MASSIME CIVILI AVVOCATO E PROCURATORE. Corte di Cassazione Sez. VI civ. 28 Marzo 2013, n 7807 (Pres. U.

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1 MASSIME CIVILI AVVOCATO E PROCURATORE Corte di Cassazione Sez. VI civ. 28 Marzo 2013, n 7807 (Pres. U. Goldoni; Rel. M. Falaschi) Avvocato e procuratore Avvocato Onorario sproporzionato Adeguamento al valore effettivo della controversia Possibile Compensazione parziale o totale delle spese Motivazioni Il magistrato può, avendone facoltà discrezionale, qualora ravvisi una evidente sproporzione tra pretese economiche manifestamente esorbitanti e l effettivo valore della controversia, ridurre l onorario adeguandolo alla reale importanza della prestazione, sulla base della concreta valenza economica della controversia 1. Secondo consolidata giurisprudenza di legittimità il provvedimento parziale o totale di compensazione delle spese per giusti motivi deve trovare un adeguato supporto motivazionale, le ragioni giustificatrici devono desumersi dal complesso della motivazione adottata 2. Corte di Cassazione Sez. III civ. 12 Marzo 2013, n 6096 (Pres. M. Finocchiaro; Rel. P. D Amico) 1 Cass., 17/07/2006, n ; Cass., 31/05/2010, n ; Cass., 08/02/2012, n Cass., 02/12/2010, n ; Cass., 06/10/2011, n

2 Avvocato e procuratore Avvocato Parcella Credito illiquido Foro di competenza Secondo giurisprudenza il compenso per prestazioni professionali, che non sia convenzionalmente stabilito, è un debito pecuniario illiquido da determinare secondo la tariffa professionale e pertanto il foro facoltativo del luogo ove eseguire l obbligazione va individuato nel domicilio del debitore in quel medesimo tempo 3. Corte di Cassazione Sez. I civ. 4 Marzo 2013, n 5297 (Pres. C. Carnevale; Rel. M.R. Cultrera) Avvocato e procuratore Avvocato Liquidazione dell onorario Cumulo di domanda di valore indeterminabile e domanda di valore determinato Valore indeterminabile dell intera controversia Ai fini della liquidazione degli onorari di avvocato per attività giudiziale laddove siano proposte più domande, di cui una di risarcimento danno di valore determinato ed altre di valore indeterminabile, il cumulo delle stesse rende l intera controversia di valore indeterminabile. 3 Cass., 12/10/2011, n La dichiarazione del creditore ed il parere del Consiglio dell Ordine non equivalgono a liquidazione del credito e pertanto, trattandosi di credito illiquido, la competenza si radica nel luogo in cui l obbligazione deve essere eseguita, vale a dire nel domicilio del debitore e non in quello del creditore 2

3 RESPONSABILITA PROFESSIONALE Corte di Cassazione Sez. III civ. 12 Marzo 2013, n 6093 (Pres. Segreto; Est. Vivaldi) Responsabilità medica Errata diagnosi Speciale difficoltà Danni causati da negligenza o imprudenza Limitazione di responsabilità Non sussiste La limitazione di responsabilità professionale del medico - chirurgo ai soli casi di dolo o colpa grave (art c.c.) attiene esclusivamente alla perizia, per la soluzione di problemi di particolare difficoltà, con esclusione dell imprudenza e della negligenza. Tale limitazione, anche nei casi di speciale difficoltà, non sussiste con riguardo ai danni dovuti a negligenza o imprudenza, di cui il medico risponde comunque 4. 4 Cass., 01/03/2007, n. 4797; Cass., 19/04/2006, n. 9085; Cass., 29/07/2004, n Secondo pacifica giurisprudenza della Corte di Legittimità, la responsabilità tanto del medico quanto dell ente ospedaliero, per inesatto adempimento della prestazione, ha contenuto contrattuale ed è quella tipica del professionista. Il paziente ha l onere di dedurre qualificate inadempienze, idonee a porsi come cause o concause del danno, mentre spetta al debitore convenuto provare che nessun rimprovero di scarsa diligenza o di imperizia possa essergli mosso, o, ancora, che malgrado vi sia stato un suo inesatto adempimento, questo non ha avuto nessuna incidenza causale sulla produzione del danno (Cass., 09/10/2012, n ; Cass., 21/07/2011, n ; Cass., 08/10/2008, n ). Quanto, poi, al primario, ha la responsabilità dei malati del reparto, deve avere una conoscenza puntuale delle situazioni cliniche relativa a tutti i pazienti, indipendentemente dal modo in cui ha acquisito detta conoscenza, ed è di conseguenza obbligato a fornirsi di tutte le informazioni sulle iniziative intraprese dagli altri medici a cui il malato è affidato, ed a prescindere dalla responsabilità di questi. Tutto ciò per 3

4 PROCEDURA CIVILE Corte di Cassazione Sez. VI civ. 11 Marzo 2013, n 6053 (Pres. Rel. M. Cicala) Procedura civile Valore della controversia Contributo unificato Incertezza sul valore del danno da liquidarsi Contributo unificato parametrato al valore della competenza del magistrato Ai fini dell applicazione del contributo unificato, qualora al valore della controversia indicato nell atto introduttivo del giudizio è affiancata la formula ovvero di quella maggiore o minore che sarà ritenuta di giustizia, quest ultima non può essere considerata di mero stile ma ha contenuto sostanziale. Pertanto, tale richiesta alternativa, consentire al magistrato di procedere alla giusta liquidazione a prescindere dalla somma indicata nelle conclusioni, si risolve in una mancanza di indicazione della somma domandata con la conseguenza che il valore della causa si deve presumere uguale alla competenza del giudice adito 5 e l applicazione del contributo unificato dovrà essere effettuato sulla base di questo parametro. Corte di Cassazione Sez. I civ. 27 Febbraio 2013, n 4945 garantire l esatta impostazione ed esecuzione delle cure, prevenire errori, e per l adozione immediata dei provvedimenti resi necessari da eventuali emergenze. 5 Cass., 11/06/2012, n

