Uguaglianza di Genere & Empowerment delle Donne

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1 Uguaglianza di Genere & Empowerment delle Donne Aggregazione rappresentativa e negoziazione delle politiche per la Agency delle donne 1

2 La strategia italiana di gender mainstreaming in Palestina poggia sui principi di cooperazione allo sviluppo dell Italia, i quali sottolineano il nesso indissolubile tra uguaglianza di genere, empowerment delle donne ed efficacia dell aiuto. Negli ultimi 15 anni l Italia è stato il donatore più attivo nel settore trasversale uguaglianza di genere e empowerment delle donne, attraverso interventi di sviluppo e di emergenza volti a proteggere i diritti delle donne e a migliorare le loro opportunità economiche, sociali e culturali. L Italia e stato uno dei primi paesi donatori a sostenere il Ministero degli Affari delle Donne palestinese (MoWA), creato nel 2003, attraverso il Programma TAMKEEN, grazie al quale sono stati aperti, nel 2004, i primi 4 centri per l empowerment delle donne TAWASOL nei Governatorati di Nablus, Jenin, Betlemme, Hebron. Successivamente, grazie al programma WELOD, i centri TAWASOL sono stati aperti in ogni Governatorato della Cisgiordania. 2 3

3 Background I diritti delle donne in Palestina: alcuni dati I programmi TAMKEEN e WELOD sono stati sviluppati per sostenere le istituzioni palestinesi in particolare Ministero degli Affari delle Donne, Ministero degli Affari Sociali e Governatorati nella pianificazione ed attuazione delle politiche di partecipazione delle donne, sia nella sfera pubblica sia negli ambiti economico, sociale, culturale. L Italia è stata altresì pioniere nella promozione di programmi di contrasto alla violenza di genere, volti a sensibilizzare la popolazione, a costruire capacità, sviluppare servizi e promuovere politiche di prevenzione, di protezione e di reintegrazione delle donne vittime di violenza nella società. Il Centro Mehwar per la protezione e l empowerment delle donne e delle famiglie a Betlemme, che l Italia ha finanziato fin dalla sua concettualizzazione nel 2001, costituisce la prima esperienza di centro antiviolenza della regione mediorientale, unanimamente riconosciuta come buona pratica e riferimento per lo sviluppo delle normative dei servizi antiviolenza anche dalle Nazioni Unite. Grazie a questo impegno e al contributo delle expertise tecniche che da tempo operano su queste tematiche per la DGCS, il nostro Paese è da febbraio 2013 Lead Donor UE per le tematiche di genere in Palestina e coordina i paesi membri per la realizzazione del EU Plan of Action on Gender Equality and Women s Empowerment in Development (GAP) e il processo di avvio della programmazione congiunta in ambito UE. Garantire l ownership e la agency delle donne nello sviluppo locale L Italia opera in partenariato con il Ministero degli Affari delle Donne, il Ministero degli Affari Sociali, il Ministero della Salute, Il Ministero della Giustiza, il Ministero del Lavoro e i Governatorati per lo sviluppo di politiche e azioni in applicazione dei piani di sviluppo nazionali. Questo partenariato interistituzionale si arricchisce del contributo della società civile all esistenza dei centri per l Empowerment delle Donne TAWASOL, in via di istituzionalizzazione grazie ad un Decreto Legge sottoposto al Consiglio dei Ministri. Il sostegno diretto alle istituzioni locali attraverso interventi di supporto al bilancio e di formazione del personale di Ministeri e Governatorati garantisce l ownership dei processi di sviluppo avviati, mentre l attenzione rivolta alla società civile, coinvolta in campagne sui diritti delle donne e nell attuazione dei piani di sviluppo locali, contribuisce alla formazione di una società democratica e non discriminatoria, stimolando l interrelazione tra la società civile e le istituzioni. L analisi del contesto palestinese in termini di uguaglianza di genere e empowerment delle donne, deve tenere necessariamente conto, da un lato, dei fattori riconducibili alla reticenza, (esistente anche in altre società patriarcali) nel riconoscere adeguatamente l entità del contributo delle donne ai processi