Valutazione dell impatto del settore della pesca sull ecosistema marino: indicatori ecosistemici (sezione V)

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1 CCoonnssi iggl lioo Naazzi ioonnaal lee ddeel llee RRi icceerrcchhee ISMAR - Istituto di Scienze Marine U.O.S. di Ancona Largo Fiera della Pesca, Ancona, Italy Tel Fax segreteria@an.ismar.cnr.it C.F P.IVA Reg. Ce. N 199/2008; N 665/2008 Programma Nazionale Valutazione dell impatto del settore della pesca sull ecosistema marino: indicatori ecosistemici (sezione V) Sub area Geografica (GSA) 17 Alto e medio Adriatico 2013 Rapporto finale Ancona, 2014 Responsabile scientifico del programma: Alberto Santojanni Collaboratori scientifici: Michela Martinelli Chiara Manfredi Corrado Piccinetti Andrea De Felice Iole Leonori Per una corretta citazione bibliografica : Santojanni A., Martinelli M., Manfredi C., Piccinetti C., De Felice A., Leonori I Valutazione dell impatto del settore pesca sull ecosistema marino: indicatori ecosistemici (sezione V) Programma Nazionale di Raccolta Dati Alieutici Anno CNR ISMAR, Italia. 31 pp. La proprietà dei risultati è della Direzione Generale Pesca Marittima (Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, Roma, che si riserva il diritto di utilizzare, elaborare e diffondere i dati. Qualunque diffusione dei dati non autorizzata specificatamente sarà perseguita a termini di legge

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3 Valutazione dell impatto del settore della pesca sull ecosistema marino: indicatori eco sistemici (sezione V) Sub area Geografica (GSA) 17 Alto e medio Adriatico Anno INTRODUZIONE MATERIALI E METODI RISULTATI Risultati ottenuti dalle serie storiche MEDITS Risultati ottenuti dalle serie storiche MEDIAS Risultati ottenuti dai campionamenti biologici COMMENTO SUI PRINCIPALI RISULTATI OTTENUTI BIBLIOGRAFIA

4 1. INTRODUZIONE Il Programma Nazionale per l effettuazione della Raccolta Dati nel settore della pesca prevede la stima di cinque indicatori di stato delle risorse oggetto di pesca, in accordo con quanto riportato nell appendice XIII della Decisione della Commissione del 6 novembre I criteri per la loro selezione ai fini della valutazione a livello di comunità dell impatto dovuto alla pesca sono la loro facilità di calcolo ed attendibilità (alta precisione). La seguente tabella riporta la lista degli indicatori previsti. Tabella 1 Lista degli indicatori previsti dal Programma Nazionale Indicatore Descrizione Conservation status of fish species Indicator of biodiversity to be used for 1) synthesizing, assessing and reporting trends in the biodiversity of vulnerable fish species. Proportion of large fish Indicator for the proportion of large fish by weight 2) in the assemblage, reflecting the size structure and life history composition of the fish community. 3) Mean maximum length of fishes Indicator for the life history composition of the fish community. 4) Size at maturation of exploited fish species Indicator of the potential genetic effects on a population. 8) Discarding rates of commercially exploited species Indicator of the rate of discarding of commercially exploited species in relation to landings. Il Programma Nazionale prevede che per la stima dei primi quattro indicatori vengano utilizzati i dati raccolti sia nel corso delle campagne scientifiche MEDITS che di quelle MEDIAS. Secondo il Programma Nazionale, l indicatore relativo allo scarto viene invece stimato analizzando le informazioni raccolte nel corso degli imbarchi previsti a bordo di imbarcazioni da pesca professionali per il campionamento dei dati biologici nell ambito della Raccolta Dati. Per quanto riguarda la campagna di ricerca MEDITS, nel 2012, in accordo con la decisione presa all interno del MEDITS Working Group, ci sono state delle modifiche al protocollo della campagna che riguardano principalmente l elenco delle specie bersaglio e i parametri biologici raccolti (MEDITS Handbook, 2012). A seguito di queste modifiche, dal 2012 i dati di maturità per individuo sono rilevati solo per poche specie (nasello, triglia di fango e di scoglio, totano, calamaro e tutti gli elasmobranchi); di conseguenza l indicatore 4 taglia di maturità è stato calcolato solo per queste specie. 4

5 Per quanto riguarda la campagna di ricerca MEDIAS, nel corso del meeting del MEDIAS Steering Committee avvenuto ad Ancona il marzo 2011 (MEDIAS, 2011), è stato preso in esame dalla comunità scientifica internazionale il problema della formulazione di indicatori ecosistemici appropriati alla natura del dato ottenuto attraverso le campagne scientifiche di survey acustico. Poiché le diverse unità operative che effettuano le campagne MEDIAS si trovano a dover affrontare le stesse problematiche riguardo alla formulazione di indicatori ecosistemici rispondenti alle finalità della Data Collection Regulation e dei conseguenti Programmi Nazionali di ciascun paese membro, è stata riservata una sessione specifica del meeting per discutere di questa tematica. Nell ambito dei successivi incontri annuali del MEDIAS Steering Committee, è continuata la discussione in merito agli indicatori proposti dalla Comunità Europea (MEDIAS, 2012) per valutare se e quali di questi si potessero ottenere sulla base di dati da survey acustico su specie pelagiche. La discussione su questo tema si è arricchita con il confronto con ricercatori che utilizzano la stessa metodologia in Atlantico nell ambito del meeting ICES WGACEGG svoltosi a Fuengirola nel novembre 2012 (ICES, 2012). In base alle decisioni scaturite da tali incontri, facendo riferimento agli indicatori riportati in Tabella 2, è possibile fornire gli indicatori 1.1 e 3. 5

