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1 LE ORIGINI - UN ESPERIENZA DECENNALE DI SCREENING La nostra esperienza decennale di screening nasce della sinergia di azioni di più soggetti: Scuole, Centro di documentazione, AUSL. Nel 1998 il Centro di Documentazione Handicap del Comune di Modena (ora Memo) promuove un Progetto sperimentale per l individuazione precoce delle difficoltà di apprendimento della letto-scrittura nel primo ciclo della scuola elementare in collaborazione con il Centro Regionale per le disabilità linguistiche e cognitive dell AUSL di Bologna e con la supervisione del Prof. Giacomo Stella. La proposta coinvolge, prima alcuni Circoli didattici della città di Modena, poi viene estesa a tutte le scuole del territorio limitrofo, tra cui anche quello carpigiano. In tale accordo venivano delineata le procedure, gli interventi, le risorse da mettere in campo a favore dei ragazzi con disturbi emozionali, situazioni di disagio e disturbi specifici di apprendimento; vi era delineata una precisa distinzione dei ruoli dei diversi soggetti istituzionali e nel contempo una forte integrazione delle azioni degli stessi, con momenti di raccordo per evitare sovrapposizioni e dispersioni. In questo sistema complesso la sfera di competenza della Scuola, nella quale ancora oggi il nostro Istituto Comprensivo si riconosce, era costituita dai compiti istituzionali che tradizionalmente le sono assegnati: garantire il successo formativo coerentemente con le finalità e gli obiettivi del sistema di istruzione e con l esigenza di migliorare l efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento (DPR 275/99 art. 1); prevenire e contrastare la dispersione scolastica; promuovere il benessere personale (star bene a scuola). La realtà dei DSA, misconosciuta per molto tempo, ha trovato negli ultimi decenni, grazie alla normativa di riferimento (L.170 del 2012 ) un preciso inquadramento nosografico e la descrizione delle linee guida per la diagnosi e i percorsi di aiuto.

2 CARATTERISTICHE FONDAMENTALI DELL ATTUALE PERCORSO DSA Nuovo soggetto coinvolto: la famiglia Rispetto alle origini, nel nostro attuale percorso d individuazione precoce dei bambini sospetti DSA sono cambiati i soggetti coinvolti, alcune procedure, ma ne confermiamo gli obiettivi in una visione di Scuola come luogo in cui convergono risorse diverse per promuovere l inclusione e rispondere a bisogni complessi della sua utenza. L intento primario è sicuramente quello di screening per l individuazione precoce dei bambini che hanno consistenti e persistenti difficoltà nell apprendimento strumentale della letto-scrittura e del calcolo, coinvolgendo però un soggetto nuovo, che nel primo progetto non era individuato: la famiglia. La famiglia viene informata del percorso di screening attraverso appropriata modulista, con assemblee o colloqui individuali. Infatti è la stessa, consapevole delle difficoltà, ma anche dei punti di forza del figlio che ha anticipatamente condiviso con gli insegnanti curricolari, che può dare avvio, attraverso strutture sanitarie competenti o enti accreditati, alla definizione diagnostica. Cerchiamo di sostenere e stimolare il percorso didattico-educativo svolto in classe con gli insegnanti, lavoro che può sfociare in una segnalazione alla famiglia ma che prevede, comunque e per tutti, una attenta osservazione delle modalità individuali che ogni bambino produce nei processi di apprendimento, nell ottica dell accoglienza e dell inclusione.

