introduzione modelli costituzionali fra forma e realtà di Vito Campanelli

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "introduzione modelli costituzionali fra forma e realtà di Vito Campanelli"

Transcript

1 introduzione modelli costituzionali fra forma e realtà di Vito Campanelli The first assumption is that the president and the State are the same thing, that president is State personified. The second is that powers should be commensurate with responsibilities. ( ) The third assumption, intimately related to the second, is that the president should not and cannot be bound by normal legal restrictions. Theodore Lowi, The Personal President, 1985, p. 180 L assunto di fondo è che i sistemi presidenziali conducono a un governo forte ed efficace, sia di per sé che al paragone con i sistemi parlamentari. Ma questo è un assunto che poggia su una lastra sottile di ghiaccio. Giovanni Sartori, Ingegneria costituzionale comparata, 1995, p. 102 Se si considera la modellistica costituzionale più consolidata, sembrano bastare pochi criteri definitori per stabilire le differenze fra le forme di governo. Queste appaiono imperniate o, per meglio dire, ancorate nella dicotomia che contrappone presidenzialismo e parlamentarismo 1. L elezione diretta del capo di governo e la durata fissa e indipendente del mandato del presidente e dell assemblea sono le caratteristiche di base del modello presidenziale. Alcuni osservatori aggiungono poi alla definizione minima anche la natura monocratica della struttura dell esecutivo, in cui il presidente assume una posizione di guida rispetto alla compagine dei ministri 2 (Lijphart 1994). Il governo presidenziale

2 X Il premier diviso può essere considerato, dunque, un sistema a separazione dei poteri, nel senso che il potere legislativo e quello esecutivo possiedono autonomi meccanismi e circuiti di legittimazione. Non dipendono l un l altro per quanto riguarda la loro nascita, né per la loro sopravvivenza. Ognuno di essi dispone però di poteri necessari per il funzionamento dell altro organo costituzionale, il che li costringe poi a ricercare un qualche tipo di accordo o compromesso, pena l interruzione del processo decisionale. Di contro, il sistema di governo parlamentare presenta legislativi in grado di nominare, far cadere o anche cambiare i governi. I regimi parlamentari sono detti, infatti, a fusione dei poteri perché, in modo differente dal caso precedente, l esecutivo si forma all interno del parlamento come espressione della sua maggioranza, e dipende operativamente dal suo sostegno. Una volta formato, il governo sopravvive nella misura in cui mantiene la fiducia dell assemblea. Per quanto riguarda, inoltre, i rapporti all interno della compagine ministeriale, in linea generale il principio di collegialità dell azione di governo prevale sull attribuzione di specifici poteri di coordinamento e indirizzo al primo ministro, che resta un primus inter pares. Una terza forma di governo, il semi-presidenzialismo, è stata definita solo di recente per dare conto della specificità della Quinta Repubblica francese, e ha avuto pochi referenti empirici fino a quando le nuove democrazie dell Est o in Africa non ne hanno seguito l esempio (Shugart 2007; Grassi 2008). Si tratta di un modello per molti aspetti di tipo intermedio rispetto agli altri due, in cui il capo dello Stato, eletto con voto popolare, condivide il potere esecutivo con un primo ministro, creando una sorta di struttura di potere duale 3. Per esempio è questa la lettura di Giovanni Sartori, per il quale il semi-presidenzialismo rappresenta «una soluzione mista, una forma politica a metà strada fra sistemi presidenziali e sistemi parlamentari» 4 (Sartori 1995, p. 135). Anche Maurice Duverger, nel suo noto articolo del 1980, afferma che il sistema politico semi-presidenziale è «intermedio fra i sistemi presidenziali e parlamentari» (Duverger 1980, p. 165), e in un suo più

3 Introduzione. Modelli costituzionali fra forma e realtà XI recente contributo parla di un regime «in parte presidenziale e in parte parlamentare» (Duverger 1991, p. 109). Per questo si può sostenere che la letteratura comparata si sia riferita sostanzialmente a solo due tipi puri, il presidenzialismo e il parlamentarismo, al massimo segnalandone alcune ibridazioni 5. Tuttavia, se la morfologia dei governi si lascia racchiudere in un numero così limitato di categorie, il vero problema resta la dinamica istituzionale. Il noto problema della sottodeterminazione delle forme di governo esprime l incapacità dei modelli a cogliere il reale funzionamento degli assetti istituzionali, e le loro trasformazioni nel corso del tempo. Di fatto ogni sistema politico è in bilico fra Konstitution e Verfassung, fra regole del suo funzionamento e processi che si realizzano sul piano della prassi politica 6. E soprattutto in alcune contingenze storiche la tensione dialettica fra questi due poli sembra particolarmente evidente. Negli ultimi anni, per esempio, le democrazie contemporanee hanno mostrato una comune evoluzione, anche senza riforme organiche della Carta costituzionale. Sono sembrate, infatti, «presidenzializzarsi», dettando la centralità dei capi di governo. La vicenda del governo monocratico fino a non molto tempo fa era stata relegata alla stagione predemocratica o non democratica 7. Con la crisi dei corpi collettivi in auge nel ventesimo secolo, dai partiti ai parlamenti, si è però registrato un ritorno di potere personale 8. Già alcuni decenni fa, alcuni autori iniziavano a riconoscere nella personalizzazione del potere «una delle tendenze modellistiche immanenti alla vita costituzionale contemporanea» (Elia 1970, p. 672; Mabileau 1960), collegata allo sviluppo di democrazie di investitura che valorizzano la scelta popolare sui titolari dell indirizzo politico. Brian Farrell (1971) notava per esempio che, «in quasi tutti i sistemi politici, il predominio dell esecutivo e la personalizzazione di tale predominio in un unico leader è un fatto centrale della vita politica». La stessa tendenza sembra poi oggi portata a compimento, man mano che anche le democrazie parlamentari mostrano un più pieno distacco dai parametri costitu-