6 2. MATERIALI E METODI Gli indicatori 1.1 abbondanza totale in numero e peso per le principali categorie faunistiche, 1.2 indice di diversità, 2 proporzione di pesci grandi, 3 lunghezza massima media dei pesci, 4 taglia di maturità, sono stati calcolati utilizzando i dati raccolti nel corso delle campagne MEDITS effettuate nella GSA 17 Alto e medio Adriatico. I dati riguardano la serie storica dal 2002, anno in cui è partito il Programma Nazionale, al 2013 compreso. Il campionamento è stato effettuato nelle acque nazionali italiane, croate e slovene e nelle acque internazionali, nell intervallo batimetrico compreso tra 10 e 500 m di profondità. Per quanto concerne gli indicatori 1 4, tutte le elaborazioni dei dati raccolti con le campagne MEDITS sono state condotte utilizzando le routine del software R SUFI, (Rochet et al., 2004; e il software ATrIS (Gramolini et al., 2005). Le espressioni analitiche per il calcolo degli indicatori sono riportate in Tabella 2. Eventuali trend significativi sono stati identificati applicando il Test non parametrico di Spearman. La campagna scientifica MEDIAS per la valutazione dell abbondanza e della distribuzione spaziale dei piccoli pelagici è stata inserita nel Programma Nazionale per la prima volta nel La serie storica utilizzata per il calcolo degli indicatori 1.1 e 3 è quella relativa al versante occidentale della GSA 17 dal 2009 al L indicatore relativo allo scarto è stato stimato analizzando le informazioni raccolte nel 2013 nel corso degli imbarchi previsti a bordo di imbarcazioni da pesca professionali per il campionamento dei dati biologici nell ambito del Programma Nazionale. Indicatore 1 Conservation status of fish species Indicator of biodiversity to be used for synthesizing, assessing and reporting trends in the biodiversity of vulnerable fish species. Dati utilizzati. Serie storiche degli indici di abbondanza delle campagne scientifiche MEDITS e MEDIAS. Formulazione dell indicatore. Per quanto riguarda i dati MEDITS, per la stima dell abbondanza totale in numero e peso (indicatore 1.1) è stata utilizzata la routine di AtrIS. Questo indicatore è stato calcolato come indice di abbondanza in numero e peso per le principali categorie faunistiche (pesci ossei, selaci, cefalopodi, crostacei decapodi e stomatopodi) e per il totale della comunità. L indice di diversità Δ 6

7 (Hurlbert, 1971) (indicatore 1.2), usato come misura di biodiversità ed interpretabile come la probabilità che due individui presi casualmente da una comunità appartengano a specie diverse, è stato calcolato utilizzando la routine di R SUFI. Per quanto riguarda l utilizzo di dati raccolti nel corso delle campagne MEDIAS vanno fatte le seguenti puntualizzazioni: 1) Per l indicatore 1.1 vengono fornite le stime di abbondanza e biomassa dei piccoli pelagici in totale dell area (principalmente Engraulis encrasicolus, Sardina pilchardus, Sprattus sprattus) valutate mediante metodologia acustica e non secondo la formula riportata in Tabella 2. 2) L indicatore 1.2 non è applicabile visto il numero limitato di specie di cui viene effettuata la stima dell abbondanza. Reazione attesa all impatto della pesca. L effetto atteso della pesca sugli indicatori 1.1. e 1.2. è di diminuzione all aumentare della pressione di pesca. Indicatore 2 Proportion of large fish Indicator for the proportion of large fish by weight in the assemblage, reflecting the size structure and life history composition of the fish community. Dati utilizzati. Serie storiche degli indici di abbondanza e delle taglie delle campagne scientifiche MEDITS. Formulazione dell indicatore. Frazione di pesci di grandi È stato utilizzato l indicatore Plarge stimato tramite la routine di R SUFI che fornisce la proporzione di individui al di sopra di una certa taglia considerata come soglia. Sono state testate 4 diverse soglie (15, 20, 25 e 30 cm), in accordo con Rochet et al. (2004). Reazione attesa all impatto della pesca. L effetto atteso della pesca sull indicatore 2 è di diminuzione all aumentare della pressione di pesca. Si noti che per questo indicatore non sono stati utilizzati dati dalle campagne scientifiche MEDIAS, poiché non avrebbe senso per un survey scientifico che ha per target i piccoli pelagici, dato l intervallo di taglie degli organismi oggetto di studio. 7

