I NUOVI ORGANISMI DI CONTROLLO BANCARIO INTERNAZIONALE (USA, UE)
|
|
- Giulio Donati
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I NUOVI ORGANISMI DI CONTROLLO BANCARIO INTERNAZIONALE (USA, UE) Sintesi del seminario tenuto presso l'università di Trieste - Facoltà di Scienze Internazionali e Diplomatiche - per l'insegnamento di Geografia Politica. Milano, aprile 2011 Dr Marco FERFOGLIA Le opinioni espresse non impegnano la responsabilità della società di appartenenza Crisi economica e finanziaria 2007/2010 Manifestazione progressiva della crisi economica: Prima del 2005 molti Stati già palesano un alto livello di indebitamento. Dal 2005 il sistema mondiale è in difficoltà, come conseguenza di un eccesso di domanda di materie prime e petrolio da parte della Cina e dell India. Dal 2007 si propaga dall USA una forte crisi, derivante da un eccesso di liquidità spinto dal sistema bancario. Si presentano anche degli effetti distorsivi che aggravano il contesto generale, ad esempio: il mancato rimborso dei mutui subprime, il fenomeno della securitization. Nel settembre 2008 il fallimento della Lehaman B. destabilizza il sistema bancario e le borse del continente. Le conseguenze della crisi sono un calo drastico del PIL di molte nazioni europee, la difficoltà delle aziende ed il successivo aumento della disoccupazione. Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 1
2 Strumenti (tampone) utilizzati per tamponare la crisi Strumenti predisposti dai Governi Nazionali: 1- Acquisto e supporto di banche in difficoltà. 2- Stimoli all economia mediante incentivi, fiscalità agevolata, ammortizzatori sociali per i lavoratori. 3- Interventi di spesa statale. Strumenti predisposti dalle banche centrali (Fed e BCE): a- Liquidità sui mercati mediante l acquisto di titoli di stato sul mercato secondario (quantitative easing). b- Finanziamenti concessi al sistema bancario a bassi tassi (BCE 1%). Situazione internazionale: crescita economica (disuguale) e ulteriore aumento dei debiti statali (sovrani). Divergenze geopolitiche al G20 di Seul nell'ottobre del 2010 Manifestazione di semplici dichiarazioni programmatiche, non vincolanti, a supporto della ripresa economica e per la difesa del mondo del lavoro. Volontà di predisporre regole di vigilanza bancaria internazionale e per il contenimento delle pressioni speculative sulle materie prime. Nessun progresso tangibile sul fronte valutario. La Cina mantiene uno yuan volutamente deprezzato per avvantaggiare le proprie esportazioni. Gli stati dichiarano di voler evitare svalutazioni competitive. Non emergono volontà a contenere gli squilibri commerciali internazionali. Non viene adottata la proposta per contenere le Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 2
3 gli squilibri delle partite correnti, entro un tetto del 4% sugli avanzi (Cina) e disavanzi (USA) commerciali. Riforma del Fondo Monetario Internazionale. Si propone di assegnare al FMI una funzione di coordinamento e controllo dell economia mondiale. Si pensa di assegnare ruoli (e seggi) di maggior rilievo ai paesi emergenti (BRIC). I potenti del mondo sorridono al G20 di Seul Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 3
4 La riforma Obama nel settore finanziario USA La riforma firmata, il 21 luglio 2010, da Barack Obama consta di pagine. Per la piena applicazione sono però necessari 500 provvedimenti attuativi, con tempi che potrebbero richiedere anche 5 anni e subire il condizionamento delle lobby. La Fed diventa l authority di riferimento per: banche, finanziarie ed hedge fund. Aumentano i poteri di indagine sui gruppi bancari ed i vincoli sul capitale. Financial Stability Oversight Council è deputato al monitoraggio e previsione dei rischi sistemici. La Volcker Rule impone alle banche di non investire i propri fondi (banking book) in attività speculative come: trading, hedge fund e private equity. Si propone un sistema di vigilanza sui derivati che verranno negoziati unicamente su listini ufficiali e con specifici contratti. Creazione di un nuovo organismo incaricato di evitare potenziali conflitti d interesse generati dalle Agenzie di Rating Creazione di un organismo a tutela e protezione dei consumatori, sul segmento mortage e consumer. Nuova governance economica e di stabilità della UE 2011) (24 marzo IL PATTO PER LA COMPETITIVITA stabilisce la necessità di legare le retribuzioni alla produttività, di detassare l attività lavorativa, di liberalizzare i settori professionali protetti, di verificare la sostenibilità dei sistemi pensionistici. Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 4
