il soggetto appaltante non coincide con l ente ordinante, viceversa nel secondo caso. Le differenze procedurali sono ovviamente rilevanti. Naturalmente, ciascun modello comporta una serie di vantaggi e svantaggi Strumenti Tra gli strumenti di e-procurement si annoverano anzitutto le gare telematiche ed il marketplace. Le gare telematiche costituiscono la versione on line delle gare tradizionali. Si tratta di una procedura di scelta del contraente basata su sistemi di negoziazione informatizzata per l acquisto di beni e servizi, valida per importi sia superiori che inferiori alla soglia comunitaria. Tale modalità prevede l abilitazione dei fornitori alla procedura di gara e l espletamento della stessa attraverso una piattaforma telematica a supporto della ricezione delle offerte e della loro valutazione automatizzata. Lo strumento in questione è stato disciplinato in modo esaustivo per la prima volta nel nostro ordinamento con il D.P.R. 101/2002; oggi sta subendo un evoluzione, che probabilmente si avvertirà in modo più netto nel prossimo futuro, in conseguenza dell applicazione del diritto comunitario (v. infra). Il D.P.R. configura la gara telematica come tertium genus rispetto alle tradizionali procedure di gara disciplinate dalla normativa comunitaria e nazionale. La differenza, infatti, non è solo formale; non si tratta soltanto di un ulteriore

6 464 strumento di presentazione di documenti o di un nuovo mezzo di trasmissione, ma si prevede un vero e proprio nuovo genere di procedura negoziale per procedere all acquisto di beni e servizi, con fasi e tempistiche ben determinate e garantendo il pieno rispetto dei principi generali dei procedimenti ad evidenza pubblica. I principi di pubblicità, trasparenza e par condicio sono espressamente ribaditi dall art. 2, co. 2: le procedure telematiche d acquisto assicurano la parità di condizioni dei partecipanti, nel rispetto dei principi di trasparenza e di semplificazione delle procedure. Vengono garantiti i più generali principi di tutela della privacy e di accesso ai documenti amministrativi; viene prevista la figura del responsabile del procedimento (art. 8), distinta da quella del gestore tecnico del sistema informatico di negoziazione, che può anche essere un soggetto esterno alla PA (art. 7). Nella prassi, accanto alla procedura delineata dal citato regolamento, alcuni enti locali, nell ambito della propria autonomia e nel rispetto della c.d. evidenza pubblica, hanno fatto ricorso alle gare telematiche apportandovi significative varianti procedurali giustificate da bisogni di semplificazione e di adeguamento alle proprie esigenze procedurali. Il marketplace (o meglio l e-marketplace) è un luogo virtuale a disposizione di fornitori e clienti nel quale mettere in relazione domanda ed offerta di beni e servizi. Caratteristica principale del marketpalce è rappresentata dalla compresenza di più fornitori (più o meno concorrenti sulle medesime tipologie di beni e servizi) e dalla possibilità di creare una fitta rete di relazioni fra fornitori e potenziali clienti. Al suo interno è possibile ritrovare proposte di prodotti simili e/o complementari tra loro (ad es. quelli necessari per una determinata filiera produttiva), consultare i cataloghi dei partecipanti, attivare forme di contrattazione innovative (quali ad esempio le aste on line), acquistare e pagare direttamente on line per arrivare sino alla vera e propria integrazione fra sistemi informativi dei partecipanti. Per quanto riguarda le PPAA (ed in base a quanto previsto nel Piano d azione per l e-government), il marketplace può avere una notevole importanza nell ambito delle iniziative legate all e-procurement, in quanto contribuisce ulteriormente a ridurre i costi di acquisto, rendere più agevole il confronto di offerte diverse, ridurre i tempi necessari per la definizione degli acquisti, snellire e semplificare le procedure, aumentare la trasparenza nella formazione, gestione e conclusione degli appalti. In definitiva, può contribuire a migliorare la qualità delle commesse pubbliche. Altri strumenti come il sistema delle convenzioni, le centrali di acquisto, gli accordi quadro, possono essere gestiti sia in modalità tradizionale che telematica. Altri strumenti ancora, introdotti dalla più recente normativa nazionale e comunitaria, sono il dialogo competitivo ed i sistemi dinamici di acquisizione.

7 Le convenzioni sono contratti quadro con i quali le imprese fornitrici prescelte, individuate tramite le procedure previste dalla normativa vigente in materia di scelta del contraente, si impegnano ad accettare, alle condizioni e ai prezzi stabiliti, ordinativi di fornitura emessi dalle amministrazioni, che spesso agiscono in forma associata, per ottenere maggiori economie di scala. Un esempio è nel Programma per la Razionalizzazione degli Acquisti nella PA che prevede, tra i suoi ambiti di intervento, la stipula di convenzioni da parte della Consip S.p.A. per conto del Ministero dell Economia e delle Finanze, così come stabilito dall art. 26 della Legge Finanziaria 2000 (L. 488/99). L elenco dei prodotti e/o servizi disponibili, così come tutte le informazioni tecniche, le condizioni di fornitura e le indicazioni sui prezzi, sono disponibili in rete. Gli ordinativi di fornitura possono essere emessi tramite fax ma vanno inviati in modalità elettronica laddove sono disponibili i negozi elettronici. Una definizione di centrale di acquisto si rinviene nell art. 1, co. 10, della direttiva 2004/18/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 31 marzo 2004, relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di forniture e di servizi, in cui si dispone che una centrale di committenza è un amministrazione aggiudicatrice che acquista forniture e/o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatrici, o aggiudica appalti pubblici o conclude accordi quadro di lavori, forniture o servizi destinati ad amministrazioni aggiudicatici. Non esiste un unico modello organizzativo di centrale di acquisto; ogni singola realtà si differenzia dalle altre per una differente combinazione dei seguenti aspetti: Forma di gestione. La gestione viene condotta da strutture interne all amministrazione pubblica (Germania, Svezia) oppure attraverso la costituzione di apposite società con struttura azionaria a totale o parziale partecipazione pubblica statale o degli enti locali (Danimarca, Olanda, Italia). Missione istituzionale. Da questo punto di vista, possiamo distinguere due categorie di centrali di acquisto, quelle che, in qualità di agenti delle amministrazioni pubbliche, svolgono le procedure di appalto per la scelta del contraente concludendo le relative convenzioni e fornendo alle amministrazioni stesse assistenza, intermediazione e supporto (Portogallo, Danimarca, Inghilterra, Italia) e quelle che invece agiscono direttamente come acquirenti per rivendere, in un momento successivo, i beni e servizi acquistati (Francia, Finlandia). Livello di specializzazione, a seconda che la centrale di acquisto concentri la propria opera solo su una o più categorie merceologiche. Ambito del servizio - ovvero se opera per l intero settore pubblico, comprendente anche le autonomie regionali e locali (Inghilterra, Italia) o gestisce la spesa di un singolo ministero e/o organizzazione statale o ancora si rivolge anche al settore privato (Olanda). 465

