La Regione Marche: come modulare una risposta appropriata su larga scala
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- Arianna Miele
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1 La Regione Marche: come modulare una risposta appropriata su larga scala Giuliano Tagliavento Dirigente PF Prevenzione e Promozione della Salute nei Luoghi di vita e di lavoro - ARS - Regione Marche
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6 il G.O.R.E.S. è costituito da: - Gruppo di coordinamento; - Gruppo di esperti per il supporto tecnico. il gruppo di coordinamento è costituito da quattro componenti, come di seguito indicato: - Dipartimento per le Politiche Integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile Responsabile P.O. Pianificazione speciale e Rischio industriale - Agenzia Regionale Sanitaria - Dirigente P.F. Prevenzione e promozione salute nei luoghi di vita e di lavoro - Dirigente P.F. assistenza ospedaliera ed emergenza-urgenza - Dirigente P.F. Veterinaria e sicurezza alimentare
7 di volta in volta e in base alle differenti situazioni da gestire, potrà partecipare ai lavori del G.O.R.E.S. ogni altro soggetto pubblico o privato ritenuto utile ai fini della gestione dell allarme o della crisi.
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10 Ebola 2014
11 Dalla dichiarazione di Emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale (OMS, 8 agosto 2014) 13 agosto: emanazione circolare Ministero della Salute con indicazioni operative 14 agosto: convocazione GORES e diffusione della circolare ministeriale alle strutture del SSR 20 agosto: riunione GORES e stesura di proposta di circolare regionale per l applicazione nelle Marche delle indicazioni nazionali 28 agosto: riunione GORES allargata alle Direzioni Sanitarie delle 4 Aziende del SSR per condividere e approvare le linee di indirizzo regionali 1 settembre: emanazione circolare regionale e diffusione a tutte le Aziende del SSR e strutture operative interessate 9 settembre: gestione primo caso sospetto
12 Principali variabili considerate per la organizzazione del sistema sanitario regionale in risposta alla allerta 1. previsione di basso numero di casi sospetti importati dalle aree interessate dell Africa Occidentale (Regione di limitate dimensioni, assenza di voli diretti, maggior scambio di viaggiatori con Nigeria, interessata marginalmente) 2. malattia con alto tasso di mortalità 3. rischio di diffusione solo per contatto e dropletts, con contagiosità elevata solo per soggetti malati 4. rischio elevato per operatori sanitari in assenza di adeguati DPI 5. rischio basso per popolazione 6. necessità di mantenere allerta stabile per almeno 6 9 mesi 7. più reparti di Malattie Infettive adeguati nel sistema regionale 8. una sola struttura laboratoristica con livello di bio sicurezza 3 nel sistema regionale
13 Gli strumenti utilizzati: Gruppi di lavoro GORES - direzioni sanitarie ospedaliere/malattie infettive/laboratoristica - DPI - formazione - informazione e comunicazione - trasporti 118 e sistema emergenza - urgenza Circolari Direzione ARS per formalizzazione e diffusione indirizzi operativi Deliberazione di Giunta Regionale per formalizzare ruoli, responsabilità di ciascuno dei soggetti del sistema e formalizzazione della organizzazione specifica dedicata all allerta (DGR 1268 del )
14 Obiettivi ed organizzazione della risposta alla allerta 1. Limitare la variabilità di identificazione dei casi sospetti mediante l attivazione di consulenza infettivologica dedicata e formulazione di check list di supporto per sanitari del territorio 2. Contenere il rischio specifico per gli operatori sanitari limitando ad un solo reparto i ricoveri dei sospetti in una prima fase ancora in atto centralizzando i trasporti con ambulanza medicalizzata dedicata Centralizzando anche gli aspetti laboratoristici 3. Contenere il potenziale rischio di diffusione (generale) limitando al massimo i punti di gestione intermedia del caso sospetto 4. Definire le responsabilità per la precoce identificazione degli eventuali contatti 5. Attivare il supporto per una omogenea individuazione dei DPI necessari, da parte delle Aziende del SSR 6. Definire le modalità di gestione della comunicazione esterna ed attivare strumenti per la diffusione delle informazioni a cittadini e operatori sanitari 7. Attivazione di strumenti per una formazione «rapida» ed omogenea degli operatori SSR all utilizzo dei DPI e definizione delle priorità di intervento
15 Realizzazioni - linee guida regionali 1 settembre e 15 ottobre per gestione complessiva e DGR 1268/14 - Check list supporto per orientamento guidato alla identificazione caso sospetto - Identificazione reparto di riferimento per ricovero - Identificazione centro di riferimento regionale per laboratorio - Definizione procedura provvisoria per trasporto casi sospetti - Indicazioni regionali DPI per fase di intervento - Realizzazione sito unico ASUR per informazione operatori e cittadini - Realizzazione corsi di formazione per utilizzo DPI III cat. (prioritari) - Gestione comunicazione istituzionale
16 Prossime realizzazioni - Emanazione circolare dedicata a MMG, PLS, medici C.A., medici STP - Emanazione procedure a regime per Costituzione Gruppo di lavoro per definizione omogenea identificazione / gestione contatti da parte dei Dipartimenti di Prevenzione - Continuazione percorso formativo uso DPI - Implementazione sito ASUR - Realizzazione area di decontaminazione presso Ospedali Riuniti Ancona
17 Il lavoro continua, grazie dell attenzione
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