4 XII Il premier diviso zionali di riferimento per l assunzione di modalità di funzionamento tipiche dei regimi presidenziali. In assenza di cambiamenti della Costituzione formale, come effetto di trasformazioni di più ampia portata e di lunga durata che coinvolgono la società e la politica moderna 9, i vertici di governo acquistano maggiori risorse potestative, sviluppando un rapporto diretto con la cittadinanza, capace di scavalcare l intermediazione dei partiti. Come, infatti, chiariscono Thomas Poguntke e Paul Webb (2005), la presidenzializzazione della politica avviene su tre arene fondamentali della vita democratica. In primo luogo si verifica l attribuzione del ruolo di conduzione delle attività di governo a una guida monocratica. Ciò discende dal fatto che il capo del governo non è più legittimato dal parlamento e può formare il suo gabinetto senza interferenze da parte di altre istituzioni. In secondo luogo, il leader raggiunge una posizione di maggiore autonomia rispetto al partito cui appartiene, che in molti casi riesce anche a controllare a sua volta 10. Infine, ogni aspetto del processo elettorale sempre più risulta centrato sulla leadership 11, il cui appeal presso la cittadinanza diventa una risorsa utile e di frequente necessaria per la vittoria. In questo modo, nell ambito delle attività di governo, dell organizzazione di partito o delle competizioni elettorali i due autori riconoscono il passaggio dal principio collegiale a quello monocratico: «the shift of political power resources and autonomy to the benefit of individual leaders and a concomitant loss of power and autonomy of collective actors like cabinets and political parties» (p. 7). Con un cambio di natura dei regimi parlamentari originariamente evolutisi all insegna della collegialità dell esecutivo, dove invece si registra «un progressivo e apparentemente irresistibile spostamento da uno schema nel quale la politica di governo e prima ancora quella elettorale erano dominate dal partito politico a uno nel quale il leader di partito tende a diventare forza politica relativamente autonoma» (Fusaro e Takahashi 2007, p. 287). Non sono pochi i casi in cui si riscontra tale tendenza, a cominciare dalle democrazie parlamentari più consolidate, e blasonate.

5 Introduzione. Modelli costituzionali fra forma e realtà XIII La Gran Bretagna sembra modificare alcuni tratti che hanno dettato la specificità della sua forma di governo. Michael Foley è il primo ad aver interpretato gli ultimi decenni di storia istituzionale inglese come un progressivo riavvicinamento al modello americano con la creazione di una vera e propria «British presidency» (Foley 1993; 2000). Da quel momento in poi molti osservatori hanno notato che, se importanti differenze istituzionali separano le due esperienze 12, tali linee di demarcazione appaiono meno rigide rispetto al passato. È questa la tesi di quanti argomentano che il governo di partito inglese «è stato sottoposto a una continua erosione in quanto le condizioni di lungo termine che lo hanno sostenuto sono state alterate a beneficio di leader sempre più potenti e autonomi» (Webb 2004, p. 347). La preminenza del leader nei processi elettorali, la riorganizzazione amministrativa degli uffici del premier, il potenziamento delle strutture di comunicazione, l indebolimento del rapporto fra primo ministro e sua maggioranza detterebbero un allontanamento da quel regime di fusione istituzionale fra governo e assemblea che l esperienza inglese aveva mostrato al mondo 13. I primi ministri inglesi, al pari dei presidenti americani, sembrano aver rivendicato una legittimazione autonoma che deriva da un nuovo rapporto diretto con i cittadini, sfruttando appieno le potenzialità del circuito mediatico (Massari 2005; Carboni 2009). Allo stesso tempo si registra una ridotta partecipazione del primo ministro nelle attività parlamentari e una più limitata capacità di indirizzare le stesse (Helms 2005). L evoluzione del party government inglese non fa però eccezione nel panorama internazionale. Una rapida ricognizione degli studi empirici che hanno analizzato il fenomeno è sufficiente a farne comprendere la diffusione. In Francia la riscrittura di alcuni articoli del testo costituzionale, e in primo luogo la disposizione che fa corrispondere la durata del mandato del presidente a quella del parlamento, è stata letta come un ulteriore segnale del rafforzamento del presidente, che diventa per cinque anni, grazie ai poteri conferitigli, una sorta di «monarque republicain» 14 (Bréchon 2010, p. 116). Da ultimo è stato evidenziato come Sar-

6 XIV Il premier diviso kozy abbia unito all ampia popolarità, e all attenta costruzione mediale della leadership, il suo attivismo dentro e fuori il paese 15. In Spagna la formazione di governi per lo più monocolori, la presenza di un assetto tendenzialmente bipartitico, la natura degli stessi partiti spagnoli, altamente centralizzata e oligarchica, con una piena identificazione con la figura del leader, sono sembrati accentuare la natura presidenzialista del sistema politico iberico (van Biezen e Hopkin 2005; Duranti 2009). Con il peso delle personalità e dei programmi individuali a sommarsi, anche in questo caso, ai fattori istituzionali, come ha mostrato in particolare il lungo ciclo del governo Zapatero, che ha visto il leader portatore di un ampio progetto di riforma (Bosco e Sánchez-Cuenca 2009). Altri studi hanno spostato, inoltre, il fuoco analitico dalle democrazie europee di più vecchia data a paesi più lontani da noi, come per esempio Israele o il Giappone (Hazan 2005; Fusaro e Takahashi 2007), confermando un processo di spostamento delle responsabilità politiche dai partiti ai presidenti. E con la chiave della presidenzializzazione sono stati anche analizzati i più recenti sviluppi registrati in Russia in riferimento alle riforme di Putin, anche se l intensificazione del carattere autocratico del sistema politico sembra ancora collocarlo in una zona di confine della democrazia (Zaznaev 2008, p. 40). In questo quadro l Italia rappresenta, per molti aspetti, un vero e proprio «idealtipo di presidenzializzazione» (Calise 2005, p. 88). Lasciato alle spalle il modello istituzionale che per la preminenza dell assemblea parlamentare sulle attività di governo è stato definito «parlamentarismo integrale» (Miglio 1984), il nostro paese, subito dopo gli eventi legati allo scandalo di Tangentopoli, riscopre la centralità del primo ministro. Già a partire dagli anni Ottanta si iniziano a scorgere cambiamenti in svariati campi, dalla riorganizzazione della presidenza dei ministri alla produzione normativa autonoma dell esecutivo, fino al sistema dei partiti e alle dinamiche elettorali; diversi processi che riscrivono in punto di prassi il ruolo e le funzioni del premier. È innegabile poi l impatto esercitato su questi sviluppi dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi nei primi anni Novanta, quando, facendo leva su un