8 466 Nonostante le differenze rilevate, si possono evidenziare elementi comuni negli gli obiettivi perseguiti - ovvero la razionalizzazione della spesa nell impatto economico - determinato dall aggregazione della domanda e da una maggiore competizione tra i fornitori e negli strumenti utilizzati ovvero il ricorso alle nuove tecnologie informatiche ed il conseguente maggiore sviluppo e diffusione del commercio elettronico. L accordo quadro è un contratto, o meglio un programma di contratti, tra l amministrazione aggiudicatrice ed uno o più operatori avente ad oggetto una pluralità di prestazioni protratte per un certo periodo di tempo. Con esso le parti fissano le condizioni generali e le modalità di determinazione di successivi rapporti negoziali, consentendo così ai committenti di gestire le proprie commesse ripetute nel medio periodo beneficiando dell evoluzione dei prodotti e dei prezzi. Un sistema dinamico di acquisizione (DPS, ex art. 33 Dir. 18/2004/CE) è un processo interamente elettronico, per acquisti di uso corrente le cui caratteristiche, generalmente disponibili sul mercato, soddisfano le esigenze dell amministrazione aggiudicatrice. Si tratta di un sistema di acquisizione che rispetta le regole della procedura aperta, limitato nel tempo (max quattro anni), aperto per tutta la sua durata a qualsivoglia operatore economico che soddisfi i criteri di selezione e che abbia presentato un offerta indicativa conforme al capitolato d oneri, di un sistema, basato su una forma di prequalificazione, e cioè sulla creazione di un elenco non chiuso di offerenti già accetti al quale può accedere l amministrazione. Si configura, quindi, come un sistema aperto e flessibile che dovrebbe assicurare una maggiore efficienza della commessa pubblica e stimolare un continuo confronto competitivo sempre nel rispetto dei principi e delle norme della direttiva. È, inoltre, possibile un utilizzazione congiunta dei due strumenti di e-procurement, nel senso che è possibile ricorrere alle aste elettroniche in occasione dell indizione di gare per appalti da aggiudicare nell ambito del sistema dinamico di acquisizione. In questa ipotesi, tutte le regole concernenti le aste elettroniche si applicano alle aste tenute nell ambito di un DPS. Il dialogo competitivo, di cui all art. 29 Dir 18/2004/CE è uno strumento in parte ristretto ed in parte negoziato che, attraverso una lungo iter procedimentale, cerca di preservare i principi di trasparenza e imparzialità assicurando il soddisfacimento delle necessità dell amministrazione aggiudicatrice in relazione ad appalti particolarmente complessi. La nozione di appalto particolarmente complesso è ravvisabile in rapporto a quelle fattispecie in cui l amministrazione aggiudicatrice non è oggettivamente in grado di definire autonomamente i mezzi tecnici necessari per la realizzazione dell opera, oppure non è in grado di valutare autonomamente le soluzioni tecniche, giuridiche o finanziarie che possono essere reperite sul mercato.

9 Normalmente gli strumenti di e-procurement possono essere gestiti da e per singole amministrazioni ovvero per più amministrazioni. È importante sottolineare che la dimensione della centralizzazione e della gestione associata è quella che, in Italia, più si sta affermando in vari contesti territoriali (nazionale, regionale e subregionale), con accenti che vanno da forme caratterizzate da una maggiore obbligatorietà per gli enti partecipanti, a forme che prevedono modalità meno stringenti e più volontaristiche di cooperazione. In particolare la gestione associata e le forme parziali di centralizzazione degli acquisti che si stanno sviluppando in contesti regionali e subregionali, in cui lerichiedenti determinano in autonomia i propri fabbisogni e la relativa domanda, sembrano al momento porsi come risposta operativa e naturale ad un problema centrale della gestione degli acquisti pubblici, soprattutto per quanto concerne le amministrazioni locali, il binomio accentramento v/s decentramento (v. infra) Il percorso di innovazione normativa in ambito nazionale e comunitario I principi generali che guidano il percorso di innovazione normativa in materia di e-government e di e-procurement si rinvengono nella nascita della Società dell Informazione, ovvero nell affermarsi di nuovi modelli di rapporto tra PA e cittadini ed, in particolare, nell affermarsi dei nuovi modelli amministrativi basati sulla semplificazione e sull efficienza legate all impiego delle tecnologie informatiche 5. Il percorso di innovazione comunitario, come già accennato, è finalizzato a creare un mercato unico degli appalti e mette le modalità telematiche di acquisto allo stesso livello di quelle tradizionali partendo dalla considerazione della diffusione delle esperienze in corso e del loro impatto sulla concorrenzialità del mercato, sulla qualità, efficacia ed efficienza della commessa pubblica. A tali esigenze si accompagna quella, altrettanto rilevante, di garantire sul piano tecnologico la piena interoperabilità e interconnessione tra i sistemi esistenti negli Stati membri per impedire eventuali distorsioni della concorrenza. Va peraltro sottolineato che, con la clausola di rinvio ai sistemi nazionali, si è deciso di rimettere agli Stati membri la facoltà (e non l obbligo) di prevedere la possibilità per le amministrazioni aggiudicatrici di ricorrere agli strumenti di 5 C. Lacava, Dall attuazione della direttiva europea al Codice dei contratti pubblici, in Gare telematiche e processi di innovazione, Collana Materiali Formez, 2007 (in fase di stampa); L. Fiorentino, Verso un codice unico degli appalti, in Astrid Rassegna, 23, 2006.

