ANGIOLETTI CINZIA VIRGINIA

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1 Verbale Collegio Docenti del 30 ottobre 2012 Oggi martedì 30 ottobre 2012, nell Aula Magna del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Perugia, si è riunito, alle ore 16.30, il Collegio dei Docenti straordinario del Liceo Scientifico Galileo Galilei di Perugia, convocato con circolare n 83 del 26 ottobre 2012 con il seguente ordine del giorno: 1. approvazione del verbale del 27 settembre comunicazioni del D.S. 3. Discussione dei punti proposti dal documento elaborato dai docenti del Liceo Pilo Albertelli di Roma il 15 ottobre Iniziative da intraprendere collettivamente docente Presente Assente giustificato 1. AMBROSI DANIELA X 2. ANGIOLETTI CINZIA VIRGINIA X 3. ANTONIELLI FRANCO X 4. BALLOI MARIA GIOVANNA X 5. BARATTA ALESSANDRA X 6. BARTOCCINI MIRIA X 7. BELLI CRISTINA X 8. BERNARDINI MARIA MARGHERITA X 9. BIANCHI PIERLUIGI X 10. BINI MARIA PAOLA X 11. BISCONTINI STEFANIA X 12. BOTTAUSCI MORENO X 13. BRIGIARI KATIA X 14. BRIZIOLI MAURIZIO X 15. BRUNELLI MICAELE X 16. BRUNELLI SERENA X 17. CAMPANILE ISABELLA X 18. CAPODURI MASSIMO X 19. CAPORALI CARLA X 20. CASCIA GIOVANNA X 21. CASTELLINI GILDO X 22. CENCI M. CHIARA X 23. CHIOCCI ANTONELLA X 24. CIRIMBILLI MARINELLA X 25. CODAGNONE ANNALISA X 26. COSIMI FULVIO X 27. D AVINO ANNA X 28. DE LAURETIS ANNA X 29. DI NATALE DANIELA X 30. FALCINELLI LORENA X 31. FALSETTI GIOVANNI X 32. FERMANI TIZIANA X 33. FERRARI MASSIMO X Assente ingiustificato

2 34. FICO MASSIMO X 35. FISAULI MARCO X 36. GAGGIA FRANCESCO X 37. GALLINA FABIO X 38. GAROFOLI BEATRICE X 39. GIANOTTI VINCENZO X 40. GIOMBOLINI FRANCESCA X 41. GIUSTARDI CHIARA X 42. GORACCI FRANCESCA X 43. GUBBIOTTI CECILIA X 44. GUSTUTI PATRICIA X 45. JASSO JUDIT X 46. MADDIO MARIA RITA X 47. MARTELLOTTI CARLA X 48. MENCACCI STEFANO X 49. MENCONI FIORELLA X 50. MENGHINI RENATO X 51. MERCATI ENRICO X 52. MIRRI LUCIA X 53. NARCISO STEFANIA X 54. NERI LUCIA X 55. PAGANA MARIA X 56. PALERMI PAOLA X 57. PANNACCI LUCIO X 58. PAPARELLI STEFANO X 59. PITTERI ALESSANDRA X 60. PRELATI MARIA TERESA X 61. RICCIARELLO JUMARA X 62. ROMANO VINCENZO X 63. RONGONI ELVIRA X 64. SACCONI FRANCESCO X 65. SEGOLONI DANIELA X 66. SIMONCINI ILVA X 67. SONNO LEONELLA X 68. SPATERNA LUCIA X 69. SPINA ROSSELLA X 70. STOPPINI MARGHERITA X 71. TARINI STEFANIA X 72. TENDA STEFANO X 73. TINI FRANCESCA X 74. TIRITIELLO DOMENICO X 75. TREQUATTRINI GIOVANNI MARIA X 76. TROTTA FRANCESCO X 77. TROVATI GRAZIELLA X 78. VALIGI FRANCESCA MARIA X 79. VENTURI MARINA X 80. VERGINE FRANCESCA X 81. VINTI MARCO X 1. Approvazione del verbale della seduta del 27 settembre 2012 Vista la finalità della riunione odierna si decide di rimandare l approvazione del verbale alla seduta successiva del 7 novembre Comunicazione del D.S. Il D.S. Comunica in merito alla gestione dei fonti delle attività aggiuntive: i fondi non spesi dalla scuola entro il 31 dicembre potrebbero essere ritirati o sottratti dalla dotazione annuale pertanto stamattina è stata convolata l RSU per contrattare la cifra residua; è stato contattato il revisore dei conti che ha dato parere favorevole pertanto il D.S. può nominare per incarichi da retribuire entro il 31 dicembre. Le attività svolte entro dicembre verranno quindi retribuite a gennaio. Si è poi