8 Indicatore 3 Mean maximum length of fishes Indicator for the life history composition of the fish community. Dati utilizzati. Serie storiche degli indici di abbondanza e delle taglie delle campagne scientifiche MEDITS e MEDIAS. Formulazione dell indicatore. Lunghezza media al 95 percentile Per quanto riguarda i dati raccolti nelle campagne MEDITS, per il calcolo di questo indicatore è stata utilizzata la routine di R SUFI che per ogni specie misurata stima la lunghezza corrispondente al 95 percentile (l 0.95 ). La lunghezza media massima della comunità, stimata come la media delle l 0.95 delle specie misurate con continuità temporale nell intera serie storica, è considerata espressione della lunghezza media dei pesci più grandi nella comunità (Shin et al., 2005). Per quanto concerne i dati derivati dalle campagne MEDIAS questo indicatore è stato calcolato secondo le modalità riportate in Tabella 2. Reazione attesa all impatto della pesca. L effetto atteso della pesca sull indicatore 3 è di diminuzione all aumentare della pressione di pesca. Indicatore 4 Size at maturation of exploited fish species Indicator of the potential genetic effects on a population. Dati utilizzati. Serie storiche degli indici di abbondanza, delle taglie e dei dati di maturità delle campagne scientifiche MEDITS. Formulazione dell indicatore. Lunghezza di maturità al 50% Tale parametro di popolazione è stato calcolato mediante la routine di R SUFI che stima la taglia alla quale il 50% della popolazione è matura (L 50 ). 8

9 Si noti che per quanto riguarda i campioni raccolti durante le campagne MEDIAS questo indicatore non è calcolabile poiché il periodo di campionamento non è idoneo per la sardina, e inoltre i campioni vengono congelati e quindi il calcolo di questo parametro potrebbe risultare falsato. Reazione all impatto della pesca. L effetto atteso della pesca sull indicatore 4 è di diminuzione all aumentare della pressione di pesca. Indicatore 8 Discarding rates of commercially exploited species Indicator of the rate of discarding of commercially exploited species in relation to landings. I campionamenti biologici da effettuare nell ambito del Programma Nazionale prevedono un campionamento con imbarchi a bordo delle imbarcazioni che effettuano la pesca professionale. Nel corso di tali campionamenti devono essere stimate anche le quantità scartate delle specie bersaglio. Questo indicatore permette di valutare se il prelievo operato dall attività di pesca è effettuato in maniera ottimale, integrando le informazioni ricavate dall applicazione degli altri indicatori. Dati utilizzati. Indici di abbondanza in peso per bordata dello sbarcato commerciale e dello scarto per specie bersaglio (SIBM, 2005). Formulazione dell indicatore. Il tasso di scarto sullo sbarcato è stato calcolato per specie bersaglio e per métier, espresso come ratio estimator e varianza corrispondente (Cochran, 1977). Tale tasso è stato calcolato per trimestre ed annualmente. Reazione attesa all impatto della pesca. L elevato tasso di scarto delle specie commerciali è considerato un indicatore di carenze nell armonizzazione fra attrezzi e taglie minime, di pesca effettuata in zone in cui si concentrano i giovanili, oppure di una pesca poco selettiva rispetto alle richieste del mercato. 9

10 Tabella 2 Lista degli indicatori ecosistemici adottati, dati necessari per la stima ed espressioni analitiche per il calcolo. Indicatore Dati di input Stimatore 1.1.) Abbondanza totale in numero (N) e peso (B) Cattura in N e B per cala k per strato j y k,j Area strascicata a k,j Area dello strato A j Y Var j Y i, j j A n j k 1 j j Y j A n 1 j 2 n k 1 n j n j i y i a ikj y k, j i, kj k 1 n a k, j j k 1 n j k 1 n i a y k, j i,, 2 1.2) Diversità Δ N i 2 n N N i 1 N 1 i1 N n n 2 2Ni 2Ni Var Var Ni 2 3 i N i N 2) Proporzione di pesci P large più grandi di una soglia determinata l big y l (t) catture per l y (t) cattura totale (specie misurate) soglia di lunghezza lbig p large Var t yl ( t) y( t) p large llbig p large 1 p y t large 3) Lunghezza media della comunità al 95 percentile (l 0.95 ) lunghezza al 95 percentile per specie L q, i S numero di specie misurate nel survey in esame. Sono considerate le specie misurate con continuità temporale nell intera serie storica. l S L q q, i i1 Var S l S Var q L q, i i1 4) Lunghezza a cui il 50% della popolazione i è matura nell anno t (L 50 ) N i m, ( t) 1) Stima della probabilità di essere maturo p l in funzione della lunghezza corporea l p 1 pl, t l, t nell anno t: p log a b l l, t t t 2) Stima di L50 come: L at b t 10