7 Introduzione. Modelli costituzionali fra forma e realtà XV imponente arsenale di mezzi mediatici e organizzativi, il leader è riuscito a instaurare un nuovo rapporto diretto con la cittadinanza. Da quel momento in poi sempre più le elezioni divengono «quasi dirette» 16. Anche la coalizione di centrosinistra si è poi adattata a un formato di competizione di tipo bi-personale, prima ancora che bipolare 17. Infine, l inserimento del nome del premier nella scheda elettorale nella riforma del 2005 è sembrata fornire anche una premessa formale per l elezione diretta del presidente 18 : per molti un «sopruso costituzionale», che mira a scardinare uno dei pilastri del regime parlamentare 19. La valorizzazione del presidente sembra dunque «strutturalmente connaturata» con l attuale evoluzione delle democrazie contemporanee, nello scenario di crisi degli attori collettivi e di preminenza degli organi monocratici. Ma quali sono le conseguenze della nuova centralità dei presidenti sulle attività di governo? Il meccanismo dell investitura diretta del capo dell esecutivo promette di restituire alla cittadinanza il potere di scegliere il motore dell azione politica. Tuttavia, tutto ciò non si traduce immediatamente nel pieno controllo del decision-making da parte del leader 20. Anzi, nei regimi a governo diviso, un presidente demo-eletto ma privo del sostegno della sua maggioranza può trovarsi in difficoltà nella realizzazione del proprio programma politico 21, al pari di un generale senza esercito (Sartori 1994a). È quello che, come vedremo, è accaduto nel processo di presidenzializzazione del governo italiano. L analisi di questa evoluzione, e involuzione, è divisa in due parti. La prima offre un inquadramento storico-istituzionale della transizione italiana, da regime partitocratico a sistema para-presidenziale, centrato sul predominio del leader e dell esecutivo rispetto al parlamento. Tale trasformazione trova un precedente paradigmatico nei mutamenti della presidenza americana, vero e proprio archetipo dei processi di presidenzializzazione 22. Anche nella madrepatria del presidenzialismo, infatti, si può osservare il susseguirsi di due repubbliche. Per oltre un secolo i partiti hanno controllato la selezione degli eletti e il processo di attribuzione delle cariche amministrative. Sono i partiti a tene-

8 XVI Il premier diviso re salde le redini della designazione del presidente, che rimane essenzialmente un espressione degli attori di intermediazione, e legato ai loro interessi nello svolgimento delle proprie funzioni. Il governo presidenziale si afferma solo all inizio del secolo scorso, quando i presidenti acquistano un ruolo di centralità istituzionale. L ascesa dei presidenti spezza il monopolio che i partiti detenevano sull accesso alle cariche e sulla gestione del potere. Il presidente, sulla base di un rapporto immediato con la cittadinanza, dà vita a un percorso di istituzionalizzazione del potere monocratico. D altra parte si realizza però un regime di separazione fra legislativo ed esecutivo, che come corpi autonomi e autorevoli sono votati a ingaggiare una continua battaglia per il controllo del decision-making o a trovare posizioni di compromesso. In una fase più recente tale separazione diviene poi vera e propria divisione, poiché molto spesso presidenza e Congresso si differenziano anche per colore politico. In un quadro di indebolimento dei partiti come enti collettivi, il presidente trova nuove strade per raggiungere una posizione egemone, ma perde quel controllo dell assemblea parlamentare che solo la presenza di partiti forti può assicurare. Sulla base del quadro analitico presentato nella prima parte, la seconda parte del volume si dedicherà all analisi del processo deliberativo nel nostro paese. Le riforme degli anni Novanta sembravano attribuire all esecutivo sia la responsabilità dell indirizzo politico sia gli strumenti utili per poter governare con il compatto supporto di un ampia maggioranza parlamentare. Si consolida invece la tendenza dei governi a legiferare da soli, e a forzare la volontà delle camere con procedure atipiche, ai limiti delle previsioni costituzionali. Quello dei decreti legge, per esempio, rappresenta uno dei più importanti campi di espansione normativa. Non meno rilevanti sono però le trasformazioni nell uso della legislazione delegata. A partire dagli anni Novanta avviene, infatti, una vera e propria «esplosione» delle deleghe, che diventano un mezzo efficace per realizzare i punti più importanti del programma politico di maggioranza, soprattutto nelle materie che presentano particolare complessità tecnica e spinta innovativa. Il premier trova nuove