5 L INTESA ("PATTO") SULLA STABILTA E CRESCITA dal 2012 contempla che: 1. Il deficit statale non debba superare il 3% del PIL; 2. Il debito pubblico non possa eccedere il 60% del PIL (in tal caso il debito deve ridursi dello 0,5% ogni anno). 3. I paesi non in regola dovranno versare un deposito cauzionale che si trasformerà in sanzione in mancanza correzioni. 4. Ogni anno gli Stati UE dovranno presentare il Programma di stabilità e Piano delle riforme nazionale che terrà conto dei fattori mitiganti. (* Aggiornamento Maastricht) FONDO SALVA STATI : Ora l EFSF ha una dotazione di 250 miliardi, nel 2010 lo stesso ha supportato l Irlanda con 17,7 miliardi; il traballante Portogallo ha utilizzato circa 70 miliardi; la Grecia dopo un primo intervento sta adottando altre riforme per beneficiare di ulteriori interventi. Si auspica che nel 2013 L EFSF verrà sostituito dal European Stability Mechanism con funzioni ampliate ed una dotazione di 500 miliardi. European System of Financial Supervisors, ESFS Dal 1 gennaio 2011 il nuovo Sistema Europeo delle Autorità di Vigilanza Finanziaria (ESFS) è incaricato di supervisionare i sistemi finanziari europei e di coordinare le autorità di vigilanza che continueranno ad operare a livello nazionale. Tale Sistema è composto da un nuovo ente l ESRB incaricato di individuare i rischi sistemici, mentre le autorità: 1. EBA vigila sul sistema bancario. 2. EIOPA vigila sulle assicurazioni europee. 3. ESMA sovraintende i mercati ed i prodotti finanziari. Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 5
6 ESRB European Systemic Risk Board L ESRB è situato a Francoforte ed è responsabile della vigilanza macroprudenziale del sistema finanziario, al fine di prevenire e attenuare i rischi sistemici. Tali rischi, di difficile individuazione e misurazione, possono derivare da reciproci e repentini condizionamenti tra gli andamenti macroeconomici con i diversi mercati finanziari. L ESRB svolge le seguenti funzioni: identifica i fenomeni distorsivi di tipo macro, valuta le relazioni tra l economia e la finanza, definisce uno schema operativo delle diverse tipologie di rischi sistemici, emana warnings (autorevoli ma non vincolanti). 1.EBA European Banking Authority L'Autorità bancaria europea (European Banking Authority) è un organismo autonomo dell'unione Europea - con sede a Londra guidato da Andrea Enria - che ha l incarico di contribuire alla stabilità ed efficacia del sistema bancario e di tutelare i depositanti e gli investitori. L EBA svolge le seguenti funzioni: 1. Redige standard tecnici ed operativi per il settore bancario. 2. Al manifestarsi di fasi critiche esprime raccomandazioni e warning. 3. In caso di divergenza propone accordi tra gli enti di vigilanza nazionali. Per verificare la solidità delle più importanti banche europee l EBA predispone periodiche misurazioni di stress test. Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 6
7 European Banking Authority nella City di Londra 2.EIOPA European Insurance and Occupational Pension Authority L'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali è un organismo dell'unione Europea dotato di personalità giuridica, con sede a Francoforte. Oltre alla stabilità del sistema assicurativo si prefigge di tutelare gli assicurati ed i titolari dei fondi pensione. L EIOPA ha i seguenti compiti: 1. Redige standard tecnici a livello europeo. 2. Svolge indagini e adotta raccomandazioni nei confronti delle autorità nazionali. 3. Al manifestarsi di situazioni di emergenza svolge attività di coordinamento nei confronti delle autorità nazionali, mediante appositi warnings. 4. Interviene per redimere divergenze tra autorità nazionali. Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 7