di sviluppo sociale, economico e politico e, dall altro, della peculiare situazione politica che caratterizza il paese. Le donne sono tra coloro che più fortemente subiscono questa situazione che comporta difficoltà di accesso al lavoro, ai mezzi economici e ai servizi sanitari, esposizione alla violenza e all insicurezza, mancanza di leggi adeguate e non discriminatorie. Mentre il gender gap nell educazione è del tutto colmato, le differenze di genere nella partecipazione alla vita lavorativa sono stridenti. Gli ostacoli all accesso delle donne al mondo del lavoro e alla partecipazione allo sviluppo economico rendono molto difficile il processo di empowerment economico delle donne. Secondo le più recenti statistiche, in Cisgiordania, su una forza lavoro totale del 43,6%, la partecipazione femminile si ferma al 20,1% contro il 71,9% della partecipazione maschile. Su un tasso totale di disoccupazione del 26,2%, il 36,5% riguarda le donne e il 23,3% gli uomini. Questi dati sono ancora più preoccupanti nella Striscia di Gaza, dove, su una forza lavoro del 40,1%, l occupazione femminile arriva solo al 14,7%, verso quella maschile del 65% (PCBS, On the Eve of the International Population Day, 2014). Oltre alle statistiche è importante segnalare che in Palestina la divisione sessuata del lavoro è ancora fortemente prevalente, così come il fenomeno del lavoro informale, non protetto e sottopagato, che colpisce particolarmente le donne. In Palestina le donne rischiano spesso la loro incolumità fisica e psicologica. Le statistiche del PCBS del 2012 evidenziano che in Cisgiordania il 29,9% delle donne sposate, il 19,5% delle donne non sposate e il 45,8% dei bambini e delle bambine di età compresa tra 12 e i 17 anni, sono state esposte a violenza all interno delle mura domestiche. Nella Striscia di Gaza il fenomeno è ancora più grave: si stima che oltre il 51% delle donne sposate subiscano violenza intrafamiliare. In questo contesto sono certamente da apprezzare gli importanti passi effettuati dall Autorità Palestinese per assicurare un maggior rispetto dei diritti delle donne ed il loro empowerment: nel 2011 il MoWA ha prodotto la Cross- Sectoral National Gender Strategy , successivamente aggiornata per gli anni , e la National Strategy to Combat Violence against Women , la prima di questo tipo nella regione mediorientale. L adesione della Palestina, ad Aprile 2014, ad importanti trattati e convenzioni internazionali, tra cui la CEDAW, rappresenta una precisa volontà politica di intraprendere azioni concrete e legislative per assicurare il rispetto dei diritti umani e dei diritti delle donne. 4 5

4 Programma WELOD Women s Empowerment and Local Development La Carta per l Eliminazione della Violenza contro le Donne WELOD 1 WELOD 2 Paese Palestina Paese Palestina Importo totale Obiettivi del Millennio O1-T1b O3-T3a Partners Ministero degli Affari delle Donne (MoWA) Ministero degli Affari Sociali (MoSA) 11 Governatorati della Cisgiordania 200 Organizzazioni della società civile Obiettivo Generale Contribuire alla lotta alla povertà e allo sviluppo sostenibile in Palestina attraverso l empowerment delle donne. Obiettivo Specifico Rafforzamento del ruolo del governo e delle organizzazioni della società civile palestinese nella promozione dell empowerment delle donne a livello locale attraverso l ottimizzazione del funzionamento dei centri locali di donne. Beneficiari/e diretti/e Donne che usufruiscono dei Centri TAWASOL (circa 1.100); Staff del MoWA (circa 12 persone); Organizzazioni di donne palestinesi e della società civile che operano in favore dell empowerment delle donne (circa persone). Il programma WELOD è stato impostato, a partire da settembre 2008, intorno alla necessità di creare spazi, tempi ed opportunità di partecipazione per le donne nella vita pubblica sulla base dell esperienza avviata con la costituzione di 4 centri centri di empowerment delle donne, denominati TAWASOL, nel precedente programma TAMKEEN. I centri TAWASOL sono stati inclusi nel Piano di Riforma e Sviluppo palestinese e, attraverso il Programma WELOD I fase, sono stati portati a 11, uno per ogni Governatorato