10 e-procurement. Il legislatore ha così tenuto conto del differente livello di avanzamento e di diffusione del sistema di e-procurement in Europa, lasciando all autonomia di ciascuno Stato la possibilità di aderirvi o meno. 468 Il D.P.R. 101/2002 In Italia, l adozione del D.P.R. 101/2002 sulle gare telematiche, di cui si è già parlato nel paragrafo precedente, segna un momento di svolta. Esso rappresenta il compimento di un percorso intrapreso dal legislatore nazionale con largo anticipo rispetto a quello comunitario, in recepimento delle tendenze e delle esperienze innovative sperimentali avviate da diverse PPAA negli anni precedenti alla sua emanazione, pur senza un preciso supporto normativo. Le nuove direttive comunitarie sugli appalti pubblici A livello comunitario, un passo fondamentale di tale percorso è costituito dall adozione e dalla successiva attuazione delle direttive europee sugli appalti pubblici (n. 17 e 18 del 2004). Esse introducono a livello europeo un sistema di appalti pubblici elettronici nel tentativo di rendere più competitivo tale importante mercato, pari nel 2001 al 16% del PIL dell Unione europea. Entrambe le direttive, che dovevano essere adottate dagli Stati membri entro il 31/1/2006, sono state recepite nell ordinamento italiano attraverso il Decreto Legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 2 maggio. Delle due quella che maggiormente interessa in questa sede è la direttiva n. 18/2004/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture, di servizi e di lavori. Essa persegue, in particolare, tre finalità principali: 1. La semplificazione e il rafforzamento della normativa tramite l unificazione delle discipline relative ai tre settori degli appalti pubblici (lavori, servizi e forniture) e il riassetto e miglioramento delle relative disposizioni La modernizzazione con la piena applicazione al settore degli appalti dell utilizzo delle nuove tecnologie informatiche e telematiche (e-procurement) e la disciplina di strumenti quali le aste elettroniche, il sistema dinamico di acquisizione, il dialogo competitivo. 6 Tra gli esempi più significativi di semplificazione vi è la nuova determinazione delle soglie al di sopra delle quali si applicano le regole di aggiudicazione degli appalti pubblici previste dalle direttive comunitarie. Solo nel caso in cui il valore dell appalto non superi le soglie comunitarie (riviste ogni due anni), gli Stati membri possono definire regole interne differenti. Rispondono invece più prettamente a esigenze di rafforzamento della normativa, da un lato, le modifiche alla disciplina delle specifiche tecniche in modo da garantire la massima apertura alla concorrenza e la maggiore partecipazione degli operatori; dall altro lato, il rafforzamento delle disposizioni relative sia ai criteri di aggiudicazione, sia ai criteri di selezione. Si deve inoltre sottolineare, quale sostanziale novità, il riferimento espresso alle caratteristiche ambientali e sociali.

11 3. La flessibilità, attraverso l introduzione o il rafforzamento di procedure e istituti innovativi che riconoscano una maggiore libertà di azione ai committenti pubblici nella costruzione dei contratti (dialogo competitivo ed accordo quadro). Il Piano di azione per l e-procurement In attuazione delle direttive sugli appalti pubblici e degli obiettivi di occupazione, crescita e competitività indicati dal Consiglio europeo di Lisbona nel marzo del 2000, la Commissione europea ha adottato, con una comunicazione del 13 dicembre 2004, un Piano di azione per l e-procurement denominato Action Plan. Il documento indica precisi obiettivi da perseguire e individua una serie di interventi che la Commissione e gli Stati membri possono attuare nel periodo per garantire che entro il 2010 le procedure elettroniche per gli appalti pubblici siano effettivamente adottate e diventino una realtà operativa in tutto il territorio dell Unione. Il Piano d azione persegue le finalità di garantire una tempestiva, omogenea e corretta attuazione del nuovo contesto normativo e di prevenire eventuali problemi di interoperabilità tra le diverse soluzioni di e-procurement in modo da evitare la costruzione di nuove barriere elettroniche. Ciò attraverso la programmazione di azioni, interventi e progetti congiunti e coordinati della Commissione e degli Stati membri da attuare nel triennio ed interventi rivolti non solo agli Stati e alle amministrazioni aggiudicatrici ma anche al mercato e alle imprese (in un ottica di semplificazione, erogazione elettronica dei certificati e delle informazioni relative alle imprese) per migliorare la governance e rafforzare la competitività. Il Piano si fonda su tre assi principali: 1) Garantire un mercato interno ben funzionante quando si effettuano appalti pubblici elettronici Per quanto concerne il primo asse si segnalano alcune iniziative, quali: la pubblicazione nel 2005 di un documento interpretativo sulle nuove direttive; l aggiornamento dei moduli per i bandi e la predisposizione di moduli standard elettronici facilmente integrabili in tutti gli Stati membri e facilmente traducibili; le iniziative per il completamento e la diffusione del Common Procurement Vocabulary (CPV); gli inviti agli Stati membri a realizzare entro il 2007 sistemi interamente elettronici di pubblicazione dei bandi; l avvio da parte della Commissione del programma IDA (Interchange of Data between Administrations), un progetto volto a chiarire i requisiti 469

12 470 funzionali per i sistemi elettronici di appalto pubblico (CTS) risultanti dalle specifiche disposizioni delle direttive, progetto finalizzato ad impedire l emergere di barriere elettroniche; la decisione di porre agli Stati membri il termine del 31 gennaio 2006 per l introduzione delle firme elettroniche abilitate avanzate e l avvio di un progetto per assistere gli Stati membri a coordinare l attuazione dell uso delle firme elettroniche abilitate per risolvere i problemi di interoperabilità. 2) Conseguire una maggiore efficienza negli appalti pubblici e migliorare la governance In questo secondo asse si segnalano alcune iniziative, quali: L assistenza agli Stati membri da parte della Commissione per realizzare una programmazione di interventi integrata e coerente in ambito nazionale ed europeo e per agevolare la diffusione e la condivisione delle informazioni e delle esperienze innovative e delle good practices realizzate nei vari trimestri (vedi in tal senso iniziative quali il Public Procurement Network creato a Copenhagen nel gennaio Gli incentivi all automazione di tutte le fasi della transazione, in particolare delle fatture, degli ordinativi e dei pagamenti (vedi incentivi all utilizzo delle carte di acquisto elettroniche), per consentire una maggiore efficienza ed una migliore qualità delle procedure di appalto pubblico oltre che l attivazione di un più valido processo decisionale e monitoraggio, aumentando la fiducia delle imprese nell equità delle procedure di appalto. La valutazione dei requisiti standard e la predisposizione di linee guida sulle fatture elettroniche. Il progetto IDA per lo sviluppo di schemi per gli ordinativi e le fatturazioni internazionali. Le misure volte alla riduzione delle formalità burocratiche ed alla semplificazione, standardizzazione ed informatizzazione dei certificati e dei documenti aziendali richiesti dalle autorità appaltatrici nell ambito di una gara d appalto. L avvio da parte della Commissione e degli Stati membri di progetti di studio dui cataloghi elettronici nei sistemi di acquisto dinamici e negli accordi quadro elettronici per arrivare modalità uniformi e meno costose di realizzazione degli stessi da parte delle imprese, soprattutto le piccole e medie imprese. 3) Impegnarsi per realizzare un contesto internazionale per gli appalti pubblici elettronici In questo ambito si segnala l impegno della Commissione per monitorare gli sviluppi per garantire che l attuazione del nuovo regime di appalto in

