La fonologia. (5) esempi di due fonemi dell italiano individuati tramite una coppia minima

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1 LINGUISTICA GENERALE, Linguistica di base D, a.a 2010/11, Ada Valentini Mat. 4 La fonologia (1) Fonologia: si occupa dei suoni usati sistematicamente nelle l. naturali per comunicare significati, ne studia l organizzazione e il funzionamento. Le sue unità di analisi sono i fonemi, (2) Fonetica vs fonologia: fonetica: studia le caratteristiche fisiche dei suoni usati nelle l. naturali; fonologia (o fonematica): si occupa dei suoni usati sistematicamente nelle l. naturali per comunicare significati;. La fonetica si occupa di suoni da un punto di vista concreto (unità di analisi sono i foni), la fonologia da un punto di vista astratto. Le unità di analisi sono i fonemi (livello di sistema, entità discrete). (3) Fonemi: unità minime di seconda articolazione del sistema linguistico; il fonema è una classe astratta di foni con valore distintivo (serve a distinguere i significanti): solo con i fonemi, non con gli allofoni, si hanno coppie minime: coppie di parole con cambiamento di un solo fono collocato nella stessa posizione, tale che appunto distingue le due parole e quindi ha statuto di fonema (ess: cane vs. pane; vero vs. velo; palo vs. pelo; pala vs. pila). (4) Coppia minima: coppia di parole con cambiamento di un solo fono collocato nella stessa posizione, tale che appunto distingue le due parole e quindi ha statuto di fonema (ess: cane vs. pane; vero vs. velo; palo vs. pelo; pala vs. pila). (5) esempi di due fonemi dell italiano individuati tramite una coppia minima italiano /t/ /d/ [t] [d] tare / tare/ dare / dare/ [ ta re] [da re] (6) coppie minime per le serie delle occlusive bilabiali, velari e dentali sorde e sonore: Asse paradigmatico / p dal verbo parere b feretri k a r e/ forma femm. pl. dell agget. caro sfide agonistiche t malattie ereditarie d passare ad altri qualcosa 1

2 (7) Foni e allofoni fono: realizzazione concreta di qualunque suono del linguaggio allofono (anche: variante): realizzazione foneticamente diversa di uno stesso fonema, ma priva di valore distintivo. Le varianti possono essere libere o condizionate (8) esempi di allofonia (o variazione) libera un fonema: tre allofoni (o varianti del fonema) negli stessi contesti fonema dell italiano: /r/ allofoni [r] vibrante alveolare monovibrante alveolare vibrante uvulare / kara/ [ ka ra] [ ka a] [ ka a] (9) esenpi di allofonia condizionata a. un fonema: due allofoni in distribuzione complementare fonema dell inglese /l/ allofoni [l] laterale alveolare [l ] laterale alveolare velarizzata leg, fly /leg, fla, s lt, meil / salt, mail [leg, fla ] [s l t, meil ] inglese /l/ i. [l] in attacco di sillaba, immediatamente prima della vocale; ii. [l ] in coda di sillaba, preconsonantica o finale di parola. b. un fonema: tre allofoni in distribuzione complementare fonema: /n/ allofoni: nasale velare [n] nasale alveolare nasale labiodentale anche, fango / anke, fan o, nave, in vito,infe dele/ nave invito, infedele [ a ke, fa o] nasale velare [ na ve] nasale alveolare [i vi to, i fe de le] nasale labiodentale 2

3 italiano/n/ i. davanti a consonante velare [k, g]; ii. davanti a consonante labiodentale [f, v]; iii. [n] altrove. (9) inventari fonematici a confronto a. italiano (30 fonemi; 28 45) b. spagnolo (26 fonemi) L LD D/A P V L LD ID D/A P V Occl. p b t d k p b t d k Affr. ts dz t d t Fric. f v s z f s x Nas. m n m n Later. l l Vibr. r r Monovibr. Semiv. j w j Alta i u i u M-A e o e o M-B B a a (10) Consistenza di inventari fonematici (ricorda l arbitrarietà radicale a livello del significante; vd. mat 2, punto (3d)): a. rotokas, lingua INDO-PACIFICA, parlata in Papua Nuova Guinea: 11 fonemi (5 vocali) b.!xóõ, lingua KHOISAN, parlata in Botswana: 141 fonemi (31 vocali) (11) Rendimento funzionale: numero di coppie minime che due fonemi partecipano a formare Italiano basso rendimento funzionale di /s/ vs /z/: / kj se/ chiese domandò vs. / kj ze/ chiese edifici di culto. alto rendimento funzionale di /t/ vs. /d/: ti vs. di, tea vs. dea, tori vs. dori, tare vs. dare, tino vs. dino, dito vs. tito, rata vs. rada, moto vs. modo, ceto vs. cedo, fito- (prefissoide, come in fitocosmesi) vs. fido, vento vs. vendo, monto vs. mondo, accendo vs. accento, quanto vs. quando ecc. (12) I tratti distintivi: i fonemi sono ulteriormente analizzabili in tratti, ossia entità più piccole distintive ma non lineari. (NB: fonemi = minime unità lineari). Si consideri la coppia minima cara - gara: /k/ occlusiva, velare sorda; / / occlusiva velare sonora. I fonemi /k/ e / / sono descritti in fonetica articolatoria in termini di proprietà fisiche che essi hanno; tali proprietà sono interpretabili in fonologia in termini di tratti. I tratti sono importanti dal punto di vista classificatorio e composizionale. Funzione composizionale dei tratti: specificano le caratteristiche che simultaneamente formano un singolo evento articolatorio. Funzione classificatoria dei tratti: permettono di definire classi naturali di fonemi (Es: la nasale velare si trova davanti a velari /k, / dell'italiano, che sono le uniche consonanti velari dell'italiano. Anziché specificare che /n/ diventa velare davanti a /k/ e / /, possiamo dire che /n/ > /n velare/ davanti a consonanti velari o meglio [-avanzato], cioè prodotte in zona postalveolare. 3