5 Procedura civile Affidamento di minore e provvedimenti di decadenza dalla potestà genitoriale Competenza Rientrano nella competenza del Tribunale ordinario le pronunzie in materia di affidamento del minore e relative modalità, mentre per quanto attiene ai provvedimenti di decadenza dalla potestà genitoriale la competenza spetta al Tribunale dei minori. OBBLIGAZIONI Corte di Cassazione Sez. II civ. 25 Marzo 2013, n 7479 (Pres. M. Oddo; Rel. V. Mazzacane) Obbligazioni e contratti Contratto Contratto atipico di mantenimento (vitalizio assistenziale) Sproporzione tra le rispettive prestazioni delle parti Simulazione del contratto In presenza di contratto atipico di mantenimento (vitalizio assistenziale), l eventuale sproporzione tra le entità delle rispettive prestazioni delle parti, non accompagnata dalla prova della consapevolezza della stessa e dalla sua volontaria accettazione da parte del cedente, presuppone la simulazione del contratto, che potrebbe nascondere una donazione. L aleatorietà, elemento essenziale di tale contratto, va accertata con riferimento al momento della conclusione del contratto stesso, 5

6 caratterizzato dalla obiettiva incertezza iniziale quanto alla durata di vita del vitaliziato e dalla eguale incertezza in relazione al rapporto tra il valore complessivo delle prestazioni dovute dal vitaliziante, in relazione alle esigenze assistenziali del vitaliziato, ed il valore del cespite patrimoniale ceduto in corrispettivo del vitalizio 6. RISARCIMENTO DANNI Corte di Cassazione Sez. III civ. 22 Marzo 2013, n 7269 (Pres. G.M. Berruti; Rel. A. Amendola) Danno (risarcimento da) Nascituro Malformazioni Mancata informazione da parte del medico sulle condizioni del feto Danno biologico Danno economico Sussiste I genitori, indipendentemente dall eventuale maturazione delle condizioni che abilitano la donna a chiedere l interruzione di gravidanza, hanno diritto ad essere informati, da parte del medico, sulle condizioni di salute del feto, e conseguentemente sull esistenza di eventuali malformazioni dello stesso, anche al fine di prepararsi psicologicamente e, se del caso, anche materialmente, alla nascita di un figlio menomato. La mancata informazione determina il diritto al risarcimento del danno biologico, in tutte le sue forme, ed economico che dell inadempimento del 6 Cass., 24/06/2009, n ; Cass., 29/08/1992, n

7 medico costituisce una conseguenza immediata e diretta in termini di causalità adeguata 7. PROFESSIONI Corte di Cassazione Sez. VI civ. 4 Marzo 2013, n 5270 Notaio Attività professionale dello studio notarile ed attività commerciale Procedimento disciplinare Legittimo È legittimo il procedimento disciplinare posto in essere nei confronti del notaio, ad opera dell Ordine di appartenenza, per aver dato vita ad una società di capitali, di cui è socio unico, finalizzata alla surroga dei mutui, in quanto detta attività è in grado di dare luogo a confusione tra l attività professionale dello studio notarile e l attività commerciale, mettendo così in serio pericolo l imparzialità che deve caratterizzare le funzioni di pubblico ufficiale svolte dal notaio. 7 Cass., Sez. civ., 01/12/1998, n spetta alla donna che chiede di essere risarcita la prova dei fatti costitutivi della pretesa azionata, cioè che l informazione omessa avrebbe provocato un processo patologico tale da determinare un grave pericolo per la sua salute, e, in stretta connessione, che, nella situazione ipotetica data, ella avrebbe effettivamente optato per l interruzione della gravidanza la richiesta di accertamento diagnostico e anche di più accertamenti diagnostici, ove non espressamente funzionalizzati alla verifica di eventuali anomalie del feto, è un indice niente affatto univoco della volontà di avvalersi della volontà di sopprimerlo, ove anomalie dovessero emergere, essendo innumerevoli le ragioni che possono spingere la donna a richiederli, e il medico a prescriverli, a partire dalla elementare volontà di gestire al meglio la gravidanza, pilotandola verso un parto che, per le condizioni, i tempi e il tipo, sia il più consono alla nascita di quel figlio, quand anche malformato. 7

8 COMMERCIALE Corte di Cassazione Sez. I civ. 15 Marzo n 6648 Società Stato di insolvenza Amministrazione straordinaria Requisito dimensionale L ammissione all amministrazione straordinaria, d.lgs 08/07/1999 n. 270, prevista per le grandi imprese in stato di insolvenza, avente come fine la conservazione e non la liquidazione del patrimonio aziendale per un suo risanamento, richiede la presenza del requisito dimensionale che va valutato considerando esclusivamente la singola azienda che si trova in stato di insolvenza e non il gruppo delle imprese di cui è parte. Nel calcolo dei dipendenti sono esclusi quelli che nell ultimo anno hanno lavorato nelle aziende date in affitto a terzi. Corte di Cassazione Sez. I civ. 8 Marzo 2013, n 5848 Impresa Concorrenza Concorrenza sleale Risarcimento danno Onere della prova La richiesta di risarcimento danno da concorrenza sleale necessita della prova, da parte dell azienda danneggiata, della reale perdita patrimoniale e della non futilità del danno subito. 8

9 I comportamenti idonei a screditare l impresa devono avere come destinatario un pubblico indistinto o in ogni caso consistente. Dott.ssa Sciotto Fortunata Serena 9

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