13 Europa e le applicazioni pratiche rispettino appieno gli obblighi internazionali dell Unione europea e, nel contempo, l avvio di iniziative per adattare le discipline internazionali in base alle esigenze comunitarie. Nel documento interpretativo elaborato in attuazione dell Action Plan, l analisi si concentra sugli aspetti principali e sui nodi maggiormente problematici relativi all utilizzo in concreto delle aste elettroniche e dei sistemi dinamici di acquisizione (DPS), in modo da fornire alcune linee guida per gli Stati, ma soprattutto per le singole amministrazioni aggiudicatrici che intendano ricorrere a tali strumenti. In particolare, le aste elettroniche, realizzate al ribasso o in base al criterio dell offerta economicamente più vantaggiosa, sono configurate dal legislatore comunitario come una tecnica o una fase utilizzabile dalle amministrazioni aggiudicatrici, nel rispetto dei principi di trasparenza e concorrenza, a condizione che le caratteristiche oggetto di valutazione possano essere stabilite in modo preciso, per stimolare un ulteriore fase competitiva, all interno delle ordinarie procedure ad evidenza pubblica per l aggiudicazione di forniture, servizi ed ora anche di lavori già previste e disciplinate dall ordinamento comunitario. Tale disciplina rimanda alla necessità di rivedere il D.P.R. 101/2002 che, invece configura lo strumento come procedura a sé stante. 471 L attuazione delle direttive in Italia: il Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture L opera di recepimento delle nuove direttive è stata realizzata attraverso la compilazione di un unico testo normativo: il Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi, forniture (D.Lgs. n. 163 del 12 aprile 2006). Esso enuclea le disposizioni comuni e disciplina in capi separati gli aspetti non comuni, individua un nucleo di principi e disposizioni comuni a tutti i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, sia sopra che sotto soglia, sia nei settori ordinari che nei settori speciali. Il puntuale recepimento delle direttive nel codice non ha comportato innovazioni radicali per i servizi e le forniture, mentre ha determinato significative innovazioni per i lavori, per i quali il legislatore nazionale si era in più punti scostato dal diritto comunitario. Il codice è composto di 257 articoli e 22 allegati. Per quanto riguarda la struttura del codice, essa si articola in cinque parti e persegue in linea generale gli stessi obiettivi indicati dalle direttive comunitarie: semplificazione e rafforzamento della disciplina; modernizzazione e flessibilità dei contratti pubblici. In particolare, la modernizzazione del settore viene perseguita dal codice attraverso l introduzione della più ampia possibilità di ricorrere agli strumenti telematici in tutte le fasi della gara e tramite l introduzione delle nuove modalità di acquisto telematiche (sistemi dinamici di acquisizione e aste elettroniche).

14 472 La maggiore flessibilità viene realizzata attraverso la previsione di nuovi strumenti organizzativi e contrattuali (centrali di committenza, dialogo competitivo, sistema dinamico di acquisizione, accordo quadro esteso dai soli settori speciali ai settori tradizionali). Il codice recepisce in modo integrale e completo il sistema di e-procurement configurato nelle direttive comunitarie 17 e 18, in particolare per quanto concerne le aste elettroniche, i sistemi dinamici di acquisizione e le centrali di committenza. Di qui deriva l esigenza, cui si è già fatto cenno in precedenza, di adeguamento del D.P.R. 101/2002 sulle gare telematiche. La definizione adottata dal Codice per le centrali di committenza è ampia, flessibile e generica. Ampia in quanto comprende non solo i settori tradizionali (servizi e forniture), ma anche i settori dei lavori pubblici; flessibile perché fa riferimento a diversi possibili modelli organizzativi, comprendendo le strutture che agiscono direttamente come acquirenti ovvero che svolgono una funzione di assistenza alle Pa nelle procedure di gara e nella conclusione delle relative convenzioni; generica per tener conto della possibilità e delle esperienze concrete di istituzione di centrali di acquisto anche a livello regionale. L e-procurement nella L. n. 296/2006 (finanziaria 2007) In Italia, la L. n. 296/2006 (finanziaria 2007) cerca di perseguire un ulteriore razionalizzazione del sistema degli acquisti pubblici mediante il potenziamento di processi integrati e coordinati di centralizzazione, anche parziali, in ambito nazionale, regionale ed interregionale, mediante la promozione degli strumenti di e-public procurement e dei sistemi informativi comuni. In essa si conferma l obbligo, già sancito nelle precedenti leggi finanziarie, per le amministrazioni statali, ad esclusione delle scuole, istituzioni educative ed universitarie, di utilizzare lo strumento delle convenzioni quadro per l acquisizione di una serie di beni e servizi individuati annualmente. Le restanti PA possono ricorrere alle suddette convenzioni, ovvero devono utilizzarne i parametri di prezzo-qualità come limiti massimi per la stipulazione dei contratti. Gli enti del Servizio sanitario nazionale sono tenuti ad approvvigionarsi utilizzando le convenzioni stipulate dalle centrali regionali di riferimento (co. 449). In particolare si segnala l obbligo, dal 1 luglio 2007, per le stesse amministrazioni di cui sopra, di fare ricorso al mercato elettronico della PA di Consip per gli acquisti di beni e servizi al di sotto della soglia di rilievo comunitario (co. 450) e l obbligo di utilizzare la rete telematica per le convenzioni che hanno attivo il negozio elettronico, tranne che per cause non imputabili all amministrazione procedente e sussistano ragioni di imprevedibile necessità e urgenza certificata dal responsabile dell ufficio (co. 452).

15 Viene avviata in via sperimentale l introduzione della carta di acquisto elettronica per i pagamenti di limitato importo relativi agli acquisti di beni e servizi (co. 451). Si avvia un programma per l adozione di sistemi informativi comuni alle amministrazioni dello Stato a supporto della definizione dei fabbisogni di beni e servizi e per la definizione di un insieme di indicatori sui livelli di spesa sostenibili per le categorie di spesa comune, da utilizzare nel processo di formazione dei relativi capitoli di bilancio (co. 454). In particolare, si segnala l incentivo alla costituzione delle centrali regionali e/o interregionali di acquisto per i lavori, i servizi e le forniture in favore delle amministrazioni ed enti regionali, degli enti locali, degli enti del Servizio sanitario nazionale e delle altre pubbliche amministrazioni aventi sede nel medesimo territorio (co. 455). Esse devono essere integrate con il sistema Consip in un ottica complessiva di razionalizzazione della spesa. Nel quadro del patto di stabilità interno, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano approva annualmente i programmi per lo sviluppo della rete delle centrali di acquisto della PA e per la razionalizzazione delle forniture di beni e servizi, definisce le modalità e monitora il raggiungimento dei risultati rispetto agli obiettivi (co. 457) Le tendenze emergenti da alcune esperienze italiane Molte amministrazioni italiane nazionali e locali stanno da tempo realizzando progetti di riorganizzazione degli acquisti e di modernizzazione del processo attraverso l introduzione degli strumenti telematici, di forme di centralizzazione parziale degli acquisti sia all interno delle singole organizzazioni che tra le amministrazioni. Tali esperienze contribuiscono ad indirizzare il percorso di innovazione normativa e procedurale in atto, evidenziando i problemi da affrontare e le esigenze da perseguire (e tra queste ultime si denota una sempre maggiore consapevolezza da parte delle PPAA soprattutto locali dell importanza di agire in un ottica di buona governance anche con il settore privato). In particolare, si segnalano: A livello centrale, il Programma di razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi della PA gestito dalla Consip S.p.a. su direttiva del Ministero dell Economia. Esso, in estrema sintesi, ha favorito senza dubbio la riduzione della spesa e l introduzione di strumenti di e-procurement, quali le gare on line, il marketplace e le convenzioni gestite anche in modalità telematica. Ora, si sta passando da un approccio basato prevalentemente sul criterio del command and control ad un approccio basato sulla tendenza alla colla-

