Tecnologia e medicina, un connubio perfetto che ha trovato la

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2 a cura di Eleonora Saracino Redazione Edisef Centro medico San Camillo di Nanoro nel Burkina Faso L articolo presenta il progetto realizzato da Gesi per il Centro Medico di Nanoro che prevede un assistenza della durata di 10 anni e che rispetta tutti gli standard qualitativi: un esempio di tecnologia applicata non solo all attività di solidarietà e di no profit ma anche e, soprattutto, all arricchimento dell esperienza sul campo che forma il patrimonio di un azienda. Tecnologia e medicina, un connubio perfetto che ha trovato la sua concretizzazione anche tra le asperità ambientali della Savana, nel Burkina Faso. Il centro Medico con Antenna Chirurgica San Camillo di Nanoro è una struttura cattolica appartenente all Ordine dei Camilliani ed è anche convenzionato, per il reparto di pediatria, con l Ospedale e l Università Meyer di Firenze. Don Pietro Ruzzi, infermiere diplomato e specializzato in medicina tropicale, ha maturato una lunga esperienza in Africa, operandovi già dal 1974, prima lavorando nella capitale del Burkina Faso, Ouagadougou e, successivamente, spostandosi in altre zone, fino ad arrivare al Centro medico San Camillo di Nanoro, nel cuore della Savana. Un luogo non eccessivamente distante da Ouagadougou (circa 85 km), ma scomodo da raggiungere poiché fuori dalle grandi vie di comunicazione e al quale si può arrivare solo attraverso una pista. Eppure in questo ambiente così aspro e accidentato il Centro Medico di cui si occupa Don Pietro è un vero e proprio gioiello di efficienza e di professionalità medica che, pur esistendo già dal 1992, come semplice Centro di Salute e di Promozione Sociale (CSPS), è stato inaugurato ufficialmente nel gennaio Da allora è diventato un vero e proprio punto di riferimento per tutti i malati del distretto sanitario di Nanoro, anche se c è voluto del tempo prima che gli abitanti superassero certe resistenze e decidessero di rivolgersi al Centro medico. Come spiega Don Pietro, infatti, in un posto come questo, dove non esiste un servizio sanitario nazionale, i malati prima si rivolgono allo stregone o a chi è considerato il guaritore tradizionale e, spesso, arrivano da noi già in condizioni critiche. 40 e-healthcare - n. 19 luglio/agosto 2012

3 Apparecchio per elettroforesi Don Pietro Sala Operatoria La povertà che attanaglia il paese, la penuria di mezzi e l alta concentrazione di malattie endemiche fanno di questa zona una vera e propria sfida a livello sanitario che, considerando i risultati ad oggi, può considerarsi giunta a risultati più che soddisfacenti. Il Centro medico San Camillo, infatti, è il concreto esempio di come la tecnologia possa essere adottata e, soprattutto, adattata in contesti estremamente diversi e produrre risultati più che positivi. Roberto Bernieri di Gesi (Società di gestione per l informatica), ex direttore marketing che ha curato, fin dall inizio, lo sviluppo di questo progetto ha spiegato in che modo esso sia stato per Gesi, un vero e proprio, investimento. Pur fornendo questo servizio gratuitamente non lo abbiamo mai considerato come un atto di beneficenza, una charity, nel senso inglese del termine ma come un utilissima esperienza aziendale che, più che avere a che fare con quello che viene definito un ritorno di immagine, rappresenta invece un bagaglio di sperimentazione e di conoscenza. I passaggi che sono stati effettuati sono partiti da uno studio di fattibilità condotto con Networking & Security Consulting (una società di Torino che fornisce servizi di consulenza specialistica nella progettazione della rete informatica aziendale e di soluzioni di telecomunicazione) e con l utilizzatore finale per l individuazione di una serie di problemi per la cui risoluzione abbiamo corretto il tiro del nostro lavoro in corso d opera. Per esempio, la difficoltà con la lingua, che ci ha portati a tradurre soltanto le parti fondamentali, oppure i problemi legati all interfaccia (dalle videate alle informazioni necessarie) e quei dettagli che, nella pratica, si rivelano aspetti fondamentali affinché il sistema funzioni. Gesi, pur essendo un azienda che opera in ambito internazionale, si è trovata con questo progetto a mettersi alla prova con un lavoro da svolgere e controllare in un altro continente. e-healthcare - n. 19 luglio/agosto