8 EIOPA ha in corso i seguenti interventi: 1. La verifica della solidità degli operatori assicurativi europei mediante la Solvency II; 2. L analisi congiunta dei mercati, per limitare Cross Border Crisis. 3.ESMA European Securities and Market Authority L'Autorità europea degli strumenti e mercati finanziari è dotata di personalità giuridica con sede a Parigi. L attività dell ESMA è incentrata sul controllo delle Borse ed il monitoraggio degli operatori finanziari. L ESMA svolge le seguenti attività: 1. Elabora regolamenti e standard tecnici. 2. Svolge indagini alle quali seguono raccomandazioni. 3. Coordina le attività dei mercati nazionali in caso di situazioni di emergenza. 4. Interviene in via autonoma per quanto riguarda il comportamento delle società di Rating, CDS e le vendite allo scoperto. Con Basilea 3 si intende rafforzare la solidità delle banche Il 12 settembre del 2010 i Governatori delle banche centrali su iniziativa della Banca dei Regolamenti Internazionali hanno ridefinito l accordo - detto di Basilea 3 - per stabilizzare il sistema economico, mediante un rafforzamento delle singole banche mediante: 1. Un miglioramento quantitativo e qualitativo del patrimonio bancario (da implementare dal 2013 al 2019). Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 8
9 2. Predisposizione di ulteriori capitali aggiuntivi (buffer conservativi e anticiclici dal 2016 al 2019). 3. Graduale verifica e adeguamento della liquidità. Conclusioni La recente crisi economica non ha convinto i più importanti Paesi del globo a trovare degli accordi concreti, per rendere stabile l economia (Seul 2010). Per contro si stanno facendo degli sforzi per dotare di strumenti di regolamentazione e vigilare sui mercati finanziari internazionali bancari (si veda la riforma Obama e l istituzione del ESFS Europeo), sebbene gli eventi della crisi stanno manifestando i loro effetti in misura sempre più incalzante. Ringrazio il chiarissimo prof. Igor Jelen per l ospitalità ricevuta e gli studenti per l attenzione manifestata. Analisi n.4 - Aprile 2011 Pagina 9
Aprile Seminario a cura dr. Marco Ferfoglia Scienze Internazionali e Diplomatiche Geografia Politica
Aprile 2011 Seminario a cura dr. Marco Ferfoglia Scienze Internazionali e Diplomatiche Geografia Politica Manifestazione della crisi Prima del 2005 molti Stati già palesano un alto livello di indebitamento.
DettagliCrisi in Europa, peculiarità e scenari
Crisi in Europa, peculiarità e scenari Appunti della lezione tenuta presso l'università di Trieste - Scienze Internazionali e Diplomatiche di Gorizia - insegnamento di Geografia Economica Gorizia, aprile
DettagliSEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore
FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di
DettagliGlobalizzazione economica
Globalizzazione economica Docente: Antonio Forte 1 Lezione 16 La riforma della regolamentazione finanziaria (cap.5) La riforma finanziaria in Europa La riforma finanziaria negli Stati Uniti 2 La riforma
DettagliPER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE
PER LE BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO CASSE RURALI E ARTIGIANE DEL VENETO MEFR MODELLO ECONOMETRICO FINANZIARIO REGIONALE I dati utilizzati per le elaborazioni sono aggiornati al 31/7/1 Pagina 1 Questa
DettagliEvoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane
Evoluzione dei principali mercati: quali sviluppi si prospettano nell internazionalizzazione delle PMI italiane Paolo Di Benedetto Responsabile Dipartimento Valutazione Investimenti e Finanziamenti 21
DettagliIl sistema monetario
Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti
DettagliRisparmio Investimenti Sistema Finanziario
26 Risparmio Investimenti Sistema Finanziario Il Sistema Finanziario Il sistema finanziario è costituito dalle istituzioni che operano per far incontrare l offerta di denaro (risparmio) con la domanda
DettagliFondi aperti Caratteri
Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento
DettagliCOSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE
75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE
DettagliErnesto Screpanti LA GRANDE CRISI E LA GLOBALIZZAZIONE
Ernesto Screpanti LA GRANDE CRISI E LA GLOBALIZZAZIONE Una crisi da deflazione del debito la cui gravità è determinata dall enorme accumulo di debito negli USA: privato, pubblico, estero Il debito si è
DettagliUD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario
UD 7.2. Risparmio, investimento e sistema finanziario Inquadramento generale In questa unità didattica analizzeremo come i risparmi delle famiglie affluiscono alle imprese per trasformarsi in investimenti.