16 474 borazione ed all integrazione con le autonomie locali, con i sistemi regionali di acquisto e con il mondo dell impresa. Da più parti, si ritiene importante ridefinire il ruolo e la mission di Consip nel quadro di una migliore razionalizzazione e modernizzazione del sistema 7. A livello regionale, le esperienze di centralizzazione delle regioni Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna. In relazione a quest ultima, in particolare, si evince una tendenza verso forme di centralizzazione obbligatorie per gli enti regionali ma facoltative per le PPAA locali e, più recentemente, una tendenza all integrazione delle esperienze con il livello centrale. In realtà, la tendenza in esame è ormai diffusa in tutte le regioni, anche se non ad un elevato livello di realizzazione. A livello locale, oltre alle esperienze innovative di singole amministrazioni (Comuni di Siena, Rimini), si segnala una forte tendenza alla centralizzazione interna ed all associazionismo in ambito provinciale (Comune di Torino, delle Province di Salerno, Napoli, Pisa, Crotone). In alcuni casi queste tendenze si realizzano più velocemente e con buoni risultati, in altri subiscono rallentamenti spesso di natura politica, più che connessi a problemi effettivi. 5. Criticità, problemi di implementazione e forme di sostegno I vantaggi derivanti dall uso dei sistemi elettronici di appalto pubblico possono essere notevoli, anche se di difficile quantificazione. Secondo alcune stime, in circostanze idonee il loro utilizzo può portare a una riduzione dei prezzi del 10-20% e a riduzioni dei costi di transazione anche del 50-80% 8. Una stima per difetto indica che ogni anno i risparmi che si potrebbero realizzare nell Unione europea con l introduzione dei sistemi elettronici di appalto pubblico ammonterebbero a un totale di 19 miliardi di euro 9. L attuazione delle direttive europee offre straordinarie opportunità di semplificazione e modernizzazione del processo di appalto. Si tratta di un importante passo avanti. È però fondamentale distinguere tra l attuazione formale del contesto normativo e l applicazione pratica delle soluzioni elettroniche per gli appalti 7 L. Fiorentino, Appalti e concorrenza nel Codice unico sugli appalti pubblici, Relazione al convegno Regole e strategie per gli acquisti pubblici nel nuovo contesto normativo, Università di Roma Tor Vergata Consip, Roma, 31 marzo Rapporto della Banca Mondiale sulla strategia degli appalti pubblici elettronici. 9 Rapporto Conclusivo della Valutazione d Impatto Esteso sul Piano d Azione per gli appalti pubblici elettronici richiesto dalla Commissione, 2005.

17 pubblici. Al fine di sfruttare a pieno tutte le potenzialità dei mezzi elettronici nelle procedure di appalto si rendono necessarie delle riforme concrete nei singoli Stati che vanno ben oltre il semplice recepimento del contesto normativo. Le autorità pubbliche devono investire in infrastrutture tecniche adeguate e devono riconsiderare l assetto istituzionale e organizzativo, mentre si devono adeguare le procedure e i sistemi amministrativi ristrutturando e modernizzando la gestione degli acquisti di beni e servizi nelle pubbliche amministrazioni. Il contesto normativo e operativo dovrebbe offrire agli acquirenti e ai fornitori i giusti incentivi per passare dagli appalti in modalità cartacea a quelli in modalità elettronica. Si dovrebbe in tal senso procedere rapidamente, in Italia come negli altri paesi, ad approntare, secondo quanto previsto dall Action Plan, programmi e piani nazionali per la definizione, il coordinamento e la realizzazione, a tutti i livelli di governo del territorio, di obiettivi e azioni per l attuazione dei sistemi di e-procurement Il binomio decentramento amministrativo/accentramento degli acquisti Il fenomeno dell accentramento degli acquisti pubblici è in controtendenza nei confronti degli attuali orientamenti in materia di allocazione delle responsabilità nell amministrazione 11. Negli ultimi venti anni si è affermato un deciso orientamento al decentramento amministrativo che ha notevolmente accresciuto le aree di competenza delle amministrazioni periferiche. Si pone il problema di quanto amministrazioni locali economicamente indipendenti siano disposte ad adottare un sistema che in pratica accentra la procedura di appalto e facilita il controllo dell amministrazione statale. Questo è una delle motivazioni che gli analisti hanno dato, ad esempio, al fatto che il pur eccellente sistema di e-procurement danese abbia, nel primo anno di adozione (2002), operato per un totale di 0,01 miliardi di corone danesi a fronte di un potenziale stimato in 8 miliardi di corone. In genere, anche nelle esperienze italiane di centralizzazione regionale le resistenze delle amministrazioni locali a cedere competenze proprie hanno indotto all adozione di forme non del tutto impositive si veda l esperienza della Regione Emilia Romagna). 10 C. Lacava, Dall attuazione della direttiva europea, op. cit. 11 G. Pennella, E-procurement in, op cit.

18 476 Al contrario, le esperienze di gestione associata degli acquisti, anche con modalità e-procurement, mediante accordi pluriennali o convenzioni (quindi strumenti volontaristici), avviate da parte di alcune amministrazioni locali italiane (es.: Comune di Torino), possono essere considerate un primo interessante modo per cercare di conciliare gli obiettivi di riduzione dei costi perseguiti con le esigenze delle amministrazioni locali di mantenere livelli elevati di autonomia. Queste considerazioni portano a concludere che la progettazione di una piattaforma di e-procurement preveda una precisa distinzione fra responsabilità ed esecuzione del processo di appalto pubblico. Le amministrazioni decentrate devono conservare la responsabilità manageriale, programmatoria ed economica mentre l operatività relativa al processo di acquisto può essere centralizzata per motivi di efficienza. In questo modo le varie istituzioni mantengono l autonomia riguardo a quando e cosa acquistare, avvantaggiandosi al contempo di un servizio centralizzato per quanto riguarda dove e come acquistare e, se lo si vuole, 12 di affiancamento per le funzioni rispetto alle quali spesso si ha minore capacità (es.: analisi dei fabbisogni, analisi di mercato). 5.2 L impatto sul mercato Come si è già detto, gli strumenti di e-public procurement hanno potenzialmente impatti positivi sulla concorrenzialità e sull apertura del mercato. L oggettività dei criteri di valutazione delle procedure elettroniche di acquisto (massimo ribasso o offerta economicamente più vantaggiosa), la riduzione dell intervento umano e la responsabilizzazione del processo riducono le possibilità di corruzione e rendono possibile una maggiore competitività degli appalti. L uso della rete facilita la circolazione delle informazioni e riduce le asimmetrie informative. Per le imprese, i vantaggi sono connessi alla possibilità di partecipare a procedure di gara caratterizzate da un più elevato grado di trasparenza, ad una maggiore visibilità sul mercato ed alla riduzione dei costi del processo di vendita mediante il contenimento dei costi di intermediazione. È soprattutto per garantire la concorrenzialità e la trasparenza del mercato unico europeo che le istituzioni comunitarie stanno procedendo verso una disciplina comune dell e-procurement pubblico. Per le stesse ragioni, in Italia, Accrescere l uso della rete per l acquisto di beni e servizi costituisce uno degli obiettivi specifici, il terzo, delle Linee strategiche del sistema nazionale di e- 12 Henriksen, Mahnke, Hansen, Public procurement adoption: economic and political rationality, 37 th International Cenference on System Sciences, 2004.