11 8) Tassi di scarto delle specie commerciali Scarto (D) e sbarcato (L) in peso per bordata j, barca k, metier m e per specie i; n= numero di barche campionate e N=numero di barche totale per metier. Il tasso di scarto medio (R) viene calcolato come: Rˆ n k 1 n Lk k 1 D La varianza come: Var k f Rˆ 1 2 s Rˆ 2 2 s 2Rˆ s 2 D L nl con f =n/n; S 2 D= varianza campionaria degli scarti; S 2 L= varianza campionaria degli sbarcati e S DL = covarianza campionaria. DL 11

12 3. RISULTATI 3.1 Risultati ottenuti dalle serie storiche MEDITS Indicatore 1 Stato di conservazione delle specie Indicatore di biodiversità da utilizzare per sintetizzare e valutare gli andamenti della biodiversità delle comunità demersali vulnerabili. 1.1) Abbondanza totale in numero e peso. Le quattro categorie faunistiche considerate (Pesci ossei, Selaci, Cefalopodi e Crostacei) evidenziano scale di abbondanza estremamente diverse sia in termini di densità che di biomassa (Fig. 1.A e 1.B). Gli indici di abbondanza calcolati per il totale delle catture seguono lo stesso trend dei Teleostei, che costituiscono in tutti gli anni la frazione preponderante delle catture (in media l 80% in peso). Dopo il picco di abbondanza in numero e peso del 2012, dovuto all elevata cattura di piccoli pelagici (Piccinetti e Manfredi, 2013), i Pesci ossei evidenziano un calo nel 2013 facendo comunque registrare valori elevati, superiori alla media del periodo considerato. In generale l andamento temporale degli indici di abbondanza sia in numero che in peso per le altre categorie faunistiche mostra valori tendenzialmente in diminuzione nel corso del periodo considerato. Il test di Spearman (Tab. 3.A) applicato agli indici di densità ha evidenziato trend statisticamente significativi in diminuzione per i Cefalopodi ed i Crostacei. I Cefalopodi, passano da un massimo di 2566 N/km 2 (2002) ad un minimo di 628 N/km 2 (2012); nel 2013 si osserva la ripresa delle catture di cefalopodi (1152 N/km 2 ); i Crostacei, dal valore massimo del 2003 di 828 N/km 2 passano a 152 N/km 2 nel I Selaci oscillano attorno ad un valore medio di 128 N/km 2. Considerando gli indici di biomassa, il test di Spearman ha evidenziato trend significativi (in diminuzione) nel periodo esaminato solo per il gruppo dei Crostacei (Tab. 3.B), le cui catture totali toccano il minimo storico nel 2012; anche nel 2013 i valori rimangono molto bassi (1.90 kg/km 2 ). Entrambi gli indici di biomassa dei Cefalopodi e dei Selaci, dopo il valore minimo registrato nel 2011, evidenziano una ripresa negli ultimi due anni. Tabella 3.A Rho di Spearman calcolato per gli indici di densità dei gruppi Teleostei, Selaci, Cefalopodi, Crostacei e Totale, dal 2002 al In grassetto i valori significativi (alfa 0.05). Dati MEDITS. Surveys Teleostei Selaci Cefalopodi Crostacei Totale specie MEDITS ( )

13 Tabella 3.B Rho di Spearman calcolato per gli indici di biomassa dei gruppi Teleostei, Selaci, Cefalopodi, Crostacei e Totale, dal 2002 al In grassetto i valori significativi (alfa 0.05). Dati MEDITS. Surveys Teleostei Selaci Cefalopodi Crostacei Totale specie MEDITS ( ) Figura 1.A Indici di densità e relativa deviazione standard per i gruppi Teleostei, Selaci, Cefalopodi, Crostacei, Totale catture, dal 2002 al Dati MEDITS. 13

14 Figura 1.B Indici di biomassa e relativa deviazione standard per i gruppi Teleostei, Selaci, Cefalopodi, Crostacei, Totale catture, dal 2002 al Dati MEDITS. 14

15 1.2) Indice di diversità Δ. L indice di diversità Δ non ha mostrato variazioni statisticamente significative nel periodo considerato (Tab. 4), con oscillazione dei valori un po più ampia nei primi anni e valori piuttosto costanti dal I valori dell indice sono risultati sempre molto elevati (Δ medio = 0.85±0.08) confermando la natura multi specifica delle catture nell area di studio (Fig. 2). Tabella 4 Rho di Spearman calcolato per l indice di diversità Δ dal 2002 al Dati MEDITS. Surveys Δ' MEDITS ( ) 0.03 Figura 2 Indice di diversità Δ della comunità dal 2002 al Dati MEDITS. 15

16 Indicatore 2 Frazione di pesci grandi Indicatore della proporzione in peso di pesci grandi, come indice della struttura demografica della comunità. Nel complesso l analisi temporale dei valori relativi alla proporzione dei pesci più grandi nell abbondanza totale della comunità ha evidenziato trend crescenti statisticamente significativi per tutti i quattro valori di taglia soglia considerati. Dopo il picco registrato nel 2009 e la diminuzione della proporzione di pesci grandi negli anni successivi, nel 2013 si evidenzia la ripresa di questo indicatore per tutte le 4 taglie soglia. (Fig. 3 e Tab. 5). Tabella 5 Rho di Spearman calcolato per le proporzioni dei pesci grandi dal 2002 al 2013 considerando quattro diverse taglie soglia. In grassetto i valori significativi (alfa 0.05). Dati MEDITS. Surveys Plarge15 Plarge20 Plarge25 Plarge30 MEDITS ( ) Figura 3 Frazione dei pesci grandi della comunità considerando i valori soglia di 15, 20, 25 e 30 cm di lunghezza totale LT, dal Dati MEDITS. 16