DettagliIl contesto attuale e le prospettive dei mercati
Il contesto attuale e le prospettive dei mercati Petrolio, progressivo rialzo... Brent dal 2010 Fonte: Bloomberg 2 Tassi, in aumento l interbancario... Euribor 3 mesi e tasso Bce a confronto Fonte: Bloomberg
DettagliCorso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche - Università di Bari Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti Modulo 13 Il Patto di Stabilità Per poter usare la moneta unica, occorreva la convergenza
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011 1. QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE Negli ultimi mesi del 2011 si è verificato un peggioramento delle prospettive di crescita nelle principali economie
DettagliCoordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica
Centro Studi Il Report L ANALISI DELLE DINAMICHE DELL EROGAZIONE DEL CREDITO CONFERMA IL TREND IN RIPRESA DELL IMMOBILIARE ANCE SALERNO: CAMPANIA LEADER NELLA RIPARTENZA DEI MUTUI I prestiti concessi alle
DettagliECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE?
476 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECOFIN 20-21 GIUGNO 2013: MISURE CONTRO LE CRISI BANCARIE? 21 giugno 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 I temi in agenda La ricapitalizzazione
DettagliRelazione Annuale. Presentata all'assemblea Ordinaria dei Partecipanti Roma, 31 maggio 2012. anno 2011 centodiciottesimo esercizio.
anno centodiciottesimo esercizio Presentata all'assemblea Ordinaria dei Partecipanti Roma, 31 maggio 2012 esercizio CXVIII Presentata all Assemblea Ordinaria dei Partecipanti anno - centodiciottesimo esercizio
DettagliPiano Economico Finanziario 2008. Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007
Piano Economico Finanziario 2008 e previsioni anni 2009 e 2010 Consiglio Generale: seduta del 26 Ottobre 2007 Indice Scenario & Previsioni PIANO ANNUALE 2008 1Fonti di finanziamento 2Impieghi 3Ricavi 4Costi
DettagliRegolamento sugli investimenti
FONDAZIONE ABENDROT La Cassa pensioni all insegna della sostenibilità Regolamento sugli investimenti Stato 1.1.2007 Il Consiglio di fondazione della Fondazione Abendrot emana con l accordo della Commissione
DettagliCorso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 15 La bilancia dei pagamenti e il mercato valutario Hill, cap. 10 (prima parte) La bilancia
DettagliPOTERE SANZIONATORIO DELLA BCE: PUBBLICATO NELLA GAZZETTA UFFICIALE VIGILANZA BANCARIA E RISCHIO DI CREDITO: IL COMITATO DI BASILEA AVVIA UNA
POTERE SANZIONATORIO DELLA BCE: PUBBLICATO NELLA GAZZETTA UFFICIALE DELL UNIONE EUROPEA IL REGOLAMENTO 0/9 VIGILANZA BANCARIA E RISCHIO DI CREDITO: IL COMITATO DI BASILEA AVVIA UNA CONSULTAZIONE SULLA
DettagliLe infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013
Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 Anna Maria Fontana Responsabile divisione VII DPS-DGPRUN Investimenti pubblici in infrastrutture
DettagliIl credito in Toscana. II trimestre 2015
Il credito in Toscana II trimestre 2015 Firenze, Ottobre 2015 08.1 I prestiti a imprese e famiglie Arrivano segnali di distensione dal mercato del credito in Toscana, che risente del miglioramento del
Dettagli(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti
(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa
Dettaglii dossier LEZIONI AMERICANE PER MONTI www.freefoundation.com 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta
52 i dossier www.freefoundation.com LEZIONI AMERICANE PER MONTI 2 aprile 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Il presidente della Federal Reserve, la banca centrale americana, Ben Bernanke
DettagliLa crisi dei mercati e l impatto sull economia reale: evoluzione e prospettive
La crisi dei mercati e l impatto sull economia reale: evoluzione e prospettive MUTUI SUBPRIME Casus belli LA LEVA/LEVERAGE utilizzata dalle banche RISCHIO POTENZIALE > PATRIMONI DISPONIBILI (fonte R&S
DettagliSnam e i mercati finanziari
Snam e i mercati finanziari Nel corso del 2012 i mercati finanziari europei hanno registrato rialzi generalizzati, sebbene in un contesto di elevata volatilità. Nella prima parte dell anno le quotazioni
DettagliECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA
423 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com ECONOMIC OUTLOOK 2013 OCSE: LA CRISI ITALIANA CONTINUA 30 maggio 2013 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Le previsioni sull economia Alcuni grafici
DettagliFISCAL COMPACT: CHI ERA COSTUI?