19 government. In questo documento si afferma, però, che la diffusione di tali strumenti in ambito pubblico nel nostro paese è ancora limitata; quindi, le azioni di sostegno proposte dal governo italiano sono finalizzate anche a: risolvere le problematiche relative alla presenza di asimmetrie informative nel mercato dei beni e servizi pubblici, prevalentemente relative alla trasparenza delle informazioni per le unità di controllo delle amministrazioni pubbliche e per i partecipanti al sistema di gara. Per ovviare a questi problemi va migliorata la pubblicizzazione della domanda della PA, attraverso una comunicazione dei bandi più tempestiva, che salvaguardi la concorrenza e renda più facile l accesso delle piccole e medie imprese (PMI) alla domanda pubblica; favorire la completa automazione delle procedure d acquisto, mediante l utilizzo delle componenti essenziali del processo (es. la posta certificata) e la rimozione degli ostacoli (come l eccesso di vincoli in fase di presentazione dell offerta) che, attualmente, impediscono di svolgere l intero processo in digitale L introduzione di modelli di e-public procurement deve tener conto dell effettiva capacità tecnologica, culturale ed organizzativa di molte piccole e medie imprese e di molte pubbliche amministrazioni e deve limitare al massimo le barriere all ingresso; ciò per motivi di equità e soprattutto di efficienza. Anche rispetto ai fornitori è necessario ripensare alle forme di coordinamento adottate. I fornitori tradizionali della PA hanno lamentato la centralizzazione dei processi di acquisto e la rigidità delle procedure di offerta a danno delle PMI. Si è richiesto, quindi, che Consip sperimentasse forme di coordinamento più informali ed interpersonali per limitare o segmentare le forniture troppo onerose se previste solo su base nazionale, che offrisse maggiori informazioni sui requisiti necessari per partecipare alle convenzioni, alle aste telematiche o al marketplace, e che favorisse consorzi o raggruppamenti temporanei d impresa per soddisfare la domanda aggregata della PA. Gli studi di public procurement affermano che il costo di un offerta tecnica ed economica conforme alle norme vigenti può essere proibitivo per i piccoli distributori a causa dell ingente investimento iniziale. I processi di accreditamento e di certificazione imposti per partecipare al marketplace e alle aste telematiche possono rappresentare un ulteriore ostacolo per le piccole imprese 14. In genere, la disinformazione iniziale di molti imprenditori aumenta i costi iniziali. 13 Dal documento Verso il sistema nazionale di e-government Linee strategiche del governo italiano. 14 M. Marra, Centralizzazione e innovazione tecnologica nella riforma degli acquisti della PA, op. cit.; L. Fiorentino, Appalti e concorrenza nel Codice unico, op. cit.

20 478 In caso di aggiudicazione, le PPAA italiane pagano, nel migliore dei casi, i contratti alla consegna e senza anticipi, ma molto più spesso con un considerevole ritardo, il che riduce il numero di potenziali partecipanti al mercato delle forniture pubbliche. Tali considerazioni confermano che la concorrenza affrontata dalle imprese in grado di partecipare ai bandi pubblici è più ristretta di quanto si pensi. In Italia, nell attuale sistema decentrato, sia le convenzioni che il marketplace elettronico offrono l opportunità di aprire il mercato del settore pubblico, tradizionalmente segmentato a livello locale o a livello di singole amministrazioni. Tuttavia, si ritiene che per evitare un eccessiva concentrazione di mercato nei grandi contratti le convenzioni dovrebbero prevedere forniture di limitate dimensioni e, soprattutto, consentire ad associazioni di piccole imprese di partecipare alle gare. Per il marketplace elettronico, esiste la possibilità di ampliare la competizione tra i piccoli e i grandi fornitori, anche se i costi di trasporto, i tempi di consegna e i rapporti di fiducia esistenti tra le amministrazioni e i fornitori locali possono, inevitabilmente, riproporre il problema dell efficienza. In relazione alla possibilità di favorire la partecipazione dei raggruppamenti temporanei di imprese (RTI) agli appalti pubblici ed, in particolare, agli appalti telematici, si segnala la posizione dell Autorità Garante della Concorrenza e dei Mercati (AGCM) che propone di limitare tale partecipazione alle RTI che svolgono una reale funzione antimonopolistica e che non fanno un uso collusivo delle imprese aderenti. Per la stessa ragione si propone di non consentire la partecipazione alle RTI alle imprese che dispongono singolarmente dei requisiti tecnici e finanziari per partecipare alle gare. In generale, l AGCM ritiene opportuno privilegiare i criteri volti ad individuare le effettive capacità tecniche delle imprese quali criteri di selezione la partecipazione alle gare. Altro aspetto delicato nel rapporto tra appalti e concorrenza è rappresentato dalle modalità prescelte dagli enti pubblici per l affidamento di servizi, lavori e forniture. Qui, il legislatore ed il giudice comunitario sono favorevoli alle procedure aperte. Per quanto attiene la possibilità di far partecipare alle gare organizzazioni partecipate dalla Pa in modo totalitario o parziale, si ritiene utile l adozione di un duplice approccio: da un lato l AGCM ritiene opportuno invertire la tendenza di utilizzare strumenti privatistici solo formalmente (S.p.A. a totale partecipazione pubblica) per compiti che possono essere affidati a privati o svolti all interno del settore pubblico; dall altro, l Autorità concorda con la posizione del giudice comunitario e della commissione relativamente alle concessioni quando entrambi affermano che, il ricorso alla gara dovrebbe essere consentito anche alle concessioni sebbene ad esse non sia astrattamente applicabile la normativa in materia di appalti pubblici; ciò nel rispetto dei principi generali di non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità.