della Cisgiordania. Avviato nel febbraio 2010, il programma ha rafforzato il ruolo dell Autorità Palestinese e delle organizzazioni della società civile nel mainstreaming delle politiche di genere e nell attuazione di piani di sviluppo condivisi, finalizzati all empowerment economico, sociale e culturale delle donne palestinesi e alla protezione dei loro diritti. Il programma ha attuato un vasto intervento formativo in genere e sviluppo, creazione di piccole e medie imprese, lobby e comunicazione, produzione cinematografica, giornalismo sociale e tecniche audiovisive per la comunicazione e l informazione. Il programma si è concluso nel Importo totale Obiettivi del Millennio O1-T1b O3-T3a Partners Ministero degli Affari delle Donne (MoWA) 11 Governatorati della Cosgiordania 230 Organizzazioni della società civile Obiettivo Generale Contribuire al capacity building delle istituzioni palestinesi, finalizzata allo sviluppo socio-economico della popolazione in una prospettiva di eguaglianza di genere e di promozione dei diritti umani. Obiettivo Specifico Rafforzamento dei centri di empowerment delle donne (TAWASOL) costituiti negli 11 Governatorati della Cisgiordania, finalizzato all empowerment economico delle donne e alla lotta alla violenza di genere. Beneficiari/e diretti/e Staff del MoWA, in particolare le/i dirigenti responsabili dei seguenti dipartimenti che collaborano con i TAWASOL; Donne che hanno usufruito degli 11 TAWASOL (circa 200 rappresentanti di altrettante organizzazioni e circa 30 rappresentanti delle istituzioni locali); 11 coordinatrici dei TAWASOL e le loro assistenti esecutive; Organizzazioni di donne palestinesi (circa persone). Il programma WELOD 2, avviato a febbraio 2013, sostiene il MoWA e i Governatorati della Cisgiordania nel rafforzamento istituzionale degli 11 centri TAWASOL. In linea con le strategie nazionali, l iniziativa promuove l empowerment socio-economico delle donne e il miglioramento dei servizi antiviolenza. Partendo dai risultati ottenuti nella prima fase, essa si concentra sulla creazione di punti di orientamento al lavoro e ai servizi di lotta alla violenza di genere e sulla promozione della reintegrazione delle donne vittime di violenza nella società. Il MoWA e gli 11 Governatorati della Cisgiordania sono le controparti istituzionali a cui sono rivolte le attività di institution building, di gender budget, gender audit e gender accountability, mentre le oltre 230 organizzazioni di donne e istituzioni locali parte dei centri TAWASOL sono beneficiarie delle attività dei servizi di orientamento al lavoro e ai servizi antiviolenza. La Carta per l Eliminazione della Violenza contro le Donne è un documento unico nel suo genere in Palestina. Rappresenta l impegno ufficiale degli 11 Governatorati della Cisgiordania nella lotta alla violenza contro le donne. La Carta mette in risalto i reali bisogni e richieste delle donne e degli uomini palestinesi nella lotta alla violenza basata su discriminazioni di genere che, nel 2014, ha causato 28 femminicidi. La Carta è costituita da 10 punti, che sono il risultato di workshop realizzati nei centri TAWASOL, nel corso del programma WELOD 2, con la partecipazione di oltre 200 organizzazioni della società civile, in particolare organizzazioni di donne ed istituzioni pubbliche locali e centrali. 7

5 Programma WELOD Women s Empowerment and Local Development WELOD 3 Paese Palestina Importo totale di cui: supporto al bilancio fondo in loco Obiettivi del Millennio O1-T1b O3-T3a Partners Ministero degli Affari delle Donne (MoWA) Ministero degli Affari Sociali (MoSA) Governatorati della Cisgiordania Organizzazioni della società civile Obiettivo Generale Accrescere le opportunità di sviluppo socio-economico delle donne palestinesi e contribuire all applicazione degli strumenti internazionali per la difesa dei loro diritti. Obiettivi Specifici Rafforzare le capacità di gender mainstreaming e di contrasto alla violenza di genere del MoWA, dei Governatorati e del MoSA; Potenziare il processo di empowerment economico, politico, sociale e culturale delle donne palestinesi e, insieme, contrastare la violenza