3 disposto di incentivare in qualche modo sia i docenti che si spostano da e per il Geometri e per le disponibilità delle prime e seste ore di supplenza. I criteri per la suddivisione del fondo sono: supporto alla didattica, supporto agli studenti (sostegno e recupero), progetti di arricchimento e altre attività del POF. Per la formazione c è la possibilità di lavorare in autoformazione sulla riflessione disciplinare e metodologica (circa 500 ore); inoltre ci sono 300 ore per corsi di recupero. La data di inizio dei colloqui sarà il 12 novembre. La prof.ssa Angioletti prende la parola e propone il problema dei ricevimenti dei genitori senza l ausilio del registro cartaceo, la prof.ssa Menconi suggerisce la possibilità di stampare i voti dal registro almeno fino a che il registro elettronico non sia del tutto operativo. La prof.ssa Maddio chiede informazioni circa la connessione a Internet che nnon è ancora operativa in tutto l istituto e soprattutto ai geometri: questo comporta un aggravio di lavoro. Il D.S. risponde che la provincia non fornisce risorse per allargare la banda, occorre calcolare la spesa per una eventuale alternativa; la prof.ssa Menconi precisa però che il registro elettronico funziona con la rete interna e il disguido è dovuto al fatto che il tecnico ha avuto un incidente ed è rimasto assente da scuola per un certo periodo: ritornerà comunque lunedì prossimo ed entro la fine del mese tutti i computer saranno funzionanti qui e nella sede distaccata. 3. Discussione dei punti proposti dal documento elaborato dai docenti del Liceo Pilo Albertelli di Roma il 15 ottobre Iniziative da intraprendere collettivamente Il prof. Falsetti presenta il documento elaborato dal Liceo romano Pilo Albertelli. Fa presente che occorre elaborare un documento per le famiglie che esprima l opinione della scuola in merito alla protesta dei docenti per respingere l attacco sferrato dal governo che chiede un aumento del carico di lavoro a parità di retribuzione. Anche se si arriverà allo stralcio dell articolo incriminato, sembra che i politici vogliano solo rimandare il problema in vista di riprendere la ristrutturazione del tempo scuola dopo le elezioni. Continua anche la campagna denigratoria verso la scarsa attività dei docenti; occorre perciò una battaglia culturale a medio-lungo periodo con idee chiare anche per fronteggiare future proposte calate dall alto; occorre altresì ribadire che un progetto serio non può prescindere da un piano di finanziamenti e di investimenti. Si deve far emergere tutto il lavoro sommerso che o docenti portano avanti e fare partecipi anche le forze politiche locali perché facciano da intermediari e da veri rappresentanti. Dopo un lungo e approfondito dibattito viene approvato il seguente documento: I docenti del Liceo Galileo Galilei di Perugia denunciano la grave situazione che si verrà a creare nella scuola italiana qualora venisse approvato l articolo 3 della legge di stabilità 2013, attualmente in discussione nelle Commissioni di Camera e Senato. L articolo in questione aumenta di un terzo l orario di lavoro dei docenti a parità di salario. Si tratta nel metodo e nel merito di un provvedimento sbagliato e iniquo. Nel metodo perché, in assoluto spregio al diritto e alla Costituzione della Repubblica, si interviene su una materia normalmente regolata da contratti liberamente sottoscritti fra le parti e si impongono dall alto prestazioni di lavoro che non sono previste nel CCNL attualmente in vigore: si tratta di un pericoloso precedente che mortifica la civiltà del lavoro e delinea un paradigma autoritario e illiberale di relazione stato-cittadino. Neanche nei modelli totalitari lo stato interveniva a stabilire i tempi di lavoro e persino lì si preservavano le apparenze della contrattazione fra le parti. Nel merito perché chiunque operi nella scuola sa bene che le ore di lezione frontali sono soltanto