9 Introduzione. Modelli costituzionali fra forma e realtà XVII strade di normazione, in risposta ai problemi della frammentazione e della scarsa coesione partitica in assemblea. Strade che possono, però, trasformarsi in un vicolo cieco. Come ha dovuto sperimentare, a sue spese, Silvio Berlusconi: eletto a capo di una delle più ampie coalizioni nella storia repubblicana, ma costretto a governare senza il parlamento, e contro la sua stessa maggioranza. Note 1. Nella ricca letteratura in prospettiva comparata: M.S. Shugart e J.M. Carey, Presidents and Assemblies. Constitutional Design and Electoral Dynamics, Cambridge, Cambridge University Press, 1992; J. Linz e A. Valenzuela, The Failure of Presidential Democracy: Comparative Perspectives, Baltimore, Johns Hopkins University Press, 1994; G. Sartori, Comparative Constitutional Engineering: An Inquiry into Structures, Incentives, and Outcomes, Londra, Macmillan, 1994; A. Lijphart, Patterns of Democracy: Government Forms and Performance in Thirty-Six Countries, New Haven, Yale University Press, 1999; J.A. Cheibub, Presidentialism, Parliamentarism, and Democracy, New York, Cambridge University Press, Cfr. J. Blondel, «Executives», in M. Hawkesworth e M. Kogan, Encyclopedia of Government and Politics, Londra, Routledge, 1992, p. 269: «In this model the executive is hierarchical and not collective: ministers (often named secretaries in this system) are subordinates of the president and responsible only to him or her». 3. Il conio dell espressione si deve a M. Duverger, il quale riconosceva nel sistema di governo francese instaurato da De Gaulle una forma di autorità duale, prodotta da tre circostanze: a) il presidente è eletto direttamente; b) il presidente ha considerevole autorità costituzionale; c) esiste anche un primo ministro e un gabinetto, soggetto al voto di fiducia del parlamento. In particolare, cfr. M. Duverger, «A New Political System Model: Semi-Presidential Government», European Journal of Political Research, 8(2), 1980, pp Sul funzionamento di questo tipo di governo si veda anche R. Elgie, «Semi-Presidentialism: Concepts, Consequences and Contesting Explanations», Political Studies Review, 2(3), 2004, pp Tuttavia, sulla natura mista del regime semi-presidenziale è ancora aperto il dibattito, dal momento che alcuni studiosi propendono per ritenere il semipresidenzialismo come una forma di governo autonoma. Per G. Pasquino essa è tale perché richiede «an explicit, purposive and well designed act of institutional and constitutional engineering». G. Pasquino, «Semi-Presidentialism: A Political Model at Work», European Journal of Political Research, 31, 1997, pp , p. 129.

10 XVIII Il premier diviso 5. L esigenza di superare i troppo rigidi confini dei tipi costituzionali è avvertita in contributi che presentano classificazioni più articolate. Cfr. M.S. Shugart e J.M. Carey, Presidents and Assemblies. Constitutional Design and Electoral Dynamics, op. cit., 1992; S. Mainwaring e M.S. Shugart (a cura di), Presidentialism and Democracy in Latin America, Cambridge, Cambridge University Press, In italiano si veda G. Ieraci, Teoria dei governi e democrazia: ruoli, risorse e arene istituzionali, Bologna, Il Mulino, Il riferimento primo qui è all opera di C. Schmitt, Verfassungslehre, München und Leipzig, Duncker und Humblot, La distinzione è stata poi ripresa e sviluppata nel nostro paese da C. Mortati, in particolare nel contributo La Costituzione in senso materiale, Milano, Giuffrè, L attesa affermazione del dominio della legge sul dominio degli uomini ha rappresentato la costante della storia costituzionale occidentale, e il cuore della costruzione dello Stato moderno. Di fatto però l aspirazione all impersonalità del comando è stata la principale delle promesse che la modernità non ha mantenuto alla verifica della storia. Cfr. G. Roth, Potere personale e clientelismo, Torino, Einaudi, 1990; e l introduzione al volume di P.P. Portinaro, «Personalismo senza carisma». 8. Su questo ritorno si veda la voce di M. Calise, «Personalization of Politics», in B. Badie, L. Morlino, D. Berg-Schlosser, International Encyclopedia of Political Science, Londra, Sage, Fra queste si possono ricordare l internazionalizzazione, la crescita dei compiti dello Stato, la mediatizzazione, e lo «scongelamento» dei cleavage sociopolitici che riduce la forza di mobilitazione dei partiti di massa. Cfr. J. Blondel e J. Thiébault, Political Leadership, Parties and Citizens: The Personalisation of Leadership, Londra, Routledge, Fra partiti e presidenti esiste aperta contrapposizione: «il funzionamento del governo di quanto si presidenzializza di tanto si departitizza. ( ) Nel contesto consensuale il potere del premier è affidato soprattutto alle sue capacità mediatorie tra i c.d. vetoplayers (o soggetti capaci di opporsi) mentre nelle democrazie maggioritarie, specie se aperte al processo di presidenzializzazione, la competizione tende a essere bipartitica o bipolare e consente al premier larghe zone di autonomia». L. Elia, «La presidenzializzazione della politica», Teoria politica, 12(1), 2006, pp Il declino dei processi di identificazione e sostegno nei confronti dell attore partito lascia aperta la strada per campagne elettorali centrate sui singoli candidati, come già evidenziato nei primi anni Novanta da M.P. Wattenberg, The Rise of Candidate-Centered Politics. Presidential Elections of the 1980s, Cambridge, Harvard University Press, Le differenze fra le due sponde dell oceano emergono in tutta evidenza in alcune circostanze: «in particolare, i partiti parlamentari e i gabinetti possono ritorcersi contro i leader individuali e, occasionalmente, farli cadere dall alto del loro piedistallo». Cfr. P. Webb, «La presidenzializzazione e l erosione del gover-