3 La proliferazione di buone pratiche didattiche è stata favorita, già prima dell autonomia scolastica, dal dialogo esistente tra il mondo della Scuola ed Enti pubblici: è così che parte delle risorse del percorso DSA del nostro Istituto Comprensivo vede l intervento di Enti esterni. Se è vero che un efficace azione d insegnamento-apprendimento costituisce aspetto distintivo e specifico della scuola ed un primo traguardo verso il successo formativo, allora è sicuramente opportuno puntare sulla valorizzazione delle competenze professionali. FORMAZIONE E da decenni che docenti delle nostre scuole primarie partecipano ad un percorso formativo sui processi di acquisizione della letto-scrittura ed i disturbi di apprendimento (negli anni 1999/2000 in collaborazione con AUSL, ora grazie alla supervisione di personale tecnico specifico, logopedista e psicologi, che Istituto Comprensivo assume in propria autonomia). L aggiornamento continuo per i docenti ha principalmente l obiettivo di fornire una formazione teorica relativa ai processi di acquisizione della lingua scritta e delle abilità matematiche, e dare loro le competenze per progettare interventi mirati sulla classe durante il percorso di acquisizione della letto-scrittura e del calcolo sui gruppi che necessitano di interventi differenziati. La somministrazione e correzione delle prove di screening è effettuata dal personale scolastico, mentre la supervisione è affidata a specialisti accreditati che da anni collaborano con il nostro Istituto Comprensivo (Dott.ssa R. Mari, logopedista, Dott.ssa S.Baraldi, psicologa, Dott.ssa F. Codeluppi, psicologa).

4 NUOVO CONTESTO SOCIO-CULTURALE La grande varietà della nostra utenza scolastica formata da immigrati che approdano nella scuola italiana da diverse aree geografiche, con diversi livelli di scolarizzazione, con diverse culture, con alle spalle periodi di permanenza in Italia molto vari. Alcuni sono appena arrivati nel nostro Paese e non hanno nessuna conoscenza della lingua italiana, altri l hanno spontaneamente appresa in un contesto naturale, altri ancora hanno già frequentato corsi di lingua nella scuola italiana o in contesti extrascolastici. Nella progettazione del percorso abbiamo constatato come la popolazione degli alunni stranieri bilingui, rappresentata in modo significativo nelle scuola del nostro territorio, merita un attenzione particolare. Infatti nella fase di screening di letto-scrittura, è facile confondere l alunno in fase di normale acquisizione della L2, con chi invece può presentare un ritardo/disturbo di apprendimento. E nata la necessità, già dalla fine della Scuola dell Infanzia, in un ottica di continuità educativa-didattica, di raccogliere delle biografie linguistiche che diano informazioni sulla L1 e sullo sviluppo di acquisizione dell italiano, L2. Per meglio rispondere a questa esigenza d inclusione, dal 2015 è iniziata una collaborazione con l Università UNIMORE, con la supervisione della logopedista R. Mari, e la sperimentazione di uno strumento conoscitivo, l intervista transculturale «BIS». Ora la formazione proposta ai docenti ha intrapreso una duplice strada: oltre a quella specifica per le difficoltà d apprendimento, quella sullo sviluppo linguistico del bambini bilingue e sugli indici di rischio per DSL e DSA; quest ultima rivolta sia agli insegnanti di scuola dell Infanzia sia a quelli della scuola Primaria.

5 ESIGENZE DI RINNOVAMENTO La scuola è un sistema in continua evoluzione insieme alle dinamiche comunicative. Sono cambiati alcuni mezzi e strumenti: dalla lavagna tradizionale alla LIM (Lavagna Interattiva Multimediale), dalla calcolatrice al tablet, dall'enciclopedia a Internet, dal registro cartaceo a quello elettronico. Anche alcuni strumenti del nostro percorso DSA hanno subito degli aggiornamenti e altri aspetti sono stati integrati. CheMate -Prove di valutazione delle abilità numeriche e di calcolo- E lo strumento che ha sostituito nell anno 2015 il vecchio test. La somministrazione, in cl. 2 e in cl.3, e la valutazione delle prove avviene in collaborazione con L.A.D.A (Laboratorio Assessment Disturbi di Apprendimento), Dipartimento di Psicologia, UNIBO, nelle figure delle Dott.sse S. Baraldi e F. Codeluppi. Prove Zero- Prove collettive di individuazione precoce delle difficoltà di lettura e scrittura per le cl.1 e 2 primaria- E lo strumento che dal 2015 abbiamo adottato in cl.2 nell area linguistica. Nell anno scolastico scol.2018/19, in collaborazione con l Università UNIBO, inizierà la sperimentazione del dettato di non-parole per la rilevazione delle abilità di transcodifica relative all apprendimento della letto-scrittura.

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