4 una parte dell attività di un docente, che spende la propria professionalità anche nella preparazione delle medesime, nella predisposizione e nella correzione dei compiti in classe, nei ricevimenti delle famiglie, nella programmazione e nelle attività collegiali. Occorre poi sottolineare con chiarezza che l aumento dell orario di lavoro non si tradurrà in un incremento delle ore di lezione impartite in una singola classe, ma in un numero maggiore di classi per singolo docente. Tutto ciò tenderà a indebolire l aspetto relazionale della didattica, a spersonalizzarla e ad allontanarla dalle esigenze e dai bisogni dello studente, che invece sarebbe doveroso valorizzare nella sua individualità. Si deve sapere con chiarezza che i docenti italiani hanno un carico settimanale di ore di lezione in classe superiore alla media europea, sia nella scuola primaria (22 contro 19,6) sia nella secondaria superiore (18 contro 16,3) e praticamente identico nella scuola media (18 contro 18,1). Nonostante ciò, si vorrebbe imporre ai docenti italiani di fare 24 ore di lezione a parità di stipendio! L effetto di questo provvedimento sarà devastante in termini sociali: se il nostro orario aumenterà di un terzo, una cattedra su quattro sarà assorbita da chi già lavora; secondo alcune stime si perderanno circa 30 mila posti di lavoro. Ancora una volta, dopo la soppressione di 87 mila cattedre per effetto della riforma Gelmini, dopo il blocco degli scatti di anzianità e la mancata firma dei contratti di lavoro, scaduti da anni, è la scuola a pagare la crisi. In Italia come in Europa i debiti sovrani vengono garantiti dal sacrificio dei lavoratori e dal taglio del welfare, mentre ingenti risorse vengono dirottate sulle banche e su quei soggetti che sono responsabili della crisi, con un tasso di iniquità sociale che non ha precedenti dalla fine della seconda guerra mondiale. A perdere il lavoro saranno quei giovani docenti, che il Ministro dice di voler tutelare: un massacro generazionale, dunque, oltre che sociale; i giovani insegnanti, che lavorano da anni come supplenti reclutati dalle Graduatorie ad Esaurimento e assicurano con la loro professionalità e la loro competenza il regolare andamento dell anno scolastico, vengono ora tagliati come rami secchi, senza considerare che si tratta di abilitati vincitori di concorso, titolari in alcuni casi di dottorati di ricerca e di master; il massacro è dunque sociale, generazionale e cognitivo, ciò che la nostra comunità repubblicana non può permettersi in questo momento di gravissima crisi economica. C è poi un altro aspetto: quest ansia di misurare con parametri esclusivamente quantitativi il lavoro dell insegnante, nasconde un profondo disprezzo che vuol fare di lui/lei non più un intellettuale che tramanda cultura e costruisce un apertura di senso nel dialogo educativo con gli studenti, ma un guardiano a ore pagato per un parcheggio giornaliero e chiamato a impartire un sapere talmente elementare e meccanizzato che si possono aumentare a piacimento le sue ore di lavoro, senza che questo comporti un abbassamento del livello qualitativo. In realtà le cose non stanno così e la dequalificazione dell insegnamento, la sua regressione a ripetizione sproblematizzata sarà inevitabile: parte del tempo che il docente impiega, nelle biblioteche o a casa, nella propria formazione, nello studio e nella selezione del materiale didattico verrà occupata dal carico di lavoro supplementare e la figura dell insegnante-intellettuale (pensiamo che Pavese, Pasolini e molti altri sono stati all inizio insegnanti di liceo!) verrà integralmente distrutta. Ma non c è soltanto il mancato riconoscimento di questo ruolo; è in gioco anche un profondo disprezzo per il lavoro in quanto tale, il retropensiero, neanche tanto celato, che il corpo del lavoratore sia una macchina che può esser fatta funzionare sempre più a lungo e alla quale si possono estorcere energie sempre maggiori idea infondata tanto più quando il lavoro in questione è di tipo intellettuale e richiede lucidità e presenza a sé. Non si tratta soltanto della fatica fisica di fare lezione su argomenti eterogenei e complessi, che