11 Introduzione. Modelli costituzionali fra forma e realtà XIX no di partito nei sistemi parlamentari: il caso del Regno Unito», Rivista italiana di scienza politica, 34(3), 2004, pp L espressione «fusione dei poteri» è già utilizzata nell opera The English Constitution di W. Bagehot: «Il segreto che rende efficiente la Costituzione inglese è la stretta unione, anzi la pressoché completa fusione del potere esecutivo e legislativo. La dottrina tradizionale dominante pretende che la bontà della nostra Costituzione consista nella completa separazione dell autorità legislativa da quella esecutiva; ma, in verità, la sua superiorità sta proprio nella loro eccezionale vicinanza» (Bagehot 1867, trad. it. 1995, p. 234). Un modello che ha trovato ampia attrazione ideologica anche nel nostro paese, dove si è sottolineato che «si tratta di una fusione che non indebolisce ma consolida il governo: cioè di una fusione che non diventa confusione in virtù della unicità, autorità e durata della leadership». Cfr. G. Sartori, «Dove va il Parlamento», in S. Somogyi, L. Lotti, A. Predieri, G. Sartori, Il Parlamento italiano , Napoli, Esi, 1963, p Sempre più di attualità è la formula utilizzata da Maurice Duverger nel 1974 in La monarchie républicaine ou comment les démocraties se donnent des rois, Parigi, Robert Laffont. 15. Gli osservatori francesi hanno parlato a suo proposito di «présidentialisation exacerbée». Cfr. O. Duhamel, «Vers une présidentialisation des institutions?», in P. Perrineau (a cura di), Le vote de rupture. Les élections présidentielle et législatives d avril-juin 2007, Parigi, Presses de Sciences Po, 2008, pp Nel delicato contesto della transizione italiana, il Cavaliere si è presentato agli occhi degli elettori come capo indiscusso della sua coalizione, e poi come (unico) responsabile demo-eletto delle attività di governo: «soon after the victory of centre-right coalition in 1994, Berlusconi outspokenly referred to himself as an elected premier, a stance shared by a majority of the press. The centre-left coalition ( ) was soon compelled to adjust to new rules of the game». M. Calise, Presidentialization, Italian style, op. cit., 2005, p Ilvo Diamanti, «Bipolarismo mediatico», la Repubblica, 26 novembre È questa l espressione utilizzata da Ilvo Diamanti anche nel dibattito con Angelo Panebianco intitolato «Quo Vadis Italia», nell ambito del Convegno annuale della Società Italiana di Scienza Politica, Pavia, 4-6 ottobre La legge n. 270 del 2005 faceva riferimento in maniera esplicita alla figura del «capo». All articolo 2, infatti, si stabilisce che «i partiti o i gruppi politici organizzati che si candidano a governare depositano il programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica». 19. Secondo Giovanni Sartori tale previsione appare del tutto incostituzionale dal momento che «l indicazione del capo del governo sulla scheda del voto verrebbe trasformata in un sistema diverso. Diverso perché (1) spoglia il Parlamento del diritto di scegliere e investire il premier, (2) spoglia il Parlamento del diritto di

12 XX Il premier diviso cambiarlo, e perché (3) spoglia anche il capo dello Stato di una delle sue prerogative». Cfr. Giovanni Sartori, «Il voto al premier. L ultimo sopruso», Corriere della Sera, 12 aprile Si noti come gli stessi Poguntke e Webb nelle conclusioni al loro volume del 2005 preferiscono usare l espressione «presidenzializzazione contingente» per quanto riguarda il ruolo del leader nel decision-making, che lascia constatare maggiore variabilità nei casi presi in considerazione e maggiore dipendenza rispetto alle qualità personali del leader di governo. 21. Il presidenzialismo è la forma istituzionale che pone meno incentivi alla formazione e alla stabilità delle coalizioni, e quindi con maggiore probabilità lascia riscontrare impasse decisionali. Tale giudizio vede concorde gran parte della letteratura sulle forme di governo; «presidential systems which consistently fail to provide the president with sufficient legislative support are unlikely to prosper» Cfr. M.P. Jones, Electoral Laws and the Survival of Presidential Democracies, Notre Dame, Notre Dame University Press, 1995, p. 38. Per una più recente ricerca cfr. J.A. Cheibub, A. Przeworski, S.M. Saiegh, «Government Coalitions and Legislative Success under Presidentialism and Parliamentarism», British Journal of Political Science, 34(4), 2004, pp Sulla fondazione presidenziale della repubblica americana, cfr. R.E. Neustadt, Presidential Power: The Politics of Leadership, New York, Free Press 1990[1960]; A.M. Schlesinger, The Imperial Presidency, Boston, Houghton Mifflin, 1973; R. Pious, The American Presidency, New York, Basic Books, 1979; T.J. Lowi, The Personal President. Power Invested, Promise Unfulfilled, Ithaca-New York, Cornell University Press, 1985; J.K. Tulis, The Rethorical Presidency, Princeton, Princeton University Press, E in lingua italiana S. Fabbrini, Il presidenzialismo americano. Governare gli Stati Uniti, Roma-Bari, Laterza, 1993.

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I

Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I CORSO DI DIRITTO COMUNITARIO IL NOTAIO TRA REGOLE NAZIONALI E EUROPEE Il progetto di Regolamento sulle obbligazioni contrattuali, Roma I Alfredo Maria Becchetti Notaio in Roma Componente Commissione Affari

Dettagli

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni

Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Fabio Ragaini, Gruppo Solidarietà Volontariato. Sulle delibera della regione Marche che trasferisce al Centro servizi volontariato risorse per sostenere progetti delle associazioni Quale valutazione dare

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

IL PARTITO DEVE ESSERE UN LUOGO

IL PARTITO DEVE ESSERE UN LUOGO La vittoria della coalizione del centrosinistra alle elezioni Comunali di Milano di quest anno ha aperto uno scenario inedito che deve essere affrontato con lungimiranza e visione per riuscire a trovare

Dettagli

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale.

IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA. Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. IL MANAGER COACH: MODA O REQUISITO DI EFFICACIA Nelle organizzazioni la gestione e lo sviluppo dei collaboratori hanno una importanza fondamentale. Gestione e sviluppo richiedono oggi comportamenti diversi

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

L infermiere al Controllo di Gestione

L infermiere al Controllo di Gestione L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di

Dettagli

COUNSELING C O A C H I N G A Z I E N D A L E

COUNSELING C O A C H I N G A Z I E N D A L E COUNSELING COACHING A Z I E N D A L E B I O G R A F I A Riccardo Della Martera è nato a Pesaro nel 1976. Si è laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni al Politecnico di Milano ed ha ottenuto un MBA

Dettagli

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO

FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO FONTI DEL DIRITTO IN MATERIA DI TURISMO Quali sono le autorità che possono produrre norme relative al turismo? 1) Stato; 2) Regioni; 3) Enti locali; 4) Diritto internazionale; 5) Unione europea. Art. 117

Dettagli

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI

RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI CONSIGLIO D EUROPA RACCOMANDAZIONE N. R (91) 10 DEL COMITATO DEI MINISTRI AGLI STATI MEMBRI SULLA COMUNICAZIONE A TERZI DI DATI PERSONALI DETENUTI DA ORGANISMI PUBBLICI (adottata dal Comitato dei Ministri

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E GESTIONALI NEGLI ENTI LOCALI

L ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E GESTIONALI NEGLI ENTI LOCALI E GESTIONALI NEGLI ENTI LOCALI 1 ultimo aggiornamento: febbraio 2002 Le leggi di riforma dell ordinamento degli Enti Locali e più in generale della Pubblica Amministrazione che si sono succedute in modo

Dettagli

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi

Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Il volontariato: ruolo e impegni per la Conferenza dei Servizi Rel. sig. Giancarlo Cavallin Volontarinsieme Coordinamento delle Associazioni di volontariato della provincia di Treviso. Gruppo Salute, ospedale

Dettagli

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo

I modelli di qualità come spinta allo sviluppo I modelli di qualità come spinta allo sviluppo Paolo Citti Ordinario Università degli studi di Firenze Presidente Accademia Italiana del Sei Sigma 2005 1 Si legge oggi sui giornali che l azienda Italia

Dettagli

leaders in engineering excellence

leaders in engineering excellence leaders in engineering excellence engineering excellence Il mondo di oggi, in rapida trasformazione, impone alle imprese di dotarsi di impianti e macchinari più affidabili e sicuri, e di più lunga durata.

Dettagli

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani

Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Alcuni chiarimenti in merito alla qualificazione del servizio di gestione del Centro diurno per anziani Per quanto riguarda la richiesta di chiarimenti presentata, relativa alla corretta qualificazione

Dettagli

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie

Dettagli

C. Parla con i collaboratori e poi stabilisce degli obiettivi. D. Lascia al gruppo la completa responsabilità della situazione.

C. Parla con i collaboratori e poi stabilisce degli obiettivi. D. Lascia al gruppo la completa responsabilità della situazione. QUESTIONARIO SULL EFFICACIA E FLESSIBILITA DELLA LEADERSHIP Di Paul Hersey e Kenneth Blanchard ISTRUZIONI Si presume che Lei sia coinvolto in ognuna delle seguenti 12 situazioni. Legga attentamente ogni

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi

Dettagli

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO

Le istituzioni politiche dell Unione europea. Le funzioni delle istituzioni politiche CONSIGLIO EUROPEO Le istituzioni politiche dell Unione europea Le funzioni delle istituzioni politiche Riflettono il loro carattere rappresentativo delle istanze che coesistono nell UE Il centro nevralgico dell Unione europea

Dettagli

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti

Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia

Dettagli

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CONCETTO: L ORGANIZZAZIONE SI PONE COME OBIETTIVO LO STUDIO DELLE COMPOSIZIONI PIU CONVENIENTI DELLE FORZE PERSONALI, MATERIALI E IMMATERIALI OPERANTI NEL SISTEMA AZIENDALE.

Dettagli

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile

COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile. CONSOLIDARE la cultura della legalità come strumento del vivere civile Studiamo la Costituzione per: CONOSCERE i diritti e i doveri dei cittadini APPROFONDIRE il senso della Democrazia COMPRENDERE l importanza della partecipazione responsabile CONSOLIDARE la cultura della

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi

Introduzione. L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in. tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi Introduzione L avvento delle nuove tecnologie della comunicazione in tutte le società moderne ha sollecitato ad interrogarsi sull impatto che esse avranno, o stanno già avendo, sul processo democratico.

Dettagli

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista

MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista MARKETING, COMUNICAZIONE, DEONTOLOGIA: il biglietto da visita del libero professionista Bologna 24 novembre 2013 Roberta Arbellia Indagine Nursind e Cergas Bocconi ottobre 2013 Infermieri forte orgoglio

Dettagli

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Comune di Lugo REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE Anno 2004-2005 REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE, DEI RAGAZZI E DELLE RAGAZZE

Dettagli

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali.

Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici e società commerciali. RISOLUZIONE N.164/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma 28 dicembre 2004 Oggetto: Istanza d interpello. Fondazione X. Acquisizione della qualifica di ONLUS. Partecipazione di enti pubblici

Dettagli

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma

La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma La shared mobility, nuova frontiera della mobilità urbana: le prospettive per l area metropolitana di Roma OBIETTIVI Da qualche anno a questa parte, le soluzioni di trasporto condivise stanno conoscendo

Dettagli

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari

Nel 2005 viene istituito l Albo comunale per censire i volontari L Amministrazione di Sostegno. Il Ruolo del Servizio Sociale. Parto dall esperienza del Servizio Sociale dei 4 Ambiti Distrettuali (S. Vito, Pordenone, Cividale e Tarcento), soffermandomi in particolare

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli

Italian Model European Parliament

Italian Model European Parliament Italian Model European Parliament IMEP è un progetto innovativo, per giovani studenti, riconosciuto a livello internazionale. Nel ruolo di europarlamentari terranno discorsi, scriveranno proposte di legge