17 Indicatore 3 Media della lunghezza massima dei pesci Indicatore della composizione demografica della comunità ittica (vertebrati). La lunghezza media massima della comunità dei vertebrati bersaglio che sono stati misurati con continuità nel periodo considerato (L 0.95 medio), ha evidenziato un trend crescente nel tempo statisticamente significativo (Tab. 6). Questo indicatore varia da 24.4 cm nel 2002 a 26.5 cm nel Dal 2009 i valori sono risultati piuttosto costanti. Tabella 6 Rho di Spearman calcolato per i valori di L 0.95 medio dal 2002 al In grassetto i valori significativi (alfa 0.05). Dati MEDITS. Surveys L0.95 Medio MEDITS ( ) 0.90 Figura 4 L 0.95 medio relativo alle specie di pesci bersaglio dal 2002 al Dati MEDITS. 17

18 Indicatore 4 Taglia di maturità sessuale delle specie bersaglio Indicatore dei potenziali effetti genetici su una popolazione. Per le specie bersaglio MEDITS è stato stimato il valore della taglia alla quale il 50% della popolazione è maturo con la routine R SUFI. Non per tutte le specie target del Medits è stato possibile ottenere una stima del valore di L 50 per il 2013, per l esiguo numero di esemplari catturati come ad esempio nel caso degli elasmobranchi. Le ampie fluttuazioni mostrate da un anno all altro per le specie per le quali è stato determinato il valore di L 50 nel 2013(Fig. 5A 5E) evidenziano come questo indicatore calcolato con i dati del Medits non è appropriato, sia perché il periodo di campionamento non è idoneo per alcune specie e i periodi riproduttivi non coincidono con quello di svolgimento della campagna, sia perché il numero di esemplari maturi nelle catture è inadeguato in alcuni anni. NCAdriatic females ILLECOI L Figura 5.A. Taglia di prima maturità relativa alle femmine per la specie Illex coindetii. Dati MEDITS. Year 18

19 NCAdriatic females LOLIVUL L Figura 5.B. Taglia di prima maturità relativa alle femmine per la specie Loligo vulgaris. Dati MEDITS. Year NCAdriatic females NEPRNOR Slope = cm.y-1, P = 0 L Figura 5.C. Taglia di prima maturità relativa alle femmine per la specie Nephrops norvegicus. Dati MEDITS. Year 19

20 NCAdriatic females MERLMER Slope = 0.47 cm.y-1, P = 0 L Figura 5.D. Taglia di prima maturità relativa alle femmine per la specie Merluccius merluccius. Dati MEDITS. Year NCAdriatic females SCYOCAN Slope = cm.y-1, P = 0 L Figura 5.E. Taglia di prima maturità relativa alle femmine per la specie Scyliorhinus canicula. Dati MEDITS. Year 20

21 3.2 Risultati ottenuti dalle serie storiche MEDIAS Indicatore 1.1 Abbondanza totale in numero e in peso dei piccoli pelagici Stato di conservazione delle specie di piccoli pelagici. Le stime di densità di abbondanza numerica e di biomassa (rispettivamente in N/km 2 e kg/km 2 ) dei piccoli pelagici (Engraulis encrasicolus, Sardina pilchardus, Sprattus sprattus, etc.) nell area di studio di riferimento, ossia il versante occidentale della GSA 17, sono riportate in Figura 6. Figura 6 Indici di abbondanza (a sinistra) e biomassa (a destra) dei piccoli pelagici, dal 2009 al Dati MEDIAS. Indicatore 3 Media della lunghezza massima dei pesci Indicatore della composizione demografica della comunità ittica (piccoli pelagici). Sono state calcolate le L0.95 (lunghezza al 95 esimo percentile) medie delle principali specie di piccoli pelagici, Engraulis encrasicolus, Sardina pilchardus e Sprattus sprattus, di cui si hanno valutazioni acustiche della biomassa e distribuzioni di taglia da diversi anni. Sono state calcolate anche le rispettive varianze. Gli anni interessati vanno dal 2009 al I risultati sono riportati in Tabella 7. Tabella 7 L 0.95 media e rispettiva varianza delle principali specie di piccoli pelagici (Engraulis encrasicolus, Sardina pilchardus e Sprattus sprattus) dal 2009 al Dati MEDIAS. GSA 17 L q VAR[L q ]