5 richiedono preparazione e studio continui, ma di un disegno che, aumentando le ore attraverso l assegnazione di un maggior numero di classi, incide pesantemente sugli aspetti relazionali dell insegnamento e sull attività di ricerca correlata alla didattica e ad essa finalizzata. Inoltre questo provvedimento non è isolato, ma si inserisce in un progetto politico di distruzione della scuola pubblica iniziato dai governi procedenti. È perciò che i docenti del Liceo Galileo Galilei attueranno, in conformità a quanto sta avvenendo a livello nazionale, forme di protesta, con lo scopo di promuovere la costituzione di una rete di scuole che vogliano impegnarsi in questa direzione, avviare una serie di iniziative che coinvolgano studenti e genitori, distribuire materiale informativo ed esporre una serie di segni che rendano visibile la loro protesta. Chiediamo infine alle forze politiche, istituzionali, al Parlamento di fermare questi provvedimenti e di prendere invece in seria considerazione la urgente e indifferibile necessità per il nostro paese di non compromettere ulteriormente il proprio futuro e in particolare il futuro dei nostri giovani. E necessario invertire la rotta e tornare quindi ad investire sull istruzione, sulla ricerca e sulla formazione. Qualunque forza politica voglia candidarsi al futuro governo del Paese, deve sapere che il mondo della scuola non darà alcun consenso a chi pensa di portare ancora avanti la politica di riduzione della spesa scolastica, universitaria e per la cultura. Non daremo più alcuna delega in bianco a nessuna forza politica e sindacale. Offriremo il nostro consenso solo a quelle forze che avranno un progetto organico di investimenti sul comparto istruzione. Se in futuro le forze politiche vorranno riproporre, anche in vista della riapertura del Contratto Nazionale di Lavoro, il tema dell aumento dell orario di lavoro, devono sapere che non potranno assolutamente farlo nella forma maldestra e umiliante della Legge di Stabilità Se di aumento dell orario di lavoro si vorrà ancora parlare, lo si dovrà fare solo in un quadro di investimenti pluriennali, per la scuola che vogliamo: per far emergere, regolarizzare e contabilizzare l enorme mole di lavoro sommerso e non retribuito da sempre esistente nella scuola italiana e da sempre ipocritamente ignorato dai legislatori (preparazione e correzione degli elaborati scritti, preparazione del materiale didattico delle lezioni, progettazione e realizzazione di lezioni multimediali); per valorizzare l aggiornamento dei docenti (lo studio di testi delle varie discipline e la partecipazione a corsi di formazione didattica) che nella scuola italiana è totalmente sommerso e totalmente a carico delle magre retribuzioni degli stessi; per potenziare la didattica attraverso modalità innovative ed europee di lezione non frontale, laboratoriale, multimediale, per gruppi classe; per potenziare le attività di recupero degli studenti in difficoltà; per investire nelle strutture logistiche e tecnologiche che rendano possibile tali innovazioni didattiche, attraverso un piano di finanziamento dell edilizia, dell informatizzazione, della predisposizione di mense nelle scuole.

6 Chiunque penserà invece che il cosiddetto adeguamento agli standard europei si possa fare a costo zero, - formule abusate negli ultimi venti anni, che si sono sempre tradotte in tagli lineari, disparità di trattamento degli operatori della scuola, peggioramento dei servizi sappia che si troverà di fronte la netta opposizione non solo degli operatori della scuola, ma anche della vasta utenza che essa raggiunge e che, in questo momento di gravissima crisi, sta prendendo coscienza dell ulteriore immiserimento della vita civile derivante dalla riduzione dei servizi essenziali a un Paese veramente moderno ed europeo. La seduta è tolta alle ore 18,30 Il verbalizzante Micaele Brunelli Il Dirigente Scolastico Anna Rita Benedetti

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