104 i dossier www.freefoundation.com FISCAL COMPACT: CHI ERA COSTUI? 10 luglio 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il Fiscal Compact Lo stato dell arte in Europa Lo stato dell arte in Italia Le misure
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 161 del 20 11 2014 46209 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO RI CERCA INDUSTRIALE E INNOVAZIONE 11 novembre 2014, n. 533 PO FESR 2007 2013. Asse I. Linea
DettagliRISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO
Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2009/2010 RISPARMIO, INVESTIMENTO E SISTEMA FINANZIARIO Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@univpm.it
DettagliCrisi economica in Europa
Crisi economica in Europa Alla ricerca di un approccio sovranazionale Bologna, 30 novembre 2015 L Unione economica e monetaria: un disegno incompiuto Il ruolo (e i poteri) della Banca Centrale Europea
DettagliCRISI MONDIALE! CONFRONTI ED ANALOGIE CON IL 1929
CRISI MONDIALE! CONFRONTI ED ANALOGIE CON IL 1929 Sintesi del seminario tenuto presso l'università di Trieste - Facoltà di Scienze Politiche - per l'insegnamento di Geografia Economica. Milano, aprile
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliRelazione Semestrale al 30.06.2012. Fondo Federico Re
Relazione Semestrale al 30.06.2012 Fondo Federico Re Gesti-Re SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.500.000 i.v. Codice Fiscale, Partita
DettagliIL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO
869 www.freenewsonline.it i dossier www.freefoundation.com IL RAPPORTO ISTAT 2014. UN ITALIA ALLO STREMO 29 maggio 2014 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE SUMMARY 2 Lo scorso 28 maggio l Istat ha rilasciato
DettagliAIFI. Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital. Prospettive di sviluppo per il private equity in Italia
AIFI Associazione Italiana del Private Equity e Venture Capital Prospettive di sviluppo per il private equity in Italia Il ruolo degli investitori istituzionali Anna Gervasoni Direttore Generale AIFI Roma,
DettagliRapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 12 Novembre 2015
Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 12 Novembre 2015 Indice o I rischi macroeconomici o I rischi settoriali: famiglie e imprese
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre
Dettaglipiù credito per la tua impresa
Sei un impresa che vuole acquistare nuovi macchinari, impianti o attrezzature? più credito per la tua impresa : Agevolazioni anche per i settori di pesca e agricoltura Beni strumentali, l agevolazione
DettagliIl credito in Toscana. III trimestre 2014
Il credito in Toscana III trimestre 2014 Firenze, Febbraio 2015 Il contesto di riferimento Prosegue il rallentamento dei prestiti concessi dalle banche al settore privato italiano (-1,7% il dato di agosto
DettagliLa congiuntura. internazionale
La congiuntura internazionale N. 2 LUGLIO 2015 Il momento del commercio mondiale segna un miglioramento ad aprile 2015, ma i volumi delle importazioni e delle esportazioni sembrano muoversi in direzioni
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliIL QUADRO MACROECONOMICO
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 16 marzo 2015 S.A.F.