di genere favorendo la reintegrazione nella società delle donne che hanno subito violenza; Coordinare il settore trasversale Uguaglianza di genere ed empowerment delle donne in qualità di Lead Donor europeo. Beneficiari/e diretti/e Circa 400 donne che usufruiscono dei servizi messi loro a disposizione dagli 11 TAWASOL e dai servizi antiviolenza, incluse le attività di empowerment socio-economico e di lotta alla violenza contro le donne; Circa 20 bambini/e che usufruiscono dei servizi messi loro a disposizione dai servizi antiviolenza; Almeno 200 organizzazioni di donne palestinesi e altre organizzazioni della società civile che operano in favore delle donne; Almeno 30 istituzioni locali membri dei TAWASOL. Controparti locali MoWA - Staff del MoWA (dirigenti dipartimenti Politiche e pianificazione; Formazione; Ricorsi). Governatorati - 11 Direttrici dei Centri TAWASOL/Direttrici Dipartimenti Donne e Infanzia ; - 11 Governatori; - 11 Rappresentanti dei futuri Comitati di Reintegrazione dei Centri TAWASOL; - 11 Direttori/trici e/o personale tecnico dei Dipartimenti legali dei Governatorati. MoSA - 11 Responsabili del dipartimenti Donne e Infanzia delle Direzioni locali del MoSA; - Operatori/trici sociali delle Direzioni locali del MoSA; - Operatori/trici specializzati/e che usufruiscono della formazione sia a livello universitario sia a livello di strutture pubbliche. Il programma WELOD 3 è stato formulato sulla base delle richieste delle controparti locali e delle indicazioni dell "EU Plan of Action on Gender Equality and Women's Empowerment in Development " (GAP), in particolare gli obiettivi specifici 7 (empowerment economico delle donne) e 8 (lotta alla violenza di genere). Il programma opera mediante lo strumento di supporto al bilancio del Ministero degli Affari delle Donne (MoWA) e del Ministero degli Affari Sociali (MoSA), accanto ad attività in gestione diretta. In un ottica di ownership e di institution building, il programma prevede lo sviluppo di competenze specifiche all interno del MoWA finalizzate al gender mainstreaming in tutte le istituzioni e alla pianificazione, analisi, monitoraggio e valutazione di genere dei Piani nazionali nei vari settori di intervento. Il meccanismo si sta perfezionando con una formazione specifica alle Gender Unit di tutti i Ministeri palestinesi sul processo di armonizzazione con la CEDAW e sulla gestione dell'aiuto pubblico allo sviluppo nel quadro della Struttura di Coordinamento degli Aiuti (LACS). Il programma prevede altresì attività specifiche volte al sostegno dei servizi antiviolenza, sia gestiti dal MoSA (Centro Mehwar di Betlemme) sia dalla società civile (Centro Family Defense Society-Nablus) e la creazione, presso il MoWA, del primo Osservatorio nazionale sulle donne in difficoltà, la violenza di genere e lo stalking. L iniziativa si pone inoltre in sinergia con altri programmi inclusi nella programmazione triennale della Cooperazione italiana allo sviluppo in Palestina: Start up Palestine - Strumenti finanziari e assistenza tecnica per promuovere l occupazione e la generazione di reddito, per il settore sviluppo economico, e POSIT - Potenziamento del sistema di cure primarie nei Territori Palestinesi, per il settore salute. L iniziativa è inoltre finalizzata alla realizzazione delle attività di Lead Donor europeo dell Italia nel settore Gender Equality and Women s Empowerment (GEWE). 8 9

6 I centri di empowerment delle donne TAWASOL Il Centro MEHWAR La metodologia partecipativa del programma WELOD si inserisce in una strategia più ampia di coordinamento ed armonizzazione delle iniziative di cooperazione fra i diversi attori attraverso attività di sostegno alla valorizzazione dei saperi delle donne e all acquisizione di nuove conoscenze e competenze. I Centri di Empowerment delle donne/tawasol costituiscono l asse intorno al quale ruotano le diverse attività volte particolarmente alla partecipazione politica, alla creazione di impiego e di impresa e alla lotta alla violenza di genere. I centri di empowerment delle donne TAWASOL si sono affermati come una struttura di governance inclusiva basata sulla relazione e il