22 3.3 Risultati ottenuti dai campionamenti biologici Indicatore 8 Tassi di scarto di specie sfruttate commercialmente Indicatore del tasso di scarto di specie sfruttate commercialmente in relazione agli sbarcati. Le Tabelle si riferiscono ai tassi di scarto R, ossia i rapporti tra scarto e sbarcato rilevato per le specie bersaglio per le quali sono previsti campionamenti biologici (modulo Campbiol) nell ambito del Programma Nazionale; quando la specie viene totalmente sfruttata e quindi tutti gli esemplari pescati vengono sbarcati R = 0, mentre il valore R = #Div/0! indica che la specie viene totalmente scartata per quel métier (esempio: Sardina pilchardus scarto nel métier "Bottom otter trawl specie demersali ). Laddove non sia stato indicato il valore di R, il dato risulta non disponibile. La Tabella 8.4 si riferisce al metier Set gillnets for demersal fish (GNS_DEF_>=16_0_0), per il quale lo scarto è stato rilevato anche nel 2013 dagli osservatori a bordo, come suggerito nel report finale dello studio pilota sugli scarti Discard Pilot Study svolto nel 2011 ai sensi del Reg. CE 199/2008, Dec. Com. 949/2008 e 93/2010 (Santojanni et al., 2012). 22

23 Tabella 8.1 Tasso di scarto (R) e relativo coefficiente di variazione delle specie bersaglio previste dal modulo Campbiol del Programma Nazionale per il metier Beam trawl demersal species : anno TBB_DES_0_0_0 Specie Eledone moschata I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre Annuale R VarR R VarR R VarR R VarR R VarR Illex coindetii 0 0 Loligo vulgaris Merluccius merluccius Micromesistius poutassou 0 0 #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Mullus barbatus Mustelus punctulatus 0 0 Octopus vulgaris 0 0 Penaeus kerathurus Pteroplatytrygon violacea #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Sepia officinalis Solea vulgaris Squilla mantis Trachurus mediterraneus Trachurus trachurus #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Trigla lucerna

24 Tabella 8.2 Tasso di scarto (R) e relativo coefficiente di variazione delle specie bersaglio previste dal modulo Campbiol del Programma Nazionale per il metier Bottom otter trawl demersal species : anno OTB_DES_>=40_0_0 Specie I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre Annuale R VarR R VarR R VarR R VarR R VarR Boops boops #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Eledone cirrhosa Eledone moschata Engraulis encrasicolus Eutrigla gurnardus #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Illex coindetii Illex spp. 0 0 Loligo vulgaris Lophius budegassa Lophius piscatorius Merluccius merluccius Micromesistius poutassou Mullus barbatus Mullus surmuletus Mustelus mustelus Mustelus punctulatus Myliobatis aquila Nephrops norvegicus Octopus vulgaris Pagellus erythrinus Parapenaeus longirostris Penaeus kerathurus

25 Pteroplatytrygon violacea #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Raja asterias Raja clavata Raja miraletus Sarda sarda Sardina pilchardus Scomber japonicus Scomber scombrus Scyliorhinus canicula Scyliorhinus stellaris #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Sepia officinalis Solea vulgaris Spicara smaris #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Squalus acanthias #Div/0! #Div/0! Squilla mantis Torpedo marmorata Trachurus mediterraneus Trachurus trachurus #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Trigla lucerna

26 Tabella 8.3 Tasso di scarto (R) e relativo coefficiente di variazione delle specie bersaglio previste dal modulo Campbiol del Programma Nazionale per il metier Pelagic pair trawl Small pelagic fish : anno PTM_SPF_>=20_0_0 Specie Eledone moschata Engraulis encrasicolus I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre Annuale R VarR R VarR R VarR R VarR R VarR Illex coindetii Loligo vulgaris #Div/0! #Div/0! Merluccius merluccius 0 0 Mullus barbatus #Div/0! #Div/0! Mullus surmuletus Myliobatis aquila Pagellus erythrinus Pteroplatytrygon violacea 0 0 #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Raja clavata 0 0 Sardina pilchardus Scomber japonicus Scomber scombrus #Div/0! #Div/0! Sepia officinalis 0 0 Squalus acanthias Trachurus mediterraneus Trachurus trachurus #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Trigla lucerna

27 Tabella 8.4 Tasso di scarto (R) e relativo coefficiente di variazione delle specie bersaglio previste dal modulo Campbiol del Programma Nazionale per il metier Set gillnets for demersal fish : anno GNS_DEF_>=16_0_0 Specie I trimestre II trimestre III trimestre IV trimestre Annuale R VarR R VarR R VarR R VarR R VarR Boops boops 0 0 Mullus barbatus Mustelus mustelus Mustelus punctulatus Myliobatis aquila Pagellus erythrinus Penaeus kerathurus Pteroplatytrygon violacea #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! #Div/0! Raja asterias 0 0 Sarda sarda 0 0 Scomber scombrus Sepia officinalis Solea vulgaris Squalus acanthias 0 0 Squilla mantis Trachurus mediterraneus Trachurus trachurus Trigla lucerna