Gli acquisti telematici, tramite il Programma Consip ed in autonomia

Gli acquisti telematici, tramite il Programma Consip ed in autonomia Gli acquisti telematici, tramite il Programma Consip ed in autonomia convenzioni, gare telematiche, negozio elettronico e mercato elettronico SINTESI DELL INTERVENTO per la versione integrale, contattare

Dettagli

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza

Le sfide della nuova direttiva per la centrale di committenza Le sfide della nuova direttiva per la centrale di VALUTAZIONE DELL EFFICIENZA E DELL EFFICACIA DELLA DIRETTIVA 2004/18 1 Frammentazione ed eterogeneità delle stazioni appaltanti (250.000); 2 Le piccole

Dettagli

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea

Dettagli

Evoluzione delle Linee guida: la Direttiva CE/18/2004 sull appalto pubblico

Evoluzione delle Linee guida: la Direttiva CE/18/2004 sull appalto pubblico Evoluzione delle Linee guida: la Direttiva CE/18/2004 sull appalto pubblico Annalisa Quagliata Componente del gruppo di lavoro Linee Guida Convegno Forum PA Linee guida sulla Qualità delle Forniture ICT:

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi

subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese, nonché a carico dei concessionari di finanziamenti pubblici anche europei, a qualsiasi PROTOCOLLO D INTESA TRA LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA PARTECIPAZIONE DELLA REGIONE EMILIA- ROMAGNA ALLA PROGETTAZIONE DEL SISTEMA MONITORAGGIO INVESTIMENTI

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000

La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 La Certificazione di qualità in accordo alla norma UNI EN ISO 9001:2000 Giorgio Capoccia (Direttore e Responsabile Gruppo di Audit Agiqualitas) Corso USMI 07 Marzo 2006 Roma Gli argomenti dell intervento

Dettagli

La disciplina comunitaria degli appalti pubblici. L attuazione

La disciplina comunitaria degli appalti pubblici. L attuazione La disciplina comunitaria degli appalti pubblici. L attuazione La direttiva: obiettivi e strategie. Appalti e concorrenza Semplificazioni e rafforzamento della disciplina Modernizzazione: appalti e nuove

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN

PROGETTO DI RICERCA. Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN PROGETTO DI RICERCA Titolo: LO STUDIO DI UNA GOVERNANCE PER L ATTUAZIONE DI PROTOCOLLI DI AZIONE IN MATERIA DI MEDIAZIONE. Ambito: Mediazione civile e commerciale delle controversie. Proponenti: Prof.

Dettagli

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO

ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Schema di disegno di legge recante: Delega al Governo per l emanazione di un testo unico per il riassetto normativo e la riforma della salute e sicurezza sul lavoro bozza aggiornata al 30 dicembre 2006

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT

SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE. Rete telematica e servizi di supporto ICT SPORTELLO UNICO DELLE ATTIVITA PRODUTTIVE Rete telematica e servizi di supporto ICT La rete telematica regionale LEPIDA ed il SISTEMA a rete degli SUAP come esempi di collaborazione fra Enti della PA per

Dettagli

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti 1/7 ART. 1 OBBLIGATORIETA (Articolo 2 e 3 del Regolamento dei Contratti) 1.1. In virtù della delega contenuta nell articolo

Dettagli

(Finalità e ambito di applicazione)

(Finalità e ambito di applicazione) 6 15.1.2003 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 3 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 gennaio 2003, n. 3/R Regolamento per lo svolgimento delle procedure telematiche di acquisto

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti

TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti TABELLA OBBLIGO-FACOLTÀ DAL 3 OTTOBRE 2013 Strumenti del Programma di razionalizzazione degli acquisti Merceologia Importo Amministrazioni statali Amministrazioni regionali i Enti del servizio sanitario

Dettagli

Centrali Uniche di Committenza

Centrali Uniche di Committenza Centrali Uniche di Committenza Si segnalano i primi rilevanti orientamenti adottati dall Autorità Nazionale Anticorruzione 1. Determinazione n. 3 del 25 febbraio 2015 Oggetto: rapporto tra stazione unica

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

IL MERCATO ELETTRONICO DELLA P.A. Semplificazione per Amministrazioni e Imprese

IL MERCATO ELETTRONICO DELLA P.A. Semplificazione per Amministrazioni e Imprese IL MERCATO ELETTRONICO DELLA P.A. Semplificazione per Amministrazioni e Imprese NORMATIVA Il Mercato Elettronico della P.A. nasce con il D.P.R. 101/2002 che disciplina lo svolgimento di procedure telematiche

Dettagli

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014

RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 COMUNE DI CIVIDATE AL PIANO (Provincia di Bergamo) RELAZIONE SULLA PERFORMANCE 2014 Il Segretario Comunale - Dott. Ivano Rinaldi Nell ambito del processo di riforma della Pubblica Amministrazione, con

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 31 OTTOBRE 2012 449/2012/A/EFR STIPULA DI CONVENZIONE CON LA SOCIETÀ RICERCA SUL SISTEMA ENERGETICO S.P.A., PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ A SUPPORTO DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DEI

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING

COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING Febbraio Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. COME SVILUPPARE UN EFFICACE PIANO DI INTERNET MARKETING COS E UN

Dettagli

18 e 19 Maggio 2011 (ore 9:30-17:30) MILANO - Novotel Milano Linate Aeroporto (Via Mecenate, 121)

18 e 19 Maggio 2011 (ore 9:30-17:30) MILANO - Novotel Milano Linate Aeroporto (Via Mecenate, 121) 18 e 19 Maggio 2011 (ore 9:30-17:30) MILANO - Novotel Milano Linate Aeroporto (Via Mecenate, 121) Obiettivo del corso sarà fornire una conoscenza di base dell universo PA, dei processi inerenti la sua

Dettagli

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole Premessa Nel quadro delle azioni del Ministero da attuare in coerenza con i principi generali contenuti nel Decreto legislativo

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013

MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli obblighi normativi per le scuole dopo il D.LGS. n. 33/2013 Introduzione al D. Lgs. n. 33/2013 1 of 21 MODULO DIDATTICO 2 Trasparenza amministrativa: gli

Dettagli

Trasparenza e Tracciabilità

Trasparenza e Tracciabilità Trasparenza e Tracciabilità Il punto di vista delle stazioni appaltanti e le tipologie di strumenti informatici di supporto Dott. Ing. Paolo Mezzetti Ferrara 8 Maggio 2015 Contenuti I Profilo STEP II Il

Dettagli

Comune di Ladispoli. Servizio 1125 AREA II SETTORE II PARTECIPATE E SERVIZI INFORMATICI. e-mail: riccardo.rapalli@comune.ladispoli.rm.gov.