confronto tra oltre 250 donne leader della società civile (organizzazioni, associazioni, cooperative) e le istituzioni (Ministeri, Governatorati, Municipalità, servizi locali) e finalizzata al fare rete, scambiare informazioni, analizzare le questioni legate allo sviluppo e all empowerment delle donne, proporre pratiche e negoziare soluzioni, informare le politiche, condurre formazione e campagne di sensibilizzazione sui diritti delle donne. La presenza, così come riconosciuto dale controparti locali, dei centri TAWASOL all interno di strutture governative, garantisce che le istanze delle donne vengano portate all attenzione delle istituzioni ed inserite nell agenda politica nazionale, che prevede al suo interno, una Strategia di genere transettoriale e una Strategia nazionale di lotta alla violenza. Definiti nella Strategia Intersettoriale di Genere palestinese come meccanismo di gender mainstreaming nazionale, i centri TAWASOL, sono precursori delle raccomandazioni europee sul networking tra le istituzioni e la società civile per lo sviluppo territoriale. I centri TAWASOL sono coordinati dalle 11 direttrici dei Dipartimenti per le donne e i bambini presso gli 11 Governatorati della Cisgiordania, in partenariato con il MoWA e hanno beneficiato di un vasto programma formativo che, a partire dal 2011, è stato realizzato con la collaborazione di Università e Centri di ricerca, ONG e Ministeri. Riflettendo i due principali assi del programma, empowerment economico delle donne e lotta alla violenza di genere, la formazione è stata finalizzata alla creazione di professionalità per l impiego e allo sviluppo di competenze per la creazione di piccola e media impresa e, parallelamente, all inclusione, sociale e lavorativa di donne che hanno subito violenza. I TAWASOL si stanno dotando di Comitati tematici per affrontare le numerose questioni legate all'accesso delle donne alla terra e alle risorse agricole e le problematiche che limitano la partecipazione delle donne palestinesi all'economia agricola e che le relegano nei ruoli tradizionali della manodopera, piuttosto che al centro della filiera produttiva, con poche eccezioni. Nel 2014 il MoWA ha proposto un Decreto Legge al Consiglio dei Ministri per l istituzionalizzazione dei centri TAWASOL che sono stati inclusi come dipartimento specifico nell'organigramma del Ministero. 10 L'Italia ha sostenuto la costruzione e l attivazione del Centro Mehwar per la protezione e l empowerment delle donne e delle famiglie a Betlemme fin dalla sua concettualizzazione, nel 2001, con un contributo ad oggi di oltre 5 milioni di Euro. Questo generoso finanziamento è stato veicolato prima attraverso la Banca Mondiale e poi attraverso UNIFEM/UN Women fino al dicembre del Il centro Mehwar è ulteriormente sostenuto mediante il programma WELOD 3 a partire da settembre Il Mehwar è il primo centro palestinese che fornisce una serie di servizi integrati di risposta alla violenza domestica e di genere. Il Mehwar è uno spazio aperto, non solo alle donne vittime di violenza, ma anche alla comunità locale, perché risponde al principio secondo cui la violenza domestica e di genere non deve rimanere segreta, ma deve essere affrontata con la responsabilità delle parti sociali e politiche, nonché della comunità. Il Mehwar possiede servizi aperti anche alla comunità locale, come un asilo e una palestra, quest ultima recentemente rinnovata grazie al contributo della Cooperazione Italiana. Il Mehwar, frutto di un incontro e scambio di competenze e saperi delle organizzazioni di donne locali e della rete italiana delle organizzazioni di donne, in particolare l associazione Differenza Donna, ha ricevuto sin dall inizio il supporto dei partner internazionali e dell Autorità palestinese, che oggi, attraverso il Ministero degli Affari Sociali ne sostiene i costi di gestione e del personale. Basandosi sull approccio olistico che lo contraddistingue, il centro si sta dotando di strumenti per favorire la formazione professionale delle donne ospiti e la loro reintegrazione nella società. In risposta a tale esigenza la Cooperazione Italiana ha finanziato l apertura di un salone di bellezza all interno del centro, dove le ospiti potranno ricevere la formazione necessaria e che potrà in futuro essere aperto anche all uso della comunità locale. Si sta inoltre realizzando, mediante il programma WELOD 3, una formazione teorico-pratica sulla produzione teatrale finalizzata allo sbocco lavorativo, che avrà come beneficiarie le donne ospiti del centro Mehwar e del centro antiviolenza di Nablus. 11