28 4. COMMENTO SUI PRINCIPALI RISULTATI OTTENUTI I risultati ottenuti con i dati della serie storica della campagna MEDITS, evidenziano nel 2013 un quadro simile a quello registrato nell anno precedente. Per quanto riguarda l indicatore 1.1 (Abbondanza totale in numero e peso), come già nel 2012, sono stati evidenziati trend significativamente negativi per gli indici di abbondanza di Crostacei e Cefalopodi; i Selaci mostrano una tendenza alla diminuzione non significativa. I Pesci ossei, mostrano un trend chiaramente in diminuzione fino al 2010; il grande incremento e le variazioni di abbondanza registrate negli ultimi anni tre anni sono essenzialmente legate alle catture di piccoli pelagici che rappresentano la frazione preponderante dei Pesci ossei (Piccinetti e Manfredi, 2012, Piccinetti e Manfredi, 2013), Gli indicatori 2 e 3 della composizione demografica della comunità (proporzione degli individui più grandi nell abbondanza totale Plarge e lunghezza media massima della comunità dei vertebrati bersaglio L0.95 medio), hanno evidenziato trend crescenti statisticamente significativi nel periodo considerato. I valori di questi indicatori negli ultimi anni rimangono piuttosto costanti, così come i valori dell indicatore 1.2 (Indice di diversità Δ ). L aumento riscontrato nella proporzione degli individui grandi e nella taglia media massima delle popolazioni, è dovuto alla diminuzione significativa negli ultimi anni della cattura di pesci ossei di taglia medio piccola (i.e. merluzzetto, suro, capone, linguattola), nonché alla riduzione della cattura della frazione giovanile delle più importanti specie della GSA 17 (i.e. nasello, rana pescatrice, merluzzetto, pagello fragolino), come riportato dall analisi della popolazione demersale fatta in altre sedi (Piccinetti et al., 2012; Piccinetti e Manfredi 2013). D altra parte, l entità del reclutamento di una specie può essere legato più a fattori ecologico ambientali che allo sforzo di pesca. L indicatore 4 (taglia di prima maturità), mostra per tutte le specie analizzate ampie fluttuazioni da un anno all altro, evidenziando come in realtà questo indicatore sia fortemente influenzato dal periodo di svolgimento della campagna e in alcuni anni dal numero inadeguato di esemplari maturi nelle catture. Per quanto riguarda i dati MEDIAS, inerenti i piccoli pelagici, nel periodo , l indicatore 1.1 mostra una leggera flessione nel 2013 dopo l aumento registrato negli anni tornando al livello del L andamento della biomassa risulta molto simile al 2012 ( lievemente inferiore) con una flessione rispetto al La media delle lunghezze al 95 esimo percentile (L0.95) del totale delle specie pelagiche (indicatore 3) è in aumento nel 2013 presentando un valore intermedio tra 2009/10 e 2011/12, la varianza diminuisce tornando al valore del Calcolare l indicatore 4 (taglia di prima maturità), utilizzando la serie storica MEDIAS come per i dati MEDITS ha poco significato, in quanto anche nel caso dei piccoli pelagici non è possibile calcolare tale indicatore per alcune specie come la sardina e lo spratto a causa della non coincidenza del periodo della campagna con i periodi riproduttivi. A partire dal 2011, nella GSA 17, è stato intensificato lo sforzo di rilevazione relativamente allo scarto, includendo anche alcuni métier, in relazione ai quali è stato condotto uno studio pilota. Anche nel 2013 la rilevazione è continuata e tenendo conto dei risultati ottenuti dallo studio pilota 28

29 sono stati riportati in questa relazione anche i risultati ottenuti per il métier Set gillnets for demersal fish o GNS_DEF_>=16_0_0, mentre per la lampara PS_SPF_>=14_0_0 si conferma che il fenomeno è trascurabile dato che nel 2013 è stato osservato scarto pari a 0 per questo métier. Per le reti a imbrocco con target le specie demersali, come nel 2012 i tassi di scarto sono risultati generalmente piuttosto bassi se si escludono alcune specie che vengono totalmente scartate in quanto non rientrano nel target di queste tipologie di pesca. Anche per la volante per la pesca dei piccoli pelagici (o PTM_SPF_>=20_0_0) la situazione risulta pressoché la stessa, fatta eccezione per il secondo trimestre del 2013 in cui è stato rilevato un tasso di scarto insolito se paragonato a quello ad esempio del 2011 e 2012, in particolare per l alice. Questo risultato è stato fortemente influenzato da una giornata di rilevazione in cui l operatore riporta di aver osservato quantità ingenti di alici che sono state rigettate in mare durante le ultime cale poiché non sarebbero state accettate dal mercato (porto di Rimini); osservando lo sbarcato dell intera giornata, si evince il fatto che la specie target in quella uscita fosse infatti la sardina e non l alice. Questa tipologia di pesca, piuttosto selettiva, viene infatti fortemente influenzato dalle richieste di mercato. Per la pesca con il rapido, TBB_DES_0_0_0, sono stati osservati tassi di scarto pari o di poco superiori a 0 per molte specie, fatta eccezione Micromesistius poutassou, Pteroplatytrygon violacea e Trachurus trachurus osservati solo in un trimestre e totalmente scartati (osservazioni a bordo dello scarto effettuate solo nel terzo e quarto trimestre). Nel caso dello strascico, OTB_DES_>=40_0_0, specie come Pteroplatytrygon violacea, Sardina pilchardus e Spicara smaris sono state riscontrate solo nello scarto. Engraulis encrasicolus risulta tra le specie sbarcate, seppure in due soli trimestri e con tasso di scarto piuttosto basso se paragonato al In generale i tassi di scarto calcolati per questo métier sono molto bassi, l unica specie che presenta un valore più consistente è Boops boops, che comunque è stata scartata totalmente per 2 trimestri mentre nel terzo trimestre ancora una volta il tasso di scarto elevato è dovuto ad una giornata di osservazione in particolare (su 8 in cui è stata osservata la specie nello stesso trimestre). In generale i tassi di scarto per questo métier risultano più bassi rispetto al