4 In sintesi, i tratti: *non sono lineari* e *non sono unità autonome* (NB: il fonema è la più piccola unità lineare di seconda articolazione, non dotata di significato ma distintiva; non è l'unità più piccola in assoluto essendo a sua volta scomponibile in tratti; ma i tratti non sono lineari); hanno funzione classificatoria e composizionale. (13) Ess. di tratti [±sillabico]: tratto che distingue i fonemi che possono costituire il nucleo di una sillaba da quelli che non possono costituirlo. In italiano i fonemi [+sillabico] sono le vocali. [±sonoro]: vibrazione della glottide. In italiano distingue le consonanti sorde da quelle sonore [±continuo] distingue i fonemi prodotti con [-continuo] o senza [+continuo] blocco al flusso d'aria nella cavità orale. In italiano distingue le occlusive e le affricate [-continuo] dalle fricative [+continuo]. [±avanzato]: tratto che distingue i fonemi prodotti anteriormente [+avanzato] alla regione postalveolare. In italiano distingue le bilabiali, le labiodentali, le dentali e le alveolari [+avanzato] dalle alveopalatali, palatali e velari [-avanzato]. (14) Tratto pertinente rispetto a due o più fonemi: tratto necessario e sufficiente a distinguere i fonemi l'uno dall'altro. I tratti individuati sopra non sono sempre pertinenti: lo sono solo nelle specifiche opposizioni dove quel certo tratto distingue un fonema dall'altro. Es.: /b/ e / / = entrambe c. occlusive ( tr. occlusivo: non pertinente) e sonore ( tr sonoro: di nuovo non pertinente); una c. però è bilabiale e l'altra è velare: /b/ / / [±avanzato] + - Fenomeni sovrasegmentali (15) Accento: è una caratteristica soprasegmentale che consiste in una maggior forza articolatoria che interessa una sillaba. E' nozione intuitiva ma difficile da definire dal punto di vista fisico perché la sillaba accentata ha più caratteristiche diverse per quanto riguarda intensità (volume), lunghezza (durata) e altezza tonale (data dalla frequenza delle onde sonore) Può avere funzione distintiva, come in italiano: cfr. ancora / ankora/ /an kora/, subito / subito/ /su bito/ funzione demarcativa, come in francese o in persiano, dove l accento cade sull ultima sillaba di gruppi di parole o in ceco dove l accento cade sulla prima sillaba di parola (16) Sillaba: raggruppamento di fonemi attorno ad un centro di intensità sonora detto 'elemento sillabico' o 'nucleo', che è l'unico elemento strettamente obbligatorio. sillaba rima attacco nucleo coda C V C 4

5 con con mano ma.no c o n m a. n o C V C C V + C V attacco nucleo coda Attacco nucleo attacco nucleo sillaba libera o implicata sillaba libera o aperta (17) restrizioni riguardo ai tipi e numero di elementi possibili in ognuna delle componenti della sillaba italiano: una sola C nella coda / fas.to/ vs. inglese: ammette due CC nella coda /f st/ (18) Durata o quantità: estensione temporale relativa con cui i foni e le sillabe sono prodotti Italiano la lunghezza vocalica non è distintiva; le vocali lunghe sono allofoni condizionati dal contesto: in sillaba tonica e aperta vocali lunghe, altrimenti brevi. Ess. fare [ fa re] e come [ ko me] con vocale lunga, ma nonno [ non o] e casta [ kasta] con vocale breve). Tedesco: lunghezza distintiva. Ess. Hütte capanna / hyt / vs. Hüte cappelli / hy t / Stätte luogo / t t / vs. Städte città (pl) / t t / (19) Intonazione: l andamento melodico con cui è pronunciata una frase o gruppo tonale (cioè la parte di una sequenza di foni pronunciata con una sola emissione di voci) In molte lingue, tra cui l italiano, è funzionale alla trasmissione del valore pragmatico dell enunciato: ess. esci! vs. esci? 5