7 L ITALIA LEAD DONOR IN PALESTINA Uguaglianza di genere e empowerment delle donne GENDER MAINSTREAMING Dal febbraio 2013 l Italia ha assunto il ruolo di Lead Donor Europeo per l uguaglianza di genere e l empowerment delle donne in Palestina e come tale partecipa al Social Protection Working Group del Local Aid Coordination Secretariat (LACS) per l efficacia dell aiuto e il coordinamento tra i donatori. In linea con l EU Plan of Action on Gender Equality and Women's Empowerment in Development (GAP) l Italia coordina il Gender Technical Working Group (GTWG) finalizzato sia all armonizzazione degli interventi sia alla predisposizione di una pianificazione congiunta europea. Il GTWG si riunisce su base trimestrale ed è una piattaforma di scambio di informazioni, definizione di approcci e strategie e di elaborazione della pianificazione congiunta europea settoriale. In questo quadro, l Italia ha contribuito all elaborazione della EU Local Development Strategy con un ottica di genere, ha coordinato la redazione della EU Crosscutting Strategy Fiche - Gender Equality and Women's Empowerment (Gender Fiche) basata sulla divisione settoriale del lavoro in ambito UE e del rapporto annuale locale sullo stato di avanzamento del GAP Ai fini della programmazione congiunta europea, l Italia ha coordinato un esercizio di mappatura degli interventi dei donatori europei che integra la Gender Fiche insieme ad un Piano Operativo sviluppato per gli obiettivi del GAP n. 7 (con un particolare riferimento all empowerment economico delle donne) e n. 8 (sulla violenza di genere). Nell ambito del GTWG, l Italia organizza: incontri sull empowerment economico delle donne; incontri sull accesso delle donne alla giustizia (processo di revisione del draft di Legge sulla protezione della famiglia dalla violenza); incontri su violenza di genere. La programmazione triennale in Palestina costituisce una buona pratica di gender mainstreaming intersettoriale dove sono ben evidenti le sinergie tra il programma WELOD e gli altri interventi, in particolare POSIT e START UP Palestine, rispettivamente per i settori salute (in cui l Italia è Lead Donor UE) e sviluppo economico. Ulteriori strategie di gender mainstreaming sono state sviluppate con i programmi GIUSTIZIA-DIRITTI UMANI ed EMERGENZA. Gli interventi sono volti a: Programma Giustizia-Diritti Umani: favorire l introduzione dei principi internazionali dei diritti umani e della CEDAW all interno delle leggi locali (in particolare la Law for the protection of families from violence); Programma START-UP Palestine: accrescere l accesso delle donne alle piccole e medie imprese; Programma POSIT: assicurare l accesso delle donne ai servizi territoriali per la salute riproduttiva e di contrasto alla violenza; Programma EMERGENZA: assicurare il rafforzamento dei servizi psicosociali a favore delle donne vittime del conflitto a Gaza

8 Oltre 7500 donne sono dirette beneficiarie delle iniziative di gender mainstreaming della Cooperazione Italiana in Palestina Get out of vio lence is pos sible. She made it! Her story is our story Let's make it a successfu l story. Take on your We can help 121 c We 14 an he ou lp y. Th ot eh line L CALWomen an hi dc ldre for thority rs n you. responsibilit The hotline CALL 121 for Women y. and Childre Palestinian National Authority Ministry of Social Affairs n Palestinian National Ministry of Women Authority s Affairs rity Autho rs nal fai Natio en s Af tinian Wom Pales try of Minis Au nal Natio l Affai tinian of Socia Pales nistry Mi 15

9 Per saperne di più Consolato Generale d'italia Unita' Tecnica Locale - Gerusalemme Mujeer Eddin Street 2 - Sheikh Jarrah Telefono:

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