Dettagli

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE

Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) INDICE Regolamento per l istituzione e l applicazione del sistema di misurazione e valutazione della performance (art.1-16 D.Lgs.150 del 2009) (Approvato con deliberazione della Giunta della Federazione n.102

Dettagli

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11

SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 SERVIZIO NAZIONALE DI VALUTAZIONE 2010 11 Le rilevazioni degli apprendimenti A.S. 2010 11 Gli esiti del Servizio nazionale di valutazione 2011 e della Prova nazionale 2011 ABSTRACT Le rilevazioni degli

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Risoluzione n. 343/E

Risoluzione n. 343/E Risoluzione n. 343/E Roma, 04 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Richiesta di consulenza giuridica. Articolo 10, n. 4, D.P.R. n. 633 del 1972. Regime IVA applicabile ai servizi

Dettagli

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE GRUPPI DI LAVORO GRUPPO DI LAVORO Un gruppo di lavoro è costituito da un insieme di individui che interagiscono tra loro con una certa regolarità, nella consapevolezza di dipendere l uno dall altro e di

Dettagli

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO

INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E TUTELA DELL IMPIEGO INDICI SINTETICI DI PROTEZIONE E DELL IMPIEGO Analisi comparata Dicembre 2014 SINTETICA LETTURA INTERPRETATIVA Nel 2013 l Italia ha un sistema di tutela e di protezione dei licenziamenti collettivi e

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali

Convegno Federconsumatori Toscana. Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Al centro i cittadini. Equità, tutela e partecipazione nei servizi pubblici locali Firenze, 12 aprile 2011 Auditorium Monte dei Paschi di Siena Intervento di Luciano Baggiani, Presidente dell ANEA Pagina

Dettagli

CONVENZIONE USA - SVIZZERA

CONVENZIONE USA - SVIZZERA CONVENZIONE USA - SVIZZERA CONVENZIONE TRA LA CONFEDERAZIONE SVIZZERA E GLI STATI UNITI D'AMERICA PER EVITARE LE DOPPIE IMPOSIZIONI IN MATERIA DI IMPOSTE SUL REDDITO, CONCLUSA IL 2 OTTOBRE 1996 ENTRATA

Dettagli

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO

ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA

Dettagli

I Gas palestre di democrazia

I Gas palestre di democrazia I Gas palestre di democrazia Alcune riflessioni a partire da una ricerca sull associazionismo in Lombardia Francesca Forno Università degli Studi di Bergamo Gruppo di Studio e di conricerca Cittadinanza

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1.

Delega al Governo in materia di riordino degli enti di ricerca - - Art. 1. Art. 1. DISEGNO DI LEGGE presentato dal Ministro dell università e della ricerca (MUSSI) di concerto col Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione (NICOLAIS) e col Ministro dell economia

Dettagli

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute

La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE PROPOSTE DI SPENDING REVIEW E SOSTENIBILITÀ DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NOTA A CURA DELLA DIVISIONE SALUTE, ORGANIZZAZIONE PER LA COOPERAZIONE E LO SVILUPPO ECONOMICO (OCSE), A SEGUITO DI RICHIESTA

Dettagli

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE

Indice. Prefazione PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Indice Prefazione XI PARTE PRIMA LE FONDAZIONI DI PARTECIPAZIONE NELLE STRATEGIE COLLABORATIVE TRA AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE ED IMPRESE Capitolo 1 Le partnership pubblico-privato nei nuovi modelli di gestione

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE A.S. Dott.ssa Carmen Prizzon Il progetto Operazione complessa unica e di durata limitata rivolta a produrre un risultato specifico attraverso

Dettagli

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO!

ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! ALLINEARSI: IL DRIVER PER UNA INNOVAZIONE DI SUCCESSO! L allineamento del team esecutivo è definibile come l accordo dei membri del team in merito a: 1. Allineamento personale -consapevolezza dell impatto

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

Audizione Confindustria. Disegno di legge n. 1051

Audizione Confindustria. Disegno di legge n. 1051 Audizione Confindustria Disegno di legge n. 1051 Delega al Governo su Informazione e Consultazione lavoratori e definizione misure su Democrazia economica XI Commissione Lavoro Senato della Repubblica

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05

Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Gli aggiornamenti della normativa italiana e Il Codice dell Amministrazione digitale dlgs 82/05 Comune di Nembro Progetti dematerializzazione del Comune di Bergamo 26/092011 Finalità e caratteristiche

Dettagli

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO

RISOLUZIONE N.126/E QUESITO RISOLUZIONE N.126/E Roma, 16 dicembre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica - Adempimenti contabili degli enti non commerciali ed obbligo di rendicontazione di cui all'art. 20

Dettagli

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME

4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. ESPRIME I DIVISIONE 4.5) ISTITUZIONE DEL CENTRO INTERDIPARTIMENTALE DI RICERCA SULLE FIBROSI POLMONARI E MALATTIE RARE DEL POLMONE. OMISSIS ESPRIME parere favorevole alla istituzione del Centro Interdipartimentale

Dettagli

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle Trento, 23 gennaio 2012 La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle La popolazione residente in provincia di Trento

Dettagli

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE

POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale

Dettagli

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO

ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO ISTRUZIONE DEGLI ADULTI (D.P.R 263/2012) **** LINEE GUIDA PER IL PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO (Art.11, comma 10, D.P.R 263/2012) I risultati di apprendimento attesi in esito ai percorsi di alfabetizzazione

Dettagli

L esperienza dell Università di Bologna

L esperienza dell Università di Bologna PON GOVERNANCE E AZIONI DI SISTEMA ASSE E Capacità Istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Performance PA Linea 2 WEBINAR Ciclo delle Performance nelle Università: La programmazione della formazione e il

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

VADEMECUM UFFICIO PACE

VADEMECUM UFFICIO PACE VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE La sequenza costituisce un esempio di SUCCESSIONE. Ecco un altro esempio di successione: Una successione è dunque una sequenza infinita di numeri reali (ma potrebbe