DettagliPresentazione del Rapporto
Presentazione del Rapporto Cremona, 5 giugno 5 L economia della Lombardia Paola Rossi Banca d Italia Sede di Milano Divisione Analisi e Ricerca economica territoriale Camera di Commercio di Cremona L economia
DettagliRISOLUZIONE N. 81/E. Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015
RISOLUZIONE N. 81/E Direzione Centrale Normativa Roma, 25 settembre 2015 OGGETTO: Interpello - ART. 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Comunicazione del luogo di conservazione in modalità elettronica dei
DettagliCONVEGNO ABI BASILEA 3. Recovery and Resolution Plan: l esperienza UniCredito in fieri. Andrea Cremonino. UniCredit Banking Supervisory Relations
CONVEGNO ABI BASILEA 3 Recovery and Resolution Plan: l esperienza UniCredito in fieri Andrea Cremonino UniCredit Banking Supervisory Relations Roma, 21 giugno 2011 RRPs SOTTOLINEANO COME IL CAPITALE NON
DettagliUNA NUOVA STRATEGIA PER IL MERCATO UNICO AL SERVIZIO DELL ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ EUROPEA
10 IL MONTI PENSIERO UNA NUOVA STRATEGIA PER IL MERCATO UNICO AL SERVIZIO DELL ECONOMIA E DELLA SOCIETÀ EUROPEA Rapporto di Mario Monti al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso 9 maggio
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
DettagliIn n altr t e parole e b a i l i n LE PRINCIPALI INFORMAZIONI IN 10 xìàlæx ø üâïĉ
In n alt ltre parole b a i l i n LE PRINCIPALI INFORMAZIONI IN 10 xìàlæx ø üâïĉ Dal 1 gennaio Il primo gennaio 2016 entra pienamente in vigore anche in Italia un pacchetto di nuove regole comuni a tutti
DettagliBanca Intermobiliare SpA Obbligazioni a tasso variabile
Sede legale in Torino, Via Gramsci, n. 7 Capitale sociale: Euro 154.737.342,00 interamente versato Registro delle imprese di Torino e codice fiscale n. 02751170016 Iscritta all Albo Banche n. 5319 e Capogruppo
DettagliAGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 39/2014. del 31 ottobre 2014
AGGIORNAMENTO NORMATIVO N. 39/2014 del 31 ottobre 2014 1) CRD IV: pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea il Regolamento Delegato (UE) N. 1151/2014 2) CRD IV: pubblicato nella Gazzetta
DettagliCorso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti
1-1 Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Introduzione Hill, capitolo 1 molto integrato C.W.L. Hill, International
DettagliRegol@mento istitutivo del fondo di assistenza e previdenza complementare
Comune di Spoleto Direzione Politiche della Viabilità Regol@mento istitutivo del fondo di assistenza e previdenza complementare Il Regolamento istitutivo del fondo di assistenza e previdenza complementare
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliMC Capital Ltd Consulenza Finanziaria & Gestione di Portafoglio
Newsletter mercati e valute 22 febbraio 2013 Le minute dell ultima riunione della Federal Reserve mostrano divergenze all interno della Banca Centrale Usa sul piano di stimoli monetari a sostegno dell
DettagliUniversità degli Studi Guglielmo Marconi
I cambi flessibili e le politiche di intervento sui mercati valutari: 1971(-3)-2007 Argomenti 1. Il periodo 1971-2001 2. La globalizzazione e la crescita mondiale nel 1 Il periodo 1971-2001 Gli assetti
DettagliLe Politiche Pensionistiche. Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012
Le Politiche Pensionistiche Corso di Politiche Sociali Facoltà di Scienze della Formazione Università Milano Bicocca Anno Accademico 2011-2012 In generale la pensione è una prestazione pecuniaria vitalizia
DettagliCostruzioni, investimenti in ripresa?
Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara
DettagliCamera dei Deputati 5 Senato della Repubblica PREFAZIONE
Camera dei Deputati 5 Senato della Repubblica XIV LEGISLATURA DISEGNI DI LEGGE E RELAZIONI DOCUMENTI PREFAZIONE La riduzione dei danni sanitari e sociali causati dall alcol è, attualmente, uno dei più
DettagliCittà di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
DettagliOGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita
Informativa per la clientela di studio N. 08 del 15.01.2014 Ai gentili Clienti Loro sedi OGGETTO: Trasferimenti immobiliari. Nuove modalità di versamento del prezzo di vendita Gentile Cliente, con la stesura
DettagliBasilea III. Aprile 2013
Basilea III Aprile 2013 Basiela I, II, III,. 2 Basilea I 1988 Basilea II 2006 Basilea III 2013 Risposta del Comitato di Basilea alla crisi finanziaria Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria 3 Il
DettagliDECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive. Giovanni Principe General Director ISFOL
DECENTRAMENTO DELLE POLITICHE DEL LAVORO E SVILUPPO LOCALE L ESPERIENZA ITALIANA Note introduttive Giovanni Principe General Director ISFOL DECENTRALISATION AND COORDINATION: THE TWIN CHALLENGES OF LABOUR
DettagliFondo Raiffeisen Strategie Fonds
Relazione Semestrale al 30.06.2013 Fondo ADVAM Partners SGR S.p.A. Sede Legale: Via Turati 9, 20121 Milano Tel 02.620808 Telefax 02.874984 Capitale Sociale Euro 1.903.000 i.v. Codice Fiscale, Partita IVA
DettagliIl Ministro dell Economia e delle Finanze
Il Ministro dell Economia e delle Finanze Visto l articolo 1, comma 91, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, il quale dispone, tra l altro, che, a decorrere dal periodo di imposta 2015, agli enti di previdenza
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliAlessandro Scopelliti. alessandro.scopelliti@unirc.it
Alessandro Scopelliti alessandro.scopelliti@unirc.it La crisi del debito pubblico Il vincolo di bilancio del governo e il disavanzo pubblico L avanzo primario e la riduzione del debito pubblico Le determinanti
DettagliNuova tassazione delle rendite finanziarie
Nuova tassazione delle rendite finanziarie a cura dell ufficio studi della Südtirol Bank Nuova tassazione delle rendite finanziarie 2014 Pagina 1 di 5 La normativa di riferimento Il Decreto Legge n. 66/2014,
DettagliCorso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi
Corso di Formazione per Gestori Impianti Sportivi La sicurezza sui luoghi di lavoro Il testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro Ing. Luca Magnelli Firenze 19 ottobre 2010 D.Lgs. 9 Aprile 2008 n.
DettagliPeriodico informativo n. 32/2014. Ritenuta 20% sui bonifici esteri
Periodico informativo n. 32/2014 Ritenuta 20% sui bonifici esteri Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo informarla che dal 1 febbraio 2014 è scattato l obbligo per
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese
ALLEGATO N. 1 Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese DM 4 DICEMBRE 2014 Regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative
DettagliNUOVA RIFORMA DELLE PROFESSIONI. I Giovani e le loro proposte
NUOVA RIFORMA DELLE PROFESSIONI I Giovani e le loro proposte TEMI 1. TIROCINIO 2. FINTE PARTITE IVA 3. DISCIPLINARE D INCARICO 4. FORMAZIONE CONTINUA 5. ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA 2 TIROCINIO OBBLIGATORIO
DettagliRoma, 03/09/2014. e, per conoscenza, Circolare n. 101
Direzione Centrale Prestazioni a Sostegno del Reddito Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Direzione Centrale Bilanci e Servizi Fiscali Roma, 03/09/2014 Circolare
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) 1. A febbraio 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.855 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliRelazioni fra gli organi di controllo in ambito finanziario
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTA DI ECONOMIA CORSO DI LAUREA BIENNALE PERCORSO AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO CORSO CORPORATE GOVERNANCE E CONTROLLO INTERNO PERIODO: II SEMESTRE DOCENTI: LUIGI MIGLIAVACCA,
DettagliIl settore Automotive include le aree della Produzione, della Componentistica e della Distribuzione.