Comune di Ladispoli. Servizio 1125 AREA II SETTORE II PARTECIPATE E SERVIZI INFORMATICI. e-mail: riccardo.rapalli@comune.ladispoli.rm.gov. Comune di Ladispoli Servizio 1125 AREA II SETTORE II PARTECIPATE E SERVIZI INFORMATICI e-mail: riccardo.rapalli@comune.ladispoli.rm.gov.it UFFICIO DETERMINAZIONI Registro Unico n. 512 del 02/04/2014 RIFERIMENTI

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009

PEC per i professionisti. Roma, 1 dicembre 2009 PEC per i professionisti Roma, 1 dicembre 2009 La posta elettronica certificata (PEC) è uno strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000

Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al

Dettagli

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP

RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP 1 RICHIESTA E INDICAZIONE DEL CIG E DEL CUP L articolo 7, comma 4, del d.l. n. 187/2010 ha sostituito il comma 5 dell articolo 3 stabilendo che, ai fini della

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE

REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE 75 REGOLAMENTO PER L ACQUISTO DI BENI E SERVIZI MEDIANTE PROCEDURE TELEMATICHE ADOTTATO DAL CONSIGLIO COMUNALE CON DELIBERAZIONE N. 105/I0029624P.G. NELLA SEDUTA DEL 27/04/2004 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

Dettagli

Sostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014

Sostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014 Sostegno pubblico agli investimenti e credito: il contributo delle banche allo sviluppo rurale Lamezia Terme, 15 aprile 2014 Francesca Macioci Ufficio Crediti Associazione Bancaria Italiana Politica di

Dettagli

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE

MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE Istituto Nazionale Previdenza Sociale MONITORAGGIO SULL AVVIO DEL CICLO DI GESTIONE DELLA PERFORMANCE 2013 DELL ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE 1 INDICE

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Alle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del d.lgs.30 marzo 2001, n 165 Circolare n. 1/2010/DDI Oggetto:Uso della Posta Elettronica Certificata nelle amministrazioni pubbliche. Aumentare

Dettagli

Poste Italiane S.p.A.

Poste Italiane S.p.A. Poste Italiane S.p.A. Innovation public procurement : come la PA può essere driver d innovazione Roma, 26 Maggio 2015 2 Rilevanza strategica del cambiamento In un contesto sempre più competitivo, l area

Dettagli

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI

Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa

Dettagli

Aggregazione della domanda e partecipazione delle PMI

Aggregazione della domanda e partecipazione delle PMI Aggregazione della domanda e partecipazione delle PMI Avv. Martina Beneventi Direttore legale e Societario Consip S.p.A. Roma, 2 dicembre 2014 Classificazione: Consip Public 1 AGENDA Quadro normativo di

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE

REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE REGOLAMENTO PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALBO PRETORIO ONLINE ART.1 - CONTESTO NORMATIVO 1.Il presente Regolamento disciplina le modalità di pubblicazione sul sito informatico dell Istituto Comprensivo Statale

Dettagli

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE 5512 25/06/2014 Identificativo Atto n. 497 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE APPROVAZIONE DEL MODELLO UNICO PER LA PRESENTAZIONE DI ISTANZE DI AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE,

Dettagli

Chi può richiedere il Voucher Formativo?

Chi può richiedere il Voucher Formativo? COS E IL VOUCHER? Il Voucher è un buono che permette al beneficiario di disporre di un finanziamento pubblico, per accedere a corsi di alta formazione indicati e disciplinati nell apposito catalogo interregionale

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d

DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d 32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale

Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Direzione Generale Prot. MIURAOODRLO R.U. 22232 Milano, 9 dicembre 2009 Ai Signori Dirigenti degli UU.SS.PP. della Lombardia Ai Signori Dirigenti delle Istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado della Lombardia

Dettagli

PROCEDURA --------------------------------------

PROCEDURA -------------------------------------- PROCEDURA PER L ACQUISIZIONE DI BENI IMMOBILI (AREE O FABBRICATI) FUNZIONALI ALL EROGAZIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO -------------------------------------- La PROVINCIA DI GENOVA, nella sua qualità

Dettagli

L uso strategico degli appalti pubblici per un economia sostenibile: le nuove direttive europee

L uso strategico degli appalti pubblici per un economia sostenibile: le nuove direttive europee L uso strategico degli appalti pubblici per un economia sostenibile: le nuove direttive europee Cons. Anna Maria Villa Responsabile Ufficio Cittadinanza europea, Mercato interno e AAGG Roma Sala polifunzionale

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

DCO 346/2014/R/GAS Riforma degli obblighi di separazione funzionale per il settore dell energia elettrica e del gas - Primi orientamenti-

DCO 346/2014/R/GAS Riforma degli obblighi di separazione funzionale per il settore dell energia elettrica e del gas - Primi orientamenti- DCO 346/2014/R/GAS Riforma degli obblighi di separazione funzionale per il settore dell energia elettrica e del gas - Primi orientamenti- Osservazioni e proposte ANIGAS Milano, 29 settembre 2014 PREMESSA

Dettagli

Le fattispecie di riuso

Le fattispecie di riuso Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché

Dettagli

1. Introduzione e finalità delle Linee guida

1. Introduzione e finalità delle Linee guida LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i

Dettagli

COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO Provincia di Arezzo. PIANO DI INFORMATIZZAZIONE per il Triennio 2015-2017

COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO Provincia di Arezzo. PIANO DI INFORMATIZZAZIONE per il Triennio 2015-2017 COMUNE D CASTGLON FORENTNO Provincia di Arezzo PANO D NFORMATZZAZONE per il Triennio - (Art. 24 DL 90/2014 convertito con Legge 11 agosto 2014 n. 114) Premessa n ottemperanza alle disposizioni di cui all

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ

SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ SISTEMA DI INFORMAZIONE SUL CONSOLIDAMENTO DEGLI OBIETTIVI DELLA PREMIALITÀ PAR.6.6.1 QCS 2000/06 TAVOLA DI MONITORAGGIO AMMINISTRAZIONI CENTRALI Legenda a fondo pagina PON TRASPORTI -Ministero delle Infrastrutture

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0

LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI 173 7/001.0 LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI IN AZIENDA: LA FUNZIONE SISTEMI INFORMATIVI PIANIFICAZIONE STRATEGICA NELL ELABORAZIONE

Dettagli

LA SPESA PUBBLICA E IL RUOLO DELLA CONSIP

LA SPESA PUBBLICA E IL RUOLO DELLA CONSIP LA SPESA PUBBLICA E IL RUOLO DELLA CONSIP Milano, 16 dicembre 2005 Rosario Calandruccio www.acquistinretepa.it La Consip e il Programma Consip è una S.p.A. totalmente partecipata e controllata dal Ministero

Dettagli

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

SOMMARIO. TITOLO TESI: e- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE

SOMMARIO. TITOLO TESI: e- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE SOMMARIO TITOLO TESI: e- GOVERNMENT E SOCIETA DELL INFORMAZIONE CAPITOLO PRIMO LE ORIGINI DELLA SOCIETÀ DELL INFORMAZIONE 1. Introduzione 1.1 La definizione di società dell informazione 1.2 La Società

Dettagli

REGOLAMENTO PER GLI STAGE

REGOLAMENTO PER GLI STAGE REGOLAMENTO PER GLI STAGE emanato con D.R. n. 5146 del 2000, successivamente modificato con D.R. n. 9 del 16 gennaio 2007 e D.R. n. 198 del 29 novembre 2011 1/5 ART. 1 Ambito di applicazione 1.1 Il presente

Dettagli