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI

Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato. Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il futuro della normazione tecnica tra legislazione, condivisione e mercato Gian Luca Salerio Responsabile Area Normazione UNI Il settore dei dispositivi medici e più in generale della medicina è in forte

Dettagli

La Convenzione sui diritti dell infanzia

La Convenzione sui diritti dell infanzia NOME... COGNOME... CLASSE... DATA... La Convenzione sui diritti dell infanzia La Convenzione sui diritti dell infanzia è stata approvata dall Assemblea generale delle Nazioni unite (ONU) il 20 novembre

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CRC

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CRC Convention on the Rights of the Child I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CRC La Convenzione fu adottata a New York il 20 novembre 1989, con risoluzione 44/25 dell Assemblea Generale delle NU, ed è entrata in

Dettagli

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI COMUNE DI LATERINA REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 66 del 28.11.2015 1 INDICE Art. 1 PRINCIPI ISPIRATORI... 3 Art. 2 CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI...

Dettagli

Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano

Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Linee direttive dell Associazione Provinciale di Soccorso Croce Bianca - Bolzano Siamo la principale associazione di soccorso della Provincia di Bolzano. Chi siamo? Siamo un organizzazione non profit con

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO?

SERVE ANCORA AVERE UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? LA NUOVA ISO 9001 : 2008 SERVE ANCORA AVERE NEL 2009 UN SISTEMA DI QUALITÀ CERTIFICATO? Paolo Citti Ordinario Università degli Studi di Firenze Presidente AICQ Tosco Ligure 1 Si legge oggi sui giornali

Dettagli

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI

COMUNE DI LONDA Provincia di Firenze REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DELLE ASSOCIAZIONI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale N. 35 del 29.04.2010 1 INDICE ART. 1: Oggetto del regolamento ART. 2: Valorizzazione della partecipazione

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE

CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE ,VWLWX]LRQ G GLULWWR SULYDWR CORSO DI LAUREA IN COMUNICAZIONE DIGITALE 3URJUDPP GH FRUVR 01 - Introduzione al diritto privato e al diritto dell ICT 02 - Introduzione al diritto privato e al diritto dell

Dettagli

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro.

queste domande e l importanza delle loro risposte, per quanto concerne questo lavoro. ABSTRACT La presenti tesi affronterà i problemi legati ai diritti umani, focalizzandosi specificatamente sul trattamento e lo sviluppo di questi diritti in Cina e nelle sue due Regioni Amministrative Speciali,

Dettagli

Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativo al doppio rilascio del diploma d Esame di Stato e

Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativo al doppio rilascio del diploma d Esame di Stato e Accordo fra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica francese relativo al doppio rilascio del diploma d Esame di Stato e del diploma di Baccalauréat 1 Il Governo della Repubblica

Dettagli

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE

(Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE L 86/6 Gazzetta ufficiale dell Unione europea 5.4.2005 II (Atti per i quali la pubblicazione non è una condizione di applicabilità) COMMISSIONE DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 22 marzo 2005 che stabilisce

Dettagli

UNIONE EUROPEA - DIZIONARIO

UNIONE EUROPEA - DIZIONARIO UNIONE EUROPEA - DIZIONARIO Amalto Cristina, Bargiggia Federico, Pagani Carolina, Spreafico Daniele, Ronchi Davide, Rubino Gianluca, Triscornia Emma, Zara Francesco ATTO NORMATIVO: In diritto un atto normativo

Dettagli

Newsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre 2002. Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi

Newsletter. Notiziario settimanale 2-8 settembre 2002. Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi Newsletter Notiziario settimanale Banche e finanziarie: maggiore privacy sui prestiti non concessi Sistemi informatici: Ocse, promuovere una cultura della sicurezza 1 Newsletter 2002 BANCHE E FINANZIARIE

Dettagli

La ricerca empirica in educazione

La ricerca empirica in educazione La ricerca empirica in educazione Alberto Fornasari Docente di Pedagogia Sperimentale Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione Il ricercatore ha il compito di trovare relazioni

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+(

,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( ,/0(5&$72',&216802,/0(5&$72 '(//(25*$1,==$=,21,,7$/,$12(' (67(52(/(/252&$5$77(5,67,&+( 6(/(=,21('(,3$(6, Nella precedente ricerca si sono distinti, sulla base di indicatori quali la produzione, il consumo

Dettagli

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro

Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Professionisti ed Installatori alla luce del Nuovo Regolamento di Prevenzione Incendi DPR 151-2011 e del DM 20-12-2012 Luciano Nigro Firenze, 18 febbraio 2014 NUOVI RUOLI NEI PROCEDIMENTI DI PREVENZIONE

Dettagli

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus

I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo

Dettagli

Dalle Province alle Città metropolitane. Firenze 22 ottobre 2013

Dalle Province alle Città metropolitane. Firenze 22 ottobre 2013 Dalle Province alle Città metropolitane Firenze 22 ottobre 2013 1 Il caos del Disegno di legge del Governo: una legge in attesa di Il Disegno di Legge sulle Città metropolitane riscrive le leggi su queste

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata.

La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. Cooperativa è... COOPERATIVA è... Art. 45 della Costituzione Italiana La repubblica riconosce la funzione sociale della cooperazione a carattere di mutualità e senza fini di speculazione privata. La legge

Dettagli

La riforma del servizio di distribuzione del

La riforma del servizio di distribuzione del CReSV Via Röntgen, 1 Centro Ricerche su Sostenibilità e Valore 20136 Milano tel +39 025836.3626 La riforma del servizio di distribuzione del 2013 gas naturale In collaborazione con ASSOGAS Gli ambiti territoriali

Dettagli

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà

La Dignità. L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà La Dignità L unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità, libertà, uguaglianza e solidarietà Essa pone la persona al centro delle sue azioni istituendo la cittadinanza dell Unione e

Dettagli