4 Congelatore per Plasma sanguigno Anestesista Ha significato adattarci anche dal punto di vista tecnologico ha proseguito Bernieri visto che il nostro software, all inizio, non era del tutto adeguato e abbiamo fatto un certo sforzo per far sì che certe funzionalità potessero tararsi con ciò che era necessario all utente. Inoltre è importante sottolineare come questo progetto, che ci ha visti,come società, operare in un contesto molto diverso, ci ha permesso di confrontarci con realtà distanti e differenti. Siamo abituati, infatti, ad operare in un contesto sanitario europeo che possiede certe esigenze, standardizzate e codificate, che noi riportiamo nei nostri programmi. Lavorare in un ambito così differente dal solito ci ha anche permesso di capire in che modo, e quanto, i nostri programmi siano in grado di adeguarsi. Ciò significa acquisire un bagaglio di esperienza che amplia gli orizzonti professionali dell azienda a livello industriale. In Africa ci siamo trovati di fronte ad una realtà, per alcuni versi, sorprendente. Per esempio, la grande diffusione, in questo continente, dei telefoni cellulari è molto importante perché introduce la possibilità di avere delle banche virtuali e, di conseguenza, mettere in moto un meccanismo economico che non sarebbe stato possibile con quelle che possono essere definite tecnologie più tradizionali. Inoltre, grazie alla collaborazione di Networking & Security Consulting, abbiamo ottenuto quel che ci serviva per poter installare il nostro software e quali erano i requisiti in termini di velocità di trasmissione. Abbiamo raggiunto risultati concreti che ci hanno permesso di poterci collegare dall Italia ai server del luogo attraverso un infrastruttura che non fosse né sovradimensionata, né sottodimensionata rispetto all esigenza. Abbiamo anche messo a punto una situazione di recovery nel caso in cui un server non dovesse funzionare e implementato la capacità di controllare, in prospettiva, il backup dei dati. L intero progetto, fin dall inizio, è vista aerea dei padiglioni 42 e-healthcare - n. 19 luglio/agosto 2012

5 Moto-ambulanza stato improntato nell utilizzare al meglio la tecnologia disponibile e di farlo adattandola ad esigenze peculiari, in un ambiente altrettanto peculiare nel quale siamo riusciti ad installare i nostri programmi grazie ad un antenna satellitare. Per Don Pietro la tecnologia è un aspetto fondamentale del suo lavoro. Nel 1984 ricorda ho importato io in Burkina il primo personal computer, si trattava di un Olivetti M20. L informatica ha facilitato non poco la sua attività e grazie ad essa è riuscito a raggiungere, in quella zona, una certa stabilità operativa. Solo due anni fa prosegue abbiamo ricevuto la corrente dalla capitale grazie al fatto che, all interno del nostro centro ospitiamo un laboratorio di ricerca per il vaccino contro la malaria finanziato da Bill Gates. Prima usavano i nostri locali, ora hanno un ambiente indipendente ma tra noi esiste una collaborazione e una sinergia che ci permette un continuo scambio e confronto. Il programma messo a punto da Gesi ha permesso di gestire una parte molto importante del Centro medico come l anagrafica. Un sistema adattato e tradotto per le esigenze del posto che ha consentito di registrare tutti i contatti ambulatoriali ha spiegato Don Pietro che si rivelano importantissimi soprattutto perché in quest area geografica le persone non sono in possesso di una carta d identità e l atto di nascita, spesso, viene registrato quando il bambino è già grande. Usare, allora, il sistema del codice sanitario si è rivelato fondamentale per registrare i contatti ambulatoriali, così come per risolvere il problema dell omonimia, fenomeno diffusissimo, inserendo nelle schede personali anche il nome della madre e del padre per evitare disguidi. Tra la tecnologia applicata alla sanità, l opera di volontariato e lo sfruttamento energetico alternativo come i pannelli solari di cui i Centro Medico è dotato, l attività di Don Pietro e di tutti coloro, locali e non, che vi operano al suo interno, è senza dubbio un esempio di eccellenza in ambito sanitario ma, naturalmente, sono ancora numerosi i traguardi da raggiungere. Vorremmo implementare le nostre specializzazioni all interno di medicina generale ha detto Don Pietro di chirurgia generale e di pediatria oltre che nell area dedicata alle malattie infettive come l Hiv e la tubercolosi. Vorremmo anche realizzare un servizio di fisioterapia per la rieducazione dopo le operazioni ortopediche ma dobbiamo procedere con grande pazienza perché la carenza di personale è anche dovuta alla distanza e alla difficoltà di raggiungerci. Quel che cerchiamo di fare è formare le persone sul posto affinché possano essere anche incentivate a svolgere il lavoro stabilmente in loco. Stiamo anche pensando di costruire strutture di supporto per i parenti che accompagnano i pazienti in modo tale da ovviare alle difficoltà degli spostamenti e delle distanze. Oltre ad avere la produzione diretta dell ossigeno, abbiamo anche installato un inceneritore per i rifiuti biologici e ospedalieri la cui funzione viene ulteriormente ottimizzata nell utilizzarlo anche come produttore di acqua calda. Un progetto, quello di Gesi per il Centro Medico di Nanoro, che prevede un assistenza della durata di 10 anni e che rispetta tutti gli standard qualitativi: un esempio di tecnologia applicata non solo all attività di solidarietà e di no profit ma anche e, soprattutto, all arricchimento dell esperienza sul campo che forma il patrimonio di un azienda. Apparecchio per Emocromo e-healthcare - n. 19 luglio/agosto

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