30 5. BIBLIOGRAFIA COCHRAN W.G. (1977). Sampling Techniques (3rd edition). John Wiley & Sons, N Y, USA, 428 pp. GRAMOLINI R., MANNINI P., MILONE N., ZEULI V. (2005). AdriaMed Trawl Survey Information System (ATrIS): User Manual. FAO MiPAF Scientific Cooperation to Support Responsible Fisheries in the Adriatic Sea. GCP/RER/010/ITA/TD 17. AdriaMed Technical Documents, 17: 141 pp. HURLBERT S.H. (1971). The nonconcept of species diversity: a critique and alternative parameters. Ecology (New York), 52: ICES (2012). Report of the Working Group on Acoustic and Egg Surveys for Sardine and Anchovy in ICES Areas VIII and IX (WGACEGG), November 2012, Fuenguirola, Spain. ICES CM 2012/SSGESST: pp. LEONORI I., DE FELICE A., BIAGIOTTI I., CANDUCI G., CAMPANELLA F., DE MARCO R., CINGOLANI L., GIULIANI G., MALAVOLTI S., VASAPOLLO C., COSTANTINI I., CACCAMO G., PENNA P., GRILLI F., PASCHINI E. (2014). MEDIAS GSA 17 e GSA 18. Pan Mediterranean Acoustic Surveys in the Adriatic Sea. FAO Sub Area and Rapporto Finale Anno Programma Nazionale raccolta dati alieutici , EC DCR MIPAAF. CNR ISMAR, Ancona. 144 pp. MEDIAS (2011). Report of 4th meeting for MEDIterranean Acoustic Surveys (MEDIAS) in the framework of European Data Collection Framework (DCF)., Ancona, March 2011, Steering Committee Report. MEDIAS (2012). Report of 5th meeting for MEDIterranean Acoustic Surveys (MEDIAS) in the framework of European Data Collection Framework (DCF). Sliema, Malta, March 2012, Steering Committee Report. MEDITS (2007). Assessment of indicator trends related to exploited demersal fish populations and communities in the Mediterranean. DCR MEDITS Working group. Nantes (France), March 2005 and Kavala (Greece), 2 6 April Disponibile presso: en.jsp. 168 pp. MEDITS Handbook (2012). Revision n.6, April 2012, MEDITS Working Group: 92pp. PICCINETTI C., MANFREDI C. (2012). Programma nazionale Italiano per la raccolta di dati alieutici, Campagne di ricerca in mare: Sezione G MEDITS GSA 17. Rapporto tecnico ed analisi finale. Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano, Università degli Studi di Bologna, Italia: 66 pp. PICCINETTI C., MANFREDI C. (2013). Programma nazionale Italiano per la raccolta di dati alieutici, Campagne di ricerca in mare: Sezione G MEDITS GSA 17. Rapporto tecnico ed analisi finale. Laboratorio di Biologia Marina e Pesca di Fano, Università degli Studi di Bologna, Italia: 79 pp. 30

31 PICCINETTI C., VRGOČ N., MARČETA B., MANFREDI C. (2012). Recent state of demersal resource in the Adriatic Sea. Acta Adriatica, Monograph Series n 5: ROCHET M.J., TRENKEL V.M., BERTRAND J.A., POULARD J.C. (2004). R routines for survey based fisheries population and community indicators (R SUFI). IFREMER, Nantes. Limited distribution. SANTOJANNI A., MARTINELLI M., PANFILI M., GRAMOLINI R. (2012). Italy 2011 Discard Pilot Study Data Collection Framework European Commission (Reg. CE 199/2008 and Dec. Com. 949/2008 and 93/2010) GSA 17: Set gillnets for demersal fish and Purse seine for small pelagic fish, GSA 18: Purse seine for small pelagic fish, Final Report. ISMAR CNR Ancona. SHIN Y.J., ROCHET M.J., JENNINGS S., FIELD J., GISLASON H. (2005). Using size based indicators to evaluate the ecosystem effects of fishing. ICES Journal of Marine Science, 62: SIBM (2005). Istituzione di un programma di raccolta dati nel settore della pesca. Linee guida Inquadramento generale e metodologie. Società Italiana di Biologia Marina: 101 pp. 31

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