Appunti: 2 Il settore Automotive include le aree della Produzione, della Componentistica e della Distribuzione. L area della Distribuzione e Riparazione che ci riguarda direttamente occupa oltre 254.000
DettagliBANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE
BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE Crisi dell Euro: il rischio bancario Giorgio Solcia Vicenza, 25 giugno 2012 Credenze incrollabili...crollate Gli immobili sono un investimento sicuro che non farà
DettagliMinistero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA
Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Linee guida per l'applicazione del Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie
DettagliPRIME RIFLESSIONI SU BASILEA3 E POSSIBILI IMPATTI SULLE IMPRESE
PRIME RIFLESSIONI SU BASILEA3 E POSSIBILI IMPATTI SULLE IMPRESE Prof. Roberto Bottiglia Università degli Studi di Verona Dipartimento di Economia Aziendale OLTRE LA CRISI: STRATEGIA E FINANZA PER IL RILANCIO
DettagliDocumento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente
Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere
DettagliIN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015
IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA INCONTRO PARTI SOCIALI 23/7/2015 PREMESSA IL FONDO PENSIONE E ARTICOLATO NELLA GESTIONE ORDINARIA E NELLA GESTIONE INTEGRATIVA CARATTERIZZATE DA NORME DIVERSE PER QUANTO
DettagliL economia italiana nella Relazione della Banca d Italia
L economia italiana nella Relazione della Banca d Italia Paolo Sestito Servizio struttura Economica, Banca d Italia Modena, 4 giugno 215 Il contesto internazionale e l area dell euro 2 Nei paesi emergenti,
DettagliIl sistema delle operazioni tipiche di gestione
Il sistema delle operazioni tipiche di gestione 1 LA GESTIONE Sistema delle attività svolte sul capitale per la realizzazione della funzione di CREAZIONE DI UTILITÀ propria di ogni azienda Il capitale
DettagliIl controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali
La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano
DettagliOrientamenti sul trattamento delle esposizioni al rischio di mercato e di controparte nella formula standard
EIOPA-BoS-14/174 IT Orientamenti sul trattamento delle esposizioni al rischio di mercato e di controparte nella formula standard EIOPA Westhafen Tower, Westhafenplatz 1-60327 Frankfurt Germany - Tel. +
DettagliFondi aperti Caratteri
Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento
DettagliBANCHE ARGOMENTI. Struttura finanziaria delle aziende di credito Principali aree gestionali La performance bancaria Struttura del sistema bancario
BANCHE A.A. 2015/2016 Prof. Alberto Dreassi adreassi@units.it DEAMS Università di Trieste ARGOMENTI Struttura finanziaria delle aziende di credito Principali aree gestionali La performance bancaria Struttura
DettagliVigilanza bancaria e finanziaria
Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO
DettagliRSPP - CARATTERISTICHE
RSPP - CARATTERISTICHE Figura obbligatoria Consulente del Datore di Lavoro La designazione deve essere scritta ed accettata Deve aver frequentato corsi di formazione professionale specifici per il macro-settore
DettagliIl Rapporto sulla Stabilità Finanziaria. Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia. Università Bocconi, 18 Novembre 2014
Il Rapporto sulla Stabilità Finanziaria Fabio Panetta Vice Direttore Generale - Banca d Italia Università Bocconi, 18 Novembre 2014 Indice o La congiuntura o Il mercato immobiliare o I mercati finanziari
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliCAREFIN Centre for Applied Research in Finance. Fondi Pensione: stato dell arte. Sergio Paci
Fondi Pensione: stato dell arte Sergio Paci 28 Novembre 2013 La previdenza complementare: I punti da considerare Validità del modello a due pilastri complementari Luci e ombre della previdenza complementare
DettagliCOSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde)
861 COSA BOLLE SUL FRONTE SVIZZERO (Chi ci guadagna e chi ci perde) 19 gennaio 2015 a cura del Gruppo Parlamentare della Camera dei Deputati Forza Italia Berlusconi Presidente Il Popolo della Libertà EXECUTIVE
DettagliCGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25
Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il
DettagliDa gruppo informale ad associazione
DA GRUPPO INFORMALE AD ASSOCIAZIONE Da gruppo informale ad associazione Gruppo informale...9 Gruppo organizzato...9 Associazione:...10 L atto costitutivo e lo statuto...10 Come si organizza internamente
DettagliProtocollo di Kyoto 1988 IPCC 1992 UN Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) http://unfccc.int protocollo di Kyoto
Protocollo di Kyoto Nel 1988 Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) gruppo intergovernativo indipendente, informa l opinione pubblica e i politici sui progressi della ricerca sul cambiamento
Dettagli